Mangia prega ama
(USA 2010)
Regia: Ryan Murphy
Cast: Julia Roberts, Javier Bardem, Billy Crudup, James Franco, Richard Jenkins, Luca Argentero, Tuva Novotny, Viola Davis, Arlene Tur
Titolo originale: Eat Pray Love
Tratto dal romanzo di: Elizabeth Gilbert
Genere: esistenziale
Se ti piace guarda anche: Sotto il sole della Toscana, Letters to Juliet, Into the wild
Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione.
Avevo letto pareri sul disastroso andante riguardo a questo “Mangia prega ama” ma, seppure definirlo un bel film sarebbe una cazzata tanto quanto definire Berlusconi una persona di cuore, non mi è dispiaciuto nemmeno. Sarà anhce che l’ho visto in mezzo a “L’ultimo dominatore dell’aria” e “The American” e al loro confronto mi è davvero sembrata una pellicola interessante..
La vicenda è quella di una donna alla ricerca di se stessa. Lascia il marito, lascia la sua routine patinata da scrittrice cool di New York, lascia un giovane amante attore bello & dannato e parte per un’avventura alla “Into the wild” in versione poco wild e molto Alpitour: decide di passare un anno sabbatico facendo tappa in Italia, in India e in Indonesia.
L’Italia come al solito in queste pellicole neo-realistiche hollywoodiane è fotografata in maniera veritiera e priva di stereotipi. La Roberts a Roma finisce infatti in una bettola gestita da una tipa che parla in siciliano, fa una tappa in una Napoli incredibilmente scevra di rifiuti, si magna spaghetti & pizza, fa l’amore con il sapore, cazzeggia tutto il giorno perché in Italia nessuno fa un cazzo e cose di questo tipo. Insomma, la normale routine quotidiana di tutti noi italiani.
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A Napoli stai attenta alla borsetta, Julia! |
Una cosa positiva di questo film è che, sebbene eccessivamente lungo, perlomeno quando una parte comincia a diventare troppo noiosa e ricca di luoghi comuni avviene il cambio di location e la noia si trasferisce da uno stato all’altro. Dall’Italia del piacere alimentare e di vivere si passa quindi a una India molto spirituale, dove la Roberts, dopo aver messo su ciccia & brufoli nel nostro belpaese, prega per perdere peso. Ci riuscirà la nostra eroina? Certo che sì, avete mai mangiato la cucina indiana? (scherzo, amici indiani, la vostra cucina è buonissima!)
L’ultima tappa dell’Into the wild robertsiano è in Indonesia, dove ritrova la sua guida spirituale, un vecchino simil Miyagi con una moglie che spara le battute più divertenti di tutto il film. Ed è qui che la Roberts si imbatte in Javier Bardem, attore spagnolo cui viene affidata la parte del brasiliano (vabbè…) e che pure lui strappa qualche sorriso.

Standard la regia di Ryan Murphy, che ogni tanto esagera con il montaggio alternato e che al cinema è purtroppo ancora lontano dai livelli di originalità delle sue creature telefilmiche “Nip/Tuck” e “Glee”.
Non male poi le musiche originali del nostro Dario Marianelli, premio Oscar per “Espiazione – Atonement” ed ennesimo caso di talento italiano che per fare carriere se n’è dovuto andare all’estero.
Visto tra “The Social Network” e “Scott Pilgrim Vs. The World” (CAPOLAVORI di cui parlerò a breve!) mi sarebbe sembrato ‘na strunzata, come pare l’abbia considerato un po’ tutto il mondo, ma visto dopo il pasticcio non-sense de “L’ultimo dominatore dell’aria” e prima della noia assoluta di “The American” vi assicuro che mi è sembrato manna dal cielo. E non sono nemmeno dovuto volare in India per pregare di averla!
(voto 5/6)