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martedì 8 gennaio 2013

I MEGLIO FILM CANNIBALI 2012, LA TOP 10


Quando ormai è quasi arrivato il 2014, ecco finalmente la top 10 dei film cannibali dell’anno 2012.
Prima di vederla, potete fare (ma so già che non lo farete e correrete a leggere la numero 1) un recupero delle posizioni dalla 40 alla 31,
Anche lì troverete tanti film interessanti e da recuperare.
Qui sotto troverete invece i migliori. Almeno secondo me.
Via alla top 10.

"Mi spiace stravolgere le tue credenze, caro, ma Studio Aperto non sempre
ha ragione. Può darsi che quello là fuori sia solo un temporale estivo,
non l'Apocalisse."
10. Take Shelter
Regia Jeff Nichols
Genere Fine del mondo, ma non della follia
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Michael Shannon è pazzo. Per saperlo, basta dargli un’occhiata in faccia. Nonostante questo, Jessica Chastain ne è innamorata. Michael Shannon è anche pazzo non per Jessica Chastain ma per i Maya. C’ha tutti i loro poster in camera, non si perde un appuntamento con Mistero di Italia 1 e crede fermamente che il mondo sia destinato a finire. Al punto che prende la moglie Jessica e la porta nel rifugio che si è costruito, nonostante per tutti sia sempre più pazzo. Poi arriva il 21 dicembre 2012. Passa il 21 dicembre 2012 e lui esce. Il mondo esiste ancora e ogni cosa è rimasta uguale. Tutti lo deridono, ma Jessica lo consola e rimane insieme a lui. Deluso, Michael Shannon comincia a staccare i poster dei Maya e li sostituisce con la sua nuova passione anzi pazzione: i One Direction. Finalmente, Jessica Chastain lo molla.

Pregi
- Jessica Chastain.
- Michael Shannon come pazzo è oggi come oggi il numero 1 e qui offre per altro la sua interpretazione più pazzesca.
- Notevoli i momenti visionari della pellicola.
- Bellissimo il tema musicale composto da David Wingo.
- Grande finale.

Difetti
- Il fatto che Jessica Chastain sia sposata con un pazzo psicopatico del genere non ha molto senso…
- C’è un po’ poca Jessica Chastain, in questo film.
- La tematica apocalittica comincia a essere parecchio abusata, anche nel cinema indipendente. Adesso che la sindrome da Maya è finita, cambiamo argomento, ok?

Scena cult
Il finale

"Da quando Ford ha usato questa immagine come header
del suo blog WhiteRussian, non riesco più a guardarmi allo specchio..."
9. Killer Joe
Regia William Friedkin
Genere Chicken Pulp
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Emile Hirsch, dopo essere andato in giro per il mondo into the wild, torna a casa e non ha più un dollaro perché in realtà è passato per tutti gli hotel più cari del mondo. Altroché roulotte in Alaska. Così decide di far ammazzare la madre da un killer per prendere i soldi della sua assicurazione sulla vita. Per farlo, ingaggia un certo Matthew McConaughey.
Toc toc. Bussano alla porta.
Entra Matthew McConaughey insieme a Channing Tatum e agli altri maschioni di Magic Mike e cominciano a spogliarsi e a fargli uno strip personale. Impressionato, Emile Hirsch decide di unirsi a loro, diventa un gigol… pardon uno spogliarellista e così non ha più bisogno di uccidere la madre. La madre però dice: “Piuttosto che avere un figlio spogliarellista mi ammazzo.” Si fa fuori, Emile Hirsch intasca i soldi dell’assicurazione, lascia la professione di spogliarellista e torna a fare il suo tour into the wild presso tutti gli hotel migliori del globo.

Pregi
- Matthew McConaughey in versione killer spietato? Ma non fatemi ridere! E invece… a sorpresa in questo film c’è un grandissimo Matthew McConaughey.
- Gina Gershon. Juno Temple. Nude. Ma nude nude.
- Un thriller, anche. Ma soprattutto un film divertentissimo, ricco di battute pulp alla Quentin Tarantino e di momenti assurdi e geniali.
- Dialoghi tra i migliori dell’annata.
- Il racconto di Killer Joe sul tipo che si è dato fuoco alle palle.
- La scena cult trash della coscia di pollo.

Difetti
- È una storia di piccoli criminali di provincia non tra le più originali mai mostrate su grande schermo.
- A tratti l’ispirazione teatrale prende un po' troppo il sopravvento.
- È il film dell’anno per il mio blogger rivale Mr. James Ford. E questo è un difetto ENORME.

Battuta cult
“Il tuo sguardo fa male.”

"Non ce la faccio più. Ditemi chi è alla numero 1, vi prego!"
8. Quella casa nel bosco
Regia Drew Goddard
Genere (Non la solita) Casa infestata
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
I soliti stereotipati cinque studenti universitari partono per il solito stereotipato weekend di paura. Scelgono quella casa più inquietante e isolata nel bosco e sperano di essere uccisi in maniera brutale da qualche psicopatico, o magari essere posseduti da una presenza paranormale.
Invece, sorpresa!
Non succede niente. Per tutto il weekend non succede un bel niente. Non si beccano manco un raffreddore.
Poi si scopre che è un film dentro il film che viene salutato dalla critica come l’horror più originale degli ultimi 50 anni. Gli autori del film dentro al film ritirando l’Oscar dichiarano: “In realtà non volevamo fare un horror. Volevamo solo fare un film in cui non succede niente come omaggio al cinema di Sofia Coppola.”
(ti prego perdonami, Sofia, sto solo scherzando!)

Pregi
- La geniale sceneggiatura co-firmata da Joss Whedon e Drew Goddard mostra l’ispirazione degli episodi migliori della serie Buffy - L’ammazzavampiri.
- Fran Kranz, il personaggio nerd-simpa di turno, è esilarante e idolesco più del solito personaggio nerd-simpa di turno.
- La scena dei mostri in libertà.
- È la riflessione sul genere dell’orrore più ironica e originale dai tempi di Scream.
- Parte come il solito horror su un gruppo di studenti in gita in una casa sperduta, e poi invece…

Difetti
- Per quanto sia uno dei film più originali dell’anno, per chi è familiare con Joss Whedon alcune idee sono riprese dalle sue serie Buffy e Dollhouse.
- Alcuni attori come Chris Hemsworth e Jesse Williams non è che siano proprio fenomenali…

Scena cult
Il bacio di Anna Hutchison alla testa imbalsamata di un lupo.

"Per contratto non dovrei dirtelo, Emma, ma non ho mai letto Percy Jackson."
"Perché, secondo te io ho mai letto un libro di Harry Potter?"
7. Noi siamo infinito (The Perks of Being a Wallflower)
Regia Stephen Chbosky
Genere Adolescesistenziale
RECENSIONE prossimamente…

Trama semiseria
Charlie è un ragazzo timido, introverso e un po’ secchione che inizia il liceo senza amici. Non avendo nessuno a parargli il culo, si prende un sacco di botte. Poi finalmente fa amicizia con due tizi e pensa che l’incubo bullismo sia per lui finito. Non ha fatto i conti con il genere di amici che si è trovato: uno come hobby fa il travestito nel Rocky Horror Picture Show e l’altra è Hermione, l’amichetta maghetta secchiona di Harry Potter.
Se se le prendeva già prima, immaginate quante botte si prende dopo aver fatto amicizia con questi due soggetti…

Pregi
- Stephen Chbosky esordisce alla regia con un film tratto da un suo stesso romanzo cult, Ragazzo da parete, uscendosene con un’opera estremamente personale e sentita.
- Buona la prova del protagonista Logan Lerman (Percy Jackson), ma a illuminare lo schermo sono soprattutto i due comprimari. Emma Watson conferma che qualcosa di buono dalla saga di Harry Potter è uscito ed Ezra Miller offre un’interpretazione enorme.
- L’omaggio al The Rocky Horror Picture Show.
- La splendida scena del tunnel sulle note di “Heroes” di David Bowie, pezzo stranoto e strausato che però in questo film suona come se le nostre orecchie lo sentissero per la prima volta, proprio come i protagonisti.
- Una grande sequenza di ballo sulle note di “Come on Eileen” dei Dexys Midnight Runners con protagonisti Ezra Miller ed Emma Watson.
- Grandiosa pure il resto della colonna sonora, che vanta tra gli altri Smiths e Sonic Youth.
- È il miglior film adolescenziale prodotto da un sacco di tempo a questa parte. (E grazie a Rumplestils Kin del blog Overexposed per averlo prontamente segnalato)

Difetti
- Il fatto che Chbosky abbia adattato un suo stesso romanzo rende la pellicola persino troppo personale. Un occhio esterno forse avrebbe dato alla storia un maggior respiro.
- Stephen Chbosky come regista può crescere ancora parecchio…

Personaggio cult
Patrick (Ezra Miller)

"Altroché Southern Italy, qui nel Southern Wild
si che sappiamo festeggiare il nuovo anno!"
6. Beasts of the Southern Wild
Regia Benh Zeitlin
Genere Selvatico
RECENSIONE prossimamente…

Trama semiseria
Hushpuppy è una bambina che vive insieme al padre in una comunità ai confini con la civiltà, dove hanno a mala pena la televisione, ma non prende Italia 1. Un giorno arriva la fine del mondo e Hushpuppy, in punto di morte, grida al papà: “Te l’avevo detto di sistemare l’antenna. Guardare Studio Aperto avrebbe potuto salvarci la vita!”.

Pregi
- Mitica la piccola protagonista Hushpuppy, interpretata da Quvenzhané Wallis.
- La prima parte del film è magia pura, ai livelli del miglior Terrence Malick.
- Il regista Benh Zeitlin potrebbe essere il nuovo Terrence Malick.
- La pellicola riesce a trattare il tema ostico dell’uragano Katrina in Louisiana in maniera efficace, senza menzionarlo e regalando al tutto un’atmosfera magica e di incanto stile Nel paese delle creature selvagge.
- Una delle poche visioni davvero nuove, personali e originali del cinema americano di quest’anno.
Il finale del film è epico ed emozionante come pochi.

Difetti
- Splendida la prima parte e splendido il finale. La parte centrale invece è ottima, ma a un livello un filo più in basso.

Personaggio cult
Hushpuppy (Quvenzhané Wallis)

"Bimbiminkia di oggi: non avremo avuto l'iPod, ma avevamo Francoise Hardy.
Mentre a voi vi tocca ballare coi One Direction, tiè!"
5. Moonrise Kingdom
Regia Wes Anderson
Genere Wes Anderson
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Sam e Suzy, due ragazzini anormali per il resto del mondo ma abbastanza normali per i canoni del cinema di Wes Anderson, organizzano una fuga romantica. Lui non usa il preservativo, lei rimane incinta e… Addio cinema di Wes Anderson!
Benvenuto ruolo da protagonista di Teen Mom su Mtv!

Pregi
- Lo stile di Wes Anderson al massimo splendore, sia per stile, che per inquadrature, che per inquadrature stilose.
- È un film dolcissimo e piacevolmente infantile. Senza essere una bambinata.
- I due giovani protagonisti Jared Gilman e Kara Hayward sono delle rivelazioni, non sono odiosi come i soliti bimbiminkia in circolazione in altri film e ancor più in molte serie tv e, se non si bruciano stile Macaulay Culkin e Lindsay Lohan, potrebbero diventare idoli cinematografici per gli anni venturi.
- Grande cast di comprimari, in cui si ergono soprattutto Bruce Willis ed Edward Norton.
- Il bacio “elettrico” tra i due protagonisti.
- La scena del balletto e del bacio con lo sputo.
- Alcuni dialoghi fenomenali.
- Colonna sonora bomba.

Difetti
- Lo stile di Wes Anderson al suo massimo splendore. Per i suoi detrattori, non proprio il massimo. Cavolacci loro, comunque.
- I fan hardcore di Wes Anderson potrebbero avere questo o quell'altro film che secondo loro è meglio di Moonrise Kingdom. Ma non credetegli.
- Se la prima parte della pellicola è stupenda, l’evoluzione della trama nella parte finale non è che sia proprio sorprendente o fenomenale.

Canzone cult

"Non hai ancora toccato cibo. Preoccupata per l'operazione di nostro figlio?"
"Ma va'. E' che sono impaziente di scoprire il film cannibale dell'anno!"
4. La guerra è dichiarata
Regia Valérie Donzelli
Genere Bell(ic)o
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Juliette e Roméo (ovvero Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm) si incontrano, si piacciono, si innamorano, hanno un figlio. Loro figlio ha un cancro. E loro che fanno, quando lo scoprono?
Si danno alla pazza gioia e vanno alle feste!
Che volete farci? I francesi son strani, hanno un modo tutto loro di reagire alle brutte notizie e alle malattie, vedi anche Piccole bugie tra amici, Quasi amici o Un sapore di ruggine e ossa…

Pregi
- Tema del film: il cancro.
Azz. Ma non è finita qui. Tema del film: il cancro di un bambino, il figlio della coppia protagonista.
Azz. Melodrammone in vista. E invece no. Il film sa essere sorprendentemente leggero, pur senza farsi mancare anche qualche momento più toccante.
- Si sente che la tematica è sofferta e molto personale. Non a caso, la storia è ispirata proprio a quanto successo davvero ai due protagonisti e sceneggiatori del film.
- Valérie Donzelli è una regista piena di inventiva, fa un grande uso di montaggio, voce fuori campo e colonna sonora, omaggia la Nouvelle Vague, inserisce momenti musical… Fenomena.
- Magistrale la scena del montaggio iniziale, con il suono della risonanza magnetica che si trasforma in un pezzo electropunk.

Difetti
- Valérie Donzelli è brava pure come attrice, però come regista è meglio.
- Il comportamento dei protagonisti dopo aver scoperto del cancro del figlio riflette sì la loro voglia di evadere da una situazione drammatica, però non è che esagerano un po’ con i party?

Scena cult

"Ma che mi frega a me, della classifica cannibale? Io vado su YouPorn!"
3. Shame
Regia Steve McQueen
Genere Capolavoro del cazzo
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Michael Fassbender viene soprannominato The Elephant Man. Tutti si chiedono: “Ma perché? Cosa c’ha? Eppure non assomiglia al protagonista del film di David Lynch.”
Alla fine tira giù i pantaloni, si toglie le mutande, tira fuori la sua proboscide e il mistero viene svelato.

Pregi
- Michael Fassbender, attore strepitoso, forse il migliore oggi in circolazione, qui offre la sua prova più estrema e sentita, in tutti i sensi. Anche e soprattutto fisiciamente.
- Il sesso viene rappresentato in maniera distante dal solito, come una dipendenza distruttiva.
- Il regista Steve McQueen gira con una perfezione assoluta. Una dimostrazione pratica: il piano sequenza della corsa notturna di Michael Fassbender, uno straordinario omaggio a New York.
- La bella scena di Carey Mulligan che canta “New York, New York”.
- Grande uso della colonna sonora, che riesce a rendere caldo un film volutamente freddo, apatico e distaccato.
- Il protagonista sembra uscito da un romanzo di Bret Easton Ellis. E questo è uno dei complimenti massimi che io possa fare.

Difetti
- Michael Fassbender nudo fa venire qualche complesso di inferiorità.
- Non pensavo l’avrei mai detto, ma Carey Mulligan è meglio da vestita che da nuda.
- È un film freddo, spietato e senza speranza. Cosa che per me è un pregio, ma gli amanti di lieto fine e buoni sentimenti non apprezzeranno.

Attore cult
Michael Fassbender

"Sono uscito apposta per ritirare il premio di film dell'anno, e tu mi fai
questo scherzetto, Cannibal? Vuoi dire che ho lasciato la fogna per niente?"
2. Holy Motors
Regia Leos Carax
Genere Genialata
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Il protagonista è un attore che interpreta in maniera fenomenale per tutta la giornata varie parti: quella del riccone, quella del mendicante, quella del mostro, quella del tipo che lavora nel motion capture, ecc.
La sera torna a casa e, nel finale sorprendente del film, si toglie trucco e parrucco e scopriamo che in realtà è…
Ma allora è un grandissimo attore e con tutte le sue ultime ridicole performance ci stava solo pigliando per il culo!

Pregi
- Si arriva alla fine gridando: “Questo è Cinema!”.
- Il finale. Anzi, il doppio finale. Doppiamente geniale.
- Il regista e autore della sceneggiatura Leos Carax Santo Subito.
- Il protagonista Denis Lavant più che un’interpretazione, offre un vero tour de force. Fenomeno.
- Kylie Minogue. Presente sia in colonna sonora, che come attrice, che come attrice cantante.
- Oltre a quelli citati, i momenti e le scene straordinarie non si contano, talmente sono numerose.
- È una splendida riflessione sul cinema di ieri, oggi e domani e sul ruolo dell’attore.
- La sequenza delle fisarmoniche, uno dei momenti musicali migliori dell’anno (il pezzo è “Let My Baby Ride” di Doctor L). E io in genere non è che sia un fan delle fisarmoniche...

Difetti
- Film bellissimo, grandioso, enorme, geniale. A livello puramente emotivo c’è però una pellicola che quest’anno mi ha colpito di più…

Scena cult

"Miii, non ci posso credere, siamo primi!"
"Va bene papà, però adesso basta con 'sta minchiata di Pensieri Cannibali.
Andiamo su YouPorn, che è meglio!"
1. Un sapore di ruggine e ossa
Regia Jacques Audiard
Genere Anti-drammone
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Alain va fuori a cena con i suoi amici, o meglio con i suoi quasi amici, visto che in Francia adesso va di moda chiamarli così, però è giù di morale. Driss gli chiede: “Che hai che non va, quasi amico?”. E lui risponde: “Mah, sto uscendo con una tipa. Un gran bel pezzo di femmina, però non ha le gambe.”
Driss ribatte: “E di che ti lamenti? Io lavoro per un tizio tetraplegico. E non è manco una bella figa.”
Poi arriva Juliette insieme a Roméo e dichiarano guerra al gruppo di quasi amici, annunciando: “Raga, noi vi battiamo tutti: nostro figlio è un malato terminale di cancro!”.
Ed è così che in Francia si passano le serate in allegria tra quasi amici. A sfidarsi su chi ha avuto la sfiga più grande. Questa è la grande nazione che ci ha regalato i più bei film dell’anno. Merci bocu.

"Capisco che alcuni lettori possano non essere d'accordo con questa
numero 1, però spaccarmi la faccia non è una reazione un po' eccessiva?"
Pregi
- Marion Cotillard offre un’interpretazione meravigliosa. E riesce a rendere sexy l’handicap fisico.
- Bravissimo pure il protagonista maschile Matthias Schoenaerts, uno di cui sentiremo ancora parlare ma, se si trova un nome d’arte più pronunciabile, magari ha un futuro cinematografico ancora più brillante davanti.
- La scenona toccante di Marion Cotillard sulle note di “Firework” di Katy Perry.
- Colonna sonora superlativa ed estremamente variegata che alterna brani di Lykke Li, Bon Iver, Django Django e musiche originali della garanzia Alexandre Desplat.
- Il film parte come il solito dramma, ma per fortuna riesce a evolversi in maniera molto originale e affronta il tema dell’handicap in modo singolare.
- Jacques Audiard dirige a tratti in maniera tranquilla e poi a sorpresa pianta degli squarci di poesia cinematografica assoluti.

Difetti
- Non ho ancora recuperato la raccolta di racconti di Craig Davidson (non ho detto il cantante Craig David) cui il film è liberamente tratto. Dannato me.

Scena cult

"Ecco, Marion, ridurti così probabilmente è stata una reazione eccessiva..."

sabato 8 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 14 WES ANDERSON

Wes Anderson
Genere: radical-hipster
Provenienza: Houston, Texas, USA
Età: 43
Il passato: Un colpo da dilettanti, Rushmore, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling, Fantastic Mr. Fox
Il suo 2012: Moonrise Kingdom - Una fuga d’amore
Il futuro: The Grand Budapest Hotel con Saoirse Ronan
Ti potrebbero piacere anche: Roman Coppola, Noah Baumbach, Jason Schwartzman, Jonathan Ames
Perché è in classifica: perché finalmente ha girato il suo Capolavoro

Attendevo Wes Anderson al varco.
Con una mazza chiodata per fargli del male?
Ma no! Dopo averlo visto alle prese con una serie di film quasi sempre buoni (no, Steve Zissou no), ma sempre in qualche modo fermi a un passo dall’eccellenza, aspettavo che facesse il suo vero capolavoro personale e ora, con Moonrise Kingdom, l’ha fatto. Wes Anderson ce l’ha fatta. È riuscito a infilare dentro una pellicola sola tutto il suo cinema, tutta la sua visione del mondo, tutto il suo umorismo talmente sottile e intellettuale da essere a volte ai limiti del comprensibile (e forse alle volte pure ai limiti dell’umorismo stesso), tutto il suo gusto retrò, tutta quella sua certa attitudine infantile, tutta la stralunatezza dei suoi personaggi, tutta la sua cura maniacale per inquadrature, costumi, musiche e scenografie. Moonrise Kingdom è un’opera formalmente perfetta, esteticamente magnifica, ma la cosa più importante è che sotto vi batte forte un cuoricino. Un film bello, e con l’anima. Wes Anderson ce l’ha fatta.
E ora, cos’altro combinerà? C’è chi ha persino immaginato una sua personale rivisitazione di Star Wars. La Disney sarà d’accordo?



Vorrei vivere in un film di Wes Anderson,
vederti in rallenty quando scendi dal treno.
Coi personaggi dei film di Wes Anderson:
idiosincratici, più simpatici di me.

E i cattivi non sono cattivi davvero.
E i nemici non sono nemici davvero.
Ma anche i buoni non sono buoni davvero,
proprio come me e te.

Vorrei vivere in un film di Wes Anderson:
inquadrature simmetriche e poi partono i Kinks.
Vorrei l'amore dei film di Wes Anderson,
tutto tenerezza e finali agrodolci.

E i cattivi non sono cattivi davvero.
E i fratelli non sono nemici davvero.
Ma anche i buoni non sono buoni davvero,
proprio come me e te.
I Cani (indie hipster band, naturalmente) “Wes Anderson”






mercoledì 5 dicembre 2012

Ritorno al cinema

"Ford, già non sei capace a guidare un'auto col volante,
figuriamoci una telecomandata..."
Ritorno al futuro e ritorno al cannibale. Quello vero. La scorsa settimana sono stato posseduto da uno spirito demoniaco che mi ha trasformato in un rammollito accanito fordiano. Dopo un esorcismo in cui mi si è girata pure la testa stile Linda Blair effettuato dal Papa in persona, il maligno è finalmente uscito dal mio corpo. Giusto in tempo per celebrare una settimana all’insegna del cinema cannibale.
HALLELUJAH, HALLELUJAH, HALLELUJAH, HALLEEELUJAH!
Ora sono tornato, più forte e cattivo di prima e quindi grido: buuuu Ford, brutto cattivone, e buuuu WhiteRussian!
Sarò mica stato troppo estremo e volgare?
Qualcosa però durante l’esorcismo deve essere andato storto. Sarà che il Papa si è distratto tra un tweet e l’altro, ma nel frattempo lo spirito cannibale è entrato dentro il corpo di Ford…

"Ehi tu, Fordo. Levale le mani di dosso!"
Ritorno al futuro di Robert Zemeckis
Il consiglio di Cannibal: il cannibale è tornato
Di solito non mi va di segnalare riuscite, riedizioni o altre cazzate commerciali varie. In questo caso, l’eccezione è però d’obbligo. Il capolavoro e supercult cannibale per eccellenza Ritorno al futuro ritorna nei cinema per un solo giorno. Se vi capita l’occasione, per un paio d’ore potete tornare indietro con la DeLorean e gustarvi il mitico film come se fosse ancora il 1985.
Ford, tu non hai bisogno della DeLorean. Tu, tra wrestling, musica dei Kiss e bandane sulla fronte, tutti i giorni sei convinto che sia ancora il 1985 ahahah!
Il consiglio di Ford: finalmente è tornato il Cannibale!
Ritorno al futuro, supercult di una e più generazioni, è uno di quei film magici in grado di unire anche elementi così diversi come il vecchio Ford ed il giovane Cannibale. Dunque, nonostante il Kid viva lungo la Frontiera dell'avanguardia ed il sottoscritto passi il tempo a prendere polvere nella preistoria addobbato come uno dei Kiss, la lunghezza d'onda è la stessa.
Bottigliate se non l'avete mai visto, e correte subito a rimediare!

"Oh mio Dio! Quel coso nudo, peloso e russante è l'abominevole Ford?"
Moonrise Kingdom - Una fuga d’amore di Wes Anderson
Il consiglio di Cannibal: in fuga da Ford troverete il grande cinema
Oltre alla riuscita di Ritorno al futuro, questa settimana troviamo due uscite tutte nuove super radical-chic, super indie e pure queste super cannibali, oltre che due delle migliori pellicole dell’intera annata: Moonrise Kingdom e Ruby Sparks.
Moonrise Kingdom l’ho già visto, adorato e recensito qui.
Per me è l’apice e l’apoteosi totale del cinema del buon Wes Anderson. Un film talmente delizioso da poter convincere persino i suoi detrattori. E in grado di piacere persino ai tipi pane e merda salame come il mio nuovamente nemico Mr. James 4D.
Il consiglio di Ford: io e Cannibal fuggiremo insieme senza dire a nessuno la nostra destinazione!
Questo film ha avuto un destino curioso: nel corso della visione, pur riconoscendo la grande inventiva di Wes Anderson ed il suo stile, sono stato percorso da brividi che parevano portare alle bottigliate, ma nel corso della stesura del post - prossimamente da queste parti - l'apparizione della Vergine Kid è riuscita a riportarmi sulla retta via, permettendomi di riconoscerne la grandezza. Pare uno scherzo, ma dico sul serio: questo è un film fantastico. In tutti i sensi.

"No, non guardare: c'è ancora Ford tutto ignudo..."
"Ma tanto c'è ben poco da vedere ahahah!"
Ruby Sparks di Jonathan Dayton, Valerie Faris
Il consiglio di Cannibal: Ford, questa volta non mi ruby più l’anima!
Ed ecco la seconda uscita super indie della settimana, Ruby Sparks. Film splendido e assolutamente consigliato, per me è anche un gradino sopra l’esordio Little Miss Sunshine dei due registi Dayton e Faris. Registi che ricordo aver firmato pure perle di videoclip come “1979” e “Tonight, Tonight” degli Smashing Pumpkins. Questo film è radical-chic all’ennesima potenza: il protagonista è uno scrittore radical-chic, l’evoluzione della storia procede poi in direzione stile Charlie Kaufman/Spike Jonze/Michel Gondry, ovvero la sacra triade del radical-chic che si rispetti, e ha una colonna sonora che vanta pezzi francesi e persino di lirica italiana, e per gli americani non c’è niente di più radical-chic di ciò.
Se non fosse stato firmato da Dayton e Faris, autori del suo amato cult movie, questo film Little Miss Ford l’avrebbe odiato con tutto se stesso, e invece gli è piaciuto. Segno che pure lui in fondo in fondo è un radical-chic, altroché wrestler tamarro da strapazzo, più di me, del protagonista del film Paul Dano e pure del suo amico Saviano.
Recensione cannibale a breve.
Il consiglio di Ford: Cannibale, plasmami a tua immagine e somiglianza - ma non esagerare -!
Secondo film consigliatissimo della settimana - con recensione a breve -: gli autori del meraviglioso Little Miss Sunshine si confermano grandissimi grazie ad una ideale prosecuzione del percorso iniziato con Eternal sunshine of the spotless mind. Un film leggero, recitato e scritto benissimo - dalla protagonista Zoe Kazan, coetanea del Cannibale, e nipote di Elia, mio coetaneo – che descrive alla grande l'Amore ed il concetto di Passione. Per le donne e per la scrittura. E come tutti ormai sapete, non c'è nessuno che può rappresentare al meglio queste due cose come il mio ex avversario Easton Ellis Kid.

"Brrr, forse avrei dovuto comprare la giacca da quel venditore ambulante,
anziché farlo fuori a mani nude..."
The Grey di Joe Carnahan
Il consiglio di Cannibal: la vedo grigia
Un film con Liam Neeson protagonista assoluto?
Se solo prova ad avvicinarsi a me, lo stronco con una bella rece massacro come si deve!
In una settimana in cui escono i sopra citati film cannibali, ‘sta neesonata mi pare arrivi per bilanciare un po’ la situazione.
In Alaska insieme al mio odiato Liam Neeson ci spedisco allora l’altrettanto mio odiato Mr. Ford, ça va sans dire.
(non so il francese, però quanto fa radical-chic mettere lì una bella frasetta pronta in francese?)
Il consiglio di Ford: Neeson? No, grazie. Meglio il Cucciolo eroico!
Considerate le recenti prove action dell'ex attore Liam Neeson - un po’ più giovane del vecchio Ford -, questo The grey non promette nulla di buono, anche se probabilmente, essendo presente nel mio hard disk, presto verrà visionato e recensito da queste parti. Ovviamente il tutto per sollevare da un incarico troppo terra terra il mio nuovo alleato e faro nella scoperta della modernità Palahniuk Kid.

"Bleah! E' vero che mi piacciono gli uomini maturi,
ma tu Ford sei davvero troooppo vecchio!"
Scusa se mi piace tuo padre di Julian Farino
Il consiglio di Cannibal: scusa se non mi piace Ford
Si fa tanto parlare di MILF, questa volta è invece protagonista un DILF (Daddy I’d Like to F--k). Di sicuro questa si rivelerà una commediola di livello medio-basso o magari persino basso-pessimo, però considerato il cast supertelefilmico, temo che difficilmente resisterò alla tentazione peccaminosa di gettargli un’occhiata: ci sono infatti Hugh “Dr. House” Laurie, Leighton “Blair Waldorf” Meester e pure Adam “Seth Cohen” Brody. Scusate, ma la rischiosissima visione mi sa che purtroppo scatterà.
Considerando come sia una di quelle pellicole che Ford di certo odierà, lui che è pure anti-House, la visione gliela infliggerei tutta. E senza chiedere scusa.
Il consiglio di Ford: lo ammetto, mi piace Pensieri cannibali.
Nonostante la presenza del dal sottoscritto tanto detestato Hugh "Dr. House" Laurie, considerato che il cast di questa roba pare uscito dai desideri più reconditi del mio rivelatorio ex antagonista, direi che è giunto il momento per me di sdoganare anche uno dei personaggi che ho meno gradito del piccolo schermo per recuperare il tempo perduto e dare anche a lui uno spazio che, se lo dice il Cucciolo, merita. O no?

"Questa settimana Ford è stato gentile nei suoi commenti,
dite che avremmo dovuto invitarlo a cena?"
"Naaaaaaaaah!"
Troppo amici di Olivier Nakache, Eric Toledano
Il consiglio di Cannibal: io e ford, troppo nemici
Questo non è il nuovo film dei due registi di Quasi amici. Questo è il vecchio film dei due registi di Quasi amici. Quei volponi dei distributori italiani hanno deciso di rispolverarlo fuori in prossimità del periodo festivo per guadagnare qualche bel soldino con cui potersi comprare i regali di Natale, nonostante in Francia fosse uscito già nel 2009. Considerando che Quasi amici ha messo d’accordo pure i quasi nemici (ma togliamo pure il quasi) Ford e Cannibal, pure questo una visione ritardataria comunque potrebbe meritarsela.
Il consiglio di Ford: io e Cannibale, ormai amici.
La distribuzione italiana giunge a livelli più bassi anche del Cinema made in Terra dei cachi, sfruttando il successo di una delle pellicole più amate della stagione in via di conclusione per recuperare il film precedente dei suoi autori. Comunque, se Quasi amici è riuscito a mettere d'accordo anche gli allora nemici Ford e Cannibal, direi che questo Troppo amici potrebbe sancire l'inizio di questo nuovo, incredibile, portentoso sodalizio.

"Ford è diventato un fan di Cannibal???
Ma cosa diavolo sta succedendo in questo pazzo mondo malato?"
Grandi speranze di Mike Newell
Il consiglio di Cannibal: piccole speranze
Non ho letto il romanzo di Charles Dickens, non ho visto la recente versione tv, potrei guardare questa nuova versione cinematografiche del classico Grandi speranze?
Sperateci pure…
La mia più grande speranza per quanto riguarda il mondo bloggaro rimane invece quella che Ford possa ripetere un’altra grande recensione come quella di Un sapore di ruggine e ossa. Considerando i suoi ultimi discutibili post, e considerando che la fine del mondo si sta rapidamente avvicinando, possiamo però anche abbandonare ogni speranza o noi che entriamo nel suo blog WhiteRussian.
Il consiglio di Ford: grandi, grandi speranze (ora che ho ricevuto l'illuminazione della Chiesa Cannibale).
Mike Newell è uno dei registi più discontinui del panorama mondiale, capace di passare da cose decisamente importanti come Donnie Brasco ad altre assolutamente discutibili come Mona Lisa Smile. Dickens potrebbe essere una piccola garanzia per una visione almeno discreta, ma non è detto che questo possa accadere: quello che invece è certo è che, da qui a Nachele, su WhiteRussian assisterete ad un vero e proprio tripudio di recensioni che potrebbero finalmente andare incontro ai gusti della mia nuova e supergiovane guida spirituale. Non ci credete? Attendete qualche giorno, e vedrete che Moonrise kingdom, Ruby Sparks e non solo mi daranno ragione!

"Ford, prendo in prestito la tua bici. Poi te la riporto... sì, sì!"
La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour
Il consiglio di Cannibal: finalmente han ritirato la patente a Ford e gli han dato una bici?
In una settimana troppo cannibale per essere vera, ecco che per non far mancare niente neppure al mio avversario arriva la solita fordianata di cinema impegnato. Una pellicola che merita attenzione perché è il primo film girato da una regista donna in Arabia Saudita, ma la sua qualità cinematografica è tutta da verificare.
Un po’ come WhiteRussian: solo perché è il primo blog cinematografico completamente firmato da una persona che non ne capisce nulla di cinema, non significa che sia effettivamente interessante uahaha!
Il consiglio di Ford: I wanna ride my bicycle, I wanna ride my bike!
Questo film andrebbe visto soltanto per la sua importanza sociale rispetto alla condizione della donna in alcuni paesi del mondo, a prescindere dalle sue qualità artistiche o dal risultato: dunque, se dovessi riuscire a recuperarlo in qualche modo, mi dedicherò ben volentieri ad una visione, e per la fine dell'anno - e non del mondo, mi auguro - cercherò di fare un fioretto: da Lodi prenderò la mia brava bicicletta e viaggerò fino a Casale Monferrato per raggiungere il guru Cannibale ed andare con lui a ballare in una di quelle discoteche per giovani in cui non sono mai entrato.

"L'arredamento? Lo ammetto, l'ho copiato da casa Ford..."
Diana Vreeland: L'imperatrice della moda di Lisa Immordino Vreeland
Il consiglio di Cannibal: Ford, l’imperatore del cattivo gusto
Incentrato su una nota giornalista di moda che però io ammetto di non conoscere (quindi non so se sia effettivamente così nota), mi sembra un documentario di cui si può anche fare a meno, a meno di essere suoi fan. Considerando che il concetto di moda di Ford è indossare un tanga interchiappale e una maschera da Uomo Tigre, dubito che pure lui sarà interessato da questa uscita…
Il consiglio di Ford: Cannibale, l'imperatore della blogosfera!
Onestamente devo ammettere che, da appassionato di wrestling e residuato degli anni ottanta - mescolato al retaggio dei tamarri repubblicani e redneck del Texas - di moda io non capisco una bella fava di niente.
Sicuramente ne sa di più il mio un tempo rivale Cannibale, che però penso sarà impegnato a visionare pellicole decisamente più interessanti di questa in una settimana che pare progettata apposta per lui.

"Sento una voce! Mike, sei tu? Dici che devo abbandonare la recitazione
per sempre e tornare a girare le lettere?"
Vorrei vederti ballare di Nicola Deorsola
Il consiglio di Cannibal: Ford, non vorrei vederti ballare nemmeno se mi pagano
In una settimana ricca di uscite, non poteva mica mancare la pattuglia italiana, vero?
Certo che poteva, però invece ce la dobbiamo sorbire.
Cominciamo nella maniera peggiore possibile, con un film ridicolo fin dal trailer e che nel cast vanta pure quell’attricione di Paola Barale. Una che il suo meglio l’ha dato quando girava le caselle alla Ruota della fortuna. Io invece, girando la ruota della sfiga, ho beccato il “Perdi tutto” e m’è capitato Ford come blogger-rivale.
Il consiglio di Ford: io vorrei vedere ballare il Cannibale, ma non vorrei vedere questo film.
Da buon residuato di un'epoca lontana in cui gli uomini stavano in fondo alla sala appoggiati alla parete e sceglievano le donne che nel frattempo ballavano di fronte a loro, la mia grazia in pista è pari a quella di un Barbalbero: al contrario, il mio ex nemico ed ora sensei del dancefloor è un moderno Tony Manero, un felino delle nottate più selvagge di Ibiza, Mykonos, Londra e chi più ne ha, più ne metta.
Dunque mi rimetto a lui per imparare almeno qualche passo per non fare una figura troppo magra.

Pandemia di Lucio Fiorentino
Il consiglio di Cannibal: Ford, sei un disaster man!
In Italia si fanno un sacco di film disastrosi, ma di disaster movies non è che se ne vedano tanti.
A giudicare dal trailer di Pandemia, un motivo ci sarà…
Il consiglio di Ford: Cannibale, salvaci tu, con la sola imposizione delle mani!
C'è bisogno che parli anche di questo film? Davvero?

"Sono morti tutti, ma almeno c'è rimasto il WhiteRussian da bere..."
"Che culo!"

"Ford, la condanniamo alla pena massima:
gli arresti domiciliari con la Santanchè e Cannibal."
Dimmi che destino avrò di Peter Marcias
Il consiglio di Cannibal: dimmi che Ford non ci sarà più nel mio destino
Pellicola italo-romena che si preannuncia la solita storia di integrazione buonista (o forse no?), chi l’ha visto al Torino Film Festival magari saprà dirvi se merita di entrare nel vostro destino oppure no.
Quello che più mi interessa sapere, personalmente, è invece io che destino avrò: sarò costretto ad avere come blogger rivale Ford ancora a lungo?
Il consiglio di Ford: il mio destino è cambiato. Ora sono un Cannibal-addicted!
Questa trascurabile produzione italo-rumena che non promette proprio nulla di buono non va presa neppure in considerazione: pensate, invece, di fare una corsa tra le pagine del blog più importante della
rete, quello dell'incommensurabile, incontenibile, incontentabile e chi più ne ha, più ne metta, Cannibal Kid, www.pensiericannibali.blogspot.it!

"Ma si può fare un blog intitolato Pensieri Cannibali?"
Si può fare l’amore vestiti? di Donato Ursitti
Il consiglio di Cannibal: si può intitolare un film in questo modo?
Magari questo è il film rivelazione dell’anno, una figata totale, però già solo con un titolo del genere le aspettative non possono che essere delle più atroci.
Ma come ca**o si fa a dare un titolo del genere?
Stando al trailer, nel caso aveste dubbi, questo di certo non sarà il film rivelazione dell’anno. Magari il film ciofeca dell’anno.
Un bel titolo per un film invece sarebbe: “Ma ci si può vestire come Ford?”.
Il consiglio di Ford: Cannibal, ma come mi vesto!?
Ultimo - grazie al Cucciolo eroico - film trascurabile della settimana, che già dal titolo non promette nulla di buono. Per fortuna abbiamo a guidarci la luce di un nuovo idolo, che saprà indirizzarci ai film che davvero meritano di essere visti, recensiti, amati, e anche rivisti.
Parlo di Cannibal Kid?
Forse.
A voi scoprirlo, la prossima settimana!

mercoledì 24 ottobre 2012

Kanye Wes Anderson

Moonrise Kingdom
(USA 2012)
Regia: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson, Roman Coppola
Cast: Jared Gilman, Kara Hayward, Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Jason Schwartzman, Harvey Keitel, Tilda Swinton, Bob Balaban, Seamus Davey-Fitzpatrick, L.J. Foley, Jake Ryan
Genere: fanciullesco
Se ti piace guarda anche: Submarine, Stand By Me, I Goonies, Fantastic Mr. Fox, Rushmore
Uscita italiana: 6 dicembre 2012

Moonrise Kingdom è il film che avremmo voluto vedere da bambini, se da bambini fossimo stati degli indie.
Che poi fino ad ora tutti quelli di Wes Anderson sono stati film di stile, e naturalmente di stile indie, più che di altro. E forse pure questo. Uno stile impeccabile, fatto di un umorismo sottile, a volte ai limiti del comprensibile, altre volte troooppo radical-chic persino per me.
Protagonisti sempre una serie di personaggi stralunati e fuori dal tempo che sembrano usciti da qualche racconto del New Yorker, più che dalla realtà. Un regista intellettualoide, se vogliamo usare un’espressione tanto ma tanto odiosa. Per queste e per altre ragioni, prima di Moonrise Kingdom avevo apprezzato il Mr. Anderson, più che amato il Mr. Anderson.
Con Rushmore c’era anche andato vicino a farsi amare, grazie agli esilaranti scontri tra Jason Schwartzman e Bill Murray. E Fantastic Mr. Fox è una delle pellicole d’animazione più fantastiche degli ultimi anni. Il suo film probabilmente più celebre e cult, I Tenenbaum, mi è pure piaciucchiato, eppure non è riuscito a entrare nei miei cult personali. Le avventure acquatiche di Steve Zissou invece no. Quello proprio non mi è piaciuto. Anche quello superstiloso, per carità, però che due palle.
Fin dal suo delizioso trailer, il suo ultimo Moonrise Kingdom mi faceva pensare che questa volta sarebbe potuto scattare l’innamoramento totale. Sarà andata così?
Vediamo un po’…

Film dopo film dopo film dopo film, Wes Anderson sta disegnano sempre più non solo un cinema, ma un mondo suo. Come un David Lynch più fanciullesco e meno inquietante. Come un Quentin Tarantino senza sangue e con i personaggi più educati e raffinati. Come un Terrence Malick meno “divino” e più terreno. A proposito di Lynch, questo potrebbe essere il suo Cuore selvaggio. A proposito di Tarantino, questo potrebbe il suo Una vita al massimo (film sceneggiato da Quentin e diretto da Tony Scott). E a proposito di Malick, questo potrebbe essere il suo La rabbia giovane.
Al centro di tutto, come cuore della pellicola, batte infatti una folle fuga romantica. A compierla sono due ragazzini intorno ai 12 anni di età. Lui è Sam, il bambino più odiato del campo scout in cui passa l'estate poiché è un orfano ed è per questo considerato socialmente pericoloso e disturbato. Lei è Suzy, una che invece i genitori ce l’ha, ovviamente stralunatissimi e che sono interpretati dall’attore feticcio di Anderson Bill Murray e da Frances McDormand. Frances McDormand, fin da quel suo nome così letterario, non credo esista veramente. Non è una persona reale. Vive solo all’interno del cinema indie americano.

"Niente male il nuovo romanzo di Zio Scriba..."
Comunque Suzy non è orfana, anche se vorrebbe esserlo: “Ho sempre desiderato essere un'orfana. Sono i miei personaggi preferiti. Penso che le vostre vite siano più speciali.”
E comunque Suzy, ragazzina alquanto turbolenta e con degli scatti improvvisi di violenza, è interpretata dall’esordiente Kara Hayward, una giovanissima attrice che se prosegue sulla buona strada potrebbe diventare – lo dico o non lo dico? certo che lo dico – la nuova Natalie Portman o la nuova Kirsten Dunst o la nuova Saoirse Ronan. Ok, l’ho detto. Mentre se prosegue sulla cattiva strada beh, può diventare la nuova Lindsay Lohan. Ok, ho detto pure questo.
E poi occhio pure all'altrettanto giovane e altrettanto esordiente protagonista maschile, Jared Gilman, uno che potrebbe diventare il nuovo idolo nerd per un'intera generazione.

"Stiamo cercando il blogger Cannnibal Kid, l'avete visto? Lui di solito
i film si diverte a massacrarli. Questo post non può averlo scritto lui..."
Contro i genitori, contro la giovane età, contro la polizia capitanata da un grande Bruce Willis, contro gli scout capitanati da un Edward Norton finalmente tornato al grande cinema, da cui mancava tipo da La 25a ora del 2002. Contro tutti, i due giovani innamorati scappano. E poi?
E poi scopritelo da soli, guardando questa meraviglia di film. Non vi dico cosa succede non perché questo sia un thriller, sebbene alcune scene siano costruite con grande tensione, mentre i giochi di sguardi ricordano addirittura i western di Sergio Leone, l'uso delle musiche è a dir poco spettacolare e ci sono alcune sequenze meravigliose. Non vi dico altro perché questa è un'avventura, una grande avventura, che è meglio non sentire raccontare ma vedere con i propri occhi. E, inoltre, è la più bella storia d’amore dell’anno.
Dopo una schifezza come il To Rome with Love firmato Allen, mi ci voleva proprio un film come Moonrise Kingdom. Una visione in grado di farmi ritrovare fiducia, se non nell’umanità tutta, almeno nel cinema. E allora questa volta l'innamoramento totale per una pellicola di Wes Anderson è scattato. Perché? Perché Moonrise Kingdom è il film che avremmo voluto vedere da bambini, se da bambini fossimo stati degli indie.
(voto 9/10)


domenica 27 maggio 2012

I vincitori del Trofeo Birra Nanni Moretti anche noto come Cannes 2012

Festival di Cannes 2012, sono arrivati i verdetti.
Si è espressa la giuria presieduta quest’anno da Nanni Moretti e composta anche dall’idolo scozzese Ewan McGregor, dalla bonazza crucca Diane Kruger, dal regista Usa più o meno indie Alexander Payne, dal fashionista Jean-Paul Gaultier, dall’attrice francese Emmanuelle Devos, dall’attrice israeliana Hiam Abbass, dalla regista UK Andrea Arnold e dallo sconosciuto (scherzo, è famosissimo, oooh) regista haitiano Raoul Peck.
Ma chi ha vinto?

Palma d'Oro
Amour di Michael Haneke

Grand Prix Speciale della Giuria
Reality di Matteo Garrone

Miglior regista
Carlos Reygadas, Post Tenebras Lux

Miglior attore
Mads Mikkelsen, The Hunt

Migliori attrici
Cosmina Stratan e Cristina Flutur, Beyond The Hills

Miglior sceneggiatura
Cristian Mungiu, Beyond The Hills

Premio della Giuria
The Angels' Share di Ken Loach

Sezione Un Certain Regard (giuria presieduta da Tim Roth)
Miglior film
Después de Lucia di Michel Franco

Premio Speciale della Giuria
Le Grand Soir di Benoit Delepine e Gustave Kervern

Migliori attrici (non è stato premiato nessun attore uomo)
Suzanne Clement, Laurence Anyways e Emilie Dequenne, A perdre la raison

Menzione Speciale
Children of Sarajevo, Aida Begic


Camera d’Or per l'opera prima
Beasts of the Southern Wild di Benh Zeitlin

Premio della settimana della critica
Here and There, directed by Antonio Mendez Esparza



Nanni Moretti ha deciso di premiare Amour dell'austriaco Michael Haneke, già vincitore nel 2009 con lo straordinario Il nastro bianco. Regista che era già il grande favorito dei bookmakers e che di certo il Nanni ha sempre apprezzato parecchio, si veda il beffardo finale di Habemus Papam che io ho trovato molto hanekiano.
Il Nanni ha poi fatto lo sgarro, anzi lo sGarrone agli americani, sbarcati in Normandia sulla Costa Azzurra con forze ingenti, grandi registi, splendidi interpreti, eppure rimasti clamorosamente a bocca asciutta.
Il Nanni ha invece preferito premiare la Romania di Cristian Mungiu e delle due protagoniste del suo film, il Messico di Carlos Reygadas, la Danimarca di Mads Mikkelsen nella pellicola di Thomas Vinterberg, l'Inghilterra di Ken Loach e naturalmente... l'Italia di Matteo Garrone.
Un premio nazionalista che sa di inciucio?
Il verdetto cannibale arriverà solo dopo la visione dei films in concorso, comunque, a scatola chiusa, direi che una vittoria di Haneke ci sta sempre bene.

Per chiudere, la top 10 dei film passati a Cannes che attendo con maggiore curiosità.

10. The Paperboy
Il regista di Precious, Zac Efron che per la prima volta abbandona i balletti di High School Musical e le tragedie amorose dei film tratti da Nicholas Sparks, Nicole Kidman in versione porca...


9. Reality
Dopo Gomorra, Matteo Garrone e i sogni da reality-show...
Prima di preoccuparvi, vi informo che Alessia Marcuzzi NON fa parte del cast.


8. Io e te
Ci sono stati 12 minuti d'applausi al termine della proiezione del nuovo film di Bertolucci, presentato fuori concorso.
Meritati, o sarà stata la solita esaltazione da festival e quando arriverà nelle sale "normali" pioveranno 12 minuti di pernacchie?


"David, guarda che tutte quelle
ragazzine emo sono qui per te!"
7. Cosmopolis
Sta già dividendo parecchio, il nuovo film di David Cronenberg con Robert Pattinson.
Dopo quell'orrore di A Dangerous Method, a bordo di una limo il divin regista avrà ritrovato la diritta via smarrita?
Ultim'ora Ansia: dopo la consegna del premio di miglior attore, le fan di Pattinson twi-hards inferocite pare abbiano trasformato per davvero Mads Mikkelsen in One Eye.


Baaacio! Baaacio! Baaacio!
6. Lawless
Il regista di The Road alle prese con un cast della madocina: Tom (twi)Hardy, Sciaia LaBeouf, Mia Vaginowska, Guy Piercing, Gary Vecchiouomo, Jessica "Santa Subito" Chastain...


"Reese, siamo a Cannes da manco 24 ore e t'ho già messa incinta.
E poi c'è qualcuno che mi chiama McConaugay..."
5. Mud
Il nuovo film di Jeff Nichols, l'autore di quella meraviglia di Take Shelter. Si sarà confermato all'altezza del precedente o meriterà di essere spazzato via da un uragano?


"Pattinson, dì addio alla tua limo!"
4. Holy Motors
Il francese Leos Carax sembra abbia fatto il film più delirante e, forse, geniale, di Cannes 2012...
Tra echi di Lynch e Kubrick, c'è pure Kylie Minogue in versione attrice!
Già destinato a essere considerato senza messe misure un capolavoro o una porcata.


"Sei la vecchina del castello errante di Howl?"
3. Amour
Michael Haneke alle prese con una storia d'amore o meglio d'amour. Cosa diavolo succederà?
Per intanto s'è beccato la Palma d'Oro.
Bravò!


2. Laurence Anyways
Dopo lo stu-pen-do Les amours imaginaires, il giovanissimo fenomeno Xavier Dolan è atteso alla conferma.
La protagonista Suzanne Clément s'è cuccata il premio di miglior attrice (a pari merito con Emilie Dequenne per "À perdre la raison") nella categoria Un Certain Regard e il trailer promette faville...


"Dove minchia è, Cannes?"
1. Moonrise Kingdom
Wes Anderson mi è sempre piaciuto, però ho anche sempre avuto l'impressione che il suo vero capolavoro debba ancora tirarlo fuori. Sarà questo?


"Le opinioni cannibali? Bah!"
Fuori classifica: The Master di Paul Thomas Anderson.
Il film (vagamente?) ispirato a Scientology del regista di Magnolia e Il petroliere non era in Concorso a Cannes, ma sulla Croisette ne sono stati comunque presentati alcuni minuti, ben 4, più il teaser trailer. Eccolo qui.
Sento puzza di filmone. Oppure mi sta prendendo fuoco la casa?

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