Beccatevi anche il jingle:
“Raaadio Cannibaleee, la tua radio da Casaaaleee!”
Ed eccoci qui quest’oggi a parlare di un’interessante etichetta discografica italiana, più precisamente di Bari, la Minus Habens Records, specializzata in suoni elettronici e dischi dal forte sapore cinematografico. Ci occuperemo in particolare di tre delle sue ultime uscite e quindi non perdiamo ulteriormente tempo in introduzioni e mettiamo sul piatto questi dischi e lasciamoli (de)cantare.
Elastic Society “Be Strong”
Il primo disco che ci andiamo a sentire quest’oggi su Radio Cannibale è del musicista e producer Alberto Dati aka Elastic Society. Nel brano che dà il titolo all’album “Be Strong”, che vede la partecipazione di General Levy, possiamo ascoltare influenze alla Sud Sound System, ma non è soltanto che una tra le tante radici sonore rintracciabili qui dentro. Tra echi di Groove Armada, Basement Jaxx, Chemical Brothers, Mouse on Mars, Crookers e Major Lazer, tanto per dirne alcuni, a farla da padrone sono i bassi paurosi e qualche bella sonorità dubstep.
Il disco esplora in maniera elastica diverse soluzioni e correnti della musica elettronica e l’ascolto assomiglia al giro in un luna park. Non su una giostra sola, ma su tutte, o quasi. Annoiarsi? Impossibile.
Il brano più fico, almeno a modesto parere del vostro dj Cannibale? “Start It Right” con il featuring di Dirtyboogie e Fonky-T, una party track allucinata ed esaltante. Con la traccia finale, “Like I Never Did”, il nostro Elastic Society dimostra però di saperci fare anche con i ritmi più dilatati, grazie pure all’ottima ospite Miss Mykela, la cui voce ricorda quella di Katy B.
Elastic Society propone quindi una via personale ai suoni dubstep in voga oggi soprattutto nel Regno Unito, in un disco da ascoltare a volume rigorosamente e paurosamente ALTO.
(voto 7/10)
Ci siamo esaltati e abbiamo ballato (malissimo) sulle note di Elastic Society, ora prendiamo un attimo fiato con la seconda proposta musicale del giorno. Solo su “Raaadio Cannibaleee, la tua radio da Casaaaleee!”.
Il progetto De Nucleo vede protagonista il violoncello di Giovanni Sollima, che una manciata di giorni fa (credo l’1 maggio ma non ne sono sicuro) abbiamo visto al concerto del Primo Maggio, più il tappeto sonoro fatto di sintetizzatori, piano e ritmi imbastito da Andrea Senatore.
Cosa ne è venuto fuori? Ne è venuto fuori un intrigante mix di musica classica ed elettronica dal respiro cinematografico. Alcuni brani li vedrei bene come accompagnamento per un thriller, mentre alcuni passaggi, come l’inquietante attacco di “Oniro”, sarebbero l’ideale all’interno di un horror. Qualche momento sarebbe invece più adatto per un film in costume di quelli però dal gusto moderno, come Marie Antoinette di Sofia Coppola.
Tra atmosfere da colonna sonora e un’elettronica alla Massive Attack, il suono è molto rilassante. Per fortuna però non si scade nel chill-out dozzinale da Buddha Bar o da aperitivo milanese cool, anche se alla lunga bisogna ammettere che ci si annoia un po’. Giusto un pochino.
Il pezzo più folle e allo stesso tempo riuscito del lotto? Sicuramente “Ade”. Laddove in altri brani le orchestrazioni e il tappeto elettronico non sembrano mescolarsi al 100%, qui la fusione è davvero perfetta. Se qualche regista è alla ricerca della soundtrack per un suo nuovo lavoro, qui potrebbe trovare pane per i suoi denti. E musica per il suo film.
(voto 6/10)
La musica procede non-stop, qui sulle frequenze di: “Raaadio Cannibaleee, la tua radio da Casaaaleee!”. Procediamo con “Water”. Per quanto scontato possa essere dirlo, il disco di Ivan Iusco va giù come un bicchiere d'acqua fresca. Colpiscono in particolare le atmosfere anche in questo caso molto cinematografiche. Non a caso, Ivan Iusco collabora spesso con il mondo del cinema e ha realizzato le colonna sonore di film come Mio cognato, L’amore ritorna e LaCapaGira, ma anche di Ho voglia di te, tratto da un libro di Federico Moccia. Ahi ahi ahi, Iusco, ma che mi combini?
Al di là della carriera come compositore di soundtracks, Ivan Iusco è il fondatore e il direttore artistico dell’etichetta discografica protagonista qui su Radio Cannibale quest’oggi, la Minus Habens Records.
Quanto al suo ultimo parto musicale “Water”, si apre come meglio non potrebbe. Le orchestrazioni dell’iniziale “The Swan” ci conducono in un posto incantato. Non di soli brani strumentali (comunque a mio avviso i migliori) vive questo disco. In tre brani è infatti presente la voce di Betty Lenard, una Alanis Morissette più melodica, trip-hop e meno pop-rock oriented. In altre tre canzoni, lo special-guest vocale è invece Nav-Vii, che conduce il disco verso un suono più hip-hop, ma comunque un hip-hop molto onirico e poco gangsta yo. La prima parte dell’album e la seconda risultano un po’ scollate tra loro, viste le notevoli differenze presenti nello stile dei due ospiti vocali, ma a tenerle insieme ci pensano i suoni sognanti, cinematici e trip-hopposi di Ivan Iusco.
E con le atmosfere raffinate disegnate da questo autore accompagnate dalla voce di Betty Lenard vi saluto. Per oggi è tutto.
E con le atmosfere raffinate disegnate da questo autore accompagnate dalla voce di Betty Lenard vi saluto. Per oggi è tutto.
“Raaadio Cannibaleee, la tua radio da Casaaaleee!”
(voto 6,5/10)