Visualizzazione post con etichetta powers boothe. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta powers boothe. Mostra tutti i post

lunedì 6 ottobre 2014

SIN CITY – UN PAIO DI TETTE PER CUI UCCIDERE





Sin City – Una donna per cui uccidere
(USA, Cipro 2014)
Titolo originale: Sin City: A Dame to Kill For
Regia: Frank Miller, Robert Rodriguez
Sceneggiatura: Frank Miller
Cast: Mickey Rourke, Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt, Eva Green, Jessica Alba, Bruce Willis, Rosario Dawson, Christopher Meloni, Juno Temple, Powers Boothe, Dennis Haysbert, Jeremy Piven, Ray Liotta, Jamie Chung, Jaime King, Julia Garner, Christopher Lloyd, Marton Csokas, Jude Ciccolella, Alexa Vega, Lady Gaga
Genere: fumettoso
Se ti piace guarda anche: Sin City, Spirit, Gotham



La recensione cannibale

Sin City – Una donna per cui uccidere è stato il super mega floppone dell'estate americana. Costato $60 milioni, in patria sta facendo fatica a raggiungere quota $15 milioni e nel weekend d'apertura è riuscito a mala pena a entrare nella Top 10 dei film più visti, nonostante la totale assenza di grandi concorrenti. Perché un tonfo così clamoroso?
Per prima cosa, va detto che Robert Rodriguez non è che sia sempre una garanzia al box-office. Già la poco riuscita operazione Machete Kills doveva fargli fischiare le orecchie in tal senso.
Un altro motivo va secondo me ricercato anche nel tempismo. Il tempismo è tutto nella vita e questo Sin City 2 è giunto nel momento probabilmente meno propizio. Dal primo capitolo del 2005 è passato troppo tempo per poterne sfruttare l'hype e allo stesso tempo ne è passato troppo poco perché si possa parlare di riscoperta vintage.
Il problema fondamentale sta però probabilmente nella natura intrinseca del film stesso. Sin City 1 era un cult movie wannabe, ma non era un cult movie vero e proprio. A livello visivo rappresentava qualcosa di nuovo e di davvero fico, un modo di usare la computer grafica per realizzare un cine-fumetto folgorante, anni luce più avanti di quanto visto prima di allora e che avrebbe aperto la strada a 300 e cloni vari. Peccato soltanto che nell'anno 2014 una pellicola girata in questa maniera non faccia più notizia e la sua indubbia bellezza estetica finisca di affascinare dopo appena pochi minuti.
Una volta che viene a mancare l'effetto “WOW!” della realizzazione tecnica del film, Sin City – Una donna per cui uccidere lascia di fronte a ciò che è veramente, e che forse già il primo Sin City era: una pellicola vuota. Terribilmente vuota.

sabato 16 agosto 2014

HATFIELDS & MCCOYS, UNA DIAMINE DI SERIE COME QUELLE DI UNA VOLTA





"Non potrei apparire più vecchio americano incazzoso di così
manco se mi sforzassi..."
Hatfields & McCoys
(USA 2012, mini-serie in 3 episodi)
Rete americana: History Channel
Regia: Kevin Reynolds
Sceneggiatura: Ted Mann, Ronald Parker
Cast: Kevin Costner, Bill Paxton, Matt Barr, Lindsay Pulsipher, Jena Malone, Tom Berenger, Powers Boothe, Andrew Howard, Sarah Parish, Noel Fisher, Mare Winningham
Genere: stagionato
Se ti piace guarda anche: Copper, Deadwood, Balla coi lupi

Oh, meno male che fanno ancora dei programmi come Hatfields & McCoys. Finalmente una serie tv come quelle di una volta, di quelle che andavano quando io ero giovane, tanto, ma tanto, ma tanto tanto tanto tempo fa. A dirla tutta, quando io ero uno scapestrato giovincello non è che ci fosse la moda delle mini-serie come oggi, però c’erano i film. I film belli, non come quelli pieni di effetti speciali, esplosioni e rumori assordanti che i miei nipotini vanno a vedere tutti felici al multisala. Ma come fanno a credere che quello sia vero Cinema?
Hatfields & McCoys è “solo” una serie tv, ma ha la qualità di una pellicola cinematografica, anzi, di tre pellicole cinematografiche, tante sono le puntatone che propone. Qui dentro ho sentito di nuovo il profumo dei film come li facevano nel passato e come ora hanno smesso di girare del tutto, o quasi del tutto. La mia memoria oramai sarà anche in difficoltà, ma non faccio molta fatica a ricordare le pellicole davvero degne di nota degli ultimi tempi. Sarà che sono davvero poche. Mi viene in mente giusto Il grinta dei fratelli Coen, che non a caso era il remake di un vecchio film con il mio idolo John Wayne, e poi la mia memoria deve filare indietro fino agli anni Novanta. A Balla coi lupi. Quella sì che era una diamine di pellicola come la intendo io! Aveva solo un piccolo difetto: durava giusto quelle 3 ore di troppo.

Non mi sembra allora un caso che il protagonista di Hatfields & McCoys sia proprio lui, il regista e interprete di quel film, Kevin Costner. Un attore fuori dal tempo, uno old school proprio come me, e che per la performance in questa mini-serie si è portato a casa un, a mio parere meritatissimo, Emmy Award. Non è stato l’unico, poiché Hatfields & McCoys di Emmy se n’è portati a casa ben cinque, e non è finita qui, perché negli Stati Uniti ha fatto sfracelli di ascolti ed è diventata una delle serie più seguite nell’intera storia della tv via cavo americana. Da noi purtroppo è passata più sotto silenzio, prima su Rete 4 e poi su Mediaset Premium, ma era inevitabile. Questa è infatti una serie che puzza di America profonda, di western. La sua storia parte al termine della Guerra di Secessione, quando William Hatfield (l’ottimo Costner) e Randall McCoy (un quasi altrettanto valido Bill Paxton) combattono fianco a fianco. Terminata la guerra, le loro posizioni si faranno però sempre più distanti e coinvolgeranno anche tutte le loro famiglie, che si troveranno dentro una rivalità di stampo shakespeariano, stile Montecchi e Capuleti. A questo punto volete che manchi una storia d’amore? Certo che no e così c’è anche il tormentato rapporto tra il figlio di Hatfield e la figlia di McCoy, una vicenda d'amore adolescenziale che sembra uscita da una serie della The CW, così sono contenti pure i miei nipotini come quel Cannibal Kid che di solito gestisce 'sta roba chiamata blog e in cui oggi io sono ospite d'eccezione.


Tra conflitti famigliari, personaggi duri e puri di quelli che così non li fanno più, valide musiche country-folk, intrecci storici e uno spazio per le questioni sentimentali, non mi pare manchi davvero niente a una mini-serie d’altri tempi come Hatfields & McCoys. A dirla tutta, veramente qualcosa manca. Mancano gli effettacci speciali dei film che tanto piacciono ai miei nipotini. Peggio per loro, e che diamine!
Cannibal Old
(voto 6+/10)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com