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domenica 10 maggio 2015

MOMMY, HO PERSO L'AEREO (E PURE LA TESTA)





Mommy
(Canada 2014)
Regia: Xavier Dolan
Sceneggiatura: Xavier Dolan
Cast: Antoine-Olivier Pilon,
Anne Dorval,
Suzanne Clément,
Patrick Huard
Genere: mammone
Se ti piace guarda anche: Laurence Anyways,
Les amours imaginaires,
J'ai tué ma mère,
Tom à la ferme,
Tutto su mia madre


UEEEEEEEEEEEEE'
Voglio la Mommy!
O almeno voglio che tutti i film siano come Mommy.
È chiedere tanto?
Voi tenetevi pure i vostri Avengers.
E ficcateveli tutti su per il bucetto del vostro culetto.
Se ci passano.
Con Thor potreste avere qualche problema.
Mi sa anche con Hulk.
Io voglio solo la Mommy.
Mommy, dove sei?
Quando inizi a guardarla, pensi che sia normale.
Una bella pellicola, ma sostanzialmente normale.
Poi partono le note di “Wonderwall” degli Oasis e con una scena tutto cambia.
Il Cinema cambia.
La percezione del mondo cambia.
Non capivi bene la scelta del formato quadrato 1:1, anziché il solito 4:3 o 16:9.
Poi capisci.
E ti rendi conto che non stai vedendo una pellicola normale.
Stai assistendo a un miracolo.

"Ciao Mommy, guarda come mi diverto."

mercoledì 5 marzo 2014

LA GRANDE BELLEZZA DI MIA MAMMA




Ieri sera La grande bellezza su Canale 5 è stato visto da quasi 9 milioni di telespettatori, con il 36% di share e il 99% di gente che non c’ha capito una mazza.
In questo 99% mi ci metto dentro anch’io senza problemi, sebbene io non fossi tra i quasi 9 milioni di spettatori. La pellicola l’avevo già guardata e non ho creduto alle promesse della vigilia che sarebbe stata trasmessa senza interruzioni pubblicitarie. Non penso di essermi sbagliato.
Ieri sera La grande bellezza l’ha visto pure mia mamma, che era tipo dai tempi del Titanic che non guardava un film per intero. Per lei la cosa più importante de La grande bellezza non sono le feste, le critiche ai salotti bene e alla vita mondana, non sono le performance artistiche, i fenicotteri rosa, le giraffe o le tette della Ferilli. Non sono nemmeno certo i dibattiti pro e contro il film su Facebook e Twitter, gli esilaranti generatori automatici di discorsi di ringraziamento di Paolo Sorrentino, i confronti con i lavori precedenti del regista o con La dolce vita di Fellini. Per lei La grande bellezza è soprattutto una (mancata) storia d’amore tra Jep Gambardella ed Elisa, la donna che ha passato tutta la vita con un marito che non amava.
Credo mia mamma sia tra le poche persone ad averci davvero capito qualcosa, di questo film.

martedì 25 giugno 2013

PARTO CON BARBRA STREISAND (ARGH!)


Parto con mamma
(USA 2012)
Titolo originale: The Guilt Trip
Regia: Anne Fletcher
Sceneggiatura: Dan Fogelman
Cast: Seth Rogen, Barbra Streisand, Yvonne Strahovski, Colin Hanks, Brett Cullen, Rick Gonzalez, Casey Wilson, Adam Scott, Ari Graynor, Miriam Margolyes
Genere: on the road
Se ti piace guarda anche: Parto col folle, Fermati o mamma spara, Dutch è molto meglio di papà

Chi non desidererebbe fare un viaggio on the road con la propria madre?
È da questo spunto che parte la nuova pellicola con il simpatico Seth Rogen, quello della Judd Apatow gang che negli ultimi tempi ha anche girato pellicole indie notevoli come 50 e 50 e Take This Waltz, ma che è specializzato soprattutto in commedie spassose come Molto incinta, Suxbad e Strafumati.
Bene bene, ci aspetta allora un’altra sua divertente comedy…
Attenzione però, perché la protagonista femminile non è Katherine Heigl o qualche altra bella figliola, bensì…
Barbra Streisand.
E non c’è un cazzo da cantare “Wooo Woo Wooo Wooo”.
Barbra Streisand può tranquillamente trasformare una comedy in un horror.


Mamma di Cannibal Kid Allora, figlio mio, che in questa sede sono costretta a chiamare Cannibal Kid, Dio Santo perdonami. Con tutti i nomi d’arte a disposizione, proprio uno così ambiguo e violento ti dovevi scegliere? Non potevi trovarne uno più normale? Uno come, chesso? James Ford, ad esempio?
Cannibal Kid Ma porta puttana, mamma, quello non nominarmelo nemmeno. Non lo sai che è il mio più acerrimo nemico?
Mamma di Cannibal Kid Per prima cosa: la smetti di usare questo linguaggio scurrile? Non ti basta di esserti scelto un nome d’arte offensivo? Devi anche continuare a parlare come se io non t’avessi dato un’educazione adeguata? Non ti chiedi che razza di figura posso farci io?
Per seconda cosa: quel James Ford mi sembra un così bravo ragazzo. Lui è sposato, ha un figlio, ha messo su famiglia… Dovresti prendere esempio da lui.
Cannibal Kid Prendere esempio da Mister James Ford??? Mamma, porco cazz… scusa, volevo dire porco cane, non ho nessuna intenzione di prendere lezioni di vita da quel coso lì. E comunque com’è che ti sei ripresentata sul mio blog?

"Mamma, ma perché hai caricato Mr. James Ford?"
Mamma di Cannibal Kid Visto il grande successo ottenuto dal post che avevo scritto su Psyco, a grande richiesta i miei fan su Facebook hanno voluto che tornassi.
Cannibal Kid Mamma, non è vero. Non hai nessuna pagina Facebook. Non sai manco accendere il computer.
Mamma di Cannibal Kid È vero, ma non l’ho realizzata io. L’ha creata un mio fan. Un signore molto distinto e affascinante che possiede ancora l’uso di entrambe le gambe e non è manco mezzo sordo.
Cannibal Kid Ah beh, andiamo bene, allora. Un giovincello, me lo immagino già. E a dentiera com’è messo?
Mamma di Cannibal Kid Oh, andiamo, smettila con il tuo solito sarcasmo difensivo. Lo stesso che ti fa attaccare un’attrice dall’enorme talento come Barbra Streisand.
Cannibal Kid Mamma, l’unica cosa che ha di enorme Barbra Streisand è la canappia.
Mamma di Cannibal Kid Ma no! Ha fatto anche degli splendidi film, come quello… Come si chiama? Io non sono brava con i titoli... E poi anche come cantante non è affatto male.
Cannibal Kid Mamma, se come attrice fa pena, come cantante è davvero una mazzata sulle pa…
Mamma di Cannibal Kid No! Non dirlo. Che poi pensano tutti che tu sia un maleducato e la colpa è mia, che non ti ho educato a dovere.

"Controlla la nostra prenotazione, invece di star sempre su Pensieri Cannibali."
Cannibal Kid Su dai, non rompere che stai cominciando a diventare più pesante di Barbra Streisand in questo Parto con mamma. Nella prima mezz’ora di film non ce la potevo fare a reggerla. Lo so che il suo essere una rompica… una rompicavolo totale è voluto per ottenere un effetto comico, però non si riesce a sopportare. Subito subito, scommetto che Seth Rogen s’è pentito di brutto di averla invitata a fare un viaggio in auto e soprattutto un film insieme a lui. Il suo continuo parlare fa venire il mal di testa. In più sull’autoradio gli mette pure un audiolibro. Si tratta per altro di Middlesex, un’opera del grande Jeffrey Eugenides, l’autore de Le vergini suicide, però gli audiolibri non si possono sentire. Soprattutto in macchina. Echeccacchio!
Mamma di Cannibal Kid Io preferisco sentire la musica, soprattutto quella degli Anni Sessanta, tipo Gianni Morandi o anche il povero cuore matto, Little Tony. Però non ci vedo niente di tanto malvagio nell’ascoltare un audiolibro in auto…
Cannibal Kid Non è nemmeno solo questo. È proprio la sua presenza che è irritante. Continua a interrompere Seth Rogen, gli fa fare delle figure di merd…
Mamma di Cannibal Kid Ah, niente parolacce, come te lo devo ripetere?
Cannibal Kid Gli fa fare delle figuracce in continuazione, lo mette in imbarazzo, è oppressiva e ossessiva, lo costringe persino a reincontrare la sua ex Yvonne Strahovski che nel frattempo si è sposata. Si è sposata con Colin Hanks. Cioè, una roba da incubo, altroché le ultime stagioni di Dexter!
Mamma di Cannibal Kid Ma di cosa stai blaterando? Chi ca l’è, ‘s Dexter?
Cannibal Kid È una serie tv, mamma.
Mamma di Cannibal Kid Cioè, tipo una telenovela?
Cannibal Kid Non proprio, però sì, mamma, Dexter in pratica nelle ultime stagioni è diventato una telenovela.
Mamma di Cannibal Kid Vedi che avevo ragione? Le mamme hanno sempre ragione.
Cannibal Kid Vero, e anche Barbra Streisand, pur restando ampiamente odiosa, nel corso della pellicola comincia a diventare più sopportabile e il suo rapporto con il figlio si fa via via più disteso e complice e il film finisce per essere davvero carino. Magari con un’altra al posto di Barbra "Canappia" Streisand sarebbe stato meglio, però anche così non è affatto malaccio come credevo all’inizio. Tutt’altro. Mamma, la sai una cosa? Questo film mi ha fatto proprio venire voglia di fare un viaggio in auto insieme a te. On the road per tutta l’Italia, che ne dici?
Mamma di Cannibal Kid Ma col ca… oops, scusate. Ma col cavolo, Cannibal!
(voto 6+/10)

"Evvai, ho trasformato anche Cannibal in un mio fan!"

P.S. Il film è appena uscito in Italia direttamente in DVD e Blu-ray. Considerando l'ostracismo dalle nostre parti nei confronti dei film con Seth Rogen, è già un miracolo. Quasi quanto il mio apprezzamento nei confronti di una pellicola con Barbra Streisand.


domenica 8 maggio 2011

Ho ucciso mia mamma, ma non è una confessione

J'ai tué ma mère
(Canada 2009)
Regia: Xavier Dolan
Cast: Xavier Dolan, Anne Dorval, Francois Arnaud, Suzanne Clément, Patricia Tulasne, Neils Schneider
Genere: rapporto madre/figlio
Se ti piace guarda anche: Correndo con le forbici in mano, Tutto su mia madre, Y tu mama tambien - Anche tua madre

Trama semiseria
Hubert ha 16 anni, è gay, vive con la madre con cui ha un rapporto pessimo e, soprattutto, ha un nome ridicolo. Su quale aspetto si concentra maggiormente il film? Non sul nome ridicolo, come si potrebbe pensare, bensì sulla relazione conflittuale tra madre e figlio: in pratica i due litigano un sacco per tutto il tempo, fino a che lei scopre che è gay e allora lo spedisce in collegio. Dopo di che cosa succede? Considerato il titolo del film, lui la ucciderà?

Recensione cannibale
In occasione della festa della mamma, ecco a voi un film simpaticamente e dolcemente intitolato J'ai tué ma mère, ovvero I killed my mother, ovvero Ho ucciso mia mamma. Nonostante il titolo estremo faccia pensare al peggio, la pellicola non è certo così radicale, violenta o chissà cos’altro. Anzi, è un normale dramma il cui limite maggiore sembra proprio l’indecisione di non saper che direzione prendere e di non rischiare nulla. Un film più potenzialmente interessante che realmente interessante.

Nel calderone vengono buttati dentro diversi elementi: l’omosessualità, la ribellione giovanile, l’amicizia professore/studente, ma soprattutto il rapporto contrastato tra una madre divorziata e il figlio. Assistiamo quindi a una lunga serie di litigi tra loro due, lui sedicenne ribelle e vagamente artista ma nemmeno troppo, lei madre menefreghista che preferisce guardare un maledetto programma tv piuttosto che passare del tempo con il figlio. Tutto qui, qualche contrasto, qualche schiamazzo, ma niente di davvero incinsivo e nonostante il rapporto madre/figlio, non c’è nessuna scena madre (scusate la battutaccia). L’attrice che interpreta la mamma è poi francamente odiosa, va bene che il suo personaggio lo deve essere, però a tutto c’è un limite…

Quando un regista non sa cosa fare, ci piazza su un bel ralenty e pensa che tutto diventi più poetico. A volte gli va bene e l’espediente funziona anche (vedi Confession), a volte va male (Animal Kingdom), qua il più delle volte va male. Tra le poche cose che vanno segnalate di questo film non brutto ma certamente nemmeno imperdibile, c’è proprio una di queste scene al ralenty e quindi una gag divertente quando la madre scopre che il figlio è gay. Tutto qui, per il resto è una pellicola dagli intenti vagamente arty (Mr. Ford preferirebbe dire radical-chic), ma anche in questo caso tutto è soltanto accennato, non si osa mai davvero e la cosa lascia irritati. Un’occasione mancata che fa tornare in mente per analogia di tematiche Ryan Murphy alle prese con Correndo con le forbici in mano, più che Pedro Almodovar e il suo Tutto su mia madre.

Se vogliamo salvare qualcosa, oltre a una bella colonna sonora, possiamo dire che il regista nonché protagonista nonché sceneggiatore del film è il giovanissimo Xavier Dolan, oggi 22enne ma autore dello script a soli 17 anni, e quindi in grado ancora di crescere e maturare parecchio. Nonostante io apprezzi e ammiri i giovani esordienti, per adesso abbiamo solo un talento acerbo e non ancora espresso; da un’opera prima realizzata a quest’età mi aspettavo molti più eccessi ed esuberanza, qui invece il Dolan pur avendo realizzato un’opera molto personale sembra essersi trattenuto parecchio e se non osi a 20anni, quando? Chissà, magari si noteranno dei miglioramenti già nel suo secondo lavoro, Les Amours Imaginaries, presentato a Cannes 2010 ma non ancora arrivato in lingua italiana nemmeno sottotitolato.
J'ai tué ma mère è una pellicola che dunque dimostra coraggio giusto nel titolo e poi basta.
Comunque adesso stop: ho ucciso questo film già più di quanto meritasse.
(voto 5+)

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