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martedì 11 giugno 2013

PAULETTE, NONNETTA SPINELLO


Paulette
(Francia 2012)
Regia: Jérôme Enrico
Cast: Bernadette Lafont, Dominique Lavanant, Françoise Bertin, Carmen Maura, André Penvern, Ismaël Dramé, Axelle Laffont, Mathias Melloul, Fabrice Colson
Genere: tua nonna è più drogata di te
Se ti piace guarda anche: L’erba di Grace, Weeds, Breaking Bad

Paulette è una vecchina vedova e razzista. State già correndo al cinema a vederla, vero?
Paulette è talmente razzista da accusare l’arrivo degli extracomunitari in Francia per il fallimento del suo ristorante e così razzista da odiare il marito di sua figlia, un poliziotto antinarcotici di colore e persino il suo nipotino, che è mulatto. In pratica, è una carampana simpatica quanto un dito nel culo o quanto Gianni Alemanno o, peggio, quanto Gianni Alemanno che ti mette un dito nel culo. Lo dico in via del tutto ipotetica, non è che abbia provato.
Fino a che… Fino a che non ha più soldi per pagare l’affitto. A quel punto, con la crisi economica che le morde le chiappe rugose, è costretta a provare un business in cui non aveva mai pensato di potersi cimentare. E nemmeno noi. La vecchina comincia a spacciare droga. Uno spunto inverosimile, ma fino a un certo punto. In effetti, chi c’è di più insospettabile di una tizia del genere? Chissà che qualche nonnina vedendola non prenda ispirazione da lei. D’ora in poi, se vedete una vecchietta sospetta che si aggira per le vie più losche della vostra città, attenti quindi, potreste aver trovato il vostro nuovo pusher personale.

È così che cominciano le avventure di Nonna Spinello. Spunto carino e simpatico, però niente di nuovo sotto il sole, a raccontarla tutta. C’era già stata ad esempio L’erba di Grace. Così come non siamo troppo distanti nemmeno dalla protagonista delle serie tv Weeds, anch’essa una vedova (però più giovane e parecchio più sexy, Mary-Louise Parker) che spaccia la roba, oppure Breaking Bad, dove un tranquillo professore di chimica liceale diventa poco a poco uno dei più misteriosi e pericolosi boss della droga della Storia.

La più gnocca del film.
Nonostante la puzza, più che di marijuana, di già visto, la commediola si lascia vedere. Procede senza particolari colpi di genio o momenti chissà quanto esilaranti, ma senza nemmeno annoiare, complice anche la breve durata. Due tiri a questo filmetto quindi si possono dare, se proprio in questo periodo non avete altra roba più potente per le mani. E tra le carampane rischia persino di diventare un nuovo piccolo cult.
L’aspetto migliore di questo film francese è quello di non sprofondare troppo nei buoni sentimenti. Un pochino lo fa, solo in una maniera meno sfacciata rispetto alle commedie americane. La prima parte della pellicola, quella più cinica e cattiva, è comunque preferibile rispetto a una seconda parte dallo sviluppo scontato e a un finale eccessivamente buonista. I francesi dimostrano allora ancora una volta di saperci fare, seppure in tono minore rispetto a Quasi amici o ad altri gioielli recenti, e di riuscire a tirare fuori una commedia gradevole persino con una protagonista super sgradevole. A interpretare la “simpaticissima” Paulette c’è Bernadette Lafont, azzeccata per la parte, con quella sua faccia che fa cattivo più di quella di molti rapper. La migliore del gruppo è però la vecchina soprannominata Alzheimer, provate a immaginare perché…

Non molto il mio genere di film, chi mi conosce lo sa che sono decisamente più orientato sul lato adolescenziale della vita ah yeah, eppure questo Paulette fila via liscio. Sarà perché una volta tanto non ci si deprime come in Amour e viene anzi proposta una visione della terza età positiva. Come un periodo della vita in cui si può ancora stupire se stessi e gli altri, riprendere in mano le redini del destino e scrivere un nuovo capitolo, magari il più avvincente, della propria storia personale.
Il merito?
Tutto della droga, naturalmente!
(voto 6/10)



giovedì 6 giugno 2013

AFTER EARTH - DOPO LA FINE DEL CINEMA


Questa settimana c’è di che essere soddisfatti. Le uscite cinematografiche accontentano infatti proprio tutti, sia chi è alla ricerca di un film grandioso, sia chi è alla ricerca di grandiose schifezze, chi vuole il cinemone fracassone americano, come chi vuole il cinema d’autore francese e pure il cinemino italiano.
Ci sono pellicole per giovani e per Ford, per persone che amano il cinema e per Ford, per cannibali e per Ford.
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutti i Ford.
Ecco qui di seguito i commenti ai film della settimana miei e di Ford.
E, se dico Ford ancora una volta, il mondo finisce…

"Hey papi, ma se tu fai recitare me nei tuoi film, dici che presto Ford
farà scrivere il Fordino su WhiteRussian?"
After Earth - Dopo la fine del mondo di M. Night Shyamalan
Il consiglio di Cannibal: After Ford - Dopo la fine del cinema
Mi spiace. M. Night, mi spiace veramente tanto. Io ti ho sempre voluto bene e ti ho difeso in ogni circostanza. Con il tuo ultimo L’ultimo dominatore dell’aria però non ce l’ho fatta nemmeno io, era una schifezza galattica. E questo nuovo After Earth potrebbe essere a quel livello se non peggio. M. Night, sento puzza di porcheria new-age catastrofista lontana un miglio, con in più come protagonista la coppia d’oro del da me tanto detestato La ricerca della felicità: l’inespressivo Will Smith + il suo inespressivo e raccomandato figlio Jaden. Partendo da simili tragiche premesse, mi aspetto un potenziale titolo per la top 10 dei peggiori film dell’anno. M. Night, Willy e Jaden, non deludetemi, mi raccomando!
Quanto alla top 10 dei peggiori blog dell’anno beh, quella non è nemmeno una top 10. È una top 1, con un unico incontrastato dominatore (dell’aria): WhiteRussian, oh yes.
Il consiglio di Ford: After Cannibal - Dopo la fine dell'adolescenza.
Quello che penso di Shyamalan - almeno dopo L'ultimo dominatore dell'aria e quella robaccia di E venne il giorno - è ormai risaputo.
Questo After Earth mi sa tanto di versione buonista e retorica in grado di mixare la vergogna che fu Io sono leggenda ed il peggio del Cinema catastrofista hollywoodiano, senza contare che i due protagonisti sono gli stessi di smielate come La ricerca della felicità.
Se non fosse che sfonderei una porta aperta, lo consiglierei al Cannibale giusto per rovinargli una serata.

Dopo la nascita del Fordino, Ford fa solo sesso iper-protetto.
Holy Motors di Leos Carax
Il consiglio di Cannibal: Holy vision
Un film grandioso, una delle visioni cinematografiche più esaltanti e totali degli ultimi anni. Holy Motors è davvero imperdibile. Ne avevo già parlato tempo fa e si era pure classificato al secondo posto dei miei film dell’anno 2012, giusto dopo l’ancor più amato Un sapore di ruggine e ossa. Ora, con il solito ritardo di mesi e mesi, arriva anche nelle sale italiane. Fate con calma, eh. I Fast & Furious mi raccomando fateli arrivare fast, mentre per distribuire i capolavori veri metteteci pure dei mesi, che tanto il pubblico italiano mica se li merita.
Comunque non c’è nemmeno da lamentarsi troppo: meglio tardi che mai. E per una volta non mi lamento troppo nemmeno di Ford, considerando che questo Holy Motors l’ha apprezzato pure lui e quindi, se ancora non l’avete visto, questa è l’occasione buona per vedere un raro caso di pellicola considerata un capolavoro sia da me che dal mio blogger rivale.
Il consiglio di Ford: Holy Cinema.
Nonostante il ritardo di programmazione, non posso certo dire nulla contro una delle visioni più importanti che potrebbe capitarvi in sala quest'anno, film totale ed esperienza visiva ed emozionale unica nel suo genere, nonchè titolo in grado di mettere d'accordo perfino il sottoscritto ed il suo antagonista.
Già incensato da queste parti qualche mese fa e vincitore del Ford Award 2012 come miglior film non distribuito in Italia, questo filmone è senza dubbio la scelta definitiva per questa settimana e non solo.

"Vedo che pure il tuo computer si blocca se provi ad andare su WhiteRussian."
"Dev'essere perché ho appena installato l'AntiFord al posto dell'AntiVirus..."
Voices di Jason Moore
Il consiglio di Cannibal: ascoltate queste Voices, anziché quella fastidiosa di Ford
Il titolo originale di questo film è Pitch Perfect ma in Italia, ispirati forse del talent-show preferito di Ford The Voice, hanno scelto di intitolarlo Voices. Si tratta infatti di un film musicale, ma non è uno di quei musicarelli vecchio stile che tanto piacciono a Mr. James Old in cui a un certo punto la gente prende e si mette a cantare e a ballare. Questa è una pellicola più sullo stile di Glee, il Glee dei primi frizzanti tempi ci tengo a specificare, incentrata su un paio di gruppi vocali. Nonostante raccontato così possa sembrare ‘na strunzata, in realtà è una commedia molto piacevole. Certo, si tratta di una pellicola adolescenziale e quindi il pubblico di nonnetti come Ford potrebbe storcere il naso. A me invece è piaciuto, pur non essendo un nuovo cult assoluto come ho anche scritto nella mia recensione, quindi lo consiglio.
E tu Ford, smettila di storcere ‘sto naso!
Il consiglio di Ford: Cannibal non potrà mai esibirsi neppure nel suo sgabuzzino, con quella piccola, stridula voice che si ritrova!
Ovviamente, quando un film tratta in qualche modo l'adolescenza - periodo della vita dal quale il buon Peppa Kid non è ancora uscito a trent'anni suonati - il mio antagonista non esita a recuperarlo in anteprima e recensirlo neanche fosse la più assatanata delle groupies.
Io, onestamente, preferisco recuperare un paio di titoli usciti nelle scorse settimane e concedermi ripescaggi di classici non ancora recensiti al Saloon che non sprecare del tempo con una versione per grande schermo di Glee, partito fortissimo e poi rivelatosi una delle delusioni più cocenti della storia del piccolo schermo.

Stava guardando un film consigliatissimo da Ford.
The Bay di Barry Levinson
Il consiglio di Cannibal: vendo Ford su eBay, offerta iniziale: 50 centesimi
The Bay è un filmetto mockumentary guardabile quanto inutile. Come visione pre-estiva ci può stare, ma io personalmente non vi consiglio di correre a vederlo. Sarà anche un mockumentary ben fatto, però chi aveva bisogno di un altro mockumentary?
Non date quindi retta a Ford che ve lo proporrà come nuova pietra miliare dell’horror, visto che di spaventoso qui più che il film ci sono solo i suoi commenti!
Recensione cannibale a breve.

Anche lui.
Il consiglio di Ford: ho comprato su eBay per Cannibal un bel pacchetto completo per un weekend che si concluderà con un'epidemia mortale. Ovviamente al mare.
Altro titolo recensito qualche settimana fa al Saloon che non sarà certo epocale ma che, in qualche modo, si guadagna la pagnotta portando a casa un risultato senza dubbio più dignitoso di tante schifezze che il mio antagonista propone come se fossero nuove pietre miliari della settima arte.
In un periodo estivo privo di troppi pensieri, meglio concedersi una serata almeno in parte rilassante che le solite turbe adolescenziali del mio rivale.


Paulette vende la droga a Mr. Ford.
Paulette di Jerome Enrico
Il consiglio di Cannibal: la droga in questo caso fa male
Questa settimana i distributori italiani hanno fatto davvero un bel gioco di bilanciamenti: da una parte c’è un capolavoro come Holy Motors, dall’altra hanno risposto con una probabile ciofeca assoluta come After Earth. Da una parte hanno infilato una pellicola teen come Voices, dall’altra accontentano il pubblico della terza, e pure della quarta come Ford, età, con questo Paulette, la storia di un’anziana signora che si mette a spacciare droga. Ma non c’era già stata L’erba di Grace?
Per una volta, un film francese che lascio volentieri a Mr. Ford. Tanto nel suo pensionato questo Paulette è già destinato a essere un cult movie.
Il consiglio di Ford: Cannibalette? No, grazie!
Filmetto francese dal sapore geriatrico che in questo periodo di tempistiche ristrette, quotidianità incasinata e recuperi in lista non mi sogno neppure di vedere neppure per fare uno sgarro al mio rivale, che non si aspetterà altro che una mia recensione positiva per cominciare una delle sue filippiche da finto giovane.
Passo la mano, e confido al contrario di confrontarmi al più presto con Sorrentino e Refn.

"Col cavolo che ti cedo il volante, Ford!"
Quando meno te lo aspetti di Agnes Jaoui
Il consiglio di Cannibal: quando meno te lo aspetti… Ford dice una cosa sensata, ma non capita spesso
Commedia romantica francese di impianto favolistico che ha scomodato paragoni con il cinema di Woody Allen… insomma, non la disdegnerei del tutto. I tanto odiati da Ford cugini francesi continuano a regalarci delle cose più che positive, anche sul piano comedy, e quando meno te lo aspetti ti tirano fuori dei film grandissimi. Questo non sarà uno di quelli, ma potrebbe essere una visione piacevole. Anche se c’è da dire che il trailer non mi ha ispirato un granché.
E poi, Quando meno te lo aspetti (titolo tra l’altro già di un film con Kate Hudson), Ford ti tira fuori una recensione condivisibile ed è lì che cominci a pensare che il mondo potrebbe davvero finire. Manco fossimo in un film con Will Smith.
Il consiglio di Ford: quando meno te lo aspetti... Perfino Cannibal potrebbe apparire un critico sensato.
Secondo film francese della settimana - Holy motors è da considerare un Film è basta, a prescindere dalla nazionalità -, che nonostante il trailer non esaltante rischia di rivelarsi una sorpresa abbastanza piacevole, se non altro come riempitivo.
Non lo metterei tra i primi della mia lista personale, ma potrei sempre pensare di recuperarlo quando meno me lo aspetto, che poi è quello che succede quando scopro che Peppa Kid ha sfoderato una recensione sensata di qualche film.

"Aiuto, c'è un film fordiano che mi sta risucchiando!!!"
The Butterfly Room - La stanza delle farfalle di Jonathan Zarantonello
Il consiglio di Cannibal: The ButterFord Room - La stanza degli orrori
Questo film per una volta non lo passo a Mr. Ford, già troppo impegnato con Paulette, ma all’esperto di gialli della blogosfera 50/50 Thriller. E vai, che così per una volta non spreco un link come con il pessimo WhiteRussian uahahah.
Se poi il suo parere sarà positivo, potrei dare anche io una possibilità a questo thriller italo-americano dal sapore internazionale e con nel cast anche il sempre inquietante Ray Wise, Leland Palmer in Twin Peaks. E chissà che questo Jonathan Zarantonello non ci regali soddisfazioni, che se quelle le aspettiamo da Ford, addio!
Il consiglio di Ford: the butterfly effect, ovvero io sollevo i pesi a Lodi e Cannibal inciampa a Casale provocandosi una distorsione.
Titolo che non mi attrae per nulla in questa settimana dalle decisamente numerose uscite: produzione italo-ammmeregana che lascio anche io senza troppi patemi al buon Nico, specialista del settore thriller in grado di darci indicazioni utili in caso ne valesse effettivamente la pena di una visione come si deve.
Approfitto invece del titolo per rivelare che Katniss Kid ha deciso di scegliere il suo primo tattoo: una bella farfalla in zona lombare posteriore - dicesi sopra il culo - in pieno stile Charlie Runkle.

Ford pronto a uscire dopo essersi truccato per tutta la mattina.
P.O.E. Poetry of Eerie di Registi vari
Il consiglio di Cannibal: F.O.R.D. Fuck Off (white)Russian Dork
Con tutte queste uscite, poteva mancare un secondo film italiano della settimana?
Certo che sì e invece, per la gioia di grandi e piccini, uomini e Ford, ecco che arriva una pellicola plurifirmata da un folto gruppo di registi del circuito horror indipendente nostrano, alle prese con le rivisitazioni di alcuni racconti di Edgar Allan Poe. Non sembra neanche un’idea tanto malvagia, ma chissà cosa ne sarà venuto fuori? A me i film girati da più registi non ispirano per niente, i film italiani nemmeno, quindi anche se il progetto mi sembra partire da buone intenzioni, passo la patata bollente al Ford. Non è un modo di dire, gliela passo veramente sperando si ustioni!
Il consiglio di Ford: C. A. N. N. I. B. A. L. Come Ammazzare (la) Noia (da) Nerd Irretendo Bimbiminkia Attraverso (le) Lettere (intese come recensioni).
Sarebbe bello avere una settimana senza uscite italiane, pretenziose o no, note o no, grandi produzioni o no.
Ma del resto sarebbe bello anche avere una settimana senza Cannibal Kid.
E invece, eccoci qui, a sopportare entrambe.
Uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.

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