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martedì 18 febbraio 2014

OUTING – FILM PER SBAGLIO




Outing – Fidanzati per sbaglio
(Italia 2013)
Regia: Matteo Vicino
Sceneggiatura: Matteo Vicino
Cast: Nicolas Vaporidis, Andrea Bosca, Giulia Michelini, Massimo Ghini, Riccardo Leonelli, Claudia Potenza, Mia Benedetta, Lorenzo Zurzolo
Genere: diverso (dal cinema)
Se ti piace guarda anche: Io vi dichiaro marito e... marito, Diverso da chi?, Mine vaganti

Ci sono due modi diversi per vedere Outing – Fidanzati per sbaglio:
1) Da un punto di vista omosessuale, difficilmente si può considerare una pellicola offensiva, non quanto le passate dichiarazioni di Mr. Mulino Bianco Guido Barilla o le leggi anti-gay di Putin ad esempio, ma solo parecchio superficiale e scontata nei confronti del mondo gay.
2) Da un punto di vista eterosessuale, c’è da vergognarsi per come viene rappresentato il mondo gay. Sullo stesso tema e con una trama simile, una coppia di amici che si fingono una coppia di fatto, al confronto persino Io vi dichiaro marito e... marito con Adam Sandler appare come un impegnato ritratto sociologico.


Ci sono altri due modi diversi per vedere Outing – Fidanzati per sbaglio:
1) A livello cinematografico, Outing è un film innovativo, rivoluzionario, che non segue le logiche cinematografiche tradizionali e prova a inventarne di nuove. Come?
Grazie a un montaggio del tutto casuale, grazie a una recitazione talmente improvvisata da andare oltre il neorealismo, grazie a soluzioni registiche folli da chi si cimenta con una macchina da presa per la prima volta nella sua vita e si diverte come un bambino nel farlo. Magari chi guarda si diverte un po’ meno.
2) A livello cinematografico, Outing è un disastro totale. L’amatorialità spacciata per un film vero e proprio. Al regista Matteo Vicino d’ora in poi non dovrebbe essere permesso di stare vicino a una macchina da presa a una distanza inferiore ai 500 metri. I protagonisti Nicolas Vaporidis, Andrea Bosca e Giulia Michelini andrebbero radiati dall’ordine degli attori, se ne esistesse uno. In più come guest-star c'è pure la fashion blogger Chiara Ferragni di The Blonde Salad ed è forse la migliore del cast. Credo di aver detto tutto.
Anzi no. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Vicino, affronta con coraggio tematiche difficili come omosessualità, corruzione della classe politica, meritocrazia e disoccupazione giovanile. Ci va davvero coraggio ad affrontarle in una maniera tanto innocua, ingenua, stereotipata e banale.

"Secondo Cannibal recito meglio io di Nicolas Vaporidis. Beh, in effetti..."

E infine, se si fa lo sbaglio di vedere Outing – Fidanzati per sbaglio, si può interpretare la conclusione in due maniere diverse:
1) Il finale è geniale. La versione gay dei colpi di scena conclusivi di film come I soliti sospetti e Il sesto senso.
2) Il finale è il finale più ridicolo visto dai tempi di quello de La passione di Cristo di Mel Gibson. Anche se di recente pure quello de The Counselor – Il procuratore non ha scherzato mica…


Ci sono insomma modi diversi per vedere Outing – Fidanzati per sbaglio, ma c’è un solo modo per giudicarlo...
(voto 0/10)
"Ma sta zitto Cannibal, che questo film è un capolavoro!"

Per chiudere con qualcosa di realmente bello e vero sul tema dell'omosessualità, vi lascio con l'emozionante discorso-coming out che l'attrice Ellen Page ha tenuto lo scorso San Valentino.

lunedì 21 giugno 2010

Giorno prima degli esami

Notte prima degli esami oggi
(Italia 2006)
Regia: Fausto Brizzi
Cast: Nicolas Vaporidis, Carolina Crescentini, Giorgio Panariello, Serena Autieri, Sarah Maestri, Andrea De Rosa, Eros Galbiati, Chiara Mastalli

Giorno prima degli esami oggi. Non per me, a me son toccati già 9 anni fa (cazzo, se il tempo vola e cazzo, se è una banalità dire che il tempo vola!) e tra l’altro con la nuova legge Gelmini non sarei mai stato nemmeno ammesso agli esami, visto che sono andato alla Matura con 4 in fisica e 5 in matematica. La cosa poi non mi ha certo impedito di passare gli esami e conseguire una laurea e senza bisogno di andarmela a comprare a Reggio Calabria, cara MariaStella.

La mia notte prima degli esami non è stata niente di così memorabile, non roba da farci un film almeno, però ricordo piacevolmente il giorno prima degli orali, in cui ho cominciato a ubriacarmi già a partire dal pomeriggio, con la scusa che alcuni miei amici erano già passati e allora bisognava festeggiare. Fausto Brizzi invece sulla notte prima degli esami c’ha costruito una carriera. Buon per lui e devo confessare che il primo Notte prima degli esami mi era piaciuto. Un film carino, divertente, immerso negli anni 80 (seppure piuttosto stereotipati), con una sceneggiatura che conteneva qualche idea non male e un Nicolas Vaporidis che, seppure non potesse (e possa oggi) essere considerato un attore, nella parte del liceale sfigato era alquanto azzeccato. Poi è diventato solo insopportabile e patetico. Notte prima degli esami insomma sta a Brizzi come Sapore di mare sta ai Vanzina. Un piccolo gioiellino in mezzo a una marea di merdate.

Il miracolo ovviamente non si ripete con il 2. L’idea (geniale, eh) era quella di fare un Notte prima degli esami ambientato nella mitica estate del 2006. Il problema è che questa è l’unica idea del film e la storia del primo è stata trasportata pari pari senza aggiungere alcun elemento originale, se si eccettuano le pere di Carolina Crescentini (che sono da annoverare tra le cose di gran lunga migliori dell’opera brizziana). Non viene invece concesso spazio alcuno ai personaggi dei compagni di Vaporidis, che avrebbero invece meritato un approfondimento, per concentrarsi unicamente su suo padre, interpretato da un Panariello in versione bugiardo cronico che qualche sorriso lo strappa anche. Brizzi per fare il moderno ci aggiunge un paio di scene di flash-mob, come se i giovani d’oggi non facessero altro dal mattino alla sera, e si spreca in creatività regalandoci addirittura una scena con i delfini: allucinante. In senso negativo, dico. Non so se sia morto, ma Flipper (quello della serie anni 90 con Jessica Alba) si starà rivoltando nella tomba. Oppure nel mare.
Resta sullo sfondo la vittoria dei Mondiali, con il rigore trasformato da Grosso a fungere da momento clou dell'intera pellicola. Facile però emozionare così…
(voto 4/5)

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