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sabato 28 novembre 2015

Cannibal Music - I dischi di novembre 2015





Da Kurt Cobain a Papa Francesco, i (folli) dischi del mese. Per la serie: i discografici non sanno davvero più che inventarsi pur di fare qualche soldo.
Il Natale si avvicina e questo vuol dire che non solo nei cinema escono i filmoni commerciali, ma pure il mercato della musica si adegua e si prepara a spremere le tasche della gente, in qualunque modo possibile. Nelle ultime settimane sono allora tornati in campo alcuni dei nomi di maggior presa presso il grande pubblico. Oltre ad Adele che si è meritata un post a parte, a contendersi le vendite del periodo festivo e pre-festivo sono in tanti e tra loro spunta persino il nome di Papa Francesco, che cerca di rubare le fan a One Direction e Justin Bieber.
In attesa di scoprire chi vincerà la sfida delle vendite natalizie, Adele a parte che sta già superando qualsiasi record, ecco il mio giudizio su alcuni lavori usciti negli ultimi giorni. La collezione musicale più variegata dell'anno e, forse, di tutti i tempi.

Kurt Cobain “Montage of Heck: The Home Recordings”

sabato 3 gennaio 2015

CANNIBAL MUSIC AWARDS – IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA MUSICA DEL 2014





Volete gustarvi i premi musicali peggiori del mondo, giusto dopo gli Mtv Music Awards e i Grammys?
Bene, siete arrivati nel posto giusto perché oggi qui su Pensieri Cannibali vanno in onda gli ambitissimi Cannibal Music Awards 2014.
Prima di vedere i vari premi assegnati, ricapitoliamo velocemente i Top 20 album e le Top 20 canzoni dell'annata selezionati da questo blog.


sabato 31 maggio 2014

GUIDA GALATTICA ALLE BOY BAND





Questa settimana l’appuntamento con le guide galattiche di Pensieri Cannibali si occupa di musica impegnata, quella delle Boy Band.
Basta considerare i poveri ragazzi delle boy bands come della semplice carne, dei corpi privi di alcun talento musicale. Nel corso della storia, queste particolari formazioni apparentemente (o forse nemmeno troppo apparentemente) create dal mondo del business hanno infatti saputo tirare fuori un sacco di buona musica. Va buò, un sacco, diciamo un pochino. Andando a cercare in mezzo alla spazzatura, qualcosa di decente la si tira fuori. Il post di oggi cerca allora di rivalutare la musica delle boy band, per quanto parzialmente e per quanto possibile, mentre la settimana prossima ci sarà spazio anche per le girl band, che pure lì ce n’è di grande musica… più o meno.

Come si è arrivati al proliferare di casi umani band di successo di oggi come i One Direction, o un po’ meno di successo come i vari The Wanted, Big Time Rush, Union J e The Vamps?
Tutto è iniziato, almeno credo, negli anni Sessanta. A livello di seguito di massa, con tanto di fans che si strappavano capelli e mutandine, tutto è partito con i Beatles. Con questo non intendo sostenere che i Beatles siano stati una boy band, che se no mi fanno chiudere il blog subito, ma solo che i livelli di isterismo da loro provocati sono paragonabili a quelli che poi avrebbero scatenato le varie boy band. Un po’ come i Duran Duran negli anni ’80, altra non boy band che però ha avuto un seguito da boy band.

Cosa distingue un gruppo “normale” da una merdosa boy band?
Il fatto che queste ultime siano per lo più costruite a tavolino da un manager. A questo punto qualcuno potrà sostenere che anche i Sex Pistols lo siano, visto l’importante ruolo rivestito dal manager Malcolm McLaren, e in un certo senso sono in effetti stati la prima boy band punk, ma non divaghiamo. In questa sede si parla di boy band pop.
I primi casi storici sono stati gli Osmonds, i Monkees e i Jackson 5 di un giovanissimo Michael Jackson. Tutto è partito da loro e a questi gruppi sono poi succeduti nei 70s e negli 80s i Bay City Rollers, i Menudo di Ricky Martin, i New Edition, i Bros e i New Kids on the Block. Sono stati questi ultimi i veri padrini della scena pop successiva, con l’esplosione negli anni ’90 di una marea di boy band dall’incredibile popolarità: Take That e East 17 dal Regno Unito, Backstreey Boys e *N SYNC dagli USA, più una marea di loro cloni vari. E l’Italia se n’è stata a guardare?
No, perché abbiamo avuto i Ragazzi italiani, gruppo dall’enorme popolarità famoso per brani come…
Ma hanno mai fatto delle canzoni, ‘sti Ragazzi Italiani?

Tralasciando il caso nazionale, dopo l’invasione mondiale di gruppi canterini e ballerini durata fino ai primi Anni Zero, nel periodo successivo la moda delle boy band è (per fortuna) passata di moda, per tornare (purtroppo) con prepotenza di recente con orde di ragazzine arrapate per i One Direction. Fine della Storia.
Cioè, non so se mi spiego: questa sì che è Cultura musicale. Dove lo trovate un altro sito che vi fornisce simili nozioni di base fondamentali?

Sulle note di “Boy Band” dei Velvet, via ora alla Top 10 delle mie canzoni preferite cantate da boy bands e a fondo post, se ci tenete, trovate pure una ricca playlist Spotify.

Top 10 – Le 10 canzoni delle boy band preferite da Pensieri Cannibali


10. Blue "One Love"



9. New Kids on the Block “You Got It (The Right Stuff)”



8. 5ive “Everybody Get Up”



7. East 17 feat. Gabrielle “If You Ever”



6. N Sync “Bye Bye Bye”



5. Boyzone “Isn’t It a Wonder”



4. The Monkees "I'm a Believer"



3. Jackson 5 “I Want You Back”



2. Backstreet Boys “Everybody (Backstreet’s Back)”



1. Take That “Back for Good”


Ecco la boy-band playlist su Spotify di Pensieri Cannibali.

giovedì 5 settembre 2013

ONE DIRECTION: THIS IS NOT CINEMA (AND THIS NOT MUSIC)




Con l’arrivo di settembre, ci si aspetterebbe la fine dell’estate cinematografica italiana fatta di niente. Ci si aspetterebbero le grandi uscite, le pellicole importanti, i film belli, invece…
Si finisce per rimpiangere i saldi da cinemino estivo, visto che le new-entry di questa settimana si preannunciano particolarmente terribili.
Dico solo: One Direction.
Dico solo: Vin Diesel.
Dico solo: il mio blogger enemy preferito Mr. James Ford, anche in questa nuova annata 2013/2014 ahimé e ahinoi al mio fianco a commentare le uscite cinematografiche.

"Ford, guardaci: siamo dei duri più di The Rock e Stallone!"

"Fico, una macchina! Peccato che nessuno di noi abbia l'età per guidarla..."
One Direction: This Is Us di Morgan Spurlock
Il consiglio di Cannibal: one direction, quella opposta all’ingresso in sala
È arrivato, è arrivato!
Il film più atteso dell’anno da Mr. James Ford è arrivato!
Fa tanto l’uomo duro, quello vecchia scuola, ma in gran segreto è il fan bimbominkia numero 1 della teen band sensation del momento. Non preoccupatevi, comunque: il loro successo è stato tanto rapido, quanto rapida sarà la loro scomparsa. Nel frattempo però è arrivato persino il film documentario, che cercherà di spiegarci il perché siano tanto amati. Una cosa che se volete può spiegarvi anche Ford, risparmiandovi il prezzo del biglietto del cinema.
A sorpresa, la regia di questo docu è curata da Morgan Spurlock, quello di Super Size Me, film che non ho mai visto perché, da appassionato di cibo spazzatura dei fast-food, temo che se lo vedessi potrei non mettere mai più piede in un McDonald’s. Da un regista del genere dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?
Mi sa di no. Sarà solo una bimbominkiata, e pure di quelle clamorose.
Il consiglio di Ford: c'è solo una direzione, per il Cannibale. Quella che porta il suo grugno contro il mio pugno.
Cominciamo la settimana del rientro decisamente male.
Morgan Spurlock, regista del decisamente noto Supersize me, intossicato dal junk food si è dato alla realizzazione di un documentario che rivel i retroscena del fenomeno One Direction, uno dei gruppi più inutili della storia della musica.
Ovviamente non sto neppure a sprecare una parola rispetto al fatto di evitarlo come la peste, più che altro mi chiedo cosa cazzo possa passare per la testa dei ragazzini che spenderanno la loro paghetta per correre in sala a guardare i loro idoli con le lacrime agli occhi.
Cannibal, tu me lo sai spiegare?

"Io mi fingo cieco! Non per la pensione d'invalidità,
ma solo per avere una scusa per non andare a vedere il mio film."
Riddick di David Twohy
Il consiglio di Cannibal: cazzo riddick?
Terzo capitolo per la saga di Riddick. Io c’avevo provato, a vedere il primo episodio di questa serie, Pitch Black, ma m’era sembrato una schifezza assoluta, oltre che una noia mortale, e non ero manco riuscito a guardarlo fino alla fine. Mi sono quindi perso con enorme piacere il seguito The Chronicles of Riddick e lo stesso farò con questo, lasciando la visione al patito dei muscolazzi Ford, che oltre al sempre più bollito Vin Diesel qui si ritroverà pure il suo amichetto Bautista. Chi vuole vedere del cinema con dei veri attori, lasci invece perdere wrestler e cantanti teen fordiani…
Il consiglio di Ford: Riddick spacca!
Onestamente, non ho mai amato Vin Diesel: rispetto agli altri action heroes della sua generazione mi pare quello più bollito, e lo stesso personaggio di Riddick era stato abbandonato dal sottoscritto dopo il pur divertente Pitch black. Eppure, complice il rientro dalle vacanze, sento di aver bisogno di una tamarrata con tutti i crismi per riprendermi dallo shock delle ferie finite, e prometto addirittura, per l'occasione, di recuperare il secondo capitolo del franchise, che ai tempi avevo bellamente ignorato.

"Ford è come i leoni: meglio guardarlo da molto lontano!"
Il mondo di Arthur Newman di Dante Ariola
Il consiglio di Cannibal: Il mondo di James Fordman fa schifo, quello di Arthur Newman speriamo sia un po’ meglio…
Un film che in genere snobberei in maniera molto snob, in questa settimana tragica mi appare come la pellicola più vedibile tra tutte, e di gran lunga. Nonostante la presenza di Colin Firth, attore che sopporto a fatica, se non altro c’è anche Emily Blunt, e in più la storia di un uomo che finge la propria morte sembra possedere dei risvolti pirandelliani dal buon potenziale. Poi finirà per essere il solito filmucolo tutto buoni sentimenti sulla scoperta di se stessi, ma se non altro sembra meno terribile delle altre proposte fordiane settimanali.
Il consiglio di Ford: il mondo di Marco Goi è molto triste.
Filmaccio che snobbo in pieno pane e salame style per dedicarmi a Riddick, Vin Diesel e Bautista, buontemponi più consoni al Saloon della fighetta Colin Firth, uno degli attori che più detesto dopo Peppa Kid, prossimo ad interpretare se stesso nel reboot di Donnie Darko.
Attenderò che ne parli il mio antagonista, giusto per farmi un'idea di quale robaccia possono aver cercato di propinarmi i distributori.

"Piuttosto che vedere Moebius, mi sparo con questa pistola giocattolo
prestatami da Ford!"
Moebius di Kim Ki-Duk
Il consiglio di Cannibal: Kim Va-da-via-il-Ku
Quello di Kim Ki-Duk è uno di quei nomi che al solo sentirli mi viene da sbagliare. Un altro di questi nomi è Mr. James Ford, of course. Gli appassionati del soporifero regista sudcoreano come il mio blogger nemico troveranno di che divertirsi anche con questa sua nuova fatica, tutti gli altri come me meglio evitino. A meno di non volersi fare un bel sonnellino in sala. In questo caso, mi sa che Moebius potrebbe tornare molto utile.
Il consiglio di Ford: Kim Spacca il Kul al Kid
Kim Ki-Duk, uno dei registi orientali più importanti degli ultimi vent'anni, alle spalle la presunta crisi creativa che lo aveva tenuto lontano dalle scene per parecchio tempo, torna con un nuovo titolo che segue Pietà, vincitore del Festival di Venezia dello scorso anno. Devo ancora recuperare anche quello, dunque l'uscita di questo Moebius potrebbe essere l'occasione giusta per sfoderare una mini maratona dedicata al buon Kim, con buona pace di chi non si intende di Cinema d'autore come il mio rivale.

"Ford, sono venuto a trovarti in palestra. Pensavo di vederti ai pesi e invece...
stai davvero facendo zumba fitness???"
L’intrepido di Gianni Amelio
Il consiglio di Cannibal: intrepido chi va a vederlo
Che è, questa? La settimana dell’orgoglio anti-Cannibale?
Dopo Kim Ki-Duk, un altro autore o pseudo autore che mi annoia profondamente: Gianni Amelio, il regista che non ammalia. In più, in questo suo nuovo film ci propone l’ormai insopportabile Antonio Albanese come protagonista, in quella che si preannuncia come una storia in grado di riflettere sulla situazione di (non) lavoro nell’Italia di oggi ma che, come al solito nel cinema italiano di oggi, potrebbe farlo con una miriade di banalità. Intrepido, ma soprattutto incosciente, chi come Ford vorrà andare a vederlo.
Il consiglio di Ford: caro Gianni, questa roba mi pare troppo poco intrepida!
Come il mio petulante compare di rubrica ha sottolineato, ho sempre considerato Amelio uno degli autori più interessanti del panorama italiano, autore di cose enormi come Lamerica o Così ridevano, per non parlare de Il ladro di bambini. Peccato che, pur da suo sostenitore, non riesco proprio a farmi stuzzicare da un film che promette una banalità dietro l'altra, e che non mi pare abbia proprio nulla che possa in qualche modo rilanciare la produzione nostrana in quest'ennesima annata buia e scialba.

"Se hai davvero sentito la chiamata del Signore, Ford, va bene:
benvenuto nel nostro convento."
La religiosa di Guillaume Nicloux
Il consiglio di Cannibal: prego per non guardarlo
Questa è davvero una settimana anti-cannibale. Cos’è, un complotto di Ford sofferente per la sindrome del post-rientro dalla vacanze?
Se c’è una cosa che faccio fatica a sopportare, quasi quanto i film con attori-wrestler, sono le pellicole a tematica religiosa. Sarà anche francese, sarà anche ben diretto e interpretato (e in una settimana di anti-attori come questa non è una cosa da poco), ma l’idea di vedermi un film ambientato in un convento mi attira quasi quanto fare un salto in un vero convento, magari pure insieme a quella suorina di Ford.
Il consiglio di Ford: è in arrivo una scomunica doppia per il sottoscritto e Cannibal Kid. E noi ne siamo fieri.
La prima settimana dopo il rientro dalle ferie - unita alle delusioni di In trance ed Elysium - non promette niente di buono per l'autunno che incombe su questo povero Ford ancora avvezzo ai ritmi della spiaggia e alle infradito: almeno in questo caso parliamo di un film che due anticlericali di ferro come il sottoscritto e Coniglione Kid si troveranno ad ignorare neanche fossero alleati. Ci sarà mica lo zampino del demonio!?

Tanto per la cronaca, esce anche Comic Movie, di cui avevamo già parlato la settimana scorsa.

lunedì 26 agosto 2013

MTV VMA 2013, IL TRIPUDIO DEL PUTTAN POP




Hannah Montata
o, se preferite, Hannah Montanal.
La scorsa notte si sono tenuti gli Mtv Video Music Awards 2013 e io ho capito una cosa: mi sa che non sono più il bimbominkia di una volta. Un tempo mi sarei alzato alle 3 di mattina per guardare tutto l’evento, red carpet pre-show compreso. Quest’anno invece l’ho seguito solo il giorno dopo a spezzoni e in maniera alquanto distratta.
Non sarò più il bimbominkia di una volta, ma ciò non toglie che mi sono esaltato comunque come un bimbo per alcune cose molto minkiose come Selena Gomez che ha vinto il premio per Best Pop video. Hurrah! XD
Anche se il momento migliore della serata per me è stata l’esibizione ben poco bimbominkiosa di Dio Kanye West.


"Son di nuovo finito con gli 'N SYNC. Oh mio Dio, ma questo è un incubo!"
La serata ha incoronato un re assoluto, Justin Timberlake, che si è portato (meritatamente) a casa il premio di miglior video per la splendida clip di “Mirrors”. E non solo. Si è aggiudicato pure altri premi tra cui il Michael Jackson Vanguard Award, una specie di Oscar alla carriera videoclipposa, si è esibito in un tour de force una performance di una ventina di minuti in cui ha proposto un medley dei suoi successi e, tanto per non farsi mancare nulla, ha fatto pure una mini reunion con il gruppo che (ahilui) l’ha lanciato, gli ‘N SYNC. Un paio di ex membri della ex boy band sono apparsi alquanto appesantiti e si sono forse pentiti di aver disdetto l’abbonamento in palestra e di aver mangiato qualche porchetta dal paninaro di troppo.



Se il re è stato Justin Timberlake, la corona di regina della serata se la sono contesa una serie di dive pop.
Lady Gaga ha aperto lo show in cerca di “Applause”, con una serie di cambi di look impressionante persino per lei.



Katy Perry ha risposto con i pugni, manco fosse il povero moribondo Mike Tyson, da ben 6 giorni a digiuno di alcool & droghe. Come farà a sopravvivere?


Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più puttan pop del reame?
A sorpresa, nella battaglia tra Gaga e Perry, la più sputtaneggiante di tutte è stata la giovincella Miley Cyrus, scatenata sul palco sia da sola che con Robin Thicke. Ha troieggiato talmente tanto da far impallidire persino una attapiratissima Rihanna, che forse si sarà pentita di aver rifiutato di interpretare una hit come “We Can’t Stop”, inizialmente a lei proposta, per lasciarla nelle grinfie della neo rivale…





"Mmm... forse è meglio se non sorrido."
Che altro è successo?
È stata pure la serata del duo hip-hop Macklemore & Ryan Lewis, bravini ma sopravvalutati, c’è stata un’ottima esibizione di Drake, mentre a rappresentare il rock, genere ormai quasi del tutto scomparso dalla cartina della musica mainstream ggiovane di oggggi, è arrivato Jared Leto dei 30 Seconds to Mars. In più c’è stata un’apparizione aliena dei Daft Punk e qualche premio discutibile assai, come quello ai One Direction per la migliore canzone dell’estate, a discapito dei Daft Punk stessi.
La cosa più importante di questi VMA 2013, comunque, è che ho capito di non essere più il bimbominkia di una volta.
O quasi…
V@1 Selen@ G0meZ! T L ♥vv ♥, 6 Tr0pp0 l@ M1gl10Re!


Ok, la smetto.

Ecco a voi l’elenco completo dei premi degli Mtv VMA 2013 che, se proprio vi interessano, vanno in replica questa sera alle 22.00 su Mtv Italia.

I One Direction con una escort.
Ah no, è Lady Gaga!
Video Of The Year: Justin Timberlake – “Mirrors”
Best Male Video: Bruno Mars – “Locked Out Of Heaven”
Best Female Video: Taylor Swift – “I Knew You Were Trouble”
Best Pop Video: Selena Gomez – “Come And Get It”
Artist To Watch: Austin Mahone – “What About Love”

Best Collaboration: Pink Feat. Nate Ruess – “Just Give Me A Reason”
Best Video With A Social Message: Macklemore & Ryan Lewis – “Same Love”

Best Rock Video: 30 Seconds To Mars – “Up In The Air”
Best Hip-Hop Video: Macklemore & Ryan Lewis Feat. Ray Dalton -”Can’t Hold Us”
Best Art Direction: Janelle Monae Feat. Erykah Badu – “Q.U.E.E.N”
Best Choreography: Bruno Mars – “Treasure”
Best Cinematography: Macklemore & Ryan Lewis Feat. Ray Dalton – “Can’t Hold Us”
Best Direction: Justin Timberlake Feat. Jay-Z – “Suit & Tie”
Best Editing: Justin Timberlake – “Mirrors”
Best Visual Effects: Capital Cities – “Safe And Sound”
Best Song of the Summer: One Direction – “Best Song Ever”

Michael Jackson Video Vanguard Award: Justin Timberlake

mercoledì 1 maggio 2013

FILMETTI COLLATERALI


Settimana di uscite discrete, magari non fenomenali, però con quelle due o tre visioni che si preannunciano promettenti, qualche riempitivo e un appuntamento eccezionale per tutte le fan dei One Direction come il mio blogger rivale Mr. Ford Direction.
Buone visioni a tutti, insomma, ma attenti agli effetti collaterali…

"Ford m'ha messa nella sua lista di attrici preferite?
Ho bisogno che il medico mi prescriva subito qualcosa di molto forte!"
Effetti collaterali di Steven Soderbergh
Il consiglio di Cannibal: effetti collaterali delle visioni consigliate da Ford possono essere giramenti di testa, sonnolenza e morte.
Questo film mi ispira particolarmente. Dal trailer sembra un thriller tra Il cigno nero e Limitless, ha un cast formato da due favoriti fordiani che però non dispiacciono nemmeno a me come Rooney Mara e Channing Tatum, in più c’è la regia di Steven Soderbergh, regista prolifico e discontinuo ma che comunque il suo lavoro lo sa sempre fare molto bene, mica come certi metallari alla Rob Zombie che si credono di fare del vero Cinema. O scribacchini della domenica alla Mr. Ford che si credono di essere dei luminari cinematografici uahahah!
Il consiglio di Ford: effetti collaterali di questa rubrica? La presenza del Cannibale!
Soderbergh è un enigma, più che un regista: capace di cose interessanti come Magic Mike e di schifezze abominevoli come Knockout, ad ogni titolo sfornato riesce a lasciarmi sempre perplesso fino al momento della visione.
Certo, in questo caso la presenza di Channing Tatum e soprattutto Rooney Mara potrebbe convincermi ad un recupero rapido, eppure sento puzza di cannibalata lontano un miglio, dunque per evitare bottigliate o peggio, per il momento penso rimanderò in favore di qualche recupero mirato.
O, chissà, su una nuova Blog War con conseguente ennesima vittoria del sottoscritto!

"Qualcuno ha visto il Fordino? Un certo Cannibale l'ha rapito..."
Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe di Tommy Virkola
Il consiglio di Cannibal: con le streghe di Salem in giro, c’è urgente bisogno di cacciatori di streghe.
Film che potrebbe indifferentemente essere un intrattenimento leggero e gradevole, quanto una roba fantasy action trash di quelle che piacciono giusto a Ford.
Una visione rischiosa, ma i due protagonisti Gemma Arterton e Jeremy Renner sembrano avere le carte in regola per reggere la parte ed evitare che si scada nel ridicolo, come ogni volta che si va a leggere le recensioni di WhiteRussian.
Il consiglio di Ford: Ford&Cannibal - Cacciatori di un buon Cinema che non arriva più
Pellicola che ho già visto almeno un paio di mesi fa che si candida - insieme alle streghe di Rob Zombie - alle più alte posizioni nella decina dedicata al peggio di questo 2013 cinematografico. Un film che è una baracconata della peggior specie, pessimo sotto tutti i punti di vista e con più di una sequenza in grado di scadere senza ritegno nel ridicolo quanto e più dei pareri normalmente sciorinati dal mio rivale.
Recensione fordiana a brevissimo: voi, nel frattempo, evitatelo con cura.

"Vedi il mio naso? Me lo sono dovuto rifare dopo una rissa finita male con Ford."
Miele di Valeria Golino
Il consiglio di Cannibal: di sicuro sarà meglio della melevisione
Per una volta, una pellicola italiana che non promette di essere troppo malvagia. Per gli standard fordiani si sente puzza di radical-chiccismo sfrenato lontano un miglio, ma per i miei standard ci potrebbe anche stare dentro. Jasmine Trinca è sempre brava, Valeria Golino in versione regista è invece un’incognita, e il film potrebbe quindi risultare un risveglio per il cinema italiano dolce come il miele, o amaro come il Ford.
Il consiglio di Ford: il miele preferisco mangiarlo alla mattina, lontano dallo schermo e da film pericolosi come questo.
Ho sempre considerato Valeria Golino una cagna maledetta come se non bastasse odiosa ed oppressa da un ego grande almeno quanto quello di Peppa Kid, dunque ho decisamente poca fiducia in quella che sembra la tipica proposta radical chic finto internazionale italiana.
Salterò volentieri, attendendo visioni legate al Festival di Cannes che potrebbero risollevare almeno di poco la situazione del Cinema nostrano.

"Se non altro non mi possono accusare di aver avuto la parte perché
sono andata a letto con il regista. Ehm... forse."
Il cecchino di Michele Placido
Il consiglio di Cannibal: oh, un bel cecchino davanti a casa Ford non guasterebbe mica…
Altro film italiano che potrebbe non essere del tutto malvagio, anche se il condizionale è d’obbligo. La cosa più interessante del nuovo film di Michele Placido è il suo cast molto francese e internazionale capitanato da Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz, anche se poi a bilanciare il livello recitativo ci stanno pure i “nostri” Luca Argentero e la figlia cagna raccomandata del regista Violante Placido.
Non lo so, mi sa che il thriller polar francese è meglio lasciarlo fare ai… francesi.
Il consiglio di Ford: sarei un cecchino nello sputazzare dritto negli occhi di quel fesso del Cannibale. Forse così riuscirebbe a vedere meglio i film!
E dopo Valeria Golino, ecco un altro radical chic o presunto tale - dato che è un buzzicone di prima categoria - italiano che detesto, Michele Placido.
Nonostante alcune cose interessanti - come Romanzo criminale o Vallanzasca -, ho sempre avuto più di una riserva a proposito del verace Michele, dunque credo attenderò l'opinione in merito del mio rivale per capire se questo film vale effettivamente una visione, oppure no.
Ovviamente, considerando i suoi voti al contrario!

"Vecchio Ford, vai via. Trovati un altro posto in cui dormire."
La finestra di Alice di Carlo Sarti
Il consiglio di Cannibal: la finestra di Ford è quella nel mirino del cecchino cui accennavo qui sopra
Debora Caprioglio?
Enrico Beruschi?
Da dove li hanno tirati fuori? Ford, sono evasi dal tuo ricovero?
Va bene tutto, passi persino WhiteRussian, però questo film proprio no. Nun glia faccio.
Il consiglio di Ford: la finestra del Cannibale è quella murata, perché lui ha paura anche della luce che entra nella stanza.
Commenterei più volentieri un film teen a caso suggerito dal Cucciolo Eroico, piuttosto che questa roba.
Siamo seri, per favore.

"Hey Ford, aiutami ad hackerare Pensieri Cannibali, che mi ha criticato!"
"Certo, The Rock, ma come diavolo si accende un computer???"
Snitch - L’infiltrato di Ric Roman Waugh
Il consiglio di Cannibal: col cavolo che mi infiltro nel peggio cinema fordiano!
Ma questo è il candidato a titolo di film dell’anno a casa Ford!
A me già solo dal trailer i livelli di recitazione di The Rock fanno rimpiangere persino il cinema italiano. L’ho detto. Non credo lo vedrò mai, ma tanto potete stare certi che a breve arriverà la recensione entusiasta su WhiteRussian con tanto di 4 bicchierini voto massimo del mio blogger rivale.
Il consiglio di Ford: The Rock s'infiltrerà a Casale per rifilare un paio di legnate a Peppa Kid!
Film che pare una tamarrata di quelle che piacciono al sottoscritto, ma che potrebbe anche rivelarsi una porcata galattica priva di ironia come spesso accade quando i registi di oggi dimenticano come venivano costruiti i grandi, vecchi film action made in eighties.
Posso solo dire: speriamo bene.
Al limite potrò sempre rifarmi affermando che sono molto più elastico del Cannibale e bastonare anche uno dei fordiani per antonomasia, il buon Dwayne Johnson, in arte The Rock.

Un altro povero attore italiano che ha osato invitare Ford
all'anteprima di un suo film...
Muffa di Ali Aydin
Il consiglio di Cannibal: questo film non ti mette le Ali!
Sento puzza di Muffa.
Colpa del film, o è solo la vecchiaia galoppante di Ford?
A voi il (dis)piacere di scoprirlo…
Io mi tengo a distanza di sicurezza da entrambi.
Il consiglio di Ford: da abitante della Pianura Padana a due passi dal fiume, meno sento parlare di muffa, meglio è!
La lezione della scorsa settimana, evidentemente, non è servita.
Troppi, troppi film. E molti inutili come questo.
Salto ben volentieri. E mi dedicherò al passaggio di un po' di muffa dritta nella cameretta del Cucciolo.


Ford ha trovato il suo lavoro ideale.
Benur - Un gladiatore in affitto di Massimo Andrei
Il consiglio di Cannibal: Fordur, un gladiatore che non affitta nessuno.
Con Benur e i gladiatori muscolosi tanto amati da Ford questo film non ha molto a che fare. Si tratta invece di una commedia romanesca su un tizio che fa il gladiatore finto davanti al Colosseo. Anche con il cinema però mi sembra che questo film non abbia molto a che fare. Come Ford.
Il consiglio di Ford: volete affittare un film? Non chiedete consigli al Cannibale!
Quando ho letto dell'uscita di questo film non ci credevo.
E non ci credo ancora oggi.
Un po' come all'esistenza fisica di Peppa Kid.

"Queste sì che son delle chiappe!
Mica come quelle secche di Sheri Moon nelle Streghe di Salem..."
Il commissario Torrente - Il braccio idiota della legge di Santiago Segura
Il consiglio di Cannibal: Segura, sta seguro che il tuo film non me lo vedo.
Il commissario Torrente è una commediola parodia dei film thriller in arrivo dalla Spagna.
Ne avevamo davvero bisogno?
Il commissario Ford è un blogger parodia dei critici cinematografici in arrivo da Lodi.
Ne avevamo davvero bisogno?
Il consiglio di Ford: seguramente un film da lasciare dov'è. Un po' come le opinioni del Cannibale.
Quando ho letto dell'uscita di questo film non ci credevo.
E non ci credo ancora oggi.
L'ho già scritto? Fa nulla. Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia.

Un ringraziamento a Ford per avermi passato questa GIF della sua band preferita.
I Love One Direction di Tara Pirnia
Il consiglio di Cannibal: Ford loves One Direction, and they love him
AAAAAH! Oh mio Dio, il film sui One Direction! Ke fikata!
Questo è un documentario dedicato a tutte le fan della popolare boy band, tra cui Little Miss Ford, che sono le uniche ad essere (quasi) più scatenate e di parte dei fan di Rob Zombie…
Il consiglio di Ford: One direction, Lodi-Casale.
Chiudiamo la settimana in bellezza, con una porcata che farà il paio con un altro documentario - ebbene sì, avete letto bene - in arrivo sempre con i One Direction protagonisti firmato da Morgan Spurlock, quello di SupersizeMe.
Se scopro che qualcuno di voi è andato in sala a vederlo, lo pesto più forte di Pusillanime Kid quando mi deciderò finalmente ad andarlo a cercare direttamente a Casa(le).

lunedì 18 giugno 2012

Euro 2012: Italia VS Irlanda, Croazia VS Spagna

Match precedenti
Giornata 1 (Polonia - Grecia, Russia - Repubblica Ceca)
Giornata 2 (Olanda - Danimarca, Germania - Portogallo)
Giornata 3 (Spagna - Italia, Repubblica d'Irlanda - Croazia)
Giornata 4 (Francia - Inghilterra, Ucraina - Svezia)
Giornata 5 (Grecia - Repubblica Ceca, Polonia - Russia)
Giornata 6 (Danimarca - Portogallo, Olanda - Germania)
Giornata 7 (Italia - Croazia, Spagna - Repubblica d'Irlanda)
Giornata 8 (Ucraina - Francia, Svezia - Inghilterra)
Giornata 9 (Grecia - Russia, Repubblica Ceca - Polonia)
Giornata 10 (Portogallo - Olanda, Danimarca - Germania)

Gruppo C
Italia – Repubblica d’Irlanda
Ore 20:45

Oggi è il giorno della verità. Quale verità? Quella che la nostra squadra quest’anno fa schifo, Pirlo, De Rossi e Marchisio a parte? Può darsi, oppure può anche darsi che questa sera gli Azzurri ci dimostreranno il contrario. Vedremo…
Nel frattempo, per ingannare l’attesa, la sfida si sposta sul campo dei fantasiosi pronostici cannibali.
Per iniziare in maniera culturale e non solo cul come al solito, l’Italia si gioca la carta di Dante Alighieri:

Ahi serva Italia, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello!
Dante Alighieri, Purgatorio, Divina Commedia

"Oh, ma che è sto casino? Sono arrivate le fan degli One Direction?
Vi prego, portatemi dei tappi per le orecchie. Subito!
Ed è gol per l’Italia, a cui risponde però a tono live dall’Aldilà l’irlandese James Joyce:

Quando un'anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti.
James Joyce, Dedalus

E con questa citazione a tema, pure l’irlandese va in rete. Grande partenza da entrambe le parti: 1 – 1.

Tutti gasati, gli irlandesi tornano all’attacco con la band irlandese più popolare del momento: gli One Direction.


Stanno spopolando in tutto il mondo, Italia compresa, peccato solo che…
facciano schifo! Ma tanto!
(okay, fan degli One Direction, via pure agli insulti nei miei confronti!)

La boyband irlandese infila quindi la palla dentro la sua rete con un clamoroso autogoal tra gli insulti del Trap e l’Italia si ritrova senza sforzo in vantaggio, con la possibilità di allungare con la sua scelta musicale.
Gli Azzurri selezionano dalla playlist, anzi visto che siamo italiani chiamiamola “lista gioco”, i Verdena… ed è gol! 3 – 1 per l’Italia!


Risultato cannibale: Italia – Repubblica d’Irlanda 3 – 1
L’Italia vince e convince grazie alle reti di Dante Alighieri e Verdena e all’autogol gentilmente concesso da quegli scarponi degli One Direction. Per la deludente Irlanda c’è la rete della bandiera siglata da James Joyce.

"Mi infilo i guanti da cucina: c'è da preparare un bel biscottone!"
Gruppo C
Croazia – Spagna
Ore 20:45

Sull’altro campo, l’Italia deve sperare in una vittoria della Spagna. O comunque deve augurarsi che gli spagnoli si accontentino di mangiare merengues e non preparino un bel biscottone impastato assieme ai croati.

Per mostrare che sono in buona fede, gli spagnoli partono subito in attacco a livello cinematografico. La selezione cinematografica quest’oggi propone Cella 211, ottimo thriller carcerario girato da Daniel Monzón.
Tiro molto potente, per il potere croato non c’è niente da fare. Gli spagnoli vanno subito in vantaggio, con i croati che non sanno proprio come replicare.

E allora la Spagna continua ad attaccare sparando la bomba Ska-P.
L’azione dei madrileni è rapida e scatenata e infila la difesa croata come burro. Ma senza biscottone. Forse…


La Croazia replica stancamente con la canzone in gara all’Eurovision di quest’anno, “Nebo” della stella locale Nina Badrić. Se non avete il coraggio di premere play, vi anticipo che è una roba stile Laura Pausini croata. Fate voi se volete sentirla…
Niente da fare dunque per una pessima Croazia, la Spagna vince dos a zero.


Risultato cannibale: Croazia – Spagna 0 – 2
Niente biscottone, almeno sul campo cannibale, con la Spagna che vince grazie alle reti di Daniel Monzón e Ska-P. Sul campo vero, spagnoli e croati si metteranno invece a preparci un poco dolce dessert?

martedì 8 maggio 2012

Hunger Gays

Volete sapere tutto su Hunger Games? Volete conoscere i punti di contatto con il giapponese Battle Royale? Volete sapere se è meglio il libro o l’adattamento cinematografico? Volete sapere se è meglio un tizio che si chiama Gayle Gale o uno che si chiama Peto Peeta? A parte quest’ultima questione, domani avrete le risposte.
Nell’attesa della recensione vera e propria, oggi beccatevi la trama riletta, rivissuta e risputata fuori in maniera cannibale.
Felici Hunger Games. E possa la sfiga essere sempre a vostro favore!

Hunger Games
(USA 2012)
Titolo originale: The Hunger Games
Regia: Gary Ross
Cast: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Stanley Tucci, Wes Bentley, Willow Shields, Lenny Kravitz, Amandla Stenberg, Alexander Ludwig, Paula Malcomson, Toby Jones, Isabelle Fuhrman, Jacqueline Emerson, Philip Troy Linger, Donald Sutherland
Genere: giochi senza frontiere
Se ti piace guarda anche: Battle Royale, Atto di forza, Tron: Legacy, Il domani che verrà - The Tomorrow Series

Suzanne Collins “Hunger Games”
(romanzo, USA 2008)
Titolo originale: The Hunger Games
Pagine: 376
Casa editrice italiana: Mondadori
Se ti piace leggi anche: 1984, Il signore delle mosche, Il mito di Teseo, Battle Royale (manga)

Trama semiseria
ATTENZIONE: SONO PRESENTI SPOILER VARI

"Ammazza che gnocca che sei! Sicura di essere figlia mia?"
Katniss è sfigata per varie ragioni. Per prima cosa, perché vive nel Distretto 12 della terra di Panem. Un distretto talmente povero che il pane(m) si mangia giusto nei giorni di festa e a suicidarsi non sono gli imprenditori bensì gli impiegati dell’agenzia delle entrate.
La sua altra grande sfiga è quella di chiamarsi Katniss. I suoi genitori quando l’hanno scelto come nome cos’avevano dentro la testa, delle ghiandaie imitatrici?
È un nome talmente sfigato che viene sfottuta persino dal suo amico (solo amico?), uno che si chiama Gale, che tra l’altro è un nome da donna, e che nonostante questo si diverte a storpiare il suo in Katnip. E giù matte risate per questo giocone di parole che solo lui capisce.
Considerando che l’altro tizio del loro distretto si chiama Peeta, a quanto pare i ricchi e i potenti hanno anche il monopolio dei nomi importanti. A Capitol City infatti si chiamano tutti Caesar, Seneca, Cato, Pier Silvio…
Ma non corriamo troppo avanti.

"Mi ti farei più che volentieri, Katfig. Però sto già con Hannah Montana e se ci
becca suo padre Billy Ray Cyrus so' cazzi. Quello è un cantante country old style!"
Tra gli altri motivi di sfiga di Katniss c’è che il padre è morto, la madre per il trauma è diventata tipo catatonica e così lei si deve occupare da sola al sostentamento della walking dead mom e della viziatissima sorellina Prim. Per farlo potrebbe decidere di fare la escort minorenne, però nel Distretto 12 sono tutti troppo poveri per potersi permettere una zoccola minorenne, e così, escludendo il furto di autoradio visto che nessuno ha un’auto figuriamoci una radio, decide di ripiegare sulla caccia.
Comunque, c'è anche gente che se la passa peggio di quelli del Distretto 12: ad esempio gli abitanti di Rosello, in Abruzzo, che hanno votato Moccia come Sindaco. Perché l'hanno fatto? Perché così sperano non abbia più tempo per scrivere libri o persino girare film. Sagge persone.

La sfiga principale di Katniss però è un’altra, e non riguarda solo lei bensì tutti i giovani: nella terra di Panem ogni anno vengono organizzati gli Hunger Games, che sono un misto tra Giochi senza frontiere e il Grande Fratello, però più divertenti visto che i Tributi concorrenti devono uccidersi fino a che non ne rimarrà solo uno. Spesso si è fatto lo scontato paragone con Battle Royale, ma a me sembra che siamo più dalle parti di Highlander.
A questi Hunger Games sono costretti a partecipare due giovani, un ragazzo e una ragazza, per ogni distretto. Un crudele modo che i potenti della terra di Panem hanno per ricordare a ogni Distretto l’affronto che hanno fatto quando, tipo 74 anni a.K. (avanti Katniss), avevano osato ribellarsi contro la capitale, che molto fantasiosamente si chiama Capitol City.
Come ogni anno, avviene quindi l’estrazione dei due nomi dei Tributi da sacrificare per il divertimento collettivo del pubblico di Canale 5 in questa sorta di talent-show. Pare che il governo Monti, per far fronte all’aumentare della disoccupazione giovanile, stia studiando un decreto legge analogo, così si libera un po’ di tutti questi giovani che cercano di rubare le poltrone agli anziani Strateghi.

"Ok, ho sbagliato a dire che X-Factor era un reality quasi decente... Però la vostra reazione non è un filo eccessiva?"

Il primo nome nel Distretto 12 che viene estratto da una tizia che sembra Lady Gaga ai tempi di Marie Antoinette è… rullo di tamburi…
Emma Marrone!
La gente del Distretto si guarda esterrefatta e terrorizzata: con lei come tributo, il reality rischia di trasformarsi in un talent-show stile Amici e sai che due palle? Magari poi spunta fuori pure Belen con delle stampelle manco fosse stata aggredita da degli animali ibridi.
Katniss allora grida: “Nooooooo! Emma Marrone no! Mi offro io come volontaria!”
Ed è così che Katniss si è sacrificata per il bene comune e ha partecipato agli Hunger Games.

"Panem! Panem a buon mercato! Nessuno vuole del panem?"
Viene poi estratto il nome del Tributo maschile: “E il secondo partecipante per il Distretto 12 è… Peto Merdark.”
Risate collettive, fomentate dal solito Gale.
“Ehm, scusate, ho letto male: Peeta Mellark.”
I due fortunelli partono quindi per il campo di concentramento, volevo dire per gli Hunger Games, su un treno che non parte dal binario 9 ¾ e non trasporta maghetti secchioni, però in compenso contiene ogni genere di leccornia e ogni tipo di comfort. Compresi i materassi che Katniss e gli altri del Distretto 12 hanno visto solo nelle televendite di Giorgio Mastrota.
Dal vagone-bordello esce poi fuori Woody Harrelson in versione Larry Flynt. Uno che in qualsiasi altro Distretto sarebbe considerato l’ubriacone del villaggio, mentre nel Distretto 12 è l’uomo più importante, visto che in passato è l’unico ad essere riuscito a vincere gli Hunger Games. Come abbia fatto è uno dei grandi misteri senza risposta del primo capitolo di questa saga e dell’umanità tutta. Ma se la Juve è riuscita a vincere lo scudetto con in panchina un uomo che ha rubato il parrucchino a Nicolas Cage, allora tutto può succedere.

Durante l’allenamento di preparazione per gli Hunger Games senza frontiere, Katniss si segnala per la sua grande dote.
I pompini?
No, la sua altra grande dote: il tiro con l’arco. La giuria di esperti che deve giudicarla, composta da Simona Ventura, Giampiero Galeazzi e dall’immancabile Mara Maionchi, la ignora e così lei per vendicarsi, con una mira che manco Robin Hood si sogna, riesce a infilare la mela nella bocca di un maiale. E non mi riferisco a Giampiero Galeazzi.

"Sì, brava Katnip! Lo vedi questo? Non è un gesto di rispetto di qualche distretto..."

"Lenny, ti rifaccio il riff di Are you gonna go my way
meglio di una ghiandaia imitatrice!"
Come stilista personale, Katniss si ritrova Lenny Kravitz. All’inizio era stato contattato per essere il suo vocal coach, però ha voluto farlo Morgan e allora alla fine Lenny ha dovuto ripiegare tirando fuori le sue doti fashion. Non essendo però quello dello stilista il suo lavoro, Lenny mentre si fa una canna si addormenta, la lascia cadere sull’abito, questo prende fuoco mentre Katniss lo indossa e la folla va in delirio.
È così che Katniss è diventata La ragazza che giocava con il fuoco? No, quello è un romanzo di Stieg Larsson già sotto copyright. Più semplicemente allora viene ribattezzata La ragazza di fuoco, e poi anche La ragazza Bic, visto che la Bic è l’unico sponsor che quell’ubriacone di Woody Harrelson è riuscito a trovarle.
Dopo tutta la fase preparatoria, dopo le interviste nello studio degli HG con Alessia Marcuzzi e i video RVM di presentazione dei protagonisti con sotto qualche toccante canzone dei Coldplay usata come colonna sonora e dopo Peeta che confessa il suo eterno amore per quella bella topolona di Katniss, ecco che finalmente hanno inizio i 74esimi Hunger Games. I giochi della fame. E nemmeno questa volta mi riferisco a Giampiero Galeazzi.


"Sì, va bene, è una bella figa. Però adesso potete girare sulla partita della Juve,
che sta solo vincendo lo scudetto?"
La tecnica messa a punto da Katniss per sopravvivere è la più ovvia: battersi fino alla morte? Ma và: scappare, scappare, scappare!
Cosa combina invece Peeta? Peeta si allea con i Favoriti, i Tributi dei Distretti ricchi. Un gruppo di palestrati che sembra uscito da Jersey Shore, giusto un po’ meno ingellati. Anvedi sto infame di Peeta. E meno male che era il ragazzo innamorato…
Il gruppo di bulletti scova Katniss che fino ad allora era andata a fare tranquille scampagnate per i boschi della zona a raccogliere margheritine. Lei però, agile come una kat, scappa in cima a un albero e lancia loro addosso un alveare di api geneticamente modificate. Roba da far insorgere Michela Vittoria Brambilla e tutte le associazioni animaliste. L’arma comunque si rivela efficace e Peeta la aiuta a scappare.
Ah, ecco, allora è ancora innamorato: la patata è sempre più potente di tutto, persino delle alleanze con i tamarri di Jersey Shore, e quindi Peeta prosegue nella sua unica missione personale degli Hunger Games. Sopravvivere? No, infilarsi nel triangolino inesplorato (che sia effetivamente inesplorato poi è tutto da vedere) della micetta Katniss. La quale, nel frattempo, si è alleata con Rue. 
Chi è Rue?

"Heil Hitler! Volevo dire... Heil Panem!"
Rue è una piccoletta del Distretto 11 che avrà sì e no 11 anni ma ne dimostra massimo 6. Madonna, che allenza! Vai Katniss, che con ‘sta bimbetta hai proprio il culo parato. Hai già la vittoria in tasca!
Katniss, che fino ad allora aveva fatto la dura e pura hardcore con sempre indosso la maglietta dei Metallica che ormai cominciava a puzzare, si ricorda di essere pur sempre una ragazzina di 16 anni e con la amichetta regredisce allo stato bimbominkia. Le due si mettono così a fischiettare un pezzo dei One Direction, che viene subito riprodotto dalle ghiandaie imitatrici, che scaricano il pezzo da eMule, lo masterizzano illegalmente, lo ricantano e poi postano il video su YouTube, sperando che i loro idoli lo sentano e lo pubblichino tramite la loro pagina Facebook.
Sentendo questo pezzo, le due si ricordano così che il mondo è un posto ingiusto, in cui un gruppo di ragazzini può essere mandato a massacrarsi fino alla morte negli Hunger Games, mentre un altro gruppo di ragazzini come gli One Direction spopola non solo nelle classifiche musicali, ma pure nelle classifiche dei libri.

Da brava bimbaminkia che si rispetti, Rue si distrae con le soavi (?) melodie dei One Direction, e finisce prigioniera degli altri Tributi cattivoni, i quali escogitano una trappola per Katniss che puntuale ci casca. Però Katniss, astuta, arriva allo scontro con un paraorecchie che la protegge dalle melodie in realtà infernali dei One Direction, mentre ai Tributi cattivoni, privi di paraorecchie, fanno scoppiare la testa. Peccato che nello scontro muoia anche la piccola Rue. Come gesto di sfida nei confronti dei potenti di Panem, e nei confronti degli amanti di bella musica in generale, Katniss dedica una canzone dei One Direction alla gente del Distretto 11. Nel Distretto si generano scene di panico, con le fan della giovane band britannica in delirio.

"Ma tu chi sei? Gli Hunger Games non li conduce più la Marcuzza?"
A sorpresa, la voce di Alessia Marcuzzi interrompe la canzone e annuncia una nuova regola del gioco: nel caso due tizi dello stesso Distretto arrivino fino in fondo vivi, allora vinceranno entrambi. E così Katniss va alla ricerca di Peeta. Un po’ per averlo come nuovo alleato, un po’ perché è già passata qualche settimana dall’inizio dei giochi e le è venuta un gran voglia di trombare.
Lui però è malconcio e ha qualche problemino lì sotto, nei Paesi Bassi. Per aiutarlo, Woody Harrelson gli fa mandare da uno sponsor una confezione di Viagra. Ma… niente. Non basta nemmeno quello. Katniss, delusa, non sa più che fare. A casa il suo amico Gale preferisce dare la caccia agli scoiattoli piuttosto che alle sue mutandine, lì a Peeta non gli si alza la bandiera… Ma cosa c’hanno, ‘sti ragazzi del Distretto 12?

Nel frattempo, il perfido Cato uccide l’altro concorrente del Distretto 11, mentre Faccia di Volpe si rivela tutto fuorché astuta come una volpe, mangia una confezione di bacche su cui c’era scritto a caratteri cubitali: “SE LE MANGI MUORI!” e… muore.
In gara sono rimasti dunque soltanto Cato, Peeta e Katniss.
Katniss, sempre più in crisi d’astinenza, propone un ménage à trois, sai mai che a Peeta in questo modo non gli si risvegli l’ormone. Però oh, non c’è niente da fare. A quello non gli si alza proprio. La produzione del GF, pardon degli HG decide così di mandare degli animali transgender. Con quelli, Peeta comincia ad eccitarsi e Cato, in preda alla paura, decide di farsi sbranare piuttosto che finire vittima della sorprendente proboscide di fassbenderiana memoria spuntata a Peeta.

"Coraggio Katniss, dopo i One Direction ti canto io una canzone: I Belong to You"
"Ah, ma allora almeno uno che non è un Hunger Gay in tutta Panem c'è!"
Sono rimasti così solo Katniss e Peeta e, secondo il nuovo regolamento, entrambi hanno vinto. E invece no. Nuovo colpo di scena: la voce di Alessia Marcuzzi dice che le regole sono cambiate un’altra volta e ci può essere un solo vincitore.
Che fare, allora? Katniss e Peeta pensano di suicidarsi e per farlo il modo più veloce è uno solo. Le bacche velenose che hanno fatto morire quella volpona di Faccia di Volpe?
Ma no, il metodo più rapido è ascoltare una melodia dei One Direction. Quando Katniss sta per fischiettarla in modo che le ghiandaie imitatrici possano riprodurla nei loro stabilimenti Made in China, ecco che la voce di Alessia Marcuzzi li interrompe: “Ma no, ah rigà, ve stavamo a pija’ per culo! Lo sapete come siamo noi dei reality-show, ci piace scherzare e fare sorprese peggio del Puffo Burlone. Avete vinto tutti e due! E, indovinate un po’, in studio ci sono degli ospiti a sorpresa venuti apposta per voi: i One Direction!”
A quel punto, Katniss fischietta la melodia di “What Makes You Beautiful” che viene riprodotta dalle ghiandaie imitatrici. Tempo pochi istanti, e le orecchie di Katniss e Peeta cominciano a sanguinare. I tizi della produzione riescono però a intervenire in tempo e a salvarli miracolosamente.
Sul treno che li riporta a casa nel Distretto 12 da vincitori, Peeta chiede a Katniss cosa faranno ora.
“Dobbiamo dimenticare. Dimenticarci dei One Direction,” le consiglia lei.
“Ma non ce la faccio, il loro pezzo è troppo irresistibile. Ormai non riesco più a togliermelo dalla testa” e si mette a canticchiare e a ballare:

Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground it aint hard to tell
You don't know
Oooh Oooooh
You don't know you're beautiful

Scesi dal treno, Gale si unisce a lui nella coreografia della canzone. Katniss li guarda e alla fine realizza:
“Mi sa che nel prossimo episodio saranno loro due i protagonisti di un nuovo reality. E, chissà perché, ho come l’impressione che il titolo verrà cambiato in Hunger Gays…”


Clicca QUI se vuoi leggere la recensione cannibale seria (o quasi) di Hunger Games.

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