Visualizzazione post con etichetta pixar. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pixar. Mostra tutti i post

venerdì 6 settembre 2024

Inside Out 2: Invidia





Inside Out 2

Sono verde dall'invidia. Letteralmente.


Inside Out 2: Ansia





Inside Out 2

Oh mio Dio. Ommioddio. È uscito il sequel di Inside Out e nessuno mi ha detto niente. Controllo tutti i giorni tutte le ore tutti i minuti tutti i siti cinematografici del mondo esistenti, persino quelli di poco conto come Pensieri Cannibali, eppure questa notizia mi è sfuggita. Non so come sia possibile, ma si è materializzato uno dei miei incubi peggiori: mancare un film importante.

Inside Out 2: Nostalgia





Inside Out 2

Ah, com'erano belli i cari vecchi tempi!
Ve lo ricordate il lontano 2015?

A quei tempi i treni arrivavano puntuali, il Covid non si intravedeva ancora manco all'orizzonte, e nei cinema usciva una splendida pellicola intitolata Inside Out. Eravamo felici e non ce ne rendevamo conto.

Inside Out 2: Ennui (Noia)





Inside Out 2

Lo so che le presentazioni sono noiose, quindi facciamo in fretta. Je suis Ennui. O, per voi italiani ignoranti che non conoscete le lingue, sono Noia. Uff. Capito, ora?


Il mio modello esistenziale è lei: Sandra Mondaini, naturalmente.


Inside Out 2: Imbarazzo





Inside Out 2

Ehm.
Scusate.
Ehm.
Avrei una cosa da dire. Cioè, in realtà in realtà no, però i miei "colleghi" mi hanno invitato obbligato a scrivere un mio post su Inside Out, altrimenti sarei stato l'unico di noi a non farlo.
E quindi niente, eccomi qui.


lunedì 14 marzo 2022

Red: un pezzo sul film Disney-Pixar, non su Red Ronnie





Red
Titolo originale: Turning Red
"No, non guardare le mie vignette. Sono imbarazzanti!"

Quando mi piace un film della Disney, e in questo caso pure parecchio, mi chiedo sempre se è la Disney che sta cambiando, o se sono io che sto cambiando.

Hey, perché mi sto trasformando in un grosso orso rosso?

giovedì 20 settembre 2018

Gli Incredibili (si fa per dire) film della settimana





Questa è la settimana degli incredibili.
Parlo del film Pixar in arrivo in sala?
No, veramente mi riferivo al trio che commenterà le pellicole in uscita nei cinema italiani questo weekend apposta per voi.
Il primo è il più incredibile tra tutti, ovvero il sottoscritto Cannibal Kid, autore del qui presente sempre leggendario Pensieri Cannibali, forse il miglior sito che vi possa capitare di trovare in giro per il web. Ho detto forse, poi non accusatemi di essere troppo poco modesto.
Il secondo è il mio blogger rivale Mr. James Ford e anche lui è incredibile. È incredibile che esista gente come lui e che gli venga persino concesso il permesso di tenere un blog.
Il terzo è l'ospite di questa settimana, Pier del sito Pier(ef)fect, un blogger di incredibile talento e versatilità, che sulle sue pagine virtuali passa con disinvoltura dal parlare di cinema, serie TV e musica a discutere di trucchi e prodotti di bellezza. Manco io riesco a spaziare così tanto e con così tanta competenza attraverso argomenti tanto differenti. E lo dico sempre con la massima modestia. Ah, a proposito di modestia: l'ho già detto che sono di nuovo in nomination ai Macchianera Internet Awards?

Terminata questa intro incredibilmente lunga, andiamo a leggere i nostri commenti ai film settimanali senza indugiare oltre.

Gli Incredibili 2
I Ford al completo, pronti per entrare in azione contro il perfido Cannibal Kid. E questa settimana anche contro Pier.

mercoledì 17 gennaio 2018

La Cocoracha





Coco
Regia: Lee Unkrich, Adrian Molina
Cast: Miguel, Ernesto de la Cruz, Hector, Abuelita, Dante, Mamá Coco


La Cocoracha

La Cocoracha, la Cocoracha
ya no puede caminar
è troppo vecchia, è troppo vecchia
le manca poco per schiattar

il suo pronipote, Miguel è il suo nome
ya no puede cantar
la sua famiglia, una muy loca famiglia
odia la musica e pure il Festivalbar

lui partecipa ad Amici, a Tú sí que vales
ma non lo prendono manco a X Factor
così va giù tra i morti, che però non son sordi
e li vuole infestar

giovedì 21 dicembre 2017

Natale a Casa Ford





Un Ford solo non mi bastava. No, no.
Ecco allora che oggi nella rubrica delle uscite cinematografiche, in occasione della presentazione degli ultimi film in arrivo per quanto riguarda questo 2017, oltre al solito Mr. James Ford del blog White Russian c'è ospite anche... Mrs. Ford?!?

Ebbene sì. La moglie di James Ford, l'autrice del (poco aggiornato) blog Giulia Passione, anche nota in rete come JuleZ e tra i Fordini come mamma, è l'ospite d'eccezione di questa settimana.
D'eccezione nel senso che questa volta, e poi mai più. Dite che sono troppo cattivo nei suoi confronti?
Aspettate di leggere cos'ha scritto lei...

COCO
Un'immagine di di JuleZ intenta a guardare Cannibal Kid con disprezzo

giovedì 14 settembre 2017

Appuntamento al cinema






Si ritorna alle solite. Dopo un paio di settimane di uscite promettenti, i cinema italiani tornano a ripopolarsi di filmetti per bambini, di horror senza appeal, di blockbuster-wannabes destinati al flop e di pellicole italiane non troppo esaltanti.
Sarà davvero così, oppure ci aspetta qualche sorpresa?
Cerchiamo di scoprirlo insieme ai miei commenti.
E a quelli del mio blogger nemico Ford, a quanto pare tornato dalle sue infinite vacanze. Sempre che non decida di farci un favore e levarsi dalle palle partire di nuovo.

P.S. Tenetevi pronti, che dalla prossima settimana questa rubrica proporrà una sorprendente novità...


Cars 3
"Ma perché ho accettato di farmi guidare da Mr. Ford?"

venerdì 13 gennaio 2017

Alla ricerca di un pesce di cui non ricordo il nome, credo non sia Nemo ma qualcosa tipo Rory






Alla ricerca di?
Regia: Andrew Stanton, Angus MacLane
Cast: ?, Marlin, Nemo, Hank, Destiny, Bailey, Charlie, Jenny



Ricordo!
Ora ricordo quasi tutto!
Ironico che a farmi tornare la memoria sia stato un film su una pesciolina smemorata, ma tant'è.
Mi chiamo Cannibal Kid, scrivo su un blog di successo che di nome fa Pensieri Cannibali, odio i pesci e le pellicole Disney.
Ricordo forse male qualcosa?

giovedì 15 settembre 2016

Alla ricerca di... un film decente





La nuova stagione cinematografica ormai è entrata nel vivo. Con il Festival di Venezia alle spalle e l'estate addosso pure, è tempo per i cinema nostrani di riempirsi di nuovo. Questa settimana il menù cucinato è particolarmente variegato, tra disneyate che domineranno il box-office, pellicole italiane, proposte autoriali, documentari e quant'altro.
Ce la faranno a seguire tutto in maniera competente il sottoscritto Cannibal Kid e il suo mostruoso rivale James Ford?
Io scommetto di no.

Alla ricerca di Dory
"Secondo te è Ford che porta il Fordino a vedere il nostro film, o il contrario?"
"Beh, di sicuro il Fordino ha preso la patente prima del padre, quindi..."

venerdì 2 ottobre 2015

Inside Out: Tristezza




Inside Out
(USA 2015)
Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter
Cast: Riley, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto, Rabbia, Bing Bong, Mamma, Papà
Genere: emo
Se ti piace guarda anche: Alice nel paese delle meraviglie, Up, Wall-E

Ueeeeè.
Ueeeeeeeeeè.
Ueeeeeeeeeeeeeeèèèè!
No, non sto piangendo. È solo che mi è entrato qualcosa nell'occhio. È una cosa che mi capita spesso. Tipo sempre. È solo che c'è così tanta tristezza nel mondo: calamità naturali, gente che muore, bambini ammalati, la Juve che fa solo 5 punti in 6 giornate di campionato.
Sigh, sob! Sigh, sob! Sigh, Sob!
C'è così tanta tristezza anche nei film. Provo un sincero dispiacere per quelle pellicole che vedrò dopo Inside Out, perché difficilmente potranno essere al suo livello. Mi viene da piangere già solo prima di guardarle. Perché Inside Out mi ha fatto venire un gran magone, quindi significa che mi è piaciuto parecchio. A dirla tutta, mi aspettavo che mi facesse piangere di più. Io piango anche per i film di Fantozzi. Non dal ridere. Dalla tristezza. Poverino, la sua vita è davvero deprimente. Ci avevate mai pensato, tra una risata e l'altra?

Inside Out: Rabbia




Inside Out
(USA 2015)
Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter
Cast: Riley, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto, Rabbia, Bing Bong, Mamma, Papà
Genere: emo
Se ti piace guarda anche: Alice nel paese delle meraviglie, Up, Wall-E

Sono incazzato!
Sono incazzato nero, anzi rosso con la Pixar!
Sono incazzato rosso con la Pixar perché ha realizzato un Fottuto Capolavoro!
Oops, ho detto quella parola con la F. Scusate, dannati bambini che state leggendo!

In genere io i film della Pixar, e le produzioni Disney in generale, le detesto. Perdo la pazienza, con tutto il loro buonismo e la loro melassa e tutti quei maledetti sentimenti positivi. Che nervoso!
Inside Out però è diverso. Mi ha fatto emozionare in maniera genuina, non forzata. Non è arrivato fino al punto di farmi piangere. Non sono mica una mammoletta, io, anche se devo ammettere che qualche pellicola ogni tanto la lacrimuccia me la strappa. Di recente è capitato ad esempio con Mia madre. Com'è possibile?
Sarà che il film del compagno comunista Nanni Moretti è più ricattatorio del nuovo lavoro della multinazionale dei sentimenti Disney?
Può sembrare incredibile, ma mi sa che è proprio così. Mia madre mi ha fatto piangere, Inside Out no, però ciò non significa che il primo sia più bello del secondo. Forse significa solo che Moretti ha giocato più sul semplice per provocare commozione, puntando sul drammone, mentre Inside Out più che altro è una commedia. Una grande commedia. A tratti fa ridere come nessun altro film visto quest'anno e lo dico io che in genere preferisco starmene imbronciato, piuttosto che accennare anche solo un sorriso. C'è solo una cosa che mi ha fatto ridere di più, negli ultimi tempi: il video “Sono giapponese”. Non so spiegare perché, ma è maledettamente divertente, mannaggia a lui!

Inside Out: Disgusto





Inside Out
(USA 2015)
Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter
Cast: Riley, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto, Rabbia, Bing Bong, Mamma, Papà
Genere: emo
Se ti piace guarda anche: Alice nel paese delle meraviglie, Up, Wall-E

La Pixar l'ha fatto di nuovo. Ha fatto di nuovo il suo film ruffianotto e tutti ad applaudire e a gridare al Capolavoro. Beh, sapete cosa ne penso io?
Io provo disgusto!
Bleah!
Per Inside Out?
Ma no! Il film è assolutamente adorabile ed è quasi disumano non amarlo. Provo disgusto per i tre tenorini de Il Volo, quello sempre e comunque, soprattutto quando imbrattano di feci le camere d'albergo credendosi delle rockstar, e provo digusto per i facili entusiasmi. Lo spunto di partenza iniziale di Inside Out è geniale, certo. La prima mezz'ora circa è esaltante e perfetta, verissimo, proprio come lo era la prima metà di Up. Solo che poi la pellicola nella seconda parte qualche cedimento ce l'ha. La Pixar come suo solito un paio, e forse anche più, di bambinate le ha inserite. Gli addetti alle pulizie dei ricordi e tutti quegli altri mini omini simil-Minions, ad esempio, sono messi lì probabilmente giusto per strizzare l'occhio al pubblico dei bambini. Così come l'amico immaginario rosa Bing Bong è stato inserito forse per strizzare l'occhio al pubblico gay. Chissà? La canzoncina dell'amicizia con cui quell'esaltata di Gioia riesce a tornare nella Memoria a lungo termine, poi, era davvero necessaria?
E quanta droga si deve fare quella, per essere sempre così su di giri?
Secondo me quell'animale rosa sarà anche un amico immaginario, ma come pusher invece è ben reale.

Inside Out: Paura




Inside Out
(USA 2015)
Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter
Cast: Riley, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto, Rabbia, Bing Bong, Mamma, Papà
Genere: emo
Se ti piace guarda anche: Alice nel paese delle meraviglie, Up, Wall-E

Avevo paura, prima di guardare Inside Out.
Una paura folle!
Io sono Paura e ho sempre paura. In questo caso però non era una cosa normale nemmeno per me, vi dico. Era addirittura una paura doppia. Da una parte, a forza di sentirne parlare più che bene, temevo di non amarlo allo stesso modo di tutta la gente straentusiasta là fuori, come Gioia, e non solo lei. Quella vabbé si esalta per qualunque cosa. Dovete vederla quando si lava i denti. La fa sembrare un'esperienza unica e irripetibile ogni volta. Per non parlare di quando fa colazione. Se si mangia una fetta biscottata con un po' di marmellata sopra, sembra si stia pappando un piatto cucinato da Antonino Cannavacciuolo. Che paura che mi fa, quello lì!
A Gioia comunque io voglio bene e tutto, però svegliarsi ogni mattina con quella è una vera sciagura, soprattutto per me che vedo l'alba di un nuovo giorno come l'inizio di un altro lungo sentiero fatto di insidie e pericoli.
Dicendo che mi sveglio ogni mattina con Gioia non significa che andiamo a letto insieme, cosa credete?
Io non farei mai sesso. Con tutte quelle malattie veneree che ci sono in giro, che siete pazzi?
Troppa paura, troppa!
E poi ci pensate a fare sesso con Gioia?
Non oso nemmeno immaginare cosa possa fare quella quando prova un orgasmo...
"Paura che parla di sesso? Sul serio???"

Inside Out: Gioia





Inside Out
(USA 2015)
Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter
Cast: Riley, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto, Rabbia, Bing Bong, Mamma, Papà
Genere: emo
Se ti piace guarda anche: Alice nel paese delle meraviglie, Up, Wall-E


Inside Out è bellissimo!
No, mi correggo: è bellissimissimissimissimissimissimissimissimissimo!!!
Ma l'avete visto?

È una pura gioia per gli occhi e per il cuore. Non lo dico solo perché io sono Gioia e quindi forse sono un po' di parte, visto che sono anche la protagonista principale del film...

Volevo dire: Riley è la protagonista principale. Io sono più la mattatrice barra idola assoluta della pellicola, ma la protagonista è lei, sia mai che voglia rubare la scena a quella bimbaminkia con la faccia non tanto sveglia. Viva Riley, sia chiaro. Viva Riley!

lunedì 26 agosto 2013

MONSTERS UNIVERSITY, SONO APERTE LE ISCRIZIONI




Monsters University
(USA 2013)
Regia: Dan Scanlon
Sceneggiatura: Daniel Gerson, Robert L. Baird, Dan Scanlon
Cast: Mike, Sulley, Dean Hardscrabble, Squishy, Randall
Genere: mostruoso
Se ti piace guarda anche: Monsters & Co., Toy Story, Dragon Trainer, La rivincita dei nerds

Stufi di università che vi promettono mari e monti, stage nelle migliori aziende del pianeta, posti di lavoro assicurati per voi e per i vosti figli e per tutti i vostri discendenti a venire?
Dimenticateli e iscrivetevi al nostro college!
L’unico che vi permetterà di entrare a far parte di un business che non conosce crisi: quello della paura. La gente avrà sempre bisogno di essere spaventata. I film dell’orrore continuano ad andare forte, il recente successo di L’evocazione – The Conjuring ne è l’ultima testimonianza. I bambini poi in particolare hanno bisogno di essere terrorizzati. Solo così gli adulti possono continuare ad esercitare il controllo su di loro. È la politica della paura, la politica del terrore, la politica vincente.

Quali sono i requisiti per potersi iscrivere alla Monsters University?
Beh, non è una facoltà aperta a tutti. Dovete essere almeno un po’ spaventosi. La gente deve vedervi e avere timore di voi. Proprio quello che capita al mostruoso Sulley. Il piccolo mono occhio Mike Wazowski invece non fa paura a nessuno. Troppo innocuo. Lo vedi e ti strappa una risata, o magari ti può ispirare tenerezza, ma paura no.
Una possibilità alla Monsters University comunque la si concede a chiunque, anche a voi mostriciattoli poco paurosi come Mike. Pensi di non essere spaventoso abbastanza? Mettiti alla prova con i nostri test di ingresso. Ti faremo entrare nella cameretta di un bambino e dovrai farlo gridare forte, senza però essere preso dai genitori o segnalato all’unità antipedofilia.
Credi di potercela fare? Iscriviti subito alla Monsters University. Potrai entrare anche tu a far parte delle nostre matricole e partecipare alla gara per diventare il mostro più terrorizzante del nostro campus. Molti dei più grandi personaggi dell’ultimo secolo hanno studiato qui da noi: Adolf Hitler, Osama Bin Laden, Saddam Hussein, Franck Ribéry, Vladimir Putin, Silvio Berlusconi… sono tutti nostri ex studenti che si sono segnalati tra i migliori mostri dell’università e hanno poi conseguito risultati davvero spaventosi nel corso delle loro carriere. Tu potresti essere il prossimo!


Non solo libri, ma anche vacanze studio: tra i prossimi appuntamenti,
gite ad Auschwitz e in Egitto.
Non siete ancora convinti?
Andate al cinema a vedere il filmato pubblicitario della nostra scuola. In Monsters University ritroverete i giovanissimi Mike & Sulley di Monster’s & Co., prima che diventassero dei professionisti del business della paura.
I due giovani mostriciattoli ai tempi del college non erano affatto amici, ma rappresentano comunque al meglio i due approcci possibili al nostro istituto: Sulley la prende alla leggera, punta tutto sulle qualità naturali e sul fatto di essere “un figlio di”, cosa che dalle nostre parti non è mica considerata un male. Mike invece è il tipico secchione che studia tutto lo studiabile, però è meno supportato da madre natura che con lui è stata poco clemente e non l’ha dotato di un fisico bestiale. I due si ritroveranno loro malgrado a dover unire le forze, se non vorranno essere cacciati dal nostro molto selettivo e prestigioso campus, oltre che per cercare di vincere la battaglia tra confraternite.

E tra i prossimi mostruosi appuntamenti, anche concerti di Modà e Justin Bieber.
Ebbene sì. La nostra è una pellicola d’animazione ma i modelli di riferimento, oltre alle altre pellicole Pixar e in generale Disney, sono più che altro i film universitari, su tutti La rivincita dei nerds, da cui abbiamo preso spunto per la trama. Questo prequel soddisferà allora sia i fan del primo Monsters & Co. che il pubblico di appassionati di teen movies, grazie al suo mix riuscito di avventure simpatiche, gag comiche (su tutte quelle con la mitica lumaca), un pizzico di vicende fantasy fanciullesche alla Harry Potter, più un’edificante storia di crescita personale e di coraggio nello sfidare le avversità e le proprie paure. Rispetto al precedente episodio, troverete una costruzione ancora più approfondita dei personaggi, soprattutto il piccolo poco spaventoso Mike, vero grande protagonista assoluto della pellicola che a me, parere puramente personale, è piaciuto più di Monsters & Co..
Soprattutto, questo videofilm promozionale vi farà venire una gran voglia di iscrivervi alla nostra scuola.
Monsters University, dove le vostre paure diventano realtà.

Il Malefico Rettore
Cannibal Kid
(voto 7/10)

In chiusura, ci tengo a ringraziare calorosamente i principali partner e sponsor della nostra università per il loro continuo supporto alle nostre attività didattiche:

La Mafia

I Pirati

Serpeverde

Mordor

La morte nera

L'Inferno

Mediaset


sabato 17 novembre 2012

Ribelle - The Brave: Rusa de cavei…

Ribelle - The Brave
(USA 2012)
Titolo originale: Brave
Regia: Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell
Cast: Merida, Fergus, Elinor, La strega
Genere: Ghibli Pixar
Se ti piace guarda anche: Arrietty, Princess Mononoke, La città incantata

Rusa de cavei, golosa de usei?
I proverbi mica c’hanno sempre ragione o almeno non sono validi se applicati al mondo Disney. Nel mondo Disney, la rossa principessa Merida ha infatti a disposizione ben 3 pretendenti alla sua figa mano e non se ne vuole fare nemmeno uno, preferendo tirare frecce con il suo arco. E non è un modo di dire tipo pettinare le bambole...
Va detto che i 3 pretendenti sono uno più sfigato dell’altro, però saper tirare con l’arco sembra oggi come oggi un’arma potentissima. Di seduzione, mica per uccidere. Prendete la "arciera" Katniss Everdeen di Hunger Games, contesa tra Gay Gale e Peto Peeta.
Donne, cercate marito? Mettetevi a lanciare frecce con l’arco e troverete subito fior di pretendenti! Che se aspettate Cupido, campa cavallo... (sempre a proposito di proverbi di saggezza popolare)
La nostra Meringa Merida quindi di sposarsi non ne vuole sapere. È uno spirito libero. È giovane, single e deve ancora farsi un’intera confraternita universitaria prima di sentirsi pronta a fare il fatidico passo verso l’altare. La madre, naturalmente, non vede però l’ora di sbatterla fuori di casa, ché oggi con questa crisi economica è dura mantenere una figlia teenager e quindi è meglio che la responsabilità se la accolli qualche povero sventurato, volevo dire qualche fortunato principe.

"Coraggio Merida, poteva andarti molto peggio:
tra i tuoi pretendenti potevi ritrovarti pure il braveheart Mel Gibson!"
Per sfuggire al suo destino, Merda Merida decide allora si rivolgersi a una potente (più o meno) strega e qui il film della Pixar va decisamente a copiare omaggiare il cinema di Hayao Miyazaki, tra animali antropomorfizzati, o forse è meglio dire umani animalizzati, un legame profondo con la natura e la presenza dei fuochi fatui. Oltre che ne La città incantata e in Princess Mononoke, Ribelle - The Brave va a pescare a piene mani soprattutto nel recente Arrietty, pellicola sceneggiata dal Maestro Miyagi Miyazaki.
L’idea della protagonista dai capelli rossi d’altra parte da dove volete che sia venuta, a quelli della Pixar? Da Arrietty, appunto, o forse da Anna dai capelli rossi, serie anime dove pure lì c’era lo zampino di Miyazaki.
In pratica, questo Ribelle - The Brave è un omaggio totale allo Studio Aperto Ghibli e a Miyazaki. Anche le ottime animazioni paiono andare nella direzione di quel particolare tocco naturalistico e “umano”.

"Somiglio a Yubaba de La città incantata?
Ma non fatemi ridere, che non è un bello spettacolo!"
A volte comunque si sente il bisogno di un film Disney. A me personalmente non capita molto spesso, di sentirne il bisogno. Diciamo che di solito sento più il bisogno di un Lanthimos o di un Haneke o di un Von Trier o di un qualche altro regista bastardo. Però alle volte ci può stare bene anche un film Disney. Sarà che quando ho visto Ribelle - The Brave ero un po’ malaticcio, un po’ febbricitante, però questa visione gradevole mi ha fatto sentire meglio. Per una volta allora non starò a prendermela troppo con i limiti piuttosto evidenti di una pellicola dalla trama parecchio scontata, dagli sviluppi prevedibili di una favoletta che non dice niente di nuovo, dai rimandi che spesso sfociano in una copia spudorata del Miyazaki, e soprattutto con un’indegna versione italiana della colonna sonora che vanta (vanta?) la voce di Noemi.
I pezzi cantati da Noemi sono inascoltabili ma consoliamoci, poteva andarci peggio. Potevano scegliere un’altra rossa, tipo Fiorella Mannoia.

Per ascoltare la loro musica, si deve essere davvero Brave!

"Non per fare gli egocentrici, ma noi genitori dei pretendenti non siamo
manco stati nominati dal Cannibale in questa sua assurda recensione?"
Che poi, Noemi o non Noemi, ma i siparietti musicali erano davvero necessari? Va bene che le canzoni (molto più fascinose, va detto) erano presenti anche in Arrietty, però qui sembrano solo dei momenti riempitivo per raggiungere la fatidica durata dell’ora e mezza. Un espediente che mi ha ricordato Baywatch, quando, per allungare la brodaglia delle trame esili, in ogni puntata aggiungevano qualche clip stile video musicale. Solo che lì di solito c’erano delle maggiorate che correvano sul bagnasciuga, oppure Mitch Buchannon che guardava delle maggiorate che correvano sul bagnasciuga, mentre qui abbiamo la rossa Merida che osserva sua mamma "brave ors" fare il bagno. Una differenza minima.
E qui casca il solito problema della gran parte delle pellicole Pixar: hanno dei buoni spunti, funzionerebbero alla grande come cortometraggi (e infatti molti dei loro lavori migliori sono proprio dei corti), però sulla distanza di un lungometraggio si dilungano spesso e volentieri con scenette inutili e noiose. Puri riempitivi. Che abbiano gli stessi astuti sceneggiatori di Baywatch?

Disney goes Ghibli, or(so) dunque. La Pixar questa volta ha cambiato le carte in tavola, con una pellicola di ambientazione scozzese e spirito giapponese, e una vicenda materna ancor più che femminista, ma non è riuscita a essere fino in fondo coraggiosa, nonostante il suo titolo, regalandoci una favola troppo tradizionale e derimeridativa, volevo dire derivativa. Ma cui comunque è impossibile voler del male.
Anche se la voce di Noemi, quella sì che fa male. Alle orecchie.
(voto 6,5/10)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com