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lunedì 18 giugno 2012

EURO BLOG WAR - Primo tempo

"Uff, che palle! Oggi in campo ci sono le schiappe di Ford..."
In occasione degli Europei di calcio ormai entrati definitivamente nel vivo, anche i due nemici della blogosfera tornano a darsi sfida con le loro ormai famigerate Blog Wars. Questa volta mettendo in campo due formazioni cinematografiche, due 11 di attori e registi presi dalle nazioni partecipanti alla manifestazione calcistica e pronti a sfidarsi a colpi di gol filmici. Ognuno di loro con una pellicola a rappresentarne la carriera.
Chi vincerà? Lo scoppiettante team cannibale, pieno di fantasia e giovani talenti, oppure la lenta, stanca e catenacciara formazione fordiana?
Oggi scendono in campo gli 11 di Mr. James Ford, per un primo tempo che si preannuncia noioso e privo di grosse emozioni. Domani sarà la volta del calcio-champagne con la squadra di Cannibal Kid. E allora sì che vedremo gol a raffica e cine-champagne!

"Ford, quella lì dietro ERA casa tua. Ciao!"
1 - Christopher Nolan (Inghilterra) - Il cavaliere oscuro
Mr. James Ford Per custodire il risultato tra i pali, niente di meglio dell'uomo pipistrello e del regista che è stato in grado di riportarlo ai fasti che solo Tim Burton prima di lui era riuscito a dipingergli sulle ali.
Un maestro dell'illusione in grado di ipnotizzare i troppo leggiadri attaccanti cannibali anche in caso di calci di rigore, sbeffeggiandoli neanche fosse quello sciamannato del Joker prima di serrare i ranghi e chiudere ogni porta della sua Bat-caverna.
Nolan mormorò, non passano i Cannibali.
Cannibal Kid Vedo che Ford pensa già ai rigori, puntando su un soporifero 0 - 0. È davvero un maestro del calcio catenacciaro, l’equivalente sportivo del cinema soporifero che tanto predilige.
Christopher Nolan è uno dei pochi talenti veri messi in campo dal Ford, che astutamente si è premunito mettendo il suo top player in porta, temendo i fuoriclasse cannibali. Ma nemmeno i suoi supereroi riusciranno a fermarlo da una inevitabile e travolgente goleada!





"Non vedo da qui a lì, figuriamoci giocare a calcio..."
2 - Costa Gavras (Grecia) - Missing
JF Terzino destro fluidificante l'espertissimo Costa Gavras, un giocatore navigato pronto a solcare le bassissime maree delle fasce ben poco eroiche del Cucciolo: un film che stupì Cannes e fu premiato con una giustissima Palma d'oro, e che ricordò il dramma e l'epoca terribile dei desaparecidos.
Quello che manca, però, in questa partita, è la squadra in campo ad opporsi alla furia del team fordiano.
Terreno fertile, dunque, per un veterano della fascia come Gavras, in grado di proporre cross su cross invitando al gol come ad un banchetto i compagni d'attacco: non per nulla, il titolo del secondo film in lista del regista greco era Cacciatore di teste.
CK Più che espertissimo, lo definirei bollitissimo visto che saranno almeno 30 anni che nessuno se lo fila più, ammesso e non concesso qualcuno se lo sia mai filato. Un giocatore non solo a fine carriera, ma ormai caduto ampiamente nel dimenticatoio. Azzeccato comunque il titolo del film: Missing, come il talento del tutto mancante alla squadra, vabbè per rispetto alle squadre vere chiamiamola squadretta, di Ford.
JF Solo un allenatore inesperto come Katniss Kid può cadere nella trappola più vecchia del mondo quando si tratta delle grandi competizioni calcistiche: l'esperienza in campo internazionale è uno degli ingredienti per un cocktail dirompente - e di successo -.
Continua a sottovalutare il buon Costa Gavras, che intanto zitto zitto ti infila sulla fascia!

"Ford, non c'ho voglia di giocare nella tua squadra. Preferisco fare un
filmato con mio figlio da caricare su YouTube e tenermi per domani..."
3 - Ingmar Bergman (Svezia) - Il posto delle fragole
JF Il talento incontrastato del più grande Maestro del Cinema nordeuropeo si concretizza nel fluidificante sinistro dei mattatori del campo fordiani, un Bergman che mette d'accordo con il suo cristallino talento anche i due mister più rivali della blogosfera.
A rappresentarlo, un film che è un Capolavoro di tecnica, leggerezza, profondità, ironia e magia: la summa della poetica di uno dei più importanti artisti che la settima arte abbia mai conosciuto, nonchè un omaggio alla vecchiaia che pare quasi rappresentare l'ultima grande vittoria per uno degli ultimi, grandi fuoriclasse.
CK Grande Bergman e bellissimo Il posto delle fragole. L’allenatore Fordman sbaglia però clamorosamente la sua posizione, visto che lo svedese avrà tante doti, ma certo non la velocità richiesta a un terzino. Uno dei pochi giocatori buoni della tua squadra, sprecato così. Non ti smentisci proprio mai, Ford!
JF Non c'è bisogno di alcuna velocità, quando c'è classe. E i lanci di Bergman sono lampi millimetrici da una parte all'altra del campo.

"Attento, Ford. I tifosi cannibali m'hanno
fatto un occhio nero e adesso cercano te!"
4 - Luis Bunuel (Spagna) - Il fascino discreto della borghesia
JF Davanti alla difesa, chi meglio di un beffardo regista come Bunuel poteva tenere a bada le avanzate a suon di punta di piedi degli attaccanti cannibaleschi imbastendo al contempo le geometrie per il contrattacco fordiano? E quale film meglio del manifesto anti radical chic per eccellenza, Il fascino discreto della borghesia, perfetto per ubriacare di dribbling i mediani egotici della squadra avversaria giusto in tempo per servire l'assist decisivo all'incisivo attacco blaufordiana?
CK Film recuperato di recente e su cui ci sarebbe parecchio da dire. Sicuramente una visione molto interessante e ricca di spunti. Eppure, nel suo giocare su una struttura di un sogno dentro un altro sogno dentro un altro sogno e così via finisce per incartarsi da solo. Va bene il surrealismo, ma a un certo punto è troppo.
Anche in questo caso, è sbagliatissima la posizione scelta dall’allenatore per un giorno (e si spera non di più) Ford. Bunuel sarebbe il jolly da mettere in campo nel secondo tempo, quello che può risolvere la partita nel bene e nel male. Ma in difesa è surreale, visto che tra un sogno e l’altro non sarebbe in grado di distinguere e quindi difendere nemmeno se stesso. Altra mossa fallita per il fascino inesistente della fordesia.
JF Ennesimo errore tattico dell'egotico Cucciolo Eroico: l'imprevedibile Bunuel è perfetto davanti alla difesa, quasi nascosto dal resto dei centrocampisti e pronto ad uscire dal letargo con una magia improvvisa.

"Leggerino, il WhiteRussian di Ford.
Me lo sono già scolato tutto!"




5 - Andrzej Wajda (Polonia) – Katyn
JF In ogni difesa che si rispetti si trova uno stopper pronto ad allungare la gamba anche soltanto per fare capire all'attaccante avversario di che pasta si è fatti.
Wajda, nome simbolo della Polonia organizzatrice dell'Europeo, era l'uomo giusto per il team Ford: e Katyn, film potentissimo che rievoca il massacro operato dai russi - che incolparono i tedeschi occupanti - dei soldati polacchi in cui perse la vita anche il padre del regista è il muro perfetto per annichilire le spaesate e leggerine punte cucciole troppo azzardatamente mandate allo sbaraglio al suo cospetto.
Un'opera incredibile in grado di tagliare le gambe.
Un valico insormontabile per le forze del povero, piccolo, Kid.
CK E questo scarpone chi sarebbe? Un giocatore nemmeno degno di giocare nella serie F di Ford, figuriamoci se può competere contro i campionissimi cannibali.
Più che Katyn, una scelta cretyn uahahah!



"Le cose che dice Ford... mah, a me fanno venire solo un gran mal di testa!"
6 - Federico Fellini (Italia) - I vitelloni
JF Il libero per antonomasia, l'unico leader possibile per una difesa impenetrabile.
Fantasia e concretezza, interventi decisi e colpi di genio in grado di spingerlo addirittura in attacco.
E come nella migliore scuola italiana, a rappresentarlo un film che è l'inno alla spensieratezza che non dimentica la malinconia, un pò come le lacrime che arrivano con la vittoria sui rivali più agguerriti.
I vitelloni fordiani, guasconi e sorprendenti, fanno polpette di tutti i pallidi "lavoratori" Cannibali.
Cannibali? Prrrrrrrrrrrrrr!
CK Questa scelta ci sta, però Ford come al solito si dimostra prevedibilissimo. La presenza di Fellini me l’aspettavo e quindi con un mio colpo di genio tattico gli ho messo subito addosso il mastino Von Trier a spaccargli le gambe.
Fellini fuori subito per infortunio al primo minuto, e il misero team del Mister rimane con i suoi soli scarponi in campo a guardarsi in faccia senza sapere cosa fare di quel misterioso oggetto rotondo che gravita loro davanti, palleggiato con una fitta rete di passaggi dai fenomeni cannibali.
E le lacrime sono solo quelle del coach Ford che, rimasto senza più carte da giocare, è già stato esonerato e pure radiato dalla Federazione Italiana Cannibale Antifordiana.

"Ma Ford dove li scova certi registi come...
come mi chiamo io?"
7 - Abdellatif Kechiche (Francia) - Cous cous
JF Ala destra il Best d'oltralpe, fenomeno di una Francia in grandissimo spolvero nelle ultime stagioni ed autore di una delle pellicole più incredibili, potenti e sentite degli ultimi dieci anni: sto parlando del meraviglioso Cous cous, un ritratto di famiglia al ritmo di danza del ventre e cucina, magico e profondo, in grado di scomodare paragoni con il respiro che solo Bergman riusciva a dare ai suoi film corali.
Il polmone del team Ford, infaticabile e pronto a sacrificarsi per il bene della squadra, come fosse un fratello maggiore.
E dato che il Cannibale faticherà a capire il concetto, lo semplifico in termini bianconeri: il "soldatino" degli anni migliori.
CK Non ho visto il suddetto Cous cous, anche perché già come cibo è per me ben poco appetitoso, ma dubito fortemente che questo Ke chi è? possa essere tra le cose migliori offerte dallo spettacolare cinema francese di ieri e di oggi. Più che ai paragoni con Best o con il già più modesto soldatino Di Livio, direi che è come scegliere Ibrahim Ba, tenendo a casa Platini e Zidane. Robe che solo un allenatore che vuole eliminare tutti i veri talenti per concentrare le attenzioni solo su di sé può fare. Ford, starai mica cercando di diventare più egocentrico di me?



"Cannibal, ti faccio arrosto nella mia Soul Kitchen!"
8 - Fatih Akin (Germania) - La sposa turca
JF L'Ozil del continente fordiano, il genio della lampada e perno del centrocampo pronto ad avanzare all'occorrenza divenendo quasi un fantasista aggiunto.
Passione ed esplosività, il regista di origini turche cresciuto ad Amburgo è l'uomo giusto per fare la differenza in mezzo al campo: capace di colpi ad effetto come di entrate decise, Akin ha dalla sua tutto il fascino del film che lo portò all'attenzione del mondo, quel La sposa turca vincitore a Berlino che stupì le platee per la sua forza tragica quasi almodovariana e per i suoi personaggi pieni di vita ed ubriachi di autodistruzione.
Il Best del Cinema. Quello che tutti vorrebbero avere in squadra.
Ma che trova la collocazione ideale solo nell'undici ideale. Quello di Ford.
CK Ed eccolo, il bidone del cinema tedesco. L’autore di Soul Kitchen, una delle commedie meno divertenti che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi. Sarà che i crucchi sono tra le poche persone al mondo ad avere un senso dell’umorismo (quasi) più discutibile di quello di Ford. Un regista talmente risibile che non mi preoccupo nemmeno di marcarlo, lasciandolo libero di autodistruggersi. E la sposa turca la abbandono sull’altare.
Fatih chiiii?
JF Non sto neanche a commentare il tuo parere sull'ottimo Soul Kitchen, e già mi pregusto la doppietta di Akin che, libero da marcature, impazzerà nella retroguardia Cannibale concentrata tutta sui temibili attaccanti fordiani!
CK Ma Fatih chiiiiiiiiiiiiiiii?

"Certo che Valhalla ha fatto addormentare pure me..."
9 - Nicolas Winding Refn (Danimarca) - Valhalla rising
JF Punta centrale perfetta per una formazione destinata alla vittoria finale.
Imprevedibile come il più arrabbiato degli Ibrahimovic e pronto a pungere come uno scorpione, Refn porta alla carica il suo guerriero One Eye per fare piazza pulita dei difensori avversari ed incornare ogni pallone che arriva dalle fasce, castigando a più riprese una difesa che pare proprio non avere i numeri e la stazza per contrastarlo.
I suoi voli a cercare l'impatto con la sfera sui calci d'angolo saranno vere e proprie epopee visionarie, in grado di mandare in visibilio il pubblico, pronto alla standing ovation per il capocannoniere del torneo.
L'ariete per eccellenza, il guerriero vichingo pronto a conquistare terreno e reti sulle indifese praterie popolate solo da conigli dark spauriti.
CK Refn contro la difesona cannibale potrebbe andare a segno giusto con Drive, un filmone che si fa fatica a credere sia stato realizzato dallo stesso autore di questo misero Valhalla Rising, una delle visioni più noiose e soporifere della Storia.
Se la tua tecnica è quella di fare addormentare la mia difesa, Ford, il tuo obiettivo è centrato in pieno. Peccato che pure i tuoi tifosi si siano stufati della tua squadra e abbiano abbandonato le tribune, lasciando i supporter cannibali a fare la ola lungo tutto la Cannibal Arena.
JF Sono soltanto usciti per andare a prendere da bere: i festeggiamenti per la vittoria, qui a Fordlandia, dureranno almeno una settimana!
CK Sul fatto che i tuoi tifosi (ma quali?) abbiano bisogno di bere hai ragione. Sì, però per dimenticare…

"Bravo Cannibal, sfotti pure, io intanto stasera vado a un
bunga bunga party con i miei amici Vladimir e Silvio."
10 - Alexandr Sokurov (Russia) - Arca russa
JF Il fantasista immarcabile, il numero dieci più ambito del mondo, il Messi del Cinema attuale.
Sokurov, vincitore all'ultimo Festival di Venezia, è tutto questo e anche di più: per rappresentarlo, ho scelto un film che è il saggio perfetto della sua tecnica incredibile, novanta minuti di piano sequenza ininterrotti nei corridoi dell'Ermitage di San Pietroburgo, un viaggio incredibile nella storia russa e nella meraviglia della settima arte.
L'uomo che più di ogni altro, da ogni posizione e a seguito di ogni punizione procurata dai fallosissimi difensori avversari saprà infilare la porta lasciando che il pallone ipnotizzi come la più imprevedibile delle "foglie morte".
CK Ambito, ma da chi? A parte il radicalchicchissimo pubblico dei festival cinematografici, Sokurov non se lo sooka nessuno. Terrence Malick semmai può essere considerato il Messi del Cinema attuale, visto i cast della Madonna con cui sta lavorando per i suoi nuovi film.
Se la fantasia della tua squadra è affidata a un russo pretenzioso e noioso come pochi, stai messo proprio bene, stai messo…
JF Senza contare il fatto che Malick non c'entri un tubo con questa Blog War in quanto statunitense, resta bollito con il suo albero della noia, e certamente il suo genio passato non va valutato dalla consistenza del cast delle sue pellicole!
CK A parte il fatto che tu hai tirato fuori Messi, che è argentino, comunque era solo un esempio di regista davvero ambito. Sokurov invece se lavora è solo grazie ai soldi del suo unico sostenitore: il suo infausto amichetto Vladimir Putin.

"Ford, col cacchio che scendo in campo per te! Io la partita
la seguo comodo dalla poltrona. E tifo pure Cannibal!"
11 - Milos Forman (Rep. Ceca) - Qualcuno volò sul nido del cuculo
JF E a proposito di imprevedibilità, lungo l'out di sinistra a farla da padrone è Milos Forman, che vola dal nido del cuculo fino all'area Cannibale servendo un cross dopo l'altro ai suoi compagni senza dare il minimo segno di cedimento.
Folle come McMurphy e solido come il Capo Bromden, l'uomo di fascia più imprevedibile che la settima arte abbia mai concepito è pronto a lasciare sul posto tutte le infermiere pazze frutto delle fantasie irrefrenabili del coach più teen mai visto sui campi di calcio prima di affondare come un coltello nel burro - o come un lavandino in una parete di manicomio - liberando tutta la magia del Cinema vero.
E regalando il passaggio vincente alla squadra del Cowboy.
CK Milos Forman era un grande regista. Ormai però non ha più nulla da offrire e giusto un allenatore fuori di testa può ancora dargli un’occasione di giocare invece di lasciarlo al meritato riposo.
Ford, la partita è finita e non possiamo fare nemmeno scambio di maglie: gli inservienti infatti per te hanno già pronta una bella camicia di forza! uahahahah

A domani, con gli 11 giocatori cannibali...

lunedì 30 gennaio 2012

BIG FORD - LE STORIE DI UNA VITA INCREDIBILE

"Finalmente t'ho preso, fetuso d'un Big Ford!"
Nuovo appuntamento con le Blog Wars, che per quei 2 o 3 che non lo sapessero sono sfide a colpi di parole e cazzotti tra me Cannibal Kid e il mio blogger rivale, quel grandissimo str...aordinario pezzo di m...aniaco del wrestling, brutto bas...eballaro, ovvero Mr. James Ford. Tema della singolar tenzone che si terrà oggi e domani: i film biografici.
A lui, ahimè anzi ahinoi, la parola...

Mr. James Ford Probabilmente, se chiedeste al mio antagonista Cannibale come vorrebbe fosse realizzato un film sulla sua vita, il mio Burger Cannibal King preferito opterebbe per Avary, Araki o Aronofsky alla regia, ovviamente pretendendo di recitare interpretando se stesso per poter prendere parte ad una scena a tre con Natalie Portman e Mila Kunis, una colonna sonora firmata da Atticus Ross e Trent Reznor ed una bella Palma d'oro portata a casa sul lungomare di Cannes.
Elijah Wood nei panni di Cannibal dopo uno scontro
con Ford. Ma non avete visto com'è messo lui...
Peccato che la realtà dei fatti si nasconda in quelli che dovrebbero essere i selvaggi recessi della Contea piemontese, ed un Peter Jackson in forma certo non smagliante abbia già affidato il ruolo del nostro amico dei coniglietti suicidi ad Elijah Wood, che dovrà lottare per la sua sopravvivenza inseguito da una squadra di cacciatori di hobbit composta da The Rock, Jason Statham, Van Damme, Sly e Schwarzenegger, tutti pronti a banchettare con i resti del nostro e smentire così la sua fama di Cannibale, ovviamente con soundtrack firmata da Kid Rock.
E dopo avervi rivelato la trama di quella che resta una delle pellicole più attese dell'anno, lascio spazio alla potentissima lista del sottoscritto con i biopic fordiani per eccellenza.
Mentre vi godete queste piccole e grandi perle cinematografiche, intanto, pensate a chi vorreste nei vostri panni in un'eventuale opera basata sulla vostra vita.
Io un'idea per il sottoscritto ce l'ho già.

Cannibal Kid Se negli ultimi tempi io e il mio rivale Mr. James Ford ci siamo trovati un po’ troppo spesso d’accordo sia a livello cinematografico che – udite, udite – di donne, le cose sono destinate a cambiare contro questa nuova sfida delle Blog Wars. Tema: i film biografici. Svolgimento: totalmente diverso.
Le mie variegatissime scelte le vedrete domani, oggi facciamo un tuffo nelle vite (quasi) tutte macho e criminali con un sacco di film molto simili tra loro offerti dal nostro, anzi dal vostro, Ford. E nonostante abbia scelto alcuni (rarissimi) film non male, diverse altre pellicole hanno invece scatenato la mia peggio ira.
Preparatevi quindi a leggerne, più che a vederne, delle belle. Che la Blog War biografica abbia inizio!
Ma prima, un film speciale…

"Uff, preferivo interpretare Hannah Montana che Ford"
Io, Mr. James Ford
Regia: Sergej M. Ėjzenštejn (resuscitato apposta per dirigere il nuovo film più noioso della storia)
Cast: Sylvester Stallone nella parte di Mr. James Ford (of course)
Ryan Gosling nella parte di Cannibal Kid (oh, per sognare, sogniamo in grande!)
Jessica Chastain nella parte della compagna di Cannibal Kid
Emma Stone nella parte dell’amante appena maggiorenne di Cannibal Kid
Bryce Dallas Howard nella parte dell’ex moglie odiosa di Cannibal Kid che pretende gli alimenti
Arnold Schwarzenegger nella parte del compagno di Mr. Ford
Taylor Lautner nella parte dell’amante di Mr. Ford
e con la partecipazione straordinaria di: Clint Eastwood, nella parte del saggio allenatore che convertirà Ford ai veri valori della vita.
Genere: picchiaduro
Se ti piace guarda anche: Gandhi, Padre Pio, Madre Teresa

Trama
Mr. James Ford è un ragazzo che soffre di una rara forma di invecchiamento precoce. In quinta elementare si deve già fare la barba tutte le mattine per non essere scambiato per il bidello, a 16 anni quando va in giro con i genitori, ai genitori dicono sempre: “Va là che vostro nonno è un tipo ancora arzillo”, a 25 anni mentre i coetanei si prendevano il loro primo iPod, lui si faceva il primo apparecchio acustico. Ma c’è una costante in tutta la sua vita: la passione per il wrestling.
Presente: Mr. Ford, nonostante ormai sembri più vecchio di Vasco Rossi, Ozzy Osbourne e Axl Rose messi insieme, sta meditando il suo grande ritorno sul ring. Come avversario, il suo allenatore chiamato con grande fantasia Clint (Clint Eastwood) sceglie come vittima sacrificale un certo Cannibal Kid (Ryan Gosling), un ragazzino ingenuo che pensava che il wrestling si fosse estinto insieme ai dinosauri. Ma la vittima sacrificale è destinata a trasformarsi da tenero agnellino a feroce Hannibal Lecter. Potere cannibale!

E ora i 10 o meglio 11 film scelti da Mr. Ford...

"Ma proprio uno dei miei peggiori doveva tirar fuori quel Ford?"
Il Casanova di Federico Fellini di Federico Fellini (1976)
Mr. James Ford Fellini è in assoluto il regista italiano che amo di più, nonchè, a mio parere, uno dei dieci intoccabili di tutti i tempi per quanto riguarda il Cinema.
Il Casanova è, tra tutti i suoi Capolavori, quello che amo di più: sarà che mi ricorda Barry Lyndon - il mio preferito tra i film di Kubrick -, sarà che resta uno dei compendi dell'inventiva del grande Federicone - la laguna di Venezia ricreata in studio è una vera magia -, sarà che è intriso di passione e malinconia, ma non riesco a pensare ad un biopic più geniale, profondo e totale di questo.
Ovviamente sarà risultato noioso a quel borioso del Cannibale, che più che altro sarà geloso di Casanova a causa del fatto che non è il Casanova che vorrebbe. E anche qui, saremmo clamorosamente rivali: perchè tra i due grandi seduttori della storia, io sarei di certo più Don Giovanni.
Cannibal Kid Massimo rispetto per Fellini, ma questo film davvero nun se pò vedè. Le scene di sesso del Casanova vorrebbero essere sensuali? Really? Nessuna gelosia per lui, visto che a me sembrano davvero ridicole, caro il mio Ford Giovanni.
Il film poi è troppo frammentario e sconclusionato, il personaggio non prende mai e l’insieme non coinvolge manco per sbaglio. Visivamente molto curato e affascinante, oh è pur sempre un Fellini, però davvero inseguibile e terribilmente soporifero. Emblema perfetto di un Ford che pure tra tutti i capolavori di Kubrick, per quanto Barry Lyndon rimanga un buon film, preferisce uno dei meno interessanti. Sei proprio un noiosone senza speranza, Mr. Valium Ford.
Ford Ormai non bado neppure più alla mancanza di gusto del mio antagonista, anche perchè chiunque - e dico chiunque - ami il Cinema rischia un collasso cardio circolatorio sentendo cose come "Barry Lyndon è un buon film".
Già è tanto, dunque, aver strappato da quei suoi occhietti ciechi alla meraviglia "visivamente molto curato e affascinante".
Quasi un miracolo per un Ford che riesce quasi a guarire anche un cieco della portata del Kid.
Kid Cieco io??? E tu che schifi splendori per gli occhi come The Tree of Life e Melancholia? A te manco un miracolo vero e proprio basterebbe per farti riacquistare la vista…
Ford Non è che li schifo, è che li vedo per quello che sono: pipponi senza criterio.
Kid Solo perché la tua limitatissima visione del mondo ti impedisce di comprenderli, non significa che non abbiano criterio… Tra 50 visioni, quando pure tu (forse) li avrai capiti, ne riparliamo.
Ford Quindi più o meno come riparleremo nel momento in cui (forse) capirai almeno la metà dei Capolavori che ti ho proposto e hai schifato per pregiudizi vari.

"Se mi avessi tradito con Cannibal l'avrei accettato,
ma con quel ridicolo Ford proprio no, brutta puttana!"
Toro scatenato di Martin Scorsese (1980)
Ford Uno dei miei due preferiti scorsesiani è anche una delle pellicole sul pugilato più incredibili mai realizzate, montata da una gigantesca Thelma Schoonmaker ed interpretata dal Robert De Niro migliore di sempre.
La storia di Jack La Motta, unico pugile a non essere mai stato messo al tappeto, è fatta di grandi ribalte e drammi tra le mura domestiche, la gloria sul ring e la solitudine di un viale del tramonto passato sui palchi di bettole di quarta categoria.
Quello che è sicuro, è che il toro del Bronx è "il più forte, il più forte, il più forte", e con un paio di suoi colpi ben assestati metto con il culetto per terra Cannibale e tutta la sua listina per fighetti.
Kid Registicamente impressionante, se questa fosse una lista delle migliori regie ci starebbe alla grande. Tra i film biografici a mio modesto parere però no. Perché la vita di Jake La Motta (non Jack come scritto da quell’impreciso del Ford) è tanto scoppiettante sul ring quanto poco interessante fuori. Tra il suo rapporto con il fratello e la gelosia ossessiva nei confronti della moglie zoccola, ne viene fuori una persona grande sul ring ma piccola piccola nella vita, un tizio violento e arrogante che finisce a fare il buffone in un locale come il peggiore degli Apicella. Enormi Scorsese e De Niro, però avrebbero potuto raccontare un personaggio migliore… The Aviator ad esempio mi ha convinto di più, grazie al molto più sfaccettato Howard Hughes regalato da DiCaprio. Ma capisco perché a te Ford uno come La Motta possa far impazzire: già ti immagino mentre ti guardi allo specchio o mentre fai pesi ripetere a mo’ di mantra: “Sono il più forte più forte più forte più forte. Sono il più forte più forte forte forte…”
Il più è crederci.
Ford Ancora una volta sono palesi i limiti cannibali: il bello di questo film - oltre alla splendida regia - è proprio la capacità di mostrare tutti i lati oscuri da piccolo uomo della vita privata di Jack o Jake - è stato chiamato in entrambi i modi, il signor Giacobbe La Motta -, che non solo si è riconosciuto nella pellicola, ma l'ha anche sfruttata per tornare alla ribalta, data la sua incurabile ossessione per l'essere al centro dell'attenzione. In questo, ricorda un pò il mio antagonista, che di ego ne ha così tanto da non riuscire neppure a pensare di farsi punire da uno Sugar Ford Robinson per tutte le sue malefatte fuori dal ring.

"Ciao Ford, dici che sono un genio? Buongustaio!"
Amadeus di Milos Forman (1984)
Ford Altro giro, altro genio.
Forman, specialista del biopic, realizza il suo lavoro migliore nell'ambito raccontando la follia in bilico tra ingenuità e sregolatezza del più grande compositore della Storia della Musica, uno che si mangia ancora tutto e tutti nonostante siano passati più di duecento anni.
Senza fare parola sulla musica e sulle interpretazioni spettacolose di Tom Hulce e Murray Abraham, basterebbe il crescendo finale sulle note del requiem per annichilire qualsiasi band alternativa proposta dal mio avversario, che ormai sta al vecchio Ford un pò come Salieri stava al mitico Wolfy.
Troppi passi indietro.
Kid Buon film, seppure un po’ troppo ruffiano e “da Oscar” per i miei gusti, oltre che una scelta telefonatissima per una lista di pellicole biografiche. Se non è un film che amo del tutto comunque è soprattutto perché me l’avevano fatto vedere a scuola e quindi, pur apprezzandolo, è pur sempre una visione che mi è stata imposta e le visioni imposte, che fossero dai professori oppure adesso dall’aspirante professorone di Cinema Mr. Ford, mi stanno sempre sulle balle.
Amadeus il più grande?
Non scherziamo, io preferisco naturalmente il Ludovico Van.
Comunque questo film è del 1984, ma adesso ormai sarebbe ora di girarne un seguito in cui vengono raccontati anche gli anni del grande successo raggiunto da Amadeus, prima con DeeJay Television e poi col Festivalbar e L’eredità…
Ford Che il Cannibale non fosse in grado di superare i suoi limiti e pregiudizi era ormai chiaro da tempo, e con il suo amico Ludovico Van - un grande, per carità -, è meglio che si ritiri a vita privata, così potrà parlare quanto vuole con Beethoven, che da sordo potrà godersi il non sentire del cianciare del mio acerrimo rivale.
Io, invece, continuerò a spassarmela tra una festa e l'altra con il vero genio incontrastato della musica, il mitico Wolfy.

"Ford ha richiesto Quel mazzolin di fiori. So che non è tua, ma vaglielo a spiegare..."
Bird di Clint Eastwood (1988)
Ford L'inossidabile idolo fordiano Eastwood non poteva mancare anche da questa lista, grazie ad uno dei suoi film più complessi ed autoriali, incentrato sulla vita ed il genio di Charlie "Bird" Parker, uno dei musicisti jazz più rivoluzionari di tutti i tempi.
Un film che avrebbe dovuto vincere a Cannes, dove fu premiato soltanto un gigantesco Whitaker come migliore attore - e che divise la scena con suo fratello minore, che interpretò il giovane Charlie -, e che resta una delle prove più convincenti della maturità del regista, che celebra così il suo amore per la musica - Clint è un più che discreto pianista, e suo figlio maggiore Kyle ormai il suo compositore di fiducia -, per il jazz e per le figure tormentate come fu il leggendario Bird, legato a doppio filo ad alcool e droga, oltre che ad un talento cristallino.
Troppo elegante, questo "bird", per rientrare nei gusti del mio rivale: lui si accontenta di un pò di rumore che ha il coraggio di chiamare sperimentazione, ignorando i veri geni come Parker.
Kid Prima cosa: Ford che parla di eleganza è come sentir parlare Berlusconi di legalità.
Secondo: il discorso è simile a quello del Casanova. Storia troppo frammentata, e in questo caso l’espediente sarebbe ancor più azzeccato visto che riesce a rendere la forma del free-jazz. Il risultato però è simile: un insieme di scene scollegate tra loro cui è difficile, per lo spettatore ma in primis per lo stesso regista, dare un insieme unitario. E poi io il jazz lo reggo soltanto a piccole dosi, preferendo ascoltare quello che nonno Ford chiama “rumore”. Bravo Forest Whitaker, che però per me rimarrà sempre e SOLO l’immenso Ghost Dog. Questo omaggio del vecchio (quasi quanto Ford?) Eastwood si vede e si sente che è molto sentito nei confronti del genere, peccato che a me abbia provocato soltanto degli enormi sbadigli oltre ad attacchi improvvisi e irrefrenabili di abbiocco totale. Ma che palle di film ci proponi, Ford? Se non altro ti ringrazio, perché era dall’ultima Blog War che non dormivo tanto bene! Ahahahah
Ford Dormi pure, figliolo. A una certa ora della notte, quando il jazz accompagna le ombre e i contorni delle donne si fanno sfumati per colpa del troppo alcool, è giusto che i bambini se ne stiano a letto.
Ma non sperare che venga a rimboccarti le coperte.
Per questo, è già pronto il mio amico Schwarzy.

"Umberto, 3 anni al governo e non sei riuscito a fare manco il federalismo
fiscale? Sei solo chiacchiere, peggio di Mr. Nord, volevo dire Mr. Ford!"
Braveheart di Mel Gibson (1995)
Ford Ovvero, quando ancora il vecchio Mel non era completamente pazzo e riusciva a produrre cose assolutamente convincenti.
Uno dei film simbolo della mia adolescenza legata agli eroi romantici e destinati alla morte prima che fosse preso come esempio - erroneo - da quel manipolo di poveri stronzi della Lega, Braveheart resta un biopic di grana grossa coinvolgente e tostissimo, violento nelle battaglie, ironico al punto giusto, segnato da una colonna sonora strappalacrime di James Horner - lo stesso di Titanic, tanto per intenderci - impreziosito da un crescendo finale che resta - un pò come con L'attimo fuggente - uno di quelli a cui non si scappa, a prescindere dalla propria visione del Cinema. Si urla, si piange o si grida al massimo dell'esaltazione.
A meno che non siate il Cannibale. Lui, in questo film, avrebbe potuto essere giusto il rampollo del Plantageneto.
Kid Complimenti a Ford. Con una singola scelta, una sorta di scacco matto a se stesso in una sola mossa, è riuscito a rovinare completamente la sua lista per il resto a tratti decente, con uno dei film più ridicoli, soporiferi (ogni volta che schiacciavo play mi addormentavo subito, c’avrò messo una settimana per vederlo tutto!) e in definitiva peggiori che io abbia mai visto.
Dalla regia pomposa ed eccessivamente enfatica fatta apposta per conquistare gli Oscar (che ci son cascati in pieno proprio come Ford) alla insostenibile colonna sonora, stracciapalle altroché strappalacrime, che fa rimpiangere persino quella odiosa del Titanic, dai cattivoni stereotipati a un’estetica da fantasy stile Hercules o Xena, dai discorsi propagandistici di bassa Lega a scene romantiche scultissime e momenti “visionari” (e chi si crede Gibson, Lynch?) con il padre e la moglie defunti, fino alla involontariamente comica interpretazione di un inverosimile Mel Gibson con tanto di capelloni lunghi da finto metallaro.
E se La passione di Cristo è un film antisemita, questo è un film apertamente anti inglese, quindi fuck you, Mel and fuck you too, Ford!!
Che poi adesso abbiamo bisogno di Gibson per insegnarci la storia del Regno Unito, abbiamo bisogno. Ma per favore…
Film insopportabile sotto tutti i punti di vista, quindi: registico, intepretativo (pessimi tutti gli attori, si salva giusto Sophie Marceau pure lei però ai minimi sindacali), musicale, storico.
Terribile, il più grande ammasso di pietismo mai visto, una schifezza megagalattica proprio come Avatar, con la differenza che là c’erano i Puffi alieni giganti blu, qui c’è Mel Gibson col volto pitturato di rosso-blu ed è dura scegliere quale dei due sia più penoso.
Una visione già di per sé talmente brutta che mi risparmio persino di infierire sul fatto che sia il film preferito dai leghisti… Dico solo che ai leghisti possono anche togliere la vita, ma non toglieranno mai loro il popolo della libertà!
Ford Quello che mi fa ridere dell'irritante compare che mi sono pescato nella blogosfera è che riesce a sbrodolare "Ford ha il pregiudizio qui, Ford ha il pregiudizio là" e invece è lui a continuare ad avercela con gli stessi personaggi, un pò come quando affibbia voti altissimi a certe merdine soltanto perchè c'è un suo attore feticcio. Poco obiettivo, caro Cannibale: ma che ti hanno fatto, Mel e James Cameron? Avete fatto la doccia insieme in palestra e hai visto che ce l'hanno troppo grosso? Ti hanno preso di mira frustandoti con gli asciugamani bagnati fino a che non hai gridato "Libertà!"?
Io, che sono certamente libero di mente più del mio Joker personale, mi godo un film che non sarà certo un Capolavoro, ma emoziona e cattura. Da Oscar, è vero. Ma come è stato detto di recente per The help, non è detto che una ruffianata non sia un male.
Kid Troppo facile smentirti: ho dato insufficenze pesanti persino a film con la mia idola suprema Natalie Portman (vedi Mr. Magorium e Thor), e bocciato anche un film con i miei super attori feticci Ryan Gosling + Kirsten Dunst (All Good Things). Giusto per fare qualche esempio.
Tu piuttosto, che esalti ciecamente i soliti Sly, Schwarzy e Clint e tutti i tuoi eroi macho anche quando partoriscono dei chiari aborti come Hereafter?
Quanto a James Cameron e Mel Gibson, ce l’ho con loro perché rappresentano il peggio di un cinema fracassone, ruffiano, privo di idee e fintamente spettacolare, del tutto opposto alla mia visione del vero Cinema. E poi, alla faccia dei miei presunti pregiudizi, tra i loro film promuovo (sebbene senza grossi entusiasmi) Titanic e Apocalypto. Ma Avatar e Braveheart sono davvero le ultime delle merdacce!
Infine, mi spiace deluderti, ma James Cameron non ce l’ha grosso, perché non ce l’ha proprio, come i suoi/tuoi amati na’vi ahahahaha.
Ford Se tu non avessi perso la vista cinematografica ai tempi del liceo, capiresti che io non esalto ciecamente i miei idoli, ma sono sempre pronto a criticarli, come sono pronto a vedere un film anche di qualcuno che non sopporto - come Gibson o Von Trier -. Tu, invece, Sly e Schwarzy li eviti a priori, così come a priori giudichi Cameron. Inoltre potrei capire un giudizio negativo su Firefox, ma Hereafter è un filmone incredibile, che solo i finti alternativi come te hanno criticato!
Kid Tanto per metterti subito a tacere, per non dire smerdarti, ti rimando alla mia recensione tutt’altro che negativa degli Expendables di Stallone
http://pensiericannibali.blogspot.com/2010/09/sly-family-expendables.html
Ancora convinto che io abbia dei pregiudizi?
Ford Certo che sì. E in questo caso io potrei rimandarti alla mia recensione di The new world di Malick o alle infinite volte in cui ho tessuto le lodi di pellicole ottime come Il grande capo o Dogville di Von Trier.

"Ford è un pirlone. E che te lo dico a fare?"
Donnie Brasco di Mike Newell (1997)
Ford E che ve lo dico a fare!?
Una delle pellicole più intelligenti, inesorabilmente disperate ed importanti mai realizzate sulla Mafia e sul concetto di agente infiltrato: cast in stato di grazia trascinato da un enorme Al Pacino, sceneggiatura di ferro, importantissime riflessioni sul concetto di potere e di Famiglia, un finale da paura.
Se non l'avete ancora visto, dimenticatevi per un momento gli Scarface esibizionisti e concentratevi su questo piccolo gioiello, uno dei più clamorosi e sinceri ritratti da "inside man" mai realizzati.
E non preoccupatevi: se Cannibale dovesse infiltrarsi tra le fila fordiane, verrebbe subito smascherato. In fondo, in mezzo a dei pezzi d'uomini come i miei Expendables, un principino come lui non passerebbe inosservato neanche travestito da wrestler!
Kid Questo film mi era piaciuto e io di solito non sono un gran patito di storie di mafia e cose del genere. Si lascia seguire bene, ha due ottimi protagonisti e l’intercalare memorabile: “Che te lo dico a fare?”.
Poi, certo, capolavori come Scarface sono ben altra cosa e a livello cinematografico questo Brasco non è niente di memorabile: d’altra parte il modesto Mike Newell finirà pur sempre a girare Harry Potter, Mona Lisa Smile e Prince of Persia. E a proposito di film con Jake Gyllenhaal… naturalmente per me, così come per tutto il mondo, al nominare Donnie viene in mente sempre e solo qualcun altro!
Ford Ecco l'ennesima conferma della tamarraggine cinematografica del Cannibale: preferire Scarface - per carità, un cult - a Donnie Brasco - un tuffo nella realtà dal primo all'ultimo minuto - è un pò come sognare di essere quindicenni a vita e "fare brutto" o pensare a quanto possa essere duro dover scegliere tra una vita da farsi il culo o una Famiglia che, quando ne hai bisogno, fa il culo agli altri.
"Io non sono come loro, io sono uno di loro", grida Donnie, quello giusto.
Certe volte penso che ci vorrebbe proprio un gruppo di amici pronti a "raddrizzare" il Cannibale, ma poi penso: che te lo dico a fare? Mi diverto troppo a farlo da solo! Ahahahahaahahh!
Kid Tamarraggine io? Stai usando la tecnica della psicologia inversa o ti si è solo invertito il cervello?
E comunque preferire il capolavoro di Brian De Palma a un film di buon ma certo non ottimo livello di Mike “Harry Potter” Newell non mi sembra una roba così assurda. Anzi…
Ford Il Capolavoro di DePalma è Carlito's way, o Omicidio a luci rosse, certo non Scarface, "solo" un cult. Ad ogni modo se Tony Montana non è tamarro, quelli di Van Damme sono film d'autore!

Questo è il solo e unico Chopper che riconosco...
Chopper di Andrew Dominik (2000)
Ford Scoperto quasi per caso non molto tempo dopo la sua uscita, quando da queste parti Eric Bana era già sulla cresta dell'onda per il ben meno interessante Hulk, oltre ad essere il ritratto di uno dei criminali più noti e curiosi d'Australia, Chopper rappresentò il mio incontro con la regia dallo stile impeccabile di Dominik, che si sarebbe confermato altrettanto in gamba con il successivo L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford.
Lo stesso Bana, qui autore di una prova maiuscola, presta volto e soprattutto corpo al Bronson del "down under", un incrocio tra Mr. Crocodile Dundee e Taxi driver: tra le altre cose, in questa pellicola si trova una delle tre migliori scene di accoltellamento di tutti i tempi.
Un chopper tutto palle e stile, che passa come un bulldozer sopra le macerie della lista cannibalesca.
Kid La scritta a inizio film lo dice chiaro e tondo:
“It is not a biography.”
...ma pure questo ce lo possiamo far andare bene!
Quindi, Ford, non è che hai sbagliato lista? uahahah
Comunque, fosse un film di quelli imperdibili si potrebbe anche chiudere un occhio, così invece gli occhi si chiudono tutti e due visto che il film è davvero ben poco interessante.
La prima parte in prigione non ha niente a che vedere con Il profeta o Cella 211, quelli sì grandi film carcerari. E anche quando Chopper va fuori di galera le cose migliorano un po’, ma il film non avvince mai, anche perché cosa provare nei confronti del protagonista se non repulsione e disprezzo assoluti? È totalmente privo del fascino del bad boy e allo stesso tempo la sua storia non ci dice nulla del contesto sociale o altro, ma solo di un povero pazzo pirla. Come se in Italia facessimo un film su Michele Misseri e lo mandassimo in Australia… Già non ce ne frega un cazzo a noi, figuriamoci a loro. Lo stesso vale per questo Chopper, che tra l’altro presenta dei “virtuosismi” registici piuttosto risibili. Oltre al fatto che io Eric Bana non lo reggo, figuriamoci in un film tutto da protagonista.
Domani vedrete una lista cannibale estremamente variegata, mentre oggi la maggior parte dei film di Ford presentano soltanto una gran varietà di pazzi criminali con scatti d’ira all’opera. Ford, capisco che sarà anche la storia della tua vita, però cambia un po’ musica…
Ford Ancora una volta Cannibale è preso e soffocato dai suoi pregiudizi, e senza contare Eric Bana - c'era anche lui, nella doccia con Mel e Cameron? - trovo assurdo sia il paragone con due film carcerari come Il profeta e Cella 211 - non sarà una biografia, ma non è neppure un film di quel genere - che la critica al protagonista. Viviamo forse in un mondo di favole in cui anche i criminali sono tutti fighi, affascinanti e cool? Non credo proprio.
Sarebbe un pò come pensare che la mafia è quella de Il padrino e non quella di Quei bravi ragazzi o I Soprano, o che tutti i trafficanti siano Al Pacino o Johnny Depp.
Ti devo dare una delusione, piccolo Cannibale: il mondo non è colorato a pastello come la fabbrica di cioccolato, e la maggior parte dei criminali di questo genere sono proprio come il buon Chopper, violenti ed incontrollabili. Inoltre, se anche lui - il vero Chopper, intendo - è riuscito a reinventarsi diventando uno scrittore come Edward Bunker, credo che le speranze ci siano.
Tranne per te: mi sa che ormai, sei un caso clinico!
Kid Lo so benissimo che la maggior parte dei criminali sono così. Infatti la maggior parte dei criminali non merita di vedersi un film dedicato. Chopper in testa.
In ogni caso sì: Eric Bana era nella doccia che lo metteva dentro a Mel Gibson, mentre James Cameron filmava. In 3D, naturalmente!
Ford Cosa fai, il moralista!? Tu che sei il paladino della rivoluzione neghi la possibilità a qualcuno di avere un film dedicato solo perchè un criminale!?!? Ahi ahi, Cannibale.
Kid Ford, do you understand Italian? Sai leggere? Non ho detto che a tutti i criminali non devono essere dedicati film. A quelli interessanti sì. A un idiota patentato come Chopper, direi che non mi sembra il caso.
Ford Quindi sei un moralista dalle ambizioni divine - ma questo già si sapeva: che vuoi diventare, il Papa? -: chi può giudicare se qualcuno - criminale o no - è interessante in senso assoluto? Tutte le vite possono valere lo spunto per un film. Perfino la tua, Burger Cannibal King.

"Willy, ce n'è per te e poi pure per quel Ford!"
Alì e Nemico pubblico di Michael Mann (2001 e 2009)
Ford Michael Mann è da sempre uno dei miei riferimenti nel panorama action americano e non solo, eppure negli anni il nostro è riuscito a confezionare due tra i più strepitosi biopic degli ultimi anni, perfetti sotto ogni aspetto tecnico ed in grado di raccontare le loro storie come nelle migliori epopee di fiction.
Alì, di cui ho parlato non troppo tempo fa, rende onore alla leggenda di quello che potrebbe essere considerato il più grande campione di boxe di tutti i tempi legando le imprese sul ring del protagonista alla protesta che lo vide opposto nientemeno che al Governo degli Usa.
Nemico pubblico racconta la malinconica vicenda di un altro ribelle, quel John Dillinger che negli anni della nascita del Bureau di J. Edgar Hoover rappresentò con le sue rapine e scorribande in tutto il Paese il simbolo di una rivolta della gente della strada, nonchè l'ideale di una vita ed un amore sognati ma irrealizzabili.
Sequenze da brivido e quel "bye bye" conclusivo che pare uscito da un Classico con Bogart.
E bye bye anche al Cannibale, il mio "nemico pubblico" numero uno.
Kid E riecco Ford nel suo sport preferito che non implichi l’uso di maschere (e non mi riferisco al bondage): ovvero scegliere i film peggiori di ottimi registi. Nella filmografia di Michael Mann, Ford è riuscito a pescare il suo peggio, ovvero Alì. Devo dire che con un protagonista diverso anche il mio giudizio potrebbe essere differente, peccato che tutta la pellicola sia costruita a servizio di Will Smith e delle sue chance da Oscar. Per fortuna poi l’Academy ha almeno avuto la buona decenza di non dargli la statuetta. Il principe di Bel-Air non riesce mai a entrare nel personaggio; guardandolo non ho mai avuto l’impressione di stare a guardare Alì, ma sempre: “Will Smith che fa Alì”. E non è la stessa cosa. A livello registico poi è un film in cui Mann sembra farsi da parte per lasciare tutta la scena a baciare le chiappe al pessimo Smith. Ricordo che dopo essermi entusiasmato per Collateral sono andato a recuperarmi questo suo precedente Alì ed è stato una delusione tremenda. Certo, con Denzel al posto di Willy il buffone di Bel-Air, chi può dire quali sarebbero stati i risultati…
"Mannaggia, sono quasi più ricercato di Cannibal..."
Nemico pubblico è stata un’altra delusione firmata Mann. Interessante il tentativo di girare in digitale una storia ambientata negli anni ’30, ma il risultato è straniante. Così come il personaggio di John Dillinger non è riuscito ad affascinarmi. Grandissimo cast uscito dai miei sogni (Depp, Bale, Cotillard, Dorff, Mulligan!), ma mi aspettavo davvero molto di più da questo film che promette promette, ma non decolla mai.
Ford invece ogni tanto decolla anche, ma finisce sempre per schiantarsi a terra, annientato dalla flotta aerea cannibale.
Ford Torniamo al solito vecchio adagio dei pregiudizi cannibali, che sono così presenti che tra un pò chiederanno di essere inseriti nelle Blog Wars come terzo incomodo.
Ora, ditemi se non è totalmente arbitrario affermare che un film a dire del mio antagonista "minore" cambierebbe radicalmente mettendo un attore fuori età per il suo protagonista di almeno vent'anni giusto per antipatia nei confronti di Smith, che personalmente anche io detesto ma che, in questo caso, ha fornito un'interpretazione molto veritiera di Alì, che si muoveva, comportava e provocava proprio in quel modo. Sinceramente non avrei mai pensato di premiare il principe di Bel Air con l'Oscar, perchè perso in una narrazione avvincente e potentissima. Ma io guardo il film nella sua interezza, non solo il cast!
Per quanto riguarda Nemico pubblico, invece, Cannibale cerca di fare marcia indietro parlando proprio di un cast che non è riuscito a coinvolgerlo, ma questo perchè la storia di Dillinger firmata Mann è complessa e stratificata, e occorre un pò di impegno per apprezzarla davvero. E noi tutti sappiamo che il Kid non è uno che vuole farsi troppi sbattimenti: in fondo è giovane e scavezzacollo, no!?
Kid Anche qui è troppo facile contraddirti: con un uno-due micidiale ti ho dimostrato di non apprezzare 2 film da te proposti, sia che mi piaccia il cast, sia che non mi piaccia. Quindi, di quali pregiudizi stiamo parlando?
Quanto a Willy, per me è un ottimo entertainer, ma come attore e pure come rapper semplicemente non è capace. Imitare Alì non significa dare vita ad Alì. Ford, ti devo anche stare a spiegare che un attore e un imitatore non sono la stessa cosa?
Come Carla Bruni si doveva fare le ossa prima di arrivare a recitare per Woody Allen, lo stesso doveva fare Will Smith prima di passare a Michael Mann, e lo stesso mi sa che vale pure per te Ford: dovresti macinarne ancora di incontri sui tuoi campetti da wrestling di periferia, prima di combattere a Las Vegas sul mio stesso ring! Altrimenti rischi di fare la fine di Hilary Swank, cara la mia Million Dollar Baby, SDENG!
Ford Anche in un letto senza la possibilità di muovermi potrei dartele, Mr. Las Vegas! Sei tu che devi mangiare tanto latte e biscotti, prima di poter anche solo immaginare di dividere il ring con me!

"Sorry Ford, l'aereo è pieno. Ma per te c'è sempre posto tra il bestiame..."
Prova a prendermi di Steven Spielberg (2002)
Ford Ed ecco una pellicola splendida e da sempre troppo sottovalutata, considerata una delle produzioni minori di Spielberg eppure fresca, intelligente, serrata e coinvolgente.
La storia di Frank Abagnale è una metafora del credo americano, quello secondo cui il talento, prima o poi, ripaga regalando il successo a chi ne è portatore.
Una sorta di favola moderna legata a doppio filo al rapporto tra padri e figli, con un Christopher Walken magnifico ed un sempre ottimo Di Caprio, un criminale d'eccezione per il quale si finisce per tifare spudoratamente dall'inizio alla fine in questa sarabanda d'inseguimenti che ricordano le migliori spy stories hitchcockiane.
Prova a prendermi, Kid, se ci riesci!
Kid Film carino, leggero, finalmente una visione non pallosa da Morandini/Mereghetti della blogosfera. Grande DiCaprio, splendide atmosfere 60s, una storia davvero piacevole. Non l’ho inserito nella mia lista perché pur essendomi piaciuto parecchio non mi è poi rimasto impresso in maniera indelebile, e poi soprattutto perché c’è l’odioso Tom Hanks!
E a prenderti non ci penso nemmeno, Ford. Non certo perché sia difficile, visto che sei più lento di una tartaruga ahaha, ma perché preferisco girarti al largo, doppio ahaha!
Ford Fai bene a girare al largo, anche perchè se solo ti avvicini ti sparo un paio di cazzotti sul grugno giusti giusti per trasformarti nella controfigura deperita di Jack La Motta! Ahahahahahaha!

"Guerre puniche a parte, nella mia vita mi hanno accusato di tutto.
Ma quella che mi piacciano i film di Ford è un'insinuazione davvero troppo grave!"
Il divo di Paolo Sorrentino (2008)
Ford Chiudo la lista con quello che ritengo uno dei tre migliori film italiani degli ultimi quindici anni, un Capolavoro di tecnica e montaggio, regia ed interpretazione, il ritratto di uno dei volti più controversi della politica del Nostro Paese in grado di mostrare le mascherine del pubblico e tutte le ombre del privato.
E tra passeggiate al chiaro di luna come una danza con la scorta, compagni di merende che paiono iene tarantiniane, giochi di specchi e maschere che ricordano Eyes wide shut, trova spazio una delle sequenze più folgoranti che ricordi nella mia vita di spettatore: il Divo e sua moglie in silenzio, di fronte alla tv, con "I migliori anni della nostra vita" a fare da cornice ad un'intera vita di non dichiarata complicità.
E sì, Cannibale: i migliori anni della tua vita sono finiti nel momento in cui sono arrivato io! Ahahahahahahahah!
Kid Grande film, soprattutto a livello registico: Sorrentino qui offre una prova davvero maiuscola, così come Toni Servillo come protagonista.
Però, c’è un però. Quali emozioni provoca questo film su Andreotti?
Una pellicola splendida, quanto fredda. Questo non è tanto un difetto del film, che fondamentalmente racconta di uno dei personaggi più sfuggenti, quanto spregevoli, della storia d’Italia, e non poteva che farlo così. Peccato però che un film così glaciale, per quanto possa anche apprezzarlo, a livello emotivo non riesco proprio a inserirlo in una lista delle mie pellicole preferite.
E così si chiude in maniera decente la fredda lista dei peggiori Ford della nostra vita!
A domani con i migliori cannibali della nostra vita!
Ford Ancora una volta, di fronte ad un film impegnativo, il Cannibale batte in ritirata giudicando troppo freddo un lavoro inattaccabile, una meraviglia per gli occhi, le orecchie, il cuore ed il senso sociale di tutti noi figli della Terra dei cachi. Ma che ve lo divo a fare!?
Il Cannibale pensa che sia più movimentato e coinvolgente un film con un tizio che muove solo una palpebra: alla faccia della noia! Ahahahahahahh!

A domani, con i super film cannibali...

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