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sabato 22 febbraio 2014

LE CRONACHE DI SANREMO 2014, QUARTA NOTTATA




Devo farvi una confessione. Negli scorsi giorni ho sopportato di tutto, come le mie cronache della prima, della seconda e della terza serata hanno testimoniato, ho fatto l'uomo temerario senza paura di niente, sono stato il Patrick de Gayardon dei blogger, capace di reggere stoicamente a esibizioni fiume di Claudio Baglioni e Renzo Arbore (che in questo momento stanno ancora suonando all'Ariston). Ieri sera, o meglio ieri notte, devo ammettere di aver vacillato.
Non è nemmeno stata una serata terribile, gli "artisti" grazie alle cover hanno potuto proporre brani migliori dei loro in gara, sebbene con reinterpretazioni per lo più poco memorabili. Quando è arrivato Enrico Brignano sono però davvero andato in crisi. Per fortuna la sua apparizione è stata breve, ma di certo non indolore.
Al di là di una qualità musicale bassissima, o dell'assenza pressoché totale di umorismo, a dominare questo Festival è la Noia. Non sta succedendo niente. Non ci sono manco le belle polemiche de 'na vorta. Per esempio, Riccardo Sinigallia è stato escluso dalla gara e  non si mette a urlare, non fa manco ricorso e tutto finisce nel volemose bene con Fazio che lo invita a suonare stasera la sua canzone, tra l'altro l'unica bella del Festival insieme a quella dei Perturbazione. Giusto così, per carità, però una bella polemica, un bel casino ci starebbe bene. Giusto per ridestarci dal coma in cui Fazio c'ha spediti per tutta la settimana.

Passiamo ora a quello che è successo ieri. O meglio quello che non è successo, visto che è stata una puntata all'insegna della calma piatta.

Marco Mengoni apre la quarta serata del Festival cantando un pezzo di Sergio Endrigo. Il fatto che Mengoni sia trattato come il nome di spicco della nuova musica italiana deve far riflettere, gente. Uh, se deve far riflettere.
E adesso, via ai concorrenti in gara alle prese con la cover di un pezzo più o meno storico della canzone nazionale.

Perturbazione
Al cantante dei Perturbazione non frega niente del pezzo di De Gregori che hanno scelto di reinterpretare. Il cantante dei Perturbazione si vuole fare la donna cannone Violante Placido. Mica scemo.
Come se la cava lei a cantare? Stona 8 note su 7, e nonostante questo riesce a sembrare meglio come cantante che come attrice. Non ho visto tanti suoi film, ma quelli in cui ho avuto la sfortuna di imbattermi mi sono bastati. Dico solo The American. La perdono perché a Sanremo era dalla prima serata che non si vedeva un po' di figa.
(voto 6/10)

Dicono su Twitter
Stonante Placido.

Dove starà guardando il cantante dei Perturbazione?


Lui sempre più disinteressato alla canzone, lei imperturbabile

 Alla fine lei se ne accorge e si copre

Francesco Sarcina
Non sopporto Francesco Sarcina e non sopporto Zucchero. Per fortuna, per suonare "Diavolo in me" (uh, un pezzo satanista a Sanremo!), Sarcina non arriva da solo, ma in compagnia di Riccardo Scamarcio e di una bassista sexy, più sexy che bassista. Riccardo Scamarcio mi sta abbastanza simpatico. Ma soprattutto, mi sta mooolto simpatica la bassista diavoletta. Nel complesso la nuova Sarcina band mi sembra quindi mille volte meglio de Le vibrazioni.
(voto 6+/10)

Scamarcio mi aspettavo entrassi in moto con Babi dietro

Scamarcio recitava meglio in Tre Metri Sopra il Cielo.

Mi farei tamburellare volentieri il culo da Scamarcio

A questo punto voglio l'Arcuri a suonare il sax

Per ora la bassista diavoletta la miglior cosa di


Frankie Hi-nrg
Frankie Hi-nrg e Fiorella Mannoia suonano su note swing-jazz d'altri tempi.
Nel senso che era da tempo che non si sentiva roba del genere in tv.
E non ci mancava...
(voto 5/10)

Il livello di arrapamento all'Ariston ieri sera era altissimo.
Ecco il tentativo di stupro di Frankie Hi-nrg.

Noemi
Noemi arriva da sola, senza ospiti ad accompagnarla. D'altra parte ha fatto X-Factor, di Amici non ne ha. Peccato non abbia manco l'X-Factor.
E anziché La solitudine di Laura Pausini sceglie di cantare un pezzo di Fossati. In maniera fastidiosa.
(voto 4/10)

duetta con il cattivo gusto. Brava

Dopotutto carnevale è vicino


Quando non è sul palco dell'Ariston però è meglio. Insomma...

Francesco Renga
Francesco Renga + Kekko dei Modà.
Mi aspettavo il peggio, invece non hanno strillato nemmeno più di tanto. Penosi ma non penosissimi.
Che delusione!
(voto 3/10)

oddio due antifurti

e kekko cantano insieme? Io intanto sniffo una moment per precauzione.

Bennato a Renga + Kekko: "Seconda stella a destra e poi dritto fino a fanculo..."

Sento della tensione erotica però

Nome: Kekko Cognome: Dei Modà.

Renga come il cantante dei Perturbazione. Ma a lui interessa qualcos'altro...

Silvan
Direttamente da Las Vegas Las Sfigas arriva Silvan. E' sempre più il festival dei giovani e delle novità.

L'età di si deduce con una datazione al carbonio14.

si era esibito più volte per Garibaldi.

Con la sola imposizione delle mani farò crollare gli ascolti più del solito.

Meno male che almeno loro si divertono.

Ron
Ron canta Dalla.
Sbadigli.
(voto 4/10)

 Ritwittato da 
Ron mi ricorda un playmobil.



Arisa
Arisa insieme ai WhoMadeWho, ottimo gruppo danese di electro-pop-rock, rifà Battiato in maniera frizzante e simpatica. Finalmente un pezzo che va controcorrente rispetto al tema dominante di questo Festival: il suicidio.
Mi sono proprio piaciuti, cuccurucucu paloma.
(voto 7/10)

Arisa è bravissima, questa versione è azzeccata e voi siete i soliti NOIOSONI.


Gino Paoli
Omaggio alla tradizione dei cantautori liguri. Du palle.
Poi per fortuna canta "Il cielo in una stanza", che è sempre poesia pura.
Però mo' basta.

Chi ha rubato gli occhi a Geeno Paoli?

E dopo il virtuosismo al piano..c'eraaa una voltaaa una gatta che aveva una macchia neeera sul viso e una vecchia soffitta...

Applaudite anche voi Gino Paoli. Potrebbe essere l'ultima volta. [


La finale delle Nuove Proposte arriva incredibilmente prima della Mezzanotte.
Le esibizioni. Per i risultati bisognerà invece aspettare che spunti l'alba...

"Eccomi, sono l'Alba. Mi avete chiamato?"

Diodato
Un po' una lagna, questo Diodato. D'altra parte chi non lo è, a Sanremo?
Vorrebbe essere Jeff Buckley, mi sa che finirà presto per essere il nuovo Kekko dei Modà o al massimo il nuovo Marco Mengoni.
(voto 6-/10)


Zibba
Al primo ascolto il suo mi era sembrato un pezzo carino. Al secondo mi ha già stufato. Cosa succederà al terzo? Morirò?
(voto 6-/10)


Rocco Hunt
Il rapper salernitano non è un fenomeno, ma sa il fatto suo. Apprezzabile la sua carica, anche se dovrebbe tener conto di non trovarsi allo Shelter, il locale in cui si tengono le rap battles di 8 Mile, bensì all'Ariston.
(voto 6+/10)

Rocco Hunt a Sanremo:"Voglio vedere tutti con le mani su". Rocco in prima fila il più giovane c'aveva 20 anni durante il concilio di Trento.


The Niro
Si sente che è cresciuto con i Radiohead. Non è certo Thom Yorke, però è bravino. Tra i ggiovani è quello di maggior talento, peccato non si applichi. Questa era la sua grande occasione per farsi notare, peccato abbia cannato canzone. Mi sa che è meglio che torni a cantare in inglese, perché il testo della sua "1969" fa pena: "Stati Uniti mai più/Così Uniti mai più."
Robert De Niro ti chiederebbe: "Ma che minchia canti, picciotto?".
(voto 6,5/10)


Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Nel blu dipinto di blu rifatta purtroppo più in chiave Gualazzi che non Beetroots.
Tommy Lee alla batteria è molto professionale, non mostra nemmeno il suo strumento più celebre: il bigolo.
(voto 5,5/10)

Grazie Sanremo. Io di tommy lee avevo visto solo il pisello, fino ad oggi.


Cristiano De André
Cristiano De André canta una canzone del padre.
Noooo, ma daaaaaaaai, e chi se l'aspettava?!?
(voto 5/10)

Quando uno vive di luce riflessa e non fa niente per nasconderlo.


Renzo Rubino
Un insopportabile duetto stile musical di Renzo Rubino con Simona Molinari.
Ma c'è una nota positiva: grazie a Simona Molinari finalmente all'Ariston si è vista un po' di figa. Nel senso che l'ha proprio fatta vedere. Sotto il vestito niente.
(voto 4/10)

Guarda Simona che è inutile che ammicchi, a lui piace la verga tesò.


Enrico Brignano
Davvero terrificante, peggio di qualunque horror.
Questa notte ho dovuto dormire con la luce accesa per la paura.


Giusy Ferreri
Giusy Ferreri accompagnata dagli attori Alessandro Haber e Alessio Boni versione senzatetto.
Che pesantezza.
(voto 4/10)


Antonella Ruggiero
La voce di Antonella Ruggiero è un'arma di distruzione di massa.
(voto 0/10)


Giuliano Palma
Giuliano Palma canta un pezzo di Pino Daniele. Certo che poteva scegliere di meglio...
(voto 5/10)

Dire "Abbasso la noia" al Festival di è come entrare in chiesa e tirare un bestemmione


Riccardo Sinigallia
Nonostante sia stato squalificato dalla gara ufficiale, Fabio Fazio il buonista non gli ha giocato un tiromancino e gli ha permesso di esibirsi lo stesso. Lui ha portato con sé sul palco Marina Rei (sempre evitabile), Laura Arzilli (sempre sconosciuta) e Paola Turci (sempre figa).
(voto 6/10)


Paolo Nutini
Come primo pezzo canta Lucio Dalla. Caruso. Applausi. Quindi fa due canzoni del suo repertorio. Applausi pure per quelli.
Lui è un gran figo, ha una voce pazzesca, e i suoi brani sono più che validi. In mezzo al branco di incapaci in cui è stato costretto a esibirsi poi fa la figura del genio della musica.
(voto 8/10)

Grazie : brividi prima, ormoni impazziti poi. Ah!

Questa serata di valeva la pena solo per lui


In chiusura di serata, a un orario ormai improbabile, arriva l'annuncio dei premi ai giovani.
Il premio della critica lo vince Zibba... bah. Credo sia il classico tipo che rivedremo giusto una volta l'anno, sempre qui sul palco di Sanremo.
E il vincitore delle Nuove Proposte è...
Rocco Hunt.
Ebbene sì. Il rap trionfa a Sanremo.
Ok, non è Kanye, non è Drake, non è Eminem e non è manco J-Ax. Però secondo me questo due copie dei suoi dischi le venderà, se non altro tra i bimbiminkia.

Per questa sera notte è tutto, ci vediamo questa sera su Twitter @cannibal_kid e domani qui su Pensieri Cannibali con il resoconto finale.
Sempre se sopravviverò a un'altra puntata del Festival più buonista, noioso e fazioso della Storia.

venerdì 21 febbraio 2014

IL FESTIVAL DI SANRENZO ARCORE




Il tema del Festival di Sanremo di quest'anno è La grande bellezza.
Non ci credete? In effetti di bellezza nella prima e nella seconda puntata non se n'è vista e, a parte le splendide esibizioni di Damien Rice e Rufus Wainwright, di certo non se n'è nemmeno sentita.
La grande bellezza non è quella che può essere per me, per te o per gli italiani in generale, ma è La grande bellezza secondo Fabio Fazio.
Fazio, ti sei rotto le palle di essere definito buonista?
Bene, ti accontento io. Altroché buonista, Fabio, tu sei un dittatore del cazzo.
Se io fossi il direttore artistico della kermesse al suo posto, non imporrei i miei gusti. Cercherei di accontentare diversi tipi di pubblico. Sanremo è uno spettacolo nazional-popolare, deve rivolgersi a tutti. Non solo a quelli che hanno i gusti come Fazio, ovvero gli Over 80. E non mi si dica che tutti gli italiani hanno dei gusti del genere, visto che gli ascolti disastrosi della seconda e di questa terza serata dimostrano il contrario.
L'idea di grande bellezza fabiofazista sono delle terrificanti canzoni napoletane intervallate da battutacce di Renzo Arbore che non fanno ridere manco per sbaglio e, visto che anche l'occhio vuole la sua parte, spazio alla grande bellezza femminile con la Carrà e le gemelle Kessler.
Genere MILF?
No, genere DILF (Dead I'd Like to Fuck).
L'idea di grande bellezza proposta da Silvio Berlusconi nei suoi festini ad Arcore invece è: musica napoletana uè uè, battute abominevoli ricche di stereotipi e già sentite ai tempi di Garibaldi, con in più come contorno della gnocca.
Ecco, esattamente la stessa idea di Fabio Fazio. Gnocca a parte, che quella sia mai, che schifo!
Scusate, ma io a questo punto, dovendo scegliere tra le due, preferisco la bellezza berlusconiana.

La grande bellezza di Fabio Fazio ricalca inoltre punto a punto quella del film di Paolo Sorrentino.
La musica trash di Raffaella Carrà?
Presente.
La vecchina bicentenaria?
Ce l'abbiamo avuta, e anche più di una.
Gli abiti kitsch che manco Serena Grandi?
A bizzeffe.
Le esibizioni più o meno artistiche e più o meno radical-chic?
Quelle un sacco, sia in gara che fuori gara.
A questo punto mancano solo le tette della Ferilli che quelle, nel Sanremo castrato di Fazio ce le possiamo scordare, e la performance pazzesca della bambina che fa action painting. Pure quella, considerando lo spazio che sta dando ai giovani il conduttore di Che tempo di merda che fa, ce la possiamo solo sognare.
A parte questa mancanze, La grande bellezza di Sanremo è parecchio vicina a La grande bellezza di Sorrentino.
Quello che, forse, a Fabio Fazio è sfuggito è che il film è un ironico massacro di questo schifo di cultura italiota, mentre il suo Sanremo ne è una celebrazione. C'è giusto questa piccola differenza.


Dopo questo mio lungo monologo-sfogo littizzettiano, per cui vi chiedo scusa, passiamo alle cose belle...
Una cosa bella nel corso della serata c'è stata, ma per quella si è dovuto aspettare un bel po'. Cominciamo allora prima con le cose meno belle: i cantanti in gara.

Renzo Rubino
Un uomo posseduto, manco cantasse un pezzo così travolgente.
Della canzone mi piacciono i coretti "Aaaah aaaaaaaah", mentre del resto farei anche volentieri a meno.
(voto 6/10)

Dicono su Twitter
Togliete i piragna dalle mutande di Renzo Rubino

Rubino sono due accordi del cazzo, stai calmo.

è il classico cantante che piace alle mamme


Giusy Ferreri
Da quando la Giusy ha smesso di imitare Amy Winehouse, sto cercando di capire chi cerchi di scopiazzare adesso. In attesa di scoprirlo, non mi dispiace nemmeno troppissimo.
Lo so, sono troppo buonista, stasera. Che palle. Mi faccio più schifo di Fazio.
Non trovo niente da dire nemmeno sul suo abito, perché come puoi commentare in modo cattivo qualcuno che si vuole così male da vestirti in codesto modo?
(voto 6/10)

"Sì, il mio abito è stato approvato dall'Associazione Italiana Non Vedenti."

Frankie Hi-Nrg
Abito grigio subito segnalato alla Polizia della Moda.
La canzone al primo ascolto mi sembrava simpaticosa. Al secondo la trovo già odiosa. Un buon segno, non per Frankie ma per la mia sanità mentale.
(voto 5,5/10)


Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Il pezzo di Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots non sarebbe malvagio.
Se solo non ci fosse Raphael Gualazzi.
(voto 6/10)


Cristiano De André
Al primo ascolto l'avevo sopravvalutato.
Adesso mi sembra che abbia la carica rock di un...
di un Fabio Fazio. Ecco, l'ho detto.
(voto 5/10)

Cristiano De Andrè sta invecchiando così bene che sembra Stefano Ricucci.

la canzone di de andré figlio fa veramente schifo

Mi piacerebbe avere il corpo di Cristiano De Andrè. Per farlo a pezzi.

C'è stato poi spazio per un buonistimissimo monologo di Luciana Littizzetto ricco di battute stereotipate che non facevano ridere e per il ballerino Dergin Tokmak che ha dimostrato come anche con le stampelle si possa ballare molto, ma molto meglio di Fabio Fazio.

Lucy belle parole ma in Italia è come il buon gusto per Anna Tatangelo: non ci arriva.

Il monologo di luciana littizzetto ha così tanto luoghi comuni che ha fatto richiesta per diventare provincia

Ah ma non é il festival di Sanremo é Rieducational Channel.


A sorpresa è arrivato uno dei pochi momenti originali e direi cool di questa edizione del Festival: un gruppo a cappella ha preso possesso dell'Ariston. Gli autori di Sanremo evidentemente hanno scoperto l'esistenza dei flash mob e della serie musical Glee. Giusto con qualche anno di ritardo, ma meglio tardi che mai.

L'ho sempre sospettato che tra il pubblico ci fossero cantanti più bravi che sul palco


Francesco Sarcina
Le vibrazioni di fastidio che mi regala Francesco Sarcina, nessuno mai.
E poi basta con 'sti selfie.
(voto 3/10)

KANYE SBUCA DAL NULLA E INTERROMPI QUALCUNO TI PREGO


Perturbazione
I migliori, senza storia.
Cosa che significa che arriveranno ultimi o penultimi nella classifica ufficiale, ma vinceranno il premio della critica. O forse il televoto ci regalerà delle sorprese?
(voto 7,5/10)


Francesco Renga
Non ce l'ho più fatta a risentirlo.
(voto 2/10 sulla fiducia)
Devo ammettere che Francesco Renga ha creato un nuovo genere musicale: La canzone pallosa.


Riccardo Sinigallia
Mi piace.
La canzone non è bella quanto quel gioiellino di "Bellamore", ma quasi.
(voto 7/10)

Ah Riccardo, cambiati i vestiti che cominciano a puzzà.

Renzo Arbore
La domanda era: riuscirà a fare peggio del Claudio Baglioni di ieri?
Risposta: sì. Non credevo fosse possibile, però sì.
Uno dei momenti più brutti, tristi, lunghi nella storia di questo Sanremo e della televisione italiana tutta. E poi ci chiediamo perché all'estero ci vedono così...


, 60 anni in tv. Che sia forse arrivata l'ora di levarsi dalle palle?

Che palle quando in tv devono sempre elogiare qualcuno come se fosse stato un Gesù Cristo sceso in terra, CHE PALLE.

Probabilmente il pubblico che potrebbe apprezzare questo è per l'80% morto.

: ti sei alzato direttamente da tavola che hai ancora il bavaglino al collo?

Arbore finge di essere rincoglionito. Fazio no.

Ma l'Ariston il resto dell'anno è un reparto geriatrico?

Mi sento fuori luogo. Con luogo intendo l'intero sistema solare.

Arbore sembra nonno Simpson preso dai racconti sconclusionati sulla guerra

Mirare alla testa. Come agli zombie.

Ah, la grande canzone napoletana! Uno dei motivi per i quali mi pento di non essere nato in Groenlandia

A Sanremo si alzano per Arbore. Come sull'autobus. [mangiabinari]

Una mia durante le battute di Arbore...


Noemi
Minkia, la musica ggiovane di questo Sanremo!
Ecco, non è questa.
Grazie al suo look, pare inoltre che Ryan Murphy l'abbia ingaggiata per lo spinoff europeo della sua serie American Horror Story che si chiamerà Italian Horror Story: Sanremo e si preannuncia come la stagione più spaventosa fino ad ora.
(voto 5,5/10)

Dopo Arbore anche Noemi celebra Napoli. Indossando un sacco della spazzatura. [


Antonella Ruggiero
La morte.
Della musica?
No, la morte è basta.
(voto zero/10)

Giuro che se cantasse in coreano capirei molte più parole


Arisa
Rispetto al primo ascolto, il pezzo è un pochino migliorato. O - cosa probabile - sarà solo che dopo Antonella Ruggiero anche un dito nel culo risulterebbe piacevole.
(voto 6/10)


Ron
Mumford & Ron e la sua personale versione del folk.
Sono profondamente deluso perché da lui mi aspettavo di molto peggio.
(voto 5+/10)


Giuliano Palma
Lui è il preferito di mia mamma, che prima di questo Festival non l'aveva manco mai sentito, quindi non dirò cattiverie sul suo conto. Anche perché non dispiace nemmeno a me e la firma sul pezzo di Nina Zilli si sente. Sale sul podio dei miei preferiti con Perturbazione e Riccardo Sinigallia.
(voto 6,5/10)

Giuliano Palma con gli occhiali

Giuliano Palma senza occhiali

Damien Rice ce lo stanno facendo proprio sospirare. Prima di farcelo sentire, arriva direttamente dal film Gravity l'astronauta Luca Parmitano.

, la domanda che tutti ti vorrebbero fare è: "Ma anche visto dallo spazio il Festival di fa così cagare?"

Damien Rice
"Cannonball" stupenda.
"The Blower's Daughter" vabbè, ciao a tutti!
Il momento più bello del Festival di quest'anno. Forse anche dei Festival di tutti gli anni.
E c'è gente che sta ancora a ballà con Arbore, ma andate a morì ammazzati!
(voto 1000)

Ognuno ha i suoi Baglioni. Sniff.
Dopo il momento, l'unico momento di grande bellezza della serata, so' cazzi di chi viene dopo.
E chi arriva dopo la mezzanotte, ultima ruota del carro del Festival?
I Giovani.

Rocco Hunt
Rap campano in stile Clementino. Finalmente uno che non parla d'ammore.
Bravo guagliò.
(voto 6+/10)

"No, non ho 8 anni. Ne ho 20."

Veronica De Simona
Giovani Laure Pausini crescono.
E noi non è che dobbiamo vederle crescere per forza.
(voto 3/10)



Robert The Niro
Non è Damien Rice, oookay, e le sue canzoni in inglese sono meglio, però rispetto agli altri giovani in gara e pure alla gran parte dei Big è di un altro pianeta.
Anche se devo dire che da lui mi aspettavo qualcosina di più...
(voto 7/10)

The Niro non può gareggiare coi giovani ma dovrebbe sbaragliare i big.


Vadim
Bah, giusto in Italia possiamo considerare giovane uno così.
(voto 1/10)

Il brano di si chiama "La modernità". Se non altro non possiamo dire che gli manchi l'autoironia.

Ho come l'impressione che Vadimm abbia un disperato bisogno di figa

Mi dicono che c'è un altro giovane in gara: Toto Cotugno


Chi ha passato il turno?
A sorpresa i due giovani migliori: The Niro e Rocco Hunt. Se ne vanno invece giustamente a casa la Caterina Caselli anoressica vestita con un centrotavola e il becchino.

La serata si è rivelata nel complesso meno tragica rispetto alla seconda, se non altro per l'alternarsi più veloce delle canzoni e per la memorabile doppietta di Damien Rice, però certo che con Renzo Arbore la tv italiana ha toccato un nuovo punto basso.

Chiudo, ma solo per oggi, il resoconto sanremese con la classifica provvisoria dei Big al Televoto.
Ecco come hanno votato gli italiani fino ad ora.

  1. Francesco Renga - "Vivendo Adesso"
  2. Arisa - "Controvento"
  3. Renzo Rubino - "Ora"
  4. Perturbazione - "L'Unica"
  5. Raphael Gualazzi & The BloodyBeetroots - "Liberi O No"
  6. Cristiano De André - "Il Cielo È Vuoto"
  7. Giusy Ferreri - "Ti porto A Cena Con Me"
  8. Antonella Ruggiero – "Da Lontano"
  9. Noemi - "Bagnati Dal Sole"
10. Riccardo Sinigallia - "Prima Di Andare Via"
11. Francesco Sarcina - "Nel Tuo Sorriso"
12. Giuliano Palma - "Così Lontano"
13. Ron – "Sing In The Rain"
14. Frankie Hi-Nrg - "Pedala"

quarti, significa che la gente che televota ha sviluppato un buon gusto? Ah no, c'è primo.

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