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domenica 16 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 4 FRANK OCEAN

Frank Ocean
Vero nome: Christopher Breaux
Genere: soul
Provenienza: New Orleans, Louisiana, USA
Età: 25
Il passato: il mixtape Nostalgia, Ultra, le collaborazioni con Kanye West, Jay-Z, Tyler the Creator e il collettivo Odd Future
Il suo 2012: l’album d’esordio Channel Orange
Il futuro: sky’s the limit, ma Channel Orange potrebbe anche restare il suo unico album, visto che lo stesso Frank Ocean ha recentemente annunciato che ora potrebbe dedicarsi ad altro, tipo a scrivere un romanzo
Ti potrebbero piacere anche: The Weeknd, Kendrick Lamar, Miguel, John Legend, Drake
Perché è in classifica: perché ha fatto un disco immenso quanto un oceano

Frank Ocean è il passato, il presente e il futuro della musica black. E nemmeno solo di quella black.
È il passato, perché sentendo alcuni suoi pezzi come Sweet Life viene in mente il 70s sound sexy e rilassato di Marvin Gaye o Curtis Mayfield.
Il presente, poiché il suo album d’esordio Channel Orange è il disco più citato dalle classifiche di fine anno sul meglio del 2012 da tutti i magazine e siti musicali, e in più il ragazzo ha ottenuto ben 6 nomination ai prossimi Grammy Awards.
Il futuro, perché tutti ora vogliono lavorare e collaborare con lui e quindi davanti a sé ha due strade: finire ovunque e sui dischi di chiunque come fa Nicki Minaj, e stracciare quindi rapidamente i maroni, oppure scegliere di sparire dalle scene per qualche anno come farà Adele.
Oppure magari una via di mezzo tra queste due vie estreme non sarebbe male.
Frank ha quindi davvero un Ocean di possibilità davanti. Vedremo cosa deciderà di fare, ma di certo il coraggio non gli manca. Come quando qualche mese ha fatto coming out. E non è come Tiziano Ferro che dai, lo sapevamo già tutti che era gay da molto prima che lo annunciasse. Nel mondo machista e maschilista dell’hip-hop e dell’R&B americano, un coming out è raro quanto lo può essere all’interno del partito repubblicano.
A far parlare più di tutto sono comunque la sua musica, che non ha paura di sconfinare anche fuori dai sentieri sicuri dell’arrenbì per prendere altre direzioni, e la sua voce immensa.
Così tra questa immensità s'annega il pensier cannibale mio: e il naufragar m’è dolce in questo oceano.








giovedì 6 settembre 2012

Music week: hip-hop e R’n’B, yo!

La music week procede ancora, con alcune nuove veloci recensioni musicali di dischi a caso usciti negli ultimi mesi. Dopo quelli rock, quelli pop e quelli indie, oggi ci sentiamo e ci leggiamo qualche album hip-hop/R&B.

Frank Ocean “Channel Orange”
Volete un nome, un nome solo per definire il suono migliore della nuova scena R’n’B o se preferite arrenbì americana?
Nessun dubbio: Frank Ocean.
Già crooner per il collettivo hip-hop Odd Future, già lanciato da Jay-Z e Kanye West, il suo debutto in proprio “Channel Orange” è dinamite pura. Il disco di cui la scena r&B aveva bisogno dopo un periodo più blues che rhythm andato avanti diciamo dall’uscita dell’esordio di Janelle Monae un paio d’anni fa. Apice del disco una “Pyramids” che più che una semplice canzone è un trip alla “Paranoid Android” dei Radiohead e che fa capire come questa non sia roba per soli amanti del genere. Ma per tutti gli amanti della grande musica.
(voto 8/10)



El-P “Cancer for Cure”
Un disco cazzuto. Possiamo definirlo con termini più gentili e politically correct, ma snatureremmo il contenuto dell’album. Potente e incendiario. Mmm… anche se incendiario è un termine che è meglio non usare, dopo giorni di incendi appiccati da firestarters che evidentemente non hanno proprio niente di meglio da fare.
Comunque, questo cancro come cura è un disco hip-hop in grado di far muovere la testa anche al pubblico rock, quello che arriccia il naso al solo sentire la parola rap. Ascoltare per credere, manica di infedeli.
(voto 7,5/10)



Aesop Rock “Skelethon”
Dopo El-P, un altro rapper che fin dal nome può piacere anche al pubblico meno hip-hopparo e più rockettaro.
Ancora non vi fidate della mia sacra Parola? Siete proprio dei miscredenti…
(voto 7/10)



Plan B "ill Manors"
Piano A: diventare un rapper.
Piano B: diventare un artista a tutto tondo.
Indovinate cos’ha scelto uno che si chiama Plan B?
Benjamin Paul Ballance Drew in arte Plan B è uno dei giovani talenti più completi e trasversali del panorama britannico e diciamo pure mondiale. È un rapper, ma è anche un cantante, ma è pure un attore e fa inoltre il regista e sceneggiatore.
E non è come i vari Will Smith e Jennifer Lopez che fanno tutto e male. Lui fa tutto e bene.
Come regista ha già diretto alcuni videoclip ma al cinema è ancora tutto da verificare. Però il suo film d’esordio ill Manors promette bene. Molto bene. La colonna sonora, naturalmente, l’ha firmata lui. Prima parte hip-hop tra nuovi suoni UK e poesia urbana, seconda parte strumentale e atmosferica.
Piano A: ascoltare questo disco/colonna sonora.
Piano B: diventare fan di Plan B.
Cosa scegliete?
(voto 7/10)



"Chissà perché dicono tutti che assomiglio a Steve Urkel..."
Labrinth “Electronic Earth”
Non vi piace il rap italiano stile Fabri Fibra e Club Dogo?
Non vi piace nemmeno il gangsta rap ammericano?
Bene, io vi propongo un’alternativa. L’hip-hop made in UK di Labrinth, molto contaminato con la musica elettronica e con le sonorità dell’underground inglese, dalla dubstep al drum’n’bass.
E se non vi piace nemmeno questo, non so che dirvi. Anzi sì: tornate a sentire i Cugini di campagna!
(voto 6,5/10)



Spoek Mathambo “Father Creeper”
Tanto per non scontentare nessuno, ecco un altro artista che parte dal rap come scelta espressiva, per risputarlo fuori con una proposta estremamente varia e contaminata. Il suo hip-hop ha un approccio molto fisico e live, più dalle parti dei The Roots che di quelle di un Eminem, tanto per dare una vaga idea della sua musica, molto personale e pure un pizzico afro. E poi incide per la Sub Pop Records, un tempo l'etichetta dei Nirvana...
(voto 7+/10)



Two Fingerz “Mouse Music”
Questa è musica che è fatta con il mouse
se non ti piaceva te ne stavi IN DA HOUSE!
Questa di sicuro non è musica rap
non l’ascolta chi ascolta 2Pac
Two Fingerz “Mouse Music”

E a proposito di musica rap che non è proprio musica rap, ecco anche una proposta made in Italy: i Two Fingerz, combo crew electro hip-hop pop italiana formata da Danti e Roofio, hanno tirato fuori un nuovo album. Com’è?
Divertente. Divertente credo sia la parola migliore per descriverlo. Divertente nelle musiche, basi e beats diretti al dancefloor e più veloci rispetto ai ritmi lenti tipici dell’hip-hop. E divertente nei testi, che sono fun-tastici.
(voto 6,5/10)



B.o.B “Strange Clouds”
Se cercate un disco di hip-hop mainstream, commerciale e easy-listening ma non scemo, B.o.B fa al caso vostro. Si fa introdurre dal vocione di Morgan Freeman, poppeggia insieme a Taylor Swift e a Ryan Tedder dei OneRepublic, ma non dimentica di darci dentro con il rap in compagnia di Lil Wayne e Nicki Minaj. Gioca un po’ troppo sulle collaborazioni però alla fine riesce a portare a casa il risultato. Bel gioco di squadra, ma sulle doti individuali il ragazzo deve allenarsi ancora un po’…
(voto 6/10)



Delilah “From the Roots Up”
Voce strepitosa della nuova scena dubstep britannica, dopo la collaborazione con Chase & Status ha esordito ora in proprio con il suo album di debutto in società “From the Roots Up”. Una figatonza che guarda al “vecchio” trip-hop Massive Attack style per riproporlo in una veste nuova e del tutto attuale, suonando come una versione remixata di Emeli Sandé. Il trip-hop 2.0 è qui tra noi.
(voto 7+/10)



Azealia Banks “Fantasea”
Il suo disco d’esordio vero e proprio è stato rimandato al 2013. Per ingannare l’attesa, la nuova fenomena della nuova musica British ci offre giusto un assaggio delle sue enormi potenzialità, con un antipasto. Non un album vero e proprio. Solo un disco mixtape in cui sembra una Missy Elliott per le prossime generazioni. Il suo debutto ci dirà se lo sembra solo, se lo è, o se è pure qualcosa di più.
(voto 6+/10)



sabato 15 gennaio 2011

Jukebox 2010 - n. 8 Gil Scott-Heron "Me and the Devil"

Gil Scott-Heron "Me and the Devil"
Genere: trip(hop)
Se ti piace ascolta anche: Massive Attack feat. Terry Callier "Live with me"

Il pezzo più demonizzato dell’anno

testo liberamente tradotto
Questa mattina presto
quando hai bussato alla mia porta
io ho detto: "Ciao Satana"
penso sia ora di andare
io e il Diavolo
camminiamo uno fianco all'altro

martedì 11 gennaio 2011

Jukebox 2010 - n. 22 Rihanna & Drake "What's my name?"

Rihanna feat. Drake "What's My Name?"
Genere: pop
Se ti piace ascolta anche: Drake "Over"

Il pezzo più sensuale dell’anno

testo liberamente tradotto
Ho sentito che sei brava con quelle labbra sottili
sì, proprio con quella bocca
hai detto che la radice quadrata di 69 è 8 e qualcosa
io ho cercato di risolverla ooow
erba buona, vino bianco
prendo vita solo la notte
l'unica cosa che abbiamo su è la radio
lasciala suonare, dici che devi andare
ma io so che vuoi rimanere

Jukebox 2010 - n. 23 Jason Derulo "Whatcha Say"

Jason Derulo "Whatcha Say"
Genere: R&B pop
Se ti piace ascolta anche: Imogen Heap "Hide and Seek"

Il pezzo più vocoder dell’anno

testo liberamente tradotto
Quando il tetto è crollato e la verità è venuta fuori
io non sapevo che cosa fare
ma quando diventerò una star vivremo alla grande
farei di tutto per te
quindi dimmi: cosa ne dici?

venerdì 7 gennaio 2011

Jukebox 2010 - n. 36 Bruno Mars "Just the way you are"

Bruno Mars "Just the way you are"
Genere: pop R&B
Se ti piace ascolta anche: Leona Lewis "Bleeding love"

Il pezzo più romanticoso dell’anno

testo liberamente tradotto
Ogni volta che mi chiede "Sono ok?" io le dico:
quando vedo la tua faccia,
non c'è una singola cosa che cambierei
perché sei meravigliosa così come sei
e quando ridi, l'intero mondo si ferma per un po'
perché ragazza sei meravigliosa così come sei


(la ragazza nel video, per chi se lo chiedesse, è l'attrice di "The Fast & the Furious: Tokyo Drift" Nathalie Kelley)

domenica 2 gennaio 2011

Album 2010 - n. 11 Janelle Monáe "The Archandroid"

Janelle Monáe "The Archandroid"
Genere: R&B fantasy
Provenienza: Kansas City, USA
In classifica perché: è il disco di R&B più ambizioso dai tempi di "The Miseducation of Lauryn Hill" e più che un semplice album è la colonna sonora di un musical neanche tanto immaginario
Se ti piace ascolta anche: Erykah Badu, Outkast, Lauryn Hill, of Montreal, Beyoncé, Big Boi, The Roots
Pezzo cult: "Tightrope" (feat. Big Boi)


martedì 28 dicembre 2010

Album 2010 - n. 23 Of Montreal "False Priest"

Of Montreal "False Priest"
Genere: glam pop funk
Provenienza: Athens, Georgia, USA
In classifica perché: è il disco più divertente, sexy e tranqui funky dell'anno
Se ti piace ascolta anche: Beck (in particolare "Midnite Vultures"), Grandaddy, David Bowie, Janelle Monae, Solange Knowles, Prince
Pezzi cult: "Godly intersex", "Famine Affair"
Leggi la mia recensione



domenica 5 dicembre 2010

Cotta adolescenziale 2010 - n. 17 Rihanna

Rihanna
Genere: simply red
Provenienza: Barbados
Età: 22
Sentita: nel suo album “Loud”, brani in collaborazione con Eminem, Kanye West, Nicki Minaj, Jay-Z e Bono
Vista: nei suoi video “Rude boy”, “Rockstar 101”, “Te amo” (con Laetitia Casta) “Only Girl (in the World)”, “What’s my name?” e con Eminem in “Love the way you lie”
La sentiremo: probabilmente ospite su qualunque disco in uscita nel 2011
Perché è in classifica: per la sua voce e per il suo corpo
Sul suo stile: Keisha Buchanan (Sugababes), Beyonce, Halle Berry

Rihanna quest’anno è talmente in stato di grazia che potrebbe anche cantare l’Ave Maria o qualche altro canto da Chiesa che ora non mi sovviene e renderlo maledettamente sexy. Dopo l’annus horribilis 2009 con le botte prese dall’ex Chris Brown e il flop commerciale di “Rated R”, la sbarbata delle Barbados si è ripresentate in splendida forma e con un’inedita capigliatura rossa che dopo un iniziale disorientamento affascina, e non poco. A parte che potrebbe anche farsi i capelli grigi e stare comunque bene. Ehm, no. Forse con i capelli grigi magari no…

Comunque tutto quello che tocca si trasforma in oro e oltre alle sue micidiali hit pop ha realizzato collaborazioni spettacolari con chiunque, da Kanye “Dio” West a Eminem, da Bono a Drake passando per Nicki Minaj e Jay-Z e allora a questo punto le manca giusto di cantare per il Papa e poi propongo di farla Santa Subito. Perché magari non è la only girl in the world, come canta, ma certo è una delle meglio girls in the world.


sabato 13 novembre 2010

Loud to be proud

Rihanna “Loud”
Provenienza: Barbados
Genere: pop-hip
Se ti piace ascolta anche: Katy Perry, M.I.A., Ke$ha, Robyn, Drake
Pezzo migliore: “Complicated”

Dopo la svolta definiamola “dark” del precedente valido album “Rated R”, la regina Rihanna di Giordania visti i risultati commercialmente non esaltanti ha deciso di cambiare direzione e rotta. Con il primo singolo “Only Girl (in the World) si è così data alla tamarragine più sfrenata, con una hit pesantemente infettiva. Peccato che il nostro Gigi D’Agostino sia salito alla ribalta nell’epoca sbagliata, troppo avanti come tutti i visionari che si rispettino, altrimenti adesso sarebbe a L.A. a collaborare con le superstar della musica pop al posto di David Guetta.
Anche l’iniziale “S&M” è una futura hit da club, coinvolgente al punto giusto da immaginarla perfetta per un ascolto da ubriachi. “What’s my name” con il rapper dell’anno (vabbè, Kanye a parte) Drake è invece un duetto hip-pop avvolgente con un ritornello cantilenante da ipnosi di massa.


“Cheers (drink to that)” campiona la parte “yeah y yeah” di “I’m with you” di Avril Lavigne e ha il suo perché, mentre “Fading” campiona persino Enya ma per fortuna non è una palla new-age come l’originale, “California king bed” è una ballatona perfetta come colonna sonora per un episodio di “The Hills”, “Man down” va in direzione reggaeggiante rampa-pa-pan e penso potrebbe piacere ai fan di M.I.A. (come me) e pure a qualche detrattore della stessa Rihanna.


“Raining Men” è una bella traccia hip-hoppara con la rapper fenomeno Nicki Minaj, “Complicated” è un’altra ottima ballata epica, stavolta più da “Gossip Girl”. Ciliegina sulla torta, la parte seconda della grandiosa “Love the way you lie” con Eminem.
È solo pop commerciale, certo, ma è anche roba prodotta alla grande. E poi per Rihanna ho un debole. Per la sua voce, e non solo per quella.
(voto 6/7)

martedì 9 novembre 2010

Breaking News


Nuova canzone per Michael Jackson.
Beh, che c’è? Le persone morte non possono fare uscire un singolo nuovo dall’Aldilà?

La canzone “Breaking News” (che ricorda “My Prerogative” di Bobby Brown, sì quello che massacrava di botte Whitney Houston) sta già dividendo i fan del principe del pop. Non tra quelli a cui piace e tra quelli a cui non piace, ma tra quelli che la considerano la vera voce di Michael Jackson e chi avanza l’ipotesi che non sia davvero lui a cantare.
In effetti ascoltando il pezzo un forte dubbio viene…

sabato 25 settembre 2010

of Athens (of Montreal "False Priest")


of Montreal “False priest”
Una festa in un disco. Gli of Montreal (che anche se si chiamano così in realtà arrivano da Athens in Georgia, come i R.E.M.) con il nuovo album ci regalano un disco frizzante come un Beck che lascia Scientology e si dà alle droghe.
A livello vocale siamo decisamente dalle parti di David Bowie 70s, a livello di testi siamo dalle parti di un concept album sul sesso, a livello di suoni c’è molto funk bianco, c'è roba da miglior Prince più una spruzzata di soul/r’n’b regalato anche dalle ospitate di quella genia di Janelle Monae e di Solange Knowles (la sorellina indie di Beyonce). E stavolta alla produzione ci sta quel fenomeno di Jon Brion (uno che ha lavorato con Fiona Apple come con Kanye West e ha composto la soundtrack di Magnolia, per dire).
Un ascolto che serve a darti l’allegria. E non sembra nemmeno talco.
(voto 8)

sabato 30 gennaio 2010

Anni 00 - Canzoni n. 34, Kelis

Kelis “Milkshake” (2003)

La la, la la la
il mio frappè porta tutti i ragazzi alla meta

Inno porno per niente velato (se non con un pizzico di zucchero a velo), filastrocca per cattive ragazze, il frappè di Kelis è una ninna-nanna costruita su una base devastante dei Neptunes. La la, la la la.


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