"Ebbene sì, posso dire di essere un collega di...
Stanley Kubrick."
Tutto molto bello
(Italia 2014)
Regia: Paolo Ruffini
Scemeggiatura: Paolo Ruffini, Giovanni Bognetti, Marco Pettenello, Guido Chiesa
Cast: Paolo Ruffini, Frank Matano, Chiara Francini, Angelo Pintus, Paolo Calabresi, Gianluca Fubelli, Nina Senicar, Ahmed Hafiene, Niccolò Senni, Enzo Ghinazzi as Pupo
Genere: ruffiano
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Ieri sera sono mi sono visto un cine.
Ho mangiato un sacco di popcorn e mi sono bevuto una Coca fresca.
Poi ho piantato un rutto molto bello.
La pellicola che ho guardato?
Tutto molto bello, un film scritto, diretto e interpretato da Paolo Ruffini.
Com'era?
Mah, diciamo che al confronto il mio rutto aveva un valore artistico molto più elevato.
Con questa battuta degna del miglior Ruffini potrei chiudere la rece qui e dedicarmi ad attività più divertenti del parlare di Tutto molto bello, come ad esempio stare in sala d'attesa dal dentista oppure guardare i vecchi che guardano la gente che lavora nei cantieri, invece no. Mi preme approfondire di più la mia critica nei confronti di Paolo Ruffini e del suo Cinema. E mi scusi, signor Cinema, se ho osato nominarla al fianco del Ruffini.
Riguardo a Clint Eastwood, Sergio Leone scherzando ha detto: “Mi piace Clint perché è un attore che ha solo due espressioni: una con il cappello e una senza il cappello”. Di Angelina Jolie possiamo dire invece che è il prototipo dell’attrice zero expression. Nella parte del cyborg però penso sarebbe perfetta.
Noah Ringer ha 13 anni portati malissimo: a essere buoni ne dimostra almeno 113. E in L’ultimo dominatore dell’aria con tutte ste mosse da pirla e la faccia da pesce lesso fa raggiungere alla recitazione (non solo infantile) nuovi livelli di bassezza.
Johnny Cappellaio Matto nell’Alice di Tim Burton? Ero già pronto per consegnargli il mio Oscar personale, e invece se n’è uscito con ‘sta roba… Peeerché Dio permetti che succedano certe cose?
7. Simil-Michael Jackson, "Breaking News"
Peggior imitazione di Michael Jackson dell’anno (e anche di sempre) per giunta spacciata per un suo vero pezzo inedito. Qualcuno laggiù mi sa che si sta rivoltando nella tomba.
Il problema non è quando fa il Na’vi. Il problema è quando fa l’essere umano.
5. Elisabetta Canalis, Leverage
Il piccolo ruolo da guest-star della Canalis nella serie tv Leverage è stato spernacchiato in lungo e in largo dall’Italia agli Stati Uniti per l’inglese maccheronico e per la recitazione mooolto convinta. Io non me la sento di infierire troppo e alla Eli nazionale regalo una quinta posizione, ma solo perché sono convinto che se si applica può fare ancora di peggio!
4. Pupo, Emauele Filiberto e Luca Canonici, "Italia amore mio"
Sentendo cose come questa non bisogna vergognarsi di essere italiani, bisogna solo rigraziare il Cielo di non essere come loro.
(questa è la parodia, perché l’originale non se pò proprio sentì)
3. Candida Livatino, nell'interpretazione di una esperta grafologa
Avete mai visto Candida Livatino a Studio Aperto? Spero vivamente per voi di no, ma se lo avete fatto, allora sapete che questa donna si spaccia come la maggior esperta grafologa vivente del mondo. Lady Diana, Yara Gambirasio, Sarah Scazzi, Marilyn Monroe… la Candida "vaginalis" Livatino proprio come un'infezione non si ferma davanti a nessuno e attraverso la loro grafia ci rivela "segreti" delle loro personalità che basta fare un veloce giro su Google per conoscere. Il vero mistero da risolvere allora è: per essere riuscita a diventare la grafologa numero 1 della tv, sarà mica lei la nuova tipa di Berlusconi?
(purtroppo scandagliando tutta la rete non sono riuscito a trovarvi nemmeno un suo video, ma basta che vi sintonizziate su Studio Aperto in qualunque momento e ve la beccate)
2. Justin Bieber, "Baby"
Il ritornello di “Baby” cantato da Biberon è la cosa più ridicola sentita quest’anno. Scult totale!
Baby baby baby oooh
like baby baby baby noooooo
(Bieberine per favore non inondatemi di insulti!)
1. Manuela Arcuri, spot "Il labirinto delle donne"
La regina dell’anno non può essere che lei: con lo spot de "Il labirinto delle donne di Alfonso Luigi Marra" (che non ho letto, ma cui sulla sfiducia consegno il premio di peggior libro dell’anno, e forse massì pure della Storia) si guadagna il titolo di interpretazione scult dell’anno.
Se però la Manuelona ha volutamente recitato in questo allucinato modo, allora si merita anche l'Oscar per la miglior intepretazione dell’anno. Nel frattempo, l'award di scult 2010 non glielo leva nessuno.
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