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lunedì 10 febbraio 2014

ALL IS LOST – TUTTO È... NOIA




Premessa
La lettura di questo post potrebbe risultare difficoltosa per i lettori più suscettibili. Si tratta infatti del resoconto di un’esperienza esistenziale estrema. Il reportage della mia visione del film All Is Lost. Un live blogging in presa diretta, in cui non si sa se alla fine l’autore, ovvero il sottoscritto Marco Goi aka Cannibal Kid, sopravviverà o meno.

All Is Lost – Tutto è perduto
(USA 2013)
Titolo originale: All Is Lost
Regia: J.C. Chandor
Sceneggiatura: J.C. Chandor
Cast: Robert Redford e basta
Genere: solitario
Se ti piace guarda anche: Cast Away, Vita di Pi, Gravity

Minuto 1
“Tutto è perduto. Mi spiace... So che significa poco a questo punto, ma mi spiace. Ho provato. Credo siate d'accordo che ci ho provato. Ad essere vero, ad essere... forte, ad essere gentile, ad amare, ad essere giusto. Ma non lo sono stato.” È con questa parole che inizia il film ed è con queste parole che inizia il mio viaggio in questa visione cinematografica. E' passato appena 1 minuto e l’idea che in questa pellicola mi aspetta ancora un’ora e 40 di Robert Redford solo su una barca e queste saranno le uniche parole pronunciate mi getta già nello sconforto più totale. Ma ci devo provare ad assere gentile, ad amare, ad essere giusto con questo film. Lo faccio per voi, cari miei lettori, lo faccio solo per voi.

Minuto 20
Nei primi 20 minuti, Robert Redford ha cercato di riparare la sua barca che si era rovinata dopo uno speronamento. Una lezione utile nel caso mi dovessi mai trovare in una situazione del genere. A parte questo non è che sia successo granché. Attenzione, però, adesso Robert Redford legge qualcosa. Cos’è, Playboy?
No, è solo una barbosa guida marittima o qualcosa del genere. Questo qua è noioso pure nelle sue letture, mannaggia a lui.

Minuto 23
Scena della pioggia. Finalmente un bel momento cinematografico, quasi poetico. Ci voleva il brutto tempo per gettare un raggio di sole su una visione fino a questo momento da martellate sulle palle.

Minuto 40
Robert Redford si trova in mezzo alla tempesta. Rischia di morire, ma tanto sappiamo che per almeno un’altra oretta dovrà sopravvivere, altrimenti il film come prosegue senza di lui? Con la barca vuota?
Oddio, in quel caso la visione non credo potrebbe diventare più noiosa di quanto è già. E almeno sarebbe una trovata originale.


Minuto 45
Visto che la sua barca è messa in condizioni davvero tremende, Robert Redford va su un gommone che manco a Lampedusa.

Minuto 55
Robert Redford assiste all’affondare della sua nave. In quel momento si rende conto di essere davvero fottuto. In quel momento capisce che l’idea della gita in barca da solo non è stata proprio furba. Startene tranquillo a casa a vederti il Super Bowl non credo ti sembri più un’idea tanto sciocca, vero Robert?

Minuto 63
Io ci sto provando a farmi coinvolgere dalla pellicola, ma proprio non ce la faccio. Basta, con questi film survival alla Cast Away! Basta spacciare queste flebo per dei capolavori o per delle pellicole innovative! Non lo sono. Sono semplicemente robe prive di idee, prive di sceneggiatura, che sì, ci sbattono in faccia in tutta la sua crudezza l’uomo che lotta per la sopravvivenza, però è sempre la solita storia. Questo All Is Lost è come Gravity, solo senza 3D e ancora più noioso.

Minuto 67
Il film non è nemmeno girato male, questo va detto. J.C. Chandor, autore di uno dei debutti migliori del cinema americano recente, Margin Call, ha un buon occhio e le sue riprese sono tecnicamente valide. Solo che più che un film sembra un documentario stile National Geographic. Questo sì. E poi c’è gente che dice la stessa cosa del capolavoro The Tree of Life… Sciacquatevi la bocca nel mare in cui è immerso il vostro amato Robert Redford, per favore.

Minuto 69
Dopo un’ora e passa a vedere un povero vecchietto solo in mezzo al mare, la sofferenza sale sempre di più. L’unico motivo di interesse a questo punto è vedere se questo povero disgraziato ce la farà alla fine a sopravvivere. Qualcuno lo recupererà? Arriverà a riva? Raggiungerà l'isola di Lost? Sandra Bullock pioverà giù dal cielo a salvarlo?
A dirla tutta, più che per la sorte di Robert Redford, sono preoccupato per la mia. Ce la farò ad arrivare alla fine del film sveglio? Ce la farò a non cadere in coma prima dei titoli di coda?

Minuto 72
Sono disperato.
Comincio a pensare che questo film sarebbe noioso anche se in mezzo al mare al posto di Robert Redford ci fosse Margot Robbie, quella di The Wolf of Wall Street, nuda che si sditalina per tutto il tempo.
Mmm… no beh, in quel caso probabilmente non sarebbe poi così noioso. Peccato che Robert Redford non somigli manco da lontano a Margot Robbie e semmai ricordi Gianni Morandi. Non proprio la stessa cosa.

"Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte... sì, ma dove? Al massimo posso prendere dell'acqua."

Minuto 74
Secondo Alfred Hitchcock, il dramma, il dramma cinematografico, è la vita con le parti noiose tagliate. Il dramma di questo film è invece che tutte le parti noiose non sono tagliate, ma anzi il film è composto UNICAMENTE dalle parti noiose.
Avete presente quando state guardando una pellicola che già conoscete e sapete quando ci sono dei momenti un po’ smorti in cui, in caso di bisogno, potete farvi una pausa bagno?
Ecco, in quel caso si tratta di una pausa pipì breve, in cui correte a fare i vostri bisogni per poi tornare veloci a vedere il film. Nel caso di All Is Lost, non c’è bisogno di correre. Prendetevi pure tutte le pause bagno che volete. Fate pure una pausa popò, non solo una pausa pipì, tanto vi avviso già che non vi perderete niente. A parte Robert Redford che lotta per sopravvivere, cosa che non so a voi ma a me non frega più di tanto, non c’è davvero nient'altro degno di nota. Nemmeno la colonna sonora, che in maniera piuttosto inspiegabile ha vinto il Golden Globe, si segnala particolarmente.

Minuto 75
Questo non è cinema. È una presa per il culo. Più che un film, è una prova per testare la sopportazione dello spettatore e in questo si può considerare un esperimento interessante. Qualcuno potrà dire che è una pellicola coraggiosa. Sicuramente ci va del coraggio da parte degli spettatori per immergersi in una visione simile. E ci va una grande forza di volontà per arrivare fino in fondo. Ma io ce la posso fare. Non manca molto.

Minuto 76
Dai che arriva una barca. È la salvezza.
Per Robert Redford?
Sì, anche, ma soprattutto per me povero spettatore. Sento che sta per succedere qualcosa, evvai!

Minuto 78
Niente. Robert Redford è talmente una palla che manco si son degnati di salvarlo. E a questo punto? Chi salverà me?

Minuto 81
Arriva un’altra barca. Dai, questa volta lo tirano su.

Minuto 82
No, niente nemmeno questi. Ma dove siamo, a Lampedusa veramente? Lo trattano peggio di un immigrato clandestino.
Gente, sì è vero, è Robert Redford, non certo uno dei miei attori preferiti, però non è mica Tom Hanks da trattarlo così come se fosse un appestato.
Probabilmente questa è una scelta legata a questioni di budget. Se dei marinai lo tiravano su dovevano impiegare altri attori, invece la produzione ha speso tutti i soldi per il contratto al mono espressivo Robert Redford e non c’è più spazio per nessun altro. Il solito vecchietto che toglie il lavoro ai giovani.

"Prima cosa da fare se riesco a tornare alla civiltà: mandare una lettera di protesta a Pensieri Cannibali."

Minuto 91
Arriva un’altra barca. La terza. Certo che la sceneggiatura di All Is Lost si spreca proprio, in svolte narrative sorprendenti. Questa volta lo salveranno?

Minuto 94
Il finale è una liberazione. Non sto a spoilerarvelo, perché anche voi dovete provare quest’esperienza di sopravvivenza cinematografica estrema. Anche voi dovete soffrire quanto io ho sofferto. Anche voi dovete arrivare fino alla fine.
Rispetto al resto del film, la conclusione comunque non è nemmeno tanto malaccio, furbetta e ambigua e giocata sul facile simbolismo religioso com’è. Almeno succede qualcosa e, se non altro, è una vera liberazione. Grazie Iddio. Finalmente è finito il film più noioso di tutti i tempi. Amen.
(voto 3/10)

domenica 9 settembre 2012

Beyond the Black Rainbow: la fantanoia






Dopo un'ora di film, avevo all'incirca la stessa espressione...
Beyond the Black Rainbow
(Canada 2010)
Regia: Panos Cosmatos
Cast: Eva Allan, Michael Rogers, Scott Hylands, Marilyn Norry, Rondel Reynoldson
Genere: fanta-noia
Se ti piace guarda anche: Solaris, Electroma, Cube - Il cubo, 2001: Odissea nello spazio

Non vi consiglierò un film come Beyond the Black Rainbow. Noioso, davvero troppo noioso per i miei standard. Sono sicuro che invece il mio blogger rivale, Mr. James Boring, lo adorerà. Ne sono sicuro.
Beyond the Black Rainbow è una visione soporifera. Un film lento, spaventosamente lento, la cui lentezza vorrebbe generare tensione, mentre a me ha provocato solo gran sbadigli. Solaris di Tarkovskij, al confronto, era un film di puro intrattenimento. Che a me i film lenti piacciono pure, dico solo che Somewhere non mi ha annoiato neppure un istante (vabbè, forse un pochino giusto quando Stephen Dorff viene ricoperto di lattice e poi lasciato lì). Però qui per un'ora circa non succede davvero niente.

"Ronf, questo film fa dormire da in piedi."
Nemmeno però vi sconsiglierò Beyond the Black Rainbow. Non del tutto. Perché questo è davvero un film strano. Quando avevo perso ogni speranza, nel finale si è animato all’improvviso. Mi sbilancio dicendo che la parte conclusiva è una figata. O quasi. Non credo di essermi mai imbattuto in una visione del genere. 80% noia, 20% sorpresa finale. E così ne esce una pellicola con qualche spunto di interesse che emerge in maniera del tutto inaspettata in mezzo alle onde di un mare di noia. Non so se essere più incazzato per una prima lunghissima parte estenuante, o piacevolmente sorpreso per la breve notevole conclusione. Non lo so.

Beyond the Black Rainbow sembra, e forse lo è, un vuoto esercizio di stile. Bello esteticamente, soprattutto se vi piace lo stile 70s vintage, girato con gran cura visiva da Panos Comatoso Cosmatos, con una fotografia notevole, eppure piuttosto privo di un reale contenuto. Nonostante si tenti la strada di qualche vaga riflessione sulla ricerca della felicità, sul controllo, sul desiderio degli uomini di poter dominare gli altri, a convincere è solo la superficie, mentre i dialoghi non sono criptici. Sono inconsistenti.
Non mi sento di escludere che visto accompagnato da (almeno) 10 canne questo film possa rivelare il segreto della vita, cosa c’è nell’aldilà e chissa cos’altro. Visto senza sostanze stupefacenti è solo il grande vuoto fatto film.
Poteva essere il Drive della fantascienza, per i rimandi ad atmosfere fine ’70 primi ’80, e per la splendida canzone sui titoli di coda, “Anonymous” degli SSQ, che potrebbe tra l'altro essere adottata come inno dal movimento Anonymous e che sembra uscita dritta dalla colonna sonora del film di Refn. Invece finisce per diventare, sempre per rimanere all'interno dei paragoni con il cinema del regista danese, una sorta di Valhalla Rising della fantascienza, per la noia provocata.
"Pure io che sono la protagonista mi sono addormentata..."

I fan della sci-fi anni ’70 più misteriosa e senza senso lo adoreranno. Così come pure i Daft Punk, che da registi hanno realizzato una “roba” parecchio simile a questa come Electroma. Per tutti gli altri sarà solo una fortissima mazzata sui coglioni. Non è per fare il solito scurrile e maleducato di turno, è solo per dire le cose come stanno senza illudere nessuno. Perché è sbagliato dare false speranze. Come invece fa questo film che, quando si sta rianimando, quando pensi che forse non hai sprecato del tutto il tuo tempo, finisce proprio sul più bello.
Come questo post
(voto 6-/10)


venerdì 17 giugno 2011

FILM DE PAURA (PARTE 2)

Michael Myers, il grande escluso sia da Cannibal che da Ford,
promette vendetta contro entrambi!
È venerdì 17 e arriva la spaventosa classifica di Mr. James Ford, nel senso di: spaventosamente noiosa!
Cercate di rimanere svegli, mentre io intanto vado a schiacciare un pisolino che questi film sono talmente emozionanti che proprio non riesco a smetterla di sbadigliare...
Ieri vi ho presentato i miei film dell’orrore preferiti, quelli che personalmente mi hanno spaventato e divertito di più, oggi Mr. James Ford ha scelto i suoi migliori del genere, anche se a me sembra più che altro abbia voluto fare una fredda e asettica carrellata horror da corso di Storia del Cinema. Va bene, c’è qualche film ottimo (quelli presenti anche nella mia lista), qualcuno decente, qualche schifezza e qualche film mooolto noioso (d’altronde la noia è una costante quando c’è Ford di mezzo, do you remember Guccini, King Crimson e Weather Report?), però - e magari mi sbaglio, visto che non sono uno psicologo né un fottuto indovino - ma di scelte personali e sentite non ne vedo molte… E, soprattutto, i suoi film (a parte i 2 presenti anche nella mia lista) non mi fanno nemmeno un po’ paura.
Tu Ford invece sì che mi preoccupi perché riesci a gasarti con certe mattonate di pellicole e per questo mi fai paura. Molta paura!
Cannibal Kid

Passata la ben poco spaventevole - anche se a tratti apprezzabile, quando non teen - lista cannibalesca di ieri, eccoci pronti a prendere davvero sul serio un genere apparentemente sottovalutato che è stato in grado di regalare, nel corso dei decenni, alcuni veri e propri Capolavori a tutti gli appassionati di settima arte e non solo.
A differenza del Cannibale, come potrete vedere, io non guardo soltanto film da ragazzine stanche dell'ennesimo Twilight, ma spazio selvaggiamente attraverso tutto il secolo scorso - e non solo - cercando di mostrare più incarnazioni possibili dei mostri che possono turbare i nostri sonni.
Dunque rimboccatevi bene le coperte, perchè il vecchio Ford è arrivato per turbare tutti i vostri sonni!

Mr. Ford è talmente vecchio che questo film l'ha visto
al cinema, seduto accanto ai Lumiere.
No, i pop corn non esistevano ancora!
1) Nosferatu di F. W. Murnau (1922)
Mr. James Ford Inutile presentare quello che, ancora oggi, a quasi un secolo dalla realizzazione, è ancora uno dei Capolavori inarrivabili del Cinema tutto. Murnau si ispirò al Dracula di Bram Stoker creando, con i mezzi praticamente antesignani di allora, il primo, vero film ad effetti speciali della Storia: sequenze in negativo, la telecinesi del vampiro realizzata tagliando la pellicola a mano e saltando i fotogrammi, magie di montaggio e regia. Un genio assoluto, che qui tocca uno dei vertici della sua arte.
E la prima comparsa del figlio della notte mette i brividi ancora oggi.
Cannibal Kid E meno male che poi il radical-chic e quello di nicchia sarei io, quando dubito che in molti abbiano visto parecchi film della tua lista, Shining a parte…
Il difetto di questa tua lista non sta (non solo, almeno) nella qualità dei film scelti, ma nel fatto che mi sembra impersonale e asettica, come la lista di un professore di cinema Sapientino che assegna i film fondamentali nel genere ai suoi studenti. Ma sono davvero questi quelli che ti hanno spaventato di più, o hai solo voluto dare uno sfoggio (inutile e non richiesto) di cultura cinematografica?
Forse l’hai fatto per mostrare le mie lacune, ma io ad esempio questo (noiosissimo) film della preistoria horrorifica l’avevo visto per un corso di Storia del Cinema: esame passato con 30, tra l’altro l’unico 30 della mia carriera universitaria (la lode non l’ho mai presa perché qualche imperfezione, negli esami come in qualsiasi altra cosa, io la devo sempre mettere).
Comunque, visto che hai voluto fare il figo con l’Espressionismo tedesco e con Murnau, grazie per averci almeno risparmiato quell’altra menata che è Il gabinetto del dottor Caligari, altro film con cui sicuramente ti sarai divertito un mondo. 100 anni fa magari queste pellicole al mio trisnonno che andava a vederle al cinema facevano paura, adesso fanno solo ridere facendo venire in mente Aldo Baglio che dice “Sono il conte Dracula, Minchia!”
E poi lascia stare Nosferatu, tanto lo sappiamo tutti che il tuo vampiro del cuoricino è Edward Cullen! uahahahah
JF A Edward Cullen con i tuoi amici emoteen cago volentieri dritto in bocca, per dirla come Randall Graves.
Nosferatu è un Capolavoro inarrivabile, capace di inquietare ancora oggi, ed espressione di un genio come nessuno dei tuoi piccoli registi di poco conto potrà mai neanche immaginare di girare.
Una cosa di questo genere, allora, non solo era horror, ma anche fantascienza, dati i mezzi dell'epoca.
Più che uno sfoggio, è un omaggio.
E chiunque ami il Cinema davvero, non dovrebbe dire proprio nulla su questa meraviglia. Sarebbe come bestemmiare contro la vita.
Ma in fondo, tu ci sei abituato.
CK Piccoli registi di poco conto Tarantino, Kubrick, De Palma?
Ma tieniti pure i tuoi Murnau, Rob Zombie e Marshall (chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii???????)...
JF Kubrick è anche nella mia lista, come ben sai. Tarantino non lo tocco. Parlo di Craven o Verbinsky (chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????)


Awww... questi film fordiani conciliano giusto un sonnellino
2) Vampyr di C. T. Dreyer (1932)
JF Quello che Murnau non potè fare grazie al sonoro riuscì a Dreyer solo dieci anni dopo.
Vampyr riprese il discorso di Nosferatu trasformando una storia classica in un Capolavoro moderno, per un film che, a tutti gli effetti, farebbe venire i brividi a Lynch, oggi.
Siamo di fronte ad un altro Maestro del Cinema, autore di alcuni tra i più grandi film mai proiettati - Gertrud, Dies Irae, La passione di Giovanna d'Arco -, eppure mai ho visto tutta la potenza di Dreyer espressa come in questo film.
Inquietudine, solitudine, vita e morte mescolate in un quadro che pare dipinto davvero da un figlio della notte. Magia pura.
CK Questo ammetto che non l’avevo visto e ti odio per averlo consigliato. Capisco che tu voglia sempre sottolineare in ogni occasione il tuo essere un fan delle cose noiose, siano dischi o film. È una cosa più forte di te, lo so, ma questa pellicola è davvero allucinante, nel senso di: due palle allucinanti! Meno male che sei contro il suicidio. E questo film allora cos'è se non il più esplicito invito a voler morire piuttosto di finire di vederlo?
Questa tua voglia di dimostrare cultura cinematografica da corso scolastico quindi mi sembra alquanto spaventosa e mi pare un grido di allarme per attirare l’attenzione: ché per caso Miss Ford vuoi diventare una nuova “scream queen”?
Come diceva poi un tipo che probabilmente odi: i professori sono quasi tutti fuori dal tempo. E tu non fai parte del quasi, mio caro spocchioso aspirante professorone di Cinema: soltanto una persona dissociata dal presente come te può considerare “moderno” una roba del genere. Per la prossima volta ti invito quindi gentilmente a mettere dei film più divertenti, visto che se c'è una cosa che non sopporto ancor più dei film brutti (di cui con La casa del diavolo e The Descent c'hai comunque dato 2 perfette diapositive) sono i film noiosi. Altrimenti per protesta lascerò il commento in bianco!
JF C'è poco da essere o spacciarsi per professori: chiunque al mondo abbia passione per il Cinema - quello vero -, leggendo questo tuo commento, potrebbe avere manifestazioni di vomito selvaggio da far apparire il fantomatico L'esorcista la pubblicità dell'innocua zuppa liofilizzata da supermercato.
Sparlare di Vampyr è un pò come andare in giro a raccontare che Quarto potere è sopravvalutato o che 2001 fa cagare. Ma del resto, a te è piaciuto The fountain!

"Oh mio Dio, hai sentito?"
"Cosa?"
"Ah no, niente: era solo Mr. Ford che scoreggiava!"
3) Gli invasati di R. Wise (1963)
JF The others, Il sesto senso, Poltergeist, The grudge, The ring e via dicendo. Dimenticatevi ogni film giocato sui rumori e le sensazioni.
Robert Wise, montatore di Welles in quel film poco noto chiamato giusto giusto Quarto potere, realizza la ghost story perfetta sfruttando praticamente solo le suggestioni sonore, e creando una tensione paragonabile soltanto ai grandi Capolavori di Hitchcock.
Crescendo della trama da paura, finale agghiacciante.
La robetta "moderna" del Cannibale sbianca dalla paura senza neppure arrivare a metà di questo pezzo di bravura ancora oggi insuperato.
CK Per la prima volta in assoluto non ho trovato del tutto terribile un film da te consigliato (vedi robaccia immonda tipo Valhalla Rising). Gli invasati non è assolutamente il capolavorone che tu cerchi di spacciarci da aspirante venditore di fumo, è appena una buona pellicola dal gusto classico che si lascia vedere in maniera tranquilla. Ma certo che solo un piscialletto come te può spaventarsi per due rumorini del genere…
JF Non è spavento, è inquietudine. E poi, detto da qualcuno che rimane sconvolto da The village, i rumori de Gli invasati sono praticamente da infarto fulminante!


Se ti presenti con questa fototessera, mi sa che
la patente non te la danno neanche nel 2030, Ford
4) Non aprite quella porta di T. Hooper (1974)
JF Il capostipite degli slasher movies, incubo senza fine girato con due lire ed assolutamente inquietante, soprattutto nella sua ultima mezz'ora.
Faccia di cuoio, primo, vero mostro della generazione che sarà dominata dai Jason, dai Mike Myers e dai Freddy Krueger, senza troppi fronzoli, gioca al gatto col topo con il consueto gruppo di studenti pronti ad essere massacrati.
Straordinarie le sequenze del passaggio al fratello di Leatherface, della morte del ciccione in carrozzina e dell'agonia dell'ultima superstite nella casa.
Per non parlare della morte del primo malcapitato passato per le mani del vero mattatore - in tutti i sensi - della pellicola: un colpo secco e via, senza troppi fronzoli. Qui non si scherza, antagonista: questi sono i cannibali veri.
CK Sarà anche un classico del genere orrorifico, avrà pure un sottotesto politico e tutto, però è un film troppo estenuante, più che pauroso, per rientrare tra i miei preferiti. Troppa angoscia e poco divertimento rendono Ford un Mister noioso! E poi ormai la famiglia protagonista per quanto fuori di testa non è niente in confronto ai Misseri… Comunque lo salvo perché è l’unico della tua lista vagamente “teen horror” e poi perché ci sono i cannibali, che il Ford se lo magnano in un sol boccone e poi lo gettano fuori con un fragoroso rutto!
JF Ti vanti di essere un cannibale degno di Leatherface e parenti vari, ma in un teen film dei tuoi, saresti la prima vittima, paurosetto come sei.
Che ci provino, a mangiarmi, questi mostri reali o immaginati.
Troveranno pane per i loro denti.


Pure loro si sono rotti dei film di Mr. Ford!
5) Zombi di G. A. Romero (1978)
JF Che Romero sia un grandissimo non ci sarebbe neppure bisogno di scriverlo, così come che La notte dei morti viventi sia uno degli horror "sociali" più importanti della Storia del Cinema.
Ebbene, con Zombi, sequel di dieci anni successivo al primo capitolo della saga, il vecchio leone dell'horror sfodera la zampata decisiva che lo separava dal Capolavoro: l'ironia nerissima e i risvolti etici del film precedente assumono una connotazione ancora più importante all'interno del centro commerciale che ispirerà innumerevoli imitazioni in innumerevoli altri film horror.
Ma come questo, non ce n'è.
CK Ottime musiche dei sempre inquietanti Goblin e Romero è un maestro indiscusso degli zombie-movies, però non rientra tra i miei preferiti un po’ per il fatto che il filone zombie non mi fa impazzire (sarà per una sorta di rivalità cannibale??), sarà che George A. è molto incasellato nel genere, quando io preferisco registi che sanno sì toccare le corde dell’horror ma poi spaziare anche in altre cose, come Tarantino, De Palma o Kubrick tanto per citare alcuni nomi della mia magnifica lista di ieri.
E poi, chiedo da zombie-profano, di Romero non è meglio l’esordio La notte dei morti viventi di questo che a me personalmente non ha fatto impazzire e di cui -eresia- ho preferito il libero remake di Zack Snyder L’alba dei morti viventi?
JF Almeno ammetti l'eresia. Evidentemente qualche passo avanti lo stiamo facendo.
L'alba dei morti viventi di Snyder è un discreto omaggio, e trovo sia la cosa migliore fatta dallo stesso regista di cose repellenti quali 300 e Sucker punch.
Ma Zombi è Zombi. Un vero Capolavoro sociopolitico.
Oltre ad essere uno degli migliori esempi di horror umano, il mio prediletto.


Dai Ford, esci da 'sto bagno. Muoviti che anche a me i tuoi film fanno cagare!
6) Shining di S. Kubrick (1980)
JF Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca.
Cannibale? Dove sei, Cannibale!? Sono il Ford cattiiiiiiivo!
CK Almeno su Kubrick siamo d’accordo. Poi anche del Maestro ognuno di noi avrà le sue preferenze personali, però vedo che Shining ci trova come l’UNICEF uniti per la pace.
Piccolo spazio consiglio: capisco che ci sia gente che gli horror li evita come la peste, per paura di incubi o persino traumi (d’altronde lo scopo di un film horror davvero riuscito è proprio questo), io ad esempio per paura evito di fare bungee-jumping, però questo è un capolavoro cinematografico che tutti, e dico tutti, dovrebbero vedere.
Comunque dagli anni ’80 tutto qua? Niente Sam Raimi? Io me ne sbatto alla grande, ma qualche fordiano (quei due o tre seguaci che inspiegabilmente ti ritrovi e a cui rinnovo l’invito per passare tra le forze cannibali) non rimarrà per caso deluso e con le lacrime agli occhi?
JF Raimi è un grande, ma ho dovuto scegliere, e dieci erano proprio pochi. Inoltre, non ho certo bisogno di trucchi da campagna elettorale come i tuoi.
Chi mi conosce lo sa, come diceva il saggio.
CK Il problema è: ma chi 'tte conosce? Uhaahaha


"Tenetemi chiuso qui, ma non fatemi più vedere Nosferatu!"
7) Il seme della follia di J. Carpenter (1995)
JF Senza dubbio, il Carpenter più incredibile che mi sia mai potuto gustare dal primo all'ultimo minuto.
Al contrario dei filmetti che dovrebbero essere divertenti ed ironici indicati da Cannibale, qui abbiamo davvero un regista che si intende di umorismo nero mescolato al terrore. E come se non bastasse, ci mette pure quel tanto di meta-Cinema per trasformare la ricerca di Sutter Caine in un vero e proprio viaggio nell'incubo.
Il bambino che invecchia sulla bicicletta nel buio e la proprietaria dell'albergo ancora oggi riescono ad inquietarmi quanto basta.
CK Oltre a Shining e Kubrick, pure questo film di John Carpenter mette (sorprendentemente) d’accordo sia Ford che il Cannibale, quindi se ancora non l’avete fatto recuperatelo ORA!


"Ford, maledetto: la pagherai per averci fatto sorbire Vampyr!"
8) Shaun of the dead di E. Wright (2004)
JF La pellicola horror - perchè, a conti fatti, è di un horror che stiamo parlando - più irriverente, spassosa e geniale dell'ultimo decennio non poteva mancare dall'arzilla e varia lista fordiana.
Wright e la premiata ditta Pegg&Frost prendono tutto il meglio della mitologia romeriana e lo filtrano attraverso il più caustico degli humour britannici, infilando una scena memorabile dopo l'altra senza dimenticarsi dei clichè del genere.
L'assedio al pub con Don't stop me now in sottofondo è un pezzo da antologia.
Per non parlare del fatto che tutto il talento visivo che il regista esploderà nei film successivi passa da qui.
Una delle visioni obbligatorie per ogni amante di Cinema che si rispetti.
Anzi, una visione obbligatoria per tutti. Altrimenti sono bottigliate!
CK Oh, finalmente un film divertente! Persino in un genere in genere spassoso ed esaltante come l’horror sei riuscito a rifilarci della mattonazze allucinogene con il tuo solito barboso fordismo al gusto di Valium. Qui almeno hai scelto di fare il simpatico con un’ottima e notevole pellicola british, con un solo difetto: levate gli inascoltabili Queen dalla colonna sonora che sulle note di “Don’t stop me now” sembra di stare in Notte prima degli esami! E questo sì che è pauroso lol.
JF I Queen in quella scena ci stanno dai dio. E per quanto strasdoganati e commerciali, restano comunque mitici, e un pezzo grosso dell'infanzia di un'intera generazione.
Se poi tu temi che la virilità del buon Freddy metta in ombra la tua, allora temo dovrete risolverla a colpi d'asta (di microfono, ovviamente).
CK Sarebbe più corretto dire: una grossa vergogna dell'infanzia di un'intera generazione. Di cui io, per fortuna, non faccio parte!


"Hai visto che sfigato James Franco in 127 ore?"
"Già davvero un pirl... hey, non riesco più a muovermi..."
9) The descent di N. Marshall (2005)
JF Neil Marshall è l'orgoglio del Cinema horror europeo attuale. Un tizio rozzo e cattivo, con attributi da vero braveheart scozzese.
Sono anche certo che possa bere parecchio e sia di compagnia.
Un sacco di pregi molto apprezzati da queste parti, dunque.
Ma soprattutto, è l'autore di uno dei più tosti horror mai visti dai tempi d'oro degli anni ottanta, un incubo in cui il peggio è figlio delle scelte e delle follie delle sue protagoniste.
Oltre al fatto che riesce a fare saltare sulla sedia con una discreta facilità.
E quando non è così, è una sinfonia di ossa rotte, sangue ed aria rubata ai polmoni del pubblico.
Roba da grandi, insomma. Cannibale, copriti gli occhi o vai a nanna.
CK Ford, se riesci a spiegarmi in maniera chiara cos’ha di speciale questo film ti dico che sei bravo per la prima (e unica) volta in questa sfida bloggare! La prima scena è molto ben girata, poi le cose degne di note nella carriera di questa presunta stella cometa già precipitata del cinema inglese che è Marshall (orgoglio del cinema europeo attuale, ma sei ubriaco???) sono finite e si sprofonda in un buco nero (anche a livello di contenuti) insieme alle protagoniste spericolate e idiote più del James Franco di 127 ore, nonché in un mare di noia condito da mostri improbabili e da una disperata lotta alla sopravvivenza. Niente che non si sia già visto e fatto molto meglio in altri film ancora più claustrofobici come ad esempio il notevole Cube - Il cubo, il “padre” di Saw – L’enigmista.
Che poi i film horror fanno leva sulle nostre paure interiori e a me sinceramente situazioni extreme come queste non mi coinvolgono per niente, sarà perché io non andrei mai a calarmi dentro una caverna quindi di ‘ste squilibrate che per divertirsi si vanno a rintanare (rintronare) in una caverna me ne sbatto le palle! Se vuoi vacci te Mr. Ford, laggiù in fondo. E restaci pure insieme alle tue lagne di film da catalessi.
Io dopo averlo visto (anzi, già mentre lo guardavo) sono andato a nanna tranquillamente: paura zero, solo tanta ma tanta noia tipicamente fordiana!
JF Non c'è bisogno di una caverna, per muovere alcuni sentimenti. Quella è solo una cornice.
E la cosa spaventosa e terribile di questo film è proprio il lato selvaggio dell'Uomo che viene fuori. Un pò come per Haneke.
Solo un pò più gore.
Ma se non l'hai visto, meglio per te. Goditi la tua infanzia, finchè dura.
CK Tu invece goditi la tua vecchiaia, che un piede (ma forse anche due) ce l'hai già nella fossa, mio caro (rob) zombie!
JF Me la godo eccome, sulla mia veranda con il fucile puntato sulla tua testolina!


No Ford, nemmeno con 'sta fototessera mi sa
che te la danno la patente...
10) La casa del diavolo di R. Zombie (2005)
JF Io sono il diavolo, e sono qui per fare il lavoro del diavolo.
La frase culto pronunciata da Otis pare quasi il monito di Zombie, che prende il meglio di Tarantino e Rodriguez, lo mescola al già buon lavoro sul precedente La casa dei 1000 corpi, e lo trasforma nel road movie più massacrante - e stiamo parlando di vittime - della Storia del Cinema recente, in cui tutto pare andare in una direzione e poi ci si ritrova a parteggiare per i mostri in fuga dalle autorità violente.
Un paradosso della società neanche fosse Romero, con una colonna sonora da urlo, un cast che più in parte non si potrebbe, ironia - questa sì, mica A prova di morte! - ed un finale sulle note di Free bird che è una manna dal cielo per ogni Ford che si rispetti.
Bye bye, Cannibale!
CK Rob Zombie sia in campo musicale che cinematografico vale davvero poco e di arrivare ai livelli di Rodriguez, per non citare nemmeno Tarantino che sta proprio su un altro pianeta, di sacrifici satanici ne deve ancora fare molti! Con questo filmetto (tra l’altro un sequel e io odio i sequel, soprattutto quelli pessimi di film già in partenza brutti assai) almeno hai abbandonato il vestitino da professore per indossare lo smanicato da tamarro metallaro (con tanto di clown mascherato, altro segno fordiano distintivo), e infatti si vedono i risultati ahahah. Questo film è davvero inconsistente, con una cattiveria stereotipata e tra l’altro una puntata di Settimo cielo fa molto più paura! Però certo che se a te The descent e questo La casa del diavolo sembrano tra i miglior film de paura dell’ultimo decennio, quando già The House of the Devil che IO ti ho consigliato è 1000 volte superiore, te credo che poi ti vai a rifugiare nei film di 100 anni fa…
Comunque sto ancora aspettando: quali sarebbero i film davvero spaventosi della tua lista? Questo è solo qualitativamente spaventoso ahahah!
JF Evidentemente anche se sono un tamarro metallaro con smanicato ho un occhio per il montaggio, la regia e l'utilizzo della colonna sonora migliore del tuo e più simile a quello del vecchio Quentin, che un film del genere non solo l'avrebbe voluto girare al posto di quella cagatina di A prova di morte, ma se l'è sognato ogni secondo per tutti gli anni del suo oblio precedente ai Bastardi.
La cattiveria stereotipata di Rob Zombie non è nulla rispetto a quella ridicola del tuo amico Wes Craven e dei suoi Scream da facce slavate.
Ghostface finisce in una pozza di sangue e poi ben centrifugato nella lavatrice di violenza orchestrata da Spaulding e la sua indimenticabile famiglia.
The house of the devil è carino, ma se La casa del diavolo ti sa di già sentito, non so cosa pensare: in fondo il film che TU mi hai consigliato è un sapiente mix de L'esorcista e Rosemary's baby - altri due Capolavoroni rimasti fuori per il rotto della cuffia -.
E giusto per mettere le cose in chiaro: solo con Machete Rodriguez si è avvicinato al Rob Zombie di questi due film.
CK Tarantino è il più grande regista vivente, Rob in quanto Zombie è al massimo il più grande cretino senza talento non vivente! Un paragone tra loro due è impietoso un po' quanto quello di Kurt Cobain con Kid Rock. O Cannibal Kid con Mr. James Ford ahahahahah
JF Tarantino è il più grande regista vivente quando ci sono in giro Scorsese, Eastwood, Malick, Kitano, Sokurov, Bela Tarr, Haneke, giusto per citarne alcuni, è davvero una bestialità degna di un reietto del Diavolo. Complimenti, Cannibale, la tua conversione è ormai avvenuta! Aahahahahahahahah!
CK Ah dimenticavo: ti ringrazio per non avere inserito nel tuo elenco (noioso più di quello telefonico) anche quel “capolavorone” de L’esorcista, che mi aspettavo visto che secondo me è uno dei film più pallosi di sempre (e non solo in ambito horror) ed è quindi un perfetto manifesto del Fordismo. E moh adesso mi prendo una vacanza, perché per un po' dei tuoi film da coma non ne voglio più sapere!
JF Puoi andare anche nello spazio, ma non fuggirai alla mia fantalista di fantascienza!

Il prossimo appuntamento sarà con un altro genere cinematografico (forse la fantascienza?) e io prego affinché sta volta Mr. Ford ci risparmi le sue menate di film e ci regali qualche pellicola più divertente e godibile, un po' come le mie. Anche se ahimé ne dubito...

venerdì 27 maggio 2011

Sca**o rising

Valhalla Rising
(Danimarca, UK 2009)
Regia: Nicolas Winding Refn
Cast: Mads Mikkelsen, Gary Lewis, Jamie Sives, Alexander Morton e altri tizi inespressivi
Genere: noia mortale
Se ti piace guarda anche: La corazzata Potemkin, The limits of control, Empire, Il paziente inglese

Trama semiseria
Un tizio che non si fa la doccia da almeno 3 anni (e la cosa non sembra nemmeno dispiacergli troppo) va in giro insieme a un gruppo di zoticoni incappucciati che lo tengono prigioniero. A un certo punto il tizio si libera e fa una strage. Ho già cercato di tirarla per le lunghe, visto che non succede nient’altro.
Eh sì, è un film davvero avvincente, scoppiettante oserei dire.

Recensione cannibale
Persino il protagonista s'è cavato gli occhi per non vedere il film
Se la vostra idea di divertimento è guardare un branco di uomini mezzi nudi che lottano in mezzo al fango, potete affittarvi un porno gay oppure in alternativa guardarvi questo film.
Praticamente è come 300, solo molto più noioso. E già quello non è che fosse il massimo del divertimento, però almeno più glamour e ogni tanto capitava qualcosa. Valhalla Rising invece è davvero una delle robe più noiose mai viste. Avete presente quando Marino Bartoletti parla in tv? Ecco, questo film è ancora più letale.
Il problema non è che il film sia quasi totalmente muto. Il problema è che quando parlano rimpiangi non sia un film totalmente muto. Il problema non è nemmeno che sia quasi totalmente privo di una colonna sonora, perché pure in questo caso, nei pochi momenti in cui si fa sentire un accompagnamento musicale, questo risulta davvero fastidioso.

Tanto per dare una botta di vita al tutto, gli attori sono inespressivi, con la sola eccezione del bambino che ha il solo e unico merito di aver proprio ‘na bella faccia da pirla.
La scelta di dividere il film in capitoli è allora la sola idea di narrazione qui presente. Per animare un po’ la trista situazione allora cosa facciamo? Tu lo sai? No? E allora, massì, mettiamoci dentro qualche attimo visionario. Giusto qualche lampo con un cranio rosso, che fa tanto inquietante. E poi? E poi basta, c'abbiamo già riempito un'ora e mezzo con tutte queste grandi idee, vuoi mica metterci altro?

Massimo Boldi ti direbbe: faccia da pirla!
Ma in sua assenza te lo dico io: faccia da pirla!
Se per voi sceneggiatura, recitazione, colonna sonora, presenze femminili o comunque anche solo presenze maschili vagamente umane non sono poi così importanti, allora in questo film troverete pane per i vostri denti. Se invece volete restare svegli, rivolgetevi da un'altra parte.
La cosa che dispiace è che a livello visivo la pellicola è curata e ha alcuni momenti decenti; sono quindi sicuro, oddio proprio sicuro sicuro da metterci la mano sul fuoco magari no, che quando il regista danese Refn avrà tra le mani una sceneggiatura decente riuscirà a fare qualcosa davvero degno di nota. Il precedente Bronson era un film interessante ma che già soffriva di una sceneggiatura deboluccia, mentre questo Valhalla Rising ne ha una con cui sarebbe già stata una missione kamikaze girare un corto, figuriamoci un film da un’ora e mezza... e grazie a Dio che non dura di più!
La sua prossima pellicola Drive comunque promette bene: Refn non ha curato la sceneggiatura (il suo punto debole) e si è limitato alla regia (per cui ha vinto il premio all’ultimo Cannes) e nel cast ci sono Carey Mulligan, Ryan Gosling, Christina Hendricks (la rossa di Mad Men) e Bryan Cranston (il protagonista della serie Breaking Bad).

Ci mancavano solo i simil-Avatar, ci mancavano...
A volte capita di vedere delle mattonate di film che lì per lì ti fanno appisolare, però poi al termine della visione se ci rifletti sopra hanno il loro perché e il loro senso di esistere. Nel limbo di questo Valhalla ogni tanto sembra affiorare qualche momento di riflessione che vorrebbe essere profondo sulla religione e sulla brutalità dell’uomo, peccato che rimanga solo una vaga ombra di riflessione. Una pellicola fatta di grandi vuoti, e basta. Non stupisce allora sia un film altamente consigliato dal mio nemicoamico nemico blogger Mr. Ford. E con questo credo di aver detto proprio tutto. (Ringrazio comunque Mr. Ford, perché se la visione è stata tragica perlomeno mi sono divertito a scrivere la recensione).
Ah, un ultimo aggiornamento dal mondo medico: mi è stato comunicato che alcuni dottori hanno cominciato a somministrare questo film ai loro pazienti insonni. E, indovinate un po’, i risultati sono stati sorprendentemente positivi. Chi ha bisogno del Valium, quando in circolazione ci sono pasticche pasticci di questo livello?
(voto 3)

Il già di per sé noioso trailer è ingannevole, perché in realtà il film è molto peggio.
Volete la verità su Osama Bin Laden? È morto dalla noia guardando questo film!

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