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sabato 8 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 14 MELISSA GEORGE

Melissa George
Genere: labbrosa
Provenienza: Perth, Australia
Età: 36
Il passato: Mulholland Drive, Alias, Amytiville Horror, Turistas, 30 giorni di buio, In Treatment, Grey’s Anatomy, Triangle
Il suo 2012: A Lonely Place to Die, la serie tv UK Hunted, la serie tv australiana The Slap, la mini-serie americana Bag of Bones
Il futuro: Between Us, Felony, Marble City
Potrebbero piacerti anche: Marley Shelton, Teresa Palmer, Heather Graham, Rachel Nichols, Naomi Watts, Duffy
Perché è in classifica: per le sue labbrazze

Melissa George ha avuto, anzi ha una carriera strana.
L’ha “inventata” David Lynch (e scusate se è poco), con Mulholland Drive (e scusate sempre se è poco), in cui aveva una particina piccola piccola ma che bucava lo schermo grande grande. Dopodiché sembrava che le porte di Hollywood le si fossero aperte, spalancate davanti, e invece è caduta nel limbo di quelle attrici che non sono delle complete sconosciute, ma nemmeno delle superstar. Dopo qualche thrillerino-horrorino poco eccezionale, la Melissa G ha imbroccato una serie di thrillerini parecchio interessanti come Triangle e A Lonely Place to Die, e sta alternando carriera cinematografica e televisiva. In tv si è segnalata con parti secondarie nei vari Alias, In Treatment, Grey’s Anatomy, mentre ora è la protagonista assoluta della spy-serie britannica Hunted. Se la serie in sé non mi convince granché, c’è sicuramente un motivo per cui vale la pena seguirla: Melissa George. Melissa George e soprattutto le sue labbra. Ci sono donne che come punto di forza hanno le tette, o il culo, o gli occhi, o lo sguardo, altre la personalità, o il carattere, o la simpatia... Lei c’ha le labbra.
Al 14esimo posto di questa classifica non c’è tanto Melissa George. Ci sono le labbra di Melissa George.



domenica 11 novembre 2012

Stone Temple Tv Pilots: Drama

"Non sono una gran maiala, no no!"
Puntate pilota e nuove serie tv in partenza a bizzeffe sui canali americani, parte seconda.
Mercoledì ci siamo scaldati con le comedy, una manciata divertenti, altre non troppo, oggi ci tocca vedere le serie drama.
Qualcosa di decente c’è, qualcosa di bellino pure. La maggior parte delle serie non si eleva però dalla medietà. Magari è ancora un po’ presto per dirlo, però se l’autunno 2011 ci aveva regalato novità strepitose come Homeland, Once Upon a Time e American Horror Story, questo Fall 2012 è piuttosto deprimente. Vabbene che l’autunno è la stagione deprimente per antonomasia, però di solito è anche la grande stagione delle novità tv. Sperando che qualche new entry più gustosa arrivi nel prossimo inverno, ecco intanto il punto della situazione sulle nuove serie (più o meno) drama.

Nashville
Cos’è? Nashville è l’8 Mile o se preferite l’Almost Famous della country music. O, meglio ancora, è Friday Night Lights con le chitarre country al posto delle palle da football.
Nashville racconta l’eterna lotta.
Quale eterna lotta, quella tra Bene e Male?
No, quella tra MILF e teen. Il vecchio contro il nuovo.
"Perché ti sei seduta così lontana?
Solo perché sono una gran maiala, non vuol mica dire che puzzo..."
Non sto parlando delle primarie del PD. In quel caso è solo il vecchio decrepito che si scontra contro il vecchio mascherato da nuovo. Sto cercando di depurarmi, perché pensare alla politica italiana mi fa solo ingrossare il fegato, però una frecciatina ogni tanto concedetemela...
In questa serie, la lotta è tra la MILF Connie Britton, già MILFona di Friday Night Lights e American Horror Story 1, e la teen Hayden Panettiera Penettiere Panettiere, già cucciola eroica in Heroes e pure inteprete di Amanda “sono innocente” Knox in un non proprio memorabile film tv.
Chi vince tra Connie e Hayden?
A voi la scelta. Per me adesso siamo in una vicinanza “too close to call”, come dicono gli americani. E comunque, eterna lotta a parte, il pilot di Nashville, per quanto non un capolavoro, è stato il migliore della stagione.
Continuerò a seguirlo? Certo che sì.
Probabilità rinnovo: presto per dirlo, speriamo in bene ma non sta facendo ascolti strepitosi…
(voto 7+/10)

"Hey, Lana Lang, ma è vero che Clark Kent lì sotto è tutto tranne che super?
Beauty and the Beast
Cos’è? Una serie poliziesca che con La bella e la bestia ha davvero ben poco a che fare. Certo, lei è bella: è Kristin Kreuk, Kristo! Kristin Kreuk era già stata Lana Lang Del Ray in Smallville e qui la vediamo in versione poliziotta. Diciamo che però è credibile come poliziotta quasi quanto Manuela Arcuri lo era nelle (s)vesti di carabiniera. Lui invece non è che sia proprio una bestia: ha una cicatrice sul viso, ma 99 donne su 100 credo se lo farebbero comunque…
Va riconosciuto a The CW di mettere più cura ultimamente nelle serie che realizza. O almeno nei pilot. Questo ha la regia del mestierante Gary Fleder, musiche di Mark isham (lo stesso di quelle magiche di Once Upon a Time), canzoni di Florence + the Machine e M83. È tutto più professionale. Il che non vuol dire che i risultati siano necessariamente strepitosi. Infatti per ora Beauty and the Beast sembra il solito crime procedural non necessario, ma se in futuro giocasse di più sulla parte fantasy potrebbe anche diventare (quasi) interessante. Ma non credo.
Continuerò a seguirlo? Ancora uno o due episodi, forse, poi si vedrà…
Probabilità rinnovo: prima stagione completa confermata.
(voto 5-/10)

"Com'è andato l'intervento alle tonsille a Mr. Ford?"
"Tonsille??? Oops, io gli ho asportato qualcosa più in basso..."
The Mob Doctor
Cos’è? Un'ennesima serie medical con una particolarità: la protagonista è una scugnizza che di secondo mestiere, all’infuori dell’ospedale, fa la dottoressa della mafia. Protagonista che è interpretata da un volto nuovo piuttosto interessante, quello di Jordana Spiro, ma ciò non significa che da sola riesca a reggere l’intero peso di una serie che appare deboluccia. Molto deboluccia.
Continuerò a seguirlo? Mah, non penso proprio.
Probabilità rinnovo: rimane a forte rischio cancellazione, però Fox ha intenzione di mandare in onda tutti gli episodi finora prodotti.
(voto 5/10)

"Già cancellati? Azz, non ho fatto manco in tempo a prendere il caffè!"
Made in Jersey
Cos’è? Una serie legal con protagonista una scugnizza che sembra uscita da Jersey Shore. Peccato solo sia più educata, meno tamarra e quindi non è per nulla divertente. Made in Jersey ambiva forse ad essere la versione italoammericana di Ally McBeal, invece è una porcheruola già scaraventata fuori dai palinsesti americani. Non ci mancherà.
Continuerò a seguirlo? Anche volendo, no. Ma non l’avrei seguita comunque.
Probabilità rinnovo: nessuna, è la prima serie cancellata dell’autunno 2012.
(voto 4/10)





"Ancora battute su pompieri e pompe? Cambia repertorio,
Cannibal! Comunque... Lady Gaga mi ha appena fatto
un bel pomp... pompelmo, un bel succo di pompelmo."
Chicago Fire
Cos’è? La vita di un gruppo di pompi… pompieri.
Vi piacciono i pompi… i pompieri?
Allora è la serie che fa per voi. Se invece vi piacciono solo i pompi… e le pompin… allora potete anche evitarlo tranquillamente.
Continuerò a seguirlo? Non è troppo malaccio, ma ha un appeal davvero scarso. Quindi per me è no.
Probabilità rinnovo: bassine, gli ascolti non sono un granché, ma magari una prima stagione verrà commissionata comunque.
(voto 5+/10)

Hunted
Cos’è? Serie spionistica made in Britain con protagonista le labbra più sexy del piccolo schermo, quelle di Melissa George. Mi aspettavo l’adrenalina di 24 o di un Alias, o quanto meno un minimo di originalità o un pizzico di humour britannico, invece per il momento sembra la classica seriosa serie spy, senza infamia e senza lode. A parte le labbrazza di Melissa George.
Continuerò a seguirlo? Perché è una produzione britannica, ma soprattutto perché c’è Melissa George, gli do’ ancora una chance.
Probabilità rinnovo: già confermato dalla BBC per una seconda stagione.
(voto 6+/10)

"Alba Parietti, arrenditi! Non potrai mai avere delle labbra come le mie!"

"Le parole di Cannibal non mi piacciono granché. Che famo, lo bombardiamo?"
Last Resort
Cos’è? Una serie ambientata in un sottomarino?
Uh, Madonna! Ho già spento la televisione.
Hey, un momento, gli sviluppi però vanno più dalle parti di Lost. Un Lost militare che dai primi episodi non si capisce se rischi di sprofondare tra i fondali dei palinsesti tv, o emergere come una delle rivelazioni della stagione. Mi sa più la prima.
Continuerò a seguirlo? Con grande fatica. Devo ancora capire qual è il vero potenziale di questa serie. Ma più vado avanti e più si affonda…
Probabilità rinnovo: bassine, gli ascolti sono sotto il livello di soglia persino per un sottomarino, però al momento ha la fiducia del network ABC.
(voto 6/10)

"Ma perché voi dottori mi chiedete tutti se potete operarmi al naso?
Tu manco sei un chirurgo plastico..."
Emily Owens M.D.
Cos’è? È la versione sfigata di Grey’s Anatomy.
Già Meredith Grey di suo è bella sfigata, tra tragedie, incidenti e morti varie. Questa Emily Owens, con il volto e soprattutto il nasone di Mamie Gummer, invece è sfigata brutta, tanto che la serie si potrebbe chiamare Emily Owens C.D.B. (Cyrano De Bergerac).
L'unico divertimento allora è lo stesso di quello che si può provare al gioco delle differenze, solo che qui sgamarle è davvero dura, talmente sono impercettibile. In più, già Grey’s Anatomy di suo nasceva come copia più seriosa di Scrubs…
Continuerò a seguirlo? Ma anche no.
Probabilità rinnovo: non è partito benissimo, ma considerando che siamo su The CW una stagione completa potrebbero anche regalargliela. Una seconda non penso.
(voto 5/10)

"Se mi ti farei? Elementare, Watson!"
Elementary
Cos’è? Sherlock Holmes (l'ex Sick Boy Jonny Lee Miller) ai giorni nostri, solo trapiantato negli Stati Uniti e con al suo fianco un Watson più sexy e orientale di quanto ci ricordassimo. A interpretare Watson c’è infatti… Lucy Liu.
Cosa c’entra Lucy Liu con Watson?
Niente, e infatti proprio questo è il caso più interessante di tutta la serie.
Continuerò a seguirlo? Elementare, Watson: assolutamente no.
Probabilità rinnovo: sta andando benuccio, una prima stagione completa è già stata ordinata.
(voto 4/10)

Copper
Cos’è? Serie crime western ambientata negli anni ’60. Come Vegas? No, in questo caso con anni ’60 intendo 1860! Per gli amanti del genere, un degno erede di Deadwood e una valida alternativa a Hell on Wheels.
Continuerò a seguirlo? No, perché non sono un amante del genere.
Probabilità rinnovo: non sta facendo enormi ascolti, però è la prima produzione originale di BBC America e quindi è difficile prevedere come vorranno procedere.
(voto 6/10)

"Alba Parietti, smettila! Stai lontana dalle labbra di Melissa George!"

E poi ci sono le serie di cui ho già parlato...

"Cannibal, ti farò rimpiangere di avermi paragonata a Fiammetta Cicogna!"
Cos’è? La copia di Lost, FlashForward e Terra Nova che finisce per somigliare più a Terra Nova che alle altre due. Non è un complimento. E la protagonista è la Fiammetta Cicogna della tv americana. Nemmeno questo è un complimento.
Continuerò a seguirlo? Fino a che non mi stuferò di criticarlo.
Probabilità rinnovo: già ordinata una prima stagione, ma (purtroppo) visti gli ottimi ascolti americani è probabile venga confermato pure per una seconda.
(voto 4/10)

Cos’è? La serie trash più diabolicamente gustosa della stagione. Un misto tra atmosfere thriller e soap senza troppe pretese che non piace a nessuno, ma non me ne frega niente. A me me gusta.
Continuerò a seguirlo? Hell yeah!
Probabilità rinnovo: bassissime, gli ascolti sono pessimi e la serie rischia di essere diabolicamente cancellata, maledetti americani. Per il momento comunque ABC gli sta dando fiducia.
(voto 7/10)

"Ragazzi, vi presento la mia nuova moglie."
"Aaargh!!!"

"Punto tutto sulla chiusura di Pensieri Cannibali prima della fine dell'anno."
Cos’è? Un crime procedural con la fascinosa ambientazione della Las Vegas degli anni ’60. Protagonisti i pessimi Dennis "senza quid" Quaid e l'ex Terra Nova Jason O'Mara.
Continuerò a seguirlo? No, ci potete pure scommettere sopra.
Probabilità rinnovo: una prima stagione completa dovrebbe esserci, per una seconda chissà.
(voto 5/10)

Cos’è? Serie firmata The CW su Freccia verde, un misto tra Revenge, Assassin’s Creed, Smallville e la solita vicenda supereroica. Non troppo male, ma nemmeno niente di eclatante.
Continuerò a seguirlo? Vista la pochezza delle altre nuove serie, sto cercando di dargli ancora un minimo di fiducia.
Probabilità rinnovo: il pilot è stato il più seguito per il network The CW degli ultimi 4 anni, dagli esordi di The Vampire Diaries, quindi la conferma per una stagione completa è già arrivata.
(voto 6+/10)

"Chi l'avrebbe detto che su Pensieri Cannibali si trovavano
pure le istruzioni per cucirsi da soli una spalla?"

sabato 28 gennaio 2012

A Lonely Place to Die: ma andare in vacanza a Ibiza vi fa schifo?

A Lonely Place to Die
(UK 2011)
Regia: Julian Gilbey
Cast: Melissa George, Holly Boyd, Ed Speelers, Sean Harris, Eamonn Walker, Alec Newman, Karel Roden, Kate Magowan, Garry Sweeney
Genere: survival ma non troppo
Se ti piace guarda anche: Triangle, Eden Lake, Frozen, 127 ore, Shadow, Shrooms

A Lonely Place to Die è un film che parte già svantaggiato. Appartiene infatti a un filone di cui non sono per nulla appassionato. Quello delle pellicole che ci raccontano di tizi avventurosi che finiscono in situazioni estreme. Alla 127 ore o alla Frozen, per dirne due che nemmeno mi sono dispiaciuti.
"Sì, tranquilla, fai pure. Non so, vuoi farti anche una partita ad Angry Birds?"
È solo che io questo stile di vita proprio non lo condivido. Ben altro conto è la storia del protagonista di Into the Wild, con la sua fuga dalla società capitalista che appoggio, per quanto io in Alaska in mezzo agli orsi personalmente non ci terrei ad andare. In quel caso dietro c’è una filosofia differente. In questo caso la filosofia è quella di divertirsi a fare cose estreme come arrampicarsi sulle montagne.
Ma dico, non potete godervi una tranquilla vacanza al sole di Ibiza?
O una tranquilla crociera?
Uhm, esempio sbagliato…
Comunque, ognuno nella propria vita può fare il cazzo che gli pare, per quanto mi riguarda, però se ti cacci in certe situazioni, poi non puoi lamentarti più di tanto se ti capita qualche imprevisto tipo che ti rimane un braccio incastrato tra due rocce. E soprattutto: è proprio il caso di farci dei film sopra?

A Ibiza a quest'ora saresti abbracciata a una bottiglia di tequila. Per dire...
La partenza di questo A Lonely Place to Die con questo branco di scalatori tra le montagne della Scozia lascia quindi presagire il peggio, ma poi il film vira in un’altra direzione: quella del survival horror con la solita tematica dell’insensatezza della violenza. E il genere survival è un altro di quelli che non mi entusiasmano particolarmente.
Bene: siamo finiti dalla padella alla brace.
Però il film poi vira ancora, introducendo un nuovo personaggio a sorpresa, e poi vira ancora verso il criminal movie e insomma la sceneggiatura prende così tante pieghe inaspettate (o più o meno inaspettate) che si rischia di avere le vertigini come di fronte a un dirupo, però allo stesso tempo c’è anche la medesima scarica di adrenalina, omadonna che ficata.
Le mille direzioni prese rendono quindi A Lonely Place to Die una visione intensa, con una tensione leggera (non altissima, ma comunque presente) che accompagna dall’inizio alla fine. Di più preferisco non dirvi, perché se no vi tolgo il gusto della sorpresa.

"Tu, sì proprio tu. Se osi venire in vacanza tra i boschi, ce n'è anche per te!"
A impreziosire una sceneggiatura capace di sfuggire dalle trappole dei film di genere sopra citati, ci sono anche le affascinanti ambientazioni degli sterminati paesaggi collinari scozzesi, un regista dal buon talento visivo, come si può notare soprattutto nella parte finale, qualche eco di Lost che fa capolino qua e là nella costruzione del mistero. E qualche eco di Lost, seppur vago, non fa mai male. Fa non sto parlando della nuova serie Alcatraz.
Nel poco conosciuto cast, in mezzo a un gruppo di comprimari non troppo esaltante, in mezzo alle montagne svetta, è proprio il caso di dirlo, la protagonista Melissa George. Attrice notata già ai tempi di Dark City e in una particina piccola ma importante nel Mulholland Drive di David Lynch, stella sempre sul punto di esplodere e invece mai esplosa. Non so se adesso il non esplodere possa essere considerata una sfiga, però per fortuna la Melissa non è mai nemmeno implosa, si è tenuta in allenamento in varie serie tv, da Alias a Grey’s Anatomy, e negli ultimi tempi si è notata nell’interessante Triangle. Anche quello un film capace di scappare dai soliti stereotipi del genere survival-horror.

A Lonely Place to Die è quindi una bella roba. Non un “bella roba” di quelli detti in maniera ironica, ma un bella roba che significa che questo è un film che consiglio.
E se sono sopravvissuto io a un survival horror, potete farcela benissimo pure voi.
Sarà anche che questo alla fin fine del survival horror ha ben poco…
(voto 6,5/10)

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