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martedì 5 maggio 2015

BLACK SAMBATH





Samba
(Francia 2014)
Regia: Olivier Nakache, Eric Toledano
Sceneggiatura: Olivier Nakache, Eric Toledano
Ispirato al romanzo: Samba pour la France di Delphine Coulin
Cast: Omar Sy, Charlotte Gainsbourg, Tahar Rahim, Izïa Higelin, Isaka Sawadogo, Youngar Fall, Liya Kebede
Genere: interracial
Se ti piace guarda anche: Quasi amici, Polisse, La famiglia Bélier

Mi chiamo Muhammad. Vengo dalla Libia. Sono arrivato su un barcone. Non è stato un viaggio semplice, ho rischiato la vita almeno una mezza dozzina di volte, però ci sono delle volte in cui me la sono vista anche peggio. Con Ryanair, tanto per dire.
Sarei voluto andare a vivere in Germania, ma là mi han detto: “Raus!”. Non so di preciso cosa significhi, visto che ho studiato l'italiano e non il tedesco, però immagino non fosse proprio un segno di benvenuto.
Ho studiato l'italiano, avete capito bene. Io no parlare come nero ignorante, io parlare lingua italiana meglio di molti vostri politici, come Angelina Jolie Alfano o Gasparri o quello là che su Twitter ha scritto “Buona pascuetta!” con la C. Ho pure una laurea specialistica e un master. Anche se non so il tedesco, volevo comunque andare in Germania perché mi han detto che in Italia non c'è lavoro. Non è che ci tenessi particolarmente a venire da voi. Non fraintendetemi. A me piace l'Italia. Adoro i film di Fellini e il vostro cibo, per non parlare della vostra moda. Giorgio Armani è un genio! Detto questo, sarei stato anche volentieri a casa mia. Solo che, non so se qualcuno come ad esempio Salvini ve l'ha detto, ma da noi c'è un pochino di guerra. Presente Milano il primo maggio? Ecco, da noi quella sarebbe considerata una giornata tranquilla.

lunedì 7 gennaio 2013

RISULTATI SONDAGGI CANNIBALI 2012


Il popolo si è espresso.
La democrazia ha parlato.
State pensando alle elezioni politiche e ai candidati premier Bersani, Monti, Berlusconi?
Ho detto democrazia. Che c’entrano loro?
Sto invece parlando dei sondaggi cannibali, ormai giunti al termine. I lettori di codesto blog Pensieri Cannibali passando di qua nel periodo delle feste natalizie hanno potuto esprimere le loro preferenze e questi sono i risultati.
Vediamoli in maniera rapida, cercando di essere meno logorroici del solito.

MIGLIOR FILM 2012 PER I LETTORI CANNIBALI
Se l’anno scorso aveva avuto la meglio con una miriade di voti Il cigno nero, che era stato anche il film preferito dall’autore del blog, ovvero il sottoscritto Cannibal Kid, quest’anno le cose sono andate diversamente. In attesa che il film dell’anno per Cannibal Kid sia a breve svelato, abbiamo già visto come Quasi amici si sia classificato "solo" 16esimo nella classifica cannibale. I lettori del blog invece l'hanno votato come film dell'anno. Considerando il grande successo della pellicola, è una numero 1 che non sorprende troppo.
Più sorprendente il risultato di Killer Joe e Moonrise Kingdom, ottime pellicole indipendenti che pur non contando su una grossa distribuzione si sono fatte valere, almeno nei sondaggi cannibali, e sono riusciti a superare persino il blockbusterone Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Il risultato più sorprendente è però il 5° posto di Holy Motors, film non ancora distribuito in Italia. Un segnale che il popolo cannibale è sempre più distaccato dalle meccaniche distributive nostrane. Ottimo!

(Tra parentesi il numero dei voti e la percentuale di voto, per tutti i sondaggi ricordo che c’era la possibilità di scelta multipla)

"Yeeeah! Non c'è niente di meglio che vincere un sondaggio cannibale!"
"Oddio, per me magari non essere su una sedia a rotelle sarebbe un po' meglio..."
1. QUASI AMICI (54 voti, 11.39%)
2. KILLER JOE (49, 10.34%)
3. MOONRISE KINGDOM (44, 9.28%)
4. IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO (41, 8.65%)
5. HOLY MOTORS (39, 8.23%)
6. QUELLA CASA NEL BOSCO (31, 6.54%)
7. THE ARTIST (24, 5.06%)
8. HUNGER GAMES (23, 4.85%)
9. UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA (22, 4.64%)
10. SHAME (21, 4.43%)

RUBY SPARKS (18, 3.8%)
AMOUR (17, 3.59%)
LA GUERRA E' DICHIARATA (17, 3.59%)
THE AVENGERS (17, 3.59%)
DETACHMENT - IL DISTACCO (16, 3.38%)
ARGO (11, 2.32%)
TAKE SHELTER (11, 2.32%)
TED (10, 2.11%)

E nella casella di scelta libera sono arrivati voti anche per:
LO HOBBIT UN VIAGGIO INASPETTATO (2 voti)
SKYFALL (2 VOTI)

E 1 voto per:
BREAKING DAWN PARTE 2
LA TALPA
MOLTO FORTE INCREDIBILMENTE VICINO
REALITY
THE WEDDING PARTY
UNA SEPARAZIONE

MIGLIOR SERIE TV 2012 PER I LETTORI CANNIBALI
La miglior serie tv per i lettori di Pensieri Cannibali si conferma per il secondo anno consecutivo Game of Thrones. Ma in generale vanno forte sia il genere fantasy (vedi anche in quinto posto di Once Upon a Time) e l’horror con The Walking Dead e American Horror Story.
La sorpresa della classifica è però Revenge, una serie valida ma il cui secondo posto tra le preferenze è davvero inaspettato. In quarta posizione si è classificato invece Homeland, la serie preferita dell’anno dal sottoscritto Cannibal Kid, mentre per Breaking Bad e Mad Men mi aspettavo qualche votino in più. Sarà per il prossimo anno…

"Ancora una volta sul trono delle serie tv. Bene.
Anche per quest'anno, la vostra vita vi verrà risparmiata, lettori cannibali!"
1. GAME OF THRONES (44 voti, 13.37%)
2. REVENGE (33, 10.03%)
3. THE WALKING DEAD (32, 9.73%)
4. HOMELAND (30, 9.12%)
5. ONCE UPON A TIME (28, 8.51%)
6. BREAKING BAD (27, 8.21%)
7. AMERICAN HORROR STORY (26, 7.9%)
8. SHERLOCK (21, 6.38%)
9. GIRLS (17, 5.17%)
10. MAD MEN (16, 4.86%)

THE NEWSROOM (11, 3.34%)
DOWNTON ABBEY (9, 2.74%)
THE VAMPIRE DIARIES (8, 2.43%)
MODERN FAMILY (7, 2.13%)
ARROW (4, 1.22%)
BOARDWALK EMPIRE (3, 0.91%)

Tra le preferenze libere, sono arrivati voti anche per:
NEW GIRL (2 voti)

e 1 voto per:
2 BROKE GIRLS
BLACK MIRROR
HIT AND MISS
HOW I MET YOUR MOTHER
LAST RESORT
SCRUBS
SHAMELESS
SONS OF ANARCHY
SUPERNATURAL
THE BIG C

MIGLIOR ARTISTA/BAND 2012 PER I LETTORI CANNIBALI
Risultati a sorpresa nella classifica musicale, dove i lettori cannibali, dopo la vittoria di Adele nel 2011, hanno dichiarato il trionfo del pop di Pink. Non me l’aspettavo. Secondo posto per i Green Day, che hanno tirato fuori ben 3 album in un anno, mentre subito dietro si sono posizionate le mie preferite Lana Del Rey, Fiona Apple e Bat For Lashes. Buon risultato anche per i Muse al quinto posto, nonostante il loro ultimo disco non è che sia proprio il massimo…
Tra i voti liberi, da sottolineare il “One Direction stronzo ._.” che mi è arrivato.
Ringrazio per lo stronzo, e pure per la faccina, e porto a casa.

"Beccati questo, Lana Del Rey.
E pure tu, Cannibal, che continui ad adularla!"
1. PINK (35, 11.86%)
2. GREEN DAY (31, 10.51%)
3. LANA DEL REY (29, 9.83%)
4. FIONA APPLE (28, 9.49%)
5. MUSE (17, 5.76%)
6. BAT FOR LASHES (16, 5.42%)
6. THE XX (16, 5.42%)
8. FRANK OCEAN (15, 5.08%)
9. FUN. (12, 4.07%)
9. GRIMES (12, 4.07%)

TAME IMPALA (10, 3.39%)
JACK WHITE (9, 3.05%)
MUMFORD & SONS (8, 2.71%)
KANYE WEST (7, 2.37%)
GRIZZLY BEAR (6, 2.03%)
TAYLOR SWIFT (6, 2.03%)
THE VACCINES (6, 2.03%)
BEACH HOUSE (5, 1.69%)
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI (5, 1.69%)
DIRTY PROJECTORS (2, 0.68%)

Tra le scelte libere, sono arrivati voti per:
GUANO APES (3 voti)

E 1 voto per:
Bad Love Experience
goat
One Direction stronzo ._.
Hidria Spacefolk
ALUNAGEORGE
Flying Lotus
florence and the machine
gotye
htrk
Jess And The Ancient Ones
Lisa Hannigan
Paul Buchanan
Kindness
Marina and the Diamonds
Breathless
Calexico
radiohead

IL PERSONAGGIO DEL 2012 PER I LETTORI CANNIBALI
Lo scorso anno aveva vinto Adele, che aveva superato d’un soffio Cannibal Kid e Mr. James Ford. Quest’anno niente blogger presenti e a vincere è l’impegno sociale del collettivo punk delle Pussy Riot contro il governo russo. Beccati questa Putin!
Non te ne frega niente dei sondaggi cannibali? Otvaly!
Le Pussy Riot sono riuscite a superare persino il rieletto Presidente degli USA Barack Obama, la cotta adolescenziale cannibale del 2012, Jennifer Lawrence, e il sudcoreano rivelazione PSY. Tra gli attori uomini, Michael Fassbender ha battuto tutti gli altri, persino il cane Uggie di The Artist!

"Ciao Cannibal, ci vediamo presto in galera!"
1. PUSSY RIOT (35, 16.75%)
2. BARACK OBAMA (26, 12.44%)
3. JENNIFER LAWRENCE (20, 9.57%)
4. MICHAEL FASSBENDER (18, 8.61%)
5. PSY (13, 6.22%)
6. JOSEPH GORDON-LEVITT (12, 5.74%)
6. UGGIE DI THE ARTIST (12, 5.74%)
6. WES ANDERSON (12, 5.74%)
9. MATTHEW MCCONAUGHEY (11, 5.26%)
9. TOM HARDY (11, 5.26%)

TED (10, 4.78%)
LANA DEL REY (9, 4.31%)
BEN AFFLECK (6, 2.87%)
CHANNING TATUM (5, 2.39%)
MASSIMO GRAMELLINI (3, 1.44%)
MARIO BALOTELLI (2, 0.96%)

1 voto per:
Felix Baumgartner
FLORENCE WELCH
l'ex PM Ingroia
Alex Zanardi

IL PEGGIO DEL 2012 PER I LETTORI CANNIBALI
E chiudiamo con il peggio dell’anno, il sondaggio in cui avete potuto scatenare tutta la vostra rabbia.
Se l’anno scorso aveva vinto nettamente Vasco Rossi, quest’anno è stato un vero plebiscito in favore, o sarebbe meglio dire contro, Barbara D’Urso. Plebiscito di cui sono assolutamente contentissimo.
Curiosamente, Vasco e la D’Urso in passato hanno anche avuto una storia d’amore e, a questo punto, credo potrebbero essere votati dai lettori cannibali come la peggior coppia di tutti i tempi.
Barbara D’Urso è riuscita nell’impresa, mica facile, di superare persino il Capitan Schettino della Costa Concordia. Complimenti, Barbara, sei più odiata del responsabile di un disastro marittimo!
Odiatissimi poi il romanzo trash Cinquanta sfumature di grigio e il tormentone trash del Pulcino Pio, in grado di superare persino i vari fenomeni bimbominkia dell’anno.

Barbara D'Urso ha preso bene la notizia di aver trionfato
nel sondaggio cannibale dedicato al peggio dell'anno.
1. BARBARA D'URSO (73, 15.7%)
2. CAPITAN SCHETTINO (51, 10.97%)
3. CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO (47, 10.11%)
4. PULCINO PIO (39, 8.39%)
5. PAPA SU TWITTER (33, 7.1%)
6. PUBBLICITA' SU YOUTUBE (32, 6.88%)
7. ADRIANO CELENTANO (27, 5.81%)
7. KRISTEN STEWART (27, 5.81%)
9. VALERIO SCANU E I SUOI BOCCOLI (25, 5.38%)
10. GUSTTAVO LIMA (24, 5.16%)
10. ONE DIRECTION (24, 5.16%)
10. JUSTIN BIEBER (24, 5.16%)

FILIPPO TIMI DOPPIATORE (17, 3.66%)
ROBERT PATTINSON (15, 3.23%)

Tra le libere scelte, 1 voto rispettivamente per:
MARIO MONTI
THE WANTED
Berlusconi che prima se ne va poi ritorna poi se ne va poi ritorna poi se ne va poi ritorna
gangnam style
Bruce Springsteen, sempre e comunque
i soliti idioti
Il governo Monti

Per i sondaggi democratici sul meglio e sul peggio del 2012 scelti da voi, miei cari lettori cannibali, è tutto.
Ora Pensieri Cannibali può tornare al suo naturale regime di dittatura assoluta.

domenica 6 gennaio 2013

I MEGLIO FILM CANNIBALI 2012, 20-11


Ancora introduzioni?
Non mi sono stufato?
Un po’ sì, però sono necessarie.
E allora, uso questa intro per dirvi che potete recupervi i film dell’anno di Pensieri Cannibali dalla posizione 40 alla 31
mentre ora vi beccate le posizioni dalla 20 alla 11, con una serie di film che magari qualcuno si sarebbe potuto aspettare in top 10 e invece, per poco, per pochissimo, no, non ce l’hanno fatta.
Il tutto accompagnato anche questa volta dalle esclusive trame cannibali dei film, leggermente rivisitate rispetto a quelle originali…

"Che ti leggi, la sceneggiatura scritta da Cannibal Kid?
Ma non l'hai ancora bruciata?"
20. Argo
Regia Ben Affleck
Genere 70s vintage
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Trama semiseria
Ben Affleck vuole girare un film chiamato Argo ma tutti, considerando le sue scarse qualità recitative, gli dicono di no. Così il buon Ben, sfiduciato, cambia mestiere e diventa un esperto della CIA nel recupero degli ostaggi. Mentre lui fa veramente l’esperto della CIA, tutti pensano che stia recitando e finalmente gli danno la possibilità di girare il suo film, Argo. E lui, per ripicca, risponde: “Eh no, abbelli. Adesso non lo giro più. Ar-go fuck yourself!”.

Pregi
- Prima parte con piacevolissimi toni da commedia brillante.
- Nella seconda parte la tensione viene fatta salire in maniera magistrale.
- Oltre che una vicenda politico-spionistica, oltre che un thriller, Argo è anche una riflessione interessante sul cinema, sulle sue dinamiche e sul rapporto realtà/finzione.
- Ben Affleck sempre più confermato come uno dei migliori cineasti americani contemporanei. Alla faccia di chi non ci avrebbe mai scommesso. Come me.
- A partire da una storia vera, l’esordiente Chris Terrio ha tirato fuori una sceneggiatura praticamente perfetta.
- Belle ambientazioni, costumi e capigliature tanto anni Settanta.
- Grande cast di contorno, su tutti l’accoppiata Alan Arkin/John Goodman.
- La splendida sequenza di montaggio alternato tra la conferenza stampa tenuta da un’attivista iraniana e quella dei producers del fittizio film Argo.

Difetti
- Quando si autodirige, Ben Affleck è bravo anche come attore. Però con un altro protagonista non è che il film sarebbe potuto essere ancora migliore? Eh, Ben?
- Argo è un film impeccabile, eppure gli manca il lasciarsi un po’ andare, gli manca un po’ più di trasporto emotivo.
- È uno di quei film da ammirare, più che da amare.

Battuta cult
“Ar-go fuck yourself!”

"Con l'arco ti do' merda, Katniss Kid!"
19. …e ora parliamo di Kevin
Regia Lynne Ramsay
Genere Figlio di… buona donna
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Trama semiseria
Kevin è la dimostrazione vivente di come guardare troppe volte Hunger Games possa fare male.
Molto male.

Pregi
- Una parte introduttiva splendidamente e inquietantemente onirica.
- Una interpretazione di Tilda Swinton larger than life.
- I tre attori che si alternano a seconda dell’età a dare il volto all’inquietante Kevin.
- La colonna sonora originale composta da Jonny Greenwood dei Radiohead, contrapposta ad alcuni pezzi pop stranianti come “Everyday” di Buddy Holly e “Last Christmas” dei Wham!.
- La tematica attuale, purtroppo attualissima, delle stragi in America raccontata da un punto di vista inedito.
"E pure io che c'ho 3 anni!"
- È una riflessione sul male puro che fa male, ma colpisce in pieno. Come una freccia ben scoccata.

Difetti
- Il solito ridicolo titolo italiano, che fa sembrare We Need To Talk About Kevin una commedia spensierata sequel di …e alla fine arriva Polly.
...e direi che non è proprio quel genere di film.
- Prima parte ottima, il finale è un pugno nello stomaco, mentre la parte centrale della pellicola invece è un pochino inferiore.
- Dopo aver visto un film del genere, non vorrete avere un figlio. Mai.

Personaggio cult
Kevin (interpretato da Ezra Miller, Jasper Newell e Rock Duer).

"Con me puoi sfogarti, ne ho sentite di tutti i tipi. Perché stai piangendo?"
"Perché le gemelle Olsen sono le mie sorelle."
"Dio, perché lei hai fatto questo? Come hai potutooo?"
18. La fuga di Martha
Regia Sean Durkin
Genere Sette
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Trama semiseria
Martha è una ragazza disturbata, con dei seri problemi, ma non si capisce bene il perché. Poco a poco, scopriremo però la sconvelgente verità: è cresciuta insieme alla gemelle Olsen.

Pregi
- La protagonista Elizabeth Olsen è una rivelazione folgorante. Altra rivelazione folgorante è scoprire che è la sorella della sorelle gemelle Olsen. Con cui ha in comune i tratti del volto, ma per fortuna nient’altro.
- John Hawkes, già grande in Un gelido inverno - Winter’s Bone, qui ha un ruolo inquietante e ci regala anche un notevole momento musicale per voce e chitarra.
- Non è finita qui, perché pure Sarah Paulson (quella di American Horror Story), nei panni della sorella della protagonista, è davvero brava.
- La storia procede su due piani temporali alternati, uniti da un grande montaggio e da una sceneggiatura che con calma ci svela quanto successo alla protagonista, evitando però di dirci tutto.
- La splendida scena omaggio al capolavoro di Ingmar Bergman Persona.
- Non per tirargliela, ma se continua così il regista esordiente Sean Durkin ne farà di strada.
- Il finale aperto.

Difetti
- Una pellicola giocata forse eccessivamente sui vuoti, sui silenzi e sull’incomunicabilità.
- Un finale persino troppo aperto, che beffa lo spettatore. Ma è così che deve fare il cinema migliore. Non compiacere il pubblico, ma saperlo sempre sorprendere. Comunque, qualcuno - a ragione - può sentirsi preso in giro, da un finale del genere…

Scena cult
John Hawkes che canta “Marcy’s Song”.

"Dite che potevo scrivere anche un po' più piccolo?
Scusate, la forza dell'abitudine... prima insegnavo a un corso per la terza età."
17. Detachment - Il distacco
Regia Tony Kaye
Genere Scuola di vita
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Trama semiseria
Adrien Brody è un professore di liceo precario che partecipa al concorso statale per avere un posto fisso. Lo passa, rientrando tra i fortunati 11mila su 320mila che ce l'hanno fatta, va a insegnare in una scuola disastrata, cambia per sempre la vita dei suoi studenti e poi dallo Stato gli dicono: "Ah no, ci siamo sbagliati. Non hai passato il concorso." E assegnano il posto a un raccomandato. Un certo Robin Williams, che gli studenti chiamano anche O capitano, mio capitano.

Pregi
- Tony Kaye, a distanza di anni dall’exploit di American History X, è in formissima e dirige in maniera inventiva, aiutato da un ottimo montaggio.
- Alcune scene raggiungono vertici di poesia notevoli.
- Il protagonista Adrien Brody, penso per la prima volta in tutta la sua carriera, mi ha convinto in pieno.
- Un cast di contorno di ottimo livello, in cui si segnalano soprattutto James Caan, la mad woman rossa tettona Christina Hendricks e la giovane sorpresa Sami Gayle.
- Uno dei più grandi film sulla scuola e dentro la scuola girati negli ultimi anni, insieme a Elephant e a La classe.
- È il film peggiore dell’anno secondo il mio blogger rivale Mr. James Ford. È questo è un pregio ENORME.

Difetti
- Alcuni personaggi di contorno sono abbozzati e poco approfonditi, come il solito sacrificato Bryan Cranston, che all’infuori di Breaking Bad per ora fa fatica a ritagliarsi ruoli non da semplice caratterista.
- A tratti dà l’impressione di essere il possibile pilot di una serie televisiva, e dà come l’impressione di non averci raccontato tutto quello che poteva raccontare.
- Adrien Brody se la cava più che bene. Io, però, avrei comunque scelto come protagonista un altro attore …

Personaggio cult
Meredith (Betty Kaye)

"Eddai, fumati questo che poi la classifica cannibale
ti sembrerà molto più bella!"
16. Quasi amici
Regia Olivier Nakache, Eric Toledano
Genere (Quasi) BFF
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Trama semiseria
Il fannullone Driss diventa assistente personale e quasi amico del riccone paraplegico Philippe. Alla fine si scopre che Philippe cammina benissimo ed è stato tutto un elaborato scherzo architettato per il programma di Mtv Punk’d da Ashton Kutcher, che aveva scambiato Driss per Usain Bolt.

Pregi
- Handicap, amicizia, buoni sentimenti… Si potrebbe pensare il peggio e immaginarsi una pellicola iper buonista e smielata, invece è un film che affronta il tema in maniera coraggiosa e con un enorme senso del umorismo.
"Ancora non ha fatto effetto? Allora riproviamo..."
- Omar Sy è un grandissimo e il suo personaggio è uno dei più divertenti e scatenati dell’anno.
- Molto bello il tema musicale composto dall’italiano Ludovico Einaudi.
- Mai riso così tanto in un film sull’handicap.
- Nonostante il tema trattato, non diventa mai deprimente.
- Alla fine ci può scattare anche la commozione. Anzi, niente di più facile che ciò succeda.

Difetti
- È pur sempre una storia di buoni sentimenti, o di quasi buoni sentimenti, quindi alla fine un minimo il film cede. Ma solo un minimo.
- Grande storia, interpretata molto bene dai due protagonisti e raccontata da un’ottima e frizzante sceneggiatura. A livello registico il film però non si segnala particolarmente.

Personaggio cult
Driss (Omar Sy)

"Ruby Sparks sì è carina, però, visto che le mie parole prendono vita,
è arrivato il momento di scrivere il mio vero capolavoro: Jennifer Lawrence."
15. Ruby Sparks
Regia Jonathan Dayton, Valerie Faris
Genere God is a writer
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Lo scrittore Calvin Weir-Fields scrive il suo difficile secondo romanzo su una ragazza, Ruby, e questa per magia prende vita. Tutto ciò che scrive, si trasforma in realtà. Già che c’è, allora, comincia a modificarla a suo piacimento e la rende sempre più sessualmente “disponibile”. Ruby allora comincia a darla via in giro, fino a che una sera buia e tempestosa finisce in una villa ad Arcore e il resto, come si suol dire, è Storia…

Pregi
- Un film sul blocco dello scrittore che però non soffre di blocchi creativi ed è anzi una delle sceneggiature più inventive dell’anno.
- Una storia curiosa racconta in maniera brillante dalla sceneggiatrice esordiente Zoe Kazan, con qualche imperfezione che rende solo la pellicola ancora più umana e viva.
- Zoe Kazan è anche la protagonista femminile Ruby Sparks. Per il momento sembra meglio come sceneggiatrice, però pure come attrice non se la cava male.
- La scena in cui Calvin fa fare di tutto e di più a Ruby.
- Un film poetico, emozionante, romantico, ma non sdolcinato.

Difetti
- Storia singolare e originale, però l’ispirazione sembra arrivare dritta dalle storie di Charlie Kaufman e dai film girati da Spike Jonze e Michel Gondry. Senza però raggiungere la genialità assoluta di Kaufman.
- La famiglia del protagonista, con Annette Bening e Antonio Banderas persino troppo macchiettistici.

Personaggio cult
Ruby Sparks (Zoe Kazan)

"Chissà perché tutti mi danno della bimbominkia adult.
Davvero non lo capisco..."
14. Young Adult
Regia Jason Reitman
Genere Young adult
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Charlize Theron è un'autrice di popolari romanzi young adult, ovvero per giovani donne, tra cui la saga di Twilight. Quando fa ritorno nella sua cittadina, pensa che verrà trattata come una superstar e invece tutti le gridano: "L'hai scritta te 'sta mmerda? Ma ammazzate, ah stronza!".
Come forse avrete capito, la sua cittadina si trova nel Lazio...

Pregi
- Grande sceneggiatura della solita grande Diablo Cody.
- Questa non è una commedia vera e propria. È più un’anticommedia.
- Charlize Theron, bellissima donna, ma a me come attrice non era mai piaciuta. Nemmeno nella sopravvalutatissima interpretazione premiata con l'Oscar di Monster. Qui invece è davvero un portento. Best. Charlize. Ever.
- La protagonista è volutamente ‘na stronza. E a me piacciono, i personaggi stronzi.
- Se la young adult protagonista è ‘na stronza, il suo amichetto Patton Oswalt, già visto in United States of Tara (serie creata da Diablo Cody), non può non fare simpatia.
- Colonna sonora revival anni ’90 grandiosa, con top raggiunto da “The Concept” dei Teenage Fanclub, ascoltata dalla protagonista sul mangianastri (sul mangianastri!) dell’auto.

Difetti
- La protagonista è ‘na stronza. A qualcuno (razzista nei confronti degli stronzi) questo potrebbe non piacere.
- Come commedia, non si ride tanto. La verità è che, come detto, è più un’anticommedia che una commedia. Ma comunque, diavolo di una Diablo, un paio di battutine in più potevi mettercele lo stesso!

Canzone cult
“The Concept” dei Teenage Fanclub.

"Amico, c'è il 50% di probabilità che il tuo taglio esca bene."
13. 50 e 50
Regia Jonathan Levine
Genere Malati dal ridere
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Joseph Gordon-Levitt scopre di avere un cancro e di avere il 50% di probabilità di continuare a vivere e il 50% di morire. Il suo migliore amico Seth Rogen utilizza la drammatica situazione per cuccare e per scopare in giro. Quando Joseph Gordon-Levitt guarisce, Seth Rogen, disperato, gli regala una fornitura a vita di sigarette (non elettriche), un abbonamento a un solarium e un appartamento vicino a una centrale nucleare. Quanti regali. Questa sì che è amicizia!


"Ecco, adesso c'è lo 0% di probabilità!"
Pregi
- È un film su un giovane ragazzo malato di cancro. E non è un melodrammone patetico!
- È un film su un giovane ragazzo malato di cancro. Ed è una delle commedie più divertenti dell’anno!
- Un po’ di commozione però 50 e 50 la regala anche. È pur sempre un film su un giovane ragazzo malato di cancro, e che cacchio.
- Joseph Gordon-Levitt offre l’interpretazione più intensa della sua brillante carriera.
- Seth Rogen fa pisciare sotto dalle risate, persino più di quando è impegnato nelle sue solite comedy al 100%
"Coraggio, per fortuna hanno inventato le cuffie."
- C’è la solita adorabile Anna Kendrick.
- C’è la solita adorabilmente odiabile Bryce Dallas Howard, dopo The Help ormai esperta in ruoli sgradevoli.
- Ottima colonna sonora in cui svetta “High and Dry” dei Radiohead.

Difetti
- Il regista Jonathan Levine (già autore di All the Boys Love Mandy Lane e Fa’ la cosa sbagliata) presto sarà alle prese con il cinema “commerciale”, con il teen zombie movie Warm Bodies. Ce la farà a non sputtanarsi a Hollywood?
- Il finale sì è carino, però, boh, potevano inventarsi qualcosa di più originale…

Personaggio cult
Kyle (Seth Rogen)

"Lo sai Cannibal dove te lo mettevo questo se non ci mettevi in classifica, vero?"
12. The Innkeepers
Regia Ti West
Genere Hotel infestato
Leggi la mia RECENSIONE

Trama semiseria
Un vecchio hotel sta per chiudere.
A causa della crisi economica?
No.
Perché lì di fianco hanno aperto un Hilton?
No.
Semplicemente perché è troppo inquietante e dovrebbero pagarti te per dormirci.
Alla fine comunque i proprietari decidono di chiuderlo e aprire al suo posto un Blockbuster. Bravi raga, così sì che farete affari d’oro!

Pregi
- È uno degli horror, nonché una delle riflessioni sull’horror, più intriganti degli ultimi anni.
- La prima parte è commedia pura. Con Ted, il film che mi ha fatto più scompisciare dalle risate. Gran parte del merito va al co-protagonista nerd interpretato da Pat Healy.
- Nella seconda parte, la tensione sale sale e fa male.
- Ti West ha uno stile retrò, eppure è il futuro dell’horror.
- La geniale scena che prende per il culo i meccanismi dei video de paura di YouTube e degli horror degli ultimi tempi.
- La protagonista Sara Paxton, dopo una serie trascurabile di filmetti, offre una prova maiuscola. E le interpretazioni degne di nota nel cinema dell’orrore non sono proprio all’ordine del giorno.

Difetti
- Una trama non particolarmente originale o elaborata.
- Ho trovato il film così divertente che tensione e paura, per quanto presenti, non sono nemmeno l’elemento che ho preferito. Cosa un po’ strana, per un horror, ma non necessariamente negativa…

"Chissenefrega degli Oscar vinti,
siamo fuori dalla top 10 cannibale. Nuooo!"
Personaggio cult
Luke (Pat Healy)

11. The Artist
Regia Michel Hazanavicius
Genere Muto sono
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Trama semiseria
George Valentin è il più grande divo del cinema muto. Un bel giorno, James Cameron inventa il cinema sonoro e realizza dei film commerciali di merda. George Valentin, per vendetta, utilizza il suo avatar Na’vi per andare a pescare James Cameron e per esiliarlo definitivamente su Pandora. Sulla Terra tornano finalmente ad essere prodotti dei bei film.


Pregi




Difetti
Non ho trovato i dialoghi molto interessanti o coinvolgenti.
Ah, è un film muto?
Okay, scusate. Errore mio.

Scena cult
Peppy Miller (Bérénice Bejo) che abbraccia l’appendiabiti.

lunedì 5 marzo 2012

Quasi amici: Non toccarmi non ti sento

Quasi amici
(Francia 2011)
Titolo originale: Intouchables
Regia: Olivier Nakache, Eric Toledano
Cast: Francois Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet
Genere: malati da ridere
Se ti piace guarda anche: Infelici e contenti, 50/50, Una poltrona per due, Up, Lo scafandro e la farfalla

Ispirato a una storia vera. Ispirato a una storia vera di un caso umano.
So già quello che state pensando: “Che due palle!”
E so anche quello che starete pensando ora: “Cannibal Kid possiede il dono di leggere nella mente. È anche lui un caso umano.”
E quindi penserete: “Perché allora non fare un film pure su di lui?”
Ma prima che il Valsecchi di turno mi/vi soffi l’idea, parliamo di questo film ispirato a una storia vera.
Intouchables è il titolo originale del film di cui parleremo oggi, in grado di giocare in maniera ironica con il titolo di una celebre pellicola di Brian De Palma misto alla condizione di cui è vittima uno dei due protagonisti del film. Philippe è un paraplegico che non sente niente dal collo in giù, un “intoccabile” che però ha la fortuna di essere almeno super mega ricco e di potersi permettere un’assistenza 24 ore su 24 ore di primo livello. Di primo livello almeno fino a che non decide di prendere come nuovo badante e assistente personale Driss.
Driss è un tipo di colore di origini senegalesi, un pelandrone che si è appena fatto sei mesi in prigione per una rapina e che vive nelle banlieue parigine, un cazzaro di primo livello per la cui testa passano solo due cose basilari: ottenere il sussidio statale e… la fig le donne.
L’incontro tra due persone e due personalità del tutto differenti come loro naturalmente produrrà scintille. Tanto è posato, precisino e per - forza di cose immobile - Philippe, tanto è cafone, impulsivo e sempre in movimento Driss. Tra loro nascerà un legame, un legame di tipo non bromantico o sessuale, anche perché uno è paralizzato e lì sotto le cose non è che gli funzionino a meraviglia. Il rapporto che si instaura tra loro è da “quasi amici”, come semplificato nel solito pessimo titolo italiano che fa perdere tutte le sfumature di significati presenti nell’originale.

"Miii, vai più piano di quella vecchia tartaruga del Mr. Ford!"
In una maniera analoga a quanto succede nel più drammatico Lo scafandro e la farfalla, il tema dell’handicap viene affrontato in maniera originale e coraggiosa. Si cerca di andare oltre i soliti stereotipi e oltre pure il politically correct. Lontani miglia dal politically correct com’è bello notare in una produzione francese e come in Italia al momento ci possiamo solo sognare, sebbene la storia non sia poi così lontana da Infelici e contenti con Renato Pozzetto ed Ezio Greggio. Un film del 1992 che segnala come da noi venissero prodotte 20 anni fa pellicole più coraggiose e divertenti di quelle di oggi.
Ma chissà, potrebbe essere giusto questione di tempo e presto produrremo il nostro clone-remake. Intouchables è infatti diventato nel giro di poche settimane il secondo maggiore incasso di sempre del cinema transalpino, secondo solo a Giù al Nord. Film che poi ha avuto una versione italiana e persino un sequel, laddove in Francia hanno evitato di farlo: mi riferisco ai ben noti Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord. Dobbiamo quindi aspettarci, oltre che al da me già pronosticato Benvenuti al Centro, pure un Quasi amici in versione italiana?

"L'altro giorno in bagno ho prodotto un'opera d'arte più interessante..."
Il cinema francese in questo momento spacca i culi, c’è poco da fare e non ce n’è per nessuno. Hanno fatto un The Artist capace di portarsi a casa qualunque premio nell’ultima annata, Oscar compreso. Hanno delle registe emergenti di enorme talento come Valérie Donzelli. Girano dei thriller che gli americani si possono solo sognare e infatti continuano a copiare: The Next Three Days da Pour Elle e il prossimo film di De Palma, sì ancora lui, Passion che sarà il remake di Crime d’amour.
Sul piano delle commedie francesi partivo però più prevenuto e (euro)scettico. Così come il fatto che in patria questo fosse stato un iper successo non significava per forza di cose che potesse essere un tipo di film adatto anche da noi. E invece…
Invece questi Quasi amici sanno conquistare con una facilità disarmante, sono partiti alla grande anche al botteghino italiano, e io non posso fare a meno di ringraziare Katie per avermeli consigliati.
Ma cos’ha di tanto speciale, questo cinema francese? La sue carte vincenti al momento sono… quali sono?
Semplice: le idee. Il punto di forza dei loro film sono delle sceneggiature strepitose, di quelle che in Italia si leggono di rado, anche perché da noi la figura dello sceneggiatore vero e proprio non dico non esista, ma è molto limitata. Ci sono i registi che si improvvisano sceneggiatori. Gli attori che si improvvisano sceneggiatori. I registi-attori, la categoria più temibile, che si improvvisano sceneggiatori. E alla fine i risultati si vedono.
E se il cinema francese non vi piace, i casi sono 2:
1) Siete quelli che i francesi chiamano “les incompétents”
2) Semplicemente, avete visto i film francesi sbagliati

"Tira più un pelo di figa di quanto Driss tiri la mia carozzina..."
Quasi amici - Intouchables ha una sceneggiatura a prova di bomba, che dall’inizio alla fine non ha un solo momento di cedimento. La prima scena parte avanti nella storia e si ricongiungerà con il finale; un tipo di narrazione molto di moda nei 90s ai tempi della doppietta Le Iene e Pulp Fiction e qui riproposta in maniera efficace e non derivativa.
Il merito fondamentale del film è però soprattutto quello di schivare i proiettili della prevedibilità con una velocità da fare invidia a Neo in Matrix. Con una storia che affronta il tragico, drammatico, spaventoso tema di un uomo costretto per tutto il resto della sua vita non solo su una sedia a rotelle, ma anche a dipendere da qualcun altro, era facile cadere nelle seguenti fosse: pietismi, sentimentalismi vari, scenone da lacrimona facilona. O addirittura scadere nel tragico più deprimente. Bene, in Quasi amici non c’è niente di tutto questo. Non che manchino le emozioni, non che la lacrimuccia bastarda alla fine non scenda, però è un film che riesce a conquistare in maniera non ricattatoria. In un modo che mi ha ricordato molto un’altra pellicola attualmente nelle sale italiane, 50/50 con Joseph Gordon-Levitt e Seth Roger, che affronta con coraggio e un forte senso dell’umorismo un altro tema molto delicato: il cancro. Entrambi i film riescono a parlare di malattia in maniera spassosissima, sorprendente e mai deprimente. Mica facile.

"Bunga Bunga paraplegic style, bitches!"
Fondamentale per la riuscita di Quasi amici è Driss, uno dei personaggi più idoleschi degli ultimi tempi. Oltre al suo lato maledettamente comico, viene dato spazio anche al contesto sociale in cui vive. Una cosa che sembrerebbe scontata, ma che nelle commedie italiane è fantascienza pura. Se prendiamo le commedie nostrane di maggior successo degli ultimi tempi come Che bella giornata, I soliti idioti o i due Benvenuti sopra citati, che pure sono riusciti a farmi abbastanza ridere, ci sono solo una marea di stereotipi, mentre non è presente un’indagine sociale di questo livello e i personaggi non sono così ben costruiti. Le nostre commedie rappresentano macchiette, non vere persone. Oltre a una qualità cinematografica scadente, in questo sta il loro principale limite.
Con il suo saper dosare comicità esilarante (alcune gag sono davvero fenomenali!) e parti più riflessive e drammatiche, Intouchables dovrebbe quindi essere preso come un modello di riferimento, in Italia così come negli USA. Cosa che non significa comprare i diritti per un remake. Significa uscire dagli stereotipi, dai personaggi macchietta e dalle stronzate “frangicoglioni”, per dirla con Driss.

Dustin Hoffman e Usain Bolt? No: Francois Cluzet e Omar Sy.
Quasi un grande film? No no, questo è proprio un grande film. Oltre a una grandiosa sceneggiatura che riesce a rendere cinema una storia vera, abbiamo una regia parecchio buona curata dal duo Nakache/Toledano (chissà che pure loro non abbiano un rapporto simile a quello dei due protagonisti?) e una bella colonna sonora regalata dalle musiche originali del compositore torinese Ludovico Einaudi, più pezzi i funk preferiti da Driss e quelli di classica da Philippi. E, ultimo ma non meno importante, abbiamo un cast in forma strepitosa, dal “paraplegico” Francois Cluzet alla sexy Audrey Fleurot (una versione francesona della Deborah Ann Woll di True Blood), fino naturalmente a lui, l’inteprete di Driss-l’idolo: Omar Sy, vincitore per questa parte del Cesar di migliore attore francese dell'anno, battendo (giustamente) il pur strepitoso premio Oscar Jean Dujardin di The Artist.
Una delle commedie più divertenti, memorabili e vive degli ultimi anni. Se non sono stato ancora abbastanza chiaro: diventate pure voi loro (quasi) amici.
(voto 8/10)

giovedì 23 febbraio 2012

Un giorno questo dolore di cinema ti sarà utile

Un Cannibal sempre più Kid accanto a un Ford sempre più old
Settimana di uscite non particolarmente sconvolgenti, nei cinema italiani. Ma non è una novità, un po’ come questa rubrica che ormai sta diventando un po’ troppo consuetudinaria per i miei gusti.
Per cambiare un po’ le carte in tavola, questa settimana allora potrei cercare di non attaccare il mio blogger enemy Mr. James Ford.
Mmm… ci provo.
Ci provo.
Ci provo.
No, non ce la faccio, porco Ford!
Ecco comunque i film in arrivo sugli schermi cinematografici italici in questo weekend carnevalesco. A proposito: Ford da chi si travestirà? Da Uomo Tigre come al solito o da na'vi di Avatar, tanto per cambiare?



"Ogni post che scrivi col Ford fallo controllare prima a me, il tuo avvocato.
Così vediamo se ci sono gli estremi per intentargli una bella causa."
Un giorno questo dolore ti sarà utile di Roberto Faenza
Il consiglio di Cannibal: un giorno questo Ford mi sarà utile?
Speriamo che anche il dolore provocato da tutte le cazzate proferite dal Ford un giorno mi sarà utile. Ma ne dubito, caro Faenza.
Tra i film di Roberto Faenza ci sono Silvio Forever e Forza Italia! Quest’uomo sembra più ossessionato dal Cavaliere di me e Nanni Moretti…
Tra le altre sue pellicole, ne avevo viste un paio imposte dalle prof alle scuole medie come Sostiene Pereira e Jona che visse nella balena. Di quest’ultima mantengo in particolare il ricordo della canzone Gam Gam, quella che fa Gam-Gam-Gam, Ki Elekh, Be-Beghe Tzalmavet, uscita poi anche in una tamarrissima versione remix che spopolava alle giostre dell’epoca.
Non ho capito comunque come questo regista che mi sembra decisamente mediocre sia riuscito a realizzare una produzione negli Usa con un bel cast (c’è anche Deborah Ann Woll, la Jessica di True Blood e sti cazzi!).
Un film hipster a New York girato da un italiano?
Un’impresa ad alto rischio di fallimento quanto affidare delle didascalie umoristiche a Mr. Ford…
Il consiglio di Ford: il dolore del Cannibale è sempre utile.
Faenza mi è sempre sembrato una mezza sòla, e il trailer di quest'uscita finta alternativa all'ammeregana non mi fa certo ricredere.
Unico punto a suo favore resta Deborah Ann Woll, una delle poche donne in grado di mettere d'accordo me e il Cannibale.
Ma non credo basterà a farmi cedere alla visione.

"Signora, ora le portiamo subito il suo vibratore.
Testato di persona dal nostro fido Mr. James Ford."
Hysteria di Tanya Wexler
Il consiglio di Cannibal: non da diventare isterici, però merita una possibilità
Hysteria, un bel titolo a sorpresa non rovinato dalla distribuzione italiana: incredibile quanto trovare un bel titolo in un post di Ford.
Questo si preannuncia come un film potenzialmente carino e piuttosto divertente con l’ottima Maggie Gyllenhaal, sorella di Donnie Darko Jake, che racconta la storia dell’invenzione del vibratore.
Hai capito bene, Ford. Ma non eccitarti troppo! Ahahah
Il consiglio di Ford: molto meglio ascoltare i Def Leppard
Sinceramente un filmetto che mi sa tanto di robetta alternativa di quelle che piacciono a Mr. Coniglione Kid, cui rinuncio volentieri approfittando dell'omonimia per riscoprire il decisamente più interessante disco dei mitici Def Leppard, una band che le sciape amichette di Burger King possono vedere solo da molto, molto lontano.

"Ford, lo so che non la usi molto spesso,
però la doccia di casa tua non funziona tanto bene..."
Knockout - Resa dei conti di Steven Soderbergh
Il consiglio di Cannibal: potrebbe mettervi K.O. come io con Ford
Ma quanti film gira Soderbergh? E quanti meritano veramente?
Non molti e chissà che questo action “d’autore” non si riveli tra questi. Considerando come Contagion si preannunciasse come un catastrofico “d’autore” e poi si rivelasse solo una porcata “d’autore”, questo nonostante il buon cast mi sa che potrebbe fare la stessa fine. Ovvero? Knockout, al tappeto insieme a Mr. Wrestling Ford.
Il consiglio di Ford: un titolo che pare la biopic di Cannibal nel corso delle Blog Wars
Soderbergh ci ha abituati ad alternare pellicole interessanti ad altre decisamente evitabili, e con questo Knockout potrebbe esserci il rischio di trovarsi da una parte o dall'altra della barricata.
Ho come l'impressione che non sarà niente di che, ma lo guarderò giusto perchè il titolo mi ricorda la fine del Cannibale ad ogni nostro scontro.

"Giovane Cannibal, è ora che io e te facciamo quel discorsetto sul sesso..."
Viaggio nell’isola misteriosa di Brad Peyton
Il consiglio di Cannibal: un viaggio più pericoloso che con Costa Crociere!
E a proposito di wrestling… ecco The Rock. Non so come se la cavi come wrestler e nemmeno mi interessa saperlo, caro Ford, so solo che è un pessimo attore. Ispirato molto liberamente a Verne, questo film è il sequel di Viaggio al centro della terra 3D con Brendan Fraser, che già mi ero guardato bene dal guardare. Sti filmetti d’avventura li lascio al Ford, pronto a infilarsi gli occhialini per godersi il suo The Rock in 3D!
Il consiglio di Ford: se volete vedere The Rock, guardate Wrestlemania!
Cannibale continua a non leggere quello che scrivo, perchè se lo facesse con la dovuta attenzione scoprirebbe che detesto il 3D quanto lui, così come queste operazioni mangiasoldi di cattivissimo gusto.
Posso però affermare che The Rock, attore misero, è stato uno dei più grandi wrestlers degli anni zero, e dato che quest'anno farà il suo trionfale ritorno sul ring, piuttosto che vedervi questa roba potreste aspettare il primo aprile e godervi il suo match contro John Cena, uno dei più attesi dell'anno da noi appassionati.

Notizia dell'ultima ora: è stato trovato congelato il corpo di un uomo
con addosso solo un costumino da wrestler. Il suo nome era James Ford.
Qualcosa di straordinario di Ken Kwapis
Il consiglio di Cannibal: qualcosa di straordinario da qualche parte nel mondo capiterà, ma di certo non se andrete a vedere questo film
Oddio, ancora? Dopo quella porcheria di War Horse, un altro film animalesco. Adesso ne arriva uno alla settimana, puntuale come questa rubrica CannibalFordiana.
Cuoricini teneri come il Ford, attenzione: fate di nuovo scorta di fazzoletti, perché si preannuncia un’altra favoletta strappalacrime fatta apposta per voi. Questa volta con le balene! Peccato per Drew Barrymore, che di solito gira film carini e in qualche modo sempre molto 80s, ma qui il rischio “fordianata” assurda sembra troppo alto!
Il consiglio di Ford: qualcosa di straordinario qui non c'è.
Più che un film solido ed interessante sui buoni sentimenti come quelli che mi è capitato ogni tanto di consigliare, questa robaccia pare fatta apposta per il mio antagonista Cucciolo Eroico, che insieme alla sua amichetta Drew - che io detesto - per questa volta avrà il permesso di andare al Cinema, ma solo allo spettacolo pomeridiano!

La scomparsa di Pato farebbe giusto comodo alla Juve, sabato sera
La scomparsa di Patò di Rocco Mortelliti
Il consiglio di Cannibal: l’horror più spaventoso per i tifosi milanisti
Tratto da Camilleri, che guarda un po’ i casi della vita è il suocero del regista Rocco Mortelliti, il solito filmino italiano che vorrebbe essere un filmone.
Io chiedo il cambio. Fuori Patò, dentro Pato.
E questa atroce visione credo che pure il Ford, nonostante i suoi pessimi gusti, se la risparmierà.
Il consiglio di Ford: Pato lo regaliamo pure alla Juve.
Incredibilmente, mi trovo d'accordo con il mio scomodo socio Cannibale non soltanto rispetto al film, ma anche calcisticamente, dato che sopporto poco il piccolo Pato e quella falsa aura da grande giocatore.
Certo, il fatto che questo film mi induca più a parlare del suddetto che della pellicola, la dice lunga. Bocciato.




"Piuttosto che tornare in auto col Ford,
meglio se ci buttiamo di sotto!"
Thelma, Louise e Chantal di Benoit Pétré
Il consiglio di Cannibal: Thelma, Louise e Ford. Io prendo l’autobus.
Nonostante il cinema francese ultimamente ci stia regalando delle belle perle, non mi sembra il caso di questa commediola on the road arrivata non si sa bene come, non si sa bene perché, anche dalle nostre parti. Non credo lo vedrò, je suis desolé. Ford, dal mio limitato repertorio francese, a te dico invece: va te faire foutre!
Il consiglio di Ford: Chantal Numero 5, il profumo preferito del Cannibale.
E per la seconda volta nel giro di qualche minuto mi ritrovo d'accordo con il Cannibale.
A questo punto sorge spontanea una domanda: avrò esagerato con i White Russian o queste due uscite sono davvero pessime?
Purtroppo per me, la seconda.

Quasi amici di Olivier Nakache, Eric Toledano
Il consiglio di Cannibal: Quasi amici, come me e Ford
A vedere il trailer non gli darei due lire, eppure questo Quasi amici in Francia è stato un super successone e ha raccattato pure varie nomination ai Cesar. Si preannuncia quindi un film da non sottovalutare, che mi è stato fortemente consigliato dall’amica Katie e a cui quindi magari darò una chance. Però cambiategli il trailer!
"Più veloce, Ford. Più veloce!"
La commedia si chiama Quasi amici, Ford, ma mi sa che noi potremmo girare un dramma intitolato Quasi nemici…
Nah, il titolo più azzeccato sarebbe: Nemici nemici!
Il consiglio di Ford: Ford e Cannibal nemiciamici.
Io con il trailer mi sono divertito, e anche se non gli darei due lire, mi pare una cosetta tamarra abbastanza per il sottoscritto, e che rivede bene l'ottica delle Blog War con il timido e sedentario Cannibale dalla palpebra a farfalla accompagnato in giro dal bruto Ford. Che dici, Kid, andiamo a vederlo insieme? Ahahahahahahah!

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