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giovedì 8 maggio 2014

IL CINEMA DEL MALE




Questa settimana nei cinema escono 16 film. Sempre che non ne abbia dimenticato qualcuno. 16!
Sarà anche la Festa del Cinema, ma chi è che ha deciso di lanciare tutte queste pellicole contemporaneamente, dando così una visibilità minima a ognuna? Genny ‘a carogna? O il mio co-collega di rubrica, il mio blogger rivale Mr. James Ford?
In ogni caso, non perdiamo tempo in ulteriori premesse, ed ecco a voi tutte le uscite del weekend.

Alabama Monroe – Una storia d’amore
Cannibal dice: guardatelo. Ora. Scoppierà subito l’amore. Così come tra me e Ford è scoppiato subito l’odio. Se vi siete persi la mia recensione male, ma potete ancora recuperarla qui.
Ford dice: in poche parole, uno dei film più belli dell'anno. Tanto da riuscire a mettere d'accordo perfino il sottoscritto e Cannibal. E per non essere da meno, ecco la mia recensione.

"Bambina, sei molto più cowboy tu del vecchio Ford!"

Marina
Cannibal dice: Curioso film su Rocco Granata, l’autore del celebre pezzo “Marina”, e della sua vita da immigrato in Belgio… Belgio, la patria dello splendido Alabama Monroe. Quasi quasi potrei dare un’opportunità a una pellicola italiana. Sempre meglio che concederla a Ford.
Ford dice: ricordo che, da piccolo, mi capitò, non so perchè, di canticchiare il celebre "Marina". Non so nulla del suo autore, ma se bisogna parlare di Belgio, questa settimana c'è solo Alabama Monroe.

"Laaa fiiisaaarmooooonica, staaaseeeraaa suooooona per... Goi."

Fino a prova contraria – Devil’s Knot
Cannibal dice: Dramma-thriller diretto dal valido Atom Egoyan, con un cast interessante capitanato da Reese Witherspoon, che spero possa rivelarsi anche solo lontanamente al livello del notevole Prisoners, che dalla trama sembra ricordare. Prisoners che fino a prova contraria è uno dei migliori thriller degli ultimi anni, sia per me che per Ford.
Ford dice: Egoyan sa il fatto suo, al contrario di Cannibal, dunque si potrebbe perfino ben sperare su questo Devil's knot. Speriamo solo non risulti un buco nell'acqua tipico più del mio antagonista che del regista di origini armene.

"Non è poi tanto male la galera. Se non altro mi risparmio i battibecchi di quei 2 blogger..."

La stirpe del male
Cannibal dice: horror mockumentary di cui parlerò prossimamente, in un post spaventosamente divertente, e tu Ford sei solo un perdente.
Visto che rime?
Ford dice: questo film non mi dice niente, tanto che in sala sarò certamente assente, mentre tu che l'hai visto, caro Kid, sei solo infermo di mente.
Che facciamo, torniamo alle vecchie sfide rap delle Blog Wars!?

Cose strane accadono quando ci si addormenta guardando un film fordiano.

Lovelace
Cannibal dice: in una settimana all’insegna della prontezza di riflessi della distribuzione italiana, ecco un altro film che ho già visto e pure già recensito, e in maniera manco troppo porno. Check it out.
Ford dice: biopic senza arte ne parte già visto e recensito anche da queste parti.
Se volete divertirvi davvero, dopo aver letto la mia recensione, andate a ripescarvi Gola profonda.

"Ho appena letto la recensione cannibale di Nymphomaniac...
Aaah, che goduria!"

The English Teacher
Cannibal dice: Ford avrebbe proprio bisogno di un English teacher. E già che ci siamo pure di un Italian teacher, uahahah. Io comunque una possibilità a questo film di ambientazione liceale mi sa che la darò.
Ford dice: roba da teen che lascio volentieri al mio antagonista. Del resto, anche in periodi di magra come questo, qualche recupero più interessante lo trovo di certo.

"Ho raccolto qui tutte le recensioni cannibali e sono troppo divertenti.
Alcune involontariamente..."

Principessa Mononoke
Cannibal dice: Film sicuramente valido, ma devo dire che mi ha entusiasmato meno rispetto ad altri gioielli di Mastro Hayao Miyazaki. Comunque un film del 1997 che arriva nelle sale italiane adesso? La produzione nostrana è più lenta del “nostro” (diciamo pure vostro) Ford.
Ford dice: curioso. Ho visto questo film in sala quasi una ventina d'anni fa, a cavallo con la fine del liceo. Devo dire che le operazioni commerciali dei distributori italiani sono quantomeno curiose.
Almeno si tratta del lavoro di uno dei più grandi Maestri nipponici viventi.

"Quello è Ford. Vai e attacca!"

Parker
Cannibal dice: Un film action con Jennifer Lopez???
Lo guarderò per stroncarlo brutalmente, anche perché Ford di certo proverà a spacciarcelo per un capolavoro.
Ford dice: altro film già visto e recensito da queste parti quasi un anno fa, peraltro tra i meno riusciti con Statham nel cast. Voglio dire, hai il Jason, una trama da film anni ottanta, l'ambientazione giusta, e non si trova neppure la metà delle scazzottate che ci dovrebbero essere. Vergogna.

"Sai a chi somigli con quel cappello da cowboy?"
"A Mr. Ford?"
"Veramente stavo per dire a uno scemo, ma suppongo siano sinonimi."

The German Doctor – Wakolda
Cannibal dice: Film argentino passato anche dalle parti del Festival di Cannes su una famiglia che ha inconsapevolmente ospitato un nazi (non Lars von Trier). Potrebbe non essere malaccio. Considerando che metà dei film in uscita questa settimana li ho già visti e l’altra metà non la guardo manco morto, questo potrei inserirlo nella lista delle future visioni.
Ford dice: prodotto potenzialmente interessante che potrebbe perfino rivelarsi la sorpresa della settimana. Non sarà in cima alla mia lista, ma non si sa mai. Specie se dovesse essere recensito male dal mio nemico numero uno.

"Cos'è 'sta roba? Un pupazzo wrestler di Ford finito male?"

Sexy Shop
Cannibal dice: Una commedia italiana sul sesso? Prevedo un disastro quanto Ford che cerca di comprendere – invano – un film enorme come Nymphomaniac.
Ford dice: peggio di una robetta italiana finto perversa c'è solo il patetico tentativo di essere perverso del patetico Von Trier. Passo.

In esclusiva per Pensieri Cannibali, il vero volto di Mr. Ford.

Ritual – Una storia psicomagica
Cannibal dice: Un film italiano ispirato a un lavoro di Alejandro Jodorowsky che vede lo stesso Jodorowsky nelle vesti di attore. Se persino a me sembra troppo radical-chic, Ford immagino che per allontanarlo da sé stia preparando un rituale psicomagico a base di film di Stallone e action figures dei suoi wrestlers preferiti.
Ford dice: Jodorowsky a me sta molto simpatico. E' totalmente folle e decisamente pane e salame, nonostante il pubblico radical chic che continua a seguirlo.
Nonostante questo, non guarderò questo film neppure sotto tortura. Di Von Trier.

"Meglio bendarsi per sicurezza, prima di vedere un filmone consigliato da Ford."

Diario di un maniaco per bene
Cannibal dice: No, non è il mio diario. Io non sono per bene.
Ford dice: neppure il mio. Neanche io sono per bene.

Giorgio Pasotti dopo aver incontrato Mr. Ford.

Amore oggi
Cannibal dice: Tra i miliardi di film italiani in uscita solo questa settimana, sembra il più simpatico. Ma è un po’ come risultare più simpatici di Ford: non è che ci vada molto uahahah.
Ford dice: ormai quando incrocio il cammino di un film italiano, di norma cambio strada. Neanche fosse il Cannibale.

"Dopo tanti film inutili, una bella pausa birra ci sta tutta!"

Vacanz…Ieri, oggi e domani
Cannibal dice: Ma che titolo è? Manco nei miei post peggiori ho osato tanto. Questo film mi sa che non va a vederlo manco Genny ‘a carogna.
Ford dice: più che ieri, oggi e domani, mai è il momento giusto per guardare questa roba.

"Ma chi minchia è, Ford?"

Sex – Una commedia sentimentalmente scorretta
Cannibal dice: Non bastassero le commedie “sexy” (?) italiane che abbondano le uscite di questa settimana, ecco pure il ripescaggio di una pellicola spagnola del 2010, che si preannuncia politicamente scorretta quanto l’ormai sempre più imborghesito e pacifico Ford.
Ford dice: ormai quando leggo di un film "scorretto", soprattutto per quanto riguarda il sesso, di norma evito. L'esperienza con Nymphomaniac mi è bastata.

"E adesso che ci beviamo, un White Russian?"
"Nah, ho sentito che in Italia c'è un terribile blog con quel nome..."

La palmira ul film
Cannibal dice: A quanto pare pure in Svizzera fanno film. E sembrano persino peggio di quelli italiani!
Ford dice: ma davvero!? Manca solo Rezzonico, e poi siamo a posto!

"Ford, mio coetaneo, esci con me?"

domenica 30 marzo 2014

LOVELACE, LA PROFONDA STORIA DI GOLA PROFONDA




Lovelace
(USA 2013)
Regia: Rob Epstein, Jeffrey Friedman
Sceneggiatura: Andy Bellin
Cast: Amanda Seyfried, Peter Sarsgaard, Juno Temple, Robert Patrick, Sharon Stone, Adam Brody, Chris Noth, Bobby Cannavale, Hank Azaria, Chloë Sevigny, Debi Mazar, Wes Bentley, Eric Roberts, James Franco
Genere: soft-porno
Se ti piace guarda anche: Boogie Nights, Dietro i candelabri

Hanno fatto un film su Linda Marchiano.
Chiiiiiiii?
Codesto nome non vi dice nulla? Riproviamo con quello di battesimo: Linda Susan Boreman.
Ancora niente?
E va bene, diciamolo in un altro modo: hanno fatto un film su Linda Lovelace.


A questo punto, ai più esperti di cinema porno tra voi, ovvero il 90% dei lettori cannibali, saranno scattate le antenne, e pure qualcos’altro. Linda Lovelace è stata infatti la prima vera pornostar dell’industria delle pellicole per adulti. Questo per una sua grande abilità.
La recitatione?
No, l’arte nel fare i pompini, esibita generosamente, mooolto generosamente in Gola profonda, un pornazzo che nel 1972 si è trasformato in un vero e proprio fenomeno della pop culture e ha sdoganato il genere a luci rosse presso un pubblico vasto e anche intellettualoide. Ovvio, non è che le famiglie si siano messe a portare i bambini a vederlo al posto dei film Disney, però ha fatto registrare incassi paurosi, mai realizzati prima e credo nemmeno dopo da un porno. Il merito di tanto clamore stava in una cura quasi autoriale nella realizzazione da parte del regista e sceneggiatore (ebbene sì, il film aveva una sceneggiatura di 42 pagine!) Gerard Damiano, così come in una buona dose di ironia presente e poi soprattutto in lei, Linda Lovelace, lei e la sua bocca. Gola profonda è stato un cult movie che ha sdoganato i film erotici e pure l’arte del pompino presso il pubblico di massa, o quasi, talmente entrato nell’immaginario collettivo dell’epoca da essere persino usato come alias dall’informatore segreto dello scandalo Watergate.

Lovelace il film racconta di come una ragazza timorata di Dio, una brava ragazza con dei genitori vecchio stampo e solidi valori sulle spalle, sia diventata un fenomeno del porno. Racconta della lavorazione della tanto discussa, famosa e famigerata pellicola Gola profonda, con tanto di protagonista maschile interpretato da Adam “Seth Cohen di The O.C.” Brody. O almeno nella prima parte racconta questo, risultando un Boogie Nights meno d’autore, d’altra parte tali Robert Epstein e Jeffrey Friedman in 2 non fanno 1 Paul Thomas Anderson, ma comunque è una piacevole ricostruzione del mondo del porno degli Anni Settanta.

"Sono la bomba sexy di Basic Instinct, non si vede?"
Nella seconda parte il film prende invece tutta un’altra piega. Si trasforma nel dramma di Linda Lovelace, fanciulla sfruttata dal sistema pornografico e che vedrà a mala pena $1000 dei $600 milioni che il suo film di maggior successo frutterà nel mondo. Soprattutto, ci mostra una fanciulla sfruttata dal marito, interpretato da un perfido Peter Sarsgaard, a mio parere uno degli attori più in forma del moemnto, si veda anche la sua recente partecipazione all’ultima stagione di The Killing, ma purtroppo troppo sottovalutato. È lui il più convincente del cast, che vede anche il prezzemolino James Franco nei panni di Hugh Hefner di Playboy, una sempre spumeggiante Juno Temple e una Sharon Stone irriconoscibile, lontana anni luce dai tempi sexy di Basic Instinct e che qui ha la ben poco hot parte della madre della protagonista.


"Giro 50 film all'anno, volevate me ne perdessi uno sul mondo del porno?"

E la protagonista?
Mi sono sempre chiesto se Amanda Seyfried mi piacesse o meno. In Mean Girls era spassosissima, in Jennifer’s Body veniva offuscata alla grande da Megan Fox, in filmetti come Dear John e Letters to Juliet mi era sembrata parecchio insipida, in Les Misérables è una lagna come del resto tutta la pellicola, mentre in cose non eccezionali come Cappucetto rosso sangue, Gone e In Time non mi era dispiaciuta. Questo film però ha risolto il dubbio: Amanda Seyfried non mi piace. Nonostante abbia il ruolo di una pornostar, nonostante si intravedano le sue tettazze che non sono niente male, mi ha fatto meno sesso di quanto immaginassi e la sua performance anche a livello recitativo mi ha convinto ben poco.

"Mi stai sempre addosso, mi succhi via la vita.
E io che pensavo fossi brava a succhiare solo qualcos'altro..."
Il problema del film comunque non è la Seyfried che, sebbene meno Sexyfried del previsto, bene o male se la cava ancora. Il problema è lo svaccare della pellicola nella seconda parte, nel suo trasformarsi in un melodrammone in cui alla povera Linda Lovelace ne capitano di tutti i colori, manco fossimo dentro un film di Lars von Trier. A differenza delle pellicole del bastardissimo Von Trier, qui però le sue sofferenze ci vengono inflitte in maniera ruffiana, per impietosire lo spettatore, e ne emerge anche un discorso moraleggiante e accusatore nei confronti della pornografia. La denuncia nei confronti di un ambiente maschilista è del tutto giusta e condivisibile fin che si vuole, ma il modo in cui viene messa in scena non convince molto. Un peccato, perché l’inizio del film intriga con le sue atmosfere 70s e invece nel finale si sprofonda nel biopic televisivo. Televisivo? Magari, visto che il recente film tv Dietro i candelabri – Behind the Candelabra della HBO è parecchio più avvincente e riesce a evitare le trappole del facile pietismo in cui cade questo film per il cinema.

Attenti allora a come vi approcciate a questo Lovelace. Se vi aspettate un film su:
- Porno, yeah!
- Trombate, doppio yeah!!
- Pompini, triplo yeah!!!
Sarete soddisfatti solo in piccola parte. Uno pensa a una roba come Gola profonda e si immagina il sesso e il divertimento, quando dietro alla sua realizzazione e alla sua protagonista in realtà c’è tutta un’altra storia. Lovelace è un biopicone drammone non malvagio, solo deprimente come pochi altri film visti di recente. Ebbene sì. Lovelace è un film sul mondo del porno, ma lo fa ammosciare.
(voto 6-/10)

giovedì 27 marzo 2014

HEY CAPTAIN AMERICA, THE WINTER IS OVER




"Manco un Expendable riuscirà a soffiarmi
il titolo di attore più inespressivo dell'anno!"
Stanno per arrivare nei cinema un sacco di filmoni molto attesi. Mi riferisco in particolare ai nuovi lavori di Lars von Trier, Wes Anderson e Darren Aronofsky. Solo, ci sarà ancora da aspettare. Quella in corso si preannuncia allora come una settimana di passaggio, con il solito ennesimo cinefumettone supereroistico a occupare il maggior numero di sale, e una manciata di altre uscite “minori” che però in quanto a interesse potrebbero rubargli la scena con facilità. Anche se, certo, lo sguardo è tutto rivolto ai filmoni delle prossime settimane…
A commentare le uscite di questa transitoria settimana ecco a voi le mie opinioni, da leggere parola per parola, e quelle di Ford. Il mio primo consiglio di questa settimana è: le parole di Ford potete anche saltarle a piè pari.



"Scarlett, ti proteggo io con il mio scudo dalle orde di cannibali arrapati!"
Captain America – The Winter Soldier di Anthony Russo, Joe Russo
Il consiglio di Cannibal: non bastava Ford, pure Captain America! Uffa, captain tutte a me!
Il primo Captain America non sono riuscito a finirlo. Ho abbandonato la visione dopo appena una ventina di minuti. Visto che in questo secondo capitolo compare Scarlett Johansson, e dico Scarlett “Dio bona” Johansson, potrei fare lo sforzo di recuperare il primo solo per potere guardare pure questo, ma non ne sono affatto convinto. Dopotutto già non amo molto i film Marvel/Disney, e poi Captain America è il supereroe per me meno super dell’universo. A parte Ford, il supereroe che combatte in difesa del pessimo cinema.
Il consiglio di Ford: Captain Ford - The Peppa Soldier
Il vecchio Cap. è da sempre uno dei supereroi dal sottoscritto meno amati della scuderia Marvel, una sorta di Superman in versione molto meno potente. Troppo buono, troppo composto, troppo che stroppia.
Eppure il primo film a lui dedicato all'interno del progetto Avengers-centrico mi era parso discreto, e sono molto curioso di vedere questo Soldato d'inverno, tratto da una saga che a fumetti mi era piaciuta molto e che promette di essere decisamente più action rispetto al precedente capitolo.
Dunque siano accantonati i pregiudizi per quella che, probabilmente, sarà la mia visione della settimana.

"Ma perché stanno bruciano tutti i libri di Fabio Volo?
Sono davvero tanto terribili?"
Storia di una ladra di libri di Brian Percival
Il consiglio di Cannibal: Ford – Storia di un ladro di VHS di Van Damme
Dopo l’ennesimo film sui supereroi, ecco l’ennesimo film sulla Seconda Guerra Mondiale?
Può darsi di sì, o può darsi di no.
Io Storia di una ladra di libri l’ho già visto e ve ne parlerò presto. Prometto che il mio post sarà più divertente e meno soporifero rispetto alle storie di Ford sulla Seconda Guerra Mondiale…
Ah no, scusate, mi confondo sempre: lui ha combattuto la Prima Guerra Mondiale.
Il consiglio di Ford: Cannibal - Storia di un Cucciolo ben poco eroico.
E' da parecchio che ho in attesa di visione questo film, che pare quasi chiedermi per favore di essere visto e ricordato e che, allo stesso tempo, mi invoglia quanto un pomeriggio a casa Peppa guardando i cartoni e Buffy mangiando latte e biscotti.
Con il suo approdo in sala, temo però che dovrò mettere da parte anche in questo caso i dubbi e concedere una possibilità.
Tranne che al mio quasi ex rivale. Perchè devo pur sempre mantenere vive le speranze che il nostro conflitto mondiale si riaccenda.

"Tesoro, agghindata così sei più inquietante di MrFord."
Yves Saint Laurent di Jalil Lespert
Il consiglio di Cannibal: io vesto solo Kyd Saint Laurent
Ci sono vari motivi per dare una possibilità a questo film.
Il primo: è francese. E questo sarebbe già un motivo sufficiente, ma non è l’unico.
Il secondo: è un biopic sullo stilista Yves Saint Laurent e i biopic offrono quasi sempre almeno qualche spunto di interesse.
Il terzo: c’è un cast giovane e promettente capitanato da Pierre Niney, visto nella piacevole MILF-comedy 20 anni di meno.
Il quarto: di moda non ne capisco molto, però è un mondo che mi affascina abbastanza.
Il quinto: essendo un film sulla moda, Ford che è sempre fuori moda lo ignorerà alla grande. E questo è un enorme punto in favore della pellicola.
Il consiglio di Ford: io vesto come voglio. E non come mi dice qualche signorino francese.
Se c'è una cosa ben distante dal sottoscritto è il mondo della moda, troppo da damerini e radical chic per poter conquistare la semplice e rettile mente fordiana.
Un biopic, dunque, dedicato ad una delle sue icone è quanto di più lontano ci possa essere dal sottoscritto dopo Cannibal Kid.
Lascio dunque nelle delicate manine del mio antagonista la visione di Yves e compari, mentre io mi siederò a terra con i miei jeans aspettando gli Expendables.

"Che hai da ridere tanto? Hai visto il pene di MrFord?"
"Sì e ho avuto bisogno del microscopio uahahah!"
Lovelace di Rob Epstein, Jeffrey Friedman
Il consiglio di Cannibal: Hateford
Non solo Yves Saint Laurent. Questa settimana c’è un secondo biopic in uscita, dedicato alla pornostar Linda Lovelace, la protagonista del controverso Gola profonda. Quindi abbiamo un personaggio intrigante, abbiamo il dietro le quinte della lavorazione di una pellicola molto discussa e a suo modo storica e poi abbiamo un’atmosfera porno 70s alla Boogie Nights. Basteranno questi elementi per fare di Lovelace un bel film?
La risposta arriverà a breve, con la recensione di Pensieri Cannibali che sto tenendo in caldo già da un po’ di tempo per voi lettori sporcaccioni.
Il consiglio di Ford: bioporn.
Al contrario del mondo della moda, quello del sesso mi pare decisamente più affine al vecchio Ford.
Non sono un grande patito del porno - la mancanza di una storia solida l'ha sempre reso poco affascinante -, eppure conosco bene Gola profonda, supercult del genere che negli anni settanta fece letteralmente impazzire il pubblico appassionato e non. Il biopic di Linda Lovelace, protagonista assoluta del film in questione, mi incuriosisce non poco, ed essendo in lista da parecchio, penso sarà riesumato proprio in occasione di questa uscita.

"Ford, ma va' a quel paese, va'!"
Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni
Il consiglio di Cannibal: quando c’era Ford, allora sì che si stava male
Dopo la presentazione di questo film, cui era presente persino il capo dello stato, che probabilmente non vedeva una pellicola in sala dai tempi dei corti dei Lumiere, c’è chi ha detto che Walter Veltroni è meglio come regista che come politico. C’è anche chi ha detto che non è che ci andasse molto…
Come sia o come non sia, questo documentario dedicato a Enrico Berlinguer, storico segretario del Partito Comunista Italiano, mi lascia già in partenza parecchio dubbioso. Veltroni è un grande appassionato di cinema, scrive per Ciak e potrà anche essere il regista più talentuoso del mondo, però niente mi toglie dalla testa che, se non fosse un politico, difficilmente gli avrebbero fatto girare un film e, se anche ci fosse riuscito, mooolto difficilmente avrebbe fatto delle anteprime con ospite il Presidente della Repubblica e la stampa nazionale al gran completo. Insomma, bravo o no, il solito privilegiato. Come Ford, che ha l’enorme privilegio di condurre una rubrica insieme a me.
Il consiglio di Ford: quando Peppa Kid faceva sul serio, era un piacere battersi con lui.
A volte mi chiedo se cose come vedere Veltroni presentato come il nuovo volto del Cinema italiano impegnato e radical chic accadano anche in altri paesi, in cui giovani registi - magari anche talentuosi - fanno la fame mentre un politico certo non memorabile usa i suoi agganci per spacciarsi da cineasta di un certo livello.
Ora, il film potrà anche essere interessante, dato l'argomento toccato, ma credo proprio non lo vedrò per partito preso - e pare quasi un gioco di parole -: il solo pensiero di quanto gli sia stato costruito attorno solo per il nome sulla locandina mi fa incazzare parecchio. Un po’ come Cannibal ai tempi d'oro.

"Cannibal ce l'ha grande così. L'ego, intendo ahah."
In grazia di Dio di Edoardo Winspeare
Il consiglio di Cannibal: state lontani da questo film, per amor di Dio!
I film precedenti di Edoardo Winspeare non mi avevano mai attirato manco per sbaglio e questo nuovo non fa eccezione. Si preannuncia come l’ennesimo film neo neorealista di cui io posso fare volentieri a meno, lasciando il gravoso compito di visionarlo al gran visir del cinema neorealista della blogosfera, ovvero MrJamesBoring.
Il consiglio di Ford: per amor di dio, lasciamo perdere!
Non sono mai stato un grande fan del finto Cinema impegnato italiano, e nonostante la parziale morìa di titoli interessanti di queste settimane, non penso cercherò conforto in un titolo che pare troppo perfino per me.
Eventualmente, potrei tenerlo come asso nella manica per una visione tortura all'indirizzo del Cucciolo.

Un tenero bacio tra il giovane protagonista de La luna su Torino e Ford.
La luna su Torino di Davide Ferrario
Il consiglio di Cannibal: la luna nera su Mr. Ford
Di Davide Ferrario ho visto Tutti giù per terra e Dopo mezzanotte, due film niente male, soprattutto per gli standard italiani. Una volta detto questo, non sento l’esigenza immediata di fiondarmi a vedere questa sua nuova fatica, La luna su Torino, così come non sento nemmeno l’esigenza di sconsigliarlo a priori. Potrebbe anzi rivelarsi una piacevole visione.
Prima che pensiate che stia diventando troppo buono, sventolo subito un bel dito medio in faccia a Ford. Così, per pura e sana cattiveria gratuita.
Il consiglio di Ford: la prossima volta che vado a Torino, prima passo a prendere Peppa Kid. E non sentirete più parlare di lui.
Di Ferrario vidi qualche anno fa Dopo mezzanotte, spinto dalla curiosità per una città che mi ha conquistato passo dopo passo anche grazie alla signora Ford, che è riuscita a farmela amare quasi quanto lei.
Non penso sarà una delle mie priorità della settimana, eppure potrebbe perfino rivelarsi una proposta interessante, al contrario di quello che, di norma, offre il nostro Cinema decisamente in decadenza.

"In onore di questo film mattonazzo, io mi faccio un WhiteRussian."
I fratelli Karamazov di Petr Zelenka
Il consiglio di Cannibal: i fratelli karakosa?
Ed ecco la proposta radical-chic fordiana della settimana. Una pellicola della Repubblica Ceca tratta da Dostoevskij addirittura del 2008 che viene fatta uscire solo ora nelle sale italiane, non si sa bene perché. Ho l’impressione che avremmo potuto continuare a vivere benissimo anche senza questo film che si preannuncia come un bel mattonazzo. Buono giusto da tirare sulla capazza dura di Ford.
Il consiglio di Ford: Dostoevskij, aiutaci tu!
Invoco ufficialmente lo spirito del buon vecchio autore di Delitto e castigo nella speranza di capire - magari prima di imbarcarmi in una visione altrimenti da tortura - se questo ripescatissimo titolo proveniente dalla Repubblica Ceca sia una chicca d'essai da recuperare o una roba da martellamento dei cosiddetti.
In assenza di un'illuminazione dall'aldilà, spero intanto che qualche buon samaritano possa vederlo in tempi brevi e postare la recensione in modo da avere almeno un parziale margine.

"Ma chi è, questo Cannibal Kid?
L'unico Cucciolo Eroico qui sono io!"
Cuccioli – Il paese del vento di Sergio Manfio
Il consiglio di Cannibal: ma questo film cuccioloso è da non perdere!
Finalmente è arrivato il film dedicato alle gesta del sottoscritto, il Cucciolo eroico. La storia è semplice ma coinvolgente: riuscirà il coniglione indifeso Cannibal Kid armato della sua sola incoscienza a sconfiggere il perfido mostro James Ford?
Lo scoprirete non sui nostri blog, o almeno di certo non sul mio, ma solo se avrete il coraggio di andare nei cinema…
Il consiglio di Ford: Cuccioli - Il biopic di Cannibal Kid.
Finalmente approda in sala il film manifesto dedicato alla vita del mio rivale, Cannibal Kid.
Un'epopea cucciolosa che farà impazzire tutti gli amanti dei conigli e del radicalchicchismo.
Peccato davvero perderselo. Andate e godetene tutti.
Io, nel frattempo, resto a casa a vedere qualche vero film.

giovedì 12 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 – N. 6 JAMES FRANCO



James Franco
(USA 1978)
Genere: tuttofare
Il suo 2013: ha fatto di tutto e di più, dal filmone commerciale disneyano (e a sorpresa nemmeno malaccio) Il grande e potente Oz nei panni del Mago di Oz al cult indie Spring Breakers, in cui è il rapper zarro Alien, dalla soap trash Hollywood Heights alla simpatica sitcom The Mindy Project, dove è comparso come guest-star, passando per la commedia Facciamola finita in cui interpreta se stesso, facendo tappa nel mediocre About Cherry, per arrivare a Lovelace dove ha un piccolo ruolo, ma che ruolo, quello di Hugh Hefner. Avendo ancora del tempo libero, ha girato, sceneggiato e interpretato pure As I Lay Dying, in concorso all'ultimo Festival di Venezia ma che non ho ancora visto. Ah, inoltre dipinge, ha parodiato Justin Bieber e Kanye West, si è fatto Ashley Benson delle Pretty Little Liars, è il testimonial di Gucci e sicuramente ho dimenticato qualcosa.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Dave Franco, James Dean, Jeff Buckley, Ethan Hawke, Joseph Gordon-Levitt
È in classifica: perché lavora talmente tanto che un riconoscimento se lo merita. E poi quasi tutto quello che fa, lo fa bene. Anche se come pittore... bah, insomma.
Il suo discorso di ringraziamento: "Non ho tempo di ringraziare. Scappo subito, devo andare a lavorare!"

Dicono di lui su
cinguettator
Nicolas Cage @nicolaparrucchinatogabbia
@jamesfranco Finalmente ho trovato qualcuno che lavora più di me!


Seth Rogen @7rogen
Hey @jamesfranco, visto che ormai fai qualunque tipo di lavoro, le piastrelle a casa mia le vieni a mettere tu? #OfferteDiLavoro

Frengo @jamesfrengo
Certo che in #FacciamolaFinita vi siete proprio fumati l'impossibile!



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