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lunedì 28 novembre 2016

Let It Snowden! Let It Snowden! Let It Snowden!





Snowden
(USA, Francia, Germania 2016)
Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura: Kieran Fitzgerald, Oliver Stone
Cast: Joseph Gordon-Levitt, Shailene Woodley, Rhys Ifans, Nicolas Cage, Zachary Quinto, Melissa Leo, Tom Wilkinson, Joely Richardson, Timothy Olyphant, Scott Eastwood, Logan Marshall-Green, Ben Chaplin
Genere: informatico informativo
Se ti piace guarda anche: Il quinto potere, The Social Network, S.Y.N.A.P.S.E. - Pericolo in rete

Ho fatto richiesta all'ANSIA (Agenzia Nazionale Sicurezza Italiana Associata) per poter accedere ai dati riservati delle persone su Internet. Ho specificato che mi servivano per condurre “importanti analisi e ricerche per il mio blog Pensieri Cannibali”.
Loro mi hanno risposto: “Uhm... sì, ok, ci sembra una motivazione sufficientemente valida”. E così ora posso controllare in rete chi voglio in qualunque posto del mondo.

Chi guardare?
Diamo un'occhiata a quello che combina il mio blogger rivale, Mr. James Ford.
Vediamo la sua cronologia web: è andato sul suo White Russian, da buon egocentrico narcisista quale è, quindi su WWE.com, che speravo fosse un'associazione animalista e invece come prevedibile è un sito di wrestling, quindi è stato per circa 2 ore su www.beimaschionimuscolosi.org, e anche qui niente di sorprendente, e poi ha fatto un salto su www.bruttifilm.it, che credo sia il sito dove trova le pellicole di cui parlare sul suo blog.
Controlliamo la sua presenza sui social: su Facebook non è iscritto, su Twitter nemmeno, su Instagram figuriamoci, non ha manco WhatsApp sullo smart phone...

Certo che, se fossero tutti come Mr. James Ford, le preoccupazioni presentate da Oliver Stone nel suo ultimo film Snowden sarebbero del tutto vane. Nella pellicola si parla di come il governo degli Usa abbia controllato per anni il comportamento online di qualunque persona volesse. Non solo terroristi. Non solo criminali. Chiunque.

giovedì 24 novembre 2016

Come andare al cinema nonostante i film che danno





Cominciano a fioccare i primi film natalizi, ma non solo.
Vediamo tutto (o quasi) quello che arriva nelle sale questo fine settimana, insieme ai commenti del (purtroppo) solo e unico Cannibal Kid e del (per fortuna) solo e unico Mr. James Ford.

Snowden
"Potrei rivelare al mondo tutti i segreti di Mr. Ford...
peccato solo che sono talmente noiosi che non interesserebbero a nessuno."

giovedì 11 aprile 2013

IL CINEMA DELL’OBLIVION

Ma quanti film escono questa settimana?
Mille mila! Che fatica commentarli tutti, dannazione.
E quanti ce ne sono di interessanti?
Uno a dir tanto.
Quanti ce no sono di teribbili?
Parecchi. Più teribbili persino dei commenti miei e soprattutto del mio blogger nemico Lord Ford!

"Hey, ma dove ho già girato questa scena? Ah già, in Top Gun..."
Oblivion di Joseph Kosinski
Il consiglio di Cannibal: Ford? È già nell’oblio più assoluto!
Tom Cruise prova a uscire dal mezzo oblio in cui è finito con le sue ultime non imperdibili pellicole con un film intitolato paradossalmente proprio… Oblivion. Sarà una mossa azzeccata?
Difficile dirlo. Dal trailer e da quel poco che si sa, Oblivion rischia di essere l’ennesimo film sci-fi apocalittico già visto e stravisto e allo stesso tempo rischia invece di essere una piacevole sorpresa all’interno del genere, grazie anche al talento visivo esibito da Joseph Kosinski nel precedente Tron: Legacy. Chi lo sa?
Una possibilità è tirare una monetina e decidere se vederlo o meno.
L’altra alternativa è quella di lanciare una monetina, ma un sasso va ancora meglio, contro il Ford. Divertimento garantito per grandi e piccini!
Il consiglio di Ford: per combattere l'oblivion della mente del Cannibale sono necessarie bottigliate potenti!
In casa Ford si parla da settimane di questo film, un po’ perchè nonostante le inclinazioni folli il buon Tom resta uno dei nostri preferiti, un pò perchè Tron: legacy, ai tempi, era riuscito a mettere d'accordo perfino i due nemici giurati Ford e Cannibal.
Dunque, in un periodo in cui le uscite buone sono come miraggi, buttarsi a capofitto su questo sci-fi potenzialmente sorprendente pare quasi doveroso, anche perchè non veniamo proprio da un periodo memorabile.
Non fatevi dunque distrarre dall'oblio della mente di Peppa Kid, e date una possibilità a quella che potrebbe essere la sorpresa del week end.

"Te l'avevo detto che i film consigliati da Ford facevano quest'effetto,
ma tu pirla non ci credevi..."
L’ipnotista di Lasse Hallstrom
Il consiglio di Cannibal: non fatevi ipnotizzare
Non lasciatevi ipnotizzare da ‘sta roba. L’ipnotista è uno dei thriller più noiosi visti di recente. Una pellicolina svedese recitata maluccio che sembra più una fiction Mediaset che cinema vero e proprio. La storia poi è già vista e stravista, peggio di una puntata della miliardesima stagione di CSI. E poi ‘sti thriller nordici che tanto piacciono a Ford hanno rotto alla grande.
Recensione cannibale in arrivo a breve.
Il consiglio di Ford: bisogna essersi fatti ipnotizzare, per sopportare le recensioni del Cannibale!
Lasse Hallstrom ha chiuso la sua carriera negli ormai lontani anni novanta, e da tempo non azzecca un film manco per sbaglio. Non vedo dunque perchè dovrei perdere tempo con quella che pare robetta della peggior specie, considerato che in questi ultimi due mesi non ricordo una sola novità di sala in grado di soddisfarmi come si deve.
Se si continua così, mi ridurrò ad ascoltare i consigli del mio antagonista! Ahahahahah!

"Devo ricordarmi in futuro di non invitare più Ford alle anteprime stampa
dei miei film..."
Ci vediamo domani di Andrea Zaccariello
Il consiglio di Cannibal: ci vediamo mai
Aiutatemi che questa settimana non ce la posso davvero fare. Troppi film in uscita e soprattutto troppe stronzate italiane. La prima è questa. Io Enrico Brignano non lo reggo. Credo sia uno dei comici meno comici nella storia della comicità. È talmente scarso che non mi sta nemmeno troppo sulle palle, o comunque un po’ meno rispetto ad altri pseudo comici proveniente da Zelig e simili. Mi fa solo pena. Poi oh, se vi fa ridere sono contento per voi. A me fa più ridere il blog di Ford. E ho detto tutto uahaha.
Il consiglio di Ford: non credo che mi vedrai mai, Zaccariello.
Detesto il Cinema italiano di bassa lega recente.
Detesto Enrico Brignano.
Detesto Marco Goi. No, scherzo. Forse.
Comunque questo è uno di quei titoli che dovrebbero finire dritti nel cassonetto senza passare dal via.

"Fermo così! Ecco: sei uguale a Padre Ford."
11 settembre 1683 di Renzo Martinelli
Il consiglio di Cannibal: il più autorevole candidato al titolo di peggior film del 2013
Dai, mi state pigliando per il culo, vero?
Non sta succedendo per davvero.
Nella stessa settimana non solo un film con Enrico Brignano, ma pure la nuova “Opera” firmata da Renzo Martinelli?
Se c’è una sfida che Ford ha azzeccato tra le nostre Blog War passate è quella dei film peggiori della Storia, tra i quali svettava Il mercante di pietre, una delle cose più abominevoli che l’uomo abbia mai creato. E ora Martellatenellepalle, volevo dire Martinelli ci riprova con un film storico su un frate cappuccino che si preannuncia come un nuovo attacco all’islamismo, oltre che un nuovo insulto nei confronti del cinema. E dell’umanità.
Contro Martinelli, io e Ford siamo pronti per una Crociata comune!
Il consiglio di Ford: peccato per gli altri. Il Ford Award del peggio del 2013 è assegnato d'ufficio.
Martinelli. Renzo Martinelli.
Il regista peggiore della Storia del Cinema italiano. E non solo.
L'essere mitologico con il corpo umano e la testa di cazzo responsabile dell'abominevole Il mercante di pietre torna alla ribalta con il suo nuovo film.
Uno dei rari casi in cui perfino i due nemici più acerrimi della blogosfera si ritrovano dalla stessa parte a menare bottigliate con soddisfazione incontenibile.
Evitatelo, vi prego.
Che come se non bastasse, questo i soldi li ha già senza che possano arrivargliene altri.

"Madonna, che voglia di tirare un pugno in faccia a Ford!"
La città ideale di Luigi Lo Cascio
Il consiglio di Cannibal: non il film ideale
Luigi Lo Cascio è un bravo attore, anche se dopo il triplete I cento passi, La meglio gioventù e Buongiorno, notte si è decisamente attapirato. Adesso prova l’esordio alla regia con un film che sembra vicino al neorealismo e dunque ai gusti soporiferi del barboso Ford.
Certo, molto più allettante di Brignano e Martinelli, però persino WhiteRussian lo è…
Il consiglio di Ford: la settimana ideale? Quella senza film italiani.
Il buon Lo Cascio, così come Lasse Hallestrom, ha chiuso la sua carriera di attore ormai da anni, dopo aver infilato una manciata di stagioni memorabili culminate con il meraviglioso Buongiorno, notte.
Ora pare voglia reinventarsi da regista, ma onestamente le premesse non sono affatto quelle che, probabilmente, avrebbe voluto: il risultato, infatti, pare essere più noioso di uno dei monologhi cannibaleschi dettati dall'ego senza controllo.
Passo oltre, o come troppo spesso ho fatto di recente, passo ai recuperi.

"Certo che pure io devo smetterla di invitare Ford a vedere i miei film..."
Il volto di un’altra di Pappi Corsicato
Il consiglio di Cannibal: mi scappa la pipì, Pappi (Corsicato)
Dal trailer sembra sorprendentemente interessante. Una commedia dark dal sapore internazionale.
Il cast capeggiato da Laura Chiatti e Alessandro Preziosi fa scendere l’entusiasmo e le possibilità di ritrovarsi con una pellicola involontariamente ridicole si fanno alte. Però se non altro in Italia hanno realizzato un trailer che mi ha incuriosito. Ed è già qualcosa.
L’ultima volta che invece sono stato incuriosito da un post di Ford era il 1985.
Dite che allora non esisteva ancora il blog di Ford?
Il consiglio di Ford: il volto del Cannibale? Probabilmente non si mostrerà mai dal vivo a noi comuni mortali. Colpa dell'ego o della vergogna?
Onestamente non credo di poter affrontare un'altra settimana di questo genere.
E per una volta, non intendo dire accanto al mio sgradevole antagonista.
Una vagonata di uscite per il novanta per cento inutili e italiane. Davvero, basta.
Io e il Cucciolo vorremmo davvero scannarci parlando di film degni di questo nome.

Le uscite di questa settimana sono così eccitanti che queste sono
le uniche tette che potrete gustarvi...
Le avventure di Taddeo l’esploratore di Enrique Gato
Il consiglio di Cannibal: peggio di Peppa Kid, volevo dire Peppa Pig
Per spezzare le miliardate di uscite italiane, adesso ci arrivano pure delle bambinate dalla Spagna?
Ma dai, giusto Ford può volersi vedere sta roba con la scusa di avere un figlio, ma in realtà sarà lui a gasarsi come un bambino.
Certo che per avventurarsi in una visione del genere bisogna essere proprio degli esploratori coraggiosi…
Il consiglio di Ford: meglio il Cucciolo Eroico, che è tutto dire!
Ma stiamo scherzando!?!?
O come recita il titolo di un blog famoso che è fruttato un sacco di dindi alla sua autrice, "ma che, davero!?"
Se continuano ad essere distribuite schifezze atomiche di questo genere, prima o poi io e Peppa Kid ci convinceremo a realizzare un nostro film e di avere anche delle chances!

"Ca... Ca... Cannibal."
"Strana come prima parola, però bravo Fordino!"
Tutto parla di te di Alina Marazzi
Il consiglio di Cannibal: nessuno parla di questo film
Film che affronta il tema della maternità ed è dunque perfetto per la neo-mamma Ford.
Noi altri invece ce lo possiamo anche risparmiare tranquillamente…
Il consiglio di Ford: nessuno parla di Marco Goi.
Alina Marazzi è l'unica autrice degna di questo nome cui spetta l'ingrato compito di salvare il salvabile italiota in questa terribile settimana. Eppure, sarà che le mie energie si sono quasi esaurite per respingere una proposta ridicola dopo l'altra, non ho voglia di vedere neppure questo.
E questo la dice lunga a proposito dello stato della distribuzione della Terra dei cachi.

"Azz! Guido peggio di Ford..."
Midway - Tra la vita e la morte di John Real
Il consiglio di Cannibal: più verso la morte che verso la vita
Un horror ambientato in una casa sperduta in mezzo a un bosco?
No, ma dai. Non ho mai visto niente del genere. A parte giusto altri 3 milioni di film…
Oltre all’enorme originalità, l’impronta amatoriale di questo horror italiano non promette niente di buono.
Questa settimana più che tra la vita e la morte, cinematograficamente è smorta peggio del WhiteRussian dei tempi migliori.
Il consiglio di Ford: tra la vita e la morte sono gli spettatori dopo una settimana di questo genere!
L'ultimo horror ambientato nei boschi e made in Italy passato da queste parti è stato il pessimo Shadow di Zampaglione, che mi fruttò numerosi insulti raccolti da alcuni buontemponi della rete tenuti a bada da una serie di sonore bottigliate mie e del mio fratellino Dembo. E anche di Julez.
Non credo ripeterò l'esperienza.
Non tanto per la rissa da Saloon, quanto per la poca voglia di sorbirmi una schifezza.

Ford in spiaggia mentre gioca con un suo coetaneo.
Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo
Il consiglio di Cannibal: io non sono come James Ford!
Questa settimana lo strazio non finisce più. Sembra di essere in un film russo o turco consigliato da Ford.
Ci mancava solo un documentario, tra l’altro la milionesima pellicola italiana di questa settimana, su dei tipi che vogliono incontrare Sean Connery. Ce la faranno?
E soprattutto la vera domanda è: ma a noi che ce ne frega?
Il consiglio di Ford: io non sono Marco Goi, ma piuttosto che vivere un weekend in sala come questo, quasi quasi ci faccio un pensiero!
A memoria d'uomo, credo non sia mai esistito un weekend così terribile per quanto riguarda le proposte fornite dai nostri beneamati distributori.
Non commento neppure.

Un insolito Van Damme
Un’insolita vendemmia di Daniele Carnacina
Il consiglio di Cannibal: una solita settimana (di film dimmerda)
Un film sul cast di una soap-opera che sembra a sua volta più una soap-opera che un film.
Non ci avete capito niente?
Benvenuti dentro la testa di Ford!
Il consiglio di Ford: la solita merda. Quella cui, purtroppo, l'Italia ci sta abituando.
Ho deciso che non commenterò altri film italiani per almeno un mesetto. Basta. Davvero.
Piuttosto mi faccio una maratona di proposte teen del Coniglione.

"Ma no! Ma cosa ho scritto???
Volevo scrivere: Suca Ford!"
Chavez - L’ultimo comandante di Oliver Stone (da martedì 16 aprile)
Il consiglio di Cannibal: Fordez - L’ultimo (e basta)
Tra tanti docu e filmetti italiani, segnalo l’uscita la settimana prossima, anticipata non si sa bene perché a martedì, di un documentario firmato da Oliver Stone nel 2009. Il film è stato riscoperto solo adesso all’indomani della scomparsa di Chavez dalla distribuzione italiana e potrebbe rappresentare un punto di vista interessante, come sempre quando si tratta di Stone.
Il consiglio di Ford: Cannibalez, l'unica speranza di divertirmi in una settimana da buttare.
Dopo il ritratto di Castro, un altro documentario potenzialmente interessante firmato Oliver Stone giunto dalle nostre parti sfruttando la recente scomparsa di Chavez.
Considerate le proposte di questo fine settimana, direi che potremmo accoglierlo come se fosse il film più grandioso degli ultimi cinquant'anni.

venerdì 9 novembre 2012

La belva e le bestie

Le belve
(USA 2012)
Titolo originale: Savages
Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura: Shane Salerno, Don Winslow, Oliver Stone
Tratto dal libro: Le belve di Don Winslow
Cast: Blake Lively, Taylor Kitsch, Aaron Johnson, John Travolta, Benicio Del Toro, Salma Hayek, Demián Bichir, Sandra Echeverría, Emile Hirsch, Shea Whigham, Mia Maestro
Genere: pulp
Se ti piace guarda anche: Domino, Alpha Dog, Traffic, Natural Born Killers, Weeds

Solo perché vi racconto questa storia,
non vuol dire che alla fine io sia viva.

Una scena del tutto a caso dal film Le belve, che vede protagonisti
Aaron Johnson e Blake Lively le chiappe di Blake Lively.
La voce off di Blake Lively a inizio visione sembra scaraventarci in una puntata di Gossip Girl particolarmente tossica e sessualmente esplicita, giusto un pelo più influenzata da Viale del tramonto e American Beauty anziché da Dallas e The O.C.. Invece no. Invece non è Gossip Girl. Invece questa è la nuova pellicola di Oliver Stone. Oliver Stone, eccheccazzarola.
Ma torniamo al punto in cui tutto è iniziato, come la suadente voce della suadente Gossip Girl ci invita a fare. E allora partiamo dal titolo: Le belve. Un titolo molto tarantiniano che fa il verso a Le iene, per un film dalle tinte tarantiniane. Quello originale invece era Savages, parola che svolge un ruolo centrale all’interno della pellicola e che purtroppo non poteva essere tradotta qui da noi, poiché esiste già il film Selvaggi. Pellicola di Carlo Vanzina del 1995 parecchio sottovalutata ma che in realtà è la vera fonte d’ispirazione principale della serie Lost.
Pensateci su: non raccontano alla fine della fiera la stessa identica storia? E gli scontri tra Ezio Greggio e Antonello Fassari non ricordano un po’ quelli tra Jack e Sawyer? E il finale in cui finiscono nel Triangolo delle Bermuda non fa altrettanto sci-fi?

"Yes we canne! Perché se non fumi guardando questo film, godi solo a metà."
Dopo aver svelato questo mistero su Lost, torniamo ai selvaggi del film Savages. Selvaggi che hanno le fattezze glamour di una versione californiana dei The Dreamers di Bernardo Bertolucci.
Troviamo la bionda Blake Lively presa a sandwitch in un ménage à trois con i cannabis kids Taylor Kitsch (la serie Friday Night Lights, piuttosto che i dimenticabili Battleship e John Carter) e Aaron Johnson (Kick-Ass, ma anche il video dei R.E.M. “Überlin”). Il film potrebbe andare avanti con loro due che si scambiano nel letto con la gossip girl e credo nessuno avrebbe da lamentarsi troppo, però la sceneggiatura tratta da un romanzo di Don Winslow prevede ulteriori sviluppi. Un intreccio criminale parecchio incasinato e non troppo originale, che sfocia nel classico rapimento della sgnaccherona Blake Lively e in una serie di situazione che più che da un romanzo sembrano prese in prestito dalle missioni del videogame Grand Theft Auto.

"Se non fumi, godi solo a metà! Capito, chiappette d'oro?"
Oliver Stone negli ultimi tempi sembra un po’ riciclare se stesso: con W. su George W. Bush tornava sui sentieri politici di JFK, con Wall Street - Il denaro non dorme mai tornava sulla scena del delitto del primo Wall Street alla luce della crisi economica attuale e ora con Le belve torna agli anni ’90 pulp di U Turn - Inversione di marcia e Assassini nati. Tutti hanno paragonato i Savages ai Natural Born Killers, però, a guardarli più da vicino, sono creature molto differenti. Entrambi i film sono violenti, è vero, ma Assassini nati era una vera e propria riflessione sulla violenza. Qui c’è una violenza più action, più fumettistica, più divertente, se la violenza può essere considerata divertente. E se siete fan del pulp sapete che sì, può esserlo eccome.
Le belve è puro entertainment, prendere o lasciare. Un divertissement a tratti godurioso e piacevole, seppure tirato un po’ troppo per le lunghe. Al termine delle 2 ore e passa di visione di questo noir poco noir e molto solare, si rimane disorientati e storditi da una storia che non sembra sapere dove andare a parare, sensazione confermata pure dal doppio finale che ci spara.

"Qualcuno sa dirmi che fine hanno fatto i miei capelli?"
Il reparto attoriale è di gran prestigio e mescola giovani speranze (i tre glamour dreamers sopra citati) insieme a vecchie (ma non troppo) glorie, come i molto pulp John Travolta, Salma Hayek e Benicio Del Toro. Eppure nessuno convince in pieno. Blake Lively è più bona che brava a recitare, ma non è comunque una cagna totale, Aaron Johnson sarebbe bravo ma qui non si applica, e Taylor Kitsch continua a non convincere su grande schermo come faceva invece in tv in Friday Night Lights. Quanto a John Travolta, è solo l’ombra del Vincent Vega che era in Pulp Fiction, Benicio Del Toro sembra la brutta copia del suo personaggio in Traffic e Salma Hayek è invecchiata muy bien ma pure per lei vale la regola: più bona che brava. Per i cronici della cronaca, va annotata anche la presenza del sempre valido Emile Hirsch, ma gli è stato affidato un ruoletto davvero troppo minuscolo, quindi per lui scatta il senza voto come ai calciatori che entrano a 5 minuti dalla fine della partita.

"Se mi togliete la benda, vi dimostrerò che oltre a delle belle ciappette
ho anche molto da dire... Hey, ma perché state tutti ridendo?"
Le belve vanta poi una colonna sonora ultra cool che frulla di tutto e di più insieme, dai Massive Attack ai Talking Heads in versione bossanova, e sfoggia una regia di Oliver Stone in grado di gasare solo a tratti, specialmente all’inizio, poi anche lui si rilassa nell’atmosfera da cannabis di Ben & Chon e si appittisce in riprese piuttosto standard. Alla fine comunque ci si diverte e il ritmo è alticcio per quasi tutta la durata, sebbene la sceneggiatura sia priva di quei dialoghi ironici, geniali e ricchi di riferimenti alla pop culture che fanno la differenza tra uno script ordinario e un capolavoro tarantiniano.
Una pellicola pulp dal contenuto pressoché inesistente, ma di splendida superficie. Non una Stone miliare nella carriera di Oliver, però comunque un film che ha il suo perché. Anche se non credo di aver ancora capito quale.
(voto 7+/10)


giovedì 25 ottobre 2012

Le belve di Satana

"Ma dimmi te se dovevo farmi convincere da Ford a mascherarmi come un wrestler..."
Settimana d’autore, questa qua.
Questo weekend tornano infatti sugli schermi italiani Oliver Stone, Bernardo Bertolucci e Michael Haneke.
E sti capperi!
Per dei film d’autore, ci vanno naturalmente anche dei commenti d’autore, quelli garantiti dal vostro fido Cannibal Kid.
Ad abbassare il livello qualitativo cinematografico ci pensano però un’altra serie di uscite che si preannunciano meno prelibate, così come i miei autorevoli commenti sono bilanciati da quelli sballati e oserei direi perfino spregevoli usciti dalla mente sempre più malata di Mr. James Ampliford.
Ma ora basta: spazio ai film!

"Sono talmente ansioso di conoscere l'opinione cannibale
sul nostro film, che non ho nemmeno voglia di fare all'amore con te, Blake."
Le belve di Oliver Stone
Il consiglio di Cannibal: le belve di Stone ci piacciono, quella belva di Ford no!
Oliver Stone non è sempre garanzia di capolavoro, però è sempre garanzia di pellicola quanto meno interessante. E qui sembra tornare sui sentieri maligni di Natural Born Killers, il suo film che personalmente preferisco. Super cool poi il cast in cui tra i tanti svettano la gossip girl Blake Lively e il kick ass Aaron Johnson.
In più, è tratto da un romanzo di Don Winslow che mi pare non avesse convinto molto il mio blogger rivale Ford. Il che non può che giocare a favore della pellicola!
Il consiglio di Ford: poco fumo e tanta erba!
Partiamo dal principio: io adoro Don Winslow, ed alcuni dei suoi romanzi sono tra i miei preferiti in assoluto nell'ambito del crime novel. Purtroppo, Le belve è stato il suo lavoro che meno ho amato: troppo spocchioso e palaniukiano, autocelebrativo e finto giovane. Ed ecco che non faccio neppure in tempo a bottigliarlo che Stone ci piazza un film con uno dei fordiani nascenti - Taylor Kitsch, il Riggins di Friday Night Lights - che potrebbe diventare la proposta tamarra del mese.
Non nutro grandissima fiducia, e sento già i finti saputelli del Cinema che lo bolleranno come un cult imperdibile, ma di sicuro in settimana non si troverà di meglio. A meno che non corriate a rivedervi Killer Joe.

"Sono talmente preso dalle lettura del libro di Cannibal,
che non ho nemmeno voglia di fare all'amore con te, bella figona sconosciuta."
Io e te di Bernardo Bertolucci
Il consiglio di Cannibal: io e te, Ford. Non saremo mai amici.
Una pellicola teen firmata da un regista ultrasettantenne? Bernardo Bertolucci fa il ggiovane con questo Io e te, film che ha già scatenato entusiasmi e qualche critica. A quasi dieci anni dal suo ultimo piuttosto riuscito, seppure non un cult assoluto, The Dreamers, Bertolucci mi ispira fiducia. In fondo, è pure lui un po’ come Oliver Stone, capace di fare pellicole più o meno riuscite, ma che se non altro difficilmente lasciano indifferenti.
Io e te, Ford?
Non esiste nessun “io e te”. Esiste modestamente un Dio, cioè io, e poi, a parte, esiste un te, che se ne sta per i cavolacci suoi.
Il consiglio di Ford: io e te, Cannibale, non possiamo essere uniti in amicizia neppure da Bertolucci!
Il ritorno in sala di uno dei grandi Maestri del nostro Cinema dovrebbe da solo valere il biglietto ed il consiglio a scatola chiusa. Purtroppo, però, con il tempo ho imparato a diffidare di Bertolucci quasi quanto io diffidi dei consigli cinefili del Cannibale, considerata la delusione e le bottigliate scatenate da alcuni suoi lavori universalmente riconosciuti come filmoni - Io ballo da sola o Piccolo Buddha, tanto per citarne un paio -. Considerato che sono ancora in arretrato con Garrone, Virzì, Ciprì e Bellocchio, questo passa in quarta fila. Per essere buoni.

"Smettila di volermi rubare l'Ampliford. Fattene uno tuo, Ford!"
Amour di Michael Haneke
Il consiglio di Cannibal: amour. Per Ford? Ma no, per Haneke!
Michael Haneke, regista bastardissimo quanto geniale, alle prese con un film d’amore?
Ne potrebbe venire vuori qualcosa di davvero particolare e inaspettato, un po’ come Cannibal alle prese con un action, o Mr. Ford alle prese con un bel film.
Dopo quel capolavoro de Il nastro bianco, le aspettative per la Palma d’Oro di Cannes 2012 sono alte, altissime, anche se, certo, la storia d’amore tra due vecchini sa più di fordianata che di roba per fine young cannibals.
E comunque arriverà nelle solite 2 sale in croce in tutta Italia e quindi ci toccherà aspettare l’arrivo in rete… pardon, l’uscita in DVD.
Il consiglio di Ford: un amour di film, finalmente!
Haneke. Ovvero Funny games, Il tempo dei lupi, Niente da nascondere, Il nastro bianco. Questo è il suo nuovo film. Ha vinto la Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes. Se ve lo perdete, giuro che appena mi capitate sotto mano vi pesto più di quanto pesterei Suocera Kid. E voi tutti sapete bene quanto lo pesterei.

"Mi è piaciuta un sacco l'ultima visione consigliata da Ford,
però adesso vado a sboccare!"
The Possession di Ole Bornedal
Il consiglio di Cannibal: ne conosco già uno, di tipo vittima di una Possession, e mi basta
Filmettino horror della settimana, che in periodo halloweenesco potrebbe suscitare anche una certa curiosità, ma che con grande probabilità si rivelerà la solita schifezzina buona giusta per i palati meno raffinati e più fordiani.
Se voglio passare un Halloween davvero terrorizzante poi, non c’è film che valga quanto un giro dalle parti di WhiteRussian.
Buah ah ah!
Il consiglio di Ford: tenete il Cannibale chiuso nella scatola!
Horror di matrice demoniaca che mi attrae quasi meno di quell'abominio di L'altra faccia del diavolo, e che può essere finirò per guardare giusto per avere l'ennesimo possibile candidato per la classifica del peggio dell'anno che si avvicina a grandi passi con il Nachele. Una robetta, comunque, che farà cagare sotto il mio antagonista dal cuore deboluccio ma che, probabilmente, nel sottoscritto susciterà soltanto grasse risate.

"Al cinema con Ford??? Devo anche rispondere?"
Alla ricerca di Nemo di Andrew Stanton
Il consiglio di Ford: basta, basta, basta con le riedizioni in 3D. Cazzo.
Come tutti voi ben sapete, adoro la Pixar e la quasi totalità della sua produzione. Nemo è uno dei titoli di maggior successo degli ormai mitici e suddetti Studios, e pur non essendo tra i miei più amati è sempre
riuscito a conquistarmi. Ma davvero, non voglio più vedere un film già visto in sala giusto per
spremere ancora un pò i poveri cristi costretti a portare i bambini a rimbambirsi con il 3D.
Davvero. Che queste operazioni siano messe fuorilegge.
Il consiglio di Cannibal: alla ricerca del cervello di Ford
Io queste riedizioni in 3D eviterei persino di commentarle, ma bimboFord ci tiene proprio e quindi mettiamo pure queste tra le uscite della settimane…
Alla ricerca di Nemo è tra i film più carini della ruffianissima Pixar, ma certo non è un capolavoro. Rifare uscire una pellicola così recente solo per scucire qualche soldo col treddì è poi un’operazione che ormai non riesce a fregare nemmeno i più ingenui come Ford. Capito, Pixar?

"Ambra, non è che devi offenderti tutte le volte che ti dico che come
attrice fai pena. E' così, punto e basta. Guarda Ford: ormai sa di essere
un blogger ridicolo e non se la prende nemmeno più quando glielo ricordo..."
Viva l’Italia di Massimiliano Bruno
Il consiglio di Cannibal: abbasso l’Italia
Ci sono quelli che si vantano di essere nazionalisti e io invece no.
Io sono antinazionalista e antifordista. Soprattutto antifordista.
Ford invece non so se sia antinazionalista, ma di sicuro so che è anticinema.
Dopo un (presumibilmente) classico horrorino poco horrorifico come The Possession, ecco che Viva l’Italia potrebbe rivelarsi la classica italiana molto horrorifica. La classica commediola poco divertente con per di più pretese di satira socio-politica sul nostro paese. La presenza di Ambra Angiolini nel cast fa pensare al peggio, però il regista Massimiliano Bruno con la sua opera prima Nessuno mi può giudicare aveva fatto un film non bello, assolutamente no, ma (quasi) decente. Chissà se riuscirà a ripetere l’impresa, perché fare un film italiano decente ormai è una vera impresa. Quasi come trovare una soluzione alla crisi.
Economica?
No, del blog WhiteRussian. Sono settimane che non azzecca più un post decente…
Il consiglio di Ford: viva l'Italia, se per una settimana evita di proporci schifezze nostrane in sala.
Sarebbe stato davvero molto strano incappare in un weekend privo della consueta uscita inutile made in Terra dei cachi. Questa, in particolare, pare talmente tanto inutile da farmi rivalutare il valore del mio avversario, il non plus ultra dell'inutilità Cucciolo eroico. Comicità spicciola, Placido scatenato, politica o presunta tale, e Rocco Papaleo. Basta parte seconda. Mettiamo fuorilegge anche lui.

martedì 3 maggio 2011

Hollywood rules the world

C'era una volta, in un tempo nemmeno troppo lontano, un mondo in cui le sceneggiature dei grandi eventi erano scritte da una banda di perfidi autori composta da Quentin Tarantino, Oliver Stone, gli autori della serie 24 e Darren Aronofsky (quest'ultimo giusto per incasinare ulteriormente le trame): 11 settembre, tsunami, catastrofi nucleari, rivolte popolari, guerre al terrore, disoccupazione, crisi economica, bunga bunga party... Dopo il terremoto in Giappone e la guerra in Libia il mondo ha però deciso di dire basta e licenziare queste menti malate, visto che le loro sceneggiature stavano diventando troppo splatter e violente per il pubblico di minorenni, che è anche quello che interessa maggiormente gli investitori pubblicitari.
E allora c'è stato un cambio di registro radicale con una serie di storie tutte nuove e dal taglio molto diverso: un matrimonio reale da favola tra il principe azzurro e una morta di fame figlia di minatori (però gnocca e con una sorella dalle gran belle chiappe), una beatificazione improvvisa di un simpatico anziano il cui unico miracolo in vita era stato arrivare alla fine di una messa senza addormentarsi e, ciliegina sulla torta, la morte del nemico pubblico numero 1, il lupo cattivo, lo spettro che infestava i nostri peggiori incubi da 10 anni, il cattivone Osama Bin Laden.
Ma chi si cela in realtà dietro a queste melense sceneggiature mondiali?
Naturalmente il nuovo ghost writer ingaggiato è Nicholas Sparks, l'autore di Le pagine della nostra vita, Le parole che non ti ho detto, I passi dell'amore, Dear John e The Last Song.
Avete voluto un mondo felice? Poi però non lamentatevi se si rivela una palla colossale...

lunedì 25 ottobre 2010

Il denaro non dorme mai. Gordon Gekko nemmeno

Wall Street – Il denaro non dorme mai
(USA 2010)
Titolo originale: Wall Street: Money Never Sleeps
Regia: Oliver Stone
Cast: Shia LaBeouf, Michael Douglas, Carey Mulligan, Josh Brolin, Frank Langella, Vanessa Ferlito, Susan Sarandon, Eli Wallach, Oliver Stone, Charlie Sheen
Genere: alta finanza
Links: imdb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Wall Street, W., American Psycho, L’inventore di favole, Thank You For Smoking

Siete nella cacca. Ancora non ve ne rendete conto, ma siete la generazione dei 3 niente: niente lavoro, niente stipendio, niente risorse. Davvero un gran bel futuro.

Money never sleeps. Il denaro non dorme mai. Parte con uno slogan in stile horror alla The Ring (anche Samara non dorme mai!) il sequel di Wall Street. Se quel film riusciva a rendere una fotografia vivida gli scintillanti superficiali anni 80 in tutte le loro contraddizioni, questo ritorno al futuro prova a fare lo stesso con la crisi economica attuale.

Gordon Gekko is back. Dopo 8 anni di galera è un uomo libero. Lo so che in Italia può sembrare una cosa fantascientifica, ma Gekko per le sue porcate da broker finanziario disonesto e per le sue frodi fiscali è finito sotto processo e persino in galera. Da noi sarebbe un film sci-fi.
Quando esce di gattabuia con ciò che aveva lasciato all’ingresso, telefonino preistorico compreso, ad attenderlo all’uscita non c’è nessuno, mentre una limousine arriva a prendere un gangsta-rapper rilasciato. Fin dalle prime inquadrature capiamo quindi che i tempi sono cambiati, il mondo è cambiato da quegli anni 80 che dominava. Ma Gordon Gekko e quelli come lui sono davvero cambiati? Dalla recente crisi finanziaria potete dedurre facilmente che la risposta è no. Anzi, sono proprio questi squali dell’economia la principale (seppure non unica) causa scatenante di tutta la merda che dobbiamo subire oggi.
Gekko per molti aspetti sembra Berlusconi: egocentrico, ambizioso, avido. Disonesto. Con la differenza che Gekko non è sceso in campo in politica per evitare il carcere. E il carcere l’ha cambiato, almeno in parte. Almeno un po’. Forse.

Questa volta Gekko fa team con il novello Charlie Sheen Shia LaBeouf, un broker che sta per sposare la figlia proprio di Gordon che ha le splendide fattezze di Carey Mulligan, dopo l’educazione sentimentale di An Education ormai pronta per il grande passo.
Tra i difetti della pellicola possiamo annovererare una leggera verbosità, qualche minuto di lunghezza di troppo (come in qualunque film di Oliver Stone che si rispetti) e un finale un po’ così, non del tutto convincente. Però Wall Street – Il denaro non dorme mai è un film di una grandezza esagerata, rappresentato con una classe d’altri tempi eppure in grado di raccontare alla perfezione la società e l’economia di oggi; un raro caso di sequel necessario, giunto con la sceneggiatura giusta al momento giusto che non fa assolutamente rimpiangere l'originale.

La regia di Stone si concede varie finezze, con un montaggio superlativo, un’ottima colonna sonora firmata soprattutto David Byrne & Brian Eno e un cast eccellente (forse il migliore quest'anno dopo Inception). Shia LaBeouf non sarà un attore fenomenale, però è un mio idolo personale e con il look leccato da broker sembra perfettamente a suo agio. Su Carey Mulligan non posso essere imparziale perché penso di amarla, lei e quel suo faccino triste anche quando ride. Josh Brolin è un gigante come al solito e c’è una particina per Vanessa Ferlito, la bomba sexy del tarantiniano Grindhouse – A prova di morte (quella che ballava la lap-dance, per intenderci). Immancabile e simpatico poi un piccolo cameo per Charlie Sheen e comparsata davanti alla cinepresa pure per Oliver Stone.
È ancora lui l’uomo che, con film come Natural Born Killers o il sottovalutato W. su George W. Bush, sa raccontare la società americana (e non solo quella) meglio di chiunque altro. Che anche lui non dorma mai?
(voto 8)

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