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giovedì 26 settembre 2013

SCONTRO SUL (BLING) RING DEL CINEMA




"Io con il furto a casa di The Rock non c'entro niente.
E' Ford che ci teneva a entrare nella casa del suo mito..."
Questa settimana si ritorna a fare sul serio. Arriva nei nostri cinema Bling Ring della Sofia Coppola e si preannuncia come un appuntamento da non perdere, che il film piaccia o meno.
Per il resto c’è qualcosina d’altro che potrebbe non essere male e poi c’è il Male.
Non mi riferisco al mio blogger rivale Mr. Ford, che continua a infestare questa altrimenti magnifica rubrica sulle uscite cinematografiche con i suoi pareri non richiesti.
Mi riferisco a Moccia.
Il male.
Lo schifo.
La fine del mondo?
No, la fine del cinema.

"Ma porca pupazza, quanto ancora c'è da aspettare per la rece cannibale?"
Bling Ring di Sofia Coppola
Il consiglio di Cannibal: tutti sul (bling) ring della Coppola, non sul ring del wrestler Ford
A questo film dedicherò un post molto abbondante, quindi per il momento non dico niente.
Nell’attesa della recensione cannibale, andate a vedervi il film che poi ne riparliamo.
L’opinione di Ford?
Francamente me ne infischio.
Il consiglio di Ford: dovrò sfoderare le bottigliate più toste mai viste su un ring? O gli occhi faranno "bling bling"?
Il film della Coppola è una delle scommesse più incerte della stagione: conoscendo la storia della regista, potrebbe rivelarsi una sòla da competizione o una sorpresa clamorosa.
Un po’ come fu per Spring breakers.
The bling ring mi avrà sorpreso allo stesso modo? Restate sintonizzati e presto lo saprete!

"Il mondo sta per finire. Vuol dire che anche WhiteRussian finirà, evviva!"
La fine del mondo di Edgar Wright
Il consiglio di Cannibal: il mondo finirà solo dopo un sanguinoso scontro tra Ford e Cannibal
Terzo capitolo della cosiddetta trilogia del cornetto firmata da Edgar Wright e interpretata da Simon Pegg e Nick Frost, dopo L’alba dei morti dementi e Hot Fuzz. Per quanto mi ispiri simpatia, per quanto si rivelerà certamente divertente, in giro non mi sembra di aver sentito un grosso entusiasmo nei confronti di questo apocalittico terzo episodio, anche da parte dei fans hardcore del trio britannico. Allora è proprio il caso di dire, con una di quelle frasi fatte che tanto piacciono alle persone anziane e quindi anche a Ford: mi sa che questo film non sarà la fine del mondo. Comunque una visione ci sta tutta!
Il consiglio di Ford: la fine di Cannibal, ovvero la prossima Blog War.
La premiata ditta Wright/Pegg/Frost gode da tempo dello status di leggenda del Saloon grazie a quelle due meraviglie di Shaun of the dead e Hot fuzz, vere e proprie pietre miliari del genere che ad ogni visione riescono a farmi rotolare a terra dalle risate come la prima volta.
Inutile dire che il terzo ed ultimo capitolo della trilogia del cornetto è atteso da queste parti come pochi altri titoli in questo periodo, e la speranza è che mantenga gli standard - altissimi - dei primi due: se così fosse, potrei perfino dimenticare tutte le castronerie che escono dalla penna del Cannibale ogni settimana.

"Da quando esiste quel blog, non bevo più white russian.
Portatemi una Cochina Light, per favore."
Redemption – Identità nascoste di Steven Knight
Il consiglio di Cannibal: per Ford non ci può essere nessuna redemption
Questa potrebbe non essere la classica porcheria action cui Jason Statham, dopo i fasti degli spettacolari Crank, ci ha ormai abituati negli ultimi anni. A firmare la regia c’è infatti Steven Knight, che quest’anno ha girato anche Locke con Tom Hardy, uno dei film più apprezzati all’ultimo Festival di Venezia, dov’è stato presentato, se non sbaglio come di solito fa Ford, fuori concorso.
Questo Redemption promette di essere di un action più intimista dei soliti, vagamente in stile Refn e potrebbe essere una discreta sorpresa. Anche se il fatto che possa piacere pure a Ford rientra tra i suoi punti deboli.
Il consiglio di Ford: una redemption è impossibile, per un caso disperato come Peppa Kid.
Personalmente, ho trovato questo film una vera - e piacevole - sorpresa.
Il nostro Jason Statham - in assoluto l'unico, vero, action hero di questi anni - presta legnate, fisicità e carisma ad una tamarrata più riflessiva del solito, ottimamente realizzata e clamorosamente sopra le righe almeno in un paio di occasioni, che hanno reso l'attore inglese ancora più expendable agli occhi del sottoscritto.
Non sarà il film dell'anno, ma nel suo genere rappresenta senza dubbio una delle cose migliori viste di recente.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Ma nooo! Dovevate colpire la casa di Ford, non la nuova dimora cannibale!"
Sotto assedio – White House Down di Roland Emmerich
Il consiglio di Cannibal: White Russian Down
Per un action thriller che potrebbe sorprendere in positivo come Redemption, eccone un altro che potrebbe rivelarsi o una porcata di medio livello, o una porcata epocale. Spero più la seconda, visto che di porcheruole solo medie ultimamente in giro ce ne sono già troppe, come il recente R.I.P.D.. Qui ci troviamo di fronte a un potenziale nuovo Attacco al potere – Olympus Has Fallen, con in più la regia di squalità di Roland Emmerich, esperto di schifezze fracassone numero 2, subito dietro all’idolo fordiano Michele Baia. Non è nemmeno malvagio il cast, capitanato dal più espressivo degli attori inespressivi ovvero Channing Tatum, ma la puzza di americanata sovrasta persino l’odore di Ford dopo che è stato sommerso dai pannolini sporchi del Fordino.
Il consiglio di Ford: Cannibal Kid down.
Lo spettro dell'agghiacciante Attacco al potere - Olympus has fallen aleggia pesantemente su questo lavoro del catastrofico - in tutti i sensi - Emmerich, che promette di essere una delle cose più americane - nel senso brutto del termine - della stagione.
L'unica speranza è che il tutto sia stato preso con una discreta dose di ironia, e che dunque si finisca per vedere l'ennesimo giocattolone a stelle e strisce parzialmente innocuo.
Staremo a vedere.
Nel frattempo, non considero tanto innocuo il fatto di temere questo titolo almeno quanto lo starà temendo Radical Kid.

"Piuttosto che vedere il nuovo film di Moccia, sono venuta a lezione di corsa!"
Universitari – Molto più che amici di Federico Moccia
Il consiglio di Cannibal: Io e Moccia – Molto più che nemici
Negli ultimi tempi Ford si sta rammollendo e addolcendo sempre di più, e così io sono alla costante ricerca di altri nemici da combattere. E sconfiggere. Con Vasco ormai messo peggio persino di Ford, con Michael Bay che si mette in testa di fare il Cinema d’Autore, con Berlusconi che ormai è più noioso di un film di Wong Kar-wai, è ora di rispolverare il mio antico odio antimocciano. Federico Moccia, er pejo der pejo. A suo modo comunque una garanzia: quando vorrò massacrare un film, mi piazzerò su Universitari – Molto più che amici, e così io e Moccia torneremo ad essere più nemici di me e Ford.
Il consiglio di Ford: Io e Cannibal - Amici per Moccia
Moccia, uno dei peggiori insulti al Cinema mai esistito, è uno dei pochi registi in grado di spingere il sottoscritto e Peppa Kid dallo stesso lato della barricata per combattere le oscenità che porta in sala.
Questo Universitari, ovviamente, non sarà da meno: io ed il mio antagonista usuale, dunque, potremmo per l'occasione organizzare una bella Blog War anti-Moccia.

Un gruppo di giovani che non troverà mai più un lavoro.
Vittime della crisi?
No, hanno in curriculum un film di Moccia.

"Ti ha mandato un messaggio Ford?"
"Ma figurati: Ford don't text!"
Sarebbe stato facile di Graziano Salvadori
Il consiglio di Cannibal: sarebbe stato facile prendersela con il cinema italiano, anzi lo è davvero
Basta guardare il trailer. Ma ‘sta roba può essere considerato un film?
Sembra un video amatoriale, di quelli brutti, caricato da un ragazzino che usa per la prima volta la macchina da presa e poi, tutto eccitato, pensando di aver realizzato un capolavoro, lo carica su YouTube. Amici e parenti possono guardarlo e fargli pure i complimenti, l’intero pubblico nazionale però se lo può anche risparmiare. Se a demolire Moccia o qualche opinione dell’altro mondo di Ford ci provo gusto, con una roba del genere sarebbe troppo facile e non mi darebbe nemmeno una particolare soddisfazione. Quindi, caro “regista” Salvadori, mi sa che per ora sei salvo.
Il consiglio di Ford: vedere questo film è un'impresa tutt'altro che facile.
Fortunatamente questa settimana le uscite estere danno un po’ di respiro a noi poveri italioti, perchè dopo Moccia arriva una cosa che arrivare a definire film riesce davvero difficile.
E scrivere un parere in merito quasi impossibile.
Passo oltre, e faccio finta di non essere mai venuto a conoscenza dell'uscita di questo "titolo".

"Lo sai che il titolo originale di questa pellicola è L'inconnu du lac?"
"Allora è un film sardo, altroché francese..."
Lo sconosciuto del lago di Alain Guiraudie
Il consiglio di Cannibal: Ford, lo sconosciuto di Lodi
Un thriller francese a tematica gay? Azz, sembra una cosa piuttosto originale.
Un film originale che esce nelle nostre sale?
C’è quasi da aver il sospetto che ci sia qualcosa sotto, come quando Ford tira fuori una opinione più o meno condivisibile. Le possibilità di avere una visione se non altro curiosa e diversa dalle solite in ogni caso ci sono, poi se il film sarà effettivamente “un capolavoro” come definito da Libération (non ho mica detto WhiteRussian) è tutta un’altra storia…
Il consiglio di Ford: Marco Goi, lo sconosciuto di Casale.
Come spesso accade quando si tratta di Cinema francese, ci troviamo di fronte ad un titolo potenzialmente interessante in grado di farci rimpiangere di essere nati da questa parte delle Alpi.
Non sarà in cima alla mia lista di visioni per questa settimana, ma senza dubbio il Saloon aprirà le sue porte al lavoro di Guiraudie appena possibile.
Aprirebbe le porte per una bevuta anche a Peppa Kid, ma quello se ne sta sempre rinchiuso in cameretta con il suo migliore amico, il Coniglione Donnie.

"Piuttosto che vedere il nuovo film di Moccia,
pure noi siamo venuti a scuola di corsa!"
Vado a scuola di Pascal Plisson
Il consiglio di Cannibal: oggi non vado a scuola, oggi chiodo!
Dal titolo, sembra un film horror.
Invece no, è un documentario francese che racconta le drammatiche storie di un gruppo di bambini di varie parti del mondo, tra cui il povero Fordino da Lodi, costretto a crescere con i miti di Hulk Hogan, Schwarzy e Europe manco fossimo ancora negli anni Ottanta. Preparate i fazzoletti, vi aspetta una visione davvero commovente.
Il consiglio di Ford: tornare a scuola? Volentieri, ma solo potendo sfogare un po’ di bullismo su Cannibal!
La classe, firmato da Cantet qualche anno fa, era stato una sorpresa magnifica, ed onestamente porto ancora i segni di quella visione: considerata la qualità cui i nostri cugini transalpini ci hanno riservato negli ultimi anni, potrei quasi pensare di aggiungere questo nome alla lista, quasi sicuro di non rimanere deluso.
Staremo a vedere.
Intanto mi consolo con il fatto che a deludermi sempre resteranno le opinioni del mio sgradito compare Kid.


lunedì 1 aprile 2013

CLOUD AVATAR 3D, IL FILM DEL SECOLO


Mr. Bean
Cloud Avatar 3D
(USA 2013)
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Federico Moccia
Cast: Will Smith, Angelina Jolie, Sam Worthington, Liam Neeson, Alba Rohrwacher, Beppe Fiorello, Mr. Bean
Genere: apocalittico
Se ti piace guarda anche: Cloud Atlas, Avatar, 3MSC

Esce oggi in tutte le sale mondiali il film del secolo: Cloud Avatar 3D, che riesce nell’impresa di riunire tutti i miei professionisti del mondo cinematografico preferiti in una pellicola sola. Che bello.
Cloud Avatar 3D è una specie di sequel prequel remake di Cloud Atlas, ambientato però nel magico mondo di Pandoro Pandora come Avatar. Per la regia di questo progetto misterioso, la cui lavorazione è stata tenuta segreta dalla sua casa di produzione, la Disney, fino ad oggi, è stato chiamato un nome d’eccezione, il sempre più in forma Steven Spielberg.
La sceneggiatura è invece firmata da Federico Moccia, noto anche come… Federico Moccia.
Perché è stato chiamato il mitico Federico Moccia? Ovvio, per aggiungere al tutto un tocco di romanticismo maggiore e anche, massì diciamolo, una ventata di freschezza e di modernità, perché come parla il linguaggio dei ggiovani il Moccia, cioè cacchio raga nessuno mai.

Will Smith
Stellare anche il cast della pellicola. Seguendo l’idea del Cloud Atlas originale che in tempi di crisi economica ha riciclato i suoi attori in più parti, Inizialmente si era pensato di far interpretare tutti i ruoli, maschili, femminili e animali, ho detto animali non animati, al solo e unico Sam Worthington. Dopo averlo seguito con le telecamere un giorno per 24 ore intere, Steven Spielberg si è però reso conto che l’attore australiano non cambia espressione. Mai. No, nemmeno quando fa sesso o fa la cacca. Si è deciso allora di optare per una scelta più tradizionale e usare un cast variegato, prendendo gli altri attori più espressivi e talentuosi in circolazione: Will Smith, che vestirà i panni dell’eroe che sopravvive a 12 esplosioni, a due scontri armati con l’esercito iraniano e alla bomba atomica lanciata dalla Corea del Nord; Angelina Jolie nei panni della femme fatale che replicherà la scena di accavallamento delle gambe di Sharon Stone in Basic Instinct e per l’occasione non si sta radendo lì sotto da oltre 6 mesi; il già menzionato Sam Worthington interpreterà l’avatar di se stesso; nei panni del cattivone di turno avremo inoltre Liam Neeson, che ha annunciato di aver preparato un mix di cattiveria ispirandosi, parole sue, a: “Hitler, Mussolini, Berlusconi e Topo Gigio.”

Top-secret la trama del film, ma secondo le prime indiscrezioni saranno una serie di storie incrociate insieme in maniera apparentemente casuale, in realtà accomunate dalle tematiche di vita e morte, amore e odio, guerra e pace, tematiche insomma mai affrontate prima da nessuno. Pare inoltre che non mancheranno inseguimenti, esplosioni, Mr. Bean nella parte di Rowan Atkinson, un’inquietante apparizione di Alba Rohrwacher nuda, un’ancor più inquietante apparizione di Beppe Fiorello che canta sui titoli di testa, oltre a scoregge, battute che non fanno ridere e animali parlanti, il tutto per la durata di sole 5 ore e 40 minuti in cui sarà severamente vietato alzarsi per poter andare a prendere da mangiare o fare la pipì.
Il film, ma che dico film? dico Capolavoro annunciato, ha avuto critiche contrastanti dopo la presentazione in anteprima alla stampa:

Avatar Rohrwacher
Il film del secolo, se solo fosse uscito nell’Ottocento.
The New York Times

Vi divertirete di più con La corazzata Potemkin.
Entertainment Weekly

Era almeno da… ieri che non vedevo una pellicola tanto stupenda.
Vincenzo Mollica

A una visione superficiale può sembrare una stronzata.
A una visione più approfondita sono certo che risulterà una mega stronzata.
Paolo Mereghetti

I Maya avevano annunciato l’arrivo di questo film.
Studio Aperto

Papa Francesco I ha rivolta una preghiera agli sventurati che andranno a vederlo.
Famiglia Cristiana

Capo lavoro.
Intendo: "Capo, lavoro stasera piuttosto di andare a vedere 'sta roba."
Un passante

Io non ho ancora avuto modo di guardarlo, lo farò solo stasera insieme al resto del mondo, ma sulla fiducia preannuncio già il voto…
(voto 100/10)

lunedì 27 agosto 2012

Troppo brutti





"Ci hanno arrestati perché siamo troppo belli?"
"No, mi sa perché siamo troppo scemi..."
Ed eccoci qui. Di nuovo. Dopo la pausa estiva. Con la prima attesissima, anche se non si sa bene da chi, Blog War della stagione 2012/2013.
Il Cannibale non di Baltimora bensì di Casale Monferrato contro lo scemo non del villaggio bensì di Lodi.
Il solo, unico e originale Cannibal Kid contro il Fordaco generico.
Cannibal Klein contro Forducci.
Cannibal the Hannibal contro Ford the Anal Animal.
Il Cucciolo Eroico contro il Vecchietto Fifone.
La storia infinita, la sfida infinita di Bastian Kid contro il nulla fordiano che avanza.
Il John Holmes della blogosfera, per grandezza di ego e non solo, contro il James Holmes della blogosfera, perché quando entra lui in una sala, sappiamo già di doverci aspettare un attentato contro il cinema.

Per cominciare la nuova campagna bellica, i due eterni rivali di blog hanno pensato bene di aprire in bellezza, ovvero in bruttezza. Da bravi bambini hanno fatto per bene i compiti delle vacanze e hanno preparato due liste degne di tutto il vostro disprezzo con i peggiori film nella storia del cinema. I peggiori, o comunque i più odiosi, più fastidiosi, più da bottigliate come direbbe il Ford.
O delle autentiche forderie, come direbbe anzi come dice il Cannibal.
Che si aprano le stalle, con il peggio oggi selezionato solo per voi da me medesimo in persona.
Ecco la flop 10 cannibale.
Cannibal Kid

L'attesa è dunque finita: e non sto parlando del già attesissimo terzo capitolo della saga degli Expendables, ma della faida che ormai è un pò il metronomo delle forze presenti nella blogosfera, o almeno questo è quello che i suoi protagonisti sognano che sia.
Il cuore fordiano contro il deretano cannibale.
Cannibeatles contro Rolling Fords.
I Rogues cannibali contro i Guerrieri di Ford.
Il grande Fordino contro i magheggi loschi della Cannibalentus.
Macaulay Kid contro Ford Wayne.
Potremmo andare avanti ore, ma allora aver scelto e sopportato le reciproche liste non avrebbe più senso. Dunque, che la lotta abbia inizio: è ora di fare la guerra.

"Ci hanno chiamati in vari modi, ma i Cannibal Kid e James Ford
della reality tv è una cosa proprio inaccettabile!"
"Inaccecome? Uè Costa, che hai fatto? Hai ingoiato un diziocoso...
come si chiama il libro magico delle parole?"
1. Troppo belli (2005) di Ugo Fabrizio Giordani
Cannibal Kid Un film troppo brutto per essere vero e troppo brutto pure per perderselo. Il cinema cannibale anche quando regala il peggio del peggio riesce a far sempre divertire e questo Troppo belli vi assicuro che qualche risata troppo bella ve la regalerà.
Il punto di forza (si fa per dire) della pellicola (si fa per dire) sono i due attori (si fa per dire) protagonisti: Costantino Vitagliano e Daniele Interrante. I più giovani nemmeno si ricorderanno di loro, visto che erano famosissimi (si fa per dire) una manciata di anni fa ma adesso sono spariti del tutto dai radar, soprattutto il secondo.
Costantino e Daniele in questo film sono davvero fenomenali e riescono in un’impresa mica da poco: riuscire a non essere credibili nemmeno nella parte di loro stessi. Questo è infatti un po’ l’8 Mile de’ noantri, solo che anziché essere un film su Eminem e sul rap è una roba su due incapaci che vogliono diventare modelli barra attori barra celebrità senza saper far nulla, specchio riflesso senza ritorno dell’Italietta degli anni Zero. Zero neuroni. Oppure, a essere visionari e pure strafatti, potremmo vederlo come una sorta di film neo neorealista interpretato da attori di strada non professionisti. E si vede.
Ciliegina sulla torta, una colonna sonora appositamente composta da…
Angelo Badalamenti?
Di più!
Ennio Morricone?
Di più ancora: Gigi D’Alessio…
Cosa aspettate ancora a vederlo?
E scommetto che a Ford, da buon patito di film con protagonisti a perenne torso nudo, non è dispiaciuto nemmeno. Anzi, se l’è pure tenuto nella sua cartella personale di film “hot” insieme a Demolition Man, quello in cui Stallone mostrava come mammà l’ha fatto uahahah!
James Ford Un film davvero troppo brutto per essere vero, un pò come il Cannibale, che fin dal mio arrivo nella blogosfera è stato una spina nel fianco di considerevole entità.
Effettivamente, però, nonostante le innumerevoli sue pessime qualità, alla fine risulta essere un film anche troppo innocuo per essere davvero preso a bottigliate come ci si aspetterebbe.
I due troppo protagonisti e troppo inutili, spariti in fretta e furia e troppo giustamente dagli schermi italioti, sono ridotti così male da risultare troppo innocui.
Insomma, un film troppo brutto, è vero, ma che non potrà mai avere una chance a fronte della terrificante selezione fordiana.
CK Detto in altre parole: ti è piaciuto. Vedi due bicipiti gonfiati e degli addominali a tartaruga, Ford, e non capisci proprio più niente!
JF Preferisco continuare a dedicarmi al wrestling, e lasciare a te i tronisti!
CK Sinceramente, non so quale delle due cose sia peggio…

"Evvai ho appena scoperto Pensieri Cannibali e mi sembra
quasi scritto meglio dei libri di Moccia!"
2. Amore 14 (2009) di Federico Moccia
CK Se potessi scegliere come acerrimo nemico personale un rivale “VIP”, anziché lo sconosciuto Ford, vorrei avere Federico Moccia.
Io odio Moccia.
Non ho mai letto un suo libro, ma lo odio. Mi basta sentirlo parlare per farmi venire l’orticaria.
E poi mi è bastata la visione dei film tratti dai suoi capolavori letterari. Ma se Scusa se ti chiamo amore e Scusa ma ti voglio sposare purtroppo me li sono persi, 3MSC e Ho voglia di te almeno erano pessimi, ma ancora mediamente pessimi, e segnalavano un attore comunque abbastanza valido come Scamarcio. In questo Amore 14 invece non c’è niente da salvare: è qualcosa di agghiacciante e basta.
Non a caso, rappresenta pure l’esordio alla regia del Moccia con sceneggiatura del Moccia tratta da un libro del Moccia. Un Moccia che si diverte come un bambino con una serie di trovate da scuola elementare, per uno di quegli scherzi cinematografici che se non altro ti fanno sentire meglio con te stesso: se lui è uno scrittore, sceneggiatore e pure regista di successo, al mondo non ci sono davvero limiti per nessuno!
A questo punto nemmeno per te, Ford.
Se volete approfondire su questa perla del cinema italiano, vi rammento la mia recensione.

"Uffi oggi Cannibal non può accompagnarmi a fare shopping. Ford però non
lo chiamo, altrimenti mi fa vestire da wrestler e divento lo zimbello della scuola."
JF Incredibile a dirsi, ma neppure troppo. Anche io odio Moccia.
L'ho sempre trovato squallido e anche un pò viscido, e di certo, al contrario del mio rivale, non mi sono mai lontanamente sognato di vedere un suo film o leggere un suo libro.
Amore 14 è una schifezza agghiacciante, uno di quei film che paiono scritti, girati e realizzati da una ragazzina delle medie, che è probabilmente quello che Moccia sogna di essere. O peggio.
Eppure, così come per Troppo belli, siamo di fronte ad una pellicola che impallidisce di fronte alla ben più terribile e temibile lista composta dal sottoscritto, costruita su titoli che puntano davvero in basso, non come questa robetta da Katniss Kid al tempo delle mele.
CK Moccia comunque adesso sta pensando di allargare il suo target anche al pubblico della tua età: il suo prossimo capolavorone dovrebbe intitolarsi infatti Amore 90! uahahah

"Non bastava avere una figlia zoccola, doveva pure leggere WhiteRussian...
Dio, che ti ho fatto di male?"
3. Melissa P. (2005) di Luca Guadagnino
CK E dopo il Moccia, un altro caso letterario trasformatosi in incubo, pardon in celluloide. Evitando di commentare il capolavoro della Melissa Panarello che come scrittrice non so come sia ma fisicamente è una bella gnugna, mi limito a un commento veloce sul film: ridicolo. Ecco cos’è.
La voce fuori campo della protagonista (un’attrice parecchio cagna, tra l’altro), così come quella dell’Amore 14 qui sopra, è quanto di più odioso si possa immaginare, mentre la regia di Luca Guadagnino (che poi si farà perdonare con il soprendentemente valido Io sono l’amore) non è nemmeno così atroce. Non è colpa sua, è soltanto l’insieme delle situazioni ad apparire comico in una tragica e involontaria maniera.
Una pellicola scandalo (sì, ma solo qualitativamente), una pellicola erotica (ma dove?), una pellicola adolescenziale (ma in cui si possono ritrovare giusto le adolescenti zoccole)... Tutto questo e molto altro ancora è Melissa P., e se vi chiedete per cosa stia quella P puntata ve lo dico io: non sta per Panarello, non sta per Prostituta, ma sta per Porcheria.
A te la parola, Mr. James F. (F. sta per Fetuso ahahah)
JF E da una robetta insignificante per primi adolescenti, passiamo ad una robetta insignificante finto trasgressiva per primi adolescenti.
Forse il film peggiore della decina scelta dal Cannibale, e l'unico - o quasi - in grado di battersi con i titoloni che il mio acerrimo nemico si è dovuto sorbire - e per una volta, mi pare quasi di provare una certa pietà per lui -.
Nocivo, volgare, diretto male e recitato anche peggio, è il degno erede di uno dei più scandalosi casi editoriali della Terra dei cachi - e no, non sto parlando di L'ultima estate di Joan e altri racconti, che trovate recensito proprio qui, e di uno dei personaggi da bottigliate più irritanti della televisione: no, non Cannibal K. - che sta per kilt, viste le gonnelline che sfoggia quando fa shopping con la sua inseparabile amica Katniss -, ma Melissa P.

"Nooooo, Avatar 2 mi rifiuto di girarlo! Piuttosto vado a fare
lo schiavetto sessuale di Mr. Ford."
4. Avatar (2009) di James Cameron
CK Che merdaccia, Avatar!
Salutato come un capolavoro rivoluzionario da qualche tizio ubriacato dall’effetto degli occhialini 3D come Ford, Avatar è diventato il più grande incasso cinematografico di tutti i tempi.
Questa merdaccia, il più grande incasso di sempre?
Giusto su un pianeta stupido come la Terra poteva succedere una roba del genere, manco su Pandora…
Su Fordlandia una ciofeca tanto colossale ovviamente non poteva che scatenare grandi entusiasmi, visto che il mio blogger rivale in questi giocattoloni tutti effetti speciali e zero idee davvero nuove ci sguazza. Ma tranquilli, perché l’esercito cannibale è pronto a radere al suolo sia Fordlandia che Pandora con tutti ‘sti ca**o di Puffi giganti!
Un merito comunque questa schifezza ce l’ha, ha ispirato una delle mie recensioni di maggiore successo:
JF Ovviamente solo uno squilibrato privo di senso della meraviglia come il mio antagonista poteva inserire nella sua decina dedicata al peggio del peggio un film FANTASTICO come Avatar, tripudio della filosofia che guidò registi come Spielberg in decenni strepitosi come gli eighties e che è stata una delle scintille alla base del Cinema.
Già ai tempi contestai parecchio la posizione del Cannibale in merito, ma ancora non lo conoscevo bene, e dunque non avevo ancora abbandonato la speranza: la stessa che avrà dovuto mollare lui scoprendo quelli che sono DAVVERO film brutti.
A proposito, se volete leggere una vera recensione del film di James Cameron, la trovate qui.
CK La meraviglia la provo quando mi trovo di fronte a delle idee originali, a delle belle sceneggiature, a dei dialoghi che vanno più in profondità di un ridicolo: “Ti vedo”. Quella che tu chiami meraviglia e che io invece definisco merdaviglia sono solo dei lucertoloni blu che si muovono in un mondo che sembra uscito dall’introduzione di un qualche videogame di ultima generazione. Ma il Cinema vero è tutt’altra cosa.
JF Dev'essere la stessa meraviglia dietro alle idee originali e alle belle sceneggiature come quelle di Detachment o The tree of life, che ringrazia il cielo non troveremo nella mia lista, anche se solo per il rotto della cuffia!
CK La sceneggiatura di Detachment è effettivamente notevole e l’originalità e il senso di meraviglia che emana un film come The Tree of Life credo sia fuori discussione. Almeno quando si vede il Cinema con i propri occhi e non con gli occhialini 3D…
JF La meraviglia la farei volentieri emanare a fiotti dalle teste di Kaye e Malick dopo averli presi a bottigliate rotanti!

"Certo che sei più testardo di un Ford, te!"
5. Baarìa (2009) di Giuseppe Tornatore
CK Oddio, sto male al solo ripensarci, alla visione di questo film.
Mi vengono dei capogiri come ogni volta che sto per leggere una nuova recensione su WhiteRussian.
Un’accozzaglia di scenette con personaggi vari che vorrebbe costituire un affresco alla Amarcord e finiscono per somigliare a una raccolta, pure mal riuscita, di barzellette e sketch atroci e slegati tra loro. Pure questo salutato da qualcuno come un capolavoro, tanto per dire com’è messa la scena cinematografica italiana…
Baarìa, pussa via!
JF Ennesima conferma della scarsa capacità del Cucciolo Eroico di individuare titoli che siano davvero brutti almeno quanto quella già nota a tutto il mondo di individuarne di belli. Baaria fece discretamente cagare anche a me - del resto, non ho mai amato Tornatore ed il suo tronfio modo di girare -, e trovai assurdo uno spreco di soldi e di elogi per una pellicola davvero senza infamia e senza lode, ma da qui a prenderla come il peggio che il Cinema italiano abbia prodotto negli ultimi anni, ce ne corre.
Tutto sommato, sono rimasto molto più deluso, considerate le aspettative, da This must be the place.
CK Baarìa è un vero orrore e il paragone con lo splendido This Must Be the Place è un secondo orrore. Oddio, mi sento sempre più male!
JF Dunque il mio lavoro sta finalmente dando i suoi frutti! Ahahahahah!

"I soldi per comprare un libro delle favole non li ho. Ti devi accontentare di
quello di Cannibal, che è gratis, tanto fa addormentare comunque."
6. La ricerca della felicità (2006) di Gabriele Muccino
CK I primi film del Muccino mi sono pure piaciuti: freschissimo l’esordio Ecco fatto, parecchio riuscito Come te nessuno mai, interessante e intenso il melò L’ultimo bacio, seppure persino un po’ troppo intenso e melò, non del tutto riuscito ma a suo modo coraggioso nel cercare di fotografare l’Italia degli ultimi anni Ricordati di me. Poi, la caduta verticale. Muccino viene contattato da Hollywood, addirittura da Will Smith, e si monta la testa. Quel che ne è uscito fuori è un vergognoso inno al capitalismo come chiave per la felicità, una cartolina dell’American Dream più falso (nonostante sia tratto da una storia vera) che di lì a poco avrebbe portato il paese e mezzo mondo nel baratro della crisi economica. Il tutto mascherato da favola buonista di quelle che più stucchevoli non si può.
Una pellicola in cui tutto risulta artefatto, dalla recitazione di Will Smith e del raccomandatissimo figlio alla ricostruzione degli anni ’80 peggiore mai vista (e io adoro i film ambientati negli 80s).
Se la ricerca della felicità porta a una roba del genere, io sono più felice quando faccio visita al blog WhiteRussian. Fate voi…
JF Film che non avevo mai visto e che ho dovuto recuperare proprio in occasione di questa Blog War: onestamente, trovo Muccino uno dei registi italiani più dannosi al momento in circolazione, finito peraltro prematuramente con il discreto Come te nessuno mai e mai più ripresosi, da L'ultimo bacio in avanti.
Un film che è una sorta di festival della retorica, che però resta interessante per la lezione che il piccolo Jaden da al gasatissimo Will Smith in quanto a talento nella recitazione.
Per il resto, gran bottigliate, anche se decisamente di tono più bonario di quelle che la selezione fordiana ha il potere di scatenare in qualunque tipo di spettatore.
CK Vabbè, ma anche Elisatetta Canalis potrebbe dare lezioni di recitazione a Willy Smith. Forse…

"Aiuto, gli alieni sono molto più mostruosi di quelli visti nei film veri!"
"Ma no, quello è solo Mr. Ford nudo..."
7. Spice Girls - Il film (1997) di Bob Spiers
CK Quando sono venute fuori le Spice Girls, nel 1996, avevo 14 anni e sono diventato subito un loro fans. Cioè, volete mettere come potesse suonare un pezzaccio come Wannabe alle orecchie di un quattordicenne negli anni Novanta?
Dinamite pura.
Ora, sfottetemi pure!
Tu, Ford, no. Rispetto a ciò che ascolti te, le Spice Girls sono ancora un lusso ahahah!
L’infatuazione per le 5 Bitch Spice Girls è stata però di quelle brevi, da perfetto fenomeno pop usa e getta. Al punto che soltanto una manciata di mesi dopo, ai tempi dell’uscita del loro secondo disco accompagnato addirittura da questa atroce pellicola, il mio entusiasmo nei loro confronti era già scemato.
Più che una pellicola, questo Spice Girls - Il film è un’operazione di marketing, e pure fatta male. Malissimo. L’avevo trovato ai limiti dell’inguardabile già allora, oggi fa l’effetto (quasi) di un film con Van Damme.
Comunque, potrebbe esserci di molto peggio in giro: Mr. James Ford - Il film, ad esempio.
JF Ai tempi in cui impazzarono le Spice girls ricordo che guardavo con sdegno le ragazzine impazzite per le inutili ragazze inglesi così come i pochi presunti maschietti che si fecero travolgere dal fenomeno. Fortunatamente per il Cannibale, allora ancora non ci conoscevamo, altrimenti sarei stato ben volentieri promotore di una campagna di calci rotanti alla Van Damme tutti sparati dritti sul suo grugno.
Comunque, un film davvero imbarazzante, ma che risulta innocuo proprio per la sua inutilità. Una specie di Troppo belli con gente che, almeno, famosa lo è stata davvero.
CK Ai tempi in cui impazzavano le Spice Girls tu avevi già 125 anni, è normale che non ti piacessero. Oltre al fatto che la tua solita fissa per i maschioni a torso nudo ti facesse preferire i Take That ahahah!

"Hey, perché mi si sta allungando il naso?
Ho solo detto che WhiteRussian è un gran bel sito!"
8. Pinocchio (2002) di Roberto Benigni
CK La vita è bella non è che mi avesse esaltato più di tanto. Però Benigni veniva dagli Oscar conquistati, dall’acclamazione internazionale e per questa ambiziosa nuova versione del Pinocchio c’erano una produzione e un budget di quelli mai visti in Italia. Benigni sembrava poi il personaggio perfetto per rileggere la storia di Collodi. Le mie aspettative nei confronti del film erano quindi discretamente alte.
Pinocchio si è rivelato invece un naufragio, un tuffo dritto nella pancia della balena, con apparizioni tragiche (i Fichi d’India, Cristo santo!) e momenti oltre il ridicolo (“Rivivisci, fatina, rivivisci.”).
Certi abbinamenti che sulla carta sembrano perfetti come Tim Burton + Alice in Wonderland o come Benigni + Pinocchio, si possono rivelare dei disastri to-ta-li. Perciò Ford, se hai intenzione di scrivere un romanzo sul wrestling, attento: potresti persino fare peggio di loro…
JF Senza dubbio una schifezza immonda ed il punto di non ritorno per la carriera di Benigni. Azzeccato anche il paragone con Burton e la sua pessima Alice, così come quel "Cristo santo!" rispetto ai Fichi d'India, che ho sempre detestato.
Eppure, sarà per Kim Rossi Stuart - unico a salvarsi -, sarà che ho in mente cose decisamente più atroci girate da registi decisamente più atroci, ma ancora non sono sconvolto come mi sarei aspettato da una decina che si rispetti.
Del resto, così come io cercherò di evitare un romanzo sul wrestling, il Cannibale dovrebbe ripensare alla sua idea di scrivere di Cinema! Ahahahahahahah!
CK Rivivisci, Ford, rivivisci.
Anzi, no, stiamo bene anche senza di te uahahah!

"Batman, smettila di impugnare quel coso.
Così sembra che mi stai facendo una sega..."
9. Batman & Robin (1997) di Joel Schumacher
CK Tra i film sui supereroi, il personaggio di Batman è stato quello meglio sfruttato, grazie a Tim Burton prima e ancor di più grazie a Christopher Nolan poi. Ma il cavaliere oscuro ci ha regalato anche una perla kitsch di livello infimo. Nonostante il cast composto da ottimi attori (Uma Thurman e George Clooney qui entrambi ridicoli) e meno ottimi (uno Schwarzy persino al di sotto dei suoi livelli, Chris O’Donnell e Alicia Silverstone già in caduta libera e destinati a precipitare nel dimenticatoio), Joel Schumacher riesce a dare il peggio di sé, e sì che di film pessimi nella sua carriera ne ha girati tanti.
A questo punto, molto meglio i Batman & Robin della blogosfera: Cannibal Kid e Mr. James Ford. Decidete voi chi sia Batman e chi Robin, ma almeno per quanto riguarda loro non parlate di rapporto bromantico, per favore.
JF Joel Schumacher di schifezze ne ha fatte quasi quanto il Cannibale, tanto da riuscire a massacrare non una, ma ben due volte un personaggio stupefacente come quello di Batman. Tra l'altro, questo film è effettivamente così brutto da mettere d'accordo me ed il piccolo Robin Kid anche rispetto a Schwarzy, qui davvero ai suoi minimi storici.

"Ho accettato di girare il sequel di Basic Instinct solo perché se no
minacciavano di dare la mia parte a Ford."
10. Basic Instinct 2 (2006) di Michael Caton-Jones
CK Basic Instinct 1 è un film che in qualche modo ha segnato per sempre chi, come me, è cresciuto negli anni ’90. Ha rappresentato un po’ lo sdoganamento del porno nell’ambito del cinema mainstream, sebbene visto oggi appaia decisamente più ridimensionato. Ma quando sei un ragazzino, scene come l’accavallamento di gambe di Sharon Stone e i suoi amplessi omicidi ti segnano.
Il secondo episodio è arrivato fuori tempo massimo, con una Sharon Stone ormai ridicola nei panni della scrittrice ninfomane portata sempre più all’estremo e diventata la parodia di se stessa. Il film vanta una tensione thriller inesistente e una carica erotica pari alla visione di Mr. James Ford che si fa la doccia canticchiando sotto l’acqua qualche pezzo dei pure loro fuori tempo massimo Backstreet Boys.
Io odio i sequel. Salvo poche eccezioni, spesso si rivelano un modo per riciclare le idee dell’originale riproponendole stancamente. Qui però si va oltre, portando il tutto su un piano di comicità involontaria che è un po’ il filo conduttore di tutte e 10 le atroci pellicole da me selezionate apposta per voi fedeli lettori cannibali e meno fedeli lettori fordiani.
L’unica cosa che manca per rendere peggiore un film come Basic Instinct 2, a questo punto, è giusto l’accavallamento di gambe di Mr. Ford…
JF Con Melissa P, il peggior titolo della selezione del mio rivale.
Terribile dall'inizio alla fine, tanto da spingermi in più di un'occasione quasi ad abbandonarne la visione - e non era accaduto neanche per Troppo belli, fate voi -, ma che ho orgogliosamente portato a termine felice di dimostrare che anche il peggio che il Cannibale potrà riservarmi non sarà mai e poi mai in grado di tenere testa a quello che io sarò pronto a riservare a lui!
CK E così, alla fin fine, sono riuscito a sfiancare quel mollaccione del Ford, che domani ci proporrà la sua decina dei peggio film. E per essere brutti saranno brutti, ma non più di una qualunque altra sua lista buahahaaah!

mercoledì 2 marzo 2011

Minkia ke bimbi

Confessions
(Giappone 2010)
Titolo originale: Kokuhaku
Regia: Tetsuya Nakashima
Cast: Takako Matsu, Masaki Okada, Yoshino Kimura, Yukito Nishii, Kaoru Fujiwara, Ai Hashimoto
Tratto dal romanzo di: Kanae Minato
Genere: V per vendetta
Se ti piace guarda anche: Old Boy, Rashōmon, Lady Vendetta, Battle Royale

Trama semiseria
In una classe delle scuole medie, un’insegnante racconta un tragico fatto di cronaca che vede coinvolti in prima persona alcuni di loro. In Giappone però la legge non può punire i ragazzini di 13 anni, neppure se colpevoli di omicidio. In Italia qualcuno sa dirmi se funziona allo stesso modo o se ad essere impuniti sono solo i presidenti del Consiglio?

Recensione cannibale
Confessions è un film terribile. No, aspettate: non intendevo in quel senso. È un film terribile nel senso di profondamente sconvolgente e inquietante, per quanto non si tratti di un horror. Di fronte ci troviamo infatti una pellicola con dentro una cattiveria esagerata e davvero bastarda, in cui trovare figure positive o role models è un’impresa impossibile. Se avete trovato difficoltà ad enfatizzare con i personaggi di The Social Network, qua avrete quindi vita ancora più dura.
Confessions era il film giapponese candidato quest’anno all’Oscar di miglior film straniero: incluso nella rosa dei 9 papabili, non è però riuscito a entrare in cinquina. Vista l’inclusione di un altro film spietato come il greco Dogtooth (Kynodontas), a quei bonaccioni dell’Academy dev’essere sembrato troppo inserire due pellicole, anzi due “cose” così perfide ed estreme, quindi purtroppo il giapponese è rimasto fuori.

I primi 30 minuti di Confessions sono da antologia del Cinema. In una classe delle scuole medie, un’insegnante parla ai suoi alunni distratti, tutti troppo presi da telefonini, videogame, iPod e aggeggi elettronici vari, tutti presi a parlare e a ridere tra loro. Un branco di bimbiminkia giapponesi casinisti, per rendere l’idea. Un rumore di fondo costante in grado di scoraggiare anche il professore meglio disposto. La giovane insegnante comincia però a raccontar loro una storia molto particolare e inquietante che riguarda in prima persona sia lei che i suoi studenti. Poco a poco il casino di fondo si abbassa e l’attenzione cresce, con una serie di rivelazioni, di confessions, davvero sconvolgenti in un crescendo mostruoso di tensione costruito in una maniera favolosa.

30 minuti eccelsi, ma comunque anche il resto del film non è da meno e riesce a mantenere l’interesse in maniera efficace, moltiplicando nelle parti successive i punti di vista della stessa storia, a mezza strada tra Rashōmon di Akira Kurosawa e la serie tv Lost. E la storia che sta al centro di tutto è una vicenda forte e davvero dura di bambini nichilisti e malvagi (roba che Samara di The Ring al confronto è una Santa) molto lontani dal Giappone stilizzato di Pokemon e Holly & Benji, nonostante qualche momento di comicità manga ogni tanto affiori persino qui.
Visivamente è tra le cose più belle e potenti osservate negli ultimi tempi, per merito di un montaggio iper-veloce, l’uso di ralenty, inserti visionari e qualche momento splatter. Dei film precedenti del regista Testuya Nakashima avevo già visto il divertente ma sconclusionato Kamikaze Girls, un luna park per gli occhi non supportato da una trama troppo coinvolgente; questa volta alle prese con una sceneggiatura di alto livello posso dire che è sicuramente tra gli uomini di maggior talento al mondo con una macchina da presa in mano (mica come il neo premio Oscar Tom Hooper). In più la colonna sonora veleggia ispirata, ispiratissima tra musiche giapponesi e occidentali delle più varie con XX, Boris, “That’s the way (I like it)” e Johann Sebastian Bach, fino a raggiungere il vertice assoluto con “Last Flowers” dei Radiohead.

Se volete vedere un gioiellino orientale lontano anni luce dai prodotti in serie hollywoodiani, ma soprattutto se siete pronti per una storia davvero perfida questa è la mia confessione: Confessions (Kokuhaku) è uno dei film più bastardi che io abbia mai visto. E come resistere a un po’ di sana cattiveria del genere, soprattutto quando è girata così da Dio?
Anzi, vi dirò di più: avete presente Amore 14? 3MSC? Bene, questo non è il film anti-Moccia. Questo è il film ammazza-Moccia.
(voto 9)

Canzone cult: Radiohead “Last Flowers”
Scena cult: i primi 30 minuti, una vera lezione di Cinema

martedì 17 agosto 2010

Sui giovani d'oggi ci scatarro su (replica)

Amore 14
(Italia, 2009)
Regia (???): Federico Moccia
Cast: Veronica Olivier, Raniero Monaco Di Lapio, Giuseppe Maggio, Beatrice Flammini, Flavia Roberto, Alice Torriani

Mi aspettavo il peggio.
Ma il peggio non era nulla al confronto di questo.
Pronti, via: sia parte con una voce fuori campo di una ragazzina insopportabile di 13 anni che pavla con la evve moscia. Poi c’è una scheda di presentazione che sembra fatta con PowerPoint e la voce ancora più insopportabile del “registone” Moccia. Dopo 5 minuti di sta puttanella con la evve moscia non si può già più trattenere gli istinti suicidi, per non dire quelli omicidi.

I ggiovani d’oggi non sono così, ma non sono così le persone di alcuna età, razza, luogo geografico o era temporale. Tutto questo mondo esiste solo nella mente malata, disturbata, degenerata di Federico Moccioso Moccia. E se tali persone esistono, la colpa è dello stesso Moccia: le ragazzine dopo aver letto i suoi romanzi e visto i suoi film diventano come i suoi personaggi, creando un vero e proprio corto-circuito in grado di mandare a puttane la loro vita: non sono 13enni vere, ma vivono la vita delle 13enni così come se la immagina Federico il Piccolo.

Non c’è una storia vera e propria. In Amore 14 c’è solo un elenco: di persone,di fatti, di ragazze, di ragazzi, di oggetti, tutto viene classificato in categorie definite e immutabili.
C’è l’amica princess e quella mangiona, ci sono gli amici (gay?) uno nerd e l’altro emo, il fratello aspirante scrittore che somiglia (ma dove?) al Matt Dillon di Rusty il selvaggio e in realtà è una sorta di alter-ego di Moccia da giovane (o più probabilmente di come avrebbe voluto essere), la compagna ripetente zoccola, la sorella “antipatica” (ma in realtà è il personaggio più decente di ‘sta roba che mi vergogno a chiamare film), i nonni finto moderni (e molto prevedibilmente il nonno ci rimetterà le penne nell’immancabile momentone drammatico del film).
L’elenco della marchette del film è infinito. Si parte con uno spottone della Tim Tribù non velato né un cazzo, proprio gettato in faccia al pubblico con tanto di logo in bella mostra, e poi cellulare LG, zainetto Eastpack, album da disegno Fabriano, la cantante Dolcenera, uno striscione sponsorizzato Cornetto Algida, la catena di cazzate per ragazzine Amori, pure la pubblicità di un sito (scuolazoo.com)…
Per fare l’intellettuale, Moccia cita pure Hemingway, Bukowski, Petrarca e Wallace, che si stanno tutti rivoltando energicamente nella tomba. E cita pure i Justice, i Radiohead (sacrilegio!), la telefonata multipla del film Mean Girls (copiata molto, ma molto malamente) e mette in colonna sonora Ladytron e Royksopp (secondo me del tutto ignari di aver ceduto i diritti delle loro canzoni a simile porcati), trovati probabilmente facendo un giro random su internet a caccia di gruppi electro troppo cool tra i giovanidoggi.
E il Moccia vuoi che si faccia mancare anche i nuovi lucchetti? Ma no. Stavolta è la volta del pozzo della luna piena (che sembra il pozzo di The Ring): butti una moneta in fondo al pozzo e se becchi il riflesso della luna piena il desiderio che hai espresso si avvera. Io ho espresso il desiderio che Moccia sparisca dalla faccia della Terra, ma per il momento non sembra ancora aver funzionato.

Se proprio vogliamo trovare una vaga storia principale, ovviamente, è quella d’ammmore. La giovanissima protagonista Carolina conosce Massi, una sorta di nuova Scamarcio (ma Scamarcio è un ottimo attore, questo è solo un cretino) che quando parla giuro che non si capisce una mazza. Andare a un corso di dizione, no eh? Comunque sto tipo dopo un solo pomeriggio che si conoscono le ha già comprato: un cd di James Blunt (altra marchetta), un cannocchiale e una stella con il nome di lei. Budget stimato: 200 euro per il primo appuntamento. Insomma: questo non è un film romantico, né è un film adolescenziale. Questa è una stronzata di fantascienza!
A confermare questa teoria ci si mettono pure lampi di follia inconcepibili: un cartomante immaginario, un telecronista che tiene il punteggio dopo che i ragazzini baciano la pischella, una scena onirica con Alessandra Amoroso in colonna sonora!!! Cose che sono rimasto 5 minuti lì paralizzato a chiedermi “Cosa cazzo sta succedendo?” Cose che a David Lynch gle fanno ‘na sega!

Tornando alla storia, dopo l’incontro maggico alla Caro rubano il cellu, nn riesce + a rintracciare il boyfriend e cioè raga è troppo 1 tragedy. Dopo il periodo di depression, la Caro incontra un nuovo tipo, un certo Lele, un cretino snobbe totale, l’unico essere al mondo con una evve moscia ancora più insopportabile della protagonista. Quindi arriva Nico, il figlio del benzinaio fissato con le pinne in moto. Sto qua perlomeno non c’ha la evve moscia, ma lui e i suoi amici sono troppo zarri e barbari per lei che è tutta fighetta e pariolina e se la tira un casino ed è pure una bella zoccolina visto che a 13 anni s’è già passata mezza Roma.
Poi in disko finalmente ribekka l’amore della sua vita, si mettono insieme pucci pucci kiss kiss e va tutto a gonfie vele. Stanno pure per fare all’amore, quand’ecco che lui zaaaan si fa la sua migliore amica, altra signora zoccola. Il mondo di Caro va in pezzi, lei si chiede: “Sarò mai di nuovo felice? Penso di sì, in fondo ho solo 14 anni.” Titoli di coda.
Arrivati, stremati, alla fine ci si chiede: “E allora? Qual è il significato di tutto ciò? Cosa ha voluto comunicare Moccia al mondo con questo campionario di stereotipi, nomi & marchi?

Gli uomini odiano, si ammazzano, distruggono l’ambiente, fanno guerre. Perché? Forse perché ci sono film come questo che provocano tali impulsi. E lui, il piccolo Federico Moccia, deve avere avuto un infanzia davvero di merda, per essere cresciuto così. Minimo glielo mettevano in culo da piccolo. Questo film è la chiara prova che Moccia o ha tendenze pedofile (neanche tanto velate) oppure tendenze transessuali. Non nel senso che vorrebbe essere una donna; nel senso che lui vorrebbe essere una ragazzina di 13 anni, talmente è morbosa l’attenzione del 46enne scrittore/sceneggiatore/registone romano nei confronti della vita di un gruppo di superficiali ragazzine di 3a media. Quindi, Carabinieri, smettetela di tormentare Alberto Stasi e andate a perquisire il pc di Moccia. Mi sa che ci trovate dentro della roba bella interessante!

Un primato assoluto comunque va a questo Amore 14.
Credo sia la cosa più irritante che io abbia mai visto.
Tra 20 anni forse verrà rivalutato come capolavoro del trash degli anni 2000.
O più probabilmente verranno bruciate tutte le copie di questo film e io danzero felice tra le fiamme.
(voto 0-
e un consiglio a Moccia: fatti vedere da uno psicologo, uno bravo!)

lunedì 31 maggio 2010

Sui giovani d'oggi ci scatarro su (Amore 14, Federico Moccia)

Amore 14
(Italia, 2009)
Regia (???): Federico Moccia
Cast: Veronica Olivier, Raniero Monaco Di Lapio, Giuseppe Maggio, Beatrice Flammini, Flavia Roberto, Alice Torriani

Mi aspettavo il peggio.
Ma il peggio non era nulla al confronto di questo.
Pronti, via: sia parte con una voce fuori campo di una ragazzina insopportabile di 13 anni che pavla con la evve moscia. Poi c’è una scheda di presentazione che sembra fatta con PowerPoint e la voce ancora più insopportabile del “registone” Moccia. Dopo 5 minuti di sta puttanella con la evve moscia non si può già più trattenere gli istinti suicidi, per non dire quelli omicidi.

I ggiovani d’oggi non sono così, ma non sono così le persone di alcuna età, razza, luogo geografico o era temporale. Tutto questo mondo esiste solo nella mente malata, disturbata, degenerata di Federico Moccioso Moccia. E se tali persone esistono, la colpa è dello stesso Moccia: le ragazzine dopo aver letto i suoi romanzi e visto i suoi film diventano come i suoi personaggi, creando un vero e proprio corto-circuito in grado di mandare a puttane la loro vita: non sono 13enni vere, ma vivono la vita delle 13enni così come se la immagina Federico il Piccolo.

Non c’è una storia vera e propria. In Amore 14 c’è solo un elenco: di persone,di fatti, di ragazze, di ragazzi, di oggetti, tutto viene classificato in categorie definite e immutabili.
C’è l’amica princess e quella mangiona, ci sono gli amici (gay?) uno nerd e l’altro emo, il fratello aspirante scrittore che somiglia (ma dove?) al Matt Dillon di Rusty il selvaggio e in realtà è una sorta di alter-ego di Moccia da giovane (o più probabilmente di come avrebbe voluto essere), la compagna ripetente zoccola, la sorella “antipatica” (ma in realtà è il personaggio più decente di ‘sta roba che mi vergogno a chiamare film), i nonni finto moderni (e molto prevedibilmente il nonno ci rimetterà le penne nell’immancabile momentone drammatico del film).
L’elenco della marchette del film è infinito. Si parte con uno spottone della Tim Tribù non velato né un cazzo, proprio gettato in faccia al pubblico con tanto di logo in bella mostra, e poi cellulare LG, zainetto Eastpack, album da disegno Fabriano, la cantante Dolcenera, uno striscione sponsorizzato Cornetto Algida, la catena di cazzate per ragazzine Amori, pure la pubblicità di un sito (scuolazoo.com)…
Per fare l’intellettuale, Moccia cita pure Hemingway, Bukowski, Petrarca e Wallace, che si stanno tutti rivoltando energicamente nella tomba. E cita pure i Justice, i Radiohead (sacrilegio!), la telefonata multipla del film Mean Girls (copiata molto, ma molto malamente) e mette in colonna sonora Ladytron e Royksopp (secondo me del tutto ignari di aver ceduto i diritti delle loro canzoni a simile porcati), trovati probabilmente facendo un giro random su internet a caccia di gruppi electro troppo cool tra i giovanidoggi.
E il Moccia vuoi che si faccia mancare anche i nuovi lucchetti? Ma no. Stavolta è la volta del pozzo della luna piena (che sembra il pozzo di The Ring): butti una moneta in fondo al pozzo e se becchi il riflesso della luna piena il desiderio che hai espresso si avvera. Io ho espresso il desiderio che Moccia sparisca dalla faccia della Terra, ma per il momento non sembra ancora aver funzionato.

Se proprio vogliamo trovare una vaga storia principale, ovviamente, è quella d’ammmore. La giovanissima protagonista Carolina conosce Massi, una sorta di nuova Scamarcio (ma Scamarcio è un ottimo attore, questo è solo un cretino) che quando parla giuro che non si capisce una mazza. Andare a un corso di dizione, no eh? Comunque sto tipo dopo un solo pomeriggio che si conoscono le ha già comprato: un cd di James Blunt (altra marchetta), un cannocchiale e una stella con il nome di lei. Budget stimato: 200 euro per il primo appuntamento. Insomma: questo non è un film romantico, né è un film adolescenziale. Questa è una stronzata di fantascienza!
A confermare questa teoria ci si mettono pure lampi di follia inconcepibili: un cartomante immaginario, un telecronista che tiene il punteggio dopo che i ragazzini baciano la pischella, una scena onirica con Alessandra Amoroso in colonna sonora!!! Cose che sono rimasto 5 minuti lì paralizzato a chiedermi “Cosa cazzo sta succedendo?” Cose che a David Lynch gle fanno ‘na sega!

Tornando alla storia, dopo l’incontro maggico alla Caro rubano il cellu, nn riesce + a rintracciare il boyfriend e cioè raga è troppo 1 tragedy. Dopo il periodo di depression, la Caro incontra un nuovo tipo, un certo Lele, un cretino snobbe totale, l’unico essere al mondo con una evve moscia ancora più insopportabile della protagonista. Quindi arriva Nico, il figlio del benzinaio fissato con le pinne in moto. Sto qua perlomeno non c’ha la evve moscia, ma lui e i suoi amici sono troppo zarri e barbari per lei che è tutta fighetta e pariolina e se la tira un casino ed è pure una bella zoccolina visto che a 13 anni s’è già passata mezza Roma.
Poi in disko finalmente ribekka l’amore della sua vita, si mettono insieme pucci pucci kiss kiss e va tutto a gonfie vele. Stanno pure per fare all’amore, quand’ecco che lui zaaaan si fa la sua migliore amica, altra signora zoccola. Il mondo di Caro va in pezzi, lei si chiede: “Sarò mai di nuovo felice? Penso di sì, in fondo ho solo 14 anni.” Titoli di coda.
Arrivati, stremati, alla fine ci si chiede: “E allora? Qual è il significato di tutto ciò? Cosa ha voluto comunicare Moccia al mondo con questo campionario di stereotipi, nomi & marchi?


Gli uomini odiano, si ammazzano, distruggono l’ambiente, fanno guerre. Perché? Forse perché ci sono film come questo che provocano tali impulsi. E lui, il piccolo Federico Moccia, deve avere avuto un infanzia davvero di merda, per essere cresciuto così. Minimo glielo mettevano in culo da piccolo. Questo film è la chiara prova che Moccia o ha tendenze pedofile (neanche tanto velate) oppure tendenze transessuali. Non nel senso che vorrebbe essere una donna; nel senso che lui vorrebbe essere una ragazzina di 13 anni, talmente è morbosa l’attenzione del 46enne scrittore/sceneggiatore/registone romano nei confronti della vita di un gruppo di superficiali ragazzine di 3a media. Quindi, Carabinieri, smettetela di tormentare Alberto Stasi e andate a perquisire il pc di Moccia. Mi sa che ci trovate dentro della roba bella interessante!

Un primato assoluto comunque va a questo Amore 14.
Credo sia la cosa più irritante che io abbia mai visto.
Tra 20 anni forse verrà rivalutato come capolavoro del trash degli anni 2000.
O più probabilmente verranno bruciate tutte le copie di questo film e io danzero felice tra le fiamme.
(voto 0-
e un consiglio a Moccia: fatti vedere da uno psicologo, uno bravo!)

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