Giovani MILF crescono |
17 ragazze
(Francia 2011)
Titolo originale: 17 filles
Regia: Delphine Coulin, Muriel Coulin
Cast: Louise Grinberg, Roxane Duran, Esther Garrel, Juliette Darche, Yara Pilartz, Solène Rigot, Noémie Lvovsky, Florence Thomassin, Frédéric Noaille
Genere: ingravidato
“Se dovessimo aspettare il permesso per tutto, non faremmo mai niente.”
Oggi cosa facciamo? Giochiamo all’Xbox?
Ancora? Che noia.
Ascoltiamo Justin Bieber?
No, ascoltare Justin Bieber fa troppo 2011.
E allora non ci resta che fare i compiti di scuola…
I compiti? Ma va, facciamoci ingravidare.
Me oui, grande idea!
Wu-TeenMoms Clan, yo! |
17 ragazze della stessa scuola si fanno mettere incinte nello stesso periodo.
Non è l’inizio di una barzelletta del nostro (nostro?) ex premier.
È una storia vera che ha ispirato questo film.
La prima cosa che mi sono chiesto è: ma è un solo uomo che le ingravida tutte e, se sì, si tratta per caso di Rocco Siffredi?
Seconda domanda: come si chiama e dove si trova esattamente la cittadina della Francia in cui è capitato questo “evento”? Così, giusto per sapere…
Le storie più incredibili spesso arrivano dalla realtà, anche perché se ci mettiamo ad aspettare gli sceneggiatori hollywoodiani di oggi, siamo a posto, siamo…
Da un fatto di cronaca avvenuto pare realmente nel 2008, il solito cinema francese in stato di grazia ha tirato fuori una nuova notevole pellicola, valida da un punto di vista cinematografico ma anche e soprattutto spunto di riflessione davvero notevole.
Se da una news del genere in Italia molto probabilmente avrebbero potuto tirarne fuori un film o una fiction di quelli a carattere scandalistico, pruriginoso alla Studio Aperto, in Francia hanno realizzato una pellicola delicata, che evita i sensazionalismi per focalizzarsi sul gruppetto di ragazze che ha preso una estrema decisione: gravidanza di massa.
Perché lo fanno?
Guardate il film e lo capirete…
Guardato?
Sicuri?
Sicuri sicuri sicuri sicuri?
"Ciao ragazze, questo weekend ho giocato con le Barbie. Fichissimo! Voi?" "Mah, noi ci siamo solo fatte mettere incinte. Niente di che..." |
Ok, adesso possiamo commentarlo insieme. E con insieme non intendo che dobbiamo tutti diventare genitori contemporaneamente. E se non l’avete ancora guardato, allora scatta l’avviso ATTENZIONE SPOILER.
L’isolarsi dal resto del mondo di queste 17 (ma all’inizio sono solo 5) ragazze mi ha ricordato Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides (libro) e Sofia Coppola (film). Il loro comportamento dal di fuori può sembrare incomprensibile, alieno, eppure nel loro agire c’è sia un’innocenza tipicamente infantile, che una consapevolezza che le rende parecchio adulte e mature.
Queste 17 ragazze da una parte sembrano prendere questa decisione alla leggera, giusto per sfuggire alla noia e alla routine della tipica piccola merdosa cittadina di provincia. Dall’altra però emerge una riflessione diversa, più importante: avere un figlio, per avere una vita diversa. Migliore? Così almeno è quanto si augurano. Una decisione esistenziale. Forse persino politica.
Certo, sono pur sempre delle ragazzine di 16/17 anni e quindi nel loro comportamento c’è anche l’incoscienza e, se vogliamo, l’immaturità di una scelta di vita tanto importante, presa anche per moda, per imitare le altre. Perché tutte nel gruppo l’hanno fatto. Farsi mettere incinta perché questa stagione è fico così. E fare il test di gravidanza è diventato più cool di qualunque app dell’iPhone.
Angry Birds? Giocate a Angry Birds? Noi ci facciamo mettere incinte!
Tu non sei in dolce attesa? Sfigata! Loser.
E tu?
No. Ma io sono maschio.
Male, non hai visto il film Junior con Arnold Schwarzenegger? Anche gli uomini possono aspettare un bambino. Non lo sai?
Gravidanza is the new black. |
E a proposito di uomini, in questa storia, dentro questo film, sono delle figure praticamente inutili. I ragazzi vengono usati per farsi inseminare, ma poi non hanno peso alcuno nelle decisioni sul futuro nascituro. It’s a woman’s woman's woman's world e gli uomini sono dei meri oggetti sessuali. La rivincita del femminismo?
Si può vederla in questo modo. Oppure si può vederla in maniera del tutto opposta: la maternità come scopo unico della donna.
Una cosa o l’altra? Da che parte sta la pellicola?
Il bello di questo film è il suo non prendere posizione. Presentare la vicenda cercando di avvicinarsi e avvicinarci il più possibile a queste 17 ragazze. Senza giudicarle. Senza condannarle. Senza nemmeno celebrarle. Lasciando la riflessione aperta allo spettatore. E poi a livello cinematografico, ci siamo proprio. Le due sorelle Coulin, esordienti e autrici pure della sceneggiatura, guardano al meglio cinema indie americano, tra la Coppola e Gus Van Sant, altroché Il tempo delle mele. La colonna sonora anglo-francese poi è ottima e dosata nei momenti giusti e le giovani attrici offrono una recitazione spontanea, naturale e davvero credibile: da tenere d’occhio soprattutto la protagonista principale Louise Grinberg, le due rossicce Roxane Duran e Yara Pilartz ed Esther Garrel, che come si può facilmente evincere dal cognome è la sorellina di Louis Garrel nonché la figlia del regista Philippe Garrel.
Una volta andavano i Take That, poi c’è stato il periodo del Tamagotchi, oggi oh, tra le diciassettenni va di moda avere un figlio. Comincio ad aver paura di scoprire quale sarà la prossima moda. Vendere organi?
Beh, sempre meglio che ascoltare i One Direction…
(voto 7,5/10)