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giovedì 26 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 40 ALLA 31



Classifiche, classifiche e ancora classifiche di fine anno! Sono peggio di una droga, soprattutto qui su Pensieri Cannibali. E così, dopo aver incoronato le serie tv, gli album, i Men of the Year e le Cotte adolescenziali del 2013, passiamo ora alla classifica forse più attesa: quella dedicata ai film preferiti su questo blog nel corso degli ultimi 12 mesi. In attesa delle posizioni più hot, partiamo con la prima decina di pellicole meritevoli di una segnalazione e di un recupero, se ancora mancano alle vostre visioni.

40. Blancanieves
The Artist 2 - Il ritorno

Trama semiseria
Biancaneve è la figlia di un torero ucciso da un toro. Durante una corrida? No, nel corso di una rapina finita male.
Per vendicarsi, Biancaneve si unisce a un gruppo di cattivoni come Capitan Uncino, Tremotino e Regina e insieme danno vita a una nuova serie tv: Once Upon a Time – Edizione muta e in bianco e nero. Il pubblico americano avrà gradito? Insomma, la serie è stata cancellata dopo appena una puntata.

Pregi
- Visivamente splendido.
- Affascinante l’uso del b/n e del muto.
- La protagonista Macarena García è un’autentica rivelazione. E ha anche una splendida voce LOL.
- Maribel Verdù è una gran cattivona.
- Finale molto poetico.

Difetti
- Pardon, ma The Artist è arrivato prima.
- È la miliomiliardesima versione della storia di Biancaneve uscita negli ultimi mesi, o sbaglio?

Attrice cult
Dale a tu cuerpo alegria Macarena García


39. Anna Karenina
La nuova versione del mattonazzo di Tolstoj per gli studenti che non c'hanno voglia di leggerselo

Trama semiseria
La storia di Anna Karenina la conoscete tutti, quindi non sto a ripetervela che me la sono scordata.

Pregi
- Regia magistrale di Joe Wright.
- La stupenda scena di ballo con Keira Knightley e Aaron Taylor-Johnson.
- Le musiche di classe del nostro Dario Marianelli.

Difetti
- Emotivamente molto freddo. Vabbè che siamo in Russia, però...
- Keira Knightley dopo l'abominevole performance in A Dangerous Method non riesco più a vederla. Oddio, se me la trovassi nuda a letto non la caccerei via, però a livello recitativo deve ancora tornare a convincermi.

Scena Cult
Il ballo di Keira Knightley e Aaron Taylor-Johnson.

38. Facciamola finita
L'Isola dei Famosi - Apocalypse Edition

Trama semiseria
James Franco dà una festa a casa sua riservata soltanto a persone molto famose. C'è gente tipo Jay Baruchel...
CHIII?
C'è il notissimo Danny McBride...
CHIIIIIIIIII?
C'è addirittura Christopher Mintz-Plasse...
E CHE COS'E', UN CHRISTOPHER MINTZ-PLASSE?

Ok, mi correggo: è una festa riservata a persone molto famose come Rihanna ed Emma Watson, più qualche mezzo sconosciuto. A questo party procede tutto bene, fino a che non arrivano i Backstreet Boys, al ché James Franco si incazza: "Va bene i mezzi sconosciuti, ma voi ormai non vi si incula più nessuno, eccheca**o!"

Pregi
- Apparizioni favolose di alcuni VIPs nei panni di loro stessi, su tutte le più memorabili sono quelle di Emma Watson (ovvio) e Michael Cera.
- Opera prima di Seth Rogen (in collaborazione con Evan Goldberg) dallo spirito anarchico e cazzone. Più cazzone che anarchico, a dirla tutta, ma va bene anche così.
- La prima parte in particolare è una spassosa presa per i fondelli delle star di Hollywood.

Difetti
- La parte più apocalittica non è proprio il massimo.
- Il finale è 'na cagata, quella sì apocalittica.

Personaggio cult
Emma Watson nel ruolo di... Emma Watson

37. Dietro i candelabri
Gay e più gay

Trama semiseria
Liberace ascolta i Village People e gli Scissor Sisters, il suo telefilm preferito è Sex and the City (lui si sente una Samantha), per uscire anche solo a buttare la spazzatura indossa abiti da far arrossire Lady Gaga, ma nessuno ha il minimo sospetto che sia gay.
Certo, come no?

Pregi
- Michael Douglas offre la sua interpretazione più fenomenale dai tempi del leggendario Gordon Gekko di Wall Street.
- I costumi e la casa di Liberace.
- Rob Lowe FAN-TA-STI-CO!
- Alla faccia del film tv, complici la produzione della HBO, un gran cast e la regia di Steven Soderbergh è meglio di molti film-da-cinema usciti quest'anno.

Difetti
Matt Damon nella parte del 16enne... ma prendere un altro attore no?

Attore cult
Rob Lowe

36. Hunger Games - La ragazza di fuoco
Jennifer Lawrence che fa la figa con un arco - Parte seconda

Trama semiseria
Gli Hunger Games sono dei giochi che sottopongono i loro sventurati concorrenti a delle prove durissime: animali pericolosi, calamità naturali, bombe...
Quando agli Hunger Games partecipa Jennifer Lawrence, apposta per lei vengono introdotte delle nuove sfide: concorso di Miss Maglietta Bagnata, gara di velocità in bikini, pali da lap dance che sbucano dal sottosuolo... cose così.

Pregi
- Jennifer Lawrence.
- Jena Malone e il suo personaggio idolesco, con tanto di scena (quasi) cult in ascensore.
- E' un blockbusterone commerciale, ma almeno infila dentro anche un paio di riflessioni socio-politiche non male.
- Jennifer Lawrence.

Difetti
- Le scene in cui non c'è Jennifer Lawrence.
- Donald Sutherland e il suo Lord Micidial Coriolanus Snow non è che siano proprio dei cattivoni irresistibili.
- Con quanto scazzo addosso recita Philip Seymour Hoffman?

Attrice cult
Jennifer Lawrence

35. No
La risposta a tutto

Trama semiseria
Si tratta dal sequel cileno di Yes Man. Un uomo dice "No!" a tutto, fino a che arriva Jennifer Lawrence e gli chiede: "Vuoi venire a letto con me?" e ogni sua certezza avuta fino a quel momento all'improvviso vacilla...

Pregi
- Una gran bella storia, non solo per il suo valore politico, non solo per il suo valore sociale, ma anche per le sue riflessioni su pubblicità e marketing.
- L'ambientazione 80s e ancor di più lo stile registico 80s utilizzato da Pablo Larraín.

Difetti
Perché è un film che fa sognare che le elezioni possano cambiare davvero le cose, in un paese. Peccato che in Italia questo non succeda mai.

Canzone cult
Il jingle pubblicitario contro Augusto Pinochet.

34. John Dies at the End
Il titolo non è uno spoiler. O forse sì?

Trama semiseria
Trama?
Questo film ha una trama?
Qualcuno me la sa spiegare?

Pregi
- Sembra un film di David Cronenberg, però realizzato con spirito più fancazzista e divertito.
- Non è propriamente una commedia, quanto un B-movie fantasy-horror visionario, ma qualunque cosa esso sia è uno spasso.
- E' una delle pellicole più deliranti dell'anno (e non solo) e, in un panorama pieno di film perfettini, ciò è solo un bene.

Difetti
- Un film persino troppo delirante, tanto che at the end si perde un pochino. Un pochino tanto.
- Il protagonista Chase Williamson assomiglia a Robert Pattinson. E ciò non è bene.

Personaggio cult
John (Rob Mayes)

33. Flight
Il pilota d'aereo più pazzo (e fatto) del mondo

Trama semiseria
Dopo una notte brava a base di sesso, droga, alcool e rock'n'roll, Denzel Washington decide di fare il suo dovere di pilota d'aerei. Guarda caso farà un incidente... che sorpresona!
Denzel riesce però a spostare il processo in Italia, dove gli tolgono 5 punti dalla patente e il giorno dopo può tornare a pilotare. Ryanair lo assume subito.

Pregi
- Grandioso Denzel Washington, che riesce a dare una grande umanità a un personaggio così sfaccettato e controverso.
- Kelly Reilly è buona come il pane e qui ci regala anche lei uno splendido personaggio.
- Pure gli altri personaggi minori fanno la loro porchissima figura, come il malato terminale James Badge Dale e il pusher John Goodman.
- La scena dell'incidente aereo è una delle sequenze action più spettacolari e intense dell'anno.

Difetti
Finale un po' buonista, dopo tutto si tratta pur sempre di un'americanata. Come in un incidente aereo, non c'è scampo.

Scena cult
L'incidente aereo.



32. Promised Land©
©copyright di Eros Ramazzotti

Trama semiseria
Matt Damon fa un sacco di fracking. A forza di far fracking la gente lo odia, senza manco sapere cosa sia.
Dopo aver scoperto che il fracking significa sfruttare i giacimenti di gas naturale presenti sotto terra, lo odiano un po' di meno perché pensavano che facesse un sacco di fu**ing.

Pregi
- Una storia di impegno sociale che fa riflettere sul potere dei soldi.
- Il film non dimentica di essere una pellicola d'intrattenimento e non un documentario e unisce alle vicende sociali umorismo e sentimenti.
- Bella l'ambientazione da classica provincia americana.

Difetti
- Niente di nuovo sotto al sole. È una storiona americana tipica, però almeno è molto ben raccontata.
- Matt Damon a me continua a non convincere più di tanto. E allora che ci fa in ben 2 film della mia lista?

Espressione cult
"Fuck-you-money"

31. Post Tenebras Lux
Resident Devil

Trama semiseria
La notte della vigilia, anziché Babbo Natale in casa di una famiglia messicana piomba il Diavolo in persona. E anziché i soliti regali tipo di Peppa Pig, dei cartoni Disney o di Violetta, porta droga ed escort. Per la famiglia messicana quello fu il Natale più bello delle loro vite.

Pregi
- I primi 10 minuti. Qualcosa di davvero magnifico.
- Una delle visioni più intrippanti e meravigliosamente incomprensibili dell'anno.
- Lo stile registico adottato da Carlos Reygadas, più che singolare.

Difetti
Alcune scene avranno senso. Sì, solo nella testa del regista Carlos Reygadas.

Scena cult
Il diavolo che entra in casa.

sabato 16 novembre 2013

UN POST SU POST TENEBRAS LUX




Post Tenebras Lux
(Messico, Francia, Olanda, Germania 2012)
Regia: Carlos Reygadas
Sceneggiatura: Carlos Reygadas
Cast: Nathalia Acevedo, Adolfo Jiménez Castro, Rut Reygadas, Eleazar Reygadas, Willebaldo Torres, Mitsy Ferrand, Joakin Chardonnens, Ander Vérez, José Alberto Sánchez
Genere: follesistenziale
Se ti piace guarda anche: The Tree of Life, Holy Motors, The Fountain - L'albero della vita, Possession

Post Tenebras Lux è un capolavoro.
Mi correggo: se finisse dopo i primi 10 minuti, sarebbe un capolavoro. La prima scena potrebbe essere tratta dal nuovo film di Terrence Malick e la seconda scena potrebbe essere presa dalla nuova pellicola di David Lynch, se mai si ricorderà di essere un grande regista prima ancora che un cantante così così.
Meraviglia e genialità. Lampi di grande cinema. Letteralmente lampi, considerando come la prima scena sia ambientata nel corso di un temporale. Forse però avrebbero dovuto intitolarlo Pre Tenebras Lux. La luce arriva subito all’inizio. Il meglio è tutto lì. 10 minuti di cinema pazzesco. Il resto è a un livello inferiore, ma non è da buttare. Resta un po’ di delusione addosso perché, dopo una partenza tanto folgorante, ci si ritrova poi nel mezzo di un pasticcio autoriale e ciò sia inteso sia in senso negativo sia in positivo. Post Tenebras Lux è un casino. Uno di quelil in cui è bello perdercisi, anche perché non si può scegliere di fare altrimenti. Si può solo restare impotenti dall’imponenza della rappresentazione del regista messicano Carlos Reygadas. Alcune scene apparentemente non hanno senso. E forse non solo apparentemente. Altre scene sembrano solo slegate dal resto, montate in una maniera non tradizionale. Qualcuno ha detto montate a caso? Non io.

Il bello dei film come questo, i film d’autore, i film creativi, i film senza senso, è che puoi dargli tu un senso e sentirti intelligentissimo. Probabilmente poi l’autore intendeva tutt’altro, cose che proprio non c’entravano niente con i viaggi mentali che ti sei fatto tu, però non importa, no. Una volta che un autore dà in pasto al pubblico la sua opera può salutarla con una manina, perché ormai non è più sua, è di tutti.
Le reazioni nei confronti di Post Tenebras Lux sono state molto contrastanti. Ai livelli di un discorso di Berlusconi. C’è chi l’ha amato alla follia e chi l’ha odiato alla follia. Sempre di follia si tratta e nel caso di un film folle come questo ci sta.

Al Festival di Cannes 2012, dove è stato presentato, l’hanno adorato e, nell’anno della Palma d’Oro ad Amour di Michael Haneke, hanno consegnato a Carlos Reygadas il premio per la miglior regia, a discapito di altri nomi mica da ridere come Leos Carax (Holy Motors), Jacques Audiard (Un sapore di ruggine e ossa) e Wes Anderson (Moonrise Kingdom) rimasti a bocca asciutta.
A me personalmente sono piaciuti di più i tre titoli appena citati, meno Amour, però il premio a Reygadas, accolto all’epoca da numerosi fischi, non mi sembra scandaloso. Non tutto funziona alla perfezione, in Post Tenebras Lux, però la sua regia è davvero particolare e degna di nota e di un premio. C’è un uso continuo della lente grandangolare che smussa gli angoli, non lontana dalla vista umana e ci sono scene di pura bellezza. Pura follia, ma anche pura bellezza.

"Cioè, c'è un diavolo col bigolo di fuori e tu ti fai
dei problemi a mostrare le tette?"
C’è però anche chi l’ha odiato. Odiato al punto da voler vedere il regista staccarsi la testa dal collo. Perché?
Perché, come detto, è un film senza senso o a cui comunque è difficile dare un senso univoco. Non è un film del tutto antinarrativo, perché un abbozzo di storia c’è. Giusto un abbozzo riguarda una famiglia particolare: il padre fissato con il sesso anale, la madre che si fa le orge, la bimbetta che gioca con le mucche e il bimbominkia che ogni tanto compare e fa del casino. Tra l’altro i due piccoli sono i figli dello stesso regista. A parte questo contesto famigliare, è un film parecchio antinarrativo e arty. Come The Tree of Life. Come The Fountain – L’albero della vita. Come le pellicole di Zulawski. Come Holy Motors. Come quei film che quando arrivi alla fine ti fanno staccare la testa dal collo. Perché continuo a dire ‘sta cosa? Guardate Post Tenebras Lux e capirete.
Capirete anche che il diavolo vien di notte con le scarpe tutte rotte e il pistolino di fuori. Mentre noi dormiamo, il diavolo ci entra in casa, si fa un giro e poi esce.
Sono impazzito?
Sì, ma vi ripeto di guardarvi il film e poi le mie parole assumeranno un senso. O quasi.

Ma io, questo Post Tenebras Lux, l’ho amato o l’ho odiato?
Ho amato la prima parte e poi mi è piaciucchiato il resto. Mi ha comunicato molto. Cosa nello specifico non sto a dirlo, perché probabilmente non avrà granché a che fare con ciò che comunicherà a voi o con ciò che il regista voleva comunicare. D’altra parte questo è il primo film del talentuoso Carlos Reygadas che vedo e quindi non so indicare quali elementi possa avere in comune con le sue altre opere e quanto sia connesso ad esse. Per quanto folle, per quanto composto da scene bellissime unite tra loro in un modo non sempre chiaro, il tutto in ogni caso mi è sembrato avere una sua coerenza.
Tutto, tranne una cosa che proprio non ho capito: le scene dei ragazzi che giocano a rugby. WTF?
Lo so che ci sono altre sequenze molto più fulminate e allucinate di quelle, però, con tutto il resto del film ambientato in Messico, ‘sti tizi inglesi che giocano a rugby cosa diavolo c’azzeccano?
Reygadas sei un pazzo e anche per questo, soprattutto per questo, il tuo film non l’avrò amato alla follia, ma gli ho voluto bene.
Adesso però vado a staccarmi la testa.
(voto 7,5/10)

Un grazie va a The Cinema & Music Show per i sottotitoli italiani. Se non li trovate in rete, passate dalla sua pagina Facebook a richiederli.



giovedì 9 maggio 2013

LA CASA DEL CINEMA

Settimana ricca di uscite cinematografiche internazionali.
C'è davvero roba in arrivo da tutto il mondo: Giappone, Messico, Cile, Sardegna e persino Lodi...
Ah no, quella è solo la provenienza del mio acerrimo acido blogger rivale Mr. James Ford, impegnato come al solito con i suoi commenti a cercare di oscurare la luminosità dei miei. Invano.
Tante uscite, molte trascurabili, qualcuna promettente, una garanzia : il giapponese Confessions, davvero da non perdere!
E poi, grazie alla Festa del Cinema, questa settimana l'ingresso in sala costa solo €3 euri...

"AAAAAH! Il Fordino assomiglia tutto a suo padre!"
La casa di Fede Alvarez
Il consiglio di Ford: scegliete La casa, e non Casale!
Anche in questo caso viene distribuita una pellicola già da qualche settimana passata dalle parti del Saloon, riuscita non soltanto a stupire in positivo, ma a rendere onore ad uno dei cult assoluti dell'horror di tutti i tempi, l'omonimo e mitico lavoro di Sam Raimi che rese gli anni ottanta un decennio migliore per molti appassionati del genere.
Fede Alvarez, pur cercando soluzioni differenti da quelle di partenza e puntando più sull'impianto classico della proposta d'orrore che sull'ironia nerissima dell'originale, riesce a trovare il giusto equilibrio e stupire anche chi, come il sottoscritto, era partito con tutti i pregiudizi possibili.
Certo, con il Cannibale non sarà possibile, perchè solo a pensarci se la farà sotto e deciderà di passare oltre snobbando questo titolo fingendosi superiore. Voi, però, non dategli retta e concedete pure una possibilità: non ne resterete delusi.
Recensione fordiana appena successiva a quella de L'uomo dai pugni di ferro.
Il consiglio di Cannibal: la caga
Un altro horror? Un altro remake? Un altro remake horror?
Che palle! Giusto Ford, fan solo delle cose del tutto prive di originalità, può rimanerne estasiato…
Già dal trailer mi sembra una roba che, più che far cagare sotto dalla paura, fa cagare e basta. Se volete una casa inquietante, poi, casa Ford di certo potrà fare di più al caso vostro!

"Al mio segnale, scatenate l'inferno contro Ford e Batista!"
L’uomo con i pugni di ferro di RZA
Il consiglio di Ford: il Ford con i pugni di ferro diretti sul grugno del Cannibale.
Finalmente, dopo mesi di attesa - considerate che in casa Ford è passato a fine gennaio - esce anche qui nella Terra dei cachi il primo lavoro da regista del mitico musicista, produttore ed attore RZA, volto simbolo dei Wu Tang Clan nonchè autore di colonne sonore pazzesche come quella di Ghost dog.
Una pellicola che è a metà strada tra la tamarrata selvaggia - tant'è che nel cast spicca l'ex wrestler noto a tutti gli appassionati come Batista - ed il grindhouse stiloso di Tarantino, cui si deve molto dell'operato del buon Samurai Apocalypse dietro la macchina da presa: non perfetto, questo è sicuro, ma divertente, fracassone ed assolutamente godurioso alla vista, dalle influenze jappo al sangue a fiumi. E ho come l'impressione che finirà per mettere d'accordo perfino i due nemici più acerrimi della blogosfera.
Recensione fordiana a brevissimo!
Il consiglio di Cannibal: l’uomo con i pugni di Ford, un uomo quindi debolissimo
Non mi piacciono gli action movies, ma mi è piaciuto questo!
Un film figoso, stiloso, divertente, con cui il rapper RZA esordisce al cinema in maniera convincente e molto tarantinata. Tutto l’opposto dei superatissimi filmucoli action anni ‘80 consigliati da Ford, in pratica…
Recensione cannibale (di certo migliore di quella fordiana) coming soon.

Confessions di Tetsuya Nakashima
Il consiglio di Ford: lo confesso, questo film è uno dei re delle bottigliate del Saloon.
Questa uscita è proprio da ridere.
Giunto alla distribuzione in sala con un tempismo perfetto - giusto giusto quei tre anni di ritardo -, il lavoro di Nakashima era stato protagonista di un tam tam di meraviglia che ai tempi aveva percorso quasi tutta la blogosfera per fermarsi al Saloon, quando finì per essere bottigliato selvaggiamente dal sottoscritto - whiterussiancinema.blogspot.it/2011/03/confessions-kokuhaku.html -: ricordo che demolire la spocchia di questo film pretenzioso, inutilmente autoreferenziale e lontano anni luce dalle vere proposte autoriali e di valore giunte da Oriente.
Ovviamente al mio rivale piacque da impazzire, ma del resto non c'è da stupirsi: basta un pò di presunta tecnica, un'accozzaglia di sequenze tutta forma e niente sostanza, temi apparentemente scottanti, ed eccovi servita la ricetta perfetta per Pusillanime Kid.
Il consiglio di Cannibal: confesso che è una figata!
Confessions è davvero imperdibile. Un film grandioso, sorprendente, girato alla grandissima, che arrivo con un ritardo di appena 3 anni. Considerando che di solito le pellicole orientali, come quelle di Miyazaki, vengono distribuite da noi con anche oltre 2 decenni di attesa, non ci si può lamentare.
Non date retta a Ford che una visione tanto originale, estrema e splendida non la può reggere, preferendo remake e porcherie commerciali hollywoodiane, e guardatevi Confessions. Qui c’è la mia recensione di ormai 2 anni fa, ma ancora più fresca di tutti i post a breve conservazione che potete trovare su WhiteRussian.

No - I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larrain
Il consiglio di Ford: io dico No al Cannibale.
Questa dev'essere la settimana dei ripescaggi: candidato al premio Oscar come miglior film straniero e passato da queste parti lo scorso inverno, il lavoro di Larrain - regista del da me odiatissimo Tony Manero - è un intenso ritratto di una delle battaglie civili più importanti della Storia recente, quella che vide il Cile libero dire no al dittatore Pinochet grazie ad un referendum popolare la cui campagna pubblicitaria è raccontata con gusto vintage e giusto equilibrio tra retorica e partecipazione dal riscattatosi Pablo e da Gael Garcia Bernal, volto pulito per un "eroe" profondamente umano come il suo protagonista.
Il consiglio di Cannibal: dite no a Ford e spunterà l’arcobaleno
Bel film cileno, nominato agli Oscar 2013 come miglior pellicola straniera.
Nella mia recensione, pubblicata alla vigilia delle ultime elezioni italiane, sostenevo che il voto è importante, è sempre importante. Bene, mi sbagliavo.

Dopo la sentenza di condanna di Ford a 4 anni per vilipendio nei confronti
del Cinema, il Fordino è stato affidato a un branco di cani.
Post Tenebras Lux di Carlos Reygadas
Il consiglio di Ford: post Cannibal, Ford.
Ammetto di non aver mai visto nulla firmato da Reygadas, neppure nei miei anni da cinefilo incallito ed indirizzato solo ed esclusivamente alle proposte d'autore: questo suo ultimo lavoro, però, mi fa sentire almeno come i precedenti, e ricorda al sottoscritto come sarebbe potuto diventare se avesse proseguito lungo quel sentiero.
Dunque lascerò il radicalchicchismo ai radical chic come Cannibal Goi e girerò alla larga, in attesa di scoprire se a lui sarà piaciuto, oppure no. Ovviamente, in caso positivo, eviterò con ancora più cura di vederlo.
Il consiglio di Cannibal: che la luce cannibale illumini le tenebre fordiane
Tipico film da film festival, questo Post Tenebras Lux si potrebbe rivelare una pellicola d’autore interessante, quanto una roba pretenziosa di quelle finto autoriali che piacciono tanto al mio blogger rivale. Un film che non mi ispira tantissimo, ma comunque da non rifiutare a priori.
Così come WhiteRussian. Non si deve rifiutarlo a priori. Bisogna visitarlo, leggerlo, conoscerlo a fondo per disprezzarlo con tutte le proprie forze uahahah!

"Ancora in scooter, ma non ce l'hai la macchina?"
"No, sono più bimbominkia del Cannibale..."
20 anni di meno di David Moreau
Il consiglio di Ford: 20 anni di meno, quelli che vorrebbe avere il Cannibale!
Commedia francese a sfondo romantico pubblicizzatissima dai distributori - che hanno capito che i nostri cugini non solo sono decisamente più avanti di noi, ma tirano anche al botteghino - che, nonostante i successi transalpini anche recenti - Ozon su tutti - non mi convince affatto.
Ho come l'impressione, infatti, che si tratti del solito prodotto spacciato per valido che, in realtà, si rivela essere la classica sòla del weekend: poi, certo, ci sarà di peggio - come un qualsiasi ultimo Malick -, ma dopo mesi come quelli che abbiamo lasciato alle spalle vorrei smettere di farmi del male quando mi guardo un film.
Il consiglio di Cannibal: io dimostro (almeno) 20 anni di meno di Ford
Io ormai tendo a prendere come oro colato ogni cosa che arrivi dalla Francia o quasi. C’è da dire che sulle commedie non ci azzeccano sempre, però ora come ora punto di gran lunga più sulle loro comedy che non sulle nostre. Questo 20 anni di meno non si rivelerà un capolavoro, eppure mi sembra abbia del potenziale per una visione simpatica e disimpegnata. L’antipatico e troppo impegnato Ford ovviamente non sarà d’accordo, ma che ce frega?

"Non dare retta al Cannibale, tu sei un grande attore.
Quasi meglio di Stallone..."
Mi rifaccio vivo di Sergio Rubini
Il consiglio di Ford: mi faccio vivo con il Cannibale, a suon di calci rotanti.
Sono stupefatto. Una settimana intera senza neppure un titolo trash made in Terra dei cachi. Pare incredibile almeno quanto Peppa Kid che recensisce bene un qualsiasi film con Stallone, Schwarzenegger o Van Damme.
Comunque, Sergio Rubini non mi è mai dispiaciuto, ed il suo lavoro da regista non è completamente da buttare: dunque, pur se certo non come prima scelta - ma neppure come seconda o terza - direi che un tentativo potrei farlo, tutto sommato.
In fondo, se mi sorbisco ogni settimana le fregnacce di Peppa Kid, potrò anche sopportare un'ora e quaranta di Rubini, no!?
Il consiglio di Cannibal: mi fingo morto, piuttosto che vederlo
Ecco, se sopra ho mostrato la mia fiducia nella commedia francese, lo stesso non posso fare nei confronti di quella italiana. Sergio Rubini e Neri Marcorè non mi sono mai piaciuti granché, più che altro mi stanno indifferenti, ma le presenze del pessimo Emilio Solfrizzi e della nevrotica prezzemolina Margherita Buy mi inquietano parecchio. Io con questo film non mi faccio vivo, e nemmeno con Ford.

"Ford crede davvero che io sia un'attrice fenomenale? Ahah, questa è bella!"
Fire with Fire di David Barrett
Il consiglio di Ford: diamo fuoco a tutte le copie in circolazione di Confessions, così lo risparmiamo al pubblico!
Filmetto di genere assolutamente inutile nonostante un cast decisamente ben accetto in casa Ford - Bruce Willis, Vincent D'Onofrio, Rosario Dawson - che non pare buono neppure per la classica serata da neurone spento sempre utile nel corso delle normali settimane lavorative.
Ho come l'impressione che Katniss Kid ci ricamerà sopra a partire dalle mie opinioni sulla sempre appariscente Rosario, ma questa volta gli andrà malissimo, considerato che ho intenzione di ignorare bellamente questo titolo.
Il consiglio di Cannibal: Fire on Ford
Americanata action di serie Z, più che di serie B, con l’attrice migliore del mondo secondo Ford: Rosario Dawson.
Vabbè…
C’è anche Bruce Willis, nella sua ennesima apparizione per rimpinguare il suo conto in banca.
Nonostante se ne vergogni, questa in realtà è l’uscita della settimana, forse dell’anno per Ford, mentre gli amanti del buon cinema possono astenersi senza troppi rimpianti.

"Lasciatemelo portare in salvo: ha appena visto Le streghe di Salem."
"Ah ok, poverino. Passate pure."
Anime nella nebbia di Sergei Loznitsa
Il consiglio di Ford: basta nebbia, vogliamo l'estate! E basta Cannibale, vogliamo il Cinema!
Già prevedo lo sproloquio del mio rivale che come al solito bollerà questa proposta come il classico film fordiano lento, autoriale e noioso, così come prevedo la sua sconfitta nella prossima Blog War - ma questa, ormai, è una consuetudine -.
Onestamente, sulla carta ammetto che questo Anime nella nebbia potrebbe non dispiacermi, ma andando verso la bella stagione preferirei evitare di affossarmi con titoli decisamente più adatti al clima - interiore ed esteriore - dell'inverno.
Dunque direi che, a meno di non trovarmelo davanti agli occhi, rimanderò a tempi più adatti.
Il consiglio di Cannibal: Ford, animal nella nebbia di Lodi
Urca, questo è uno di quei mattonazzi russi che solo Ford si può gustare tutto felice con tanto di popcorn, bevande rigorosamente analcoliche e rutto libero. Di quelli che a me invece mettono di buon umore quanto la nebbia.
Passo, grazie.

"Non si dorme mai bene come guardando un film consigliato da Ford."
Sta per piovere di Heider Rashid
Il consiglio di Ford: caro Cucciolo, per la grandinata di colpi che ti pioveranno addosso a breve non ti basterà l'ombrellino degli One direction!
Produzione italiano/algerina che mi puzza di finto alternativismo da cineforum radical chic da ex centro sociale riadattato in localino alla moda, sicuramente potrebbe essere meglio della schifezza media che ci viene propinata ultimamente ma che non ho la benchè minima intenzione di affrontare.
Cannes è alle porte, qualche recupero mi attende, non ho certo bisogno di finire intrappolato in visioni che potrebbero rischiare di mettere alla prova la mia pazienza più di quelle che normalmente consiglia il mio spocchioso rivale.
Il consiglio di Cannibal: che vi devo dire? Prendete un ombrello!
Altro mattonazzo pseudo impegnato della settimana, questa volta una coproduzione Italia - Iraq.
Un film che a me puzza non di pioggia fresca, ma di moralizzazione pesante e noiosa.
Passo pure questo all’intrepido Ford.

"Ford, smettila, non ci vengo a fare un giro sulla tua auto rosa.
Perché guidi malissimo, e poi perché è inguardabile!"
The Parade - La sfilata di Srdjan Dragojevic
Il consiglio di Ford: facciamo una bella parata per le strade di Casale, ed invadiamo casa Goi.
Curiosa questa settimana, ricca di proposte autoriali di nicchia ed insolitamente povera di schifezze italiote distribuite in due sale. Non che al lavoro di Dragojevic andrà meglio, in termini di distribuzione, eppure qualcosa mi dice che questo potrebbe essere uno di quei titoli in grado di guadagnarsi i punti per diventare un piccolo cultino, almeno dalle mie parti.
Oltretutto, sono anni che ormai non vedo un film decente a tematica gay, dunque spero che questo possa colmare il vuoto.
Alla peggio, restano sempre le care e vecchie bottigliate.
Il consiglio di Cannibal: mi piacerebbe di più vedere Ford fare una sfilata…
Film serbo che tratta il tema dell’omofobia. Sembra avere anche buone intenzioni, ma a livello cinematografico fin dal trailer sembra ‘na mezza porcheruola. Magari non una porcheria totale, il che sarebbe già un buon risultato.
Quanto a me, devo ammettere di avere una paura che già potete immaginare: la fordfobia.

"Aiuto! Siamo state abbandonate dentro un film di Terrence Malick."
Bellas Mariposas di Salvatore Mereu
Il consiglio di Ford: bruttos Cannibales.
Per adeguarsi al leit motiv del weekend, i guru della distribuzione portano in sala una proposta italiana che potrebbe risultare una piacevole sorpresa così come la solita robetta finto alternativa e che all'ultimo Festival di Venezia andò piuttosto bene e raccolse così tanti consensi da sparire immediatamente dai radar delle sale: fortunatamente il recupero è stato effettuato in tempi più brevi rispetto a Confessions, e sapete che vi dico? Non mi pare neanche così male, tanto che penso di recuperarlo al più presto.
Il consiglio di Cannibal: ma che è ‘sta roba, ajo?
Questa è una pellicola di cui non parlerò male perché se no gli amici sardi si offendono.
Mi limiterò a ignorarla come faccio di solito con Ford e le sue opinioni sempre più sconcertanti.

"WhiteRussian? E' il mio sito preferito!
Mi tiene aggiornata su tutte le ultime tendenze di noi ggiovani..."
Prima la trama, poi il fondo di Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli
Il consiglio di Ford: prima la noia, poi la morte (si spera).
Documentario molto radical e molto chic - quasi più del mio antagonista - sulla vita e l'opera della pittrice milanese Renata Pfeiffer, che sinceramente mi attrae quanto una maratona di martellamento delle parti basse accompagnata da un piatto della da tanto odiata dal sottoscritto pasta al pesto.
Un titolo decisamente in linea con quelli che hanno portato ben oltre il limite la resistenza del sottoscritto e di Peppa Kid negli ultimi due mesi.
Il consiglio di Cannibal: prima Pensieri Cannibali, poi il fondo (WhiteRussian)
Quando i titoli per questa rubrica li seleziono io, ho ormai imparato a scremare almeno questi documentari che escono al massimo 1 giorno in 1 sala in tutta Italia… Ford invece è ancora giovane (si fa per dire) e inesperto e, quando li sceglie lui come questa settimana, sono cazzi.
Inutile aggiungere che non lo vedrò mai, nemmeno dovesse essere l’ultimo film rimasto sulla Terra.

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