(Italia 2013)
Regia: Matteo Vicino
Sceneggiatura: Matteo Vicino
Cast: Nicolas Vaporidis, Andrea Bosca, Giulia Michelini, Massimo Ghini, Riccardo Leonelli, Claudia Potenza, Mia Benedetta, Lorenzo Zurzolo
Genere: diverso (dal cinema)
Se ti piace guarda anche: Io vi dichiaro marito e... marito, Diverso da chi?, Mine vaganti
Ci sono due modi diversi per vedere Outing – Fidanzati per sbaglio:
1) Da un punto di vista omosessuale, difficilmente si può considerare una pellicola offensiva, non quanto le passate dichiarazioni di Mr. Mulino Bianco Guido Barilla o le leggi anti-gay di Putin ad esempio, ma solo parecchio superficiale e scontata nei confronti del mondo gay.
2) Da un punto di vista eterosessuale, c’è da vergognarsi per come viene rappresentato il mondo gay. Sullo stesso tema e con una trama simile, una coppia di amici che si fingono una coppia di fatto, al confronto persino Io vi dichiaro marito e... marito con Adam Sandler appare come un impegnato ritratto sociologico.
Ci sono altri due modi diversi per vedere Outing – Fidanzati per sbaglio:
1) A livello cinematografico, Outing è un film innovativo, rivoluzionario, che non segue le logiche cinematografiche tradizionali e prova a inventarne di nuove. Come?
Grazie a un montaggio del tutto casuale, grazie a una recitazione talmente improvvisata da andare oltre il neorealismo, grazie a soluzioni registiche folli da chi si cimenta con una macchina da presa per la prima volta nella sua vita e si diverte come un bambino nel farlo. Magari chi guarda si diverte un po’ meno.
2) A livello cinematografico, Outing è un disastro totale. L’amatorialità spacciata per un film vero e proprio. Al regista Matteo Vicino d’ora in poi non dovrebbe essere permesso di stare vicino a una macchina da presa a una distanza inferiore ai 500 metri. I protagonisti Nicolas Vaporidis, Andrea Bosca e Giulia Michelini andrebbero radiati dall’ordine degli attori, se ne esistesse uno. In più come guest-star c'è pure la fashion blogger Chiara Ferragni di The Blonde Salad ed è forse la migliore del cast. Credo di aver detto tutto.
Anzi no. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Vicino, affronta con coraggio tematiche difficili come omosessualità, corruzione della classe politica, meritocrazia e disoccupazione giovanile. Ci va davvero coraggio ad affrontarle in una maniera tanto innocua, ingenua, stereotipata e banale.
Anzi no. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Vicino, affronta con coraggio tematiche difficili come omosessualità, corruzione della classe politica, meritocrazia e disoccupazione giovanile. Ci va davvero coraggio ad affrontarle in una maniera tanto innocua, ingenua, stereotipata e banale.
"Secondo Cannibal recito meglio io di Nicolas Vaporidis. Beh, in effetti..." |
E infine, se si fa lo sbaglio di vedere Outing – Fidanzati per sbaglio, si può interpretare la conclusione in due maniere diverse:
1) Il finale è geniale. La versione gay dei colpi di scena conclusivi di film come I soliti sospetti e Il sesto senso.
2) Il finale è il finale più ridicolo visto dai tempi di quello de La passione di Cristo di Mel Gibson. Anche se di recente pure quello de The Counselor – Il procuratore non ha scherzato mica…
Ci sono insomma modi diversi per vedere Outing – Fidanzati per sbaglio, ma c’è un solo modo per giudicarlo...
(voto 0/10)
"Ma sta zitto Cannibal, che questo film è un capolavoro!" |
Per chiudere con qualcosa di realmente bello e vero sul tema dell'omosessualità, vi lascio con l'emozionante discorso-coming out che l'attrice Ellen Page ha tenuto lo scorso San Valentino.