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lunedì 13 agosto 2012

Olimpiadi di Londra 2012: il medagliometro cannibale

Non avevo ancora parlato delle Olimpiadi 2012.
Perché?
Un po’ perché le ho seguicchiate giusto un pochino, e non mi hanno nemmeno appassionato più di tanto. Un po’ perché mi sto ancora chiedendo il perché sparare sia considerato uno sport…
Per quanto mi riguarda, PES, il bowling, il poker, il biliardo o il tiro con le freccette sono attività molto più sportive dello sparare. Per non parlare del surf o dello skateboard, due degli sport più fighi esistenti, finora manco presi in considerazione dal comitato olimpico. Ci manca solo che al loro posto tra 4 anni inseriscano pure il wrestling e poi siamo davvero a posto.
C’è da riflettere sul fatto che gli italiani abbiano conquistato un sacco di medaglie in pratiche violente come la lotta, le arti marziali e il pugilato, o comunque in sport armati: scherma, tiro con l’arco (battuta persino Katniss Everdeen), pistola, bazooka, lancio di bombe molotov… forza azzurri! Spacchiamo il mondo! Intendo: letteralmente spacchiamolo!
Sempre meglio comunque che avere degli atleti-robot-cyborg addestrati fin dalla culla come i cinesi…

"Daniel Craig, la smetta di guardarmi il culo!"
In tutta questa celebrazione dello sport (?) e dei valori agonistici (ciao ciao, Alex Schwazer!), ho comunque trovato delle cose interessanti.
La cerimonia d’apertura coordinata e supervisionata dal grande Danny “Trainspotting” Boyle, per quanto a tratti sia risultata una pacchianata, non è stata nemmeno malaccio. Quasi divertente la partecipazione della Regina Elisabetta insieme allo 007 Daniel Craig, ma soprattutto a livello musicale i britannici hanno saputo ovviamente tirare fuori delle perle. Al di là di quella mummia di Paul McCartney, hanno sfilato un sacco di giovani e interessanti artisti come Arctic Monkeys, Emeli Sandé, Frank Turner, Dizzee Rascal e Alex Trimble dei Two Door Cinema Club, oltre al tema musicale realizzato dagli Underworld.
E vogliamo poi dimenticare le Spice Girls nella cerimonia di chiusura?
Ehm, forse possiamo anche farlo...
Ma passiamo al vero e proprio medagliare cannibale, ancora più ambito (forse) di quello ufficiale.
Partendo dal top dei flop.



"Ciao Simona Ventura, sto arrivando! Ah, non conduci più te?"
Medaglia manco di legno
Federica Pellegrini e Filippo Magnini
Pompatissima, salutata come eroina nazionale, campionissima già inserita tra le leggende dello sport italico di tutti i tempi, la tanto attesa Federica Pellegrini s’è dovuta accontentare di due quinti posti nei 200 e nei 400 stile libero più un settimo posto nella staffetta. Al di là dei risultati, non è mai sembrata in gara e le prime sono apparse di un altro pianeta rispetto a lei.
Magari alle prossime Olimpiadi mi smentirà clamorosamente, ma a 23 anni il suo futuro sembra già più orientato a nuotare sulla riva dell’Isola dei Famosi piuttosto che in una piscina olimpionica.
Sempre meglio comunque del suo Filippo Magnini, atterrato a Londra come se dovesse diventare il nuovo re d’Inghilterra e manco qualificatosi per la finale. Visto che in Italia non è di moda assumersi le proprie responsabilità, ha quindi scaricato tutta la colpa sull’allenatore.
Con campioni così, chi ha bisogno delle schiappe?

E ora, spazio anche ai miei top personali di questi giochi olimpici.

Medaglia di bronzo
Oscar Pistorius
Per il Blade Runner dell’atletica, arrivare fino alle semifinali dei 400 e correre la finale della staffetta 4x400 sono state imprese pazzesche, più grandi di qualsiasi medaglia al collo. Impossible is nothing (no, Adidas, non te lo pago il copyright per questa frase!).


Medaglia d’argento
Usain Bolt
Persino troppo facile. Talmente veloce che per gli altri, che pure sono dei discreti fenomeni, non c’è storia. A Ginevra, anziché i neutrini, dovrebbero studiare Bolt. L’uomo più veloce della luce. E anche di Forrest Gump.


Medaglia d’oro
Michael Phelps
Chi, se non lui, sul gradino più alto del medagliere di Pensieri Cannibali?
Il cannibale di Baltimora non può che aggiudicarsi la mia personale prima posizione.
Con 22 medaglie conquistate in tutte le sue varie partecipazioni, di cui 18 ori (4 a Londra), è diventato l’atleta più titolato nella storia olimpica. Potere cannibale.

"Uff, mi devo accontentare di essere il secondo cannibale più famoso del mondo.
Macché Cannibal Kid! Il primo, naturalmente, è sempre Hannibal the Cannibal..."


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