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martedì 2 gennaio 2018

I peggio film 2017





Ta-dan. Il momento più temuto dai cineasti e pure dagli spettatori cinematografici di tutto il mondo è arrivato. Sono uscite le nomination dei Razzie Awards?
No, mi riferisco ai peggiori film dell'anno secondo il discutibile, quest'anno credo più che mai, giudizio di Pensieri Cannibali. Tra porcatone terrificanti e pellicole che una buona parte di mondo tranne me considera dei Capolavori, tra campioni d'incasso e lavori firmati da alcuni dei più osannati registi sulla faccia della Terra, ecco 10 visioni che io personalmente non ho ancora digerito.


Flop 10 2017 di Pensieri Cannibali

giovedì 12 ottobre 2017

Uomini di neve, ninja, MILF e... Miki Moz





Che settimana assurda, nelle sale italiane così come pure nella nostra rubrica sulle uscite.
Questo weekend escono film che si rivolgono un po' a tutti i tipi di pubblico, dagli appassionati di thriller a quelli di patiti di cinema autoriale italiano (se ne esistono), dai bimbetti fino alle MILF.
Per aiutarvi a orientarvi in tutte queste variegate proposte, ecco che, insieme a me e al mio blogger rivale Mr. James Ford, in questa nuova puntata della rubrica c'è un altro ospite speciale: Miki Moz, l'autore del famoso, ma più che altro famigerato Moz O'Clock. Un blog che ormai possiamo considerare storico, visto che è giunto al suo 11esimo anno, o alla sua 11esima stagione come preferisce dire il suo creatore. Un sito dal sapore spesso rétro che parla di pop culture a 360°, da giocattoli e videogames a fumetti e junk food, passando per film, musica e serie tv. Un blog quindi non strettamente cinematografico e, dalle sue discutibili opinioni seguenti, ciò si vede eccome, uahahah!


L'uomo di neve
"Questa settimana, anziché chiamare un blogger cinematografico come si deve, hanno chiamato un esperto di giochi e junk food?
Sono davvero riusciti a farmi rimanere di ghiaccio."

giovedì 29 giugno 2017

Cinema criminale





Mentre le spiagge e le piscine si affollano sempre di più, e cinema e blog cinematografici si svuotano sempre di più (UUUH, CHE PAROLE POLEMICHE!), ecco che in sala arrivano una serie di filmetti che sanno molto di saldi estivi. E che riusciranno a svuotare le sale ulteriormente, un po' come si faceva con i pezzi svuotapista in discoteca un tempo, quando io e il co-conduttore di questa rubrica Mr. James Ford eravamo ggiovani.


Codice criminale
"Ford, vuoi metterti alla guida al mio posto? Ma che ci vuoi far andare ad ammazzare???"

lunedì 26 giugno 2017

Song to Song, Film to Film, Noia to Noia





Song to Song
Regia: Terrence Malick
Cast: Rooney Mara, Ryan Gosling, Michael Fassbender, Natalie Portman, Lykke Li, Bérénice Marlohe, Cate Blanchett, Holly Hunter, Callie Hernandez, Tom Sturridge, Val Kilmer, Patti Smith, Iggy Pop, John Lydon, Florence Welch, Flea, Anthony Kiedis, Chad Smith, Black Lips, Spank Rock


In quel periodo della mia vita mi piaceva il cinema estremo
mi piaceva... non so se mi piaceva, però lo guardavo
guardavo un sacco di film di Terrence Malick e sembravano tutti uguali
sembravano... lo erano, mi sa tanto

lunedì 13 marzo 2017

La Alicia sugli oceani





La luce sugli oceani
Regia: Derek Cianfrance
Cast: Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz


RECENSIONE SENZA SPOILER

Michael Fassbender e Alicia Vikander sono bellissimi. Il film La luce sugli oceani un po' meno.
Non si tratta però nemmeno della schifezzona di cui hanno parlato alcuni critici dopo la presentazione all'ultimo Festival di Venezia. È una pellicola dai ritmi lenti, anche mooolto lenti se vogliamo proprio essere sinceri, eppure devo dire che non mi ha annoiato particolarmente. E sì che io soffro la noia come poche altre cose al mondo. Sarà che loro due sono così belli già singolarmente e insieme lo sono ancora di più, che comunque stare a guardarli è un piacevole passatempo. Non che nel film facciano chissà cosa. Di scene di sesso ce n'è a malapena una e non è nemmeno una cosa troppo arrapante. Lo so che vi sto dando una brutta notizia, ma è così.

giovedì 9 marzo 2017

La luce sui cinema







Michael Fassbender, Alicia Vikander, Brie Larson, Tom Hiddleston, King Kong, Mr. James Ford e soprattutto Cannibal Kid.
Nella rubrica dedicata alle uscite cinematografiche di questa settimana, i nomi forti certo non mancano.
Vuoi saperne di più?
Scopri nel dettaglio qui sotto quello che ti aspetta se andrai al cinema nei prossimi giorni!

La luce sugli oceani
"Alicia, sai che una volta anche Cannibal Kid ha tagliato la barba a Ford?"
"Ma no, Michael, ti sbagli. Lui voleva solo tagliargli la testa!"

mercoledì 4 gennaio 2017

Assassin's Film






Anno nuovo, rubrica... vecchia.

Oh, non è che si possono sempre trovare delle idee nuove, quindi vi tocca la solita rubrica sulle uscite settimanali anche in questo 2017. Così come a me tocca sempre avere al mio fianco, invece di una bella valletta che non parla, quella spina nel fianco di Mr. James Ford, il mio famoso famigerato blogger rivale.

Di nuovo comunque ci sono i film in arrivo questa settimana.
Nuovi sì, ma che poi siano anche validi non ne sarei tanto sicuro. Proviamo comunque a scoprire quali sono le prime uscite nei cinema che meritano una visione e quali possono essere ignorate in questa tipica vecchia rubrica cannibal-fordiana.

Assassin's Creed
"Siamo tornati indietro nel tempo fino al 1400 e Ford qua è già vecchio."
"Ma quanti cazzo di anni ha quello?"

martedì 26 gennaio 2016

Un Crispy Macbeth con una Coca-Noia grande e un MilkShakespeare piccolo





Macbeth
(UK, Francia, USA 2015)
Regia: Justin Kurzel
Sceneggiatura: Jacob Koskoff, Michael Lesslie, Todd Louiso
Tratto dall'opera teatrale di: William Shakespeare
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Sean Harris, Paddy Considine, David Thewlis, Elizabeth Debicki
Genere: tragico
Se ti piace guarda anche: Valhalla Rising, Coriolanus, Vikings, Game of Thrones

Guardando il film Macbeth, che riprende con estrema fedeltà i dialoghi scritti da Shakespeare nel 1600, ogni volta che qualche personaggio apre bocca, mi è venuta voglia di gridare: “Ma parla come mangi!”.
Non è certo la prima volta che al cinema si sentono le parole del Bardo riprese pari pari. Nel caso di Romeo + Juliet di Baz Luhrmann i vecchi dialoghi trasportati in un contesto moderno, o meglio post-moderno, creavano però uno splendido effetto straniante. Discorso simile per il curioso, seppure non altrettanto riuscito, adattamento di Joss Whedon di Molto rumore per nulla.

lunedì 25 gennaio 2016

Che brutta persona che era Steve Jobs





Steve Jobs
(USA, UK 2015)
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Aaron Sorkin
Tratto dal libro: Steve Jobs di Walter Isaacson
Cast: Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Katherine Waterston, Michael Stuhlbarg, Perla Haney-Jardine, Ripley Sobo, Mackenzie Moss, John Ortiz, Sarah Snook
Genere: informativo informatico
Se ti piace guarda anche: Halt and Catch Fire, The Social Network, The Newsroom

Steve Jobs era un brutto figlio di buona donna. Era egoista. Egocentrico oltre ogni misura, tanto che non esitava a paragonarsi a Dio. Era un sociopatico, o qualcosa del genere. Amava farsi odiare dalle gente o, semplicemente, non gliene fregava niente di ciò che pensava la gente, salvo poi cercare il loro consenso attraverso le sue popolari creazioni. Il suo contributo al mondo dei computer è stato più a livello estetico che non pratico. I meriti delle sue invenzioni più geniali forse non è che fossero tutti suoi. Lui, di suo, probabilmente non ha creato un bel niente. Può essere considerato un genio semmai del marketing, più che dell'informatica. Le persone a lui vicino le trattava per lo più da schifo e come padre è stato davvero così così. Per non dire pessimo.

"Bambina, questo computer non è un giocattolo, ma un'opera d'arte. Quindi tieni giù quelle zampe!"

lunedì 25 maggio 2015

CANNES ED EUROVISION 2015: L'ITALIA CHE PERDE






Com'è finita al Festival di Cannes 2015 ormai lo sappiamo tutti. I tre moschettieri, il trio delle meraviglie, i Qui, Quo e Qua del cinema italiano Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone non hanno vinto niente. Manco il premio per il miglior assistente in seconda, il miglior elettricista o il miglior stagista che porta i caffè sul set. Zero. È andata a finire come agli ultimi Mondiali: una disfatta totale.
In questo caso però non si parla di sport, bensì di arte. Qui si potrebbe aprire il dibattito sul fatto che anche alcuni calciatori possano essere considerati artisti, penso ad esempio a Zidane, ma lasciamo stare questo discorso. Sorrentino, Moretti e Garrone avranno altre occasioni per rifarsi. Non parlo della notte degli Oscar, bensì di quando i loro film passeranno al prestigiosissimo giudizio di Pensieri Cannibali.

lunedì 17 novembre 2014

FRANK AMENTE ME NE INFISCHIO





Frank
(UK, Irlanda 2014)
Regia: Lenny Abrahamson
Sceneggiatura: Jon Ronson, Peter Straughan
Cast: Domhnall Gleeson, Michael Fassbender, Scoot McNairy, Maggie Gyllenhaal, François Civil, Carla Azar
Genere: folle
Se ti piace guarda anche: Essere John Malkovich, I'm Here, Quasi famosi

La Storia della Musica è piena di artisti mascherati. Tra i primi ci sono stati i The Residents, i Kiss, i Rockets. Quindi nei 90s è diventata una tendenza cool nell'ambito metal, soprattutto grazie agli Slipknot, mentre negli ultimi anni la moda ha colpito parecchio il genere elettronico. Sulla scia dei Daft Punk, molti artisti e dj come deadmau5, SBTRKT e The Knife hanno nascosto i propri volti. Anche in Italia abbiamo i nostri esempi di musicisti mascherati con Bloody Beetroots e i Tre allegri ragazzi morti. Rimanendo in tema fumettistico, un altro esempio di band celata dietro a degli avatar sono i Gorillaz, la cartoon band formata da Damon Albarn.
C'è poi chi ha creato dei personaggi fittizi, come il terrestre David Bowie diventato l'alieno Ziggy Stardust, o il timido e pantofolaio ragazzetto Brian Warner che si è trasformato nel satanico Marilyn Manson, o ancora il riflessivo rapper Marshall Mathers che all'occorrenza diventa la sua controparte scatenata e senza peli sulla lingua Slim Shady. Tanti altri, non solo in ambito musicale, hanno un alter-ego, come l'aspirante giornalista-scrittore Marco Goi, meglio noto (si fa per dire) come il blogger Cannibal Kid.

Il caso più clamoroso di musicista mascherato, nonché di confusione tra identità e alter-ego, è però un altro, meno conosciuto rispetto ai precedenti (Cannibal Kid a parte): quello di Frank Sidebottom.
Chi è Frank Sidebottom?
Questo qui.


venerdì 5 settembre 2014

XXX-WOMEN – SELFIE DI UN FUTURO PASSATO





X-Men - Giorni di un futuro passato
(USA, UK 2014)
Titolo originale: X-Men: Days of Future Past
Regia: Bryan Singer
Sceneggiatura: Simon Kinberg
Cast: Hugh Jackman, James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Peter Dinklage, Nicholas Hoult, Ellen Page, Evan Peters, Ian McKellen, Patrick Stewart, Josh Helman, Halle Berry, Anna Paquin, Famke Janssen, Shawn Ashmore, Lucas Till, James Marsden, Booboo Stewart
Genere: mutande mutante
Se ti piace guarda anche: gli altri film sugli X-Men

Nel 2023 il mondo è avvolto dalle tenebre, dilaniato da una guerra senza fine tra due fazioni opposte.
Il motivo del conflitto?
Tutto è cominciato il primo settembre 2014, quando un hacker ha pubblicato in rete gli scatti osé e senza veli di varie attrici, cantanti e celebrità come Ariana Grande (1 metro e 50 cm di sesso concentrato), Kate Upton (che roba esagerata!), Kirsten Dunst (non certo nuova a mostrarsi come mammà l’ha fatta), Teresa Palmer (stesso discorso di Kirsten) e soprattutto lei, Jennifer Lawrence.

"Volete vedere le foto in cui sono nuda?
Perché, davvero non le avete ancora viste?

La causa scatenante della guerra è stata lei, Jennifer Lawrence, l’interprete di film come Hunger Games, Il lato positivo, Un gelido inverno e X-Men - Giorni di un futuro passato. Quest’ultimo è un prodotto di intrattenimento supereroico decente, che parte dall'ottimo spunto iniziale di usare i viaggi nel tempo alla Ritorno al futuro per poi spegnersi poco a poco, cercando di infilare in mezzo a combattimenti ed effetti speciali vari anche un poco convincente discorso socio-politico-storico. Una pellicola guardicchiabile ma in fin dei conti senza senso: cioè, prendi Jennifer Lawrence e le dai la parte della mutante mutaforme, cosa che significa che nelle sue splendide sembianze comparirà per appena pochi minuti delle eccessive due ore e passa di durata, mentre per il resto del tempo è conciata come una na’vi di Avatar?
Ciò non ha alcuna spiegazione!

"Volevate uno scatto di me nuda?
Vi piace, questo?"

Una volta postate online le foto di Jennifer Lawrence, la mutante in mutande, c’è stato un periodo di grande calma in cui tutti gli uomini del mondo si sono chiusi in bagno attrezzati di smart phone, iPhone, iPad e portatili vari per “studiare” per bene tali scatti. Una volta terminato questo periodo di pace, il mondo si è diviso in due categorie.
Da una parte quelli che difendevano il diritto alla privacy della divina Jennifer Lawrence e si opponevano alla divulgazione delle sue foto intime, sebbene fossero i primi ad averle consultate a dovere. Più e più volte.
Dall’altra parte c’erano quelli che osannavano l’hacker che ha trafugato e rese pubbliche tali immagini.
Le due posizioni sono tutt’oggi inconciliabili e la guerra tra le due parti prosegue senza sosta. Per cercare di fermare il conflitto, un gruppo di esperti in immagini erotiche chiamati XXX-Men ha trovato una soluzione. Mandare qualcuno indietro nel tempo, nel momento in cui Jennifer Lawrence ha scattato i suoi primi sexy selfie e li ha sbadatamente caricati in rete, in modo da impedire così l’inizio della battaglia.
Per prima cosa, è stato fatto un tentativo con Marty McFly, spedito a bordo della sua DeLorean, ma non ha mai più fatto ritorno, nessuno sa il perché, e la missione è stata considerata un fallimento. Si è provato allora a mandare un certo Donnie Darko nel passato, solo che nemmeno lui ha mai fatto ritorno nel presente, cioè nel futuro, ovvero il 2023, e così la guerra è proseguita.
A questo punto, l’unica speranza che restava per l’umanità era fare un terzo tentativo, spedendo nel passato Wolverine, l’unico oltre a Marty McFly e Donnie Darko a poter reggere un viaggio nel tempo, considerata la capacità del suo cervello di rigenerarsi anche dopo uno stress simile.
Quello che molti scienziati si sono chiesti a questo punto è stato: “Ma perché, Wolverine ha un cervello?”.
Qualunque fosse la risposta a questo dubbio amletico, Wolverine sembrava in ogni caso quello giusto da spedire nel 2014 per fermare Jennifer Lawrence e, già che c’era, per scoprire cosa fosse successo a McFly e Darko.

Mandato indietro nel 2014, giusto per fare il figo e perdere del tempo anziché concentrarsi sulla sua missione, Wolverine si è svegliato a letto con una tipa, quindi ha fatto a botte con degli scagnozzi che gli stavano alle calcagna, quindi ha fatto una rimpatriata con i suoi vecchi amici degli XXX-Men e poi, solo una volta che si era stufato di fare tutto queste cose che entusiasmeranno i fan dei film fumettistici e meno gli altri, si è ricordato il motivo per cui l’avevano mandato a quel tempo. Doveva trovare Jennifer Lawrence. Sì, ma come fare?

"Hey tu, sai dove si nasconde Jennifer Lawrence? Non riesco a trovarla."
"Hai provato a casa sua, Wolverine?"
"Uh, no. Ottima idea, non mi sarebbe mai venuta in mente."

Per trovare una celebrità nell’anno 2014, bastava andare sul sito di gossip TMZ che segnalava la posizione di tutti i VIPs in tempo reale e il gioco era fatto.
Dov’era Jennifer Lawrence?

"Dimmi dov'è Jennifer Lawrence se no ti infilzo!"
"E' a casa sua! Come dobbiamo dirtelo?"
"Ah già."

La bella attrice se ne stava nella sua casetta a Los Angeles a farsi degli autoscatti provocanti da mandare a Chris Martin dei Coldplay, il quale ai tempi aveva appena rotto con Gwyneth Paltrow.
Chris Martin???
La Lawrence poteva farsi qualunque uomo, donna, animale, XXX-Man o XXX-Woman sulla faccia della Terra e aveva deciso di farsi Chris Martin, il cantante più lagnoso di quell’epoca?
Certe cose non hanno davvero una spiegazione. Ciò che invece si poteva spiegare era il mistero relativo a Marty McFly e Donnie Darko. Quei due se ne stavano alla finestra dell’appartamento di Jennifer Lawrence e sbavavano alla visione di lei che si faceva le foto mezza nuda. Ecco perché non erano mai tornati. Non erano riusciti a fermarla e se ne stavano lì impalati ad ammirarla.
Wolverine però doveva essere più forte di loro. Doveva andare lì, prenderle il suo cellulare e buttarlo. Gettare via quelle preziose, splendide foto per sempre.
Ce l’ha fatta?

Vi posso dire che no, non c’è riuscito. Nel 2023 la guerra sta ancora andando avanti e la nuova idea che è venuta agli XXX-Men per fermare Jennifer Lawrence e per salvare così l’umanità dal baratro è rispedire indietro nel tempo una donna. Soltanto una donna potrebbe riuscire a restare immune al fascino di Jennifer Lawrence nuda e portare a termine la missione con successo. La candidata più accreditata al momento pare essere Ellen Page
Ehm. XXX-Men, per un compito del genere siete sicuri sia proprio lei la scelta più saggia?
(voto 6-/10)

lunedì 24 febbraio 2014

12 ANNI SCHIAVO, UN FILM IN CORSA PER LA LIBERTÀ E PURE PER L’OSCAR




12 anni schiavo
(USA, UK 2013)
Titolo originale: 12 Years a Slave
Regia: Steve McQueen
Sceneggiatura: John Ridley
Ispirato al libro: 12 Years a Slave di Solomon Northup
Cast: Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Lupita Nyong'o, Sarah Paulson, Kelsey Scott, Quvenzhané Wallis, Dwight Henry, Scoot McNairy, Taran Killam, Chris Chalk, Michael K. Williams, Paul Giamatti, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Alfre Woodard, Brad Pitt
Genere: libero
Se ti piace guarda anche: Django Unchained, The Help, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

Questo post è liberamente ispirato a una storia vera

A fine 2013, in un paese teoricamente civile e teoricamente democratico come l’Italia, comincia la promozione del film 12 Years a Slave, nel nostro paese 12 anni schiavo. La pellicola racconta la vera storia di Solomon Northup, un violinista di colore, un uomo libero che nel 1841 viene rapito e ridotto in schiavitù. A interpretare questo personaggio troviamo uno strepitoso Chiwetel Ejiofor nominato agli Oscar per questa parte.
Quello che la distribuzione italiana si è chiesta a questo punto è stato un fragoroso: “Chiiiiiwetel chiiiiiiiiii?”
Si tratta di un attore che ha lavorato con registi prestigiosi come Steven Spielberg e Spike Lee, girato film come Amistad, Love Actually, Lei mi odia, Piccoli affari sporchi e American Gangster, però raramente in ruoli da protagonista e quindi non è che sia in effetti proprio notissimo.
A questo punto, come promuovere in Italia un film con un protagonista così poco conosciuto?
Meglio puntare sui nomi di richiamo nel cast dei comprimari. Ad esempio Michael Fassbender e Brad Pitt.


Ora, Michael Fassbender ci può ancora stare. Ha un ruolo da non protagonista notevole per cui è stato nominato agli Oscar 2014. Ma Brad Pitt…
Brad Pitt in 12 anni schiavo compare dopo 1 ora 40 e ha giusto un paio di scene. Il suo personaggio gioca un ruolo cruciale nella storia, però il suo è giusto poco più di un cameo. Tra l’altro è il peggiore del cast. Appare, fa un po’ il figo e non c’azzecca un granché con il resto della pellicola, ma vabbé, Pitt è uno dei produttori del film e quindi il regista Steve McQueen poteva mica dire di no a una sua apparizione.
La sua è l’unica prova recitativa discutibile di un cast per il resto in stato di grazia in cui spiccano tra gli altri Paul Dano, Sarah “American Horror Story” Paulson, Paul Giamatti, Benedict “Sherlock” Cumberbatch, e soprattutto la rivelazione Lupita Nyong'o, con un ruolo durissimo che è valso pure a lei la nomina agli Oscar 2014. Brava, molto brava, però la statuetta deve comunque andare a Julia Roberts o a Jennifer Lawrence, ok?
Al di là del fatto che Pitt è quello che si segnala di meno in questo grandioso cast, il suo è inoltre un ruolo davvero minuscolo. Dedicargli il poster è una cosa ridicola. È come se sulla locandina di Django Unchained avessero messo Franco Nero. E a questo punto è strano che in Italia non ci abbiano pensato…


Va bene, però adesso vogliamo parlare del film, che se no facciamo come quelli che mettono sulla locandina Brad Pitt invece di concentrarsi sugli aspetti davvero importanti della pellicola, che no, non riguardano Brad Pitt?

ATTENZIONE: QUALCHE SPOILER PRESENTE QUA E LÀ
12 anni schiavo è una pellicola impegnata ma non è una mazzata. È una frustata. Un’Odissea dentro lo schiavismo, quasi un’Apocalyspe Now della segregazione razziale, sebbene privo di quella follia e quella genialità in grado di far passare un film dall'essere buonissimo, perché 12 anni schiavo è un film buonissimo, a un Capolavoro assoluto.
Più che buonissimo, 12 anni schiavo è un film cattivissimo. Cattivissimi sono tutti i bianchi presenti, a parte il Santone Pitt, seppure con sfumature di cattivo diverse. È inoltre una pellicola che non ci risparmia alcuna violenza o atrocità. Non lo fa però con lo stile esagerato e quasi fumettistico di un Quentin Tarantino nel suo Django Unchained. Non lo fa nemmeno con lo stile esasperato e quasi horror del Mel Gibson de La passione di Cristo. Lo fa con uno stile suo. Steve McQueen in qualche modo rende poetica la violenza dei suoi film. Il suo è un cinema molto fisico, viscerale, che non può lasciare indifferenti. Steve McQueen fa male male male. Ce l’aveva fatto notare con il suo primo cazzotto, Hunger, ce l’ha ricordato con una seconda mazzata come lo splendido immenso Shame, e ce lo conferma adesso. Con una frustata. Una? Molto più di una. Quelle che Chiwetel Ejiofor è costretto a infliggere alla povera Lupita Nyong'o. Quelle che quel bastardo di Michael Fassbender gode a infliggere alla sempre più povera Lupita Nyong'o. Quelle che Julia Roberts o Jennifer Lawrence dovranno infliggere a una ancora più povera Lupita Nyong'o, perché mi spiace, ma nonostante questo piano sequenza sia impressionante, l’Oscar deve pur sempre andare alla Roberts o alla Lawrence, ok?
La scena fisicamente più sconvolgente è questa. Cinematograficamente parlando invece è quella dell’impiccagione di Chiwetel Ejiofor, in cui Steve McQueen utilizza delle lunghe riprese fisse. Una sequenza che qualche altro regista più gentile avrebbe tagliato, avrebbe risparmiato a noi pubblico sensibile. Steve McQueen invece no. Come un Michael Haneke ancora più sadico decide di non spostare la macchina da presa. Questo è l’immobilismo di chi non ha fatto niente per cambiare le cose, per anni, decenni, secoli. Se servisse una solo scena per rappresentare secoli di segregazione razziale nei tanto democratici Stati Uniti d’America, sarebbe questa.

Non è l’unica. Ci sono diverse scene fenomenali, in questo film. Tanto che a ripensarci l’idea che non sia un capolavoro comincia a vacillare un pochino. La scena del tentativo di fuga, ad esempio. Noi che non abbiamo vissuto in una situazione di merda del genere, nella sicurezza e nel comodo delle nostre casette ci possiamo domandare: “Sì, vabbè, ma perché questi non si ribellano allo schiavismo, perché non scappano?”.
Questa scena ci mostra come non ci fosse una via d’uscita. No exit. Era come vivere dentro The Walking Dead, solo con al posto degli zombie gli schiavisti e al posto degli umani degli attori migliori.
E ci sono diverse altre scene difficili da cancellare dalla mente, come quella della compravendita degli schiavi venduti come carne in macelleria, o quella del faccia a faccia notturno di Michael Fassbender con Chiwetel Ejiofor degna di un thriller tesissimo, così come resta impresso e fa venire la pelle d’oca a risentirlo lo splendido tema musicale composto da Hans Zimmer e poi quel momento in cui Ejiofor si unisce al coro gospel “Roll Jordan Roll” in maniera sempre più convinta e disperata. Allora capisci che 12 anni schiavo non sarà un capolavoro assoluto ma quasi quasi gli si avvicina. È un film potente, emozionante, forte, che ti rimane incollato addosso, come una frustata che lascerà per sempre la sua ferita profonda sulla tua pelle.

Il cinema di Steve McQueen non è un cinema di parole. È un cinema di immagini, di sequenze come quelle appena citate che lacerano la pelle. Eppure in questo 12 anni schiavo il regista inglese, pescando nel libro scritto dal protagonista di questa incredibile vicenda, Solomon Northup, ci regala anche alcune parole meravigliose, su tutte:
“Io non voglio sopravvivere. Io voglio vivere.”
12 anni d’applausi.

Steve McQueen con questo film non ci prende per mano per raccontarci una storiella edificante, come avrebbe potuto fare uno Steven Spielberg. Steve McQueen ci scaraventa in mezzo al 1800 e ci abbandona lì. Non da soli, bensì insieme a Solomon Northup/Chiwetel Ejiofor, e ci propone una storia differente da quella di altre pellicole sulla tematica dello schiavismo. Solomon era un uomo libero che, da un giorno all’altro, è stato trasformato in uno schiavo. La pellicola mostra cosa significa perdere la libertà per chi la libertà ce l'ha avuta. 12 anni schiavo sbatte in faccia al pubblico della White America e a noi pubblico bianco tutto l’assurdità della schiavitù, ficcandoci in testa una domanda: “E se capitasse a noi? E se facessero questo a noi?”.
La vicenda di Solomon Northup sarà ovviamente vissuta in maniera più vicina dalle persone di colore, ma la sua è una storia universale che racconta la perdita del bene più prezioso dell’uomo, la libertà. Una parola che purtroppo troppo spesso negli ultimi tempi è stata usata a vanvera, fino a essere svuotata del suo vero significato.
Si potrà dire che 12 anni schiavo gioca bene le sue carte per ammiccare le giurie dei premi che contano, Golden Globe così come Oscar. Eppure, in una delle ultime scene, l’inquadratura sul volto di Chiwetel Ejiofor che ritorna a casa non si può considerare una ruffianata. Quella è la rappresentazione della liberazione. La rappresentazione di un uomo che si rende conto di aver riacquistato tutto quello che aveva perduto. Perché la libertà è tutto. Quello è lo sguardo di chi ha smesso di sopravvivere e ora può tornare a vivere.
(voto 8+/10)

domenica 2 febbraio 2014

VEDI THE COUNSELOR E POI MUORI




The Counselor – Il procuratore
(USA, UK 2013)
Titolo originale: The Counselor
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Cormac McMarthy
Cast: Michael Fassbender, Penélope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem, Brad Pitt, Bruno Ganz, Rosie Perez, Toby Kebbell, Emma Rigby, Édgar Ramírez, Dean Norris, Natalie Dormer, Goran Visnjic
Genere: ridicolo
Se ti piace guarda anche: Basic Instinct 2, The Mexican, Domino

The Counselor – Il procuratore è come Napoli.
Mi spiego meglio: avete presente il detto “Vedi Napoli e poi muori?”. Ecco, per The Counselor vale lo stesso, sebbene giusto in un’accezione un filo meno positiva.

Vedi The Counselor e poi, se sopravvivi, ti chiedi: “Ma chi l’ha scritto, un abominio del genere?”
Come risposta ti aspetteresti un: “Stephenie Meyer sotto droghe pesanti”.
O, peggio ancora, un: “Stephenie Meyer da sobria”.
O, pure peggio, un “Federico Moccia in collaborazione con Nicholas Sparks alle prese con una storia pulp.”
E invece no. A scriverlo è stato il Premio Pulitzer Cormac McCarthy. Il premio più importante della narrativa americana l’ha ricevuto per La strada. Io non ho letto quel libro, avevo solo visto il film The Road con Viggo Mortensen, una specie di versione seria di Io sono leggenda e The Walking Dead, ma sono sicuro che se lo sia meritato. Se per La strada gli hanno dato il Pulitzer, adesso, per compensare, per la sceneggiatura di The Counselor devono dargli minimo la sedia elettrica. Un film del genere sembra scritto da un 14enne arrapato che nella sua vita al massimo ha scritto la lista della spesa, non da un 80enne Premio Pulitzer considerato un genio mondiale. Eddai, se quest’uomo si merita un Pulitzer, a quando un Premio Nobel per la Letteratura a Fabio Volo? O a me?

I dialoghi del film, quello sui diamanti tra Bruno Ganz e Michael Fassbender, sono una vergogna. Vorrebbero rivelare chissà quali verità sul mondo e invece finiscono per non dire niente. Sono fiumi di parole inconsistenti e noiosi. Dialoghi letterari che su carta potrebbero magari funzionare, sebbene non ci giurerei, ma che ascoltati recitati da degli attori, solitamente attori validi tra l’altro, perdono di senso. Tocca sentire Javier Bardem e Cameron Diaz scambiarsi opinioni profonde come:

È un po’ fredda come visione, non ti pare?
La verità non ha temperatura.

La stessa povera attrice è poi chiamata a cimentarsi in quella che fin da ora di candida al titolo di scena scult dell’anno: Cameron Diaz che si scopa un’auto. Detta così sembra una figata. Vi assicuro che non lo è. È una delle scene meno sexy cui si possa assistere. Grazie a momenti del genere, questo film è riuscito a farmi rivalutare persino Basic Instinct 2. Di brutto.


Il regista Ridley Scott ha dedicato The Counselor alla memoria del fratello Tony Scott, scomparso nel 2012, ma questo film è un affronto nei suoi confronti. Sembra quasi che Cormac McCarthy abbia voluto scrivere la parodia di un film hollywoodiano alla Tony Scott, quei thriller fracassoni e pulp stile Domino o Una vita al massimo. Peccato che quella che gli è uscita è soltanto la pessima copia di un film alla Tony Scott. Che brutto modo di omaggiarlo.

"Cos'è? Una manifestazione contro questo film?
Allora mi aggrego anch'io!"
Oltre a essere scritto da cani, altroché da un Pulitzer, con una trama assurda e priva di interesse alcuno, The Counselor è un film girato con stile ultrapatinato quanto lento, ultralento, come se Ridley Scott si fosse trasformato in un Michael Bay sotto sedativi. È un divertissement di lusso che non diverte nessuno. Persino gli attori, persino uno sprecatissimo Michael Fassbender, paiono annoiarsi a morte e paiono non comprendere le battute che McCarthy ha messo in bocca ai suoi personaggi.

Non capisco cosa stai cercando di dirmi” dice Michael Fassbender.
Non lo so” gli risponde Javier Bardem.

In questo stupendo dialogone possiamo riassumere il (non) senso dell’intera visione. Un insulto all’intelligenza umana, un insulto al cinema, un insulto alla memoria di Tony Scott. Un thriller senza tensione, un action movie senza azione, un dramma senza drammi che si sarebbe potuto salvare solo con un po’ d’ironia e invece, a parte qualche battutina penosa che poteva risparmiarsi, si prende troppo dannatamente sul serio. Dopo aver visto una cosa del genere, giuro che sto male. Malissimo. Mi sento in fin di vita.
Vedi The Counselor e poi muori.
(voto 2/10)

P.S. Tralasciando il look osceno, Javier Bardem qui riesce ad avere un taglio di capelli (forse) più scandaloso che in Non è un paese per vecchi. Evidentemente quello da cui proviene non è un paese per parrucchieri.

Peggio così?

O così?

P.P.S. Ma la scena conclusiva?
Sbaglio o è il finale più ridicolo di sempre?

mercoledì 24 aprile 2013

SIAMO UOMINI O CANNIBALI?


"Ford? Ce l'ha piccolo così.
Il cervello, intendo..."
Siete svegli?
State ancora sbadigliando?
Siete vivi?
Dopo la parata di muscoli prestati alla recitazione che ha sfilato ieri nella noiosa lista fordiana, tocca oggi alla tanto attesa, scoppiettante ed esaltante top 10 cannibale.
Oggi assisteremo a una decina davvero fenomenale, che comprende i miei 10 attori preferiti. Specifico: non i migliori in assoluto, solo i miei favoriti. Quelli che con i loro ruoli hanno contribuito ad alimentare e a tenere accesa la fiamma della passione per il cinema nel sottoscritto. Così almeno ora saprete a chi dare la colpa…
Cannibal Kid

Alle spalle la grandiosa lista fordiana di ieri, oggi ci tocca sopportare l'altezzosa squadra del Cannibale, che nonostante abbia sfoderato nomi sicuramente degni di nota, non riuscirà neppure lontanamente a mostrare gli attributi ed il carisma delle scelte del sottoscritto.
Una lista, comunque, più interessante del previsto e decisamente più sensata di quella dedicata alle attrici della scorsa settimana, pur se non all'altezza dei nomi chiamati a rappresentare il Saloon.
Un pò come Pensieri Cannibali rispetto a White Russian.

1. Christian Bale


"Che è stammerda? Ormai anche Ford ha uno
smart ford phone."
CANNIBAL KID L’avevo già intravisto qua e là da qualche parte, come da bambinetto ne L’impero del sole di Spielberg, o nel mio cult personale Velvet Goldmine. È stato però vedendolo in American Psycho nella parte di Patrick Bateman che ho capito che Christian Bale era destinato a diventare il mio attore preferito. La sua interpretazione lì va oltre ogni limite, con un mix di pazzia e ironia, paura e risate… Cosa chiedere di più a un attore solo?
Dopo essersi aggiudicato con quel film un posto tra i miei idoli assoluti di sempre, il gallese Bale non s’è però certo fermato lì e si è dato anima e corpo a un’altra serie di ruoli estremi, passando nel giro di poco tempo dall’anoressico L’uomo senza sonno al fisicato Bateman mainstream, ovvero Batman, nella saga di Nolan, per poi tornare smunto in The Fighter, che gli è valso un meritato Oscar.
E poi cito ancora altre sue ottime prove visto che, al contrario di molti pseudo attorucoli fordiani, abbondano: The Prestige, The New World - Il nuovo mondo, Io non sono qui, Nemico pubblico, in attesa di vederlo insieme a Natalie Portman in Knight of Cups di Terrence Malick.
Un attore fenomenale, in grado di conquistare il grande pubblico nei panni del cavaliere oscuro, ma senza dimenticarsi del cinema d’autore. Quanti dei tuoi action heroes… volevo dire attori possono dire lo stesso, Ford?
Interpretazione top: American Psycho
MR. FORD Christian Bale è sicuramente uno di quegli attori in grado di mettere d'accordo tutti, perfino il sottoscritto e il Cannibale fin dai tempi del magnifico L'impero del sole, e sicuramente il suo talento di trasformista non è in discussione - e mi pare strano che il mio antagonista non abbia citato la sua strepitosa performance in The fighter -.
"E questo cos'è? Me lo volete dare un cellulare decente, sì o no?"
Appare però troppo rabbioso e menoso per una decina fordiana degna di questo nome, quindi che se lo tenga il mio altrettanto egocentrico rivale.
CANNIBAL KID Ford, comprarti un paio di occhiali no, eh? Magari un paio da hipster milanese ahahah!
Se vai a leggere bene sopra, la sua interpretazione in The Fighter l’ho citata sì. Nonostante l’Oscar vinto per quel film, il suo ruolo più pazzesco in assoluto per me rimane comunque quello in American Psycho, in cui riesce a essere esilarante e inquietante allo stesso tempo con un incredibile gioco di equilibrismo, un numero di Prestige da vero fuoriclasse.

"Il telefono a muro? Sul serio? Per protesta faccio lo sciopero della fame!"
"Contenti adesso?"

2. Leonardo DiCaprio


"Alla salute tua e della tua classifica, Grande Canny!"
CANNIBAL KID Leonardo DiCaprio è un attore sottovalutato. Mi spiego: è famosissimo e il suo nome da solo basta per aumentare l’interesse intorno a una pellicola. Però Oscar e premi vari lo snobbano e in molti lo considerano ancora “quello del Taitanic”.
E invece oltre al Titanic c’è di più e Leo l’ha dimostrato riuscendo in un’impresa nient’affatto facile e che a pochi è riuscita. Dopo una serie di ottime prove come in Buon compleanno Mr. Grape e Romeo + Giulietta, è diventato il teen idol di tutti (anche di Ford che andava in giro con la sua t-shirt) con il film di James Cameron. Una pellicola dal così grande successo che avrebbe potuto affondare la carriera di chiunque e relegarla a quel solo ruolo, invece DiCaprio ha superato le critiche all’anch’esso sottovalutato The Beach e si è costruito una carriera notevolissima lavorando con un sacco di grandi registi: Quentin Tarantino (Django Unchained), Christopher Nolan (Inception), Sam Mendes (Revolutionary Road), Steven Spielberg (Prova a prendermi), il mito fordiano Clint Eastwood (J. Edgar) e poi naturalmente Martin Scorsese, di cui è diventato il nuovo pupillo in Gangs of New York, The Departed, Shutter Island e The Aviator; per quanto mi riguarda quest’ultima nei panni di Howard Hughes la sua prova d’attore più strabiliante.
Leo quindi è il re del mondo e io? Io sono il re del fordo!
Interpretazione top: The Aviator
"Più affidabile questo di RyanGoslingAir!"
MR. FORD Incredibilmente io e Peppa Kid concordiamo sul fatto che il buon Leo sia stato indecentemente snobbato dall'Academy nel corso degli anni, e che abbia dato la sua prova migliore con il sottovalutatissimo The Aviator scorsesiano, un film che, ancora oggi, trovo a dir poco mastodontico.
Non avrebbe sfigurato neppure nella mia lista, eppure al cospetto di mostri sacri come Brando, Newman e McQueen ha dovuto cedere il passo inesorabilmente.
CANNIBAL KID Vabbè, se allora mi dai (giustamente) ragione su tutto, la prossima Blog War la vado a combattere contro Giocher, Lorant o qualcun altro dei (giustamente) sempre più numerosi miei detrattori.
MR. FORD Se sono sempre più numerosi, significa che il fordismo comincia finalmente a fare effetto!
CANNIBAL KID Può darsi, ma attento che dopo che hai osato considerare Rosario Dawson tra le migliori attrici della storia pure il numero dei tuoi haters è in crescita…

3. Michael J. Fox


"Pazzesco! Sono tornato negli anni '50 e Ford era già un vecchio..."
CANNIBAL KID Michael J. Fox è il simbolo del cinema americano anni Ottanta, quello più divertente, godurioso, fantasioso. Quello bello, non le schifezze trash tanto amate da Ford.
Dopo essersi fatto notare in tv nella sitcom Casa Keaton, Michael J. Fox si è guadagnato un posto nella storia del cinema e dei miei miti personali guidando la DeLorean di Ritorno al futuro. Senza questo film e senza il suo Marty McFly, non so se il cinema avrebbe avuto la stessa importanza nella mia vita, per la gioia futura di Mr. Ford, che all’epoca era già un signore di mezza età.
Michael J. ha fatto poi in tempo a regalarci qualche altro ruolo memorabile in Voglia di vincere, Il segreto del mio successo, Le mille luci di New York e Doc Hollywood, prima che gli venisse diagnosticato il Parkinson. Da lì in poi ovviamente la sua carriera ha subito una battuta d’arresto, ma tra Sospesi nel tempo e varie serie tv lo si è ancora visto in circolazione. Perché il fantastic Mr. Fox tiene duro e, nonostante il fisico minuto, è più forte di tutti gli attori wrestler fordiani steroidati stereotipati messi insieme.
Grande Giove e grande Michael!
"Pazzesco! Sono andato nel futuro e Cannibal Kid è ancora un bimbominkia!"
Interpretazione top: Ritorno al futuro
MR. FORD A sorpresa il Cucciolo Eroico inserisce nella sua lista un mito degli anni ottanta che per me è solo di poco sotto ai palestratissimi action heroes che lui tanto detesta, il buon Michael J. Fox.
Amatissimo anche dal sottoscritto ai tempi di Voglia di vincere e Ritorno al futuro, si è perso a causa della malattia, motivo per il quale non mi accanisco contro di lui - che condivide il Parkinson con una leggenda fordiana come Alì - quanto contro Cannibal, che potrei usare come nuovo sacco da boxe.
CANNIBAL KID Detto così, lo fai sembrare come se Michael J. avesse volontariamente scelto di avere il Parkinson per seguire le orme di un tuo mito… Povero Michael J., va bene essere malati, ma fordiani mai! uahahah

4. Woody Harrelson


"E' inutile che parli, Ford, tanto non ti ascolto!"
CANNIBAL KID Altro nome, altro attore strepitoso, altro mito cannibale. Se Michael J. Fox è stata la mia
icona degli anni Ottanta, Woody Harrelson ha raccolto il testimone dal collega in Doc Hollywood ed è diventato il mio attore idolo anni Novanta. Sono bastate due interpretazioni, davvero fenomenali e davvero oltre: il natural born killer Mickey Knox (nessuna parentela con Amanda, forse…) di Assassini Nati e il pornografo Larry Flynt, reso in maniera divertente e commovente allo stesso tempo. Per me due delle interpretazioni più impressionanti di tutti i tempi, non ci sono Pacino o De Niro che tengano.
Poi ha attraversato un periodo di oblivion, ma negli ultimi tempi è tornato alla grande, alla grandissima con Oltre le regole - The Messenger, Benvenuti a Zombieland, Amici di letto, 7 psicopatici e pure nel cinema mainstream con la saga di Hunger Games. Al fianco di Jennifer Lawrence. Alla faccia di Mr. Ford! E pure alla faccia mia!
Interpretazioni top: Larry Flynt - Oltre lo scandalo, Assassini nati - Natural Born Killers
"Signor giudice, al ritorno guida Ford e la prudenza non è mai troppa..."
MR. FORD Harrelson è un altro di quei mattacchioni che sarebbe stato meglio nella lista fordiana, ma che
per somma magnanimità ho lasciato in mano al mio rivale in modo da non creare squilibri troppo evidenti nel rapporto tra le nostre liste.
Certo, mi riesce difficile perdonargli di aver partecipato a quella farsa di Hunger games - anche se il suo personaggio era il migliore del film -, ma se l'ho fatto con Jennifer Lawrence, posso farlo anche con lui.
CANNIBAL KID Woody idolo sempre e comunque, anche nelle sue rare concessioni al cinema commerciale, ed ennesimo nome in grado di zittire il mio (ormai ex?) rivale rimasto senza argomenti.
Giocher, alzati dalla panchina e comincia il riscaldamento che nel secondo tempo entri tu!
MR. FORD Rare, ma terribili. Non c'è bisogno di Giocher per constatare la qualità infima di robaccia come Hunger games!
CANNIBAL KID Jennifer Lawrence, Woody Harrelson: tappatevi le orecchie e non state ad ascoltare questo infedele.
MR. FORD Infedele io!? Infedele - al Cinema - tu! Ahahahahaha!

5. Heath Ledger


"Cannibal ha pescato il Joker, per te Ford invece c'è solo... la Luna Nera!"
CANNIBAL KID Heath, uno dei più grandi talenti del cinema mondiale, uno dei più grandi rimpianti del cinema mondiale. Nell’arco della sua breve vita, Heath Ledger ci ha regalato una manciata di interpretazioni pazzesche, ma iddio solo sa cosa avrebbe potuto ancora tirare fuori dal cilindro…
A me aveva colpito da subito, fin dal suo esordio in 10 cose che odio di te, una teen comedy, perché nonostante lo snobismo di Mr. James Snob, è dal genere teen che spesso e volentieri vengono fuori i talenti più interessanti di domani. Già lì il suo tipo di recitazione si distingueva dagli altri, era puro istinto, senza filtri, viscerale, uno stile quasi animalesco, che poi ha portato anche nelle sue successive parti: Il destino di un cavaliere, Monster’s Ball (lui sì da Oscar, altroché Halle Berry), Lords of Dogtown, I segreti di Brokeback Mountain, Paradiso + Inferno, Io non sono qui, Parnassus e poi naturalmente quell’interpretazione folle, anarchica e allucinata del Joker ne Il cavaliere oscuro, in grado di far dimenticare persino quella già memorabile di Jack Nicholson.
Tanta roba, molta più della gran parte dei finti attori di Ford, eppure troppo poco rispetto a quello che avrebbe potuto ancora fare. Perché sono sempre i migliori ad andarsene mentre Ford è ancora qua? Ahahahaha (eddai Ford, non andare a piangere in un angoluccio, sto scherzando!)
Interpretazione top: Il cavaliere oscuro
"Anche dall'Aldilà, questi due ti arriveranno sul muso, caro Ford!"
MR. FORD Il buon Heath mi è sempre stato simpatico, australiano, nato nel mio stesso anno, pane e
salame e caotico abbastanza per non risultare spocchioso, sicuramente dotato. Eppure la prematura morte ci ha privato di un interprete che non sapremo mai se sarebbe stato una leggenda come Brando o McQueen oppure no.
E per quanto Il cavaliere oscuro e Brokeback Mountain siano stati grandi, definire la sua carriera migliore di quella di gente come Pacino mi pare una bestialità che soltanto il Cannibale poteva concepire.
CANNIBAL KID Il talento di Heath Ledger un McQueen se lo poteva giusto sognare. E, anche nel poco tempo che ha avuto, Heath è riuscito a regalarci più ruoli e interpretazioni memorabili di tanti più longevi attorucoli fordiani.
Non ho definito la sua carriera migliore di Al Pacino (dove te lo sei sognato, Ford?), dico solo che a livello personale le sue interpretazioni mi hanno emozionato di più e l’hanno fatto diventare uno dei miei preferiti di sempre. Di sicuro comunque la sua pur breve carriera è stata molto più interessante di quelle di un Mads Mikkelsen o del pur ottimo Christoph Waltz. E, se purtroppo non sapremo mai cos’altro avrebbe potuto fare in futuro, se non altro non ha avuto il tempo di fare la ridicola fine di Al Pacino in film da Razzie Award come Jack e Jill…
MR. FORD Strano che tu non abbia citato Sly, che di Razzie ha fatto razzia, negli anni. Sta di fatto che Heath ed il suo talento sono scoppiati come molti dei tuoi miti giovani e solo apparentemente invincibili, mentre i miei vecchi leoni ruggiscono ancora. Ahahahahah!
CANNIBAL KID Di ruggiti dalle tue parti non ne sento. Una metà dei tuoi vecchi leoni sta facendo compagnia a Heath, e quelli dell’altra metà sembrano più morti che vivi…

6. Edward Norton


"Bravi, mettetemi dentro che se becco Ford faccio una strage..."
CANNIBAL KID Lo dico subito prima che lo faccia Ford e così lo lascio senza argomenti: negli ultimi 10 anni Ed Norton ha buttato via, o quasi, la sua strabiliante carriera. È vero, è vero. Qualche segnale di ripresa lo sta dando, come la sua piccola parte nello splendido Moonrise Kingdom, però il ruolo del riscatto per lui deve ancora arrivare e potrebbe farlo a breve nei prossimi film di Wes Anderson e Inarritu. Nonostante negli ultimi tempi si sia un po’ attapirato, niente può cancellare le annate strepitose che ha vissuto a cavallo tra gli anni Novanta e i primi anni Zero. In quel periodo è diventato lo specialista, il maestro assoluto nella doppia parte, nel ruolo da sdoppiamento di personalità, in Schegge di paura, The Score ma soprattutto in Fight Club e in quel Capolavoro di recitazione che è American History X. Queste sono le interpretazioni malate, intense ed estreme che preferisco. Ed Norton è stato poi grandioso anche in La 25a ora, dopo di ché ha affrontato un periodo di calo che io però sono convinto supererà. Perché gli attori cannibali sono così. Sembrano andare al tappeto sotto i colpi dei muscolosi fordiani, ma si rialzano sempre e alla fine mettono a segno la zampata d’astuzia vincente!
Interpretazioni top: American History X, Fight Club
MR. FORD Esempio perfetto delle liste del Coniglione, Norton è l'emblema del talento sprecato perché mangiato da tonnellate di ego e dal successo, un pò come capita tutti i giorni al mio antagonista - per quanto riguarda l'ego, non per il successo, ahahahahah! -.
Alle spalle perle come American history X, Fight club e La 25ma ora, infatti, il Nostro si è spento almeno quanto si spegnerà il mio rivale dopo questa battaglia, e nonostante i timidi segnali degli ultimi tempi non credo sia destinato a riprendersi.
CANNIBAL KID Per me è meglio avere del talento e sprecarlo, che non averne alcuno e non avere quindi nemmeno il privilegio di sprecarlo…
Qualcuno ha menzionato Stallone?
Quanto allo spegnersi della sua carriera, Ed Norton mi sembra uno dei meno egomaniac ed esaltati della mia lista e quindi credo sia dovuto soltanto a una serie di sfortunate scelte a livello di film da girare. Ma adesso Ed è pronto a rialzarsi e a tornare a combattere nel Fight Club, perché nessuno può mettere i cannibali in un angolo!
MR. FORD Tranquillo, che se si rialza e torna nel Fight Club, due cazzotti dello Stallone Italiano possono tranquillamente rispedirlo a nanna.
Senza contare che l'impegno, specie se di fronte all'ego, è di gran lunga preferibile al talento.

7. Joaquin Phoenix


"Ahah, la lista di Ford di ieri faceva davvero ridere!"
CANNIBAL KID Uh, Joaquin Phoenix! Ma che attori della Madonna sto tirando fuori? Quanto stai
rodendo, Ford?
Fratello di River Phoenix, con Heath Ledger e James Dean un altro dei più grandi rimpianti del cinema mondiale, Joaquin si è costruito una carriera coraggiosa ed estrema, come d’altra parte sono un po’ tutti i nomi di questa strabiliante lista. Il primo ruolo che l’ha fatto diventare un mio idolo personale è stato nello splendido Da morire di Gus Van Sant, in cui perde la testa per una Nicole Kidman mai così bella. Eh sì che già di solito non è un cesso…
Poi comincia a farsi conoscere anche dal grande pubblico nel super successo Il gladiatore, film in cui io ho fatto decisamente il tifo per il suo Commodo non certo per er Russell Crowe (a proposito: strano non averlo trovato tra gli attori fordiani…). Quindi è diventato il cocco di Shyamalan in Signs e nel grandioso The Village e ha riportato in vita Johnny Cash con un’interpretazione che brucia l’anima. Fino ad arrivare alla magistrale prova di The Master, una roba enorme davanti alla quale qualunque altro attore non può che inchinarsi.
Sì, Ford, lo so che ha fatto pure il tuo amato Two Lovers, ma lì mi ha colpito meno del solito.
Joaquin Phoenix lo adoro anche perché è talmente fuori che per un certo periodo ha finto di abbandonare la recitazione per diventare un rapper, come documentato nel fulminatissimo mockumentary Joaquin Phoenix: Io sono qui. Joaquin è insomma sempre sorprendente e sempre contro tutto e tutti, al contrario di molti attori di Ford schiavi del sistema ed eternamente intrappolati nella stessa parte.
Interpretazione top: The Master
"I commenti di Ford? Un gesto vale più di mille parole..."
MR. FORD Su Phoenix non ho nulla da dire, nonostante trovo sia un uomo di rara antipatia e spocchiosità
- elemento cardine della lista del mio rivale -: ammetto anche che inizialmente l'avevo previsto, come la Lawrence, anche nella mia decina, ma spinto dalla voglia di mantenere il conflitto su un certo livello di criticità ho deciso di lasciarlo in comodato d'uso al buon Peppa Kid, in modo da regalare un pò di spessore al suo team come di consueto fatto di giovani di belle speranze ancora ben lontane dalla realizzazione.
CANNIBAL KID Questa storia della simpatia Ford me la deve spiegare. Ma che lui ci esce con gli attori che di tutti sembra sapere chi sia un tipo alla mano e chi no? Ma che davvero?
O la presunta antipatia e spocchiosità di Joaquin Phoenix sono dovute solo al fatto ché è uno dei pochi che si rifiutano di leccare il culo a Hollywood e di girare porcheruole trash soltanto per fare soldi come Sylvester Stallone o Tom Cruise?
MR. FORD Basta guardare I'm still here per notare la spocchia di quest'uomo seppur di talento che apprezzo dal punto di vista attoriale per aver portato alla grande sullo schermo il mio mito Johnny Cash. E se un giorno dovessi anche uscirci, tranquillo che partirebbero le bottigliate!
CANNIBAL KID I’m Still Here è un mockumentary, un finto documentario. Lì Joaquin Phoenix interpreta una parte, non è veramente se stesso. È tutta una presa per il culo, e a quanto pare con un pollo come te è riuscita alla grande uahahah!
MR. FORD Dici che interpretava una parte anche quando a Venezia ha fatto delle scene da primadonna che neanche tu e Cruise messi insieme ce l'avreste fatta!?

La vendetta di Ford.

8. Marcello Mastroianni


"Gli attori di Ford? Puf, spariti nel nulla."
CANNIBAL KID Un nome italiano in una lista cannibale?
Domani nevica, gente!
Però quando ci vuole, ci vuole. Marcello Mastroianni è il simbolo dello stile, della classe, della meglio Italia. Ha lavorato con alcuni dei migliori registi del nostro cinema: Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Dino Risi, Mario Monicelli, etc. e pure con Roman Polanski e Robert Altman. È stato un simbolo della commedia all’italiana, ma ha offerto anche grandi prove drammatiche. A differenza degli altri nomi in lista non ho visto la sua opera omnia, però lo adoro in particolare per la strabiliante doppietta felliniana con La dolce vita e 8½, una doppia prova di talento cui dovrebbero guardare ammirati tutti gli aspiranti attorucoli in circolazione oggi nello stivale e pure tutti i finti attorucoli in circolazione nella lista di Ford.
Marcello, come here.
Ford, get the fuck out!
Interpretazioni top: La dolce vita, 8½
"Signor Ford? E' gentilmente pregato di smetterla di dire stronzate. Graaazie."
MR. FORD E quale attore poteva scegliere, nel panorama italiano, il buon Cucciolo, se non il più radical chic tra i nostri grandi? Contrapposto al fordiano Gassman, il buon Marcello è l'emblema di quella spocchia da salotto buona giusto per la nobiltà di Casale e la peggiore Milano da bere, mentre da queste parti si resta ancorati al bancone grezzo del Saloon.
Bravo sarà bravo, ma quello sguardo dall'alto in basso, ai tempi d'oro, il mio amico Brando l'avrebbe sistemato a suon di bottigliate in men che non si dica.
CANNIBAL KID La spocchiosità, caro Ford, mi sembra tutta tua. Come al solito invece di giudicare le
sue obiettivamente grandiose capacità attoriali, ti soffermi su un’idea tua di simpatia e antipatia, che magari ti sei fatto conoscendoli di persona, visto che sono tuoi coetanei. E se poi proprio se la tirava, oh, lui poteva. Mentre quell’uomo gasato di Gassman di fare film con Fellini poteva giusto sognarselo…
MR. FORD Gassman non avrà recitato con Fellini, ma è stato parte della Storia del Cinema italiano quanto e più di Mastroianni, che come se non bastasse fuori dai nostri confini ha portato a casa poco o niente, al contrario del mio amico Vittorione, di cui sono fiero coetaneo.
CANNIBAL KID A me risulta il contrario. Marcello Mastroianni è l’attore italiano più noto all’estero, ha girato con vari registi internazionali e poi tanto per citare i tuoi tanto amati premi: ha vinto due volte come miglior attore a Cannes (Gassman una volta sola), ha vinto il Golden Globe, 2 BAFTA, è stato nominato 3 volte agli Oscar… cose che Gassman non sapeva manco cos’erano.
MR. FORD Il fatto che sia stato nominato agli Oscar - senza vincere - non lo mette certo in una posizione migliore, considerato anche che i registi con cui ha lavorato Gassman erano decisamente più altisonanti - Altman su tutti -, e che anche in Italia il buon Vittorio ha collezionato praticamente il doppio dei David del tuo Marcellino pane e vino.
CANNIBAL KID Anche Mastroianni ha lavorato con Altman, tanto per dire…

"Grazie Dio Fellini per aver fermato Ford!"

9. Bruce Willis


"Me l'aveva detto Michael J. Fox che potevo tornare indietro nel tempo anche
di 1000 anni, ma Ford era vecchio già allora. E io che non volevo credergli..."
CANNIBAL KID E dopo un italiano, pure un action hero?
Il Cannibale è impazzito?
Si è convertito al movimento zero stelle di Ford?
Giammai!
Bruce Willis è stato, ed è tutt’oggi, il mito assoluto del genere d’azione, è vero, soprattutto grazie al ruolo di John McClane nella serie di Die Hard. Bruce Willis però, ed è qui che sta la differenza fondamentale con i gorilloni tutti muscoli e niente cervello di Ford, è anche un paladino del cinema d’autore. Alla carriera da action hero con cui si paga le bollette ha infatti sempre alternato pellicole di qualità. E che qualità! Gli vorrò sempre bene in particolare per aver fatto due dei miei film preferiti in assoluto: il super cult Pulp Fiction e il fenomenale L’esercito delle 12 scimmie. Senza dimenticare la grande doppietta shyamalaniana con Il sesto senso e Unbreakable, due delle sue interpretazioni più intense e sentite.
Che lo si ami per il suo lato action o, come me, lo si ami più per il suo lato autoriale, è impossibile non amare Bruce Willis. Così come è impossibile non odiare Ford e i suoi attori! Buahaha
Interpretazioni top: L’esercito delle 12 scimmie, Il sesto senso, Unbreakable, Pulp Fiction
"Vedo la gente forda."
"E io vedo che sei messo peggio di quanto immaginassi, giovane Cannibale..."
MR. FORD Ormai alla canna del gas, il Coniglione Kid è riuscito addirittura ad inserire un action hero nella
sua decina, per ingraziarsi anche Ford e il suo pubblico: ma nonostante il buon Brus sia uno a cui non si può voler bene, il titolo di action hero per eccellenza andrà sempre in ex aequo a Sly e Schwarzy - almeno in ambito ammmeregano -, e per McClane resterà sempre e soltanto il terzo posto.
CANNIBAL KID A differenza di quei due ammassi di muscoli e zero talento recitativo, Bruce Willis è un attore con una carriera completa, in grado di passare con disinvoltura attraverso generi diversi. Anche solo limitandosi al limitatissimo piano degli action hero, comunque, li fa tranquillamente saltare per aria entrambi, quei due motherfuckers!
MR. FORD Peppa, ora io voglio davvero bene, al Brus, ma hai davvero scritto "carriera completa"!?!? Stiamo scherzando davvero!?!? E poi la meni tanto sul Razzie a Pacino!
CANNIBAL KID Bruce Willis ha fatto pellicole drammatiche, commedie, thriller, horror, action, sentimentali, fantascienza, serie tv, pellicole d’autore e commerciali, capolavori con Tarantino e schifezze con Stallone… più completa di così!
MR. FORD Cucciolo, ma tu lo sapevi che il buon Sly ha rifiutato Tarantino ed il suo scialbetto A prova di morte, dopo essere stato contattato per interpretare Stuntman Mike!? Uno schiaffo in faccia ai tuoi idoli da un vero idolo!
CANNIBAL KID Questo la dice lunga sulla furbizia di Stallone…

10. Michael Fassbender


"Con la sola imposizione delle mani,
proverò a far sparire Ford dalla faccia della Terra.
CANNIBAL KID In chiusura di una decina di rara potenza, ecco un grande del cinema di oggi ma che credo nei prossimi anni ci darà ancora maggiori soddisfazioni. Mentre i fordiani di grosso hanno solo i muscoli delle braccia, i cannibali preferiscono avere qualcos’altro di grosso…
Cosa?
Sto parlando del talento, maliziosi che non siete altro. Un talento davvero grandioso, quello sfoggiato da Michael Fassbender in pochi anni in tutta una serie di film: 300, Hunger, Eden Lake, Fish Tank, Bastardi senza gloria, Jane Eyre, Prometheus e soprattutto Shame.
Shame, vergogna. Quella che prova Ford confrontando la mia lista di attori con la sua.
Interpretazione top: Shame
"Certo che Ford è diventato più permaloso del Cannibale...
Non gli si può più dire niente senza rischiare di finire all'ospedale."
MR. FORD L'invidia del pene del Cuccioletto si traduce nella scelta di Michael Fassbender, attore europeo e trasformista come Christian Bale, meno incazzoso ed altrettanto talentuoso. Nulla da dire sulle sue performance, sempre di ottimo livello, un po’ di più sui registi cui sceglie di legarsi, spesso emblemi del radicalchicchismo più spietato.
Quello della filosofia Cannibale destinata ad essere abbattuta a suon di mosse di wrestling dagli idoli fordiani.
CANNIBAL KID Quentin Tarantino, Steve McQueen, David Cronenberg, Steven Soderbergh, Ridley Scott, François Ozon (autore del recente strepitoso Nella casa), presto Terrence Malick…
I tuoi pseudo attorucoli una collezione di registi del genere, in così pochi anni, non sanno manco cos’è, Ford. E se questi sono i tuoi unici argomenti per attaccare i miei inattaccabili attori, fordse è meglio se tu e i tuoi amichetti troviate qualche mossa di wrestling nuova. Basta solo che non lasciate il ring per dedicarvi al cinema, che fareste ancora più danni!
MR. FORD Di Steve McQueen ce n'è e sarà sempre uno solo, e non è il tuo radicalchiccoso regista.
Detto questo, con la crisi di Cronenberg, i discontinui Soderbergh e Scott nonchè il bollito amichetto Malick, non so quanta strada finirà per fare il Fassbenderone!

"Aaah, questa lista cannibale m'ha proprio fatto godere!"

Per questa doppia Blog War su attori e attrici è tutto.
Grazie per averci seguiti e a presto con la prossima sfida…

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