Visualizzazione post con etichetta maroon 5. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta maroon 5. Mostra tutti i post

venerdì 28 dicembre 2018

Best Music 2018: le mie canzoni preferite di quest'anno





Quali sono le canzoni più suonate e più apprezzate nel Jukebox di Pensieri Cannibali nel corso dell'ultimo anno?
Ma soprattutto, cosa è un Jukebox?
Diciamo allora che queste sono le 20 canzoni preferite nella Playlist di Pensieri Cannibali del 2018, così va meglio?

Prima di dare un'occhiata e ancora di più un ascolto alla Top 20, vi consiglio di passare a sbirciare pure la classifica dei migliori album del 2018 e vi ricordo inoltre i vincitori del titolo di canzone dell'anno gli anni passati.

2008 - MGMT “Time to Pretend
2009 - Bat for Lashes "Daniel"
2010 - Katy Perry "Teenage Dream"
2011 - College feat. Electric Youth "A Real Hero"
2012 - Bat for Lashes "Laura"
2013 - Lana Del Rey "Young and Beautiful"
2014 - Hozier "Take Me to Church"
2015 - M.I.A. "Borders"
2016 - LP “Lost on You
2017 - Chromatics "Shadow"


venerdì 29 giugno 2018

Musica di giugno 2018 – Artisti top dei top e artisti flopposi





Vediamo, o meglio ascoltiamo un po' di cose musicali passate nelle ultime settimane da queste parti.
Se dentro non ci trovate i tormentoni del momento non disperate, e soprattutto non esultate troppo. A loro, sia ai migliori che ai peggiori in circolazione, sarà prossimamente dedicato un post a parte.
Per adesso accontentatevi allora dei non-tormentoni del mese. Sarà per questo che in questa puntata della rubrica ci sono così pochi flop?

venerdì 26 giugno 2015

I migliori tormentoni dell'estate 2015





Dopo essere scesi negli inferi, e non per il caldo, con l'ascolto dei peggiori tormentoni dell'estate 2015, adesso tocca ai migliori. In alcuni casi non si tratta esattamente di canzoni eccezionali, ma se non altro sono quelle che mi stanno piacendo di più nel corso della stagione più bollente dell'anno. O se non altro quelle che, almeno al momento, mi hanno rotto di meno le scatole. Ed è già un successo.
Ecco la top 10 dei tormentoni dell'estate 2015 preferiti qui su Pensieri Cannibali.

Un'immagine di Emily Ratajkowski che non c'entra niente con il post.
Ma da quando in qua è necessario un motivo per inserire un'immagine di Emily Ratajkowski?

lunedì 20 ottobre 2014

TUTTO PUÒ CAMBIARE, ANCHE I TITOLI DEI FILM





Tutto può cambiare
(USA 2013)
Titolo originale: Begin Again
Titolo di lavorazione: Can a Song Save Your Life?
Regia: John Carney
Sceneggiatura: John Carney
Cast: Mark Ruffalo, Keira Knightley, Adam Levine, Hailee Steinfeld, Catherine Keener, CeeLo Green, Mos Def, James Corden, Aya Cash
Genere: musicale
Se ti piace guarda anche: Once, Nashville (serie tv)

Can a song save your life? Può una canzone salvarti la vita?
Dipende dalla canzone. Se è “E chi se ne frega”, la rilettura italiana di “Nothing Else Matters” compiuta da Marco Masini, più che salvartela, ti convince a farla finire.

martedì 4 settembre 2012

Music Week: viva il pop e viva le poppe

"Che avevo in testa sta mattina quando ho scelto come vestirmi?"
Prosegue la Music Week.
Dove? Su Mtv? In Radio?
Ma no, in esclusiva su Pensieri Cannibali.
Dopo la sfilata di dischi rock cui abbiamo assistito ieri, oggi tocca a un suono più pop…

Twin Shadow “Confess”
Il Drive dei dischi.
Se adorate gli anni ’80, fate un tuffo e pure una full immersion dentro questo album. Non rimarrete delusi. Proprio come la pellicola di Nicolas Winding Refn con Ryan Gosling, non è un asettico revival del decennio, bensì una rilettura estremamente personale e avvincente di tutto ciò che è ottanta.
Un album da take my breathe away.
(voto 8/10)



"Ma avete visto come si è vestito Twin Shadow?"
"Perché, tu con 'sta maglietta a righe? buahah"


Passion Pit “Gossamer”
Sono strani, i Passion Pit. Suonano strani. Sarà per quella voce molto particolare e fanciullesca del cantante Michael Angelakos. Ma strani in un senso positivo. E pensare che il loro album d’esordio non m’aveva nemmeno esaltato più di tanto. Poi avevano realizzato una suadente e originale cover di “Tonight Tonight” degli Smashing Pumpkins e avevo cominciato a prenderli in considerazione seriamente. Con questo album sono però andati oltre: oltre ogni più rosea aspettativa, o semplicemente oltre.
Hanno tirato fuori un album grandioso dall’inizio alla fine, ma con 6 o 7 pezzi di caratura superiore, tra cui spicca “It’s not my fault, I’m happy”, tra l’altro titolo di canzone più geniale degli ultimi tempi.
Salvo sorprese, sempre gradite, nei prossimi mesi, questo è il disco pop dell’anno.
(voto 8+/10)



Of Monsters and Men “My Head is an Animal”
Mostri e uomini. Ma anche una girandola di suoni variegati e meticci, eppure sempre tremendamente poppeggianti. Gli Of Monsters and Men hanno fatto subito centro con l’ottimo singolo “Little Talks”, ma sulla distanza di un album possono dare di più. Solo così diventeranno davvero mostruosi.
(voto 6+/10)



"Chi ha chiamato David Lynch come arredatore?"
Scissor Sisters “Magic Hour”
Eccessivi, trasgressivi, sopra le righe. A metà strada tra Bee Gees e Village People, la forza di un gruppo come gli Scissor Sisters è sempre stata il divertimento. In questa magic hour non troppo magic sembra però essere venuto un po’ meno, questo benedetto divertimento.
Caruccio il singolo “Only The Horses”, bene il featuring di Azealia Banks in “Shady Love”, peccato che negli altri pezzi affiori qualche sbadiglio di troppo. E per un gruppo come il loro no, non è una cosa che si può accettare.
(voto 5,5/10)



"Con un look così, perché non faccio musica emo?"
Amy Macdonald “Life in a Beautiful Light”
Amy Burger King, pardon Amy Macdonald mi ricorda una versione al femminile di James Blunt. Entrambi hanno realizzato il colpaccio a inizio carriera con un gran bel pezzo, “This is the Life” Amy, “You’re Beautiful” James. E poi, su di loro si è abbattuta la maledizione degli “one hit wonder”. Maledizione cui nemmeno questo terzo disco sembra poter porre rimedio. Amy ha una voce splendida, peccato che le sue ballatone per voce e chitarra acustica finiscano per assomigliarsi tutte. Variando maggiormente gli ingredienti, allora sì che avremmo un gustoso Happy Amy Meal.
(voto 6-/10)



Ren Harvieu “Through the Night”
Ren Harvieu è una delle mie scommesse dell’anno: ha una voce grandiosa, una manciata di canzoni notevoli e un sound particolare che la può collocare come nuova Florence o come ideale erede allo stesso tempo sia di Amy Winehouse che degli ABBA (!).
Per ora non ha ancora fatto il botto, io i miei soldini però continuo a puntarli su di lei.
(voto 7+/10)



Regina Spektor “What We Saw From the Cheap Seats”
È sempre mancato il pezzo che trasformasse la Spektor nella Regina del mio cuore. E questo album valido eppure non validissimo continua con questa sfortunata tradizione. Bella la freschezza francesizzante di “Don’t Leave Me (Ne me quitte pas)”, impressionanti gli “Uuua!” horror che sconvolgono “Open”, però manca ancora qualcosa…
Insomma, mi piace la Spektor, ma non credo sarà mai la mia Regina.
Anche perché Fiona Apple, tanto per citare un’artista simile, resta su un altro pianeta.
(voto 6,5/10)



"Machemmefrega dei Maroon, mo' faccio l'attore!"
Maroon 5 “Overexposed”
Ormai non si può nemmeno più dire che 5 maroni, perché è una battuta stra-abusata.
Però è l’espressione che rende meglio l’idea di ciò che sono diventati i Maroon 5. Dopo 2 album frizzanti e pop nel senso più piacevole del termine, hanno fatto un flop-pop con il disco numero 3, che non era manco malaccio. Da allora in poi, sembra che il loro unico obiettivo nella vita sia quello di non ripetere più un fiasco e diventare più commerciali possibili.
Tra pezzi realizzati con Christina Aguilera e il cantante Adam Levine sempre più concentrato su attività extra musicali, da giudice del talent The Voice nelle vesti di Morgan americano, al suo prossimo esordio come attore nella serie American Horror Story e nel film Can a Song Save Your Life? accanto a Keira Knightley, i Maroon 5 sono sempre più Overexposed. A latitare sono giusto le canzoni.
(voto 5/10)



"Com'è che con gli occhiali anziché più intelligente
sembro ancora più scemo?"

Justin Bieber “Believe”
Fatto primo: ho ascoltato il nuovo atteso (?) disco di Justin Bieber, “Believe”.
Fatto secondo: sono ancora vivo per raccontarlo.
A tratti - e dico solo a tratti -  il disco non è nemmeno tanto malaccio. Non è un bel disco, per carità, non sono del tutto impazzito, però mi aspettavo ancora di peggio.
I momenti migliori sono quelli in cui non sembra nemmeno di ascoltare il bieberon, con qualche pezzo che tenta di imitare Justin Timberlake e qualcuno che va nella tamarrata alla LMFAO, mentre in “Right Here” con il featuring del rapper Drake alcune parti sono mica malaccio. Le parti di Drake. Peccato il pezzo sia infestato dalla presenza del Bieber. Solo perché è il suo disco, ci deve cantare sopra per forza in tutte le canzoni?
Il resto dell’album è invece più che altro una collezione di ballatone ultraromantiche, di quelle che faranno venire il ciclo mestruale per la prima volta a milioni di ragazzine nel mondo. E conati di vomito a milioni di non ragazzine nel mondo.
(voto 3/10)



mercoledì 15 settembre 2010

Dischi volanti

Settembre. Ci sono un sacco di dischi nuovi in giro. Ecco il punto della situation su alcuni che stanno girando nel mio hard-disk.
(i link agli album li trovate nei commenti)


Interpol "Interpol"
Il nuovo album degli Interpol sembra non piacere a nessuno. A me sì. Assolutamente lontani dagli apici dell'album d'esordio, sanno ancora creare atmosfere affascinanti, allontando (leggermente) gli spiriti joy-divisioniani per abbracciare una nuova anima soul.
(voto 7)


Brandon Flowers "Flamingo"
A un primo ascolto l'esordio solista del cantante dei Killers non mi aveva convinto molto. Dopo qualche frequentazione ulteriore c'ho però trovato dentro diverse perle, come lo splendido duetto (quasi) country con la fenomenale Jenny Lewis in “Hard Enough” e lentoni che sembrano usciti dagli anni ’80 sono “Only the young” e il primo singolo “Crossfire”. Non tutto funziona alla perfezione (come spesso accade anche negli album dei Killers), ma il risultato è un buon dischetto pop.
(voto 7+)

Tricky "Mixed Race"
Mantiene la parola di ciò che promette nel titolo "Mixed race", una razza mista proprio come la sua musica, dentro cui ci si può trovare di tutto: atfmosfere fumose e jazzy, trip-hop riveduto e corretto, Africa, Bristol sound, in “Kingston logic” rifà (in maniera molto fica) “Technologic” dei Daft Punk e in “Murder Weapon” rilegge il “Peter Gunn theme”.
Musicalmente Tricky Kid è molto più vivo degli ex amici ultimamente bolliti Massive Attack. Tutto bello, veloce, senza perdite di tempo.
(voto 6/7)


Skunk Anansie "Wonderlustre"
Riprendono esattamente da dove avevano lasciato. Giudicate voi se questa sia una buona o una cattiva notizia. Un ritorno al passato, senza particolari innovazioni, ma con l’asciuttezza rock e la cattiveria dei vecchi tempi. Il singolo “My ugly boy” procede tra corretti alla “Elevation” degli U2 (più che “Song 2” dei Blur) però è incazzata abbastanza da dare una discreta carica. Tra i pezzi migliori ci sono l’iniziale “God loves only you”, che non fa certo rimpiangere le hit dei primi album, l’epicamente epica “Over the love”. Poi si sbadiglia.
(voto 5+)

Maroon 5 "Hands all over"
Spiace dirlo perché mi stanno simpatici e qualche ballata riuscita la sanno ancora fare, ma ormai stanno tirando troppo la corda sulla solita formula Police + funkettino alla Prince. Che 2 (anzi, che 5) Maroni (ogni riferimento a ministri italiani è puramente casuale).
(voto maroon 5)

Manic Street Preachers “Postcards from a young man”
Il nuovo disco ci riconsegna i Manics in stile epico come ai vecchi tempi. La scrittura a tratti è piuttosto ispirata, a tratti non convince. Potrebbero applicarsi di più. Così così.
(voto 5,5)
Pretty Reckless "Light Me Up"
Il gruppo di Taylor Momsen, quella sbarba di Jenny Humphrey di Gossip Girl. Come suona? Esattamente come Courtney Love, solo un po' più fashion pop e senza l'aiuto alla scrittura dei pezzi di un Kurt Cobain o di un Billy Corgan. Musica post-grunge per il momento decente. Niente per cui strapparsi i capelli o correre a segnalarlo a gossip girl, ma il potenziale futuro della ragazza dalla voce roca è notevole.
(voto 6)

venerdì 10 settembre 2010

flash 10 settembre (ragazze scomparse, calciatori, pastori, Kings of Leon...)

Pubblicati su Panorama alcuni stralci dal diario di Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa da un paio di settimane. Con che diritto? Chi ha dato il permesso? Alla faccia della privacy… perché farle una bastardata del genere?

I calciatori di Serie A sciopereranno per una giornata a fine settembre. Tutti hanno il diritto di scioperare, per carità di Dio, ma forse loro sono un po’ ridicoli a farlo. Un po’ eh.
Prossimo sciopero in agenda? Quello dell’associazione di re, regine & sultani uniti a cause dell’aumento eccessivo del prezzo delle corone. Maledetta crisi economica!

Ah, c’è anche la storia del “pastore” Terry Jones che vuole bruciare il Corano, poi ci ha ripensato su una dozzina di volte e alla fine ha convenuto con il presidente Obama e con le organizzazioni musulmane che sarebbe meglio bruciare un altro libro: Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia. Nessuno di alcuna religione in nessuna parte del mondo ha avuto niente da ridire.

Ma ora basta con le chiacchiere da bar, passiamo alla musica senza indugiare oltre, chè ci sono un sacco di video interessanti da vedere cristosanto.
E a tal proposito, i Kings of Leon con il nuovo video hanno optato per una svolta gospel. Nemmeno troppo inaspettata, considerato che i fratelli Followill sono figli di un pastore. Sperando che almeno loro padre non voglia bruciare nulla, loro intanto incendiano le nostre orecchie con “Radioactive”


Kt Tunstall mi è sempre piaciuta. Sarà che come canta nella nuova “(Still a) Weirdo” è sempre stata una “stramba” rispetto al resto del panorama pop.


I Weezer fanno cameratismo con quella banda di fulminati di Jackass. Il risultato? Non può essere diverso da quello che vedete qui sotto…


“Sextape” lesbo sottomarino per i Deftones. Molto poetico


Se nel precedente “Misery” si faceva malamente prendere a botte da una modella (povero lui), Adam Levine conferma ulteriormente la passione per il sesso in questo nuovo video dei suoi Maroon 5. Ma stavolta l’approccio, va detto, è meno sadomaso…


La voce calda e coinvolgente dei Junip mi sembrava famigliare. E infatti ho scoperto che trattasi dei Junip, la band di Jose Gonzalez (quello della splendida “Heartbeats”). Esilarante il video che accompagna la loro “Always”

martedì 22 giugno 2010

flash, 22 giugno (Maturità, Crystal Castles, Phoenix, Maroon 5...)

Tra i temi della maturità, soltanto lo 0,6% degli studenti hanno scelto la traccia storica sui massacri delle foibe. Tra questi Mario Balotelli, uno dei giovani "vip" impegnati oggi negli esami.
Solo lo 0,6%? Come, solo? Sono già tanti e andrei a stringere la mano ad ognuno di loro, per aver trattato un argomento misterioso e complesso di cui anche uno storico professionista farebbe fatica a parlare con meno di un mese di tempo a disposizione per fare ricerche tra Internet e biblioteche.
Valerio Scanu pare abbia scelto invece la traccia sulla ricerca della felicità. "La ricerca della felicità per me è fare l'amore in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutte le scuole in tutto il mondo", avrebbe scritto il "cantante" sardo. L'esaminatrice di italiano ha letto eccitata questo suo componimento. E ai giornalisti che gli hanno chiesto: "Valerio, perché non hai scelto il tema sulla musica?" lui ha risposto: "Vabbè, ma scusate, io che cazzo c'entro con la musica?"
La nuova Miss Italia Maria Perrusi ha invece già postato su Facebook un book fotografico del suo primo giorno degli esami. E meno male che i cellulari sono stati sequestrati...

Finalmente ecco arrivato il  video di "Celestica", grandioso singolo dall'ultimo album dei miei preferiti Crystal Castles.


Il nuovo singolo dei Maroon 5 "Misery" è il classico nuovo singolo dei Maroon 5. Niente di nuovo però è molto estivo, quindi pollice su.

Forse vi ricorderete di "Worried About Ray", loro hit di appena un paio di anni fa. O magari no, ma non è colpa vostra bensì di un mondo musicale che gira sempre più in fretta. Gli Hoosiers sono ora tornati con un video orientale decisamente simpatico.

E video made in China anche per uno dei migliori gruppi italiani in circolazione, i Perturbazione, con la (splendida) "Mao Zeitung"

Chiudo (per oggi) con la versione Mtv Unplugged fatta dai Phoenix di uno dei miei pezzi preferiti di sempre: "Playground Love" (degli Air, ma cantata proprio dal cantante dei Phoenix, Thomas Mars)


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com