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mercoledì 6 dicembre 2017

Bad Movies – Film molto più cattivi






Questa settimana si fa sul serio. Per quanto si possa fare sul serio da queste parti.
Per contrastare i miei superficiali commenti e quelli finto-impegnati del mio collega (o meglio nemico) Mr. James Ford, nella nuova puntata della rubrica sulle uscite nelle sale abbiamo deciso di chiamare uno dei blogger cinematografici più professionali del web. Benché di recente abbia scoperto con un certo sconcerto che il suo primo mestiere non è l'aspirante filmmaker/sceneggiatore/modello/attore, bensì il banchiere!
Sto parlando di Sauro, anche noto come Kris Kelvin, l'autore di Solaris, un blog con cui non sempre condivido i giudizi, ma la cui competenza è sempre fuori discussione. Scopriamo se almeno lui è riuscito a elevare il livello qualitativo di questa rubrica, o se proprio non c'è più speranza...


SUBURBICON
"E così l'ospite di questa settimana è Kelvin del blog Solaris?
Me cojoni!"

giovedì 13 ottobre 2016

Bad Movies – Film molto cattivi





Dopo una serie di settimane per lo più adatte al mio blogger rivale Mr. James Ford, e quindi pessime, finalmente l'autunno cinematografico si fa un pochino più cannibale, e quindi interessante.
Questa settimana arrivano infatti un paio di commedie americane scem... volevo dire spensierate perfette per me, insieme a qualche altre pellicola che potrebbe rivelarsi più o meno guardabile.
Ecco a voi le uscite cinematografiche del weekend.

Inferno
"Guarda Felicity, quello lassù è Mr. Ford."
"Ma allora è proprio vero che siamo finiti all'Inferno."

lunedì 27 aprile 2015

JUPITER - IL DESTINO DELL'UNIVERSO NELLE MANI DI UNA FIGA SPAZIALE





Jupiter - Il destino dell'universo
(USA, UK 2015)
Titolo originale: Jupiter Ascending
Regia: The Wachowskis
Sceneggiatura: The Wachowskis
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Sean Bean, Maria Doyle Kennedy, Tuppence Middleton, David Ajala, Doona Bae, Gugu Mbatha-Raw, James D'Arcy, Terry Gilliam
Genere: sci-fi sce-ma
Se ti piace guarda anche: Divergent, Matrix, Guardiani della Galassia, Thor

Pillola azzurra, fine della storia, cari Wachowski: dopo un filmone come Matrix la smettete di girare, domani vi sveglierete in camera vostra, e crederete a quello che vorrete.
Pillola rossa, restate a Hollywood a girare filmacci peggio de Il paese delle meraviglie di Tim Burton, e vedrete quanto si può sprofondare nella tana del pessimo cinema.


giovedì 5 febbraio 2015

IL DESTINO DEL CINEMA





Fratelli Wachowski contro il cinema italiano.
Birdman contro Iceman.
Cannibal Kid contro il suo blogger nemico Ford.
Questo sarà un weekend all'insegna delle grandi sfide. Sia nei cinema, che qui sui nostri blog, dove come al solito la rubrica dedicata alle uscite nelle sale si sdoppia tra i preziosi consigli di Pensieri Cannibali e quelli deleteri e potenzialmente mortali di WhiteRussian.

mercoledì 10 dicembre 2014

COTTA ADOLESCENZIALE 2014 – N. 4 SCARLETT JOHANSSON







n. 4 Scarlett Johansson
(USA, Danimarca 1984)
Genere: neo MILF aliena
Il suo 2014: I film Lucy, Under the Skin, Lei, Chef - La ricetta perfetta e Captain America: The Winter Soldier, ma si è anche sposata ed è diventata mamma

Non mi piace ripetere sempre gli stessi nomi nelle classifiche di Pensieri Cannibali. Eppure Scarlett Johansson, che compariva già nell'edizione 2013 delle Cotte adolescenziali, non poteva proprio mancare pure in quella 2014, tra l'altro stabile alla posizione numero 4.
Questo è stato il suo anno, sotto tutti i punti di vista. Ha centrato non solo un grande successo commerciale, ma due grandi successi commerciali con la hit scontata della Marvel Captain America: The Winter Soldier e la hit a sorpresa Lucy. Inoltre è comparsa pure nell'indie comedy Chef - La ricetta perfetta ed è stata la protagonista di uno dei film più controversi e discussi dell'annata, Under the Skin, tanto osannato da una parte della critica, quanto brutalmente massacrato da un'altra frangia di estremisti.
Se in Under the Skin l'attrice si mostra come mamma l'ha fatta, Scarlett ha però dimostrato di essere di più di un gran bel pezzo di carne. In Lei - Her c'ha regalato una delle interpretazioni più intense ed emozionanti dell'anno e senza manco comparire di persona, c'ha solo messo la voce. In più ha girato una discussa pubblicità bandita dal Super Bowl 2014, si è sposata in gran segreto con il giornalista francese fortunello Romain Dauriac, ed è pure diventata mamma di una bambina. Cosa che significa che la Johansson quest'anno si aggiudica l'ambito trofeo di new MILF of the year.
Fare più di così in un anno solo era davvero umanamente impossibile. D'altronde Scarlett, come Under the Skin c'ha mostrato, non è umana.


Ed ecco qui sotto la classifica completa delle neo MILF dell'anno selezionate da Pensieri Cannibali, da una Mila Kunis a cui la gravidanza non ha fatto troppo bene, a dirla tutta, alla triade Emily Blunt-KerryWashington-Olivia Wilde, apparse invece sempre in splendida forma.

domenica 25 maggio 2014

THAT'S 70’S DAY: RITORNO AGLI ANNI SETTANTA CON BLOOD TIES




Blood Ties
(Francia, USA 2013)
Regia: Guillaume Canet
Sceneggiatura: Guillaume Canet, James Gray
Ispirato al film: Les liens du sang
A sua volta ispirato al romanzo: Deux freres, un flic, un truand di Bruno Papet e Michel Papet
Cast: Clive Owen, Billy Crudup, Marion Cotillard, Mila Kunis, Zoe Saldana, James Caan, Matthias Schoenaerts, Noah Emmerich, Lily Taylor, Griffin Dunne, Eve Hewson
Genere: 70s
Se ti piace guarda anche: American Hustle, The Paperboy, Romanzo criminale, Vallanzasca, Carlito’s Way

Blood Ties è il classico grande film mancato. Le premesse perché ne uscisse un capolavoro, un quasi capolavoro o comunque un cult c’erano tutte. Innanzitutto un cast internazionale fenomenale che va dall’inglese Clive Owen alla francese Marion Cotillard, dalla topa qui meno topa del solito ucraina Mila Kunis all’americano Billy Crudup, attore eternamente destinato a rimanere nel limbo degli almost famous come il titolo del suo film più famoso, più una serie di comprimari di prestigio, da James Caan a Lily Taylor, dall’attore rivelazione di Un sapore di ruggine e ossa, il belga Matthias Schoenaerts, al Noah Emmerich della serie The Americans, per arrivare a Zoe Saldana, una che qui dimostra di non essere nemmeno male a recitare, peccato che, dal terrificante Avatar al noiosissimo Out of the Furnace, non azzecchi un film manco per sbaglio.

"Devi smetterla di dire che sono almost famous!"
"Ah sì, scusa. Ormai dovrei dire che sei almost unknown."
In più, Blood Ties porta la firma di un promettente giovane regista francese come Guillaume Canet, il fortunato maritino della Marion Cotillard, qui su Pensieri Cannibali già parecchio apprezzato per i suoi precedenti Non dirlo a nessuno e Piccole bugie tra amici. Metteteci dentro inoltre una bella storiona criminale, degli intensi intrecci famigliari preannunciati fin dal titolo, un’ambientazione anni ’70 molto American Hustle e una colonna sonora notevole e avrete un grande film assicurato, giusto?
Peccato che non sempre le cose vadano come annunciato dalle premesse. Peccato, o meglio così, altrimenti il mondo sarebbe una gran noia. Prendete il Barcellona, per esempio. Quest’anno avrebbe dovuto vincere la Champions League a occhi chiusi, e invece è uscito ai quarti di finale. Allo stesso modo, questo Blood Ties avrebbe dovuto lanciare Guillaume Canet nell’Olimpo dei registi più ricercati di Hollywood, avrebbe dovuto rilanciare la carriera ormai appannata di Clive Owen e Billy Crudup, vincere festival cinematografici e Oscar e invece… invece questo film non se l’è filato nessuno, per ora in Italia non ha manco trovato una distribuzione e a livello qualitativo il risultato non è certo da Oscar. Perché? Difficile spiegare il perché. Come detto, c’erano ottime premesse e buonissime intenzioni, eppure il film non funziona.

"Ciao bella, quanto prendi?"
"Ma guarda che è Marion Cotillard che ha la parte della battona, mica io!"
Per capire cosa c’è che non va in questo Blood Ties, più di tante parole, basta vedere una scena. Clive Owen e Mila Kunis escono insieme, si piacciono e si baciano romanticamente sulle note della splendida “Crimson and Clover” di Tommy James and the Shondells. Vi immaginate una scena sexy e poetica, una sequenza cult di quelle che rimarranno impresse nella storia del cinema? Io sì, sinceramente me l’aspettavo, e invece tra i due attori non c’è la minima chimica e la scena appare del tutto anonima. Questo momento può valere come simbolo di tutto ciò che non va nel film. È tecnicamente ben girato, professionalmente ben interpretato, eppure neanche una singola scena può essere davvero considerata Grande Cinema.

Gli attori fanno il loro dovere da buoni professionisti, ma non riescono a brillare. Clive Owen ormai sembra la versione giusto un pochetto più espressiva di Nicolas Cage, e non è un gran complimento, mentre Billy Crudup dai tempi di Quasi famosi non riesce a lasciare il segno e ormai credo non lo farà mai più.
"Parlavate di me?"
Mila Kunis, con tutto il bene che le voglio, ed è parecchio, non è minimamente in parte, l’interpretazione di Matthias Schoenaerts non ha un gran sapore di ruggine e ossa, Marion Cotillard fa sempre la sua figura, ma il personaggio della prostituta di origini italiane che interpreta non riesce a ritagliarsi lo spazio che avrebbe meritato e la più convincente del cast pare allora Zoe Saldana. E questo non è bene.

La parte più carente è però la storia. Vista da lontano, sembra anch’essa di ottimo livello, con il suo incrocio di trame che combinano drammi personali con risvolti da thriller poliziesco. Da una parte abbiamo il poliziotto Billy Crudup, dall’altra sua fratello, un criminale appena uscito di prigione. Uno spunto che lascia pregustare un grande conflitto famigliare e che invece non esplode mai e presto affoga nella noia. Il problema del film sembra allora quest’ultimo. Ci si annoia perché la vicenda non cresce mai veramente. Dopo una (lunga) introduzione dei personaggi e delle loro storie, non si ha mai un cambio di passo. Nonostante una colonna sonora super retrò 70s di ottimo livello, Blood Ties non ha ritmo. Sono stato tutto il tempo a guardarlo in attesa che a un certo punto scattasse la scintilla, che succedesse qualcosa in grado di catturarmi, di farmi entrare dentro la pellicola, invece niente. Due ore e passa di attesa per niente.
Non ci si può nemmeno incazzare troppo, perché Blood Ties non si può definire un film brutto. È solo piatto, sa di già visto, anche se è il remake franco-americano di una pellicola francese di qualche anno fa che non ho visto. Soprattutto, c’è una cosa che non va: manca di passione. È una di quelle pellicola che vanno avanti in maniera impeccabile, senza però riuscire a travolgerti. Blood Ties è il classico grande film mancato.
(voto 5,5/10)



Questo post partecipa al That's 70’s Day organizzato dal solito gruppo di blogger cinematografici di cui faccio parte. Una giornata dedicata a film recenti ambientati però negli scintillanti anni ’70.
Qui di seguito trovate l'elenco di tutti i blog che oggi si sono dati al revival.


Cinquecentofilminsieme
Cooking Movies

mercoledì 29 maggio 2013

IL GRANDE E FETENTE OZ




Il grande e potente Oz
(USA 2013)
Titolo originale: Oz the Great and Powerful
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Mitchell Kapner, David Lindsay-Abaire
Ispirato a: Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum
Cast: James Franco, Mila Kunis, Michelle Williams, Rachel Weisz, Zach Braff, Abigail Spencer, Tony Cox, Martin Klebba, Bill Cobbs, Bruce Campbell
Genere: disneyata
Se ti piace guarda anche: Once Upon a Time, Alice in Wonderland, Jumanji, Un ponte per Terabithia

"Baciami!"
"Ma questo è un film per bambini..."
"Infatti t'ho mica chiesto un cunnilingus..."
Non ci avrei scommesso due lire, su questo grande e potente Oz, anche perché le lire non esistono più, e invece…
Mai sottovalutare il potere della fig… volevo dire il potere della magia.
Il grande e potente Oz è infatti un film pieno di fig… intendevo che è pieno di magia. Che poi non sono un po’ la stessa cosa?
Adesso però non fraintendetemi come al solito. Non è che ci troviamo di fronte a un capolavoro, sia chiaro. Attendendomi però di imbattermi in un nuovo disastro alla Alice in Wonderland, la situazione qui è per fortuna diversa. Sarà tutta una questione di aspettative, esageratamente alte per il film di Tim Burton ai tempi ed esageratamente basse per quello di Sam Raimi adesso?
Può darsi, fatto sta che Il grande e potente Oz è una delle poche bambinate Disney recenti che non mi sono sembrate troppo stucchevoli (un po’ stucchevole lo è, in ogni caso) e che soprattutto non mi hanno annoiato. Pur sapendo già dove sarebbero andati a parare nel finale, ho seguito tutta la favoletta con curiosità e divertimento fanciullesco. In pratica, mi è sembrato quello che Alice in Wonderland sarebbe dovuto essere, e non è stato.

Molto azzeccata la scelta del punto di vista della storia. Questa volta non seguiamo Dorothy, come nel mitologico Il meraviglioso mondo di Oz di L. Frank Baum portato sullo schermo da Victor Fleming nel 1939 in una versione musical che ancora oggi suona memorabile e pure attuale.

DIDASCALIA SPOILER: Ammazza che sex symbol, Mila Kunis!
Questa volta il protagonista assoluto è il Mago di Oz, il personaggio paradossalmente più deboluccio del vecchio storico film. La pellicola ripercorre (o meglio si inventa) la sua storia concentrandosi su come lui sia arrivato nel mondo di Oz. Ovviamente, pure lui con un tornado. A vestire i suoi panni troviamo un James Franco magari non magico, ma comunque convincente nella parte del grande e fetente Oz, imbroglione professionista degno anticipatore di Giucas Casella e del Divino Otelma. Forse giusto un po’ meno appariscente del Divino Otelma.

La cosa migliore del film, come anticipato, è però la fig… scusate, le interpreti femminili.
Mila Kunis appare come se fosse appena uscita da un manicomio. O, con quel cappello che indossa, da un matrimonio inglese. Con una simile mise anti-stupro, la Disney desessualizza così Mila, impresa non facile.
ATTENZIONE SPOILER
"A questo punto sono più figa io!"
L’idea di trasformare Mila Kunis, eletta da vari magazine donna più sexy del mondo e incoronata Cotta adolescenziale del 2011 da questo blog, nell’orripilante strega cattiva è una mossa coraggiosa e inaspettata. Brava Disney, per una volta mi hai sorpreso, anche se avrei preferito mi avessi proposto una Mila Kunis sexy bitc… ehm sexy witch, cosa che però sarebbe stata troppo scontata.

Siamo comunque solo all’inizio della magica rassegna: ci sono infatti anche Rachel Weisz, che insomma buttala via, e la rivelazione Abigail Spencer (la prima a finire vittima della seduzione di Oz), attrice della serie Rectify dal futuro più che brillante.
Ma, su tutte, vince Michelle Williams. Michelle Williams, di recente grandiosa protagonista di pellicole indie come Take This Waltz e Blue Valentine, ormai vola una spanna sopra a chiunque senza nemmeno bisogno della scopa e, persino in una produzione commerciale come questa, riesce a illuminare la scena in maniera magggica.


Non solo James Franco, non solo fig… attrici di talento, ma anche due idoli animati. A me i personaggi animati, soprattutto se animali e/o bambini, stanno di fisso sulle scatole, mentre in questo caso Oz è riuscito a compiere la magia. La scimmia alata parlante è fantastica, anzi è fantastico, visto che è un lui e se no si offende.
Che dire poi della bambina di porcellana?
Idola assoluta! Io di solito in queste bambinate disneyate non ci casco, ve l’ho detto, ma la scena in cui dice “Corriamo a uccidere la strega!” camminando trallalero trallalà è qualcosa di fantastico e m'ha fatto cascare dentro con tutte e due le scarpe.



"Bambini, adesso vi racconterò di quando ho tolto la verginità a Dawson."
"EVVAI! Ma comunque: chi è Dawson?"
Alla fine di questo magico viaggio posso dire che sì, mi sono divertito come un bambino a guardare il nuovo Oz e sì, mi vergogno ad ammetterlo, perché questa è una gran disneyata e io ooodio le disneyate, però questa è una disneyata ben orchestrata. Proprio come il mago fetentone imbroglione di Oz, Sam Raimi riesce a far credere di aver girato un buon film, anche se poi probabilmente non lo è. Ma non importa, perché il cinema, così come la magia, è tutta una grande illusione. L’importante è conoscere i trucchi del mestiere e saperli sfruttare a dovere. Qui i trucchi ci sono tutti, da una bella scena d’apertura in b/n che dà un tocco vintage al film, al piacevole senso dello humour usato per l’intera durata, dal buon cast fino ai personaggi animati tanto ruffianotti quanto azzeccati.
Se si prende per quello che è, ovvero un’allegra pagliacciata made in Disney, Il grande e potente Oz è una visione più che piacevole, Jumanji-style. Non ai livelli del leggendario film degli anni ’30 con Judy Garland, però un riuscito prequel. Forse non il mago che stavamo aspettando, insomma, ma il mago di cui avevamo bisogno.
E spero di essere riuscito anch'io nell'illusione di avervi fatto credere che questa fosse una recensione decente, quando in realtà è una mezza schifezza.
(voto 6,5/10)



martedì 16 aprile 2013

GIRLS JUST WANNA HAVE FORD


"Oggi ci sono le attrici preferite da Ford?
OH, NOOOOOOOOOOOOOOOO!"
Bentrovati e bentrovate al secondo round - quello interessante - della prima Blog War ufficiale di questo duemilatredici, eccezionalmente divisa in due tempi - per scoprire come andrà a finire dovrete attendere la prossima settimana - e concentrata sulle attrici e gli attori che più hanno fatto sognare ed emozionato il vecchio cowboy Ford ed il giovane pusillanime Kid.
Passati indenni attraverso la galleria dei legni proposta dal mio antagonista ieri, è il momento, oggi, di rimanere a bocca aperta di fronte a donne di ben altro calibro sia a livello fisico che attoriale: ecco dunque una carrellata di cinque signore non solo bravissime e bellissime, ma anche pane e salame come la foresta ben poco pluviale targata Cannibal Kid potrà mai sognarsi di essere.

Ieri spazio alla grande recitazione, oltre che alla bellezza femminile, con la lista cannibale. Oggi spazio a una manciata di belle fregne, anche se non ai livellli di quelle da me proposte, ma di grandi attrici ne vedremo ben poche…
Tra proposte che manco il mio trisnonno avrebbe riesumato e nuove leve che nemmeno io nei miei momenti più teen oserei inserire in una lista delle migliori attrici di tutti i tempi, ecco la poco esaltante decina fordiana. Compilata evidentemente dopo troppi, ma troppi White Russian…
Cannibal Kid

Rita Hayworth

"Antonio Conte, una chioma così te la sogni!"
MR. FORD Con chi iniziare, se non con la donna più bella della Storia del Cinema? Rita Hayworth, la meraviglia della settima arte, è senza dubbio la più adatta ad inaugurare la sfolgorante decina fordiana: ricordo ancora quando vidi per la prima volta Gilda - tra l'altro, film splendido - e la sua leggendaria "mossa dei capelli".
Non mi sono più ripreso.
Un'interprete perfetta per il noir dei tempi nonchè una sorta di quadro da sindrome di Stendhal, che fu il simbolo della bella e maledetta di un certo genere che fece la sua fortuna tra la fine degli anni quaranta e l'inizio dei cinquanta e che visse una travagliata storia d'amore con uno dei registi più importanti mai esistiti, Orson Welles, che pare volle vendicare la fine del loro rapporto imponendole di tagliare la leggendaria chioma rossa e tingersi di biondo per realizzare il fantastico La signora di Shanghai.
"Sono nella lista fordiana e non in quella cannibale? Che depressione!"
Fu sfortunata, eppure la sua bellezza riesce ad abbagliare - e bucare lo schermo - ancora oggi, a più di cinquant'anni di distanza: una cosa che le sciacquette proposte da Peppa Kid potranno solo sognarsi.
Interpretazioni top: Gilda e La signora di Shanghai
CANNIBAL KID A sorpresa riconosco che in effetti Rita Hayworth era di una bellezza folgorante. In Gilda tra l’altro mi sembra sapesse il fatto suo anche in termini di recitazione. Però poi non mi pare che la sua carriera, boicottaggi di Orson Welles a parte, sia stata così longeva o fenomenale.
Un po’ un paradosso inserire in cima alla lista un’attrice del genere per uno che definisce Jodie Foster una meteora…
MR. FORD Una donna dalla bellezza folgorante - come giustamente ammetti anche tu -, peraltro bravissima attrice e cantante non dovrebbe neppure essere comparata alla pur volenterosa Jodie.
La sua carriera è andata com'è andata solo perchè è stata sfortunata, ma resta una delle icone indiscutibili del Cinema tutto, al contrario delle tue bionde slavate.

Jennifer Lawrence

"Ford, che hai detto su Hunger Games?!?"
MR. FORD Come già anticipato ieri, la fresca di Oscar Jennifer Lawrence è riuscita nel quasi impossibile intento di mettere d'accordo i due antagonisti più agguerriti della blogosfera grazie ad un mix di talento e bellezza, che considerata la sua giovane età promettono scintille per gli anni a venire a patto che la sua attenzione si concentri su opere come Winter's bone e Il lato positivo invece che sulla ridicola serie di Hunger games, un pò come preferire WhiteRussianCinema a Pensieri Cannibali.
In attesa di avere la conferma delle nostre aspettative, noi, per una volta, ci schieriamo dalla stessa parte per
sostenerla.
Interpretazioni top: Il lato positivo, Winter's bone


"Pronto, Cannibal? Mi manca la tua lista e, sì, un pochino anche tu..."
CANNIBAL KID Cioè 4D, ma kosa stai dicendo? Certo che J riuscirà a gestire bene le sue scelte kome ha fatto finora tra cinema kommerciale (più kommerciale di te, Ford) dotato d cervello (al kontrario d te, Ford) kome cn la saga d Hunger Games, kruciale per la sua karriera, e robe + indipendenti e d’autore. Io la supporto e la lovvo in tutti e 2 i kampi. 4D, te ke invece non lo fai non dovresti nemmeno nominare il suo nome invano e non dovresti azzardarti a inserirla in una delle tue disgustose liste piene di nomi che noi bimbiminkia non sappiamo manko chi sono gnegnegnegnegné. #TeamPensieri Cannibali e #TeamKatnissKid 4eva!




Rooney Mara

"Zuckerberg, lo spieghi tu a Ford che io nella vita reale non sono come
Lisbeth Salander ma sono una figa di legno?"
"Va bene Rooney, però io nella vita reale sono l'attore Jesse Eisenberg..."
"Certo Mark, come no?"
MR. FORD A volte non serve essere attrici dalla carriera leggendaria o bionde qualsiasi per colpire al cuore: Rooney Mara, apparsa brevemente in The social network e tornata alla ribalta nel difficile ruolo di Lisbeth Salander per il Millennium di David Fincher, per look, grinta e potenza è riuscita a bucare lo schermo ed entrare al volo tra le favorite assolute del sottoscritto, mostrando tutto il fascino rock e maledetto che da sempre gioca un effetto decisamente devastante su questo cowboy e sul suo lato oscuro.
Sono curioso di scoprire cosa potrà combinare nel resto della saga dedicata alla protagonista dei romanzi di Stieg Larsson, ma anche di vederla alla prova con qualcosa di più acqua e sapone, giusto per avere la conferma che questa scheggia impazzita è in grado di toccare certe corde anche quando non è in assetto da guerra.
Interpretazioni top: Millennium
"Ecco Ford, questo è il look che preferisco. Non quello da barbona cyberpunk!"
CANNIBAL KID Certo che da uno che dà della meteora a Jodie Foster ci si aspetterebbero in risposta
dei nomoni di quelli che hanno fatto la storia del cinema, e invece ci ritroviamo… Rooney Mara?!?
Io le voglio anche bene, alla Rooney. Però ne ha ancora da dimostrare. Urca, se ne ha. Per adesso ha fatto una buona intepretazione in un film inutile, il remake americano di Uomini che odiano le donne. E poi una particina in The Social Network in cui è la regina delle fighe di legno. E poi, che altro?
Basta.
Un po’, un po’ tanto poco per essere considerata tra le migliori attrici di sempre.
E io che ho lasciato Carey Mulligan fuori dalla mia lista perché, pur avendo fatto filmoni come Drive, Non lasciarmi e Shame, ha una carriera ancora troppo acerba…
MR. FORD L'ho inserita perchè, oltre ad essere decisamente il mio genere proprio nel ruolo della Salander, la buona Rooney è un giovane talento, ed io ho fiducia nei giovani talenti. Mica come qualcuno che crede ancora di essere un giovane talento a trentuno anni suonati.
CANNIBAL KID Ahahah! Touché, Ford, touché.

Marion Cotillard

"Sono così felice di essere tra le attrici preferite da Ford
che quasi quasi mi butto di sotto..."
MR. FORD Personalmente non ho mai avuto un buon rapporto con la Francia, e dal mio primo viaggio nella terra dei nostri cugini il mio odio cordiale nei loro confronti non ha fatto che aumentare.
Una cosa che, occorre ammetterlo, riescono a fare bene è il Cinema, soprattutto quando nel farlo finiscono per lanciare attrici dotate di grandissimo talento e grandissime altre attrattive in grado di lasciare a bocca aperta il pubblico di ogni estrazione sociale, gusto, età e condizione.
La più importante delle succitate è senza dubbio Marion Cotillard, salita agli onori della cronaca con la sua interpretazione - che le valse l'Oscar - di Edith Piaf e più di recente vista sia in prodotti di casa - Piccole bugie tra amici - che in grandi blockbuster internazionali - Il cavaliere oscuro: il ritorno -.
Eppure, nonostante le già numerose memorabili interpretazioni offerte da questa giovane interprete, niente per me è stato come osservarla - e viverla, in qualche modo - in Un sapore di ruggine e ossa, già nella top ten fordiana del meglio del 2012 anche grazie a lei.
Una donna con tutto al posto giusto, in grado di mangiarsi in un sol boccone tutte le fanciulline schierate dal Cucciolo.
Interpretazioni top: Un sapore di ruggine e ossa
"Non avrei dovuto dire a quel bruto di Ford che preferivo stare
nella lista cannibale piuttosto che nella sua..."
CANNIBAL KID Rimasta fuori per un soffio dalla mia top 10, proprio sapendo che non infastidiva abbastanza il mio fastidioso nemico, contro Marion Cotillard non ho niente da dire.
Contro le cose che scrive Ford, invece sì. Ha dimenticato ad esempio di citare le sue ottime interpretazioni in film che pure gli sono piaciuti un sacco come Big Fish, Inception o Midnight in Paris. Evidentemente il suo arterio è ormai a uno stadio peggiore di quanto immaginassi.
Io comunque Marion Cotillard, strepitosa nel cult cannibale del 2012 Un sapore di ruggine e ossa, l’ho amata a partire da un film intitolato Amami se hai coraggio. Per amare Ford invece non credo mi basterà mai tutto il coraggio del mondo. E nemmeno per riuscire a stimarlo fantozzianamente moltissimo.
MR. FORD Come al solito il mio buon - si fa per dire - antagonista cerca di arrampicarsi sugli specchi pur di ammettere scelte perfette come quella della Cotillard, un'attrice che unisce l'utile al dilettevole e riesce a soddisfare perfino i due nemici numero uno della blogosfera.
E ad ogni modo non ho citato Big fish, Inception o Midnight in Paris perchè essendo tre dei pochi film che riescono a metterci d'accordo il clima da Blog War non sarebbe stato rispettato come si dovrebbe.

Bette Davis

"La lista di Ford? E' davvero spaventosa!"
MR. FORD Giusto per non mostrare il fianco a sterili critiche da parte del mio antagonista rispetto al fatto di aver scelto solo donne bellissime, ecco giungere una di quelle attrici in grado di conquistare platee, premi, critica e pubblico solo ed esclusivamente grazie ad un talento gigantesco, che nell'epoca moderna del Cinema non è stato eguagliato se non in rarissimi casi: Bette Davis.
Omaggiata da una splendida canzone simbolo degli anni ottanta, la signora Davis ha collezionato - soprattutto negli anni cinquanta e sessanta - una serie di interpretazioni pazzesche spesso come colonna del cast di pellicole divenute pietre miliari - Ombre malesi, giusto per citarne una che andrebbe studiata in ogni scuola di Cinema -, raccogliendo premi e riconoscimenti che nessuna attricetta uscita dal cilindro del Coniglione potrà mai sognarsi di eguagliare.
La Eva del Cinema. In tutto e per tutto.
Interpretazioni cult: Eva contro eva, Che fine ha fatto Baby Jane?
"Rosario Dawson una delle migliori attrici di sempre? Ahah, che risate!"
CANNIBAL KID Ford, nessuno ti accusa di aver scelto solo donne bellissime. Anche perché Maggie Cheung è meno sexy di un palo, Rosario Dawson non mi piace, Rooney Mara è carina ma certo non una bellona, mentre Kate Winslet e Claire Danes fisicamente non m’hanno mai detto nulla. Quindi…
Bette Davis è di certo stata una grande attrice, anche se a livello di premi e riconoscimenti vari Jodie Foster e Nicole Kidman non hanno nulla da invidiarle. Tra le dive del passato, rispetto alla pur brava Bette Davis e ai suoi inquietanti occhioni, preferisco comunque le dive hitchcockiane, Audrey Hepburn, Jean Seberg o anche la grandiosa Gloria Swanson del Viale del tramonto, quello ormai percorso fino in fondo dall’ormai quasi ex blogger Daddy Fordy.
MR. FORD Quando il buon Peppa Kid non sa più che pesci pigliare comincia a tirare fuori la carta dei premi vinti, e allora ci sarebbe da chiedersi come mai proprio lui non ha snocciolato nella sua decina Maryl Streep, l'attrice più premiata degli ultimi ventimila anni, che comunque sarebbe stata più sexy di molte delle fighe di legno che lui ha esaltato come fossero un'oasi nel deserto.
CANNIBAL KID A parte che come ben sai non sopporto la sopravvaluta Meryl Streep, e sono fiero non sia presente in nessuna delle due decine, però sei tu che hai tirato fuori i premi, per citarti: “raccogliendo premi e riconoscimenti che nessuna attricetta uscita dal cilindro del Coniglione potrà mai sognarsi di eguagliare.”
E comunque: Meryl Streep e sexy cosa ci fanno nella stessa frase???????

Kate Winslet

"Pane e salame io??? Ma se sono la regina dei film in costume da ora del tè!"
MR. FORD Se esiste un'interprete sotto i quaranta in grado di vantare una carriera e potenzialità tali da permettersi un paragone con grandi attrici del passato come Rita Hayworth e Bette Davis è senza dubbio Kate Winslet, che esplose a seguito del fenomeno Titanic nonostante una fisicità certo lontana dagli standard anoressici degli ultimi vent'anni e film dopo film confermò la sua eccezionale bravura nonché un fascino da brivido caldo che l'ha resa una delle favorite assolute di casa Ford.
Come se tutto questo non bastasse, con il tempo - e grazie alla comparsata in Extras - ho anche scoperto che la simpatica Kate non fa nulla per nascondere un lato profondamente pane e salame di quelli che al Saloon trovano sempre la porta aperta, senza contare che rendono più donna una donna che non sia intenta a vivere di tinte, borsette e smalto sempre perfetto come le beniamine del Cannibale.
Insomma: bravura, fascino e simpatia tutte in una. Più di così non si potrebbe volere.
Interpretazioni cult: Holy smoke, Se mi lasci ti cancello, The reader, Revolutionary road
"Cos'è quel muso lungo, Kate?"
"Sono stata scelta da Ford e non da Cannibal."
"Ma questa è una tragedia micidiale: peggio del naufragio del Titanic."
CANNIBAL KID Bravura Kate Winslet sicuramente ne possiede a palate. Simpatia può darsi, anche se secondo me se provi a fermarla per strada, caro Ford, ti lancia solo delle gran bottigliate. Fascino, insomma…
Kate Winslet è un’attrice notevolissima che però non è mai riuscita a regalarmi un’interpretazione in grado davvero di folgorarmi. Alcuni ruoli in cui mi è piaciuta molto e che Ford ovviamente non ha citato sono quelli in Carnage, Little Children e nella mini-serie Mildred Pierce. Però, sto ancora aspettando di vederla esprimere tutto il suo potenziale in una parte davvero estrema. Come fatto dall’irraggiungibile Natalie Portman con Il cigno nero, in grado di volare ben più in alto di tutte le donzelle fordiane vive, morte o X.
MR. FORD Se non è estrema un'interpretazione come quella di The Reader, non saprei dirti: una che si fa invecchiare, imbruttire e finisce pure per fare la parte della simpatica nazista certo di coraggio ne ha da vendere, a mio parere.
Un po’ come il tuo per affermare che la straripante - in tutti i sensi - Kate non abbia fascino.

Mila Kunis

"Hai perfettamente ragione, Cucciolo Eroico: è ancora troppo presto
per inserirmi tra le migliori attrici della Storia."
MR. FORD Parlando di pane e salame non poteva mancare nella decina fordiana uno dei volti più interessanti delle ultime stagioni cinematografiche, una ragazza che non sarà forse all'altezza di nomi giganteschi come quelli citati fino ad ora dal punto di vista del talento ma che offre tutto quello che ha - e decisamente non abbiamo di che lamentarci - al pubblico, appare simpatica, easy e coraggiosa spaziando dalla commedia demenziale al dramma profondo, dalle battutacce alle sfumature oniriche della psiche.
Sarei un bugiardo se non ammettessi di averla inserita anche e soprattutto per il suo aspetto ed il mood molto yeah che lascia trasparire, eppure sono convinto che, guidata dai registi giusti, la buona Mila potrà, in futuro, riservarci sorprese sempre più gradite.
Interpretazioni cult: Il cigno nero, Ted, Amici di letto
"Allora Natalie, facciamo così: io mi prendo Ford e tu Cannibal, ok?"
"Scusa Mila, ma chi cazzo sono Ford e Cannibal??"
CANNIBAL KID Io amo Mila Kunis. Però nemmeno io, che la seguo fin dalla leggendaria e divertentissima serie That 70s Show e ho visto quasi tutti i suoi spesso modestissimi film, come American Psycho 2 o Moving McCallister, mi sognerei di metterla in una top 10 delle migliori attrici. Nella top 10 delle migliori tope sì, ma come attrice per ora ha offerto solo un’interpretazione davvero buona: nel mio già citato cult Il cigno nero. Per il resto la sua carriera è davvero troppo priva di grandi film o di ruoli anche solo vagamente memorabili.
Tra qualche anno magari si meriterà di essere tra le grandi attrici, chissà, per adesso è solo una grande figa.
(Mila, ignora quello che ho scritto qui sopra: io continuo ad amarti sempre e comunque, queste cose le ho dette solo perché sono in clima da Blog War e devo sconfiggere quel bruto di Ford!)
MR. FORD Anche l'occhio vuole la sua parte. Mila Kunis è un gran bel pezzo di ragazza, pane e salame e pronta a prendersi in giro, al contrario dei bastoni in culo che tu ci hai propinato ieri. Quindi nella mia lista ci sta eccome.
Anche perchè nella tua non credo proprio vorrebbe esserci! Ahahahahahah!

Rosario Dawson

"Pronto, Cannibal? E' vero, Mary Elizabeth Winstead
sarebbe stata una scelta molto migliore di me..."
MR. FORD Rosario Dawson, signore e signori. Rosario Dawson.
Non dovrei aggiungere altro.
Se ci fosse un'attrice in grado di incarnare la maggioranza degli ideali fisici del sottoscritto, sarebbe senza dubbio lei.
Come se non bastasse, e tornando al discorso Kunis, la ragazza appare anche tosta ed incredibilmente alla mano, al contrario di tutte le gatte morte snocciolate dal mio antagonista nella sua noiosissima lista di ieri: una, insomma, che al primo appuntamento ti smonta e ti rimonta, invece che farti tornare a casa con le palle gonfie - e non per non averle svuotate, per intenderci -.
Nel suo caso gli ultimi anni non sono stati particolarmente ricchi di soddisfazioni e riconoscimenti, eppure sono fiducioso e attendo un grande ritorno nel segno delle interpretazioni che hanno reso alcuni titoli dal sottoscritto amatissimi ancora più importanti.
Interpretazioni cult: La 25ma ora, Clerks 2, Alexander
"Pupazzi, proteggetemi da quel cattivone del Cucciolo Eroico!"
CANNIBAL KID Rosario Dawson a me non piace fisicamente né come attrice. A livello fisico comunque oh, sono gusti, capisco possa piacere. Ma come attrice no. È cagna come poche. Cagna ai livelli di Angelina Jolie o Eva Mendes. Io fisicamente adoro Sophie Marceau, Amber Heard o Jessica Alba, però non mi sognerei di metterle tra le migliori attrici, per quanto tutte recitino comunque molto meglio della Rosario Dawson’s Creek. Se volevamo fare una sfida della sola gnoccaggine era un’altra questione…
Il solito scandaloso Ford non cita poi nemmeno i suoi pochi film validi: Kids, Grindhouse - A prova di morte (in cui nemmeno il grande Tarantino è riuscito a farla recitare bene) e Sin City, ma solo il suo unico altro film degno di nota La 25a ora, in cui comunque Ed Norton, Philip Seymour Hoffman, Anna Paquin e Barry Pepper appaiono di un altro pianeta recitativo rispetto a lei.
Da citare inoltre i suoi tanti film agghiaccianti: Pluto Nash, Men in Black 2, Il signore dello zoo e quella ciofeca di Sette Anime. Se le sue interpretazioni sono cult, a questo punto lo sono anche quelle di Manuela Arcuri e Alessia Marcuzzi in Carabinieri…
“Bau bau bauuu!”
Cos’è? Rosario, sei tu che piagnucoli?
MR. FORD Sette anime è una macchia terribile, su questo non ci piove. Ma la simpatica, brava e bellissima Rosario ci mette una pezza sia con La 25ma ora - il resto del cast è fenomenale, ma sinceramente la scena sulla pista da ballo preferisco vederla fatta da lei, che non da Philiph Seymour Hoffman - che con Clerks 2, dove mostra il suo lato più umano, divertito e divertente, lo stesso che manca alle donnine dell'Imperatore del regno di mille fighe di legno che mi sono scelto come avversario.
CANNIBAL KID Ciò non toglie che Corinna Dawson sia un’attrice davvero cagna.
BAU BAU BAUUUUUUUUU!

Maggie Cheung

"Zero, ecco il voto che do' alla lista fordiana."
MR. FORD E dopo tutto questo pane e salame e sesso e volgarità, diamo il giusto spazio anche al Cinema
d'autore, perchè in casa Ford non ci si fa mancare niente, mentre dalla parte di Peppa Kid troviamo dieci quasi fotocopie dello stesso standard: Maggie Cheung, musa di Wong Kar Wai, è per il sottoscritto sinonimo di eleganza e bellezza eterea almeno quanto lo fu nel decennio precedente Gong Li, che proprio con lei si è giocata questo posto nella lista da presentare per questa nuova Blog War.
Premiata a Cannes ed ammirata per la sua eterea ma decisa energia, Maggie Cheung ha stupito il mondo della settima arte con il magistrale In the mood for love, ma in realtà da molti anni al Saloon la si seguiva con particolare attenzione, così come è stato fatto in seguito anche grazie a ruoli decisamente più personali e "partecipati" come quello di Clean.
Una donna che pare danzare davanti alla macchina da presa, prendere il pubblico per mano e condurlo oltre lo spazio e il tempo. Meraviglia pura.
Interpretazioni cult: In the mood for love, Clean, Hero, 2046
"Sto leggendo, Ford. Lancio subito un attacco hacker contro Pensieri Cannibali.
E, già che ci sono, pure contro il sito di Beppe Grillo."
CANNIBAL KID Maggie Cheung? Cos’è, un tentativo da parte di Ford di diventare il nuovo re dei
radical-chic?
Una scelta che dimostra come Ford stia cercando di rubarmi il trono, con un nome valido giusto per i circoli dei festival cinefili. Sempre meglio di Rosario Dawson, comunque, che può rientrare giusto nei circoli cinofili ahahah.
Una scelta inoltre che penso farà storcere il naso a qualche Fordiano duro e puro che si aspettava qualche nome più pane e salame, come Sigourney Weaver o Jamie Lee Curtis.
Comunque, volendo proprio fare quello che “Sono Ford, guardate quanto sono figo perché pesco anche nel cinema orientale”, una scelta migliore sarebbe stata la più spumeggiante Zhang Ziyi, che in Hero oscura la Maggie et…etchéung. Scusate, sono raffreddato.
E infine, diciamo le cose come stanno: Ford, bellezza eterea è solo un modo elegante per dire figa di legno! Uahahah
MR. FORD Zhang Ziyi in effetti era la seconda scelta, ma ho preferito la buona Maggie non solo perchè eterea e fenomenale - guardati Clean, razza di scriteriato! -, ma anche perchè è stata la musa di Wong Kar Wai, mio riferimento assoluto nei primi anni zero. Ma tu, che ti spacci per guru dei radical chic, ovviamente del vero Cinema d'autore conosci poco o niente. Un po’ come di donne. Ahahahahahaha!
CANNIBAL KID L’ho visto Clean, brava ma non mi ha folgorato. Quanto a Wong Kar Wai è il regista più noioso, sopravvalutato e radical-chic, lui sì per davvero, del mondo. Non avevo il minimo dubbio fosse un tuo riferimento assoluto, Mr. James Boring!

Claire Danes

"Se sono sicura di volerlo fare? Certo, questo è l'unico modo per
cancellare il ricordo di essere finita dentro una lista fordiana..."
MR. FORD Chiudo la mia lista con un inserimento legato al piccolo schermo - che merita di ritagliarsi uno spazio anche a scapito del Cinema - e decisamente lontano dalle mie preferenze legate al fascino fisico delle interpreti: Claire Danes, che vidi per la prima volta anni e anni fa nel ruolo di Giulietta accanto a Leonardo DiCaprio nell'interessante versione del Capolavoro del Bardo firmata da Baz Luhrmann, è cresciuta decisamente bene, e dopo anni tutto sommato anonimi è letteralmente esplosa grazie alla serie Homeland, regalando a Carrie Mathison uno spessore che vale intere carriere di inutili donzelle prestate alla settima arte ma decisamente meno meritevoli di lei di raccogliere fama ed allori.
Le prime due stagioni della suddetta proposta per la tv sono una vera e propria lezione di intensità e coinvolgimento attoriali da fare invidia perfino alle più grandi interpretazioni premiate da Oscar, Palme d'oro e chi più ne ha, più ne metta, e dovrebbero essere prese come esempio da qualsiasi aspirante attrice delle generazioni a venire, così come dalle simpatiche fighe di legno della decina cannibalesca, che dopo quest'ultimo colpo fordiano non può che tornare a casa con la coda tra le gambe.
Interpretazioni cult: Homeland
"Oh Cannibaleo Cannibaleo, perché non sei tu il mio Romeo?"
CANNIBAL KID Homeland è una serie che io ho sponsorizzato fin da tempi insospettabili, ben prima che se ne accorgesse il come al solito rallentato radar fordiano. Che Claire Danes in questa serie sia pazzesca l’ho sempre detto e non è certo un mistero. Riguardo al resto della sua carriera nutro invece diversi dubbi. Negli anni ’90 era una giovane promessa, poi è caduta un po’ nell’oblio, e adesso è tornata con una grande parte. Ma una parte sola, per quanto notevole, è comunque un po’ poco per inserirla tra le migliori attrici di sempre e quindi, come anche per Rooney e Mara, volevo dire per Rooney e Mila, mi sembra che la lista di Ford sia piena di nomi inseriti troppo prematuramente, persino agli occhi di un bimbominkia teen come me.
D’altra parte non mi lamento troppo perché devo ammettere che mi aspettavo ben di peggio da questa decina fordiana. Sarà che è una decina più cannibale di quanto lui stesso potrà mai ammettere…
MR. FORD Stai tranquillo, Cucciolo. Avrai di che divertirti con la lista degli attori della settimana prossima. Lì sì che troverai la quintessenza della fordianità!

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