La vita è troppo breve per sprecarla a guardare Sanremo. E Sanremo è troppo lungo per essere umanamente sopportato.
Quest'anno non ho visto il Festival. Io sono fatto così: o faccio una full immersion 5 serate su 5 senza perdermi un istante, commentando tutto ma proprio tutto, compresi gli spot, sputando veleno in ogni occasione, oppure ignoro l'evento del tutto.
Allora uno a questo punto si chiede: “Va beh, 'a stronzo, ma allora 'sto post a che serve?”.
Serve per consigliarvi di non guardarlo. Potete trovare di sicuro di meglio da fare. E serve per aggiungere che a dirla tutta non è che l'ho ignorato del tutto. In Italia è impossibile. Anche se non lo guardi direttamente, Sanremo è nell'aria. È ovunque. E così qualcosina l'ho seguita. Poco in diretta. Giusto qualche momento della prima serata. Molto in differita, tra sito Rai Play, YouTube e social. Mi sono anche scaricato la compilation del Festival e così ho fatto i compiti a casa, dando un ascolto alle canzoni. Per alcune è stata davvero dura.
Da quanto ho visto e sentito, e da quanto non ho visto e non ho sentito, queste sono le mie impressioni.
E comunque i primi 3 classificati, ovvero i vincitori Ermal Meta e Fabrizio Moro, Lo Stato Sociale e Annalisa, per una volta tanto non sono niente male!