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mercoledì 2 aprile 2014

I FILM CON CUI SONO CRESCIUTO





Tempo di Top 10, qui su Pensieri Cannibali.
Aaancora?
Sì, aaancora. Questa settimana prosegue la “Serie della crescita”. Dopo i dischi e i programmi tv, oggi tocca ai Film con cui sono cresciuto. Ecco la decina di pellicole che in qualche modo hanno accompagnato la mia infanzia/adolescenza. Tadan.

L’invito a partecipare su blog e social network con le vostre personali liste dei “Film con cui sono cresciuto” è sempre valido!

10. Piccola peste
Al di là del sempre mitico Kevin di Mamma, ho perso l’aereo, l’altro bimbominkia più spettacolare mai visto nella storia della tv, o almeno nella storia della mia infanzia, è Junior, il teppistello di Piccola peste. Da bambino volevo essere come lui. Papillon a parte.


9. Superfantozzi
Tra le pellicole italiane, per cui fin da piccolo non ho mai provato un particolare amore, i film di Fantozzi sono forse quelli che più hanno accompagnato la mia infanzia. Di certo quelli che più mi hanno fatto ridere. Non sarà il miglior episodio della serie (i primi due in particolare sono imbattibili), però quello che riguardavo sempre con maggiore piacere era Superfantozzi. Oserei dire che ho imparato di più di Storia con questa pellicola, che non con tutte le maestre e i professori che ho avuto negli anni di scuola. Cosa che la dice lunga sul mio livello culturale, e soprattutto sul livello culturale dei miei insegnanti.

"Quello lì sopra sarebbe Dio?"
"Ma no, Ugo. E' solo Junior del film Piccola peste."

8. Basic Instinct
In tenera età, Basic Instinct mi ha regalato una visione alquanto singolare del sesso: al termine del rapporto, la donna doveva uccidere il partner con un punteruolo da ghiaccio. Più in là con gli anni avrei capito che non sempre le cose vanno così. A volte vanno persino peggio.


7. La storia infinita
Il nulla che avanza.
Una storia infinita con cui dobbiamo confrontarci ancora adesso, ogni giorno.

"Evvai, qui sopra si vola più sicuri che con Ryanair!"

6. Hook – Capitan Uncino
Persino più di E.T. – L’extra-terrestre e di Jurassic Park, il film di Steven Spielberg cui il mio io fanciulletto è più legato in assoluto è Hook – Capitan Uncino. Sarà perché già allora sapevo che nel personaggio dell’eterno Peter Pan mi ci sarei sempre ritrovato, anche anni dopo.
E poi c’era Rufio, Ru-fi-ooo. Bangarang!



5. Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Per chi come me è cresciuto a metà degli anni ’90, gli scrittori Cannibali sono stati un punto di riferimento fondamentale. Per chi come me come nickname s’è scelto Cannibal Kid, ancora di più. Tra i vari Niccolò Ammaniti, Giuseppe Culicchia, Aldo Nove e Isabella Santacroce, il più celebre della gang, quello subito entrato nel mainstream, era Enrico Brizzi. Sebbene io abbia adorato soprattutto il suo successivo e molto pulp Bastogne, il suo romanzo più celebre è e resterà sempre il suo debutto Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Un libro molto tardo adolescenziale, come direbbe lo stesso autore, che bene o male ha segnato profondamente il mio stile di scrittura. Non sarà una pietra miliare della letteratura mondiale, però gli resto sempre affezionato, così come alla trasposizione cinematografica con un giovane Stefano Accorsi era-Maxibon e una già cagnissima Violante Placido. Tutt’altro che un capolavoro, però è un film cui continuo a voler bene.
E poi, insomma, sempre meglio essere cresciuti con Jack Frusciante che con 3msc di Moccia come è toccato alle povere generazioni successive…


4. Il silenzio degli innocenti
Ho cominciato a guardare thriller-horror paurosi decisamente troppo presto, che hanno finito per traumatizzarmi per sempre. Tutta colpa, o forse dovrei dire tutto merito, dei miei genitori e soprattutto di mia sorella. Tra i ricordi più angoscianti, oltre al Bob di Twin Peaks e ai corridoi di Shining, un posto d’onore se lo merita Il silenzio degli innocenti. Dall’inizio alla fine, due ore di angoscia pura come non l’ho mai più provata per nessun altro film. Forse ero troppo piccolo quando l’ho guardato per la prima volta, ma d’altra parte senza questa visione non sarei diventato il Cannibale che sono oggi. Anche perché la prima strizza non si scorda mai.


3. I Goonies
La più bella avventura infantil-adolescenziale di sempre. Almeno per chi è stato un bimbett-adolescente negli anni ‘80/’90.

"Aiuto! Le recensioni di Cannibal Kid
sono più pericolose di Hannibal the Cannibal!"

2. Pulp Fiction
La mia vita di spettatore cinematografico va distinta in un’epoca a.T. (avanti Tarantino) e in un’epoca d.T. (dopo Tarantino). La visione di Pulp Fiction quando avevo circa 13 o 14 anni ha rappresentato uno sparticulo spartiacque essenziale. Prima il cinema mi piaceva anche, soprattutto le pellicole fantascientifiche e quelle da bimbetti, ma dopo è diventata una passione assoluta e una mania che – purtroppo per voi – avrebbe poi portato Pensieri Cannibali a diventare un blog orientato soprattutto verso il mondo dei films.

"Ahahah, ma che ci facciamo in mezzo a questi film per bambini?"

1. Ritorno al futuro
Da bambino era il mio film preferito. È stato il mio primo film preferito e ancora oggi lo considero tra i miei top movies assoluti. Se mi capitasse una DeLorean tra le mani e dovessi viaggiare avanti nel tempo scommetto che, anche tra 50 anni, se sarò ancora vivo, resterà una delle pellicole favorite anche dal me stesso del futuro.

"Adesso vi suono un pezzo di Skrillex.
Penso che ancora non siate pronti per questa musica, ma ai vostri figli piacerà."

lunedì 19 gennaio 2009

Adios

Ti guardi alle spalle con la malinconia di chi sa che qualcosa è finito, andato per sempre, e canticchi:

Oh, say can you see, by the dawn's early light
what so proudly we hailed at the twilight's last gleaming?


Oh, dì, puoi vedere alle prime luci dell'alba,
ciò che così fieramente abbiamo acclamato agli ultimi bagliori del crepuscolo?


È un nuovo giorno, quello che sorge. L’ultimo. I riflettori si sono spenti. Le luci dei cameraman sono altrove, tutte a inseguire un treno, a immortalare un nuovo presidente rockstar. E a te chi tirerà le scarpe addosso, adesso?

Whose broad stripes and bright stars, through the perilous fight
o'er the ramparts we watched, were so gallantly streaming?

Quelle ampie strisce e lucenti stelle, attraverso la pericolosa battaglia
stavano fluttuando così coraggiosamente sopra ai baluardi che abbiamo visto?


Ah, le stelle sulla bandiera. E le strisce. Che combinazione magica di colori! Come hai fatto a smerdarla così? Perchè questa è la sola cosa che sei riuscito a fare.

And the rockets' red glare, the bombs bursting in air

E il bagliore rosso dei razzi, le bombe che scoppiavano in aria


I razzi e le bombe… le bombe… le bombe…

Gave proof through the night that our flag was still there.

Testimoniavano, nella notte, che la nostra bandiera era ancora lì.


Fuori dallo studio ovale la bandiera ha continuato a sventolare fiera di se stessa giorno e notte, nonostante tutto. Nonostante te. È ora di andarsene, a testa bassa. Lasciare che quella bandiera ispiri qualcun altro. Tiri fuori il tuo solito sorriso da idiota, l'unico che ti viene così bene, mentre la guardi un'ultima volta e te ne vai via.

O say, does that star-spangled banner yet wave
o'er the land of the free and the home of the brave?

Oh, dì, la bandiera coperta di stelle sventola ancora
sopra la terra della libertà e la casa del coraggio?


Tutto intorno è uno stappare bottiglie e urlare di gioia. La Casa Bianca esplode di vita. È come quando piccola peste finalmente se ne va via dall’orfanotrofio che lo ospitava. C’è un grande party a cui tu non sei stato invitato. Everybody dance do-do-do, clap your hands, clap your hands. Ci sono luci, musica, balli, Jay-Z & Beyonce. E per te non ci sono fazzoletti malinconici a sventolare, né bandierine a stelle e strisce. Ci mancherai. Anzi no. Adios, piccola peste. Adios, Dabliù.
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