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domenica 23 febbraio 2014

SANREMO 2014, VINCONO ARISA E LA NOIA, PERDONO FAZIO E L’ITALIA





Il Festival di Sanremo 2014 è finito e io mi sento come il popolo ucraino dopo che è stato finalmente deposto cacciato a calci in culo Yanukovich. Mi sento libero.
Questo Festival di cui ho ahimè commentato anche la prima, la seconda, la terza e pure la quarta serata, può essere piaciuto completamente soltanto a un'unica persona al mondo: Fabio Fazio. E' stato un Sanremo innocuo, creato a sua immagine e somiglianza. Una copia annoiata e stanca dell'edizione dell'anno scorso, che già non è che fosse stata così scoppiettante, in cui Fazio ha invitato i suoi amici e le sue "rockstar preferite", e ci ha regalato la sua personale idea di grande bellezza.
A rimanere fuori da questo bel quadretto fazioso è stata la grande musica, ospiti stranieri a parte, e pure la bellezza femminile. Diciamolo: è stato un Sanremo sessista in cui qualche manzo si è visto ma patata zero. A meno che con patata non si intenda l'attuale Claudia Cardinale 75enne. E a proposito, è stato soprattutto il Sanremo della terza età. In alcuni casi anche della quarta, ma mentre il pubblico sbadigliava e il numero di telespettatori crollava, Fabio Fazio "ballava come un pazzo". Sono felice che almeno qualcuno, e con qualcuno intendo uno solo, si sia divertito. Quando ha visto i dati di ascolto, mi sa che si sarà divertito un po' meno...

Cronaca della quinta (e per fortuna ultima) nottata
Inizio all'insegna del divertimento più sfrenato, grazie al siparietto comico (comico?) con Terence Hill nei panni di Don Matteo che unisce in matrimonio Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Vi prego, basta, interrompete questa scenetta, sono piegato in due dalle risate.

Dicono su Twitter
Terence Hill apre la finale si "Continuavano a chiamarla senilità"


Giuliano Palma
Questa volta senza occhiali da sole, ma sempre super 60s e frizzante.
Non se l'è filato nessuno, ma è tra quelli che mi sono spiaciuti di meno.
(voto 6+/10)


Noemi
Il look più osceno visto quest'anno a Sanremo. Vi sembra un primato da poco?
A livello musicale era forse la più attesa dal grande pubblico, e ciò la dice lunga, ma il grande pubblico le ha voltato le spalle. Letteralmente.
(voto 5,5/10)


Ron
La musica bella è un'altra cosa, ma il fatto che non sia stato uno dei peggiori in assoluto mi sconcerta.
(voto 4,5/10)


Arisa
Mi piace, 'sta canzoncina del cazzo.
(voto 6,5/10)




Francesco Sarcina
Se non urlasse, sarebbe...
No, come non detto, farebbe pena lo stesso.
(voto 4/10, perché stasera mi sento buono)

Francesco Sarcina al mercato del pesce farebbe la sua porca figura.

La canzone di Sarcina è il classico pezzo che canteresti sotto la doccia. Di Auschwitz. [


Maurizio Crozza
Tanti, troppi stereotipi nel monologo di Crozza, e zero risate. Però applausi per le stoccate a Giovanardi e John Elkann: "I giovani stanno a casa perché non hanno ereditato la Fiat da tuo nonno come te."
Velo pietoso sulla sua imitazione credo di Renzi, ma era talmente fatta bene che non ne sono certo. L'esibizione lirica poi ce la poteva davvero risparmiare.
(voto 5-/10)

Dai Crozza, dicci quella dei neri che hanno il ritmo nel sangue.

Crozza esalta l'Italia guardando al passato: il Rinascimento, Giotto, le elezioni. [tengu]

Crozza is the new Cristiano De Andrè


Perturbazione
Troppo i meglio. Per musica e pure per presenza scenica.
(voto 7,5/10)


Giusy Ferreri
La sua partecipazione sarà ricordata per il suo taglio di capelli che fa molto London, più che per la sua musica.
Anzi, a pensarci meglio direi che non sarà proprio ricordata.
(voto 6/10)


Francesco Renga
Inascoltabile.
Mi consolo pensando che non lo sentiremo più. Almeno fino al prossimo Sanremo.
(voto 3/10)

MA CHI TE S'INCULA RENGA.


Ligabue
Meglio il Liga di Baglioni o Arbore, per carità, ma il suo personale concerto-marketta di mezz'ora abbondante me lo sarei risparmiato volentieri. Anche perché vedere Fabio Fazio comportarsi come una groupie in calore è stato uno spettacolo imbarazzante. Manco io davanti a Jennifer Lawrence sbaverei tanto.
(voto 5,5/10)


"Mi ha fatto venire il latte alle ginocchia" mia madre su Ligabue.

Fabio Fazio: “ho ballato come un pazzo”. Niente, fa già ridere così.

Ritwittato da 
Grande liga, cantaci albachiara!

 Ritwittato da 
Potete dire a Fazio che un cantante che canta non ci sorprende più di tanto? Fosse un mafioso sarebbe diverso!


Renzo Rubino
Avete presente quelle canzoni che al primo ascolto non convincono, e poi invece crescono sempre di più?
Ecco, quella di Renzo Rubino ogni volta che l'ascolto mi piace sempre meno.
(voto 5,5/10)


Antonella Ruggiero
Se voi a casa vostra ascoltate questa musica, vi prego solo di fare una cosa: non invitatemi mai a casa vostra.
(voto 0/10)

Ritwittato da 
La Ruggiero è sottotitolata alla pagina 777 der Televideo


Pensavo che andasse da a dirle: "Robert Smith, sei la mia rockstar preferita"


Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
A inizio pezzo il microfono (distrutto dalla voce della Ruggiero) non funziona. Senza la voce di Raphael Gualazzi il pezzo sembra un capolavoro.
Poi purtroppo gli danno un altro microfono.
(voto 6/10)

i microfoni dei cinesi


Cristiano De André
La nuova canzone d'autore.
Nuova?
Canzone?
D'autore?
(voto 5-/10)



Se papà è notaio, va bene seguirne le orme, ma a te, er' meje sì t' m'parav' zappator'!


Frankie Hi-nrg
Più le sento, e più 'ste canzoni di Sanremo mi fanno schifo. Quasi tutte. Non fa eccezione quella di uno spentissimo Frankie Low-nrg. Pedala.
(voto 5/10)


Dopo che si sono esibiti tutti gli artistoni in gara, arrivano i primi premi.
Premio sala stampa: Perturbazione.
Giustissimo! I giornalisti dimostrano di capirne.

Premio della critica: Cristiano De André con il pezzo che era stato eliminato, "Invisibili", che si è aggiudicato pure il premio per il miglior testo.
Ma con "critica" chi si intende esattamente, Fabio Fazio da solo?

Stromae
Il cantante belga interpreta fisicamente il suo pezzo "Formidable" imitando un ubriaco, come nel video della canzone. Il pubblico dell'Ariston assiste allibito. Finalmente in questo Festival succede qualcosa di inaspettato e di artistico e ovviamente nessuno capisce. Non sarà il più grande genio musicale del mondo come Fabio Fazio vuole farcelo passare, però la sua performance, non solo a livello musicale ma anche recitativo, è stata davvero formidable.
(voto 8/10)



A un orario ancora decente (non sono manco le 6 del mattino!) Fabio Fazio e Luciana Littizzetto annunciano i 3 finalisti di Sanremo 2014:
Renzo Rubino
Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Arisa

Chi vincerà?
Ce ne frega qualcosa?
Mi spiace per i Perturbazione, però vedere il super favorito Francesco Renga fuori dai primi tre dalle palle è una bella soddisfazione.

Dopo una non richiesta esibizione da parte di tutti e 8 i giovani della Nuove Proposte, viene finalmente annunciato il vincitore del Festival di Sanremo 2014. O meglio la vincitrice...
Arisa!

La regia qui sotto vi mostra come la sua vittoria sia stata schiacciante:
1. Arisa - Televoto: 58%; Giuria Qualità: 42% - TOT 50%
2. Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots - Televoto: 23%; Giuria di Qualità: 29% giuria — TOT 26%
3. Renzo Rubino - Televoto: 19%; Giuria di Qualità: 29% - TOT 24%

Cosa dire, di questa vittoria?
Personalmente avrei premiato i Perturbazione, ma sono contento per Arisa. A livello musicale non è proprio il massimo, però questo è quel che passava il convento di Fazio e poi, a parte quelle dei Perturbazione e dello squalificato Riccardo Sinigallia, la sua canzone "Controvento" è la più carina caruccia sentita nel corso della kermesse.


Ed ecco la classifica completa del Festival di Sanremo 2014 (televoto + giuria di qualità)
1. Arisa
2. Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
3. Renzo Rubino
4. Francesco Renga
5. Noemi
6. Perturbazione
7. Cristiano De Andrè
8. Frankie Hi-nrg
9. Giusy Ferreri
10. Francesco Sarcina
11. Giuliano Palma
12. Antonella Ruggiero
13. Ron

Per chiudere, vi lascio con la mia personale Top 5 del meglio di questo Festival di Sanremo 2014.
O forse, più che il meglio, sarebbe dire il meno peggio...

Top 5 del Sanremo Cannibale
5. Arisa
Massì, dai. La sua vittoria ci può stare.
Rosica, Renga, rosica!



4. Riccardo Sinigallia
La scusa ufficiale della squalifica di "Prima di andare via" è che Sinigallia aveva già cantato il pezzo in pubblico. La realtà è che questa canzone alzava troppo la qualità dei brani in gara.



3. Bassista diavoletta
La più bella fighetta del Festival, Silvia Ottanà, la bassista vestita da diavoletta vista venerdì sera, ha dovuto portarla Francesco Sarcina. Dico: Francesco Sarcina.
Te ne rendi conto, Fabio Fazio?


2. Perturbazione
I Perturbazione hanno presentato "L'unica" canzone davvero degna di nota in gara.



1. Ospiti stranieri
Non per essere esterofili, però un po' sì, meno male che ci sono stati gli ospiti stranieri. Il vecchio Cat Stevens con la sua evergreen "Father and Son", ma soprattutto il sorprendente Stromae, il supercool Paolo Nutini, il provocatorio (Papaboys, ma dove?) Rufus Wainwright e un Damien Rice da brividi.


mercoledì 13 febbraio 2013

LA LEGGENDA DEL FESTIVAL DI SANREMO



Vi siete mai chiesti come e soprattutto perché è nato il Festival di Sanremo?
Ve lo racconto io.

C’era una volta una mamma single. Se vi state chiedendo se era gnocca, non ha alcuna rilevanza per la storia, comunque visto che proprio ci tenete a saperlo vi dico che sì, era una bella MILF. Contenti?
La mamma single MILF aveva l’IMU da pagare, un lavoro precario, non riusciva ad arrivare alla fine del mese e così decise di abbandonare i suoi due figli Romolo e Remo in un bosco. Qui furono cresciuti da una lupa. Non ci credete? Vi guardate Twilight, The Vampire Diaries, True Blood, persino Teen Wolf e tutte ‘ste serie assurde con i licantropi, e non credete che una lupa possa aver allevato due bambini?
Ci crediate o meno, Romolo e Remo erano due gemelli diversi, non la hip-hop (?) band. Romolo era più attento al mondo che lo circondava, più intelligente, sveglio, mentre Remo era un tontolone, uno più alla buona, diciamo. Nonostante le differenze tra loro, Romolo e Remo sono sempre andati d’amore e d’accordo, fino al giorno in cui si sono innamorati della stessa ragazza, Romina.
Per decidere chi tra loro due avrebbe potuto scopar sposare la fanciulla, i fratelli decisero di fare una sfida: considerata la passione per la musica di entrambi, ognuno di loro due doveva organizzare un festival di canzoni. Tutto questo nonostante Romina si sarebbe anche accontentata di un semplice doppio appuntamento con cui decidere a chi dare il suo cul cuore.
Remo organizzò allora il Festival di Sanremo, una manifestazione con artisti penosi, canzoni inascoltabili, ospiti arrivati dalla Preistoria, e il tutto si rivelò un successo clamoroso.
Romolo organizzò invece il Festival di Sanromolo, una manifestazione dedicata alla musica di qualità, con cantanti e band strepitose e super ospiti internazionali. Ma era tutto troppo all’avanguardia per il popolo, che non gradì e fermò la manifestazione con contestazione e grida: “Vai via, pirla.”
Remo sposò allora Romina e i due si accoppiarono selvaggiamente, dando vita al popolo italiano che in futuro avrebbe votato l’Unto del Signore, ascoltato sempre musica penosa e visto un film all’anno, in genere il cinepanettone. Il cinepanettone non lo fanno più? E loro allora si guardano solo Zelig e Italian’s Got Talent, tié.
Romolo invece emigrò e trovò una nuova compagna, con cui si accoppiò altrettanto selvaggiamente, però da persona più accorta usò maggiori precauzioni e diede vita a un popolo molto meno numeroso, una minoranza che non avrebbe mai votato l’Unto del Signore, che ascoltava musica ricercata e che guardava un sacco di film. Dei reietti. In pratica, degli emarginati. I discendenti di Romolo diedero vita al ControFestival, mentre i discendenti di Remo portarono avanti la tradizione del Festival di Sanremo. Un Festival che tutti avrebbero seguito, persino i discendenti di Romolo come Cannibal Kid.
Seguito, e preso per il culo.

Silvio Berlusconi
Festival di Sanremo, prima serata
(Italia 2013)
Regia: Duccio Forzano
Cast: Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Maurizio Crozza, dei cantanti (?)
Genere: sono solo canzonette
Se ti piace guarda anche: Che tempo che fa, X-Factor, Festivalbar, Amici di Maria De Filippi, Crozza nel Paese delle Meraviglie

Il Festival di Sanremo fa cagare. Ah, non è ancora iniziato? E che c’entra? Io mi porto avanti col lavoro. Lo dico subito e poi a fine serata vediamo se ho avevo torto.
L’attesissimo (?) Festival 2013 è stato aperto da una divertentissima introduzione di Lincoln di Spielberg Fabio Fazio, seguito da un nuovo brano di Verdi: Va pensiero cannibale.
Poi arriva la pure lei attesissima (?) Luciano Littizzetto, che certe volte fa anche ridere. Ma non è una di quelle volte. Fa battute sull’IMU e sul MPS, che fantasia! Peggio di me che cerco di fare battute sulla Littizzetto su Twitter. Che a me non riescono, quindi lascio la parola ad Andrea Scanzi:

Guest Twitter
Andrea Scanzi ‏@AndreaScanzi
La Littizzetto, ovvero la versione bignami di un Cinepanettone di sinistra #sanctusremus #sanremo

E adesso, via ai cantantoni in gara nella categoria Big. Perché siano considerati Big è un mistero, non chiedetemi di risolverlo, che ho già mal di testa e mal di orecchie al solo pensarci.
Ogni Big comunque propone 2 brani (di merda). Perché proporne uno solo decente sarebbe stato troppo furbo. Il pubblico da casa con il televoto decide chi andrà avanti.
Non state più nella pelle, vero? Vediamo cos’è successo.

Marco Bimbominkioni
Marco Mengoni
Sembra uno scolaretto che canta davanti a tutta la scuola.
Mi ero dimenticato perché mi infastidiva la sua voce. Ora me ne sono ricordato. Grazie Marco. Al confronto, persino la Littizzetto ha una voce soave.
“L’essenziale”, voto essenziale: 5/10
“Bellissimo”. Mai titolo per un pezzo fu più sbagliato. Voto 4,5/10

Tra i due pezzi, vince L’essenziale. Non che sia un capolavoro, ma l’altro era davvero Bruttissimo.

Guest Twitter
CapaGrezza ‏@CapaGrezza
Secondo me Mengoni ha fatto un grave errore che gli costerà molti voti: ha cominciato a cantare. #Sanremo2013

Quindi arriva come ospite Alemanno, il compagno di Lucio Dalla.
Ma ‘sti politici del Pdl non erano contro i gay?

“Basta politica. Vai via, pirla di un Cannibal!”
Okay, basta con la politica. Andiamo avanti con la garona musicale. Perché meno male che a Sanremo c’è la musica, quella bella. Sì sì, credeteci.

Matteo Renzi
Raphael Gualazzi
Sicuri sicuri sia lui? Non è Matteo Renzi che si è riciclato come cantante di pianobar?
La prima canzone è “Senza ritegno”. Certo che uno che intitola un pezzo così e lo canta così, se le va proprio a cercare: è senza ritegno per noi poveri ascoltatori. Voto 4,5/10, mezzo punto in più per le parti jazzate in cui non canta.
Secondo pezzo: “Sai (Ci basta un sogno)”. Come pianista sarà anche da sogno, ma la sua voce è da incubo. Voto 5-/10.

Ad annunciare la scelta di quale tra le due canzoni passerà il turno, dopo il buonista Fabio Fazio, finalmente arriva anche la bona: Ilaria D’amico. Annuncia che il televoto ha scelto di mantenere in vita gara la seconda. Almeno credo. Non che la scelta di una canzone piuttosto dell’altra ci cambi la vita.
Poi arriva il primo ospite internazionale, Felix Baumgartner, l’uomo che ha infranto la barriera del suono. Sicuri sicuri l’abbia infranto lui e non Marco Mengoni con un acuto dei suoi prima, oltre ad avere infranto qualche finestra?

Andrea Scanzi
Daniele Silvestri
“A bocca chiusa”. Con dei titoli così, questi cantanti ce rubano il lavoro, ce rubano.
Comunque il pezzo è l’apoteosi del buonismo tanto adorato da Fabio Fazio, non certo da me. Voto 5/10
“Il bisogno di te”. Pezzo più ritmato. Quasi dance. Ma anche il “Va pensiero” sarebbe risultato più ritmato di “A bocca chiusa”. Voto 5,5/10

Va avanti “A bocca chiusa”. Viva il buonismo!
Poi arriva anche Valeria Bilello. Con tutto il bene che le posso volere, non si capisce che cosa ci faccia qui. Appare più spaesata della mai dimenticata Elisatettona Cagnalis delle due passata coprofaghe edizioni condotte da Gianni Morandi.
Non dirò che rimpiango il Sanremo di Morandi, come ha fatto qualcuno, perché era qualcosa di davvero inguardabile. Però certo che pure quest’anno mica siamo messi tanto bene…

Paola Cortellesi fatta di coca
Simona Molinari e Peter Cincotti
“Dr. Jekyll and Mr. Hide”, una canzone così palesemente ridicola, che almeno fa sorridere. E poi la Molinari è vestita come una porno stripper, quindi mezzo voto in più. Voto 5,5/10
“La felicità”. Meglio di quella di Al Bano e Romina. Ma anche delle unghie su una lavagna lo sarebbero state. 6-/10
Peter Cincotti: non pervenuto.

Arriva Maurizio Crozza. Ormai lo sapete tutti cosa è successo. È stato contestato dal pubblico dell’Ariston. Dal pubblico? Da uno o due hooligan berlusconiani, diciamo. Che poi essere contestato da un pubblico come quello dell’Ariston che si esalta ad applaudire Maria Nazionale, e dico Maria Nazionale, io lo considererei un gran vanto.
Antonio Ingroia amish
È vero, il Maurzio Crozza Show non è stato divertentissimo, soprattutto all’inizio, ma solo perché l’imitazione di Berlusconi non fa più ridere. È una barzelletta raccontata da 20 anni e ormai è passata di moda. E quando ormai nemmeno pigliarlo per il culo fa più ridere, significa che il Berluska è davvero ma davvero diventato inutile al 100%. Significa che è ora di cambiare, una volta per tutte.
Il momento in cui ha detto “Vi odio tutti” ha comunque rappresentato la prima frase sincera che ho sentito pronunciare da Berlusconi in tutta la mia vita. E poco importa che fosse un finto Berlusconi. Tanto anche quello vero ormai è solo una maschera.

Guest Twitter
Gianluca Sbagliato ‏@GianlucaWho
Propongo di dare i Berlusconiani in pasto alle Directioners e alle Beliebers. #sanremo2013

Crozza si è ripreso poi alla grande imitando Bersani e poi alla grandissima vestendo i panni di Ingroia e di Montezemolo. Non sarà il genio della comicità come qualcuno sostiene, il suo intervento è stato troppo lungo, ma in fin dei conti si è difeso bene. Considerando il pubblico di facce di merda che si trovava davanti.

Guest Twitter
Giulia Innocenzi ‏@giuliainnocenzi
L'urlo più demenziale contro #Crozza: "basta con la politica"! E su cosa fa satira, sulle melanzane alla parmigiana? #sanctusremus

Il cantante degli Eiffel 65
Marta sui Tubi
Finalmente della musica come si deve.
“Dispari”. Sembrano la versione italiana light dei System of a Down, nominano Sonic Youth e Motorpsycho, propongono un pezzo del tutto alieno a Sanremo. Con enorme facilità, i migliori della serata. Cosa che significa che arriveranno ultimi. Voto 7,5/10
“Vorrei”. Potrebbe essere la loro “Toxicity”. Voto 7+/10.

Supera il turno la seconda, “Vorrei”. Mi piaceva di più l’altra, questa è più sanremese. Per quanto i Marta sui Tubi possano essere sanremesi.

Poi arriva la coppia gay che si sposerà a New York: Cristina e Benedetta Parodi.
No? Non sono loro?
Sono Stefano e Federico. A quanto pare in Italia non si possono sposare, perché?

Guest Twitter
Massimo Coppola ‏@massimcoppola
Perché in Italia purtroppo è vietato il matrimonio tra muti.

La mamma MILF di Anna Tatangelo
Maria vergogna Nazionale
Canzone 1: voto 1/10. Perché stasera mi sento buono.
Canzone 2: voto 0/10. Adesso basta. La mia bontà e pure la mia pazienza hanno un limite. Maria, hai scassat’ u’ cazz’. Solo una manifestazione del tempo può proporre nell’anno domini 2013 una cantante neo melodica e manco mezzo accenno di sonorità dubstep o elettroniche o hip-hop. A vivere in questo paese, mi sento ogni giorno di più come Marty McFly quando suona Johnny B. Goode in Ritorno al futuro.

A dare man forte a canta Napoli arriva anche Vincenzo Montella. Non si capisce perché. Ah già, perché una volta giocava nella Sampdoria e Fazio tiene alla Sampdoria e allora a questo punto: dov’è Pietrone Vierchowod?

Quindi sempre dal mondo del calcio, arriva pure Angelo Obinze Ogbonna. Chi è, la versione fabio fazio buonista di Balotelli?

Guest Twitter
Massimo Coppola ‏@massimcoppola
Riuscitissima l'ideona di trasformare #Sanremo2013 in una grottesca pubblicità progresso.

Un'Armata di ubriaconi
Quindi è il turno dell’ospite musicale internazionale.
Ehm, più o meno internazionale.
Ehm, più o meno musicale.
Okay, è Toto Cutugno, che ci propone un brano inedito: “L’italiano.” E lo fa con l’Armata Rossa, ovvero un branco di soldati ubriachi cui Putin ha concesso una serata di libertà, per andare a fare bisboccia e saccheggiare una città a caso della Liguria.
Non per usare la solita frase trita e ritrita populista, ma noi paghiamo davvero il canone per questo?

“Basta, vai via, pirla. E pure populista di un Cannibal!”

Guest Twitter
Andrea Scanzi ‏@AndreaScanzi
Questo "La la la la la la" dell'Armata Rossa cotugnata è una porta che si apre sull'Armageddon #sanctusremus

Florence Welch.
Sì vabbé, buonanotte gente!
Chiara
Ultima in gara, per questa sera, è Chiara.
Chiiiiiii-ara?
Chiara è la vincitrice di X-Factor. A quanto dicono. E non è nemmeno così come pensavo. Ma dev’essere l’effetto Cotugno. Dopo mezzora di Toto Cutugno, che avrei gradito persino Laura Pausini…
Oddio, Laura Pausini probabilmente no, però questa Chiara sì.
La prima canzone “L’esperienza dell’amore”, è firmata da Zampaglione dei Tiromancino. In pausa dalla sua carriera come regista horror. Anzi no, perché Sanremo è molto più horror dei suoi film. Voto 6,5/10
Seconda canzone “Il futuro che sarà” scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle e quindi respect, gente. Respect.
Oddio, il pezzo a dirla tutta non è che sembri proprio uno dei migliori mai scritti dal baustelle, comunque l’andamento tango ha il suo perché è questa Chiara sembra già meglio degli altri. Marta sui Tubi a parte, ovviamente. O è solo l’effetto Cutugno a farmelo credere? Voto 7-/10
Il televoto decreta che andrà avanti il secondo pezzo, quello baustelliano. Giusto così.

Avevano detto che le canzoni erano di una certa qualità.
Io, dopo aver sentito i primi 7 artistoni in gara, mi concentrerei su quel “certa” che può assumere un significato mooolto ampio.

Chiudo questo primo post sanremese con una proposta shock:
se vengo eletto, al primo consiglio di ministri, eliminerò il Festival di Sanremo!

“Basta politica. Vai via, pirla!”

E comunque avevo ragione fin dall'inizio: il Festival di Sanremo fa cagare.

P.S. Anche se fa cagare, ricordate di seguire il Festival Cannibale su Twitter.

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