Buongiorno amici di Pensieri Cannibali, mi presento anche se qualcuno di voi probabilmente mi conosce già: ah bischeri, sono Matteo Renzi!
It’s Renzy, bitch.
Ebbene sì, da oggi prenderò il posto di Cannibal Letta Kid. L’ho rottamato!
Quello che sto cercando di dire è che se io posso cambiare, e voi potete cambiare... tutto il mondo può cambiare e diventare a mia immagine e somiglianza. Anche perché, diciamocelo, questo Pensieri Cannibali ha proprio bisogno di una bella svecchiata. Io ho intenzione di rivoltare questo blog come un calzino e trasformarlo radicalmente subito.
Subito? Ma che dico subito? Dico entro il 2018.
Per prima cosa, non si parlerà più di film. Andare al cinema, con quello che costa, è un affronto nei confronti di chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Bisogna parlare di cose che interessano davvero la gente.
Lavoro?
Riforma fiscale?
Ma di cosa state blaterando, bischeri?
Io mi riferisco al… Festival di Sanremo.
È questo ciò che interessa a tutti gli italiani. È questo ciò di cui tutti discutono. È questo ciò di cui bisogna parlare anche qui su Pensieri Cannibali, qui insieme a me, il vostro blogger Premier democraticamente – ehm, più o meno – eletto.
Ma chi lo conduce quest'anno, il Festival, ancora Fabio Fazio?
Ma è ora di rottamare pure lui!
Giorgino e Silviuccio cari, il prossimo anno voglio starci io, sul palco dell’Ariston, avete capito?
Vabbé, dai, per oggi ho lavorato fin troppo. Ora lascio la parola al mio amico Beppe Grillo e poi a Cannibal Letta Kid, titolare (ancora per poco) di questo blog, che presto si trasformerà definitivamente in Pensieri Renziani.
Festival di Sanremo – Serata 1
(Italia 2014)
Regia: David Lynch
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Cast: Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, gente che vuole suicidarsi
Genere: trash
Se ti piace: hai di che preoccuparti
Grazie Matteo per la tua splendida intro. Io Cannibal Letta Kid sono un tipo molto zen, quindi sono sicuro che non riuscirai a togliermi le redini del comando di questo blog molto presto.
Hey, ma chi ha cambiato l'header e il nome del sito?
Chiudiamo il capitolo Renzi e apriamo la cronaca di questa prima entusiasmante (non ci credete, vero?) serata.
L'inizio è davvero entusiasmante, che ci crediate o meno.
C'è un doppio tentativo di suicidio. Ed è già il Best Sanremo Ever.
Un dubbio: ma il biglietto per entrare all'Ariston chi l'ha pagato a questi due
figuranti Rai operai disoccupati?
Dicono su Twitter
Dopo questa farsa sincera protesta architettata dagli sceneggiatori - quest'anno partiti in gran forma - arriva il momento impegnato: Ligabue canta un pezzo in genovese di Fabrizio De André.
Momento impegnato nel senso che è molto impegnativo non indignarsi sentendo il Liga cantare.
Dicono su Twitter
Terminata la solita introduzione di un'ora, via alla gara.
Evviva!!!
Ok, dopo aver visto chi c'è in gara, ritiro l'evviva.
Arisa
Quando era apparsa la prima volta al Festival, Arisa con sincerità sembrava un'aliena. Con quegli occhialoni e una canzoncina tenera. Adesso ha stracciato i maroni, giusto per essere teneri. Utile comunque la sua prima canzone. La userò come mia nuova ninna nanna ufficiale quando farò fatica ad addormentarmi.
(voto 5/10)
La seconda canzone ha un gran pregio. Fa talmente schifo che mi ha fatto rivalutare quella precedente. E ovviamente passa il turno la peggiore. Non c'è da sorprendersi. Perché Sanremo è Sanremo.
(voto 4/10)
Frankie Hi-nrg
Yo yo, ma che è successo a Frankie Hi-nrg?
Il tempo passa per tutti, ma con lui è stato davvero poco clemente. Al di là dei capelli bianchi, anche il suo flow ormai è lento come quello di un vecchietto. Emis Killa al confronto sembra il nuovo Eminem.
Il testo poi chi gliel'ha scritto, Fabio Volo?
(voto 5,5/10)
Il secondo pezzo fa molto Caparezza. Carino, dai.
(voto 6,5/10)
Laetitia Casta
In una serata che Fabio Fazio ha annunciato dedicata alla Bellezza e in cui Luciana Littizzetto ripete la parola "gnocca" più che in un post di Pensieri Cannibali, per ora di gnocca se n'è vista ben poco. Per sopperire a questa mancanza, arriva Laetitia Casta.
Bella eh, gnocca eh, però Laetitia Casta vestita è utile quanto un porno senza immagini.
Inizia qui un'interminabile parentesi di varietà degna del Bagaglino dei tempi peggiori in cui Fabio Fazio, non si sa bene perché o su richiesta di chi, decide di voler dimostrare di essere un grande cantante ed entertainer. Dimostrazione che fallisce miseramente.
Laetitia Casta e Fabio Fazio ci regalano inoltre il momento più ricco di stereotipi francesi nella storia della tv italiana e mondiale. Non mi stupirei se la Francia oggi ci dichiarasse guerra.
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Fazio a un certo punto indossa un impermeabile da Ispettore Gadget per nascondere il durello.
Missione fallita. |
Antonella Ruggiero
Prima canzone: i due operai di inizio Festival rimpiangono di non essersi buttati.
(voto 2/10)
Durante la seconda canzone di Antonella Ruggiero arriva la conferma ufficiale: i due operai si sono buttati. R.I.P.
(voto 0/10)
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No, NON è Robert Smith dei Cure. |
Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Un'accoppiata che sulla carta non ha nulla in comune, quella composta dal cantante jazz (?) Raphael Gualazzi e dal dj e producer electro Bloody Beetroots, ma che alla prova dei fatti...
non ha davvero un cazzo in comune.
E con questo Sanremo ci siamo giocati pure Bloody Beetroots. Che delusione.
(voto 5/10 alla prima canzone, voto 5,5/10 alla seconda)
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No, NON sono un bambino con dei seri problemi e Spider-Man. |
Raffaella Carrà
La 70enne Raffaella Carrà sotto coca è suonata come la più giovane di questo Festival. Cosa che fa riflettere molto su questo Festival dei giovani, come Fazio aveva cercato di vendercelo alla vigilia.
A livello musicale è stata scatenata ed è risultata la più simpatica e gradevole della serata. Quando si è messa a parlare un po' meno, discutendo dei marò e di come la sua canzone "Far l'amore" sia la grande protagonista de
La grande bellezza.
Cristiano De André
Più lampadato di Carlo Conti e più ingrassato di Gabriele Muccino dopo le riprese di
Quello che so sull'amore, il figlio di Fabrizio De André è tra i migliori di questo Sanremo.
Cristo Santo, come siamo messi male, quest'anno...
La prima canzone ha una musichetta quasi piacevole. All'infuori del Festival non la sentirei manco morto, però in mezzo a una selezione che pare persino peggiore rispetto alle altre annate è quasi piacevole. Sottolineo il quasi.
(voto 6/10)
Il secondo pezzo è grintoso. Oserei dire cazzuto.
Insomma, cazzuto quanto possa esserlo un pezzo di Cristiano De André.
(voto 6,5/10)
La cosa migliore di Cristiano De Andrè comunque è aver portato sul palco Cristiana Capotondi, l'unica vera gnocca (per dirla con la Littizzetto) della serata, che ha annunciato la canzone più votata tra le due. Credo la seconda.
Perturbazione
Oh, finalmente un gruppo degno di questo nome.
La prima canzone dei Perturbazione, "L'unica" è molto carina. Cosa che, in mezzo alle altre di questo Sanremo, suona come un nuovo Capolavoro assoluto della musica italiana. Ha pure venature indie-electro-pop praticamente mai sentite all'Ariston. "L'unica" è anche un titolo premonitore, visto che si rivelerà anche l'unica canzone decente di questo Festivalone.
(voto 7+/10)
Seconda canzone, "L'Italia vista dal bar", pure questa carina caruccia. Come testo è più nazional-popolare, ma il televoto premia - per una volta giustamente - la prima canzone. I Perturbazione sono i migliori in gara, almeno per quanto riguarda la prima serata, cosa che significa che arriveranno ultimi.
(voto 7/10)
Cat Stevens
Il livello musicale finalmente si è alzato. Ed è giusto passata la mezzanotte.
Certo, Cat Stevens anzi Yusuf Islam non è proprio l'ultima novità musicale del momento, almeno non da 30 anni a questa parte, però ascoltare "Father and Son" fa sempre il suo effetto. Anche se vedere Fabio Fazio che si commuove ascoltandola riesce a togliere tutta la magia del momento.
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"Fabio, quello che mi stai dicendo è molto ma molto interessante, ma adesso
devo scappare che c'è l'aereo che mi parte..." |
Giusy Ferreri
Una delle meno peggio. E ho detto tutto.
Apprezzabile più per la capigliatura alla Skrillex che per la voce, in ogni caso.
(voto alla prima canzone 6+/10; voto alla seconda canzone 6-/10)
Giudizio universale finale
E' stata una tortura. Oppure, come direbbero in maniera più efficace negli USA, a pain in the ass.
La serata è partita alla grandissima, grazie all'idea geniale degli autori di inserire due aspiranti suicidi. Il resto è oscillato tra la noia mortale, il trash totale e il vuoto musicale.
Classico Festival fabiofaziesco, pieno di tante parole buoniste, ma privo di un vero punto di vista critico sulla situazione sociale e politica attuale. I siparietti da varietà sono stati qualcosa di osceno, le gag e le battute pseudo sessuali divertenti manco per sbaglio, Luciana Littizzetto più ripetitiva del solito, le canzoni... Canzoni?
A parte i Perturbazione e "Father and Son" di Gatto Stevens, ho rimpianto Emma Marrone. Sul serio!
Speriamo che questa sera ci siano più suicidi, sangue, morti, omicidi e sesso, anche se il programma prevede più semplicemente come cantanti in gara Francesco Renga, Giuliano Palma, Noemi, Renzo Rubino, Ron, Riccardo Sinigallia e Francesco Sarcina e come ospiti Claudio Baglioni, Franca Valeri, Claudio Santamaria e l'atteso Rufus Wainwright.
Appuntamento su Rai 1, ma soprattutto su
Twitter @cannibal_kid