Provetta d’amore
(USA 2012)
Titolo originale: The Babymakers
Regia: Jay Chandrasekhar
Sceneggiatura: Peter Gaulke, Gerry Swallow
Cast: Paul Schneider, Olivia Munn, Kevin Heffernan, Nat Faxon, Wood Harris, Aisha Tyler, Constance Zimmer, Lindsey Kraft, Tommy Dewey, Helena Mattsson, Jay Chandrasekhar, Collette Wolfe, Noureen DeWulf, Miles Fisher, Rick Overton
Genere: sterile
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Certa gente non impara proprio niente dai film. Eppure ci sono delle cose che ormai tutti dovrebbero conoscere. Ad esempio che non si scappa mai da un pazzo assassino salendo le scale di casa. Oppure che quando una gnocca assurda ci prova con te, c’è sempre una fregatura di mezzo. O ancora che non si devono mettere al mondo dei figli. Non le avete viste di recente pellicole come La stirpe del male, Alabama Monroe, Travolti dalla cicogna, La guerra è dichiarata o Hotell? Se diventate genitori, le cose vanno inevitabilmente a finire male.
Scusate, ma se non li vedete voi, chi è che deve guardarli? Non lamentatevi poi se c’è crisi anche nel vostro settore…
I protagonisti di Provetta d’amore (titolo originale The Babymakers), ignorando tutti i segnali funesti provenienti dal mondo del cinema odierno, dopo 3 anni di matrimonio decidono di avere un figlio. Si mettono così a scopare come conigli e 9 mesi dopo…
Niente. Non succede niente. A questo punto decidono di fare tutte le visite del caso per vedere se sono fertili e scoprono che il problema è lui. È sempre colpa dell’uomo, in questa nuova generazione di film filo-femministi americani. Tutta colpa di Katniss Everdeen, tutta colpa sua!
A questo punto che fare? Seguire l’esempio dei Brangelina e adottare qualche decina di bambini in giro per il mondo? Oppure ricorrere all’inseminazione artificiale?
Dal titolo italiano della pellicola forse avrete una mezza idea di cosa faranno i protagonisti, ma le cose non andranno così lisce...
"Il film fa schifo? Va beh, beviamoci su!" |
Chi sono comunque questi ignari protagonisti del film che vogliono diventare genitori a tutti i costi?
Lui è Paul Schneider, attore parecchio anonimo e dal potenziale comico pressoché inesistente. Lei è Olivia Munn, già vista nella serie The Newsroom, sulla carta perfetta protagonista di una commedia brillante, visto che è un tipo un po’ alla Cameron Diaz: è una gran bella gnocca, ma allo stesso tempo ha anche la faccia simpatica. Perfetta sulla carta, peccato che alla prova dei fatti non funzioni molto, sarà che questa è una commedia ben poco brillante. A non funzionare sono soprattutto le battute…
Battute? Perché, in questo film ci sono delle battute?
Così come non fanno ridere le varie gag che sembrano la copia di qualche film copia di Tutti pazzi per Mary o American Pie o Molto incinta. Ecco, se c’è un filone in cui si infila questa Provetta d’amore è quella delle commedie sboccate di Judd Apatow, senza però ottenerne neanche lontanamente gli stessi effetti comici. Si sente la mancanza di un trascinatore come Seth Rogen, dotato di una fisicità e di un umorismo che lo spento Paul Schneider si può giusto sognare. Così come mancano dei comprimari davvero convincenti. Se dalla parte comedy la pellicola è parecchio scadente, le cose non vanno meglio nemmeno dal punto di vista più diciamo romantico e famigliare. La storia è infatti scontatissima, già vista, banale e tra i due protagonisti non c’è alcuna chimica.
In pratica, questo film è spento, inutile, sterile come gli spermatozoi del suo protagonista. Per quanto si sforzi, non solo non riesce a dare vita a qualcosa che possa essere considerato anche solo da lontano Cinema, ma non ce la fa neppure a mettere al mondo un intrattenimento decente. E non è nemmeno così orribile da potersi candidare in maniera degna alla classifica del peggio dell’anno, è solo una mediocre perdita di tempo. Se concepite l’idea di guardarvi questo film, non pensateci su due volte: abortitela istantaneamente.
(voto 4/10)
"Abbiamo preso un voto più alto dell'ultimo di Aronofsky, sììì!" |