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domenica 9 febbraio 2025

Vedi Parthenope e poi muori





Parthenope 

Di recente ho guardato Looks That Kill (voto 6+/10), una piccola e carina pellicola indipendente statunitense in cui un ragazzo deve andare in giro con le bende sulla faccia. Per quale motivo?
Non perché è brutto, ha il volto ustionato, o ha qualche deformità, ma perché è troppo bello e la gente appena vede il suo viso muore. Così, di colpo, stecchita.

lunedì 20 dicembre 2021

Oh mama mama mama, sai perché mi batte il corazon? Ho visto È stata la mano di Dio





È stata la mano di Dio

Oh mama mama mama,
oh mama mama mama,
sai perché mi batte il corazon?
Ho visto È stata la mano di Dio,
ho visto È stata la mano di Dio,
oh mama, inamorato sono!
[coro da stadio]

martedì 19 marzo 2019

Sorrentino ha Loro in bocca





Loro
Regia: Paolo Sorrentino
Cast: Toni Servillo, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Elena Sofia Ricci, Euridice Axen, Alice Pagani, Fabrizio Bentivoglio, Anna Bonaiuto, Ricky Memphis, Roberto Herlitzka, Alessia Fabiani, Fabio Concato


Ullala. Ullala. Ullalalà.
Benvenuti gentili telespettatori... volevo dire lettori, in questo appuntamento di Cinemissimo, la rubrica condotta da me Silvia Cannibalin qui sul sito Pensieri di Canale 5. Oggi parleremo di un film molto discusso e controverso, Loro.

giovedì 10 maggio 2018

Loro 2 più una guest-star







Io e il mio miglior nemico Mr. James Ford vi presentiamo una nuova puntata della rubrica dedicata alle uscite nei cinema italiani della settimana.
Meno male che Silvio c'è. Per una volta è proprio il caso di dirlo visto che, a parte Loro 2, la seconda parte del film di Paolo Sorrentino sul leader di Forza Italia, non è che siano esattamente le uscite più entusiasmanti del mondo e dell'anno. Per commentarle questa volta, insieme a noi due, come ospite c'è Franco Battaglia, anche noto come Lampur del sempre interessante e originale Posto di bloggo, a cui faccio che cedere subito la parola.

Intro di Franco: E così, in una mattina di uggiosa pigrizia in riva al Trasimeno, vengo contattato dai maghi del dileggio, gli acrobati dello sberleffo, i Signori del sarcasmo e della tritatura cinematografica ad ampio spettro: nientepopodimeno che Cannibal Kid e Mr.Ford, per una estemporanea collaborazione.. avvampo e fibrillo che mia moglie mi fa:

“Ao.. ma chi t’ha scritto?! Margot Robbie?!?” No, Cannibal Kid…
(velo pietoso sulla replica...)

Ma eccomi qua, a sbrindellare il prossimo giovedi intasato di uscite che probabilmente non farebbero sold out neanche proiettate tutte insieme al pidocchietto sotto casa mia.


LORO 2
"E così lei Ford beve solo White Russian? Mi consenta, ma lei è peggio di un grillino!"

martedì 24 aprile 2018

Avengers VS Berlusconi






Questa settimana nei cinema assisteremo a uno scontro tra il gruppo di supereroi più numeroso nella storia del cinema e il personaggio più perfido nella storia dell'umanità.
Avengers VS Thanos?
No, Avengers VS Berlusconi. Non è detto comunque che alla fine, anziché scontrarsi, non decidano di formare un governo insieme.

Per commentare questa super sfida tra il cinema più commerciale e quello più autoriale, oltre a una serie di altre uscite minori però alcune sulla carta intriganti, insieme a me e al mio nemico (ma mai quanto il Berlusca) Mr. James Ford, l'ospite della puntata è...

Poison, l'autrice di Viaggiando (meno), un blog che, come si può evincere dal titolo, si occupa principalmente di viaggi, ma non solo. Si parla pure spesso e volentieri di cinema. Roba che la accuserei di voler fare concorrenza a tutti i costi al mio blog, non fosse che il suo è nato qualche mese prima di Pensieri Cannibali. Ora lascio a lei la parola, prima che la faccia incazzare ancora di più di quanto non lo sia già.


Intro di Poison: Dopo aver invitato praticamente chiunque a partecipare alla loro rubrica settimanale, fosse anche gente che ha un blog che parla di petanque e briscola coperta, finalmente Cannibal Kid e Ford si sono ricordati di me.
Quando Marco mi ha scritto avrei voluto dirgli "cazzo, era ora!", ma mi sono ricordata che sono pur sempre una vecchia signora, e ho accettato ringraziando educatamente. Poi ho visto i film in uscita e mi è sorto il dubbio che abbiano voluto farmi un dispetto. Questa settimana i distributori italiani si sono superati: hanno riesumato ben due film del 2015, roba che manco la settimana di ferragosto.
Comunque, squilli di trombe e rullo di tamburi, adesso la smetto di fare la polemica e provo a parlarvi, in compagnia di questi due baldi giuovini, di quello che ci aspetta in sala.

Loro 1
"Veronica, loro non mi vogliono. Non mi vogliono proprio."
"Ma di chi stai parlando? Dei 5 stelle?"
"No, di Ford e Cannibal. Sono l'unico al mondo che ancora non è stato invitato a partecipare alla loro rubrica."

lunedì 1 gennaio 2018

Anticipation 2018





Tra le tradizioni del primo giorno dell'anno, oltre al mal di testa da hangover, almeno qui su Pensieri Cannibali c'è anche quella di dare uno sguardo a ciò che ci potrebbe attendere nel corso dei prossimi mesi. Spazio quindi a una carrellata di film, serie tv e dischi più attesi del 2018. Un elenco che lascia un po' il tempo che trova, visto che non sempre le cose su cui si ripongono le maggiori speranze si rivelano poi le migliori. Spesso semmai sono quelle più deludenti. Premesso ciò, sognare non fa mai male, o forse lo fa solo in alcune occasioni, e quindi vediamo un po' cosa ci regalerà l'anno appena iniziato.

lunedì 21 novembre 2016

The Young Pope - Il Papa bono che di nome fa Giuda





The Young Pope
(serie tv, stagione 1)
Rete italiana: Sky Atlantic
Rete Usa: HBO
Creata da: Paolo Sorrentino
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiature: Paolo Sorrentino, Stefano Rulli, Tony Grisoni, Umberto Contarelli
Cast: Jude Law, Silvio Orlando, Diane Keaton, Scott Shepherd, Ludivine Sagnier, Cécile de France, James Cromwell, Javier Cámara, Ignazio Oliva, Stefano Accorsi
Genere: divino
Se ti piace guarda anche: Habemus Papam, The Royals, The Crown, House of Cards


Fratelli e sorelle, buongiorno!

L'omelia di oggi affronterà un tema diverso dai soliti.
Immigrati, guerra, poveri... quelli sono argomenti che, secondo le ultime rilevazioni Auditel, fanno abbassare lo share. Non tirano più. Per forza poi che la domenica Barbara D'Urso fa registrare ascolti più alti dei nostri.
Oggi parleremo allora di un tema che nelle ultime settimane sta facendo discutere parecchio il mondo della Chiesa, e non solo.
L'omosessualità?
I transgender?
Lo squirting?

No, cari fratelli e sorelle. Di queste cose parleremo magari nelle prossime puntate... intendevo dire nelle prossime omelie, quindi stay tuned!
Oggi vi voglio parlare invece di una nuova serie tv, The Young Pope. Una serie che tratta di me, il Papa.
Oddio... e scusa se invoco il tuo nome invano, però come si dice qua a Roma, quanno ce vo', ce vo'.


martedì 3 novembre 2015

Youth - La bimbominkiezza





Youth - La giovinezza
(Italia, Francia, Svizzera, UK 2015)
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
Cast: Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano, Tom Lipinski, Paloma Faith, Madalina Diana Ghenea, Mark Gessner, Chloe Pirrie, Ed Stoppard, Jane Fonda, Mark Kozelek, Sumi Jo, The Retrosettes
Genere: sorrentino
Se ti piace guarda anche: This Must Be the Place, Le conseguenze dell'amore, La grande bellezza, 8 ½

C'è una cosa che mi è sempre piaciuta in questa mia lunga vita: i film di Paolo Sorrentino. Da vecchio pseudo critico cinematografico quale sono, nel corso della mia carriera ne ho avute da ridire contro chiunque. Una volta avevo un blog che era piuttosto popolare, si chiamava Pensieri Cannibali. Peccato che adesso i blog sappiate a mala pena cosa sono, o miei cari giovani d'oggi. Ora comunicate tutti solo attraverso quel nuovo social network che va così forte. Quello che si chiama One ed è l'evoluzione del vecchio Twitter. Con Twitter almeno si potevano usare 140 caratteri. Adesso con One bisogna esprimere ciò che si prova o ciò che si pensa con una parola, una parola soltanto di un massimo di 10 caratteri.

Quando scrivevo sul mio blog, su Pensieri Cannibali, anche i registi che più ho adorato almeno una volta o due una bella tirata d'orecchie se la sono presa. Tutti tranne il mio pupillo, Quentin Tarantino. Lui non ha mai sbagliato un colpo. Con gli italiani, poi, sono sempre stato piuttosto severo, lo ammetto. Con loro ho sempre avuto un rapporto di amoreodio. Con Sorrentino è però stato amore dal suo primo film in cui mi sono imbattuto, non a caso intitolato Le conseguenze dell'amore. Le conseguenze del mio amore nei confronti del suo cinema sono state quelle di aver apprezzato tutti i suoi altri lavori, dal bistrattato (ingiustamente) This Must Be the Place al (giustamente) osannato La grande bellezza, fino ai suoi ultimi lavori di cui vi parlerò magari un'altra volta, se sarò ancora vivo. Adesso voglio concentrarmi su Youth - La giovinezza.

lunedì 25 maggio 2015

CANNES ED EUROVISION 2015: L'ITALIA CHE PERDE






Com'è finita al Festival di Cannes 2015 ormai lo sappiamo tutti. I tre moschettieri, il trio delle meraviglie, i Qui, Quo e Qua del cinema italiano Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone non hanno vinto niente. Manco il premio per il miglior assistente in seconda, il miglior elettricista o il miglior stagista che porta i caffè sul set. Zero. È andata a finire come agli ultimi Mondiali: una disfatta totale.
In questo caso però non si parla di sport, bensì di arte. Qui si potrebbe aprire il dibattito sul fatto che anche alcuni calciatori possano essere considerati artisti, penso ad esempio a Zidane, ma lasciamo stare questo discorso. Sorrentino, Moretti e Garrone avranno altre occasioni per rifarsi. Non parlo della notte degli Oscar, bensì di quando i loro film passeranno al prestigiosissimo giudizio di Pensieri Cannibali.

mercoledì 20 maggio 2015

YOUTH E GLI ALTRI FILM PIÙ GGIOVANI DELLA SETTIMANA





L'appuntamento con la rubrica delle uscite cinematografiche questa settimana è spostato al mercoledì. Perché io e quello sbadatone del co-conduttore della suddetta rubrica Mr. James Ford ci siamo sbagliati?
No, è tutto calcolato. Esce infatti quest'oggi Youth - La giovinezza, l'atteso nuovo film del premio Oscar Paolo Sorrentino. Da tomorrow, arriveranno anche una manciata di altre pellicole capitanate da Tomorrowland.
Ecco a voi le appena 4 uscite della settimana. E qualcuno poi un giorno magari mi spiegherà perché ci sono weekend in cui escono 15 mila film e altri in cui ne arrivano giusto 4...

Youth - La giovinezza
"Hey, un momento: sono troppo giovane per interpretare la parte di Ford!"

giovedì 16 aprile 2015

UN FESTIVAL PIENO DI ITALIANI E NON È SANREMO, MA CANNES





È stato annunciato poco fa il programma del Festival di Cannes 2015 e gli appassionati di cinema, ma soprattutto chi non ha niente di meglio da fare come il sottoscritto, sono qui a commentarlo apposta per voi. La lista di autori in lizza quest'anno per la Palma d'Oro è davvero impressionante e ci sono un sacco di pellicole dal potenziale esplosivo. L'edizione 2015, che si terrà dal 13 al 24 maggio, sembra proseguire il trend positivo del cinema italiano che, al di là delle commediole commerciali che affollano le nostre sale ogni settimana, tra festival e premiazioni varie non se la sta passando troppo male. Quest'anno a Cannes saranno ben tre gli italiani che si contenderanno la vittoria nella selezione principale del Concorso, cosa che non accadeva dai tempi in cui Berlusconi NON aveva i capelli, ovvero una ventina d'anni.

mercoledì 31 dicembre 2014

ANTICIPATION 2015





Chiudiamo il 2014 con il botto! Non ho detto con i botti...

PUBBLICITÀ PROGRESSO
Raga, smettetela con i botti di Capodanno. Non lo dico perché rischiate di farvi male, di perdere una mano, di bruciare soldi in una maniera più stupida che buttarli nel cesso. Lo dico perché i botti... hanno rotto il cazzo!
Mamma mia che fastidio che danno. E ficcateveli tutti su per il deretano!
FINE DELLA PUBBLICITÀ PROGRESSO

Chiudiamo il 2014 con il botto, dicevo prima di essere interrotto da questo spot. Dopo aver guardato al passato con i migliori film dell'anno ormai terminato, concludiamo guardando al futuro, al 2015, cercando di prevedere quelli che potrebbero e dovrebbero essere i grandi eventi, nel bene così come nel male, dell'anno che sta per iniziare.
Vediamo allora la Top 20 dei film/dischi/serie tv più attesi dei prossimi mesi qui su Pensieri Cannibali.

P.S. Il nuovo film di Tim Burton Big Eyes è rimasto fuori dalla lista perché tanto nei cinema italiani esce domani e quindi non c'è da attendere così tanto.


20. Cinquanta sfumature di grigio
Fin da subito, l'adattamento cinematografico del discusso best seller di E. L. James (che ricordo essere nato come fan fiction di Twilight) si candida al titolo di film più criticato e spernacchiato dell'anno.
E io non vedo l'ora di massacrarlo come si deve!

"Ti amo più di quanto Bella ami Edward!"
"E chi minchia sono?"

19. Avengers: Age of Ultron e Jurassic World
Due probabili campionissimi di incasso dell'anno.
E io non vedo l'ora di massacrare pure loro.

"Questo lo uso come corno portafortuna per l'anno nuovo!"

18. Star Wars: Il risveglio della forza
Non sono mai stato un fan della saga di Guerre stellari. Nel corso del 2015 mi impegnerò però per recuperare i film della serie che ancora mi mancano, Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni e Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith, visto che dopo il terrificante Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma mi ero fermato. La guerra tra me e questa saga proseguirà o scoppierà finalmente la pace?


17. Hunger Games finale
Ancora mi devo recuperare Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1, però sono già proiettato oltre, verso Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2. Jennifer Lawrence, aspettami!

16. Mia madre
(è il titolo del film, cos'altro avevate pensato?)
Dopo aver parlato di Berlusconi e del Papa, Nanni Moretti difficilmente poteva puntare ancora più in alto. Per il suo nuovo film torna quindi alle atmosfere de La stanza del figlio, con un film che si preannuncia piuttosto intimo e tratterà ancora il tema del lutto. Ma non era lui che diceva che è sempre il momento di fare una commedia?

15. Italiano medio
L'esordio cinematografico di Maccio Capatonda. Potrebbe essere il cult italiano dell'anno. Forse anche del secolo.


14. The Sea of Trees
Gus Van Sant + Matthew McConaughey.
Devo aggiungere altro?

13. Florence and the Machine
La rossa Florence Welch è chiusa in studio di registrazione a preparare il suo nuovo disco. Uno degli ascolti obbligatori del 2015.

12. Birdman
Ho amato tutti i film di Alejandro González Iñárritu, fino a Biutiful. Quello l'ho trovato proprio bruttiful. Con il suo nuovo Birdman tornerà a volare alto nel cielo dei miei preferiti?

11. Les revenants 2
La serie francese che aveva conquistato il titolo di mia serie dell'anno nel 2013 ha avuto dei rallentamenti nella preparazione delle sceneggiature, ma nel 2015 dovrebbe finalmente tornare. D'altra parte una serie che parla di morti che ritornano in vita volete che non ritorni con una seconda stagione?

10. La giovinezza
Cosa tirerà fuori Paolo Sorrentino dopo l'Oscar per La grande bellezza?
Tutta la critica nostrana è già pronta con il fucile puntato su di lui, visto che in Italia lo sport nazionale dopo il calcio è quello di sparare a chi ce l'ha fatta all'estero. Il regista napoletano avrà dunque vita molto dura ma, se non si è montato troppo la testa, ci consegnerà con La giovinezza, che vede protagonista il giovine Michael Caine, un nuovo film assolutamente da vedere. E sì, magari anche da criticare.
Tra gli italiani, attenzione poi al nuovo di Matteo Garrone, dal titolo poco megalomane The Tale of Tales.


9. Adele
L'artista che da sola o quasi ha tenuto in piedi l'industria discografica degli ultimi anni vendendo fantabiliardi di copie dovrebbe tornare nel 2015 con il suo terzo album. Alla sua casa discografica si stanno già sfregando le mani, noi prepariamo le orecchie.

8. Better Call Saul
La serie spinoff che avrà il proibitivo compito di reggere il confronto con Breaking Bad. Potrebbe quindi benissimo essere la novità televisiva più interessante, così come anche il diludendo più clamoroso dell'anno.
Per le altre novità telefilmiche in arrivo, potete dare un'occhiata QUI.

7. Kanye West
Kanye West ha parlato del suo nuovo album come del suo personale “Born in the U.S.A.”. Sarà davvero così?
I prossimi mesi ci daranno una risposta. Intanto tra i gruppi e artisti che dovrebbero pubblicare nuovi dischi nel corso del 2015, vi segnalo anche: Bjork, Verdena, Muse, Rihanna, Madonna, Gwen Stefani, Drake, Ellie Goulding, James Blake, Frank Ocean, Belle and Sebastian, Sky Ferreira, Kendrick Lamar, Grimes, Laura Marling, Brandon Flowers, New Order, Marilyn Manson, Smashing Pumpkins (con un altro disco dopo quello del 2014) e persino i ritorni di Giorgio Moroder, Faith No More, Sleater-Kinney, Tool e Fleetwood Mac.

6. Vizio di forma - Inherent Vice
Dopo due film belli pesanti come Il petroliere e The Master, il regista Paul Thomas Anderson sembra tornare più dalle parti di Boogie Nights, con un comedy-crime retrò e psichedelico che si preannuncia come una delle visioni più intrippanti e curiose dell'anno. Le mie aspettative sono molto, molto alte. Spero di non restare deluso.

5. The Hateful Eight
All'annuncio che Quentin Tarantino avrebbe girato un altro western sono rimasto deluso. Django Unchained mi era piaciuto a bestia (Paolo Ruffini cit. e mi scuso per una citazione di un simile livello), però il mio regista preferito mi aveva in passato abituato a continui cambi di genere da una pellicola all'altra. Sono sicuro che la visione farà svanire ogni dubbio, così come già capitato con Django, però io comunque mi aspettavo un cambio di rotta. In ogni caso, The Hateful Eight dovrebbe uscire negli USA a Natale e in Italia potrebbe perciò arrivare a inizio 2016, quindi ci sarà da attendere ancora un bel po'.


4. Mad Men finale
Se nel 2013 abbiamo dovuto salutare Breaking Bad e nel 2014 Sons of Anarchy, nel 2015 si chiuderà un'altra delle serie migliori di sempre: Mad Men. Un po' non vedo l'ora di gustarmi gli ultimi 7 episodi e un po' sono già triste per quello che si preannuncia come un addio straziante.
Don Draper nooooo, non lasciarci!
Per gli altri ritorni telefilmici in arrivo, potete gettare un occhio pure QUI.

3. Radiohead
Il ritorno musicale del 2015 che personalmente attendo di più. Negli ultimi anni i Radiohead hanno continuato a sfornare lavori interessanti, però senza riuscire a stupire come un tempo. Per quanto pessimista io sia, nei loro confronti resto sempre fiducioso e mi auguro che tirino fuori una nuova bomba come si deve.

2. True Detective 2
La serie dell'anno che sta terminando si confermerà la numero 1 del piccolo schermo anche nel 2015?
L'incognita è enorme, visto che ci saranno una nuova storia, nuovi personaggi e nuovi attori (Colin Farrell, Vince Vaughn, Taylor Kitsch, Rachel McAdams, Kelly Reilly e Abigail Spencer).
Raccogliere l'eredità di Rust Cohle non sarà facile, proprio per niente, ma dalle sfide più proibitive vengono fuori le imprese più grandi.
E dopo questa frase epica posso chiudere...
anzi no, perché c'è ancora la numero 1.


1. Knight of Cups
Terrence Malick non è un regista di quelli che si amano o si odiano. Lui o lo si venera o non lo si comprende proprio. Come Dio. E io lo venero.
Terrence Malick intendo, non Dio.
Dopo tanta attesa e dopo vari rinvii, nel 2015 se Dio, cioè Terrence Malick vuole, finalmente arriverà il suo nuovo lavoro, Knight of Cups, con Christian Bale a capeggiare un cast pazzesco. Il film è destinato a dividere parecchio, ma io prego che sforni un altro Capolavoro.
Prego sempre Terrence Malick, mica Dio.




ANTICIPATION DELL'ANTICIPATION 2016
Il 2015 come visto dovrebbe essere un anno pieno di cose promettenti, però l'attesa è tutta per il 2016, quando tornerà...
Twin Peaks.
E lì non ce ne sarà più per nessuno e per nient'altro.

martedì 17 giugno 2014

SOTTO UNA BUONA STELLA, LA GRANDE BELLEZZA DE VERDONE





Sotto una buona stella
(Italia 2014)
Regia: Carlo Verdone
Sceneggiatura: Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta, Maruska Albertazzi
Cast: Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy, Eleonora Sergio, Simon Blackhall, Alex Infascelli
Genere: merdino verdino
Se ti piace guarda anche: Io, loro e Lara, Posti in piedi in paradiso

Io non ce la faccio a volergli male, al Carletto Verdone. E sì che il suo ultimo film avrebbe tutte le carte in regola per farmi girare le palle alla grande. È buonista. Ha un finale terrificante. È corredato da un’insopportabile, continua e moralistica voce fuori campo. È girato male. Proprio male. Non che Verdone sia mai stato un fenomeno dietro la macchina da presa, ma qui siamo a livelli da fiction Rai o Mediaset. Idem per quanto riguarda la recitazione. Tea Falco, già ammirata nel caruccio Io e te di Bernardo Bertolucci, è tanto bella quanto incapace di esprimere emozioni che non siano quelle di un generale scazzo e disprezzo nei confronti dell’umanità tutta. E mi piace, per questo. Vorrei fosse la madre dei miei figli, per questo. Però recitare anche no, eh. Lorenzo Richelmy, qui alle prese con uno stereotipatissimo ruolo da tormentato ggiovane che si crede un artistone quando invece canta delle canzoncine degne di Matteo Branciamore, è la versione al maschile della Falco. Anche lui costantemente scazzato. A risollevare il tutto ci pensa allora l’arrivo di Paola Cortellesi, non fenomenale, la sua recitazione è molto da scenetta di Mai dire gol più che cinematografica, ma se non altro il suo personaggio contribuisce a rianimare la situazione.

"Ma la smetti di suonare 'ste canzoncine demmerda? Sei peggio di Alex Britti!"
La prima parte del film fa davvero temere il peggio. Carlo Verdone è alle prese con il suo solito ruolo da divorziato che frequenta una donna più giovane, ovviamente molto superficiale, e una volta che la sua ex moglie muore e lui resta a spasso senza un lavoro, visto che il suo capo ha fatto dei truschini loschi perché in Italia tutti fanno truschini loschi tranne Verdone, si ritrova a vivere con i suoi figli, che ovviamente non aveva mai cagato prima. Il classico Verdone alle prese con il tema della crisi economica, roba già vista nei suoi precedenti Io, loro e Lara e Posti in piedi in Paradiso, con la differenza che nel primo doveva vivere con quella zoccola di Laura Chiatti… cioè intendevo dire Lara, nel secondo conviveva con un paio di suoi coetanei, mentre qui con i figli e pure con la nipotina. Questo fino al citato arrivo della Cortellesi che, tra una parlata rumena e le sue faccette buffe, riesce a regalare qualche momento simpatico a una pellicola fino ad allora piuttosto deprimente per essere una commedia. Da qui in poi tutto procede sempre in maniera prevedibile, ovvia love story tra Verdone e la Cortellesi compresa, ma se non altro si ride qua e là. Niente risate fragorose, per carità, eppure io a guardare le gag del Carletto, per quanto abusate e in odore di deja vu, non ce la faccio a trattenere il sorriso.
Di alcuni siparietti pseudo comici avrei comunque fatto volentieri a meno persino io. Ad esempio la scena dei finti orgasmi, che sembra una versione poraccia di Harry ti presento Sally. Oppure la scena del pitone, che pare giusto un pretesto per dare un lavoro al povero Alex Infascelli, enfant prodige del cinema pulp italiano a inizio anni Duemila (di cui però stranamente non ho mai visto alcun film), negli ultimi tempi caduto in disgrazia e finito a fare il cameriere. Non che sia una disgrazia fare il cameriere, però diciamo che partecipare alla notte degli Oscar come è riuscito a fare quest'anno il Carletto è un’altra cosa.

"Se il prossimo film va male, c'ho un futuro a Ballando con le stelle assicurato."
Se la componente comica funziona a corrente alternata, con tanti blackout e qualche raro momento di luce, la parte più interessante è rappresentata dalla visione di Verdone di Roma e più in generale dell’Italia attuale. Anche in questo caso le buone intenzioni del regista, attore e sceneggiatore restano appunto intenzioni e il suo pensiero viene snocciolato attraverso un uso eccessivo della voce off, con cui il Carletto esprime in maniera banale una serie di concetti ampiamente noti. Noti, ma che comunque non fa male ribadire, come il fatto che i giovani d’oggi, per quanto creativi, non riescano a trovare spazio in un paese per vecchi e siano costretti a fuggire via. Per colpa proprio della generazione del regista, che se ne assume le responsabilità.
A tratti questo Sotto una buona stella sembra quasi una versione verdoniana de La grande bellezza, peccato che Verdone all’amico Paolo Sorrentino non abbia rubato manco mezza ripresa decente. In mezzo al rapporto padre/figli e alla storiella d’amicizia/amore con la Cortellesi, Verdone infila qualche critica ai radical-chic de Roma, tra un’audizione musicale grottesca e una lettura di poesie che sembra una scena scartata proprio da La grande bellezza. I link con il film di Sorrentino finiscono qui e per il resto tutto procede in maniera liscia, senza scossoni.
Verdone è allora lontano dai suoi film migliori, la brillantezza di un tempo è giusto un ricordo, ormai più che un Verdone è diventato un Verdino (non ho detto Merdino), ma se non altro Sotto una buona stella mi ha lasciato un’impressione migliore rispetto al precedente Posti in piedi in paradiso.
Detto diversamente: Sotto una buona stella è un film demmerda, però non mi è dispiaciuto. Sarà perché io proprio nun gna faccio a odià er Carlè, li mortacci sua!
(voto 5,5/10)

sabato 8 marzo 2014

CORSO CORSARO SUL CINEMA ITALIANO




"Cannibal, finiscila con le cacchiate e lascia parlare chi di cinema se ne intende."
Il cinema italiano è tornato di moda. Potere degli Oscar. La grande bellezza ha rifatto parlare, e spesso sparlare, di sé chiunque, e con chiunque intendo proprio chiunque. Nonostante se ne siano sentite di tutti i tipi, è comunque un bene sia per l’industria cinematografica, che per la cultura. Ci voleva proprio, una pellicola capace di smuovere le acque.
Per ripassare un po’ di storia del cinema nostrano e anche riflettere sulle tendenze di oggi, ecco che arriva un nuovo corso di Corsi Corsari dopo quelli sul cinema anni ’70 e ’80, intitolato “Il cinema italiano da Fellini a Sorrentino”. Si tratta di quattro incontri dedicati a Federico Fellini e ai suoi ideali “allievi” di oggi. Ecco il programma degli appuntamenti:

1. Il gran circo di Roma (da "La dolce vita" e "Roma" suoi a "La grande bellezza" di Sorrentino e "Gra" di Gianfranco Rosi)

2. Il mito, il mistero, il declino del maschio italiano (da "La città delle donne" e "Casanova" suoi, a "Puerto Escondido" di Salvatores e "Romanzo criminale" di Placido)

3. Come la tv ha cambiato (in peggio) il mondo (da "Ginger e Fred"e "Prova d'orchestra" suoi a "Reality" di Garrone e "Videocracy" di Gandini)

4. Il cinema come sogno, ricordo, incubo (da "Lo sceicco bianco", "Otto e mezzo", "L'intervista" suoi, al "Caimano" di Moretti e "Boris" di Ciarrapico)

Il corso è tenuto dal giornalista e critico di cinema Gabriele Porro, l’iscrizione costa 80,00 € (IVA inclusa), con il 10% di sconto per i possessori di Carta Più Feltrinelli e per gli stupendi lettori di Pensieri Cannibali, si terrà martedì 25 marzo / 1, 8, 15 aprile alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano e per le prenotazioni potete andare sul sito di Corsi Corsari o rivolgervi qui
Tel. 02 70108702 o 329 9581101 / Mail: info@corsicorsari.it

mercoledì 5 marzo 2014

LA GRANDE BELLEZZA DI MIA MAMMA




Ieri sera La grande bellezza su Canale 5 è stato visto da quasi 9 milioni di telespettatori, con il 36% di share e il 99% di gente che non c’ha capito una mazza.
In questo 99% mi ci metto dentro anch’io senza problemi, sebbene io non fossi tra i quasi 9 milioni di spettatori. La pellicola l’avevo già guardata e non ho creduto alle promesse della vigilia che sarebbe stata trasmessa senza interruzioni pubblicitarie. Non penso di essermi sbagliato.
Ieri sera La grande bellezza l’ha visto pure mia mamma, che era tipo dai tempi del Titanic che non guardava un film per intero. Per lei la cosa più importante de La grande bellezza non sono le feste, le critiche ai salotti bene e alla vita mondana, non sono le performance artistiche, i fenicotteri rosa, le giraffe o le tette della Ferilli. Non sono nemmeno certo i dibattiti pro e contro il film su Facebook e Twitter, gli esilaranti generatori automatici di discorsi di ringraziamento di Paolo Sorrentino, i confronti con i lavori precedenti del regista o con La dolce vita di Fellini. Per lei La grande bellezza è soprattutto una (mancata) storia d’amore tra Jep Gambardella ed Elisa, la donna che ha passato tutta la vita con un marito che non amava.
Credo mia mamma sia tra le poche persone ad averci davvero capito qualcosa, di questo film.

martedì 4 marzo 2014

ALABAMA MONROE – UNA STORIA D’AMORE, DI BELGIO E DI GRANDE BELLEZZA




"Sicuro di preferire la Ferilli?"
Alabama Monroe – Una storia d’amore
(Belgio, Olanda 2012)
Titolo originale: The Broken Circle Breakdown
Regia: Felix Van Groeningen
Sceneggiatura: Carl Joos, Felix Van Groeningen
Tratto dall’opera teatrale: The Broken Circle Breakdown featuring the Cover-Ups of Alabama di Johan Heldenbergh e Mieke Dobbels
Cast: Johan Heldenbergh, Veerle Baetens, Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Jan Bijvoet
Genere: bluegrass
Se ti piace guarda anche: La guerra è dichiarata, Blue Valentine, La stanza del figlio
Uscita italiana: prossimamente

Caro Paolo Sorrentino, La grande bellezza è un gran bel film e mi inchino a te e alle tue capacità registiche. Devo però ammettere che io, all’ultima notte degli Oscar, anziché il tricolore verde, bianco e rosso sventolavo bandiera…
No, non bandiera gialla. Non siamo mica dentro una canzone di Gianni Pettenati, che hai capito? Sventolavo la bandiera del Belgio. Come mai?


Innanzitutto perché sono un antinazionalista pezz’e mmerda e l’amoreodio più odio che amore per la mia patria è qualcosa che mi porto dentro. Il motivo principale comunque è che il film belga in gara nella cinquina delle migliori pellicole straniere agli Oscar 2014 è quello che mi è piaciuto di più. Hai presente quando vedi un film e te ne innamori e non è una cosa razionale, è così è basta? Ecco, a me non è capitato con la tua grande bellezza, che pure ho gradito assai, a parte la parte finale che quella insomma, potevi anche farla un po' meglio… A me è successo con questo piccolo film belga The Broken Circle Breakdown o, per dirla con il titolo italiano visto che è previsto in uscita prossimamente anche nelle nostre sale, Alabama Monroe – Una storia d’amore. E' con questo che è scoppiato l’amore. A Sorrentì, il tuo film è girato da Dio. Secondo me oggi come oggi a livello visivo sei il più grande talento italiano, e vah beh questo magari non è che ci vada molto, ma sei uno dei migliori anche a livello mondiale. Per pura potenza delle immagini, con te credo possano competere al momento giusto Terrence Malick, Nicolas Winding Refn e Darren Aronofsky. Forse pochi altri. Splendida la tua regia, Paoletto, però il tuo film è un pezzo di ghiaccio. Eddaje, diciamolo. È un film di spessore artistico, culturale, politico a suo modo, religioso, spirituale, pieno di kitsch e allo stesso tempo di bellezza. A livello di cuore non sta invece messo benissimo. A me i film freddi piacciono anche, ma quando ti ritrovi di fronte a una pellicola cinematograficamente di ottimo livello e che ti fa pure venire i brividi, allora c’è poco da fare.

Sorrentì, il bel film belga non l’hai ancora visto? E allora ti dico io di che parla.
The Broken Circle Breakdown racconta di una coppia. Lui musicista di musica country, anzi musicista della forma di musica country più pura e radicale: il bluegrass. Quello che ascoltano giusto negli stati del profondo Sud. Non mi riferisco alla tua Campania, Paoletto, ma al profondo Sud degli Stati Uniti. Lei invece è una sexy tatuatrice bionda interpretata da Veerle Baetens, attrice dal fascino magnetico da tenere assolutamente d’occhio. Fossi in te, Sorrentino, una parte nel mio prossimo film gliela farei provinare. Comunque, questi due hanno una figlia e questa si ammala di cancro. Una storia strappalacrime?
Sì.
Una storia raccontata in maniera strappalacrime?
No.
The Broken Circle Breakdown utilizza una struttura temporale molto libera, il presente si alterna con il passato che si alterna con dei flashback e tutto fluisce in una maniera libera, quanto allo stesso tempo naturale e facile da comprendere. Pur privo delle sue invenzioni stilistiche, mi ha ricordato il francese La guerra è dichiarata di Valérie Donzelli, lavoro dalla trama simile e dalla simile attitudine nel trattare un tema ostico in una maniera parecchio particolare e inconsueta. The Broken Circle Breakdown è inoltre un film molto americano. Molto americana è la fotografia. Molto americane sono le ambientazioni country. Molto americana è la musica della piacevole colonna sonora folk, anzi bluegrass, che ricopre un ruolo centrale nella pellicola. Non americana è invece l’attitudine con cui la delicata drammatica tematica della malattia viene affrontata.

"Let it go, let it gooooo...
Mannaggia, non mi va più via dalla testa, quella maledetta canzoncina!"
Paoletto, non so dirti se il modo di affrontarla sia tipicamente belga. Io i belgi non li capisco molto. Sono stato una volta, in Belgio, per la precisione a Bruxelles e a Bruges. Sì, la città costruita apposta per le riprese del film In Bruges, proprio quella. Il popolo belga non è che sia riuscito a inquadrarlo per bene. Le ragazze sì. Non che siano più o meno belle rispetto ad altri stati in cui sono stato, però sono più tettone. Non so perché, dev’essere qualcosa nell’aria o nell’alimentazione, ma tra le belghe c’è una percentuale altissima di tettone. I belgi in generale invece quelli non so. Hanno un po’ dei francesi, per radical-chicchismo, un po’ degli olandesi, per pazzia, e un po’ dei crucchi tedeschi per la precisione, la freddezza e la passione per la birra. Sono un popolo di mezzo. Un popolo ibrido. Da una parte è una cosa positiva, perché sono un mix di culture diverse, dall’altra negativa, perché non hanno una forte e precisa identità nazionale. Come dire che sanno di tutto e non sanno di niente.
Per quanto riguarda una pellicola come The Broken Circle Breakdown, devo dire che gli aspetti positivi hanno prevalso. Sebbene, come ti dicevo prima, questo film più che di Belgio, di Francia, di Olanda, di Germania o di altro, sa di America. E in questo mi ha vagamente ricordato un paio di tuoi lavori, Paoletto. Non La grande bellezza, bensì i due tuoi film più sottovalutati, o comunque i meno celebrati: L’amico di famiglia, soprattutto per il personaggio del cowboy Gino, e poi This Must Be the Place per il modo europeo di guardare alla cultura americana. Allo stesso tempo resta un film belga, qualunque cosa ciò significhi, e io l’ho amato, l'ho amato molto. Al suo interno ci sono delle scene commoventi, ma niente roba da fazzoletto facile. C’è la vita di due persone e a ben vedere nel film ci sono solo loro due e poco altro. C’è un monologo contro Dio e la religione che sarebbe roba inimmaginabile nella bigotta America, figuriamoci nella più ancor bigotta Italia, persino nei tuoi film, Paolo. Sopratutto, dentro The Broken Circle Breakdown c'è un'altra cosa, che si trova soltanto in poche rare pellicole ed è una cosa a te tanto cara, caro Sorrentino: la grande bellezza.
(voto 8+/10)

lunedì 3 marzo 2014

I VINCITORI E IL RED PORCHET DEGLI OSCAR 2014, MICA PIZZA E FICHI




ATTENZIONE SPOILER
Per chi ancora non lo sapesse, ovvero giusto chi finora è stato in orbita nello spazio insieme a Sandra Bullock, a Los Angeles questa è stata la grande nottata de La grande bellezza, che si è portata a casa la piccola statuetta per la miglior pellicola straniera, di 12 anni schiavo, che ha vinto 3 Oscar tra cui il più importante, quello per il miglior film, e di Gravity, che ha rubato si è intascato ben 7 premi.
Non si può certo dire sia stata una serata all'insegna delle sorpresone. Ieri con il mio pendolino ereditato da Maurizio Mosca vi avevo già predetto quasi tutti i premi: ben 15 su 21, e soprattutto tutti gli awards più importanti li ho azzeccati in pieno. D'ora in poi, quindi, se avete bisogno di un consiglio per una decisione sul vostro futuro, sapete a chi rivolgervi. Faccio inoltre oroscopi e profili astrali personalizzati e come pagamento mi accontento di una pizza.
Pizza che è stata anche la grande protagonista dei momenti (a dire il vero pochi) divertenti della serata nottata condotta dalla simpatica Ellen DeGeneres.


Da buon samaritano, Brad Pitt pensa prima alle persone di colore...

...e quindi agli anziani.

Infine sbrana magna la pizza anche lui che a casa sua Cadaverina Jolie lo tiene a stecchetto.

L'altro momento simpatico della nottata è stato quello del selfie a più alta concentrazione di celebrità scattato da Bradley Cooper, un momento chiaramente ispirato a quanto fatto da Francesco Sarcina all'ultimo Festival di Sanremo.


Vista così sembra essere stata una cerimonia di premiazione scoppiettante, in realtà è stata troppo lunga ed è andato tutto in maniera troppo liscia e prevedibile. Per non diventare troppo lunghi e noiosi anche qui su Pensieri Cannibali, finiamola con le introduzioni e passiamo a commentare tutti i premi.

Miglior film
(cliccate sul nome della pellicola per recuperare la mia recensione)


I preferiti di Pensieri Cannibali: Her e The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo
L'Oscar è andato a: 12 anni schiavo

A un certo punto della serata, con Gravity a fare da asso pigliatutto che si portava a casa 7 statuette una più ingiusta dell'altra, sembrava che potesse andargli anche il premio principale. Per fortuna alla fine ha vinto 12 anni schiavo. Per quanto non al livello dei capolavori Her e The Wolf of Wall Street, un film davvero notevole che la statuetta non l'ha certo rubata.


Miglior attore protagonista
Bruce Dern for Nebraska
Chiwetel Ejiofor for 12 anni schiavo
Christian Bale for American Hustle - L'apparenza inganna
Leonardo DiCaprio for The Wolf of Wall Street
Matthew McConaughey for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Leonardo DiCaprio
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Matthew McConaughey
L'Oscar è andato a: Matthew McConaughey

Niente da fare. La maledizione si è abbattuta pure quest'anno sul povero (si fa per dire) Leo DiCaprio. S'è dovuto scontrare con il nemicoamico Matthew McConaughey, al momento l'attore più mostruosamente in forma del mondo, e ha dovuto abbandonare i suoi sogni di gloria ancora una volta. Sarà per la prossima, come no?



Miglior attrice protagonista
Amy Adams for American Hustle - L'apparenza inganna (2013)
Cate Blanchett for Blue Jasmine (2013)
Sandra Bullock for Gravity (2013)
Judi Dench for Philomena (2013)
Meryl Streep for I segreti di Osage County (2013)

La preferita di Pensieri Cannibali: Amy Adams
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Cate Blanchett
L'Oscar è andato a: Cate Blanchett

Tutto è andato come previsto. Che noia, che barba. Come direbbe la Jasmine di Cate Blanchett, con chi devo andare a letto perché succeda qualcosa?


Miglior attore non protagonista
Barkhad Abdi for Captain Phillips - Attacco in mare aperto
Bradley Cooper for American Hustle - L'apparenza inganna
Jonah Hill for The Wolf of Wall Street
Michael Fassbender for 12 anni schiavo
Jared Leto for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Jared Leto
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jared Leto
L'Oscar è andato a: Jared Leto

Giusto così!
Il suo è stato poi il discorso di ringraziamento ideale. Ha avuto parole per la mamma, per chi ha lavorato a Dallas Buyers Club, per i malati di AIDS, persino per il popolo ucraino. Perfetto.


Miglior attrice non protagonista
Sally Hawkins for Blue Jasmine
Julia Roberts for I segreti di Osage County
Lupita Nyong'o for 12 anni schiavo
Jennifer Lawrence for American Hustle - L'apparenza inganna
June Squibb for Nebraska

La preferita di Pensieri Cannibali: Julia Roberts
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Lupita Nyong’o
L'Oscar è andato a: Lupita Nyong'o

L'Oscar l'avrebbe meritato la spettacolosa Julia Roberts de I segreti di Osage County, e non mi sarebbe certo dispiaciuta nemmeno una vittoria bis di Jennifer Lawrence. Però come si fa a non farsi contagiare dall'entusiasmo e dalla gioia dell'esordiente totale Lupita Nyong'o?


Miglior regista
Alfonso Cuarón for Gravity
Steve McQueen for 12 anni schiavo
David O. Russell for American Hustle - L'apparenza inganna
Martin Scorsese for The Wolf of Wall Street
Alexander Payne for Nebraska

Il preferito di Pensieri Cannibali: Martin Scorsese
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Alfonso Cuarón
L'Oscar è andato a: Alfonso Cuarón

Che sconforto.

"Beccati questa, Cannibalaccio maledetto!"

Miglior sceneggiatura originale
American Hustle - L'apparenza inganna: Eric Singer, David O. Russell
Blue Jasmine: Woody Allen
Her: Spike Jonze
Nebraska: Bob Nelson
Dallas Buyers Club: Craig Borten, Melisa Wallack

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Her
L'Oscar è andato a: Her

Per quanto mi riguarda, la soddisfazione più grande. Spike Jonze, il "mio" Spike Jonze, che si porta a casa un'Oscar per la fantastica, geniale, toccante sceneggiatura di Lei - Her. Non tutti i premi sono andati come avrei voluto, e ci mancherebbe ancora che la mia opinione e quella dell'Academy coincidano in tutto e per tutto, ma una serata che ha visto premiare Spike Jonze per me è stata una buona serata. Senza dubbio.


Miglior sceneggiatura non originale
Before Midnight: Richard Linklater
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Billy Ray
12 anni schiavo: John Ridley
The Wolf of Wall Street: Terence Winter
Philomena: Steven Coogan

Il preferito di Pensieri Cannibali: The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Philomena
L'Oscar è andato a: 12 anni schiavo

Ogni premio a 12 anni schiavo è un buon premio, quindi non mi lamento. Anche se lo script di The Wolf...

Miglior film animato
I Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Celestine
Frozen - Il regno di ghiaccio
Si alza il vento

Il preferito di Pensieri Cannibali: Si alza il vento
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Frozen
L'Oscar è andato a: Frozen

Massì, dai. Frozen è una disneyata spudorata, però l'Oscar per il miglior film animato ci può stare. Ma l'ultimo di Miyazaki Si alza il vento devo ancora vederlo...

Miglior film straniero
Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown): Felix Van Groeningen (Belgium)
L'image manquante: Rithy Panh (Cambodia)
Il sospetto: Thomas Vinterberg (Denmark)
La grande bellezza (2013): Paolo Sorrentino (Italy)
Omar: Hany Abu-Assad (Palestine)

Il preferito di Pensieri Cannibali: Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown)
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: La grande bellezza
L'Oscar è andato a: La grande bellezza

Contento sono contento. La grande bellezza è un gran bel film, una pellicola importante, e l'Oscar se l'è meritato, e diciamolo. Personalmente avrei dato al fenomenale Paolo Sorrentino il premio di miglior regista dell'anno, altroché Culón, mentre tra i film stranieri il mio cuoricino esterofilo ha preferito lo splendido belga Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown) e il francese La vita di Adele, quest'ultimo escluso dalla competizione per via del rigido regolamento dell'Academy. La vita di Adele è stato un po' il Riccardo Sinigallia degli Oscar, in pratica.
Comunque una bella vittoria per Sorrentino più che per il cinema italiano che, all'infuori di lui, ci regala ben poche altre soddisfazioni. E se poi tra le sue fonti di ispirazione oltre a Fellini, Talking Heads e Scorsese cita anche Diego Armando Maradona, saranno cazzacci sua...


E ora, tutti a saltare sul carro dei vincitori, mi raccomando!




Miglior fotografia
Gravity: Emmanuel Lubezki
A proposito di Davis: Bruno Delbonnel
Nebraska: Phedon Papamichael
Prisoners: Roger Deakins
The Grandmaster: Philippe Le Sourd

Il preferito di Pensieri Cannibali: Prisoners
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

In tutto lo spazio conosciuto e non stanno gridando al Gomblotto per questo premio a Gravity.

Miglior montaggio
12 anni schiavo: Joe Walker
American Hustle - L'apparenza inganna: Alan Baumgarten, Jay Cassidy, Crispin Struthers
Gravity: Alfonso Cuarón, Mark Sanger
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Christopher Rouse
Dallas Buyers Club: Martin Pensa, John Mac McMurphy

Il preferito di Pensieri Cannibali: 12 anni schiavo
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Captain Phillips
L'Oscar è andato a: Gravity

Non so, vogliamo dare a Gravity anche una fetta di culo?

Miglior scenografia
12 anni schiavo: Adam Stockhausen, Alice Baker
American Hustle - L'apparenza inganna: Judy Becker, Heather Loeffler
Gravity
Il grande Gatsby: Catherine Martin, Beverley Dunn
Her: K.K. Barrett, Gene Serdena

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo
L'Oscar è andato a: Il grande Gatsby

Il grande Gatsby ha vinto qualche cosa?
Oh, finalmente una notizia inaspettata. Piacevolmente inaspettata.

Migliori costumi
American Hustle - L'apparenza inganna: Michael Wilkinson
Il grande Gatsby: Catherine Martin
12 anni schiavo: Patricia Norris
The Grandmaster: William Chang
The Invisible Woman: Michael O'Connor

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: American Hustle
L'Oscar è andato a: Il grande Gatsby

Grande doppietta per Gatsby, il film più sottovalutato dell'anno. Due nomination, due premi: evvai, proprio non me lo attendevo!

Miglior trucco e parrucco
Dallas Buyers Club: Adruitha Lee, Robin Mathews
Jackass - Nonno cattivo: Steve Prouty
The Lone Ranger: Joel Harlow, Gloria Pasqua Casny

Il preferito di Pensieri Cannibali: Dallas Buyers Club
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dallas Buyers Club
L'Oscar è andato a: Dallas Buyers Club

Qui non c'è stato alcun dubbio. Anche perché c'era qualcuno che voleva dare un Oscar a Jackass o The Lone Ranger? Really?

Miglior colonna sonora
Storia di una ladra di libri: John Williams
Gravity: Steven Price
Her: William Butler and Owen Pallett
Saving Mr. Banks: Thomas Newman
Philomena: Alexandre Desplat

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

L'Oscar più scandaloso della serata e uno dei più incomprensibili nella Storia dell'Academy di sempre. Credo che nemmeno il più grande fan di Gravity si ricordi mezza nota dell'inascoltabile colonna sonora del film, composta più da rumori disumani che da suoni. Gli Arcade Fire di Lei - Her sono stati letteralmente scippati, ma a questo punto persino la compilation di Sanremo 2014 suona più piacevole delle musiche del film di Alfonso Ladrón.

Miglior canzone scritta per un film
Cattivissimo me 2: Pharrell Williams ("Happy")
Frozen - Il regno di ghiaccio: Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez ("Let It Go")
Mandela: Long Walk to Freedom: Bono, Adam Clayton, The Edge, Larry Mullen Jr., Brian Burton ("Ordinary Love")
Alone Yet Not Alone: Bruce Broughton ("Alone Yet Not Alone")
Her: Karen O ("The Moon Song")

Il preferito di Pensieri Cannibali: Karen O “The Moon Song”
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: U2 “Ordinary Love”
L'Oscar è andato a: "Let It Go" da Frozen

Tra miglior colonna sonora e miglior canzone l'Academy ha dimostrato che, se di cinema ne capisce pochino, di musica proprio zero. Superando la "The Moon Song" da brividi di Her e la scoppiettante "Happy" di Pharrell Williams, le cui esibizioni live hanno rappresentato i due momenti più belli dello show, ha trionfato il pezzo sanremese/da Zecchino d'Oro di turno, la lagnosa "Let It Go" del per il resto apprezzabile Frozen.
Let it goooo, let it goooooo meglio di questo gioiellino?
A qualcuno si sono congelate le orecchie...



Miglior sonoro
Gravity
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Captain Phillips - Attacco in mare aperto
A proposito di Davis
Lone Survivor

Il preferito di Pensieri Cannibali: A proposito di Davis
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

Ma ancora Gravity?

Miglior montaggio sonoro
All Is Lost: Tutto è perduto: Steve Boeddeker, Richard Hymns
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Oliver Tarney
Gravity: Glenn Freemantle
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Brent Burge
Lone Survivor: Wylie Stateman

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

La vergogna continua.

Migliori effetti speciali
Gravity: Timothy Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, Eric Reynolds
Iron Man 3: Christopher Townsend, Guy Williams, Erik Nash, Daniel Sudick
The Lone Ranger: Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams, John Frazier
Into Darkness - Star Trek: Roger Guyett, Pat Tubach, Ben Grossmann, Burt Dalton

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

L'unico Oscar che ci poteva stare veramente a Gravity. Tutte le altre 6 statuette che si è portato a casa sono uno scandalo.

Miglior documentario
The Act of Killing (2012): Joshua Oppenheimer, Signe Byrge Sørensen
Cutie and the Boxer (2013): Zachary Heinzerling, Lydia Dean Pilcher
Dirty Wars (2013): Rick Rowley, Jeremy Scahill
Al Midan (2013): Jehane Noujaim, Karim Amer
20 Feet from Stardom (2013): Morgan Neville

Il preferito di Pensieri Cannibali: non ne ho visto nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: The Act of Killing
L'Oscar è andato a: 20 Feet From Stardom

La grande sorpresa della serata la si è vista qui, in una categoria che non era comunque certo tra quelle di maggior interesse o tra le più attese, tanto per dire quanto la cerimonia abbia riservato dei colpi di scena formidabili. All'acclamato The Act of Killing alla fine è stato preferito 20 Feet From Stardom. Per il secondo anno consecutivo, una pellicola a tematica musicale trionfa tra i documentari e, se il livello è anche solo lontanamente vicino a quello di Sugar Man, la statuetta ci può stare. Durante la premiazione, una delle cantanti presenti nel film si è messa a fare una non richiesta esibizione di doti vocali. Piacevole quasi quanto Kekko dei Modà o Francesco Renga, ma se non altro mi è servita come sveglia, visto che mi stavo appisolando.


Miglior cortometraggio documentario
Cavedigger (2013): Jeffrey Karoff
Facing Fear (2013): Jason Cohen
Karama Has No Walls (2012): Sara Ishaq
The Lady In Number 6 (2013): Malcolm Clarke, Carl Freed
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall (2013): Edgar Barens

L'Oscar è andato a: The Lady in Number 6

Miglior cortometraggio animato
Feral (2012): Daniel Sousa, Dan Golden
Tutti in scena! (2013): Lauren MacMullan, Dorothy McKim
Mr Hublot (2013): Laurent Witz, Alexandre Espigares
Possessions (2012): Shuhei Morita
Room on the Broom (2012) (TV): Max Lang, Jan Lachauer

L'Oscar è andato a: Mr Hublot

Miglior cortometraggio
Aquel no era yo (2012): Esteban Crespo
Avant que de tout perdre (2013): Xavier Legrand
Helium (2013/II): Anders Walter
Do I Have to Take Care of Everything? (2012): Selma Vilhunen
The Voorman Problem (2013): Mark Gill

L'Oscar è andato a: Helium

Finita la carrellata di premi più o meno azzeccati, passiamo alla parte più avvincente della serata e del post: il red porchet. Quest'anno con tanto di voti!
Il voto non è riferito all'abito, quanto al look e alla figosità nel complesso  dell'attore/attrice/regista/sceneggiatore/pseudo-celebrità di turno.

Red Porchet cannibale - Speciale Oscar 2014

Amy Adams
Se non è da Oscar tutto questo ben di Dio, io non so cosa lo sia.
L'abito per la cronaca è di Gucci, ma non ero a quello che mi riferivo.
(voto 9/10)



Cristin Milioti
Ah, è quella di The Wolf of Wall Street e How I met your mammels.
Ma siamo sicuri non si tratti di Anne Hathaway?
(voto 6-/10)


Anne Hathaway
Ah no, eccola qua Anne Hathaway.
Ma siamo sicuri non si tratti di Cristin Milioti?
(voto 5,5/10)


Margot Robbie
The Gnocca of Wall Street.
Non che col capello nero e un look da darkona sia esattamente da buttare, però molto meglio come biondazza.
(voto 7-/10)


Viola Davis
Ma che uomo affascinante!
Ah, è una donna?
Oops...
(voto 2/10)


Liza Minnelli
Aiutoooooooo!
(voto 1/10)


Kelly Osbourne
Odio ripetermi, però per lei è sempre NO, NO e ancora NO!
Più spaventosa della Minelli.
E l'ombrello poi a che le serve? Per ripararsi da pomodori e ortaggi vari che la gente voleva tirarle?
(voto 0/10)


Lady Gaga
La Germanotta con il suo look glaciale rende omaggio (non so se volontario o meno) alla protagonista del film Frozen, però ormai non se la fila più nessuno, poveretta. Sul red carpet, per dire, erano più fotografate Liza Minnelli e Kelly Osbourne...
(voto 4/10)


Olga Kurylenko
To the wonder woman.
(voto 8/10)


Olivia Wilde
Incinta di 7 mesi, i suoi capezzoli in evidenza sono già pronti all'allattamento.
Futura MILF dell'anno per i prossimi 30 anni, almeno.
(voto 8/10)


Kerry Washington
Altra autorevole prossima MILF, per lei la gravidanza è davvero in dirittura d'arrivo. Peccato che non le si siano rotte le acque durante la diretta televisiva, sarebbe stato un bel colpo per il sonnacchioso spettacolo.
(voto 7/10)


Julia Roberts
Più passano gli anni, e più diventa bella.
MILF of the century ad honorem.
(voto 8+/10)


Sandra Bullock
Altra MILF di ottimo livello.
Peccato solo che ci reciti.
(voto 6,5/10)


Anna Kendrick
Look da scolaretta in vacanza in cerca di divertimento. Poteva forse osare un po' di più, però ci piace!
(voto 7,5/10)


Lupita Nyong'o
Che stile la ragazza, che stile!
Gli manca solo un paio di tette.
(voto 7,5/10)


Karen O
Karen O degli Yeah Yeah Yeahs mi è sempre piaciuta più come cantante che come femmena. Ieri sera però era davvero bella da mozzare il fiato e fare "OOOOO" per lo stupore come i bambini di Povia.
(voto 8,5/10)


Elsa Pataky e Chris Hemsworth
Ammazza che panza!
Thor questa volta c'è proprio andato giù pesante, con il suo martello.
(voto 6+/10)


Channing Tatum e Jenna Dewan Tatum
I più fighi al ballo del liceo.
(voto 7/10)


Jared Leto
Arrivato con il fratello e la mamma.
Ha ha, s'è fatto portare dalla mammina, ha ha!
Non c'è niente da ridere? Quest'anno era la tendenza del momento (si vedano anche Jonah Hill e Michael Fassbender) arrivare accompagnati da mammà? E allora pure per questa scelta Leto fa tendenza.
Stiloso inoltre con il papillon rosso e lo stesso taglio di capelli che ha reso celebre in tutto il mondo Gesù.
(voto 7+/10)



Pharrell Williams
Mr. Cool in persona quest'anno ha puntato più sulla praticità che sull'apparire stiloso. Se non altro era già pronto per la partitella a basket con gli amici a fine cerimonia.
(voto 5/10)


Michael Fassbender
Barbetta rossa curata, papillon, smoking d'ordinanza.
Impeccabile. E troppo figo.
(voto 8/10)


Leonardo DiCaprio
Tra gli uomini, è sempre il più elegante.
Anche se comincio a sospettare che indossi ogni volta lo stesso completo. D'altra parte gli porta fortuna...
(voto 9/10)


Jennifer Lawrence
Arriva Jennifer Lawrence e buonanotte a tutte le altre.
Quasi tutte le altre...
(voto 9,5/10)


"Cooome? Non ho ancora fatto una jenniferlawrencata? Rimedio subito..."


Anche quest'anno, Jennifer Lawrence si esibita nella sua più celebre mossa: la caduta rovinosa. Qualcuno potrà ipotizzare che lo faccia apposta, o che non sia capace a camminare. Secondo me è solo che a questi eventi si presenta piena di alcool come una nave. Così si fa!

Emma Watson
La grande bellezza.
(voto 10/10)

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