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giovedì 20 maggio 2021

Nuevo orden: il nuovo ordine è quello di guardare 'sto film

 
 
 
Nuevo orden

In molti paesi del mondo è uscito con il titolo New Order, ma non è un film sul gruppo nato dalle ceneri dei Joy Division.
 

martedì 22 gennaio 2019

Grazie Roma





Aò, bella regà. Che me dite?
Io mò ve racconto de quello che è successo lo scorso 22 dicembre. Nun 'n giorno qualunque. Er giorno de a partita Juventus – Roma.
A poche ore dar matche io stavo tutto agitato, vè, quand'ecco che m'arriva 'na telefonata 'naspettata. Me sta a chiamà la pischelletta che me piasce. Nun me caga mai de striscio manco pé sbàjo e me caga proprio er giorno in cui sto tutto teso pé a partita? A li mortacci sua!
Io comunque le rispondo tutto gentile: “Bella lì, che me racconti?”
Ciaaao! Niente, cioè, che ti va di venire a casa mia a vedere Roma?
Subito subito senza manco pensarci le ho risposto: “Minchia sì!”
E lei me fa: “Come, scusa?
Io me schiarisco la voce e le faccio: “Miii... piacerebbe moltissimo.”

Così niente, ce mettiamo d'accordo e io a sera sono lì sotto a citofonarle. Salgo da lei. È a prima volta che vado a casa sua. Anvedi che bell'appartamentino ai Parioli! Io in genere nun frequento molto la zona. Sò più 'n pischello de bassifondi. Che c'avete presente er quartiere de Bastogi che se vede in Come un gatto in tangenziale? Ecco, mò io abito 'na zona del genere. Casa sua invece tutta fighetta. C'ha er divano fighetto. Pure er computer ce l'ha fighetto, quello co' a mela. Me fa: “Ce lo vediamo su Netflix”.
Io le chiedo: “Ma che adesso gli incontri de calcio li stanno a fà vedè pure su Netflixe? Che è, vogliono fà le scarpe a DAZN?”.
Lei me interrompe e me fa: “Scusami, che c'entra il calcio?
“Juve – Roma. 'A partita. Stasera. Presente?”
Mi sa che c'è stato un misunderstanding”.
“Chi è che c'è stato? Che è, hai invitato n'antro?”
Intendevo dire che credo ci sia stato un piccolo fraintendimento. Io t'ho invitato a vedere Roma, il pluripremiato film di Alfonso Cuarón. Lo danno in streaming su Netflix. Non Juve – Roma.
Io lì per lì ho pensato: “Roma, er pluritelegattato filme de Astronzo Culón? Ma de che sta a parlà? Che s'è fumata, questa?”, poi me sò reso conto che tra noi c'era stato effettivamente 'n piccolo fraintendimento, o misunderstanding come le piace stà a dì a lei, e così pé rimedià le ho fatto: “Ma lo so. Te stavo a cojonà! Che ce sei cascata? Ma che me frega a me de a partita? È da quanno so' 'n pischelletto piccolo così che er calcio nun lo sto più a seguì. È tutto 'n magna magna, lo sanno tutti, daje.”

Lei me sembra che se la sia bevuta. O almeno me sembra che ha fatto finta de bersela. E a proposito de bere, m'ha versato 'n bicchiere, anzi 'n calice de vino che le han regalato i suoi da nun ho capito bene quale prestigiosa azienda vinicola de mii cojoni. A me comunque annava bene anche 'na birretta fresca presa ar Carrefourre. Nun pe' dì. Poi lei fa' partì er filme su Netflixe. Roma se chiama. In testa già me sto a girà un filme tutto mio. Aò, finalmente l'han fatto, penso. Han realizzato 'n filme su a Maggica. A Maggica Roma. Daje Astronzo Culón, faccè sognà!

Chissà su cosa si starà a concentrà? Sur Pupone? De sicuro deve parlà de er Pupone. E poi magari der Principe Giannini.
Sui titoli de testa così io chiedo alla pischella: “Ma che Giannini ce sta?”.
Giancarlo Giannini? No, non mi risulta sia nel cast.
Io penso: “Ma chi è 'sto fetentone de Giancarlo Giannini? Io stavo a parlà der mitico Giuseppe Giannini, naturalmente” però ho preferito nun dirglielo, ché me sembrava già tutta assorta a vedè er filme. Filme che è tutto in bianco e nero, manco l'avessero girato quei gobbi bastardi. Dopo qualche minuto me rendo conto che no, questo nun è 'n filme su a Maggica. Nun ce stà er Pupone e nun ce stà manco er Principe Giannini. E a dirla tutta nun è manco girato a Roma, 'tacci loro!

mercoledì 2 luglio 2014

INSTRUCTIONS NOT INCLUDED – UN PAPÀ PER AMIGO





Instructions Not Included
(Mexico 2013)
Titolo originale: No se Aceptan Devoluciones
Regia: Eugenio Derbez
Sceneggiatura: Guillermo Ríos, Leticia López Margalli, Eugenio Derbez
Cast: Eugenio Derbez, Loreto Peralta, Jessica Lindsey, Daniel Raymont, Karla Souza, Alessandra Rosaldo, Margarita Wynne
Genere: caliente
Se ti piace guarda anche: Tre scapoli e una bimba, Io & Marley, Sole a catinelle

¡Hola chicos! ¿Cómo estás? ¿Que pasa? ¿Che cacchios fates?
Io me sono appena gustado un film muy guapo. Muy… muy no tanto, però abbastanzas lindo, andale andale!
La película es mexicana como yo y el titulo original es No se Aceptan Devoluciones. In Italia no sé porqué ma è uscito con il titulo Instructions Not Included. Tu vuò fa’ l’americano, mericano, mericano, ma sì nato in Italy. Ricordalo, Cabrón!
Va detto que anche el film vuò fa’ l’americano, mericano, mericano, pur essendo mexicano. Instructions Not Included es la storia de Valentín, el solito chico que no vuole cresceres, no vuole metteres su familia, no vuole averes responsabilidad, pero un día se ritrovas con una niña, la su figlia, porqué la madre gliela lascia tutta per sé e quindi si deve prendere la responsabilidad. So’ cazzi sua, in praticas!

Valentín così va negli USA a cercares la madre della niña, ma la madre della niña es desaparecida y così lui se trovas un trabajo. ¿A fare il lavapiattis? ¿A fare il puliscicessis?
!No!
Noi mexicanos no dobbiamos micas hacer solo quello, nella vida. Anche si no habla inglés, Valentín se trova un trabajo muy bueno y muy respetable. O quasi… Si mette a fare lo stunt, lo stuntman por el cinema. In questo modo riesces a superares todos les sues paures, y inoltres riesces a mantener la niña. Fino a che la madre rientreras nelle loro vidas…

"Cosa sto facendo?
Sto cercando di fare più tenerezza del Gatto con gli stivali, naturalmente!"
¿Cosa succedes ahora?
No ve lo dico. Voi ve lo potetes vederes al cinema, così dates un poco de dinero a noi poveros mexicanos. Ne vales la pena?
Yo creo que sì. Existe algún defecto. Por esempio, la pelicula es troppo buonista, políticamente correcta o, com’è che dite voi in Italia?
Fabiofazista, sì.
Inoltres la regia è al livello di quella delles telenovelas, los actores no son muy fenomenal, el protagonista Eugenio Derbez, que es el director tambien, sembra la version con le meches de Neri Marcorè y quindi como playboy no es muy creíble, y la bionda Jessica Lindsey es un actriz muy perra. ¿Como dites in Italia? !Cagna!
La niña Loreto Perlata invece es muy buena, la mejor del cast.
No todo es guapo y algunas scenas son muy infantil, pero la pelicula se lascias guardares, con algúnos sorrisos y algunas lágrimas. Porqué nos mexicanos sappiamos hacer rideres y hacer piangeres allo stesso tiempo. Mica sappiamos hacer sólo la siesta.
Y el final della pelicula es muy bastardo! Vi farà piangeres como Io & Marley y forse ancor de più, porqué alla fin esta película funzionas più como drammone strappalágrimas que como comedia.
!Viva la tristeza! ¡Que viva México!
(voto 6+/10)

lunedì 30 giugno 2014

BRASILE 2014 – IL MONDIALE CANNIBALE, OTTAVI DI FINALE PARTE 2





Ancora Mondiali, ancora ottavi di finale, ancora Mondiale Cannibale.
Ieri ci sono state due nuove partite battaglie parecchio agguerrite.
Nella prima della calientissima giornata l’Olanda ha avuto la meglio su un combattivo Messico, con un uno-due pazzesco nel finale di gara.
Mexico, Ándale Ándale!

Olanda – Messico 2 – 1



L’altra partita tra Costa Rica e Grecia è finita alla lotteria dei rigori e il biglietto vincente se lo sono aggiudicati quei fortunelli dei costaricani.

Costa Rica – Grecia 6 – 4
(ai rigori)


E quest’oggi?
Alle ore 18:00 vi potete beccare Francia – Nigeria, almeno se avete Sky, mentre alle ore 22:00 c’è Germania – Algeria sia su Rai che su Sky.
Buon proseguimento di mondiale cannibale!

martedì 17 giugno 2014

BRASILE 2014 – IL MONDIALE CANNIBALE, GIORNATA 6




Ieri si è disputata la partita più attesa del Mondiale e per fortuna non ha deluso le altissime aspettative, mandando in visibilio il pubblico brasiliano e del globo tutto. Sto parlando di Iran – Nigeria, naturalmente, finita con un entusiasmante 0 – 0. Dopo le emozioni travolgenti provocate da questo match, tutte le altre nazioni ce l’avranno dura per riuscire a offrire uno spettacolo migliore.
Chi ha faticato un pochino a convincere del tutto è stata invece la Germania, vincitrice con uno striminzito 4 – 0 sul Porcogallo dell’atteso Christian De Sica Ronaldo.



E a proposito di Christian De Sica, la splendida notizia è che l’attore ha deciso di dire basta ai Cinepanettoni. “Per ora preferisco fermarmi, altrimenti rischio di fare sempre le stesse cose,” ha dichiarato.
Dopo 25 anni di film di questo tipo ripeterti? Ma cosa dici mai, Christian?

Tornando al calcio dopo questa parentesi cinematografica (cinematografica???), ecco i risultati delle partite di ieri, che hanno visto anche la vittoria degli USA sul Ghana per 2 – 1. E finalmente c’ho azzeccato un pronostico!

GRUPPO F
Iran – Nigeria 0 – 0

GRUPPO G
Germania – Portogallo 4 – 0

GRUPPO G
Ghana – Stati Uniti 1 – 2


Questo invece è il programma di oggi.

GRUPPO H
Ore 18:00
Belgio – Algeria
Pronostico cannibale: 2 – 0

GRUPPO H
Ore 00:00
Russia – Corea del Sud
Pronostico cannibale: 3 – 1

GRUPPO A
Ore 21:00
Brasile – Messico
Pronostico cannibale: 2 – 1

Puntiamo i riflettori su quest’ultimo match.
Eccoli, che qui a Pensieri Cannibali per questo Mondiale non badiamo a spese.


Per quanto riguarda il Brasile, il mio consiglio cinematografico è quello di recuperare, se ancora non l’avete visto, City of God.
Vi è piaciuta Gomorra – La serie?
Allora dovreste apprezzare pure questo film, con le favelas a cavallo tra gli anni ’60 e ’80 che non sembrano poi così distanti dalla Scampia di oggi.



Riguardo agli avversari di stasera dei padroni di casa, vi lascio invece con un pezzo che impazzava nell’estate 2006, “Me Voy” della cantante mexicana Julieta Venegas. E con questa canzone, anche io me ne vado.

sabato 16 novembre 2013

UN POST SU POST TENEBRAS LUX




Post Tenebras Lux
(Messico, Francia, Olanda, Germania 2012)
Regia: Carlos Reygadas
Sceneggiatura: Carlos Reygadas
Cast: Nathalia Acevedo, Adolfo Jiménez Castro, Rut Reygadas, Eleazar Reygadas, Willebaldo Torres, Mitsy Ferrand, Joakin Chardonnens, Ander Vérez, José Alberto Sánchez
Genere: follesistenziale
Se ti piace guarda anche: The Tree of Life, Holy Motors, The Fountain - L'albero della vita, Possession

Post Tenebras Lux è un capolavoro.
Mi correggo: se finisse dopo i primi 10 minuti, sarebbe un capolavoro. La prima scena potrebbe essere tratta dal nuovo film di Terrence Malick e la seconda scena potrebbe essere presa dalla nuova pellicola di David Lynch, se mai si ricorderà di essere un grande regista prima ancora che un cantante così così.
Meraviglia e genialità. Lampi di grande cinema. Letteralmente lampi, considerando come la prima scena sia ambientata nel corso di un temporale. Forse però avrebbero dovuto intitolarlo Pre Tenebras Lux. La luce arriva subito all’inizio. Il meglio è tutto lì. 10 minuti di cinema pazzesco. Il resto è a un livello inferiore, ma non è da buttare. Resta un po’ di delusione addosso perché, dopo una partenza tanto folgorante, ci si ritrova poi nel mezzo di un pasticcio autoriale e ciò sia inteso sia in senso negativo sia in positivo. Post Tenebras Lux è un casino. Uno di quelil in cui è bello perdercisi, anche perché non si può scegliere di fare altrimenti. Si può solo restare impotenti dall’imponenza della rappresentazione del regista messicano Carlos Reygadas. Alcune scene apparentemente non hanno senso. E forse non solo apparentemente. Altre scene sembrano solo slegate dal resto, montate in una maniera non tradizionale. Qualcuno ha detto montate a caso? Non io.

Il bello dei film come questo, i film d’autore, i film creativi, i film senza senso, è che puoi dargli tu un senso e sentirti intelligentissimo. Probabilmente poi l’autore intendeva tutt’altro, cose che proprio non c’entravano niente con i viaggi mentali che ti sei fatto tu, però non importa, no. Una volta che un autore dà in pasto al pubblico la sua opera può salutarla con una manina, perché ormai non è più sua, è di tutti.
Le reazioni nei confronti di Post Tenebras Lux sono state molto contrastanti. Ai livelli di un discorso di Berlusconi. C’è chi l’ha amato alla follia e chi l’ha odiato alla follia. Sempre di follia si tratta e nel caso di un film folle come questo ci sta.

Al Festival di Cannes 2012, dove è stato presentato, l’hanno adorato e, nell’anno della Palma d’Oro ad Amour di Michael Haneke, hanno consegnato a Carlos Reygadas il premio per la miglior regia, a discapito di altri nomi mica da ridere come Leos Carax (Holy Motors), Jacques Audiard (Un sapore di ruggine e ossa) e Wes Anderson (Moonrise Kingdom) rimasti a bocca asciutta.
A me personalmente sono piaciuti di più i tre titoli appena citati, meno Amour, però il premio a Reygadas, accolto all’epoca da numerosi fischi, non mi sembra scandaloso. Non tutto funziona alla perfezione, in Post Tenebras Lux, però la sua regia è davvero particolare e degna di nota e di un premio. C’è un uso continuo della lente grandangolare che smussa gli angoli, non lontana dalla vista umana e ci sono scene di pura bellezza. Pura follia, ma anche pura bellezza.

"Cioè, c'è un diavolo col bigolo di fuori e tu ti fai
dei problemi a mostrare le tette?"
C’è però anche chi l’ha odiato. Odiato al punto da voler vedere il regista staccarsi la testa dal collo. Perché?
Perché, come detto, è un film senza senso o a cui comunque è difficile dare un senso univoco. Non è un film del tutto antinarrativo, perché un abbozzo di storia c’è. Giusto un abbozzo riguarda una famiglia particolare: il padre fissato con il sesso anale, la madre che si fa le orge, la bimbetta che gioca con le mucche e il bimbominkia che ogni tanto compare e fa del casino. Tra l’altro i due piccoli sono i figli dello stesso regista. A parte questo contesto famigliare, è un film parecchio antinarrativo e arty. Come The Tree of Life. Come The Fountain – L’albero della vita. Come le pellicole di Zulawski. Come Holy Motors. Come quei film che quando arrivi alla fine ti fanno staccare la testa dal collo. Perché continuo a dire ‘sta cosa? Guardate Post Tenebras Lux e capirete.
Capirete anche che il diavolo vien di notte con le scarpe tutte rotte e il pistolino di fuori. Mentre noi dormiamo, il diavolo ci entra in casa, si fa un giro e poi esce.
Sono impazzito?
Sì, ma vi ripeto di guardarvi il film e poi le mie parole assumeranno un senso. O quasi.

Ma io, questo Post Tenebras Lux, l’ho amato o l’ho odiato?
Ho amato la prima parte e poi mi è piaciucchiato il resto. Mi ha comunicato molto. Cosa nello specifico non sto a dirlo, perché probabilmente non avrà granché a che fare con ciò che comunicherà a voi o con ciò che il regista voleva comunicare. D’altra parte questo è il primo film del talentuoso Carlos Reygadas che vedo e quindi non so indicare quali elementi possa avere in comune con le sue altre opere e quanto sia connesso ad esse. Per quanto folle, per quanto composto da scene bellissime unite tra loro in un modo non sempre chiaro, il tutto in ogni caso mi è sembrato avere una sua coerenza.
Tutto, tranne una cosa che proprio non ho capito: le scene dei ragazzi che giocano a rugby. WTF?
Lo so che ci sono altre sequenze molto più fulminate e allucinate di quelle, però, con tutto il resto del film ambientato in Messico, ‘sti tizi inglesi che giocano a rugby cosa diavolo c’azzeccano?
Reygadas sei un pazzo e anche per questo, soprattutto per questo, il tuo film non l’avrò amato alla follia, ma gli ho voluto bene.
Adesso però vado a staccarmi la testa.
(voto 7,5/10)

Un grazie va a The Cinema & Music Show per i sottotitoli italiani. Se non li trovate in rete, passate dalla sua pagina Facebook a richiederli.



domenica 27 ottobre 2013

CASA DE MI PADRE ES TU CASA




Casa de mi Padre
(USA 2012)
Dirección: Matt Piedmont
Guión: Andrew Steele
Reparto: Will Ferrell, Genesis Rodriguez, Diego Luna, Gael García Bernal, Efren Ramirez, Adrian Martinez, Pedro Armendáriz Jr., Nick Offerman, Dan Haggerty, Molly Shannon
Género: picante
Si te gusta, también se ve: Milagros, Machete, Betty la fea

Mi nombre es Niño Caníbal y yo estoy aquí para decirles acerca de la película Casa de mi Padre, protagonizada por el muy famoso comediante Will Ferrell. Usted no sabe?
También ha protagonizado películas como La historia de un hombre que sabía cómo contar a uno, 2 De boda en boda y dos zapatos para la gloria.
No entiende?
Bien, allora proverò a scrivere un poco in italiano, feliz?

Casa de mi Padre es una película muy graciosa, che in spagnolo significa molto divertente, non significa che è molto graziosa. Non è la película más graciosa nella carriera de Will Ferrell, ma no es tan malo tambien. Si ride a tratti, ma la película es un ibrido tra la parodia di una película messicana, il melodramma, il western, il genere criminale e una película seria. Più una parodia che una cosa seria, comunque, a partire dalla parlata di Will Ferrell. Metà del fascino e dello spasso della película sta proprio nel sentirlo (s)parlare in spagnolo, tutto serio e impegnato com’è a fare l’attorone latino americano. È talmente calato nella parte da sembrare davvero un hombre mexicano, non un gringo americano.
Y luego anche los otros actores sono muy in parte. Diego Luna y Gael García Bernal si ritrovano dopo aver fatto insieme Y tu mama tambien y despues c’è anche la muy bonita Genesis Rodriguez. No, no es parente de quella puta de Belen Rodriguez. Però es una muchacha un poco puta tambien. Me gusta. Prima si fa Diego Luna, poi si fa Will Ferrell e pure con il Gael García Bernal  che è suo zio, ha un rapporto un poco incestuoso. Quindi no, non ha niente di che invidiare a quella puta de Belen.

"Mi matrimonio es más guepo que el tuyo, Belen!"

"Ci arrendiamo Cannibal. Non abbiamo capito una parola del tuo post,
possiamo usare il traduttore di Google?"
Un’altra parte del fascino della película sta invece nella sua realizzazione in stile vagamente Grindhouse, come se fosse una versione comica di una película di Robert Rodriguez. Tra le altre note positive vi è inoltre la colonna sonora, che fa respirare l’odore della terra mexicana e che vanta anche una Christina Aguilera in gran spolvero rispetto alle sus últimas canciones de mierda. Suena como una buena cantante, nella canción d’apertura. La musica es protagonizada de un sacco di otros momentos, con varie scene canore che tengono un ritmo bueno e sono tra le cose più piacevoli della visione. Bene anche le scene più comiche, soprattutto le prese per el culo dei mexicani, con il loro prendersela comoda in tutto, con la loro mania di salutare 50 mila volte (un po’ come gli italiani) e con la loro fissa per il fumo. I messicani fumano sempre, anche in punto di morte.

A non convincere molto sono invece il miscuglio tra le parti comiche e quelle serie, non del tutto riuscito, e soprattutto una trama parecchio scontata. Capisco che esta es una parodia delle solite storione latine, però lo siento ma se poteva fare de più. Ao’, com’è che il mio espanol sta finendo per somigliare al romanesco?
Oh, stop speaking that fuckin’ Spanish. Yo no hablo espanol muy bien. Io parlare a mala pena itagliano. Chiudiamola qui.
Fin.
(nota 6+/10)



lunedì 10 gennaio 2011

Jukebox 2010 - n. 25 Hello Seahorse! "Casa Vacia"

Hello Seahorse! "Casa Vacia"
Genere: pop messicano
Se ti piace ascolta anche: Broadcast "Come on let's go"

Il pezzo più incantato dell’anno

testo liberamente non tradotto (vi risparmio il mio spagnolo)
Las paredes de esta habitacion
comienzan a cobrar vida
despues de todo lo que ya paso
despues de parecer perdida
esa casa que fue mi guarida
ahora tiene olor a vainilla
esa luz amarilla
alumbra una nueva vida

lunedì 3 gennaio 2011

I miei film dell'anno 2010 - n. 31 Machete

Machete
(USA)
Regia: Robert Rodriguez
Cast: Danny Trejo, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Robert De Niro, Steven Seagal, Lindsay Lohan, Don Johnson, Jeff Fahey, Cheech Marin, Mayra Leal, Electra Avellan
Genere: tex-mex
Se ti piace guarda anche: Planet Terror, Grindhouse – A prova di morte, Dal tramonto all’alba, Sin City, The Expendables, Kill Bill, C’era una volta in Messico

Trama semiseria
All’ex agente federale Machete viene sterminata la famiglia. A distanza di qualche anno, il senatur Robert De Niro prova a chiudere le frontiere texane per evitare l’ingresso dei messicani terùn e architetta così un finto attentato alla Belpietro/Bossi/Berlusconi coinvolgendo lo stesso Machete. Ma si rivelerà una trappola...

Pregi: divertentissimo, un B movie di serie A ricco di trovate, la sceneggiatura con i suoi riferimenti politici è tutt’altro che banale e poi ci sono Jessica Alba e Lindsay Lohan praticamente nude!
Difetti: c’è anche Steven Seagal, uno dei peggiori attori di tutti i tempi, ma alla fine riesce pure lui a fare la sua porca figura

Personaggio cult: Machete, parla poco ma quando lo fa tira fuori battute da action d’altri tempi
Battuta cult: Machete non manda SMS. Machete improvvisa

Leggi la mia RECENSIONE

venerdì 22 ottobre 2010

I mostri siamo noi

Monsters
(UK 2010)
Regia: Gareth Edwards
Cast: Scoot McNairy, Whitney Able, i monsters
Genere: fantascienza umanistica
Links: imdb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Cloverfield, District 9, Lost, The Road, La guerra dei mondi, Tremors

È così diverso guardare l’America dal di fuori.

In questo periodo si fa un gran parlare di mostri. La televisione ce ne presenta talmente tanti, e di vario tipo e bruttezza, che questi Monsters sono decisamente più affascinanti e umani (guardando la pellicola capirete il perché).

Monsters fa parte di una nuova generazione fantascientifica sulla scia di film come Cloverfield e District 9, in cui i personaggi e le storie hanno un ruolo cruciale rispetto a effetti speciali, alieni o mostri vari (che difatti vengono nascosti per la maggior parte del tempo). Assunto che vale ancora di più per Monsters, tutto incentrato non su guerre stellari ma sui due protagonisti: un fotografo che è stato incaricato di riaccompagnare l’affascinante figlia (che somiglia a Cameron Diaz) del suo capo, dal Messico su agli Stati Uniti. Perché?
Perché il Messico è stato invaso da delle misteriose e mostruose creature aliene e gli USA stanno erigendo una grande muraglia (come quella cinese) per tenerli fuori. Praticamente si isolano dal resto del mondo pur di preservare la loro specie. E che i messicani si arrangino.
Al di là del ben presente sottotesto politico e di critica alla società americana (il film è made in England), come dicevamo tutto si concentra sui due protagonisti e sulla relazione che si instaura tra loro. Lui ha una figlia che però non può mai vedere e salta da una relazione occasionale all’altra, lei si sta per sposare ma non sembra del tutto felice della sua vita. Due anime che vagano in giro per il mondo alla ricerca di se stesse. E pazienza se in mezzo ci sono anche delle creature piuttosto inquietanti.

Qual è il miglior film di fantascienza dell’anno? Non rispondetemi Avatar che mi incazzo. Per me è Monsters il miglior film di fantascienza visto nel 2010, anche se definirlo un film di fantascienza è limitativo e fuorviante di ciò che la pellicola realmente è: un’avventura on the road, un viaggio condito da splendidi dialoghi e attimi di vera magia. Insomma, un beautiful monster.
(voto 7/8)

Monsters non è ancora uscito in Italia, ma sono piuttosto fiducioso che presto o tardi lo distribuiranno. Intanto per il momento c’è la versione sottotitolata!

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