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mercoledì 14 luglio 2010

Il peggio del Mondiale cannibale

E dopo il meglio (tra cui c'è stata anche la breve apparizione di Mandela, che mi sono dimenticato di citare...), ecco il mio peggio del Mondiale sudafricano.

10.Robert Green
Portierone nella prima partita dell'Inghilterra. Una papera e Capello (pure lui tra i peggiori di questo Mondiale, per arroganza accompagnata dall'incapacità di apportare miglioria alcuna al gioco dell'England) l'ha subito silurato. Peccato che anche James (vedi le 4 pappine non tutte esattamente imparabili beccate dalla Germania) non fosse nemmeno lui tutto questo fenomeno. Sarà colpa della mini palla Adidas? Mmm, Casillas ha dimostrato che i portieri buoni parano anche quella.

9.I campionissimi
Kakà, Messi, Rooney, Cristiano Ronaldo... i campionissimi più attesi hanno deluso clamorosamente le aspettative. Si salva relativamente solo il Cristiano, che il suo gol l’ha anche fatto (appena 1), è uscito agli ottavi con la Spagna giocando in una posizione non sua (punta centrale?!) e poi è diventato pure padre… Rooney, lo dico da suo sostenitore, è stato davvero nullo. Kakà dopo una stagione così penosa non avrebbe dovuto nemmeno giocarlo, questo Mondiale, e Messi è ancora giovane quindi magari un giorno crescerà e diventerà un leader. Per adesso è un fenomeno coi piedi, ma non è un Campione vero. Non sa trascinare la squadra, non ha un minimo di personalità e carisma, nelle partite importanti svanisce. Campionissimi? Sì, giusto nelle pubblicità.

8.Felipe Melo
Si può scegliere se dare maggiori colpe a Melo per quello che ha fatto e per la sua cronica scarsità, o a Dunga per averlo fatto giocare? Qualunque sia la risposta, il Brasile ha deluso i suoi sostenitori (non io, io sono contento sia uscito: quindi grande Melo!), proponendo tra l’altro un calcio anti-spettacolare e noioso, complice anche un Kakà in versione ectoplasma. Per i pentacampeones è già ora di saudade.

7.Diego Armando Maradona
La nazione Argentina quest’anno aveva una rosa potenzialmente devastante. Messa in mano a Maradona, l’ha decimata con convocazioni discutibili (fuori Cambiasso e Zanetti, dentro il 37enne scarponissimo Martin Palermo) e con scelte di formazione anche peggio (si è per caso reso conto di avere a disposizione un certo Milito, il giocatore più in forma e decisivo della scorsa stagione?) Sulle sue doti da giocatore non si discute, per carità non ci penso neanche, ma su quelle da allenatore… Beh, se c’è di peggio a me viene in mente solo Domenech. Eppure Dieguito è un altro unto del Signore e come Berlusconi può combinarne di tutti i colori che tanto la gente gli vuole sempre bene. Vedo per lui un bel futuro da politico, magari in Italia!

6.Polpo Paul
La gente crede proprio a tutto: libri di science fiction scritti duemila anni fa, Premier che promettono “Non ho mai pagato per fare sesso” e ora persino un polpo (sì, un cazzo di polpo) che fa previsioni di calcio. Ci rendiamo conto di quanto vagamente folle sia tutto questo? Che strano popolo gli umani. A volte mi sento un alieno.
E poi se un polpo è stato tra i grandi protagonisti, vuol dire che non è certo stato un Mondiale di quelli proprio esaltanti...

5.Arbitri
Qualcuno che ha arbitrato bene c'è, naturalmente, ma una manciata di fischietti sono stati talmente scandalosi e ciechi (o pagati?) da aver falsato intere partite. Se non altro hanno confermato di quanto  bisogno abbia il mondo del calcio di tecnologia. Una cosa che preoccupa molto il solito teatrino di Potenti. Ma tanto troveranno un modo per fregare pure così.


4.Marcello Lippi
Marcello, Marcello, Marcello… ma che hai combinato? Potevi rimanere nella memoria nazionale come quello che c’ha fatto vincere il Mondiale 2006, con il tuo talento e certo anche con il tuo culo (quello che proprio ti è mancato in Sud Africa) e invece hai deciso di riprovarci e naturalmente hai fallito. Sbagliate le convocazioni, sbagliate le formazioni in campo, sbagliato soprattutto l’attacco scelto, sbagliate le dichiarazioni arroganti...alla fine una cosa giusta l’hai pure fatta dichiarando che è stata colpa tua tutta colpa tua solamente colpa tua. Già, peccato fosse troppo tardi. Con il girone ridicolo che avevamo, per arrivare fino ai quarti sarebbe bastato davvero poco (il Paraguay l’ha dimostrato) e invece siamo finiti ultimi dietro Slovacchia e Nuova Zelanda. (nazione in cui il calcio è uno sport meno popolare del tiro a freccette). Lippi ritenta, sarai più fortunato. Basta che lo fai ben lontano dalla Nazionale.
(Forse quest’anno sarebbe stato meglio avere Claudio Lippi, come allenatore…)


3.Les bleus
C’è qualcuno che ha fatto peggio dell’Italia? Eddai, siamo onesti, sì che c'è: la Francia. Noi almeno un tentativo nel finale con la Slovacchia l’abbiamo fatto. I galletti nemmeno quello, hanno fatto pena dall’inizio alla fine, risultando svogliati, scontrosi, divisi negli spogliatoi manco si trovassero nella prigione del film Il Profeta o in una banlieue, con l’unico allenatore più spocchioso di Lippi (l’allucinante “profeta” Domenech). Unico premio ricevuto? Quello al giocatore più brutto (Ribery). Nemmeno ci sarebbero dovuti essere, a questo Mondiale, visto il furto che hanno fatto nello spareggio con i ben più meritevoli irlandesi di Trapattoni. Allez les bleus? Non, allez banlieue!

2.Rai "Mondiale"
Ci fanno pagare il canone, ci fanno pagare il decoder per vedere il fichissimo digitale terreste (io per pigrizia non l’ho ancora nemmeno preso), ci propinano le grandi verità del mondo in quello che dovrebbe essere il primo TG nazionale, più ore di fiction inverosimili intitolate Donna Detective 6, L’uomo che sognava con le aquile, Gli occhi del cuore (ah no, questa era in Boris!) recitate da cani (senza offesa per gli amici a quattrozampe che stanno leggendo) e interessantissimi programmi che ci propongono la vita “in diretta”. Noi in cambio vorremmo solo vedere il Mondiale decentemente, dopo tutto c’è solo una volta ogni 4 anni. Non mi sembra poi una così grande pretesa. E invece no. Questi hanno proposto una sola partita al giorno (con l’Olanda ad esempio ignorata fino ai quarti), partite bellissime e decisive saltate, più uno speciale Notti Mondiali angosciante da farti perdere il sonno grazie a un Maurizio Costanzo (poco) Show che non capisce una sega di calcio (anzi, più in generale possiamo dire che non capisce una sega di niente, se non di fottere le menti più facilmente impressionabili con l’aiuto dell’Amica Maria De Filippi) e invece ogni volta che apre la bocca tutti gli danno ragione e gli leccano il culo. Marino Bartoletti poi credo sia la persona più noiosa mai apparsa nella storia della televisione, Galeazzi non riesce a entrare tutto in un’inquadratura sola e gli altri pseudo esperti non sono da meno.
Rai, di tutto di più. Assolutamente vero: l’unica cosa che è mancata sono giusto le partite…

1.Vuvuzelas
Peccato per le africane che non hanno fatto grandi cose (Ghana a parte) ma da quando non erano più in gioco le nostre orecchie hanno ricominciato ad avere qualche pausa da 'sto cazzo di ronzio continuo e snervante. Se c’è una cosa che ricorderemo di questo Mondiale (figura di merda italiana, previsioni dell'oracolo polpo e bombe di Larissa Riquelme a parte) sarà sicuramente il suono delle vuvuzelas. Sperando di non doverle sentire mai più. Sempre che non comincino a suonarle anche sui campi da calcio europei, naturalmente…

sabato 26 giugno 2010

The Day After Tomorrow

Lippi: “È colpa mia. Mi assumo tutte le responsabilità.”
Ok. Bravo. Un bagno di umiltà. Ma come ha detto saggiamente mia mamma, cui del calcio non frega una cippa-lippi: “Perché ora non dà indietro il suo stipendio?”

Una volta avevamo tante cose noi italiani di cui andare fieri: cultura, arte, poesia… Poi Berlusconi e il berlusconismo ce le hanno portate vie tutte, una dopo l’altra.
Ci rimanevano il calcio e la Mafia.
Adesso più solo la Mafia.
Evvai.

The day after tomorrow, a due giorni dalla Disfatta, gli Azzurri sono tornati a casetta dolce casetta. Non in bara, come ipotizzato da Forattini, ma tra l’indifferenza generale. Il ché forse è anche peggio. Viviamo in tempo di crisi e nemmeno i pomodori sono stati sprecati, per una squadra che tutta l’Italia non vuole far altro che dimenticare e basta.
Lippi e gli altri “eroi” del 2006 si sono fatti prendere da una sindrome da giocatori d’azzardo che io proprio non concepisco. Sei arrivato sul tetto del mondo, hai vinto il titolo più importante, perché non fermarti lì? Perché continuare? Mourinho dopo una tripletta senza precedenti nella storia del nostro calcio ha deciso saggiamente di cambiare aria, perché in ogni caso il prossimo anno non sarebbe potuta andare altrettanto bene: magari avrebbe rivinto campionato e pure coppa Italia, ma non la Champions. O viceversa. Oppure non avrebbe vinto più niente. Perché allora rischiare di mandare a puttane il ricordo di un’impresa tanto perfetta? Come quelle band che dopo aver fatto dischi meravigliosi si riformano e fanno dischi merdavigliosi. È una cose che proprio non concepisco. Per me lasciare al top è la cosa migliore che ci possa essere. Ma evidentemente Lippi e co. non la pensano allo stesso modo.

E adesso? Adesso che succede? Arriva Prandelli e spero che faccia una tabula rasa di tutti questi “eroi” del Mondiale 2006. Penso che un cambiamento avverrà, vista anche l’evidente differenza tra i due tecnici (anche solo parlando a un livello di simpatia & umanità), ma una tabula rasa è difficile che avvenga. Non in Italia. La sinistra perde le elezioni e che succede? Veltroni se ne va, tutti gli altri rimangono incollati col Bostik alle loro poltrone. Dopo una figura di merda del genere ai Mondiali, non mi sembra si prospettino grosse rivoluzioni in Federcalcio e anche diversi giocatori “senatori” faranno fatica ad abbandonare il campo.
Buffon comincia ad essere un vecchietto con gli acciacchi e il mal di schiena, bisogna trovargli un’alternativa decente, perché io un portiere tanto scarso quanto zombie come Marchetti non l’avevo mai visto tra i pali della nostra Nazionale. Un uomo totalmente incapace della minima parata o anche solo della minima reazione a uno stimolo fisico/visivo. Se in porta ci fossi stato io o uno scimpanzé paraplegico credo non saremmo riusciti a fare peggio. Qualcuno, come Gattuso o Cannavaro (ormai prossimo a entrare nel Guinness dei Primati come calciatore più vecchio del mondo) ha la decenza di levarsi finalmente dai coglioni, cosa che invece Zambrotta e Camoranesi non sembrano voler fare, mentre qualcun altro come Iaquinta o Gilardino credo (o almeno spero) che Prandelli abbia la decenza di non convocarlo mai più nemmeno per il prossimo terribile terrificante impegno con i campioni dell’Estonia, per le qualificazioni a Euro 2012. Nemmeno se dovessero essere gli ultimi 2 uomini rimasti sulla faccia della Terra.
Per quanto abbia sempre apprezzato Pirlo, bisogna assolutamente trovare un altro modo di organizzare il gioco a centrocampo, altrimenti se manca lui (e ormai a livello fisico non è più certo una garanzia) siamo fregati. Si può ripartire da Aquilani e Montolivo, che a parte l’aver mandato il suo fantasma in campo contro la Slovacchia è stato una delle poche cose salvabili della nostra squadra. E poi basta con le mafie e i giocatori presi in blocco dalle solite squadre. Pur essendo della Juve, quest’anno (a parte Buffon e Chiellini) gli altri li avrei lasciati tranquilli a poltrire davanti al televisore.
In attacco in teoria ci sarà finalmente Cassano (a meno che dopo il figlio di Lippi non prenda a botte anche Prandelli jr.) a formare un reparto che con Balottelli Miccoli Quagliarella Borriello Pazzini Amauri Giuseppe Rossi non sembra poi così privo di possibilità come Lippi ha provato in tutti i modi a farci credere in questo mondiale sudafricano.

The after tomorrow. Che vergogna: eravamo una squadra fortissimi e adesso nemmeno i pomodori ci siamo meritati. Per fortuna allora che c’è stato qualcuno (o meglio qualcuna) che in Sud Africa ha tenuto alti i colori nazionali…

domenica 20 giugno 2010

Smeltz like shit

Italia – Nuova Zelanda 1 – 1
Gol: Smeltz, Iaquinta (R)

Squadra che vince non si cambia. Squadra che pareggia pure. Con questo assunto in testa, Lippi conferma i titolari dell’esordio con il Paraguay e poco importa che il tandem Iaquinta – Gilardino sia stato utile all’attacco quanto un Bertolaso lo è stato a L’Aquila. Tutti confermati, tranne Buffon che da buon vecchietto sta acciaccato.
Inizio shock. Per la serie: noi Italiani NON impariamo mai dai nostri errori. E così, dopo aver eletto un nuovo Dux mea lux, ci prendiamo pure un gol identico a quello con il Paraguay. Sì, ci sono circa 14 diverse irregolarità in questa rete, però Cannavaro non può tutte le volte cannare così le marcature e lasciare Smeltz indisturbato di infilare il tanto atteso (e inutile) Marchetti.
Dopo un momento di smarrimento generale, ci riprendiamo con un Italian spirit di cui perlomeno questa nazionale non difetta, a differenza degli inglesi in pieno stato di hangover (post-sbornia) di venerdì sera e di una Francia scandalosa (ma la colpa è di Domenech, visto che Anelka durante l’intervallo e gli altri giocatori nell’ammutinamento di oggi il carattere l’hanno dimostrato, eccome). Magra consolazione, comunque, visto che non abbiamo un vero gioco offensivo e visto che troviamo il pareggio solo su rigore.
I cambi nel secondo tempo sembrano funzionare per i primi 10 secondi di gioco, con Di Natale che alla prima occasione tira subito. Poi il party scema e ci si fa prendere da una paura & delirio in Sud Africa. Giocando contro dei giganti dai gomiti affilati l’unica buona idea che abbiamo è quella di affidarci a cross alti continui. Inutile dire che non ne prendiamo una.
Adesso rischiamo di andarcene a casa, o magari passare il turno con un terzo pareggio di fila, con persino lo spettro della monetina per decidere chi va avanti tra noi e Nuova Zelanda. Cose pazzesche (più che pazzini) succedono a questo Mondiale. Che sofferenza. E ora l’aria Smeltz like shit, perché con la Slovacchia ci sarà da farsela addosso…

Pagelle
Marchetti: non avrà colpe sul gol, ma magari un Buffon sul tiro non irresistibile di Smeltz poteva anche farlo (voto 5,5)
Zambrotta: almeno ci prova e sembra tra quelli più in forma (voto 6)
Cannavaro: due gol su due partite presi direi per colpa sua; in Dubai se fa ste cappelle i 6 milioni di euro promessi mi sa che glieli riducono subito (voto 3)
Chiellini: non sembra molto in palla e non sta incidendo come dovrebbe (voto 5)
Criscito: dopo una buona prima gara, crisci male, caro ragazzo. Su quella fascia si poteva osare molto di più (voto 5,5)
Pepe: corre molto, al solito e gioca un discreto primo tempo, Lippi lo toglie per testardaggine perché non ha sequito alla lettera le sue indicazione. Almeno uno che ha provato a ribellarsi alla Lippi dittatura (voto 5,5)
Camoranesi: non è gran in forma, ma fa qualche dribbling e ci prova con un tiro. Se lui è uno dei giocatori più fantasy della squadra siamo messi davvero male (voto 5)
De Rossi: non una delle sue migliori partite, ma come sempre si rivela decisivo conquistandosi il rigore (voto 6)
Montolivo: ancora il migliore, finora l’unica nota lieta del nostro Mondiale: orchestra, lancia, tira. Meriterebbe di fare un golasso, ma il palo gli dice “No no no” con la voce di Amy Winehouse (voto 7)
Marchisio: totalmente fuori dal gioco, per farlo giocare in una posizione non sua è meglio proprio non metterlo in campo (voto 4)
Gilardino: di palle lì davanti ne arrivano, ma lui non ne prende una nemmeno per sbaglio. Ci fosse stato un Pippo Inzaghi dei tempi d’oro ne avrebbe infilate un paio in rete, lui non ha proprio visto la palla (voto 3)
Pazzini: tanto invocato (pure da me) non riesce a incidere in alcun modo, però è riuscito perlomeno a vedere la scritta Adidas sul pallone, cosa che al povero Gila non è riuscita nemmeno con il binocolo (voto 4/5)
Di Natale: da un numero 10 è lecito aspettarsi molto ma mooolto di più, però qualche lampo lo fa intravedere (ma magari era solo il temporale passato dove vivo) (voto 5)
Iaquinta: fa qualcosina in attacco, sembra in buona forma ed è lucido dal dischetto. Io non lo farei giocare, però è stato quasi bravino (voto 6)

Lippi: cicca l’11 iniziale intestardendosi nei suoi preferiti, prova a rimediare nel secondo tempo, nella conferenza stampa finale mostra evidenti segni di nervosismo; il lampadatissimo Lippi comincia insomma a spazientirsi e sente nell’aria l’odore di fallimento. Non è un buon segno, speriamo almeno che gli ritorni il suo proverbiale culo a salvarci il... culo (voto 4)

Nuova Zelanda: I giocatori dai gomiti bastardi capitanati dall’agguerito Smeltz like teen spirit sono discretamente scarsi e se avessimo giocato più palla a terra anziché buttare cross volanti li avremmo potuto mettere ampiamente in crisi. Ma a differenza nostra, loro hanno imparato dai nostri errori e ci hanno infilato proprio come aveva fatto il Paraguay. Il portiere dopo le cagate del primo incontro si dev’essere sparato una pera di Buffon in vena e s’è messo a parare alla grande i nostri (pochissimi) tiri pericolosi. Meno male che almeno in difesa c’è un certo Mr. Smith a regalarci un rigore, che sennò erano cazzi ancora più amari. Hanno usato uno stile da giocatori di rugby, più che di calcio, però sono stati molto astuti (voto 6/7)

(le immagini di ciò che è avvenuto sul campo non meritavano nemmeno di essere pubblicate, quindi sono state sostituite con quelle ben più interessanti di ciò che è successo sugli spalti)

domenica 13 giugno 2010

Una storia mondiale (parte terza)

Leggi la prima parte
e leggiti pure la seconda

Germania 2006
Dopo l’angosciante horror coreano, si torna per fortuna ai toni della commedia goliardica e quindi beccatevi la foto di due fighe svedesi che si baciano anche se sembra non c'entri palesemente un cazzo (ma vi assicuro che a un certo punto del post acquisterà un qualche senso).
Stavolta non si intromette nella visione delle partite mondiali nessun professore universitario [nel frattempo non sono fuoricorso (non troppo almeno) sono giunto addirittura alla specialistica]. Come al solito, per la partita inaugurale dell’Italia facciamo tutti le previsioni più catastrofiche, diciamo che il Ghana ci massacrerà e che non vedremo nemmeno il pallone, anche perché subito prima del Mondiale ci si era messa pure Moggiopoli di mezzo a farci perdere la fiducia nel Dio pallone. Invece facciamo un tranquillo 2-0 e, ancora come al solito, si passa dalla catastrofe all’entusiasmo più totale. Dalla seconda partita occupiamo in massa la casa di un mio amico che, volente o nolente, se la vede trasformata nella “Casa Azzurri” ufficiale. L’alcool comincia a scorrere a fiumi e le partite sono solo un pretesto per fare del casino. Lo stesso sembra per i nostri giocatori, che con i marines americani ingaggiano una vera battaglia, con tanto di risse da bar e De Rossi che tira una gomitata al sanguinante McBride, interpretato per l’occasione dell’attore Kevin Bacon. Finisce in pareggio e ci tocca battere la Repubblica Ceca nell’ultima partita per evitare di incontrare subito il Brasile (come se ci fosse da aver paura, di questo Brasile con in campo i cadaveri di Ronaldo e Ronaldhino). Io nel frattempo quell’estate mi innamoro di Carolina Crescentini. Ah no, era solo il film Notte prima degli esami oggi.
Negli ottavi contro i canguri australiani è grande equilibrio, fino a che, forse per compensarci del Byron Moreno rifilatoci quattro anni prima, ci viene regalato un rigore al 90° trasformato senza cucchiaio dar Pupone (sarà il suo unico contributo rilevante al Mondiale, se si escludono le pubblicità della Vodafone). Contro la temuta (perché noi italiani per sicurezza temiamo sempre tutti, anche il San Marino) Ucraina andiamo in scioltezza di 3-0 e ciuca-Toni con una doppietta diventa il nostro nuovo bomber (peccato che poi non segnerà più, mai più, né in Nazionale né tantomeno all’oratorio).
La semifinale con i crucchi è come da tradizione una partita storica, la migliore del nostro torneo. Peccato che al 119° minuto il risultato sia ancora fisso sullo zero a zero con noi che abbiamo pure beccato un palo e una traversa. La porta tedesca sembra stregata e l’incubo dei rigori è lì davanti. Ancora una volta. È a quel punto che a Lippi viene fame e si odina una bella pizza Grosso-Del Piero con cui rispediamo i tedeschi in Cruccolandia a mangiarsi i krauti. Dio benedica il servizio pizza telefonico 24 ore su 24.
E così è finale contro la Francia, sebbene nemmeno loro sappiano spiegarsi in che modo ci sono arrivati con in panchina un Domenech che per decidere la formazione si affida agli oroscopi e a strani riti voodoo (senza farsi mancare sacrifici e mutilazioni umane, di cui Ribery è una diapositiva vivente). Noi invece lo sappiamo bene come siamo arrivati fin lì con una squadra e un gioco tutto fuorché irresistibili: è il culo di Lippi. Tutto qua. Decido di cominciare la partita sorseggiando giusto una birretta, per potermi godere lucido l’incontro. Dopo appena 7 minuti ci danno un rigore contro e quel figlio (e fratello, a sentire Matrix) di buona donna di Zizou per beffarci ci fa un malizioso cucchiaio alla Totti. La palla entra, poi esce, poi entra, poi esce e sembra una gag alla Benny Hill Show o un altro episodio di Holly & Benji ma poi infine entra veramente. Se da una parte applaudo il genio e il coraggio del mio idolo Zidane, dall’altra il mio tifo stasera è tutto per l’Italia. I propositi di contenersi nel bere se ne vanno così subito a puttane e dopo i primi 10 minuti sono già totalmente ubriaco. In un lampo di sobrietà riesco a comprendere che abbiamo pareggiato, con gol del solito Materazzi. Mentre i livelli alcoolici e la tensione crescono di minuto in minuto, a “Casa Azzurri” ormai si è regrediti tutti a uno stato primordiale in cui ci si esprime soltanto a rutti, bestemmie e insulti razziali nei confronti di ogni specie conosciuta (bianchi, rossi, gialli, verdi, alieni e Ribery). Al 111° minuto succede poi qualcosa di misterioso: Matrix finisce a terra, l’arbitro si consulta con il quarto uomo, Zidane viene espulso. Wait a minute! Cosa diavolo è successo? Niente, pare solo che Materazzi gli abbia detto: “Davvero bello il tatuaggio del dragone che tua sorella ha sopra il culo, l’ho notato mentre glielo stantuffavo dentro ieri sera.” Al che Zizou ha reagito con una incornata nel petto al rival di tenzone. Mentre una persona normale sarebbe morta per arresto cardiaco, Materazzi si alza come se niente fosse, sbadigliando. Qualche giorno più tardi, Lisbeth, la sorella (svedese e lesbica, ecco il collegamento alla foto in cima al post) di Zizou, tatuerà per vendetta sulla panza di Materazzi la scritta “Sono un porco sadico, verme e stupratore”, cui Matrix farà aggiungere senza problemi: “Ma anche campione del mondo.”
Però questo non è un horror, questa è una commedia e i tiri dal dischetto stavolta ci sono amici. Fabio Grosso dagli 11 metri è glaciale come un cyborg e spedisce la palla in rete. Siamo campioni del mondo campioni del mondo campioni del mondo e se non l’avete ancora capito siamo campioni del mondo e il cielo diventa azzurro sopra Berlino (o forse il cielo era già azzurro, ma chisseneimporta). Ormai siamo già tutti fuori (in tutti i sensi) a festeggiare, a gridare, a saltare, a bere ancora e ancora, a cantare popopopopooopooooo con i White Stripes che ci inseguono e ci vogliono far pagare le royalties a ogni nostro coro. Il resto lo ricordo molto vagamente ma con grande piacere. Il giorno dopo, a un orario imprecisato della giornata, mi sveglio, apro gli occhi e realizzo: “Siamo campioni del mondo!” e poi corro in bagno a sboccare. Mentre mi giro e mi rigiro in mezzo al mio stesso vomito, realizzo una cosa che nessun Berlusconi né alcuna delusione futura del nostro bel Paese mi avrebbe mai portato via: grazie Italia, è stata una delle più belle serate della mia vita.

martedì 18 maggio 2010

flash, 18 maggio

In un fottuto 18 maggio di esattamente 30 anni fa moriva Ian Curtis, il cantante dei Joy Division, una delle più magnifiche e influenti band nella storia della musica.  Se non l'avete già fatto, vi consiglio di vivervi la sua intensa seppur breve esistenza nell'ottimo film biografico Control, firmato Anton Corbijn. Io vi propongo uno tra i (molti) pezzi migliori della sua band


Marcello Lippi ha lasciato fuori Grosso dalla lista dei convocati per i prossimi Mondiali. "Non ho debiti di riconoscenza", ha affermato l'allenatore. Atteggiamento giusto, se si vuole vincere un Mondiale che tanto non rivinceremo. Però un cazzo di cuore, quest'uomo proprio non ce l'ha?

I grandiosi alternative-rockers Silversun Pickups hanno fatto un nuovo video per "The Royal We". Potevo non proporvelo? Certo che no!



Dopo l'anteprima di 30 secondi, ecco la nuova canzone completa dei Muse, "Neutron Star Collision (Love is Forever)" dalla colonna sonora di Twilight - Eclipse. Dall'anteprima sembrava meglio :(


Il nuovo pezzo dei OneRepublic è un po' il solito pezzo dei OneRepublic. Però ha una sezione d'archi davvero magnifica.


Oscurantismo. Da oggi da me non si vedono più Rai Due e Rete 4. Stasera mi perdo uno speciale su Papa Giovanni Paolo II. Mi sa che aspetto ancora un po' prima di prendere il decoder per il digitale...
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