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sabato 5 luglio 2014

I PEGGIORI TORMENTONI ESTIVI 2014





Nelle passate settimane qui su Pensieri Cannibali abbiamo avuto modo di ripercorrere la Storia dei tormentoni estivi, attraverso i pochi piacevoli e attraverso i molti odiosi. Oggi però è tempo di tornare al presente, con le canzoni che stanno infestando l’estate 2014 e che sono destinate a farlo ancora per le prossime settimane. Non siete contenti?
Questa volta partiamo dal peggio, visto che la caccia a trovare dei pezzi buoni quest’estate si sta rivelando particolarmente dura e ho ancora bisogno di una settimana di tempo per riordinare le idee. Quanto alle canzoni più atroci, invece, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ecco la mia personale Flop 10 dei brani più fastidiosi dell’estate 2014. Almeno tra quelli usciti finora e non è detto che nei prossimi giorni non ne arrivino degli altri persino peggiori, per la gioia di tutti noi.

Flop 10 – I peggiori tormentoni dell’estate 2014 secondo Pensieri Cannibali


10. Klingande “Jubel”
Il sax aveva rotto le palle già negli anni ’80 con Kenny G.
Poi era tornato a romperle nei 90s con Bill Clinton.
Potete immaginarvi quanto abbia scassato adesso…



9. Magic! “Rude”
Una volta le band inneggiavano a sesso, droga e rock’n’roll. Ora cantano di matrimonio e di mettere su famiglia.
Ma in che epoca di merda viviamo?



8. Emis Killa “Maracanã”
Tra le canzoni uscite per i Mondiali, quella di Emis Killa per Sky è la meno peggio. Potete immaginarvi come sono le altre.
Anzi, più che immaginarvelo, ve le potete proprio sentire nelle posizioni più in alto…



7. Mina “La palle è rotonda”
Tanto sono belle le canzoni di Mina degli anni ’60, quanto sono brutte quelle degli ultimi tempi. E con la sigla Rai dei Mondiali la Tigre di Cremona ha davvero toccato il fondo.



6. Jennifer Lopez “First Love”
Quest’estate J. Lo ha superato se stessa e ha siglato una doppietta clamorosa, degna di una vera fuoriclasse del trash. Non solo uno schifo di canzone, ma due (vedi la seconda posizione) in un'estate sola. Capocannoniera.



5. Raffaella Fico “Rush”
L’attesissimo esordio di Raffaella Fico nel mondo della musica non ha deluso le attese.
Ci si aspettava una porcata e una porcata è arrivata.



4. Modà feat. Jarabe De Palo “Dove è sempre il sole”
Senza un bel (bel si fa per dire) pezzo dei Modà, che classifica flop sarebbe?
Sarebbe come un Natale senza regali, ecco cosa sarebbe.



3. Shakira ft. Carlinhos Brown “La La La”
Brano sponsorizzato dall’Activia che riesce perfettamente nel suo intento: far andare di corpo.



2. Pitbull feat. Jennifer Lopez & Claudia Leitte “We Are One (Ole Ola)”
Mi dispiace tanto Pitbull, J. Lo e zoccolona brasiliana sconosciuta, lo siento mucho, ma nonostante il titolo della vostra canzone you are not one. Vi dovete accontentare della posizione number two, che al primo posto c’è chi è riuscito a fare persino peggio di voi.



1. Negramaro “Un amore così grande”
La voce di Giuliano provoca un fastidio sempre più grande a ogni brano che passa. E questa volta non provoca solo fastidio.
Porta pure sfiga!

domenica 16 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 3 MARIO BALOTELLI

Mario Balotelli
Genere: calciatore 2.0
Provenienza: Palermo, Italia
Età: 22
Il passato: Lumezzane, Inter
Il suo 2012: attaccante del Manchester City (non si sa ancora quanto a lungo) ha trascinato l’Italia a un insperato secondo posto agli Europei ed è diventato padre di un figlio avuto da Raffaella Fico (auguri a sopportarla!)
Il futuro: forse tornerà a giocare nel campionato italiano…
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Perché è in classifica: perché è il George Best della nuova generazione

Ogni generazione ha le icone che si merita. E pure i calciatori che si merita.
Negli anni ’60 c’era George Best, il vero quinto Beatle, altroché il quasi omonimo Pete Best. Con il suo look, il suo stile, con i suoi modi di fare, con i suoi comportamenti eccessivi.
Stesso discorso si può fare oggi per Mario Balotelli, diventato un’icona generazionale in Italia quanto in Inghilterra, dove è l’idolo dei ggiovani, non solo del Manchester City, e gli sono state dedicate varie canzoni. Persino Oltreoceano, dove il soccer è uno sport della stessa o forse minore importanza del lacrosse, è apparso sulla copertina di Time America. Per di più nella settimana delle elezioni presidenziali americane.
Difficile spiegare il fenomeno Balotelli. Come calciatore è forte. Parecchio. Senza di lui, difficile immaginare l’attuale Italia finire al secondo posto degli Europei. Eppure ci sono giocatori che segnano più goal, sono più continui, non creano troppi problemi. La pulce Messi, tanto per dire il caso più clamoroso. Però non hanno quel qualcosa che li faccia passare dall’essere “semplici” campioni, a veri personaggi. È questo ciò che è Balotelli. Un personaggio che sarebbe perfetto come protagonista di un film. Attore nella parte di Balo? Io dico John Boyega, il protagonista di Attack the Block. Per la regia, invece, ci vedrei bene Gus Van Sant, Gregg Araki o, meglio ancora, Larry Clark.



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