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venerdì 27 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 30 ALLA 21


La classifica dei film preferiti nel corso del 2013 qui su Pensieri Cannibali non conosce pause. Giorni di festa o meno, si va avanti a oltranza e si sale più su. Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 visionate ieri, oggi è la volta delle pellicole dalla 30 alla 21.
Pronti?
Via!

30. Before Midnight
Ce la farà questa volta Ethan Hawke a scaricare la Delpy?
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
A una ventina d'anni di distanza da Prima dell'alba, Ethan Hawke continua a stare insieme a Julie Delpy. Date un Oscar a quest'uomo... per la recitazione?
No, per la sopportazione.

Pregi
- Non è solo un sequel, ma un terzo capitolo di quella che ormai è diventata una saga indie. Ed è al livello dei due precedenti: incredibile!
- È sempre un piacevole rivedere cosa combinano Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy), anche se lei non ricordavo fosse tanto odiosa...
- L'ambientazione greca.
- Dialoghi ancora una volta brillantissimi e un finale eccellente.

Difetti
- Si tratta pur sempre di un terzo capitolo, quindi alcune idee cominciano a essere un po' riciclate.
- Belli, bellissimi i dialoghi, ma certo che questi due non stanno zitti manco un secondo...

Scena cult
Il finale


29. Killer in viaggio
Ammazza che vacanze!
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Trama semiseria
Tina e Chris vogliono andare in vacanza. Visto che Columbine e Auschwitz a loro sembrano dei posti troppo allegri, decidono di fare un tour per la campagna inglese. Ammazzando chi gli capita a tiro.

Pregi
- Film cattivissimo e con uno humour nero diabolicamente divertente.
- I due protagonisti sono una delle coppie più strambe mai viste sullo schermo.
- La colonna sonora molto anni '80, usata in maniera ironica e magistrale in alcune sequenze chiave.

Difetti
L'idea della coppia criminale non è poi nuovissima, si vedano Bonnie e Clyde, Natural Born Killers o il recente God Bless America.

Canzone cult
Frankie Goes to Hollywood "The Power of Love"

28. Mood Indigo - La schiuma dei giorni
In the mood for indigo
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Trama semiseria
Romain Duris e Audrey Tautou inventano un nuovo ballo: lo sbircia sbircia. Il video dei due che danzano finisce su YouTube, fa milioni di visualizzazioni e loro diventano più famosi di PSY e degli Ylvis, quelli di "The Fox". Ovvero, tempo due giorni e nessuno si ricorderà più chi sono.

Pregi
- Prima parte molto frizzante.
- Alcune scene di pura meraviglia, come il primo appuntamento "volante" dei due protagonisti.
- Michel Gondry mette a disposizione tutto il suo talento e le sue invenzioni visive. Non avendo ancora letto il romanzo di Boris Vian da cui è tratto il film non so quanto ci sia di suo e quanto dello scrittore francese, però ce comunque abbastanza di che godere.

Difetti
- Nella seconda parte, quella più drammatica, non tutto funziona alla perfezione.
- Michel Gondry ha fatto di meglio. Però oh, è pur sempre un film di Michel Gondry.
- Audrey Tautou: ancora non riesco a capire se più mi piace o più non mi piace. E forse non lo capirò mai.

Ballo cult
Lo sbircia sbircia, sulle note di "Chloé" di Duke Ellington.

27. Solo Dio perdona
Solo Dio ha più fans di Ryan Gosling
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Trama semiseria
Ryan Gosling alle prese con una terribile storia di vendetta: qualcuno gli ha fregato lo stilosissimo giubbotto con lo scorpione di Drive e così lui non trova pace finché non lo trova. Una volta beccato il responsabile del furto, il solito orientale fissato con il karaoke, gli dice: "Sei un bruttone e con te non ci gioco più," e se ne va via gridando: "Voglio la mamma!".

Pregi
- Nicolas Winding Refn gira alla grandissima, la fotografia è fantastica e visivamente la pellicola è uno splendore.
- Ryan Gosling alle prese con uno dei suoi tipici personaggi silenziosi pur senza strafare regge molto bene.
Kristin Scott Thomas nei panni della madre di Ryan Gosling è idolesca. Ed è pure una bella MILFona.

Difetti
- Pellicola emotivamente freddina.
- Il tema della vendetta non è proprio nuovissimo...
- Nicolas Winding Refn dirige sempre alla grande, ma il film nel complesso non è all'altezza del suo precedente Drive.

Canzone cult
Proud "Tur Kue Kwam Fun (You're My Dream)"


26. Come un tuono
Come fregare le fans di Ryan Gosling
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Trama semiseria
Ryan Gosling gira un film in auto e fa la figura del figo. Poi ne fa un altro in motocicletta ed è ancora più figo. Quindi decide di darsi al triciclo ed è figo pure lì sopra. Ma come fa?

Pregi
- Ryan Gosling in moto.
- Più che un film solo, sono 3 film in uno.
- La prima parte ricorda Drive. E la cosa non dispiace.
- Bella la parte conclusiva con i due attori rivelazione Emory Cohen e Dane DeHaan (quest'ultimo già visto anche in Chronicle).

Difetti
- Eva Mendes imparare a recitare proprio no, eh?
- La seconda parte del film è decisamente inferiore alla prima e alla terza.

Attore cult
Ryan Gosling

25. Wolf Children
Giovani lupi mannari crescono, e senza manco mettersi a torso nudo
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Trama semiseria
Hana fa sesso non protetto con un lupo mannaro e 9 mesi dopo gli nasce una figlia lupacchiotta. Passa un po' di tempo, Hana va con un altro lupo mannaro e altri 9 mesi dopo gli nasce un figlio, anch'esso lupacchiotto. Al che realizza una cosa: "La devo smettere di andare con tutti 'sti lupi e accoppiarmi con un'aquila. Io so' della Lazio!"

Pregi
- Un film su dei lupi mannari che non sconfina nei territori del teen-fantasy. Miracolo dell'anno!
- Una pellicola d'animazione giapponese dallo stile delicato e incantato al livello dei migliori lavori di Hayao Miyazaki, nonostante in questo caso la regia sia di Mamoru Hosoda.
- Wolf Children alterna bene momenti comedy e drama, in alcuni momenti sa far scoppiare la risata, in altri emoziona non poco.

Difetti
- Qualche lungaggine di troppo qua e là.

Personaggio cult
Yuki

24. La fine del mondo
Cornetto alla birra
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Trama semiseria
Degli ex compagni di liceo si ritrovano dopo anni per fare un tour alcolico dei pub della loro cittadina e bere quanta più birra possibile. A causa di uno sciopero dei Forconi, tutta la birra proveniente dalla Germania è però bloccata sul confine con l'Austria e in vendita resta solo la birra marca "birra". Per il gruppo di amici, questa è davvero "la fine del mondo".

Pregi
- Una delle commedie più spassose dell'anno, ma possiede anche un velo di nostalgia non da poco.
- Degnissima ed epica chiusura per la Trilogia del Cornetto firmata da Edgar Wright e con protagonisti Simon Pegg e Nick Forst.
- La vicenda fantascientifica, per quanto piuttosto elementare e parecchio ironica, funziona meglio della maggior parte delle pellicole sci-fi "serie" viste di recente.
- Ottima colonna sonora primi anni '90 con Blur, Suede, Happy Mondays e altre figate made in Britain.
- Birra. Tanta birra.

Difetti
- Il tema della rimpatriata tra ex compagni di scuola non è proprio il più innovativo o mai visto nella storia del cinema. Stesso discorso per quanto riguarda l'invasione aliena.
- Finale così così.

Personaggio cult
Gary The King (Simon Pegg)

23. To the Wonder
Terrence Malick si crede Dio e forse lo è veramente
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Trama semiseria
Ben Affleck si fa Olga Kurylenko e poi si fa Rachel McAdams, mentre fuori dal set si fa pure Jennifer Garner.
Insomma, Ben Affleck si fa un sacco di figa.

Pregi
- Lo stile registico di Terrence Malick. Tanti lo imitano, nessuno le eguaglia.
- Il cinema di Malick non va considerato come narrativa, ma come poesia. E To the Wonder è una poesia meravigliosa.
- 'Sta Olga Kurylenko non è solo una bella donzella, ma quando si impegna sa essere pure un'attrice valida.

Difetti
- Non raggiunge i livelli paradisiaci di The Tree of Life (fatevi il segno della croce ogni volta che nominate questo film, per favore) di cui rappresenta una specie di fratellino minore, ma comunque non è privo di un fascino tutto suo.
- Le scene girate con Jessica Chastain sono state tagliate nel montaggio finale. Whaaat?
- Terrence, non potevi tagliare le sequenze con Javier Bardem?
- Ben Affleck è meglio come regista che come attore. Su questo pochi dubbi.

Scena cult
Lo strip di Olga Kurylenko al supermercato.

22. Il passato
Il passato di verdura fa schifo, Il passato il film no
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Trama semiseria
L'iraniano Ahmad torna in Francia apposta per divorziare da Bérénice Bejo.
Ma è scemo?

Pregi
- Il regista Asghar Farhadi dopo Una separazione ha realizzato una nuova storia su una separazione, ancora più intricata a livello di sceneggiatura e più matura a livello registico.
- È un dramma teso come un thriller.
- Un cast da applausi dove, tra i bravi Ali Mosaffa e Tahar Rahim, viene fuori per intensità soprattutto Bérénice "The Artist" Bejo.

Difetti
I dialoghi sono di ottimo livello ma forse sono persino troppi, visto che i momenti migliori della pellicola sono paradossalmente proprio i pochi senza parole.

Attrice cult
Bérénice Bejo

21. Oh Boy, un caffè a Berlino

Trama semiseria
Tom Schilling è un ragazzo di Berlino che non ha mai bevuto un caffè, un vero caffè espresso italiano, in vita sua. Un giorno decide allora che non può più vivere senza averlo provato e gira per tutta la città cercandone uno. Allo Starbucks non se ne parla, nei ristoranti gli danno solo dei crauti, nei pub servono solo birra a fiumi, allo zoo i ragazzi vogliono venderli giusto della droga. Alla fine entra in un barettino gestito da un italiano che gliene fa uno, lo beve e si lamenta: "Ma che schifo, è amaro!". Il ragazzo si ritrova a questo punto senza più uno scopo nella vita.

Pregi
- È uno di quei piccoli gioiellini di cui innamorarsi, senza capirne nemmeno bene il motivo.
- Oh Boy è una pellicola con uno humour grottesco perfetta per una visione piacevolmente leggera, eppure in grado di lasciarti dentro anche qualcosa di profondo.
- Il bianco e nero farà molto radical-chic, ma ci sta alla grande.

Difetti
Si tratta dell'opera prima del regista tedesco Jan Ole Gerster e, insieme alla freschezza, ciò comporta pure la presenza di qualche ingenuità e di qualche passaggio a vuoto. Com'è giusto che sia, per un esordiente.

Attore cult
Tom Schilling


domenica 3 novembre 2013

OH BOY, IL CAFFE’ SOPRA BERLINO




Oh Boy, un caffè a Berlino
(Germania 2012)
Titolo originale: Oh Boy
Regia: Jan Ole Gerster
Sceneggiatura: Jan Ole Gerster
Cast: Tom Schilling, Friederike Kempter, Marc Hosemann, Katharina Schüttler, Justus von Dohnányi, Andreas Schröders, Katharina Hauck, Ulrich Noethen, Leander Modersohn
Genere: crucco
Se ti piace guarda anche: Manhattan, Una storia vera, Good Bye, Lenin!


Non sono un patito di caffè, se qualcuno nel mondo se lo stava chiedendo, e non credo. A Berlino mi è però capitato di bere un caffè, ma solo perché ero davvero devastato e in hangover e in tali circostanze un caffè me lo prendo volentieri. C’è chi se lo piglia tutti i giorni, altrimenti non riesce a vivere, io preferisco gustarmelo in occasioni particolari, ma in ogni caso il caffè è un piacere e se non è buono che piacere è?
Non ricordo se il caffè era buono, i ricordi del trip a Berlino sono un po’ offuscati, d’altra parte credo sia stata la città più devastante in cui sia mai stato, oltre che una delle più affascinanti. A Berlino si respira Cultura e Storia da tutte le parti e, anche se sei un idiota e ogni riferimento a me è completamente voluto, ti senti più intelligente soltanto a camminare tra quei viali enormi o a prendere la metro che attraversa la città sia sotto che sopra la superficie.


Prendere un caffè a Berlino può essere però un’impresa ardua, come ci dimostra questo film, Oh Boy, un caffè a Berlino. Una pellicola con un titolo del genere di cosa può parlare?
Fondamentalmente di un ragazzo, un ventenne e qualcosa, sostanzialmente un nullafacente che ha abbandonato l’università, e di 24 ore nella sua vita, mentre cerca di farsi un caffè nella sua città, Berlino. Ce la farà?
Uno spunto grottesco per un film che fa del grottesco la sua filosofia. Il protagonista, il belloccio Tom Schilling, passa da una situazione assurda all’altra, attraversando non solo Berlino ma vari risvolti esistenziali, dalle relazioni con un paio di fanciulle (tra cui la sosia crucca di Reese Witherspoon, Friederike Kempter) al rapporto col padre, fino all’amicizia e alla morte. Quasi come se ci trovassimo in un road movie alla Una storia vera, solo ambientato nella capitale tedesca, con un protagonista giovane che non va in giro su un tosaerba e insomma non è che c’entri poi così tanto con Una storia vera, se non che nel suo approccio bizzarro e nel suo vagare continuo in qualche modo me l’ha ricordato. Così come mi ha ricordato anche l’ironia e l’importanza dell’ambientazione cittadina nel cinema di Woody Allen.

"Reese Witherspoon crucca, a chi?"

Oh Boy è una delle visioni più gradevoli in cui mi sono imbattuto quest’anno. È una pellicola leggera e questo lo intendo come un gran complimento. Sa essere profondo, ma senza fartelo pesare. È girato in un bianco e nero essenziale, possiede un gusto raffinato, è attraversato dall’inizio alla fine dagli splendidi dialoghi scritti dal regista e sceneggiatore esordiente Jan Ole Gerster. È un’osservazione non pretenziosa sull’assurdità della vita. Della vita di oggi e più in generale della vita e basta. Un film piccolo, e anche questo sia inteso come un complimento, una chicca che va giù veloce, da assaporare con calma, da gustare attimo per attimo, perché un film è un piacere e se non è buono, che piacere è?
E Oh Boy, un caffè a Berlino più lo mandi giù e più ti tira su.
(voto 7,5/10)




giovedì 24 ottobre 2013

OSCURE PRESENZE NEI CINEMA




Ci sono delle oscure presenze che si aggirano nei cinema, questa settimana.
Sono dei film potenzialmente interessanti. Ebbene sì. Era da un po’ che non se ne vedevano e invece ora sembrano tornare ad occupare le sale italiane. In quanto oscure presenze, potrebbero rivelarsi ingannevoli e magari si tratta soltanto dell’ombra di bei film, però è già qualcosa. Ma non facciamo troppo rumore per non spaventarli.
Invito quindi il co-conduttore di questa rubrica sulle uscite cinematografiche MrFord a evitare il suo solito passo da carro armato e fare piano.
Schhh, schhh…
Ecco a voi i film in arrivo questo weekend.
Schhh, schhhh, silenzio in sala…

"Davvero accurati questi ritratti di tuo padre. Bravo Fordino!"
Dark Skies – Oscure presenze di Scott Stewart
Il consiglio di Cannibal: oscurate WhiteRussian!
Thriller-horror-fantascientifico guardabile ma non memorabile. Gli appassionati del genere possono comunque dargli una possibilità e, considerando che appartiene al genere sci-fi, e pure a quello a thriller ed è pure un pochetto horror, è indirizzato a un sacco di gente. Ford, che è appassionato di un altro genere di film, i film brutti, può anche astenersi.
Post cannibale a breve.
Il consiglio di Ford: un'oscura presenza, quella del Cannibale!
Thriller discreto che mescola horror e sci-fi che è stato una positiva sorpresa: iniziato a vedere con la stessa voglia di un reprise di The tree of life si è invece rivelato piacevole e teso fino alla fine, ricordandomi cose come il recente The conjuring o Sinister, uscito l'anno scorso.
Non sarà il titolone del secolo, ma fa il suo sporco lavoro. E funziona senza dover necessariamente sbracare in un finale buonista. Meno male.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Scusate, ogni volta che penso a WhiteRussian mi viene da piangere."
La vita di Adele di Abdellatif Kechiche
Il consiglio di Cannibal: è da una vita che voglio vederlo
Ai più distratti, come MrFord, segnalo che questo non è il film biopic sulla vita della cantante Adele. Si tratta invece della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes e sarà sicuramente una delle visioni più interessanti di questa fine 2013, anche perché si preannunciano 3 ore di lesbicate d’autore. Cosa chiedere di più a un film?
Vista l’ottima accoglienza ricevuta, è già pronto il sequel. Si chiamerà La vita di Ford e sarà un western-fantasy stile Wild Wild West su un uomo dei nostri giorni che crede di essere un vecchio cowboy. Il protagonista sarà Sylvester Stallone e la regia sarà di Michael Bay. In pratica non so quanto c’entrerà con il film originale…
Il consiglio di Ford: almeno non abbiamo dovuto attendere una vita per vederlo anche in Italia.
Il buon Peppa Kid, cui piace fare il sapientone e invece a stento conosce Abdellatif Kechice, non vedrà l'ora di menarsela parlando di questo film come il più grande degli espertoni.
Io, invece, attendo con il cuore e la testa quello che promette di essere uno dei film più interessanti dell'anno, ultima fatica di un regista che fino ad ora non mi ha mai deluso. Speriamo che la vicinanza del mio antagonista non porti male!

"Ma quando arrivano le rece di Pensieri Cannibali e WhiteRussian?
Facciamo qualcosa. Ad esempio, hackeriamo di nuovo MrFord..."
Il quinto potere di Bill Condon
Il consiglio di Cannibal: sarà il quinto porchere?
Questo è il film rischio dell’anno.
L’idea di un film su Julian Assange e su Wikileaks era molto intrigante. Quando però sono venuto a sapere che Julian Assange ha accusato la pellicola, parafrasando un pochino le sue parole, di essere una cagata colossale e di non riportare assolutamente la verità dei fatti, l’entusiasmo è parecchio sceso. Considerando che alla regia c’è l’atroce Bill Condom, pardon Bill Condon, che ha firmato Breaking Dawn 1 e 2, i due episodi più agghiaccianti della già discutibile saga di Twilight, il rischio disastro è altissimo. Non a caso negli USA è partito in maniera pessima. Anzi, più che pessima, visto che ha fatto il peggior incasso d’apertura del 2013 tra i film distribuiti in molte copie.
Poteva andare peggio?
Solo se Wikileaks tra i suoi documenti segreti diffondeva delle immagini di MrFord nudo…
Il consiglio di Ford: il quinto potere? Quello di Ford che sconfigge il Cannibale ad ogni nuova Blog War!
Bill Condon per gli amici Condom è uno degli spauracchi peggiori che la settima arte possa avere, ancor più di gentaglia come Michael Bay o Lars Von Trier. O Marco Goi.
L'idea che possa aver sfruttato da par suo una delle vicende potenzialmente più interessanti degli ultimi anni mi fa gelare il sangue nelle vene neanche fossi un bromantico vampiro in stile Twilight, dunque credo che eviterò questo film come se fosse una fumante zuppa d'aglio.

"Punto tutti i miei soldi sulla carta: "Ford è un pirlone"".
"Signore, lei ha appena vinto un milione di dollari!"
Runner Runner di Brad Furman
Il consiglio di Cannibal: I run away from Ford
Justin Timberlake + Ben Affleck + Gemma Arterton = un cast niente male in un film che invece promette abbastanza male. Dovrebbe trattarsi infatti di un mediocre thrillerino sul mondo del gioco d’azzardo su cui è meglio non puntare troppo. Finirò per vederlo comunque, ma senza correre. Preferisco risparmiare il fiato per fuggire a gambe levate dai film consigliati da Ford.
Il consiglio di Ford: corriamo via da questi film, e soprattutto da quelli che consiglia il Cucciolo Eroico!
Filmetto inutile ma probabilmente innocuo buono per quelle serate da neuroni zero che di tanto in tanto servono a riequilibrarsi dopo settimane di lavoro particolarmente intense.
Non credo proprio finirà in cima alla lista, ma se dovesse capitarmi, non correrò a perdifiato per fuggirgli.
Un po’ come con il Cannibale, che attenderò in agguato per la prossima battaglia.

"Piovono soldi!"
"Qualcuno deve aver di nuovo scommesso che Ford è un pirlone.
E naturalmente ha vinto."
Cani sciolti di Baltasar Kormákur
Il consiglio di Cannibal: ancora sciolti? E legateli!
Di Cani sciolti avevamo già parlato quest’estate. Pensavo fosse uscito nell’indifferenza generale e invece è stato rimandato a questo weekend. Sempre nell’indifferenza generale. È il classico film action fordiano che promette un grado di originalità pari allo zero e un livello di noia pari all’infinito. So già che Ford cercherà di vendercelo come un capolavoro assoluto, ma con lui c’è solo una cosa da fare: Smithers, libera i cani!
Il consiglio di Ford: sciolgo una compressa di cicuta nel drink del Cannibale per festeggiare il mio imminente compleanno.
La distribuzione italiana è proprio una cosa curiosa: questo film, perfetto per atmosfere e tamarraggine per il pieno del solleone estivo, è stato inspiegabilmente dirottato ad autunno inoltrato, periodo in cui il suo potenziale di svago risulterà quantomeno dimezzato.
Peccato.
Comunque non me lo perderò, anche perchè promette di essere una di quelle cose tremendamente fordiane che tengono lontano il mio rivale.

"Due birre in arrivo per Cannibal!
Il WhiteRussian per Ford? No, quello non lo serviamo."
Justin e i Cavalieri valorosi di Manuel Sicilia
Il consiglio di Cannibal: valorosi coloro che andranno a vederlo
Ed ecco il solito filmetto d’animazione che farà andare in brodo di giuggiole il pubblico dei più piccoli, Ford compreso. Scopiazzando un po’ Brave e un po’ Dragon Trainer, un nuovo cartone fantasy storico che costringerà il povero Fordino a portare suo padre al cinema. Se non siete obbligati, però, o miei cavalieri valorosi, potete anche saltarlo con il vostro destriero.
Il consiglio di Ford: valoroso, ovvero l'opposto di Pusillanime Kid.
Filmetto d'animazione fondamentalmente ed inesorabilmente inutile scopiazzato selvaggiamente da pellicole ben più interessanti che faccio finta di non aver neppure visto inserito nella lista delle uscite: mi basta Peppa Kid come cartone animato, per questa settimana!

"Ma possibile che, da quando esiste quel blog,
il WhiteRussian sia stato bandito da tutti i bar del mondo?"
Oh Boy, un caffè a Berlino di Jan Ole Gerster
Il consiglio di Cannibal: Oh old man, un caffè a Lodi
Film tedesco che sembra originale e molto meritevole. In patria è stato apprezzatissimo, rivedere Berlino anche se solo su uno schermo è sempre un piacere, il trailer non è male e c’è pure il rischio che possa trattarsi di una di quelle pellicole radical-chic da me tanto amate e da Ford tanto disprezzate. E potrebbe essere proprio questo il vero valore aggiunto della seconda pellicola più promettente della settimana dopo La vita di Adele.
Il consiglio di Ford: Oh, c'è nessuno!? Un caffè a Casale.
Berlin è uno dei dischi di Lou Reed che preferisco. A Berlino sono stati girati molti grandi film. Berlino è una delle mie città europee favorite.
Insomma, se non fosse che probabilmente il Cannibale e molto del pubblico radical chic che tanto detesto attenderanno ferventi questo titolo, potrei dire che mi incuriosisce quasi quanto quello di Kechiche: spero solo che per una volta non si riveli la solita fregnaccia d'essai e sia effettivamente interessante come promette di essere.

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