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mercoledì 28 ottobre 2015

Cannibal Music - I dischi di ottobre 2015





Questo mese sono arrivati un sacco di album e per altro quelli di cui sono riuscito a parlare sono solo una piccola parte dei lavori usciti sugli scaffali fisici e virtuali dei negozi. Non perdiamo quindi altro tempo in intro inutili e passiamo ad ascoltarli.

Disclosure “Caracal”

sabato 3 gennaio 2015

CANNIBAL MUSIC AWARDS – IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA MUSICA DEL 2014





Volete gustarvi i premi musicali peggiori del mondo, giusto dopo gli Mtv Music Awards e i Grammys?
Bene, siete arrivati nel posto giusto perché oggi qui su Pensieri Cannibali vanno in onda gli ambitissimi Cannibal Music Awards 2014.
Prima di vedere i vari premi assegnati, ricapitoliamo velocemente i Top 20 album e le Top 20 canzoni dell'annata selezionati da questo blog.


giovedì 13 novembre 2014

PINK FLOYD, THE ENDLESS RECORD






Pink Floyd “The Endless River”
Il “nuovo” dei Pink Floyd è il disco più noioso che abbia mai sentito in vita mia. Non mi sono annoiato tanto manco guardando i film La talpa, All Is Lost e La corazzata Potëmkin CONTEMPORANEAMENTE.
Il “nuovo” dei Pink Floyd più che un disco davvero nuovo è una raccolta di scarti dalle registrazioni di un album già di suo bruttarello di vent'anni fa. Un'ora e più di brani strumentali (a parte una tutt'altro che imprescindibile canzone cantata, "Louder Than Words", comunque il pezzo migliore del lotto) che nessuno al mondo si ascolterebbe manco sotto tortura, se il lavoro non fosse firmato con la sigla Pink Floyd, diventato ormai un brand più che un gruppo. Per un'operazione del genere la definizione “raschiare il fondo del barile” è persino offensiva nei confronti di chi raschia il fondo del barile con un minimo di decenza.

"Abbiate un po' di rispetto per noi, cari signori Pink Floyd."

“The Endless River” comunque un pregio lo possiede. Come la sua patetica copertina new-age suggerisce, è la colonna sonora ideale per venire traghettati verso la morte. La morte dei Pink Floyd e la morte della musica rock.
Il rock, almeno per quanto mi riguarda, significa trasgressione, eccitazione, ribellione, andare controcorrente. E significa gioventù. Gioventù mentale, non per forza anagrafica. Questo disco invece, sia a livello musicale che come operazione commerciale, è l'esatto opposto di tutto ciò. Non si può nemmeno dire che tecnicamente sia brutto, ma è qualcosa di peggio. Un album inutile, vuoto, triste.
A questo punto mi chiedo quale sarà il prossimo passo: una compilation di scoregge inedite di David Gilmour verrà profumatamente venduta come “il nuovo imperdibile ultimissimo disco dei Pink Floyd”?
(voto 3/10)

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