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giovedì 9 gennaio 2014

LA FIABA CHE ARRIVA... QUANDO MENO TE LO ASPETTI




Quando meno te lo aspetti
(Francia 2013)
Titolo originale: Au bout du conte
Regia: Agnès Jaoui
Sceneggiatura: Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui
Cast: Agathe Bonitzer, Arthur Dupont, Benjamin Biolay, Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui, Beatrice Rosen, Didier Sandre, Dominique Valadié, Valérie Crouzet
Genere: fiabesco
Se ti piace guarda anche: Midnight in Paris, Once Upon a Time

Certe volte penso che dovrei guardare SOLO film francesi. Non che siano tutti capolavori, questo Quando meno te lo aspetti ad esempio non lo è, però il rischio di trovarsi di fronte a delle schifezze immonde è basso. Anche i nostri cugini intelligenti le loro porcatone le partoriscono, per carità di Dio, ma le probabilità di trovarci ad avere a che fare con una porcheria sono diciamo intorno al 10%. Con il cinema americano il rischio sale invece al 30% circa, mentre con quello italiano si va su fino al 50% e forse oltre. Visto che non mi piace fossilizzarmi su una sola cinematografia e visto che mi piace farmi del male, continuerò comunque a frequentare anche le pellicole americane e pure quelle italiane, giusto quando inserisco la modalità masochista ON. Però penso che il cinema francese che già frequento abbastanza, in questo 2014 appena iniziato lo dovrei frequentare ancora di più, parbleu!

Quando meno te lo aspetti è un titolo certo non inaspettato, considerati gli standard dei titolisti nostrani. Eh sì, mi tocca prendermela con il nostro paese pure sotto questo aspetto. Il titolo originale di questa commedia francese è: “Au bout du conte”.
Ora, un piccolo suggerimento, miei cari titolisti italici. Io non so il francese, come immagino neanche voi, ma il problema è facilmente risolvibile. Basta usare il traduttore Google, che ci indica come il titolo transalpino significhi: “Alla fine della storia”.

Niente male come titolo! Io un film che si chiama così lo andrei a vedere subito. Di corsa. È particolare e accattivante il giusto. Non si poteva farlo uscire da noi in questo modo? No, eh? Troppo semplice, vero? Troppo bello per essere vero, vero? Bisognava per forza titolarlo “Quando meno te lo aspetti”, che non risulta per niente fedele alle intenzioni originali degli autori del film, gli sceneggiatori/attori Jean-Pierre Bacri e Agnès Jaoui (quest’ultima pure regista della pellicola)? Non bastasse ciò, questo titolo è già stato usato per un’altra pellicola recente, Quando meno te lo aspetti del 2004 con Kate Hudson e una giovanissima Hayden Panettiere. Una commediola ruffiana e buonista che però, nella sua gradevolezza, non farei rientrare nel 30% di porcatone che il cinema americano ci propina ogni anno. Un film inoltre il cui titolo originale era “Raising Helen” e che quindi trasformarlo in “Quando meno te lo aspetti” era già stata un’italianata bella e buona.

Chiudendo un occhio sul titolo, questo nuovo Quando meno te lo aspetti non ha niente a che fare con l’omonimo americano. È una commedia sì vagamente romantica, però con qualche accenno di grottesco e pure qualche vago spunto fantasy. È un affresco corale dedicato a vari personaggi, ma tutto fondamentalmente ruota intorno alle famiglie dei due giovani protagonisti Laura (l'ottima rivelazione rouge Agathe Bonitzer) e Sandro (Arthur Dupont). Per quanto riguarda la prima, è una di quelle famiglie upper-class, immaginatevi una versione francese dei van der Woodsen di Gossip Girl, mentre la seconda è più borghese, immaginatevi gli Humphrey sempre di Gossip Girl, però che se la tirano di meno.

Laura è una fanciulla che, pochi istanti dopo essersi lamentata perché non riesce a trovare il grande amore, ecco che incontra il suo Principe Azzurro a un ballo elegante, in maniera molto fiabesca, ma a perdere la scarpetta a fine serata non è lei, bensì lui. Siamo pur sempre nel 2013 anzi ormai nel 2014, i tempi cambiano anche per le fiabe, Once Upon a Time docet. Inoltre il suo non è proprio il classico Principe Azzurro, quanto un ragazzotto impacciato, un mezzo nerd compositore di musica classica e pure balbuziente.
Uno sfigato totale, in pratica?
Questo l’avete detto voi, non io.

"Ma sono più lupo cattivo o più radical-chic?"
"Più radical-chic. Decisamente."
L’elemento fiabesco rientra ancora nel film qua e là, ad esempio con una scena della protagonista che deve andare a trovare la nonna nel bosco che rimanda a Cappuccetto rosso, con tanto di lupo cattivo rappresentato da un playboy radical-chic senza scrupoli. A interpretarlo troviamo il cantante/attore Benjamin Biolay, nella vita reale ex marito di Chiara Mastroianni e faccia da schiaffi come pochi, quindi perfetto per la parte. Così come di fiabesco c’è anche la regina cattiva/matrigna della protagonista, una ultrasessantenne fissata con la chirurgia estetica, grazie alla quale dimostra circa la metà degli anni.
Quando meno te lo aspetti è quindi una favola moderna, che però evita di essere un semplice aggiornamento delle storie che già conoscevamo. Ne è più che altro una rielaborazione molto creativa. Prende elementi da diverse fiabe qua e là e li sparge dentro una commedia romantica ben poco sdolcinata, anzi bella cinica. L’umorismo sfoggiato dalla pellicola non è di quelli che ti fanno tenere la pancia in mano dalle risate. È più uno humour di quelli grotteschi, cattivelli e vagamente intellettualoidi. Una variante francese dello stile di Woody Allen, in pratica, ricordato anche dal protagonista maschile con la balbuzie, una variante resa comunque in modo molto personale e con l’enorme “Me and the Devil” di Gil Scott-Heron a impreziosire la colonna sonora come ciliegina sulla torta.

Quando meno te lo aspetti allora non me lo aspettavo. O meglio, considerata la salute del cinema francese attuale me lo sarei dovuto aspettare, invece non partivo troppo fiducioso. Per quanto negli ultimi tempi la tematica fiabesca/favolistica sia proposta ormai in tutte le salse, dalla variante parodistica come in Shrek e cloni vari fino alla versione muta e in bianco e nero di Blancanieves, questa romcom riesce a proporne una ulteriore e originale rilettura trop chic et trop belle.
Vedete, titolisti italiani? Io non so il francese, proprio zero, ma il traduttore Google è semplice da usare. Quando meno ve lo aspettate potreste farcela anche voi a utilizzarlo, magari “alla fine della storia”.
(voto 7/10)



giovedì 6 giugno 2013

AFTER EARTH - DOPO LA FINE DEL CINEMA


Questa settimana c’è di che essere soddisfatti. Le uscite cinematografiche accontentano infatti proprio tutti, sia chi è alla ricerca di un film grandioso, sia chi è alla ricerca di grandiose schifezze, chi vuole il cinemone fracassone americano, come chi vuole il cinema d’autore francese e pure il cinemino italiano.
Ci sono pellicole per giovani e per Ford, per persone che amano il cinema e per Ford, per cannibali e per Ford.
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutti i Ford.
Ecco qui di seguito i commenti ai film della settimana miei e di Ford.
E, se dico Ford ancora una volta, il mondo finisce…

"Hey papi, ma se tu fai recitare me nei tuoi film, dici che presto Ford
farà scrivere il Fordino su WhiteRussian?"
After Earth - Dopo la fine del mondo di M. Night Shyamalan
Il consiglio di Cannibal: After Ford - Dopo la fine del cinema
Mi spiace. M. Night, mi spiace veramente tanto. Io ti ho sempre voluto bene e ti ho difeso in ogni circostanza. Con il tuo ultimo L’ultimo dominatore dell’aria però non ce l’ho fatta nemmeno io, era una schifezza galattica. E questo nuovo After Earth potrebbe essere a quel livello se non peggio. M. Night, sento puzza di porcheria new-age catastrofista lontana un miglio, con in più come protagonista la coppia d’oro del da me tanto detestato La ricerca della felicità: l’inespressivo Will Smith + il suo inespressivo e raccomandato figlio Jaden. Partendo da simili tragiche premesse, mi aspetto un potenziale titolo per la top 10 dei peggiori film dell’anno. M. Night, Willy e Jaden, non deludetemi, mi raccomando!
Quanto alla top 10 dei peggiori blog dell’anno beh, quella non è nemmeno una top 10. È una top 1, con un unico incontrastato dominatore (dell’aria): WhiteRussian, oh yes.
Il consiglio di Ford: After Cannibal - Dopo la fine dell'adolescenza.
Quello che penso di Shyamalan - almeno dopo L'ultimo dominatore dell'aria e quella robaccia di E venne il giorno - è ormai risaputo.
Questo After Earth mi sa tanto di versione buonista e retorica in grado di mixare la vergogna che fu Io sono leggenda ed il peggio del Cinema catastrofista hollywoodiano, senza contare che i due protagonisti sono gli stessi di smielate come La ricerca della felicità.
Se non fosse che sfonderei una porta aperta, lo consiglierei al Cannibale giusto per rovinargli una serata.

Dopo la nascita del Fordino, Ford fa solo sesso iper-protetto.
Holy Motors di Leos Carax
Il consiglio di Cannibal: Holy vision
Un film grandioso, una delle visioni cinematografiche più esaltanti e totali degli ultimi anni. Holy Motors è davvero imperdibile. Ne avevo già parlato tempo fa e si era pure classificato al secondo posto dei miei film dell’anno 2012, giusto dopo l’ancor più amato Un sapore di ruggine e ossa. Ora, con il solito ritardo di mesi e mesi, arriva anche nelle sale italiane. Fate con calma, eh. I Fast & Furious mi raccomando fateli arrivare fast, mentre per distribuire i capolavori veri metteteci pure dei mesi, che tanto il pubblico italiano mica se li merita.
Comunque non c’è nemmeno da lamentarsi troppo: meglio tardi che mai. E per una volta non mi lamento troppo nemmeno di Ford, considerando che questo Holy Motors l’ha apprezzato pure lui e quindi, se ancora non l’avete visto, questa è l’occasione buona per vedere un raro caso di pellicola considerata un capolavoro sia da me che dal mio blogger rivale.
Il consiglio di Ford: Holy Cinema.
Nonostante il ritardo di programmazione, non posso certo dire nulla contro una delle visioni più importanti che potrebbe capitarvi in sala quest'anno, film totale ed esperienza visiva ed emozionale unica nel suo genere, nonchè titolo in grado di mettere d'accordo perfino il sottoscritto ed il suo antagonista.
Già incensato da queste parti qualche mese fa e vincitore del Ford Award 2012 come miglior film non distribuito in Italia, questo filmone è senza dubbio la scelta definitiva per questa settimana e non solo.

"Vedo che pure il tuo computer si blocca se provi ad andare su WhiteRussian."
"Dev'essere perché ho appena installato l'AntiFord al posto dell'AntiVirus..."
Voices di Jason Moore
Il consiglio di Cannibal: ascoltate queste Voices, anziché quella fastidiosa di Ford
Il titolo originale di questo film è Pitch Perfect ma in Italia, ispirati forse del talent-show preferito di Ford The Voice, hanno scelto di intitolarlo Voices. Si tratta infatti di un film musicale, ma non è uno di quei musicarelli vecchio stile che tanto piacciono a Mr. James Old in cui a un certo punto la gente prende e si mette a cantare e a ballare. Questa è una pellicola più sullo stile di Glee, il Glee dei primi frizzanti tempi ci tengo a specificare, incentrata su un paio di gruppi vocali. Nonostante raccontato così possa sembrare ‘na strunzata, in realtà è una commedia molto piacevole. Certo, si tratta di una pellicola adolescenziale e quindi il pubblico di nonnetti come Ford potrebbe storcere il naso. A me invece è piaciuto, pur non essendo un nuovo cult assoluto come ho anche scritto nella mia recensione, quindi lo consiglio.
E tu Ford, smettila di storcere ‘sto naso!
Il consiglio di Ford: Cannibal non potrà mai esibirsi neppure nel suo sgabuzzino, con quella piccola, stridula voice che si ritrova!
Ovviamente, quando un film tratta in qualche modo l'adolescenza - periodo della vita dal quale il buon Peppa Kid non è ancora uscito a trent'anni suonati - il mio antagonista non esita a recuperarlo in anteprima e recensirlo neanche fosse la più assatanata delle groupies.
Io, onestamente, preferisco recuperare un paio di titoli usciti nelle scorse settimane e concedermi ripescaggi di classici non ancora recensiti al Saloon che non sprecare del tempo con una versione per grande schermo di Glee, partito fortissimo e poi rivelatosi una delle delusioni più cocenti della storia del piccolo schermo.

Stava guardando un film consigliatissimo da Ford.
The Bay di Barry Levinson
Il consiglio di Cannibal: vendo Ford su eBay, offerta iniziale: 50 centesimi
The Bay è un filmetto mockumentary guardabile quanto inutile. Come visione pre-estiva ci può stare, ma io personalmente non vi consiglio di correre a vederlo. Sarà anche un mockumentary ben fatto, però chi aveva bisogno di un altro mockumentary?
Non date quindi retta a Ford che ve lo proporrà come nuova pietra miliare dell’horror, visto che di spaventoso qui più che il film ci sono solo i suoi commenti!
Recensione cannibale a breve.

Anche lui.
Il consiglio di Ford: ho comprato su eBay per Cannibal un bel pacchetto completo per un weekend che si concluderà con un'epidemia mortale. Ovviamente al mare.
Altro titolo recensito qualche settimana fa al Saloon che non sarà certo epocale ma che, in qualche modo, si guadagna la pagnotta portando a casa un risultato senza dubbio più dignitoso di tante schifezze che il mio antagonista propone come se fossero nuove pietre miliari della settima arte.
In un periodo estivo privo di troppi pensieri, meglio concedersi una serata almeno in parte rilassante che le solite turbe adolescenziali del mio rivale.


Paulette vende la droga a Mr. Ford.
Paulette di Jerome Enrico
Il consiglio di Cannibal: la droga in questo caso fa male
Questa settimana i distributori italiani hanno fatto davvero un bel gioco di bilanciamenti: da una parte c’è un capolavoro come Holy Motors, dall’altra hanno risposto con una probabile ciofeca assoluta come After Earth. Da una parte hanno infilato una pellicola teen come Voices, dall’altra accontentano il pubblico della terza, e pure della quarta come Ford, età, con questo Paulette, la storia di un’anziana signora che si mette a spacciare droga. Ma non c’era già stata L’erba di Grace?
Per una volta, un film francese che lascio volentieri a Mr. Ford. Tanto nel suo pensionato questo Paulette è già destinato a essere un cult movie.
Il consiglio di Ford: Cannibalette? No, grazie!
Filmetto francese dal sapore geriatrico che in questo periodo di tempistiche ristrette, quotidianità incasinata e recuperi in lista non mi sogno neppure di vedere neppure per fare uno sgarro al mio rivale, che non si aspetterà altro che una mia recensione positiva per cominciare una delle sue filippiche da finto giovane.
Passo la mano, e confido al contrario di confrontarmi al più presto con Sorrentino e Refn.

"Col cavolo che ti cedo il volante, Ford!"
Quando meno te lo aspetti di Agnes Jaoui
Il consiglio di Cannibal: quando meno te lo aspetti… Ford dice una cosa sensata, ma non capita spesso
Commedia romantica francese di impianto favolistico che ha scomodato paragoni con il cinema di Woody Allen… insomma, non la disdegnerei del tutto. I tanto odiati da Ford cugini francesi continuano a regalarci delle cose più che positive, anche sul piano comedy, e quando meno te lo aspetti ti tirano fuori dei film grandissimi. Questo non sarà uno di quelli, ma potrebbe essere una visione piacevole. Anche se c’è da dire che il trailer non mi ha ispirato un granché.
E poi, Quando meno te lo aspetti (titolo tra l’altro già di un film con Kate Hudson), Ford ti tira fuori una recensione condivisibile ed è lì che cominci a pensare che il mondo potrebbe davvero finire. Manco fossimo in un film con Will Smith.
Il consiglio di Ford: quando meno te lo aspetti... Perfino Cannibal potrebbe apparire un critico sensato.
Secondo film francese della settimana - Holy motors è da considerare un Film è basta, a prescindere dalla nazionalità -, che nonostante il trailer non esaltante rischia di rivelarsi una sorpresa abbastanza piacevole, se non altro come riempitivo.
Non lo metterei tra i primi della mia lista personale, ma potrei sempre pensare di recuperarlo quando meno me lo aspetto, che poi è quello che succede quando scopro che Peppa Kid ha sfoderato una recensione sensata di qualche film.

"Aiuto, c'è un film fordiano che mi sta risucchiando!!!"
The Butterfly Room - La stanza delle farfalle di Jonathan Zarantonello
Il consiglio di Cannibal: The ButterFord Room - La stanza degli orrori
Questo film per una volta non lo passo a Mr. Ford, già troppo impegnato con Paulette, ma all’esperto di gialli della blogosfera 50/50 Thriller. E vai, che così per una volta non spreco un link come con il pessimo WhiteRussian uahahah.
Se poi il suo parere sarà positivo, potrei dare anche io una possibilità a questo thriller italo-americano dal sapore internazionale e con nel cast anche il sempre inquietante Ray Wise, Leland Palmer in Twin Peaks. E chissà che questo Jonathan Zarantonello non ci regali soddisfazioni, che se quelle le aspettiamo da Ford, addio!
Il consiglio di Ford: the butterfly effect, ovvero io sollevo i pesi a Lodi e Cannibal inciampa a Casale provocandosi una distorsione.
Titolo che non mi attrae per nulla in questa settimana dalle decisamente numerose uscite: produzione italo-ammmeregana che lascio anche io senza troppi patemi al buon Nico, specialista del settore thriller in grado di darci indicazioni utili in caso ne valesse effettivamente la pena di una visione come si deve.
Approfitto invece del titolo per rivelare che Katniss Kid ha deciso di scegliere il suo primo tattoo: una bella farfalla in zona lombare posteriore - dicesi sopra il culo - in pieno stile Charlie Runkle.

Ford pronto a uscire dopo essersi truccato per tutta la mattina.
P.O.E. Poetry of Eerie di Registi vari
Il consiglio di Cannibal: F.O.R.D. Fuck Off (white)Russian Dork
Con tutte queste uscite, poteva mancare un secondo film italiano della settimana?
Certo che sì e invece, per la gioia di grandi e piccini, uomini e Ford, ecco che arriva una pellicola plurifirmata da un folto gruppo di registi del circuito horror indipendente nostrano, alle prese con le rivisitazioni di alcuni racconti di Edgar Allan Poe. Non sembra neanche un’idea tanto malvagia, ma chissà cosa ne sarà venuto fuori? A me i film girati da più registi non ispirano per niente, i film italiani nemmeno, quindi anche se il progetto mi sembra partire da buone intenzioni, passo la patata bollente al Ford. Non è un modo di dire, gliela passo veramente sperando si ustioni!
Il consiglio di Ford: C. A. N. N. I. B. A. L. Come Ammazzare (la) Noia (da) Nerd Irretendo Bimbiminkia Attraverso (le) Lettere (intese come recensioni).
Sarebbe bello avere una settimana senza uscite italiane, pretenziose o no, note o no, grandi produzioni o no.
Ma del resto sarebbe bello anche avere una settimana senza Cannibal Kid.
E invece, eccoci qui, a sopportare entrambe.
Uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.

martedì 24 agosto 2010

Visioni estive

Di solito non guardo i film in tv, per un paio di ragioni:
1) quando passano sono ormai già stravecchi e stravisti (cinema, dvd, internet, pay-tv…)
2) le pause di 7-8 minuti di pubblicità mettono alla prova la pazienza di un monaco tibetano, oltre a rompere totalmente l’atmosfera del cine (e pure le palle).
Però nelle notti maggiche di un’estate italiana (quest’anno per me vacanze inaspettatatamente e totalmente tricolori, tra Ostia, Roma e Rapallo, non per spirito nazionalistico o per far girare l’economia nostrana, ma solo per puro caso) insieme agli amici magari prima di uscire è capitato di vedere qualche filmazzo (non porno) regalatoci dalla programmazione Mediaset (che tra parentesi è meglio della programmazione invernale, visto che almeno danno spazio a qualche films vero anziché le solite ridicole fiction “interpretate” da Manuelona Arcuri o Ettore Bassi, “interpretate” nel senso che ci va un interprete per capire le intenzioni degli “attori”). Quindi ecco una manciata di queste visioni estive…

Quando meno te lo aspetti
Avevo già visto questo film, ma me lo sono risparato fondamentalmente perché ci sono in un sol colpo sia Kate Hudson che una giovane Hayden Panettiere. In maniera analoga a quanto succede nella serie tv Summerland, alla morte della desperate housewife Felicity Huffman i figli passano nelle poco esperte mani della sgarruppata Kate Hudson, una party girl che lavora nel settore della moda, sembra uscita da The Hills e all’improvviso si ritrova con tre figlioletti: la già citata Panettiere (chi non la vorrebbe come figlia?), un ragazzino grassottello che in un locale ordina un vodka e assenzio (idolo!) e una Abigail Breslin pre-little miss sunshine.
Il filmetto scivola carino tra commozione e qualche risata, ma la morale buonista presentata nel finale è piuttosto difficile da digerire: Kate Hudson smette di fumare, abbandona il suo stile di vita fashion e rock’n’roll e si mette con un noioso pastore degno di Settimo Cielo (attention please: non è un complimento)… ecchepalle!
(voto 6)

Quel nano infame
I fratelli Wayans sono stati interpreti e autori dei primi due scompisciosi Scary Movies, dopodiché non hanno fatto altro che scivolare giù giù nella pena più totale. Dopo la parodia ancora guardabile delle svampite alla Paris Hilton in White Chicks, ecco che tirano fuori un nano criminale che ruba un gioiello preziosissimo e poi per non farsi beccare lo infila nella borsa di una sgnacchera che passa di lì per caso. Per riprenderselo dovrà fingersi un neonato che verrà adottato dalla sgnacchera in questione e dal suo boyfriend fissato con la paternità. Tutto ciò crea una serie di situazioni più ridicole che divertenti, con tanto di nano che si slingua la bionda di Sweet Valley High e si ciula la “mammina” adottiva. Idee che solo Neri Parenti o i fratelli Vanzina potrebbero invidiare.
Filmetto davvero infame (e no, se ve lo stavate chiedendo il titolo non fa riferimento al presidente del consiglio italiano)
(voto 3)

Aquamarine
Una sirena finisce sulla terra ferma però non è Daryl Hannah. Per una ragione che adesso mi sono già dimenticato, ma sicuramente non è poi così importante, deve dimostrare a suo padre che l’amore esiste e ha un paio di giorni per farlo, con l’aiuto delle due amichette: la cantante Jojo ed Emma Roberts, nipote di Julia e tra le più promettenti attrici della nuova generazione. Ah ecco, nel frattempo mi sono ricordato della ragione: se non lo fa suo padre le organizza un matrimonio combinato con un suo simile… Filmino teen (o pre-teen?) senza pretese, quindi non pretendete di più nemmeno da questa breve rece.
(voto 4,5)

Un sogno per domani
Kevin Spacey in versione post American Beauty e Haley Joel Osment in versione post Sesto senso, più Helen Hunt in versione spogliarellista (ottima con la parrucca blu pre Katy Perry) e Jim Caviezel non ancora finito in croce. Cast notevole insomma per la bella storia di un’utopia lanciata da un ragazzino delle medie: passa il favore, cioè fai tre favori disimpegnati a tre persone e dì loro di ricambiare aiutando qualcun altro. Una rete social per creare un mondo migliore. Bella idea per un film che a tratti si perde e si dilunga, ma che tuttavia riesce a coinvolgere quel minimo che basta. E fa sognare un domani davvero migliore.
(voto 6+)

Panarea
A tratti esilarante, persino geniale (la ragazza schifata da tutto e tutti) a tratti solo scemo, in ogni caso un super classico estivo italiano. Con un grande Guido “cumenda” Nicheli, taaac.
(voto 6,5)
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