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domenica 4 agosto 2013

YO RAGA, BECCATEVI LA RECE RAP DI ILL MANORS




Ill Manors
(UK 2012)
Regia: Ben Drew
Sceneggiatura: Ben Drew
Colonna sonora: Plan B alias Ben Drew
Cast: Ed Skrein, Natalie Press, Anouska Mond, Riz Ahmed, Nick Sagar, Eloyse Smith, Ben Drew
Genere: gangsta opera
Se ti piace guarda anche: 8 Mile, Hustle & Flow, Training Day, Skins


Oi, I say Oi
mi chiamo Marco Goi
e in questo film tutti usano l’intercalare Oi
non è l’abbreviazione di “Fatti i fatti tuoi”
è solo un modo alternativo per dire hey
che cazzo vuoi, chi cazzo sei?
Ve lo già detto sono Marco Goi alias Cannibal Kid
c’ho più rime io che Rai Yoyo episodi di Peppa Pig

Oggi vi parlo del film Ill Manors di Plan B
un rapper british da Premier League mica serie B
uno al cui confronto Fedez e Moreno
yo, fanno proprio un rap osceno
il suo nome all’anagrafe è Ben Drew
l’ha fatto con pochi soldi e l’aiuto della sua crew
l’ha sceneggiato, girato e musicato
perché lui è uno di cinema e musica più di me affamato
questo non è solo un film è una gangsta opera
storie di strada, mica una soap opera
qui c’è sesso droga rap e un po’ di bisboccia
se vuoi cuoricini e lucchetti rivolgiti pure a Moccia
quello che trasforma in merda tutto ciò che tocca
sentito? Oggi niente può fermare la mia bocca.
"Se lasci ancora rappare Cannibal Kid, giuro che ti faccio fuori!"

Ill manors è il racconto di un gruppo di disperati
ragazzi buttati in strada col rischio di essere affettati
oppure sparati Bang Bang!
la loro vita è come stare su un ring
altro giro altro round, ding!
Plan B come me è solo un umile narratore
i suoi personaggi vivono non fingono come fa un attore
forse deve ancora crescere un po’ come sceneggiatore
ma con musiche e testi passa sopra tutto come un trattore.

Ne volete ancora?
Mi dovete pagare 100 euro all’ora.
Ma mi accontento anche di 10 euro a recensione
sì lo so questa è uscita un mezzo bidone
il film non è un capolavorone ma la merita una visione
quanto a me, sganciate i soldi e la smetto di fare il coglione.

(voto 6,5/10)





sabato 5 gennaio 2013

LE MEGLIO CANZONI 2012, LA TOP 10


10 canzoni in diretta differita dal 2012 appena terminato. Le migliori? No, solo le mie preferite ora come ora. Che poi un altro giorno potrebbero cambiare, ma non importa. Adesso sono queste.
Se volete potete recuperare anche le canzoni dalla 40 alla 31,
quindi quelle dalla 30 alla 21
e naturalmente pure i pezzi dalla 20 alla 11.
E ora, spazio alla top 10.

10. Fun. feat. Janelle Monáe “We Are Young”
Genere: inno pop
Il pezzo preferito: dalla gente che va in the bathroom getting higher than the Empire State.
La canzone più… ggiovane dell’anno.



9. Tame Impala “Feels Like We Only Go Backwards”
Genere: psychedelico, fratello, psychedelico
Il pezzo preferito: dagli impalatori di vampiri.
La canzone più… all’oirartnocni dell’anno.



8. TNGHT “Higher Ground”
Genere: post-dubstep
Il pezzo preferito: dalle discoteche del 2020.
La canzone più… avanti dell’anno. E se voi ancora non siete pronti per questa musica, ai vostri figli piacerà.



7. Orbital feat. Zola Jesus “New France”
Genere: electro
Il pezzo preferito: da François Hollande.
La canzone più… francese senza essere per un ca**o francese dell’anno, parbleu.



6. Taylor Swift “We Are Never Ever Getting Back Together”
Genere: country puttan pop
Il pezzo preferito: dai tizi travestiti da animali del video, che tra l'altro sono i tizi più strafatti visti quest’anno, non solo in un video musicale.
La canzone più… da rottura dell’anno. Anzi, like ever.



5. Twin Shadow “Five Seconds”
Genere: 80s
Il pezzo preferito: da quelli per cui “dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora” è già troppo tempo.
La canzone più… corta dell’anno (mmm... in realtà non dura solo 5 secondi).



4. M.I.A. “Bad Girls”
Genere: etno hip-hop
Il pezzo preferito: da chi fa Suki Zuki, meglio se a bordo di un Cherokee.
La canzone più… le brave ragazze vanno in Paradiso, quelle cattive fanno le penne con la macchina dell’anno.



3. Blur “Under The Westway”
Genere: ballad
Il pezzo preferito: da chi sono 10 anni che aspetta un loro nuovo album. ‘Nnamo Damon, smettila con tutti i tuoi cacchio di progetti paralleli (bellissimi, eh) e concentrati un attimo sui Blur.
La canzone più… brit-pop cosa? dell’anno.



2. Plan B “Ill Manors”
Genere: grime
Il pezzo preferito: da David Cameron. Forse.
La canzone più… this is England today dell’anno.



1. Bat For Lashes “Laura”
Genere: melò
Il pezzo preferito: chi si chiama Laura. No, Laura Pausini NO!
La canzone più… Laura non c’è, è andata via dell’anno.

Bat For Lashes con “Daniel” aveva trionfato anche nella classifica delle canzoni cannibali del 2009. Evidentemente i pezzi con un nome di persona nel titolo le riescono particolarmente bene.
Per completezza di informazione, nel 2008 avevano vinto gli MGMT con "Time To Pretend", nel 2010 la canzone regina era invece stata "Teenage Dream" di Katy Perry, mentre nel 2011 avevano avuto la meglio i College feat. Electric Youth con "A Real Hero", dalla colonna sonora di Drive.
Per le canzoni del 2012 è tutto. Passo e chiudo.

Ah, no. Dimenticavo. C'è ancora da sentire la canzone numero 1.
Eccola.



sabato 29 dicembre 2012

LA MEGLIO MUSICA 2012, ALBUM 20-11

Quali sono i dischi migliori dell’anno?
Fermi un attimo. Stiamo per scoprirlo. Ma prima, 10 eccellenti album che si sono fermati fuori dalla top 10. Giusto a un passo. Rimasti per un pelo fuori dal portone. A gelare le chiappe al freddo.
Ma ora, dopo aver visto anche le posizioni dalla 40 alla 31 e dalla 30 alla 21, fine delle parole e facciamo parlare la musica.

20. Ellie Goulding “Halcyon”
Genere: folktronica
Provenienza: Lyonshall, Herefordshire, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: Sky Ferreira, Little Boots, Florrie, Lights
Pezzi cult: “Anything Could Happen”, “Figure 8”
Il disco perfetto da ascoltare: dopo un party
Consigliato: a tutti i ggiovani (ddentro o ffuori)



19. Twin Shadow “Confess”
Genere: new new wave 80s
Provenienza: Bushwick, Brooklyn, USA
Se ti piace ascolta anche: Neon Indian, Toro y Moi, Friends, Chromatics
Pezzo cult: “Five Seconds”
Il disco perfetto da ascoltare: nel confessionale di una Chiesa (o del Grande Fratello)
Consigliato: al tuo fratello gemello



18. Plan B “Ill Manors”
Genere: hip-hop soundtrack
Provenienza: Forest Gate, Newham, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: The Streets, Example, Professor Green, Tinie Tempah, Dizzee Rascal
Pezzi cult: “ill Manors”, “Playing with Fire”
Il disco perfetto da ascoltare: in metro, meglio se in quella di Londra
Consigliato: sì!



17. Marina & The Diamonds “Electra Heart”
Genere: primadonna
Provenienza: Abergavenny, Monmouthshire, Galles, UK
Se ti piace ascolta anche: Charli XCX, Lykke Li, Lana Del Rey, Lily Allen, Katy Perry
Pezzi cult: “Bubblegum Bitch”, “Primadonna”
Il disco perfetto da ascoltare: a un pigiama party
Consigliato: al calciatore Alessandro Diamanti



16. Grizzly Bear “Shields”
Genere: indie rock
Provenienza: Brooklyn, New York, USA
Se ti piace ascolta anche: Woodkid, Radiohead, The Walkmen, Antlers, Maccabees
Pezzi cult: Sleeping Ute, Yet Again
Il disco perfetto da ascoltare: a casa al calduccio, mentre fuori ci sono gli orsi grizzly e pure gli orsi polari
Consigliato: all’orsetto Ted



15. Alt-J “An Awesome Wave”
Genere: alt
Provenienza: Leeds, Inghilterra, UK
Se ti piace ascolta anche: Radiohead, Django Django, Everything Everything, Foals, Maccabees, Client
Pezzo cult: “Matilda”
Il disco perfetto da ascoltare: per fare quelli che ne capiscono di musica indie
Consigliato: ai fan del Mercury Prize



14. Tame Impala “Lonerism”
Genere: psychedelici
Provenienza: Perth, Australia
Se ti piace ascolta anche: Melody’s Echo Chamber, MGMT, Animal Collective
Pezzo cult: “Feels Like We Only Go Backwards”
Il disco perfetto da ascoltare: per farsi il trip sonoro più allucinante dell’anno
Consigliato: ai fattoni



13. Crystal Castles “III”
Genere: electro punk
Provenienza: Toronto, Ontario, Canada
Se ti piace ascolta anche: Kap Bambino, Grimes, Salem, HEALTH, Die Antwoord
Pezzo cult: “Wrath of God”
Il disco perfetto da ascoltare: per farsi venire un attacco epilettico
Consigliato: agli impasticcomani



12. Death Grips “The Money Store”
Genere: punk rap
Provenienza: Sacramento, California, USA
Se ti piace ascolta anche: TNGHT, BadBadNotGood, Tyler the Creator, A$AP Rocky
Pezzi cult: “I’ve Seen Footage”, “The Cage”
Il disco perfetto da ascoltare: durante una rissa
Consigliato: a chi vuole trovare lo spirito del punk dentro suoni hip-hop-electro



11. Chairlift “Something”
Genere: indie pop
Provenienza: Brooklyn, New York, USA
Se ti piace ascolta anche: Cocteau Twins, Nite Jewel, Porcelain Raft, Beach House, Memoryhouse, School of Seven Bells
Pezzi cult: “I Belong in Your Arms”, “Take It Out on Me”
Il disco perfetto da ascoltare: un po’p tutti i giorni
Consigliato: a quelli “Sono troppo alternativo per ascoltare musica pop” ma anche a quelli “Sono troppo pop per ascoltare musica alternativa”.


giovedì 6 settembre 2012

Music week: hip-hop e R’n’B, yo!

La music week procede ancora, con alcune nuove veloci recensioni musicali di dischi a caso usciti negli ultimi mesi. Dopo quelli rock, quelli pop e quelli indie, oggi ci sentiamo e ci leggiamo qualche album hip-hop/R&B.

Frank Ocean “Channel Orange”
Volete un nome, un nome solo per definire il suono migliore della nuova scena R’n’B o se preferite arrenbì americana?
Nessun dubbio: Frank Ocean.
Già crooner per il collettivo hip-hop Odd Future, già lanciato da Jay-Z e Kanye West, il suo debutto in proprio “Channel Orange” è dinamite pura. Il disco di cui la scena r&B aveva bisogno dopo un periodo più blues che rhythm andato avanti diciamo dall’uscita dell’esordio di Janelle Monae un paio d’anni fa. Apice del disco una “Pyramids” che più che una semplice canzone è un trip alla “Paranoid Android” dei Radiohead e che fa capire come questa non sia roba per soli amanti del genere. Ma per tutti gli amanti della grande musica.
(voto 8/10)



El-P “Cancer for Cure”
Un disco cazzuto. Possiamo definirlo con termini più gentili e politically correct, ma snatureremmo il contenuto dell’album. Potente e incendiario. Mmm… anche se incendiario è un termine che è meglio non usare, dopo giorni di incendi appiccati da firestarters che evidentemente non hanno proprio niente di meglio da fare.
Comunque, questo cancro come cura è un disco hip-hop in grado di far muovere la testa anche al pubblico rock, quello che arriccia il naso al solo sentire la parola rap. Ascoltare per credere, manica di infedeli.
(voto 7,5/10)



Aesop Rock “Skelethon”
Dopo El-P, un altro rapper che fin dal nome può piacere anche al pubblico meno hip-hopparo e più rockettaro.
Ancora non vi fidate della mia sacra Parola? Siete proprio dei miscredenti…
(voto 7/10)



Plan B "ill Manors"
Piano A: diventare un rapper.
Piano B: diventare un artista a tutto tondo.
Indovinate cos’ha scelto uno che si chiama Plan B?
Benjamin Paul Ballance Drew in arte Plan B è uno dei giovani talenti più completi e trasversali del panorama britannico e diciamo pure mondiale. È un rapper, ma è anche un cantante, ma è pure un attore e fa inoltre il regista e sceneggiatore.
E non è come i vari Will Smith e Jennifer Lopez che fanno tutto e male. Lui fa tutto e bene.
Come regista ha già diretto alcuni videoclip ma al cinema è ancora tutto da verificare. Però il suo film d’esordio ill Manors promette bene. Molto bene. La colonna sonora, naturalmente, l’ha firmata lui. Prima parte hip-hop tra nuovi suoni UK e poesia urbana, seconda parte strumentale e atmosferica.
Piano A: ascoltare questo disco/colonna sonora.
Piano B: diventare fan di Plan B.
Cosa scegliete?
(voto 7/10)



"Chissà perché dicono tutti che assomiglio a Steve Urkel..."
Labrinth “Electronic Earth”
Non vi piace il rap italiano stile Fabri Fibra e Club Dogo?
Non vi piace nemmeno il gangsta rap ammericano?
Bene, io vi propongo un’alternativa. L’hip-hop made in UK di Labrinth, molto contaminato con la musica elettronica e con le sonorità dell’underground inglese, dalla dubstep al drum’n’bass.
E se non vi piace nemmeno questo, non so che dirvi. Anzi sì: tornate a sentire i Cugini di campagna!
(voto 6,5/10)



Spoek Mathambo “Father Creeper”
Tanto per non scontentare nessuno, ecco un altro artista che parte dal rap come scelta espressiva, per risputarlo fuori con una proposta estremamente varia e contaminata. Il suo hip-hop ha un approccio molto fisico e live, più dalle parti dei The Roots che di quelle di un Eminem, tanto per dare una vaga idea della sua musica, molto personale e pure un pizzico afro. E poi incide per la Sub Pop Records, un tempo l'etichetta dei Nirvana...
(voto 7+/10)



Two Fingerz “Mouse Music”
Questa è musica che è fatta con il mouse
se non ti piaceva te ne stavi IN DA HOUSE!
Questa di sicuro non è musica rap
non l’ascolta chi ascolta 2Pac
Two Fingerz “Mouse Music”

E a proposito di musica rap che non è proprio musica rap, ecco anche una proposta made in Italy: i Two Fingerz, combo crew electro hip-hop pop italiana formata da Danti e Roofio, hanno tirato fuori un nuovo album. Com’è?
Divertente. Divertente credo sia la parola migliore per descriverlo. Divertente nelle musiche, basi e beats diretti al dancefloor e più veloci rispetto ai ritmi lenti tipici dell’hip-hop. E divertente nei testi, che sono fun-tastici.
(voto 6,5/10)



B.o.B “Strange Clouds”
Se cercate un disco di hip-hop mainstream, commerciale e easy-listening ma non scemo, B.o.B fa al caso vostro. Si fa introdurre dal vocione di Morgan Freeman, poppeggia insieme a Taylor Swift e a Ryan Tedder dei OneRepublic, ma non dimentica di darci dentro con il rap in compagnia di Lil Wayne e Nicki Minaj. Gioca un po’ troppo sulle collaborazioni però alla fine riesce a portare a casa il risultato. Bel gioco di squadra, ma sulle doti individuali il ragazzo deve allenarsi ancora un po’…
(voto 6/10)



Delilah “From the Roots Up”
Voce strepitosa della nuova scena dubstep britannica, dopo la collaborazione con Chase & Status ha esordito ora in proprio con il suo album di debutto in società “From the Roots Up”. Una figatonza che guarda al “vecchio” trip-hop Massive Attack style per riproporlo in una veste nuova e del tutto attuale, suonando come una versione remixata di Emeli Sandé. Il trip-hop 2.0 è qui tra noi.
(voto 7+/10)



Azealia Banks “Fantasea”
Il suo disco d’esordio vero e proprio è stato rimandato al 2013. Per ingannare l’attesa, la nuova fenomena della nuova musica British ci offre giusto un assaggio delle sue enormi potenzialità, con un antipasto. Non un album vero e proprio. Solo un disco mixtape in cui sembra una Missy Elliott per le prossime generazioni. Il suo debutto ci dirà se lo sembra solo, se lo è, o se è pure qualcosa di più.
(voto 6+/10)



domenica 12 dicembre 2010

Man of the year 2010 - n. 14 Plan B

Plan B
Genere: crooner rapper attore regista
Provenienza: Londra, UK
Età: 27
Nel 2010 sentito: nel suo album “The Defamation of Strickland Banks”
Visto in: “4.3.2.1”, “Harry Brown”
Nel 2011: il suo primo film da regista “Ill Manors”

Questo è stato l’anno di Plan B, perlomeno in Gran Bretagna. Partito come rapper di periferia, sorta di Eminem inglese, con il suo secondo album “The Defamation of Strickland Banks” si è trasformato invece in una sorta di crooner moderno con un gusto retrò alla Amy Winehouse e alcuni suoi irresistibili pezzi come “She Said” sono arrivati persino in radio da noi.
Ma oltre a essere un cantante e rapper, il giovane Benjamin Paul Ballance-Drew è pure attore e pure regista. Come attore ha avuto un paio di particine in “4.3.2.1”, film adolescenziale originale ma non del tutto riuscito e incredibilmente distribuito anche in Italia, e “Harry Brown” che invece nonostante la presenza di Michael Caine da noi non è arrivato. Come regista invece ha fatto qualche cortometraggio che lo segnala come potenziale grande talento anche in campo visivo, cosa di cui avremo conferma o smentita il prossimo anno con il film da lui scritto e diretto “Ill Manors”. Insomma, a questo London boy se gli va male in un campo non solo è pronto con un piano B, ma anche con un plan C e un plan D.



sabato 11 dicembre 2010

Cotta adolescenziale 2010 - n. 8 Kaya Scodelario

Kaya Scodelario
Genere: rebel girl
Provenienza: Londra, UK
Età: 18
Nel 2010 vista in: “Skins”, “Scontro tra Titani” e nei video “Stay too long” e “She Said” di Plan B
Il passato: “Skins”, “Moon”
La vedremo in: “Cime tempestose”
Perché è in classifica: perché è la ragazza che ti porteresti a un concerto rock. E non solo.
Sul suo stile: Emma Stone, Kristen Stewart, Taylor Momsen

Chi segue la spettacolare serie inglese "Skins" la conoscerà bene, tutti gli altri lo faranno a breve. Kaya Scodelario è l’unica attrice ad essere apparsa in tutte le stagioni del telefilm UK che ogni due stagioni rivoluziona completamente il suo cast, per riuscire a parlare sempre in maniera credibile dei giovani senza dover ricorrere ad attori giunti all’età di 40 anni (ogni riferimento a Dawson’s Creek e Beverly Hills 90210 è puramente voluto). Nelle prime due season aveva solo un ruolo marginale come sorella di uno dei protagonisti, mentre nella terza e quarta diventa la regina della serie con il personaggio di una ragazza, diciamo, tossica e dai costumi facili e con in più anche dei seri problemi mentali.
Dopo un paio di video di Plan B, una parte in quella menata che non ho avuto il coraggio di vedere che è “Scontro tra Titani” e una particina piccola piccola nello splendido film di fantascienza “Moon” (interpreta la figlia cresciuta del protagonista), ora è però pronta a conquistare anche le grandi masse con la nuova versione di “Cime tempestose”. A Nicholas Hoult (“A Single Man” e “Scontro tra Titani” pure lui) e al “The Millionaire” Dev Patel, si aggiunge quindi un’altra Skin (non ho detto skinhead) alla conquista del mondo.


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