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domenica 2 marzo 2014

CHI RUBERÀ… EHM, CHI VINCERÀ GLI OSCAR 2014?




Chi si porterà a casa le statuette degli Oscar 2014 questa notte?
E chi meriterebbe di vincerle?
A queste domande proverà a rispondere un team di esperti internazionali composto da Cannibal Kid e…
Basta. C’è crisi. Non ho mica soldi da buttare dare a dei collaboratori.
Senza perderci in ulteriori premesse inutili ecco allora tutte le nomination, con tanto di previsione su chi secondo me si aggiudicherà l’ambita statuetta e l'indicazione del mio personale preferito in ogni categoria.

Immagine postata da Sasha Grey su Facebook
Miglior film
(cliccate sul nome della pellicola per recuperare la mia recensione)


I preferiti di Pensieri Cannibali: Her e The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo

In un mondo ideale, il mondo di Pensieri Cannibali in pratica, la lotta dovrebbe essere solo e soltanto tra Her e The Wolf of Wall Street, due capolavoroni dei tempi moderni. Quale dei due ho preferito? Non lo so. Sono entrambi enormi e, salvo altre gradite sorprese, si giocheranno il primo posto nella classifica dei film cannibali dell'anno. Per allora dovrò decidere un numero 1, ma non adesso.
Nel mondo reale, il mondo dell’Academy Awards in pratica, la lotta pare invece essere ristretta tra il favorito 12 anni schiavo, quella cacchiata di Gravity e il deludente American Hustle. Tra i tre faccio il tifo per 12 anni schiavo, un filmissimo, sebbene non al livello dei fenomenali Her e The Wolf.

Dallas Buyers Club in versione Pixar
Miglior attore protagonista
Bruce Dern for Nebraska
Chiwetel Ejiofor for 12 anni schiavo
Christian Bale for American Hustle - L'apparenza inganna
Leonardo DiCaprio for The Wolf of Wall Street
Matthew McConaughey for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Leonardo DiCaprio
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Matthew McConaughey

Sfida a due tra i divi DiCaprio e McConaughey. Io faccio il tifo per il primo, perché il suo rapporto con gli Oscar è maledetto e l’Oscar se lo meriterebbe alla carriera. Ma non è solo per quello. Leo in The Wolf of Wall Street ha dato davvero tutto se stesso e questa è la sua interpretazione più fenomenale. La vittoria però gli sfuggirà ancora una volta. Troppo ambiguo il suo personaggio in The Wolf, e poi la maledizione dell’Academy si abbatterà ancora una volta puntuale su di lui.
Matthew McConaughey è bravissimo e la sua metamorfosi fisica verrà con grande probabilità premiata. L’Oscar per lui ci sta tutto, è il migliore attore del momento, ma nella serie tv True Detective ha dimostrato di saper fare ancora meglio e ai prossimi Golden Globe ed Emmy Awards probabilmente farà di nuovo il pieno di riconoscimenti. Per una volta non sarebbe male dare un premiuccio anche al povero Leo…

Miglior attrice protagonista
Amy Adams for American Hustle - L'apparenza inganna (2013)
Cate Blanchett for Blue Jasmine (2013)
Sandra Bullock for Gravity (2013)
Judi Dench for Philomena (2013)
Meryl Streep for I segreti di Osage County (2013)

Il preferito di Pensieri Cannibali: Amy Adams
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Cate Blanchett

Da Greta Gerwig ad Adèle Exarchopoulos, le attrici davvero migliori dell’annata sono state escluse da quei furboni dell'Academy, per lasciare spazio a una cinquina degna dell’ultimo Festival di Sanremo. Tra le geriatriche presenze di Judi Dench e Meryl Streep, la cagna spaziale Sandra Bullock e la sicura vincitrice Cate Blanchett, io tifo per Amy Adams e le sue scollature a V sfoggiate in American Hustle.

Immagine presa da Le locandine dei film
dovrebbero avere i commenti di Cineblog01
Miglior attore non protagonista
Barkhad Abdi for Captain Phillips - Attacco in mare aperto
Bradley Cooper for American Hustle - L'apparenza inganna
Jonah Hill for The Wolf of Wall Street
Michael Fassbender for 12 anni schiavo
Jared Leto for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Jared Leto
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jared Leto

Provate a non dare l’Oscar a Jared Leto, miei cari membri dell’Academy. Provateci e vi vengo e prendere a casa uno ad uno.

Miglior attrice non protagonista
Sally Hawkins for Blue Jasmine
Julia Roberts for I segreti di Osage County
Lupita Nyong'o for 12 anni schiavo
Jennifer Lawrence for American Hustle - L'apparenza inganna
June Squibb for Nebraska

Il preferito di Pensieri Cannibali: Julia Roberts
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Lupita Nyong’o

In cima alla lista delle mie preferite, persino al di sopra della magnifica Jennifer Lawrence di American Hustle, c’è Julia Roberts. E il fatto che sia riuscita a superare la Divina Jennifer la dice lunga sulla grandezza della sua interpretazione ne I segreti di Osage County. La favorita per la statuetta è invece l’esordiente Lupita Nyong’o, brava pure lei, però Julia e J.Law, che pure un Oscar nelle loro belle casette lo hanno già, sono di un altro livello.

Miglior regista
Alfonso Cuarón for Gravity
Steve McQueen for 12 anni schiavo
David O. Russell for American Hustle - L'apparenza inganna
Martin Scorsese for The Wolf of Wall Street
Alexander Payne for Nebraska

Il preferito di Pensieri Cannibali: Martin Scorsese
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Alfonso Cuarón

L’Oscar se lo meriterebbe un Martin Scorsese tornato in stato di grazia, o al limite uno Steve McQueen che in 12 anni schiavo ci regala almeno un paio di scene da far studiare nelle scuole di cinema. La statuetta finirà invece di certo tra le mani di Alfonso Cuarón per Gravity… che tristezza, che mondo ingiusto. Non fosse per i fastidiosi ululati della Bullock, quasi quasi me ne andrei nello spazio.

Anche questa da Le locandine dei film
dovrebbero avere i commenti di Cineblog01
Miglior sceneggiatura originale
American Hustle - L'apparenza inganna: Eric Singer, David O. Russell
Blue Jasmine: Woody Allen
Her: Spike Jonze
Nebraska: Bob Nelson
Dallas Buyers Club: Craig Borten, Melisa Wallack

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Her

In questa categoria la competizione sembra molto aperta. Spesso in questa sezione viene premiato un film davvero originale e quindi spero che il vincitore sia lo Spike Jonze ancora più geniale del solito di Her. Ma temo la statuetta possa andare allo sconclusionato script di American Hustle…

Miglior sceneggiatura non originale
Before Midnight: Richard Linklater
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Billy Ray
12 anni schiavo: John Ridley
The Wolf of Wall Street: Terence Winter
Philomena: Steven Coogan

Il preferito di Pensieri Cannibali: The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Philomena

Gara assolutamente aperta pure in questa categoria. Tifo per The Wolf of Wall Street, che rischia di finire la nottata clamorosamente a mani vuote, ma temo un premio alla sceneggiatura di Philomena che pare scritta da Maria de Filippi o, peggio ancora, a quella del terribile Captain Phillips.

Miglior film animato
I Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Celestine
Frozen - Il regno di ghiaccio
Si alza il vento

Il preferito di Pensieri Cannibali: Si alza il vento
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Frozen

Non ho ancora visto il film, l’ultimo film del Maestro Hayao Miyazaki Si alza il vento, però la statuetta la darei sulla fiducia a lui. Ma tanto la vittoria è al 99,9% del disneyano e caruccio Frozen.

Miglior film straniero
Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown): Felix Van Groeningen (Belgium)
L'image manquante: Rithy Panh (Cambodia)
Il sospetto: Thomas Vinterberg (Denmark)
La grande bellezza (2013): Paolo Sorrentino (Italy)
Omar: Hany Abu-Assad (Palestine)

Il preferito di Pensieri Cannibali: Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown)
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: La grande bellezza

È dal 1999 con La vita è bella che l’Italia non vince l’Oscar. Ce la farà quest’anno con La grande bellezza? Di sicuro Paolo Sorrentino, in caso di vittoria, andrà a ritirare il premio in maniera più sobria rispetto a Roberto Benigni. Tra gli altri candidati ho visto anche il danese Il sospetto, una pellicola ottima però La grande bellezza, pur con qualche difettuccio, oltre a essere un gran bel film è un film importante. E di film importanti in giro non ce ne stanno tanti, soprattutto non italiani. La statuetta quindi se la merita, e non lo dico certo per campanilismo, anche perché io sono notoriamente un antitalia.
E per quanto sarei contento di una vittoria di Sorrentino, da bravo antitalia il mio preferito dell'ultimo momento è The Broken Circle Breakdown, previsto in uscita prossimamente con il titolo Alabama Monroe - Una storia d'amore, una pellicola davvero splendida. Quindi, forza Belgio!

Nebraska versione Pixar
Miglior fotografia
Gravity: Emmanuel Lubezki
A proposito di Davis: Bruno Delbonnel
Nebraska: Phedon Papamichael
Prisoners: Roger Deakins
The Grandmaster: Philippe Le Sourd

Il preferito di Pensieri Cannibali: Prisoners
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

A livello visivo, l’effetto alla David Fincher di Prisoners (che avrebbe meritato più di una misera nomination) e le atmosfere retrò di A proposito di Davis sono le cose più belle, tra i nominati. Ma temo che nelle categorie tecniche ci sarà un diluvio di premi per Gravity…

Miglior montaggio
12 anni schiavo: Joe Walker
American Hustle - L'apparenza inganna: Alan Baumgarten, Jay Cassidy, Crispin Struthers
Gravity: Alfonso Cuarón, Mark Sanger
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Christopher Rouse
Dallas Buyers Club: Martin Pensa, John Mac McMurphy

Il preferito di Pensieri Cannibali: 12 anni schiavo
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Captain Phillips

Spero in 12 anni schiavo o Dallas Buyers Club, ma mi preparo al peggio con Captain Phillips o Gravity.

Da CollegeHumor
Miglior scenografia
12 anni schiavo: Adam Stockhausen, Alice Baker
American Hustle - L'apparenza inganna: Judy Becker, Heather Loeffler
Gravity
Il grande Gatsby: Catherine Martin, Beverley Dunn
Her: K.K. Barrett, Gene Serdena

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo

Due misere nomination al sottovalutatissimo Il grande Gatsby, scenografia e costumi. Ce la farà a portarsi a casa almeno una statuetta contentino?
Ne dubito, anche perché la maledizione di DiCaprio potrebbe toccare pure questo film...

Migliori costumi
American Hustle - L'apparenza inganna: Michael Wilkinson
Il grande Gatsby: Catherine Martin
12 anni schiavo: Patricia Norris
The Grandmaster: William Chang
The Invisible Woman: Michael O'Connor

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: American Hustle

Faccio il tifo per l'elegantissimo Gatsby, ma anche gli stilosi abiti 70s di American Hustle non sono nient'affatto male. Soprattutto le scollature.

Miglior trucco e parrucco
Dallas Buyers Club: Adruitha Lee, Robin Mathews
Jackass - Nonno cattivo: Steve Prouty
The Lone Ranger: Joel Harlow, Gloria Pasqua Casny

Il preferito di Pensieri Cannibali: Dallas Buyers Club
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dallas Buyers Club

Il trucco di Jared Leto da solo dovrebbe bastare per portare la vittoria a Dallas.

Pure questa da CollegeHumor
Miglior colonna sonora
Storia di una ladra di libri: John Williams
Gravity: Steven Price
Her: William Butler and Owen Pallett
Saving Mr. Banks: Thomas Newman
Philomena: Alexandre Desplat

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Le bellissime musiche degli Arcade Fire riusciranno a superare le più tradizionali soundtrack firmata da Williams, Newman e Desplat, così come il favorito (non si sa bene perché) Steven Price degli inascoltabili rumori di Gravity?
Purtroppo non penso ce la faranno. Ma sognare non costa niente.

Miglior canzone scritta per un film
Cattivissimo me 2: Pharrell Williams ("Happy")
Frozen - Il regno di ghiaccio: Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez ("Let It Go")
Mandela: Long Walk to Freedom: Bono, Adam Clayton, The Edge, Larry Mullen Jr., Brian Burton ("Ordinary Love")
Alone Yet Not Alone: Bruce Broughton ("Alone Yet Not Alone")
Her: Karen O ("The Moon Song")

Il preferito di Pensieri Cannibali: Karen O “The Moon Song”
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: U2 “Ordinary Love”

Tralasciando la scandalosa assenza di “Young and Beautiful” di Lana Del Rey presente nella colonna sonora de Il grande Gatsby, in questa categoria sarebbe magnifico veder trionfare l’indie Karen O, la cantante degli Yeah Yeah Yeahs, con la sua emozionante “The Moon Song”. Non sarebbe male nemmeno una vittoria dell’allegra “Happy” di Pharrell, ma i favoriti restano gli U2.
Tutto comunque, tranne un Oscar a quella lagna di “Let It Go” di Frozen, ve prego!

Captain Phillips in versione LEGO
Miglior sonoro
Gravity
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Captain Phillips - Attacco in mare aperto
A proposito di Davis
Lone Survivor

Il preferito di Pensieri Cannibali: A proposito di Davis
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Il contentino ad A proposito di Davis qui ci starebbe bene, no?

Miglior montaggio sonoro
All Is Lost: Tutto è perduto: Steve Boeddeker, Richard Hymns
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Oliver Tarney
Gravity: Glenn Freemantle
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Brent Burge
Lone Survivor: Wylie Stateman

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Ma che è 'sta categoria?
Quella dei film che più mi hanno fatto schifo negli ultimi mesi?

Migliori effetti speciali
Gravity: Timothy Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, Eric Reynolds
Iron Man 3: Christopher Townsend, Guy Williams, Erik Nash, Daniel Sudick
The Lone Ranger: Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams, John Frazier
Into Darkness - Star Trek: Roger Guyett, Pat Tubach, Ben Grossmann, Burt Dalton

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity

Vittoria assicurata al 200% per gli effetti speciali di Gravity.
E dicendo così sì, spero di gufargliela!

Immagine tratta da Funny Or Die

Miglior documentario
The Act of Killing (2012): Joshua Oppenheimer, Signe Byrge Sørensen
Cutie and the Boxer (2013): Zachary Heinzerling, Lydia Dean Pilcher
Dirty Wars (2013): Rick Rowley, Jeremy Scahill
Al Midan (2013): Jehane Noujaim, Karim Amer
20 Feet from Stardom (2013): Morgan Neville

Il preferito di Pensieri Cannibali: non ne ho visto nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: The Act of Killing

The Act of Killing è stato uno dei film più amati dalla critica nel corso del 2013, il premio di documentario dell’anno non dovrebbe sfuggirgli.

Miglior cortometraggio documentario
Cavedigger (2013): Jeffrey Karoff
Facing Fear (2013): Jason Cohen
Karama Has No Walls (2012): Sara Ishaq
The Lady In Number 6 (2013): Malcolm Clarke, Carl Freed
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall (2013): Edgar Barens

Miglior cortometraggio animato
Feral (2012): Daniel Sousa, Dan Golden
Tutti in scena! (2013): Lauren MacMullan, Dorothy McKim
Mr Hublot (2013): Laurent Witz, Alexandre Espigares
Possessions (2012): Shuhei Morita
Room on the Broom (2012) (TV): Max Lang, Jan Lachauer

Miglior cortometraggio
Aquel no era yo (2012): Esteban Crespo
Avant que de tout perdre (2013): Xavier Legrand
Helium (2013/II): Anders Walter
Do I Have to Take Care of Everything? (2012): Selma Vilhunen
The Voorman Problem (2013): Mark Gill

Per quanto riguarda i cortometraggi, lascio la parola al resto del mio team di esperti cinematografici...
Non sono ancora arrivati?
Non arriveranno mai?
Vorrebbero davvero essere pagati?
Fa niente, tanto - diciamocelo - questi cortometraggi non li ha visti nessuno. Quello che ci interessa è conoscere i vincitori nelle altre categorie e tra poche ore scopriremo chi si porterà a casa questi Oscar benedetti. O maledetti, se il punto di vista è quello di Leonardo DiCaprio.
La sua maledizione verrà spezzata questa notte?
Sarà la grande serata di 12 anni schiavo?
Gravity o American Hustle o qualche altro film a sorpresa gli faranno la festa?
E La grande bellezza riporterà l’omino dorato in Italia?

Le risposte a breve. Nel frattempo, beccatevi i premiati ai Razzie Awards 2014 che si sono tenuti ieri notte e che hanno celebrato i peggiori dell'ultima annata cinematografica. I grandi trionfatori sono stati Comic Movie (titolo originale Movie 43) e la coppia simbolo del nepotismo americano Will & Jaden Smith.

"Figliolo, ma dove lo trovi un altro padre che ti insegna a vincere
tutti questi Razzie Awards, dove?

Worst Picture: Movie 43

Worst Actor: Jaden Smith, in After Earth

Worst Actress: Tyler Perry (in drag), in A Madea Christmas

Worst Supporting Actor: Will Smith, in After Earth

Worst Supporting Actress: Kim Kardashian, in Tyler Perry's Temptation

Worst Director: The 13 people who directed Movie 43

Worst Screenplay: Movie 43, by 19 "screenwriters"

Worst Screen Combo: Jaden Smith and Will Smith, in After Earth

Worst Remake/Rip-Off or Sequel: The Lone Ranger


Per tutti i commenti su vincitori e vinti degli Oscar 2014, e naturalmente per il red porchet dell'evento, ci si vede qui domani.
Non dimenticate i popcorn!

domenica 9 febbraio 2014

SOGNANDO IL NEBRASKA




Nebraska
(USA 2013)
Regia: Alexander Payne
Sceneggiatura: Bob Nelson
Cast: Bruce Dern, Will Forte, June Squibb, Bob Odenkirk, Mary Louise Wilson, Stacy Keach, Devin Ratray, Angela McEvan
Genere: grandpa movie on the road
Se ti piace guarda anche: Una storia vera, Parto con mamma, A proposito di Schmidt, Uomini di parola

California Dreamin’ on such a winter’s day” cantavano negli anni ’60 i Mamas & Papas.
Ti sogno California e un giorno io verrò” cantavano i Dik Dik plagiand… ehm coverizzando quel celebre brano in italiano.
California, here we come” cantavano pure i Phantom Planet nella sigla della serie tv teen The O.C..
Sognando la California, lo facevano pure i fratelli Vanzina nel loro trashissimo film omonimo che vidi addirittura al cinema quando avevo 10 anni. E mi piacque pure un casino.
In pratica tutti sognano la California, anche io. Tutti tranne Woody Grant, lo scorbutico alcolizzato (ma non osate dirglielo) vecchino protagonista del nuovo film di Alexander Payne. Lui sogna il Nebraska. What the fuck?
Oh, il mondo è bello perché vario e ognuno è libero di sognare quel che vuole. Certo che, con tutti i posti sulla faccia della Terra, per sognare proprio il Nebraska le rotelle a posto non devi avercele. Ma perché Woody Grant vuole andare proprio lì?
Per la figa?

Vi pare che il Nebraska sia un posto noto per la figa?
Sarà allora per i divertimenti?

Questo qui sopra è il massimo del divertimento che può offrire il Nebraska, quindi no, non è nemmeno per quello. Woody ci vuole andare per ritirare un premio da un milione di dollari. A questo punto ci vorrei andare pure io, nel merdoso Nebraska. Woody ha ricevuto a casa una lettera in cui gli si comunica la grandiosa vittoria e così decide di partire dal suo paesino nel Montana fino al Nebraska. Essendo un po’ troppo vecchio, e pure troppo alcolizzato (ma continuate a non dirglielo) per mettersi alla guida, il figlio decide di accompagnarlo e il film diventa il più classico dei road movies, dirigendosi a un bivio che può portare in due direzioni: da una parte la commedia in stile Parto con mamma, il recente film con Seth Rogen e Barbra Streisand, dall’altra la pellicola esistenziale alla Una storia vera di David Lynch.
Nebraska si posiziona su una strada intermedia. È una visione che garantisce un buon numero di risate, il tocco comedy è presente per tutto il percorso, eppure la sua ambizione è quella di raccontare qualcosa di più. Anche il risultato rimane intermedio. Nebraska è un film che procede molto bene e fa riflettere su tante cose, sul rapporto tra genitori e figli, su come i sogni siano la cosa più importante per farci andare avanti sempre e comunque nella vita, e soprattutto è un viaggio dentro la vecchiaia, osservata in maniera a tratti divertente e a tratti un pochino deprimente. Nonostante le ottime ambizioni, il film non raggiunge i vertici di poesia e gli abissi di profondità di Una storia vera. D’altra parte Alexander Payne, bravino e tutto eh, non è certo David Lynch. E a proposito… ma l’avete visto, domenica scorsa, David Lynch a Che tempo che fa?
Lui grandissimo. Un uomo stupendo dotato di un carisma unico anche se la spiegazione sulla meditazione trascendentale è risultata più complicata della prima visione di Mulholland Drive. Splendido vedere lui, Lui, però l’intervista portata avanti da Fabio Fazio e Carlo Verdone che facevano a gara su chi se ne intendeva di più di arte, citando Bacon e Hopper per fare i fighi, è stato un punto di televisione davvero basso. Tra un po' si tiravano giù i pantaloni per fare a gara anche a chi ce l'ha più lungo. Hai ospite uno dei più grandi registi e geni viventi e butti via tutto così?
E non gli fai manco mezza domanda su Twin Peaks?
È come avere ospite Messi e non parlare di calcio. Come avere Paul McCartney e non menzionare i Beatles. Come avere Justin Bieber e non chiedergli se Selena Gomez ha la patatina rasata o ha un boschetto.



Lasciamo un vecchino in formissima (sarà merito della meditazione trascendentale?) come David Lynch e torniamo a un altro vecchino un po’ meno in forma, Woody Grant (interpretato dal ripescato Bruce Dern), che comunque è pure lui un idolo. Uno che, dialogando con il figlio, ci regala perle di saggezza come la seguente:

Avete mai parlato di avere dei figli?
No.
E perché ci avete fatto?
Perché a me piace scopare e tuo madre è cattolica. Fai un po’ tu la somma.

"Sono giovane, voglio un Manhattan Classic del McDonald's!"
"Giovane tu? Ma se potresti essere il nonno di Napolitano ahah!"
Il viaggio che intraprende è molto simile a quello di Una storia vera, con la differenza che Woody Grant, una versione più acida e bastarda di Alvin Straight, non lo compie su un tosaerba ma si fa scarrozzare in giro dal figlio. Lo ricorda molto anche per le atmosfere, per le musiche country e per i personaggi loser da white trash America. Ci sono persino due gemelli, e tra l’altro qui sono esilaranti, sembrano usciti da una puntata di Beavis & Butt-head o di King of the Hill, l’altro cartone creato da Mike Judge.
Nebraska è allora un viaggio delizioso, ma che si va inevitabilmente a confrontare e a scontrare con il capolavoro (uno dei tanti capolavori) di David Lynch, e che si accoda inoltre a quella che sta diventando la tendenza del momento: i Granpa movies. Con il genere adolescenziale un po’ in crisi, salvo alcune eccezioni di lusso come Spring Breakers, i nonnini si stanno ritagliando un ruolo sempre più di primo piano nella cinematografia attuale. Ai vari Uomini di parola, Last Vegas e Jackass Presents: Bad Grandpa e alla galleria di vecchini cinematografici recenti, Nebraska va ad aggiungere un paio di personaggi memorabili: il fun-tastico Woody Grant e la sua sboccatissima moglie, una vecchina fissata con il sesso che regala i momenti più divertenti della pellicola. Brava Jane Squibb a portarla sullo schermo, però a essere memorabile è più il personaggio che non la sua interpretazione, quindi ok la nomination agli Oscar, ma la statuetta deve andare nelle belle manine di Julia Roberts o di Jennifer Lawrence.

"Ma cos'avrà quella Jennifer Lawrence più di me?"
C’è un’altra cosa che Nebraska ricorda, a parte Una storia vera o gli altri “grandpa movies” recenti: i film di... Alexander Payne. D'altra parte il regista è lui. Questo è un tipico Alexander Payne movie e a me i suoi movies piacciono, solo che non riescono mai a conquistarmi del tutto. Questo non fa eccezione. Come road story ricorda da vicino soprattutto un altro suo grandpa movie come A proposito di Schmidt, ma ha anche un pizzico di follia alcolica alla Sideways, senza dimenticare i complicati intrecci famigliari del recente Paradiso amaro. Nebraska insomma è una specie di summa del cinema molto americano di Alexander Payne, girato questa volta con un evocativo bianco e nero, un gran bel viaggio in un paese per vecchi (siamo sicuri sia il Nebraska e non l’Italia?) che però, come già gli altri film del regista, non riesce a essere del tutto originale e trascinante.
Ora vi saluto, babbei. Mi è appena arrivata una lettera che dice che ho vinto un milione di dollari. Nebraska, aspettami che sto arrivando!
(voto 7/10)


"Hai dato un voto più alto a quella robetta per ragazzine di Hunger Games? Li mortacci tua, Cannibal Kid!"

giovedì 16 gennaio 2014

IL PROCURATORE DI FILM


"Pare che aprire un post con un po' di figa sia sempre un bel modo per avere più visite!"
"E io che pensavo che Pensieri Cannibali avesse messo una nostra foto perché siamo delle brave attrici..."

L’annata cinematografica non è che sia iniziata nel migliore dei modi, per quanto mi riguarda. Tra la mezza delusione di American Hustle e un paio di filmetti decenti ma non memorabili come Disconnect e The Butler, i pezzi da 90 io li sto ancora aspettando. In attesa dell’ululato di The Wolf of Wall Street, questa settimana c’è qualcosina di promettente, ma l’impressione è che il 2014 il suo meglio lo debba ancora tirare fuori…
Chi comunque avrà di che gioire è il mio blogger rivale, MrFord, l’autore del perdibile WhiteRussian, visto che questa si preannuncia come una settimana più fordiana che mai.
Ecco i film in arrivo nei cinema questo weekend.

"Javier, stai cercando di battere Ford sul campo del pessimo gusto nel vestire?
Complimenti, perché ci stai quasi riuscendo!"
The Counselor – Il procuratore di Ridley Scott
Il consiglio di Cannibal: Da procurare… ma anche no
Del nuovo di Ridley Scott, regista che non ho mai amato, negli USA si è parlato un gran male. Qui dalle nostra parti però chissà, le cose potrebbero cambiare…
Considerando che ultimamente i miei preferiti mi stanno diludendo, chissà che uno che non mi sono mai filato più di tanto come Ridley Scott non sappia a questo giro sorprendermi in positivo. Anche se, considerando come la sceneggiatura sia firmata da Cormac McCarthy, mi sa più di fordianata vecchio stile che non di goduriosa cannibalata come si deve. Comunque, considerato il super cast, un’occhiata penso gliela daremo tutti. Prima o poi…
Il consiglio di Ford: il Cannibale non ha bisogno di un procuratore, ma di un gorilla.
Ridley Scott, ex registone incredibile finito ad essere solo un - grandissimo - artigiano, torna sugli schermi con una di quelle pellicole che di norma finisco per snobbare guardandola solo per dovere, tutta cast e poca sostanza.
In questo caso, però, la penna dietro l'opera è quella del fordianissimo Cormac McCarthy, al quale non posso certo dire no: non sarà la prima scelta della settimana, ma appena arriva una visione ci scappa tutta.

Ford paparazzato mentre inveisce contro l'ultima recensione cannibale.
Nebraska di Alexander Payne
Il consiglio di Cannibal: mi sa che un cinema nel Nebraska è il posto più vicino in cui proietteranno questo film
Al contrario di The Counselor, questa è una pellicola di cui negli USA si è parlato un gran bene. Resta da capire se si tratta di uno di quei film indie-country americani esclusivamente da festival, o se siamo in presenza di un potenziale nuovo cult. Il regista è Alexander Payne, quello di Sideways e Paradiso amaro, un autore che rispetto e stimo fantozzianamente tantissimo, ma che fino a ora non ho mai amato completamente. Questo Nebraska potrebbe confermare la tendenza, mentre Ford potrebbe davvero amarlo. Il trailer è infatti di un fordiano da non credere, nonostante non ci sia Stallone!
Il consiglio di Ford: porterei volentieri Cannibal a fare una gita in Nebraska. Per lasciarlo là.
Alexander Payne è una piccola, grande garanzia del Cinema indie americano, autore degli ottimi Sideways e Paradiso amaro, da queste parti molto ben accolti. La trama e il feedback ricevuto negli USA lo rendono uno dei film più fordiani del periodo - evidentemente i distributori vogliono farmi un regalo nella settimana del primo compleanno del Fordino -, e senza dubbio la mia prima scelta per questo weekend. Peccato solo che nel cast non ci sia Stallone!

"Vestita così sono troppo retrò persino per Ford? Azz!"
C’era una volta a New York di James Gray
Il consiglio di Cannibal: c’era una volta Ford e 100 anni dopo c’è ancora!
In una settimana che si preannuncia fordiana più che mai, arriva anche un regista da lui molto pompato come James Gray, che io invece ho sempre abbastanza snobbato. Vedremo se a questo giro riuscirà a conquistarmi. O più probabilmente a farlo ci penserà Marion Cotillard. Ma di che si tratta?
Si prospetta un melodrammone sentimentale ambientato negli anni ’20, dal potenziale rischio sbadiglio. Ce la farà Joaquin Phoenix, che affianca la Cotillard a destare la mia attenzione? E ce la farà Ford con il suo commento a non farci addormentare come al solito?
Il consiglio di Ford: c'era una volta Cannibal, che un giorno incontrò Ford.
James Gray, Joaquin Phoenix e Marion Cotillard. Un terzetto d'eccezione per un altro titolo attesissimo da queste parti: dopo cose gigantesche come Two lovers ed altre più che buone come The yards e I padroni della notte, il regista del New Jersey torna indietro negli anni '20 per raccontare un altro pezzo di storia della Grande Mela. Sento già il profumo del grande Cinema d'autore. Speriamo che lo stesso mantenga le sue promesse.

"I Kiss, oltre che quello di Ford, sono anche il mio gruppo preferito!
E poi mi chiedo perché a scuola mi sfottono tutti..."
Lo sguardo di Satana – Carrie di Kimberly Peirce
Il consiglio di Cannibal: Ford – Guarda film che manco Satana
Appena visto. A breve arriverà la mia recensione. Nell’attesa di approfondire il discorso, posso dirvi di risparmiarvi i soldi del cinema per andare a vedere questo remake e recuperare l’originale di Brian De Palma possibilmente aggratis.
Ford, se hai degli euri da buttare, tu fai pure!
Il consiglio di Ford: Cannibal - La teenager di Satana
Di questo remake del quale non si sentiva certo l'esigenza stanno fioccando pareri negativi in tutta la blogosfera, dunque direi che, a meno di clamorose inversioni di marcia o casualità, non passerà su questi schermi se non per fare da tappabuchi in un futuro anche lontano.
Meglio, dovessi avere nostalgia di questa storia, dedicarsi all'originale firmato De Palma.

"Ford, anche io sono contro Katniss Kid e mo' te lo faccio fuori!"
Angry Games – La ragazza con l’uccello di fuoco di Jason Friedberg,
Aaron Seltzer
Il consiglio di Cannibal: Angry Ford – Il ragazzo vecchietto con l’uccello di fuoco
Film parodia di Hunger Games che ovviamente non potevo non vedere e che ho già recensito. Dico subito che è una porcatona. Ma vaaa? Eppure i membri del Team Katniss come me un paio di risate, giusto un paio, se le faranno, grazie a qualche momento talmente scemo da risultare divertente. Tutti gli altri se lo possono invece risparmiare alla grande, cercando comunque di ravvedersi in merito alla saga originale. Perché Hunger Games è troppo una figatonza, capito Ford?
Il consiglio di Ford: Angry Katniss - Il coniglio con le orecchie di fuoco
Già mi hanno fatto discretamente cagare entrambi i capitoli fino ad ora usciti della saga di Hunger Games - nonostante la splendida e fresca di Globe Jennifer Lawrence -, figuriamoci se in una settimana con proposte finalmente decenti spreco del tempo per una parodia in pieno stile Scary movie, genere che in tutta onestà non ho mai amato.
Lascio volentieri la visione al mio finto giovane collega.

"Hey, ma tu sei quello di Misfits?"
"Sì, sono proprio io! Vuoi un autografo?"
"No, mi chiedevo solo come fossi finito così in basso da girare un film italiano..."
Anita B. di Roberto Faenza
Il consiglio di Cannibal: James F., dove F. sta per Filmofobo
Di Roberto Faenza avevo visto da bambino con la scuola Jona che visse nella balena, di cui ricordo solo la canzone Gam Gam, quindi il pessimo documentario Silvio Forever su di un certo Silvio e di recente pure Un giorno questo dolore ti sarà utile, un dolore di film che a più di un anno di distanza dalla visione non ho ancora servito a cosa cacchio mi sia servito.
Adesso dovrei sopravvivere pure a questa sua nuova pellicola “impegnata” su una donna sopravvissuta ai campi di concentramento?
Non credo. Non prima di aver capito un giorno questo Ford a cosa mi sarà utile…
Il consiglio di Ford: B. come buco nell'acqua. Pratica tipica del Cannibale.
Non ho mai amato Roberto Faenza, e quel poco che ho visto della sua filmografia non è stato certo in grado di farmi cambiare idea in proposito.
Certo, rispetto alle schifezze made in Italy che normalmente i distributori propongono, questo pare quasi un miracolo, ma non facciamoci confondere dalla vittoria ai Globes de La grande bellezza: il Cinema italiano sta da tutt'altra parte.


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