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venerdì 13 marzo 2020

I film da vedere in quarantena





Quarantena. Zona rossa. Pandemia. Giuseppe Conte nuovo sex symbol nazionale. Parole che fino a poche settimane fa associavamo solo a scenari fantascientifici. Adesso sono diventate la nostra nuova quotidianità. Come siamo passati dall'avere come maggiore preoccupazione Bugo che lascia il palco di Sanremo dopo lo scherzetto di Morgan a questo?

Non sta a me dirlo. Quello che Pensieri Cannibali può tentare di fare in questo periodo, che per usare un eufemismo possiamo definire “complicato”, è fare ciò che ha sempre fatto: un po' di sano intrattenimento. Cercare di allietare almeno un pochino e per una manciata di minuti chi passa per di qua, dando nel frattempo anche qualche consiglio cinematografico.

Quali sono i film da vedere durante una quarantena? Una domanda che non è più ipotetica, come possono essere i dischi e i libri da portare su un'immaginaria isola deserta, ma che si è fatta dannatamente reale. Cercherò quindi di dare una mia personale risposta, senza la pretesa di fare l'espertone di turno visto che già ce ne sono tanti in giro specie un sacco di virologi improvvisati, sperando di potervi fornire qualche spunto. In modo da poter stare il più possibile a casa – mi raccomando! – senza annoiarsi troppo. #iorestoacasa a guardare film.


Mars Attacks!

Il primo consiglio che mi permetto di dare è quello di informarsi in maniera responsabile. Quindi attraverso siti affidabili, non come Pensieri Cannibali, ahahah.
Attenti a fake news, bufale social e dicerie popolari, ma informatevi. Una volta fatto ciò, ogni tanto è però meglio anche staccare dal flusso di notizie e farlo del tutto. A meno che non compaia Conte in un'edizione straordinaria del TG. Quindi il mio secondo consiglio è quello di evitare pellicole su virus, contagi, epidemie e in generale qualunque lavoro di genere catastrofico o disaster movie. Se proprio volete restare a tutti i costi immersi in questo clima apocalittico che è il nostro presente, vi suggerisco di guardare qualche film che tratta il tema con umorismo e ironia. Come Mars Attacks!, dove la minaccia alla Terra come si può evincere dal titolo arriva dai marziani e non da un virus, e che riesce a regalare un messaggio di speranza. Senza spoilerare troppo, anche perché il film è del 1996 quindi il reato di spoilerizzazione dovrebbe essere caduto in prescrizione, dico solo che per ogni problema c'è una soluzione, e in questo caso è davvero sorprendente. Un po' come lo stare a casa a guardare film può rivelarsi cruciale per la salvezza dell'umanità.


mercoledì 21 ottobre 2015

Riturbo al futuro





Turbo Kid
(Canada, Nuova Zelanda, USA 2015)
Regia: François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell
Sceneggiatura: François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell
Cast: Munro Chambers, Laurence Leboeuf, Michael Ironside, Edwin Wright, Aaron Jeffery, Edwin Wright, Romano Orzari
Genere: retrofuturistico
Se ti piace guarda anche: Kung Fury, Donnie Darko, Drive, Mad Max, Ritorno al futuro

Bella raga, benvenuti a una nuova puntata di Deejay Television che si preannuncia davvero entusiasmante. Cos'abbiamo in serbo per voi, amici paninari?
Un menù più ricco di quello del Burghy, ecco cosa. Quindi allacciatevi le cinture, o se non le avete allacciatevi i bomber, che si parte.
Tra poco trasmetteremo in anteprima mondiale il nuovo video di Madonna, che abbiamo in esclusiva prima di quelli di Mtv e persino di quelli di Videomusic, pensate un po'. Quindi andremo a scambiare quattro chiacchiere con il collega Jovanotti, fresco reduce dal suo ultimo grande successo: “La mia moto”. Dopodiché andremo a parlare un po' anche di attualità, ma niente di noioso tranqui, con i nostri inviati live from Germany che ci porteranno a spasso per Berlino dopo la caduta del Muro.
Prima però cominciamo a parlarvi di un film: Turbo Kid. Vai col video!

sabato 14 marzo 2015

TIME LAPSE, FOTOGRAFIE (HIPSTER) DAL FUTURO




Time Lapse
(USA 2014)
Regia: Bradley King
Sceneggiatura: Bradley King, Bp Cooper
Cast: Matt O'Leary, Danielle Panabaker, George Finn, Amin Joseph, John Rhys-Davies
Genere: fantascienza hipster
Se ti piace guarda anche: Timecrimes, Triangle, Primer, Predestination, Ritorno al futuro, Donnie Darko

Immaginate che figata sarebbe avere una macchina che fa fotografie del futuro.
Oddio, potendo scegliere sarebbe molto più figo possedere una macchina del tempo stile DeLorean di Ritorno al futuro, però oh, dovete accontentarvi.
Con una macchina fotografica che scatta scatti presi dritti per dritti da ciò che deve ancora succedere, vi potrebbe capitare di vedere una cosa del genere.

martedì 21 ottobre 2014

UN MILIONE DI MODI PER RIDERE DEL WEST





Un milione di modi per morire nel West
(USA 2014)
Titolo originale: A Million Ways to Die in the West
Regia: Seth MacFarlane
Sceneggiatura: Seth MacFarlane, Alec Sulkin, Wellesley Wild
Cast: Seth MacFarlane, Charlize Theron, Amanda Seyfried, Liam Neeson, Giovanni Ribisi, Sarah Silverman, Neil Patrick Harris, Christopher Hagen
Genere: comedy western
Se ti piace guarda anche: Ritorno al futuro – Parte III, Django Unchained, Rango, Ted, I Griffin

Il West è stato un periodo davvero, davvero, davvero di merda. Lo penso io, ma lo pensa anche Seth MacFarlane. Perché mi si faccia digerire un film western occorrono allora dei grandi uomini. Il primo è stato Michael J. Fox alias Marty McFly in Ritorno al futuro – Parte III. Il capitolo inferiore della saga, però pur sempre un più che rispettabile sequel di un sequel. Il secondo è stato Quentin Tarantino, con quello che a oggi è il mio western preferito, ovvero Django Unchained. Il terzo è ora appunto il papà dei Griffin, Peter Griffi... pardon intendevo Seth MacFarlane. Se vogliamo ce n’è stato anche un quarto, Jim Jarmusch con il suo Dead Man, ma quello è un film talmente strambo e fuori da ogni genere che non mi sento neanche di classificarlo tra i western.

Seth MacFarlane attraverso la sua nuova opera Un milione di modi per morire nel West rappresenta bene il mio pensiero (cannibale) nei confronti di quel periodo storico. Tutti a lamentarsi che c’è crisi, che l’Italia è 'nammerda, che la vita di oggi è un disastro, ma non è vero. Vivere nel selvaggio West americano sì che era uno schifo. Oltre al fatto che il massimo del divertimento all’epoca era fare una scazzottata al saloon che, a meno che non ti chiami come il mio blogger rivale Mr. James Ford, non è proprio il top dei top, se arrivavi a 35 anni ancora vivo potevi considerarti molto fortunato. In quel periodo era infatti parecchio facile morire in qualunque momento e nella maniera più tragica e assurda immaginabile. Si può realizzare un film spassoso su un periodo tanto deprimente già per i bianchi, figuriamoci per indiani e neri?

Se non ti chiami Mr. James Ford bensì Seth MacFarlane, la risposta è sì. Il geniale creatore de I Griffin, American Dad! e The Cleveland Show torna al cinema con il suo secondo film da regista e sceneggiatore dopo l’esilarante Ted e ancora una volta non delude. Dico subito che non mi è piaciuto allo stesso modo del precedente, dopo tutto si tratta pur sempre di un comedy western, genere ibrido che ha generato porcherie assolute come Wild Wild West, però anche in questa occasione ho riso dal primo all’ultimo istante, o quasi.
Dal film non aspettatevi innovazioni o rivoluzioni. Lo stile MacFarlane è sempre lo stesso, tanto che in alcuni punti sembra di trovarsi dentro a una puntata dei Griffin con un'ambientazione da vecchio West e poi, così come Ted rileggeva a suo modo il genere romcom, lo stesso accade qui con il western. I punti di riferimento, più che i classici del genere, sembrano proprio i film che nominavo in apertura. Un pizzico di Django Unchained per il tocco post-moderno e l’ironia, e soprattutto Ritorno al futuro 3. Non a caso entrambe le pellicole sono citate esplicitamente in un paio di scene chicca di cui non vi svelo di più.

Il punto forte non sta comunque nella revisione del genere western, né in una trama che non si distingue certo per originalità. Così così anche la scelta del cast. Seth MacFarlane si è qui auto assegnato il primo ruolo da attore protagonista della sua carriera e, per essere un esordiente o quasi (prima era apparso giusto in L’acchiappadenti e Comic Movie), se la cava in maniera decente, senza però convincere del tutto. In certi momenti, più che recitare per il cinema sembra stia facendo uno dei suoi monologhi da cabarettista, come alla notte degli Oscar 2013. Charlize Theron poi, dopo avermi esaltato in Young Adult, è tornata a lasciarmi freddo. Splendida donna, eh, però troppo glaciale e non troppo adatta alla commedia.

"La vita nel West faceva cacare, ma se non altro i cappelli erano cool.
Soprattutto se indossati da me. Modestamente, eh."

Più azzeccati i personaggi negativi del film, con Amanda Seyfried e Neil Patrick Harris che riescono a essere perfettamente odiabili. Che sia un merito o un demerito?

"Cannibal voleva insultarci o farci un complimento?"
"Penso che moriremo senza scoprirlo."
"E qui nel West è una cosa che accadrà molto in fretta..."

Ancora più odioso è Liam Neeson, uno degli attori più detestati in assoluto qui dalle parti di Pensieri Cannibali. È stata allora un’autentica goduria vederlo smerdato in un paio di occasioni!

"Me la pagherai cara prima o poi, Cannibal the Kid!"

Molto simpatica invece la coppia formata da Giovanni Ribisi e dalla comica Sarah Silverman in versione prostituta, anche se il migliore in assoluto è il padre del personaggio di Seth MacFarlane interpretato dal cattivissimo Christopher Hagen.

"Non c'è nessun Cannibal qui.
Vattene via dalla mia proprietà, dannato Neeson!"

A mancare è però un personaggio mitico come il mitico orsetto Ted, o scene cult come quelle del precedente film macfarsesco. Non mancano invece le battute esilaranti e una piacevolezza di fondo in grado di farsi apprezzare anche da chi, come me o come il protagonista della pellicola, in mezzo alla polvere, alle sparatorie e alle scazzottate è a suo agio come un pesce fuor d’acqua. E allora abbasso il western e viva Seth MacFarlane!
(voto 6,5/10)

mercoledì 2 aprile 2014

I FILM CON CUI SONO CRESCIUTO





Tempo di Top 10, qui su Pensieri Cannibali.
Aaancora?
Sì, aaancora. Questa settimana prosegue la “Serie della crescita”. Dopo i dischi e i programmi tv, oggi tocca ai Film con cui sono cresciuto. Ecco la decina di pellicole che in qualche modo hanno accompagnato la mia infanzia/adolescenza. Tadan.

L’invito a partecipare su blog e social network con le vostre personali liste dei “Film con cui sono cresciuto” è sempre valido!

10. Piccola peste
Al di là del sempre mitico Kevin di Mamma, ho perso l’aereo, l’altro bimbominkia più spettacolare mai visto nella storia della tv, o almeno nella storia della mia infanzia, è Junior, il teppistello di Piccola peste. Da bambino volevo essere come lui. Papillon a parte.


9. Superfantozzi
Tra le pellicole italiane, per cui fin da piccolo non ho mai provato un particolare amore, i film di Fantozzi sono forse quelli che più hanno accompagnato la mia infanzia. Di certo quelli che più mi hanno fatto ridere. Non sarà il miglior episodio della serie (i primi due in particolare sono imbattibili), però quello che riguardavo sempre con maggiore piacere era Superfantozzi. Oserei dire che ho imparato di più di Storia con questa pellicola, che non con tutte le maestre e i professori che ho avuto negli anni di scuola. Cosa che la dice lunga sul mio livello culturale, e soprattutto sul livello culturale dei miei insegnanti.

"Quello lì sopra sarebbe Dio?"
"Ma no, Ugo. E' solo Junior del film Piccola peste."

8. Basic Instinct
In tenera età, Basic Instinct mi ha regalato una visione alquanto singolare del sesso: al termine del rapporto, la donna doveva uccidere il partner con un punteruolo da ghiaccio. Più in là con gli anni avrei capito che non sempre le cose vanno così. A volte vanno persino peggio.


7. La storia infinita
Il nulla che avanza.
Una storia infinita con cui dobbiamo confrontarci ancora adesso, ogni giorno.

"Evvai, qui sopra si vola più sicuri che con Ryanair!"

6. Hook – Capitan Uncino
Persino più di E.T. – L’extra-terrestre e di Jurassic Park, il film di Steven Spielberg cui il mio io fanciulletto è più legato in assoluto è Hook – Capitan Uncino. Sarà perché già allora sapevo che nel personaggio dell’eterno Peter Pan mi ci sarei sempre ritrovato, anche anni dopo.
E poi c’era Rufio, Ru-fi-ooo. Bangarang!



5. Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Per chi come me è cresciuto a metà degli anni ’90, gli scrittori Cannibali sono stati un punto di riferimento fondamentale. Per chi come me come nickname s’è scelto Cannibal Kid, ancora di più. Tra i vari Niccolò Ammaniti, Giuseppe Culicchia, Aldo Nove e Isabella Santacroce, il più celebre della gang, quello subito entrato nel mainstream, era Enrico Brizzi. Sebbene io abbia adorato soprattutto il suo successivo e molto pulp Bastogne, il suo romanzo più celebre è e resterà sempre il suo debutto Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Un libro molto tardo adolescenziale, come direbbe lo stesso autore, che bene o male ha segnato profondamente il mio stile di scrittura. Non sarà una pietra miliare della letteratura mondiale, però gli resto sempre affezionato, così come alla trasposizione cinematografica con un giovane Stefano Accorsi era-Maxibon e una già cagnissima Violante Placido. Tutt’altro che un capolavoro, però è un film cui continuo a voler bene.
E poi, insomma, sempre meglio essere cresciuti con Jack Frusciante che con 3msc di Moccia come è toccato alle povere generazioni successive…


4. Il silenzio degli innocenti
Ho cominciato a guardare thriller-horror paurosi decisamente troppo presto, che hanno finito per traumatizzarmi per sempre. Tutta colpa, o forse dovrei dire tutto merito, dei miei genitori e soprattutto di mia sorella. Tra i ricordi più angoscianti, oltre al Bob di Twin Peaks e ai corridoi di Shining, un posto d’onore se lo merita Il silenzio degli innocenti. Dall’inizio alla fine, due ore di angoscia pura come non l’ho mai più provata per nessun altro film. Forse ero troppo piccolo quando l’ho guardato per la prima volta, ma d’altra parte senza questa visione non sarei diventato il Cannibale che sono oggi. Anche perché la prima strizza non si scorda mai.


3. I Goonies
La più bella avventura infantil-adolescenziale di sempre. Almeno per chi è stato un bimbett-adolescente negli anni ‘80/’90.

"Aiuto! Le recensioni di Cannibal Kid
sono più pericolose di Hannibal the Cannibal!"

2. Pulp Fiction
La mia vita di spettatore cinematografico va distinta in un’epoca a.T. (avanti Tarantino) e in un’epoca d.T. (dopo Tarantino). La visione di Pulp Fiction quando avevo circa 13 o 14 anni ha rappresentato uno sparticulo spartiacque essenziale. Prima il cinema mi piaceva anche, soprattutto le pellicole fantascientifiche e quelle da bimbetti, ma dopo è diventata una passione assoluta e una mania che – purtroppo per voi – avrebbe poi portato Pensieri Cannibali a diventare un blog orientato soprattutto verso il mondo dei films.

"Ahahah, ma che ci facciamo in mezzo a questi film per bambini?"

1. Ritorno al futuro
Da bambino era il mio film preferito. È stato il mio primo film preferito e ancora oggi lo considero tra i miei top movies assoluti. Se mi capitasse una DeLorean tra le mani e dovessi viaggiare avanti nel tempo scommetto che, anche tra 50 anni, se sarò ancora vivo, resterà una delle pellicole favorite anche dal me stesso del futuro.

"Adesso vi suono un pezzo di Skrillex.
Penso che ancora non siate pronti per questa musica, ma ai vostri figli piacerà."

martedì 3 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 – N. 18 MICHAEL J. FOX



Michael J. Fox
(CANADA, USA 1961)
Genere: ritorno al lavoro
Il suo 2013: È tornato sul piccolo schermo come protagonista assoluto nella sitcom The Michael J. Fox Show, in cui ha un ruolo semi biografico in cui racconta di come convive in maniera ironica con il Parkinson.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Nathan Fillion, Scott Wolf, Josh Hutcherson, Eric Stoltz, Matthew Broderick
È in classifica: per come riesce ad affrontare la malattia senza troppi pietismi e buonismi.
Il suo discorso di ringraziamento: Grazie Cannibal per non avermi trattato come un handicappato. Cioè come te, uahahah!

Dicono di lui su
cinguettator

Christopher Lloyd @docbrown
E a me una mia sitcom quando me la danno? Sono andato nel futuro e ho visto che al massimo mi fan fare L'isola dei famosi... #GrandeGiove


mercoledì 5 dicembre 2012

Ritorno al cinema

"Ford, già non sei capace a guidare un'auto col volante,
figuriamoci una telecomandata..."
Ritorno al futuro e ritorno al cannibale. Quello vero. La scorsa settimana sono stato posseduto da uno spirito demoniaco che mi ha trasformato in un rammollito accanito fordiano. Dopo un esorcismo in cui mi si è girata pure la testa stile Linda Blair effettuato dal Papa in persona, il maligno è finalmente uscito dal mio corpo. Giusto in tempo per celebrare una settimana all’insegna del cinema cannibale.
HALLELUJAH, HALLELUJAH, HALLELUJAH, HALLEEELUJAH!
Ora sono tornato, più forte e cattivo di prima e quindi grido: buuuu Ford, brutto cattivone, e buuuu WhiteRussian!
Sarò mica stato troppo estremo e volgare?
Qualcosa però durante l’esorcismo deve essere andato storto. Sarà che il Papa si è distratto tra un tweet e l’altro, ma nel frattempo lo spirito cannibale è entrato dentro il corpo di Ford…

"Ehi tu, Fordo. Levale le mani di dosso!"
Ritorno al futuro di Robert Zemeckis
Il consiglio di Cannibal: il cannibale è tornato
Di solito non mi va di segnalare riuscite, riedizioni o altre cazzate commerciali varie. In questo caso, l’eccezione è però d’obbligo. Il capolavoro e supercult cannibale per eccellenza Ritorno al futuro ritorna nei cinema per un solo giorno. Se vi capita l’occasione, per un paio d’ore potete tornare indietro con la DeLorean e gustarvi il mitico film come se fosse ancora il 1985.
Ford, tu non hai bisogno della DeLorean. Tu, tra wrestling, musica dei Kiss e bandane sulla fronte, tutti i giorni sei convinto che sia ancora il 1985 ahahah!
Il consiglio di Ford: finalmente è tornato il Cannibale!
Ritorno al futuro, supercult di una e più generazioni, è uno di quei film magici in grado di unire anche elementi così diversi come il vecchio Ford ed il giovane Cannibale. Dunque, nonostante il Kid viva lungo la Frontiera dell'avanguardia ed il sottoscritto passi il tempo a prendere polvere nella preistoria addobbato come uno dei Kiss, la lunghezza d'onda è la stessa.
Bottigliate se non l'avete mai visto, e correte subito a rimediare!

"Oh mio Dio! Quel coso nudo, peloso e russante è l'abominevole Ford?"
Moonrise Kingdom - Una fuga d’amore di Wes Anderson
Il consiglio di Cannibal: in fuga da Ford troverete il grande cinema
Oltre alla riuscita di Ritorno al futuro, questa settimana troviamo due uscite tutte nuove super radical-chic, super indie e pure queste super cannibali, oltre che due delle migliori pellicole dell’intera annata: Moonrise Kingdom e Ruby Sparks.
Moonrise Kingdom l’ho già visto, adorato e recensito qui.
Per me è l’apice e l’apoteosi totale del cinema del buon Wes Anderson. Un film talmente delizioso da poter convincere persino i suoi detrattori. E in grado di piacere persino ai tipi pane e merda salame come il mio nuovamente nemico Mr. James 4D.
Il consiglio di Ford: io e Cannibal fuggiremo insieme senza dire a nessuno la nostra destinazione!
Questo film ha avuto un destino curioso: nel corso della visione, pur riconoscendo la grande inventiva di Wes Anderson ed il suo stile, sono stato percorso da brividi che parevano portare alle bottigliate, ma nel corso della stesura del post - prossimamente da queste parti - l'apparizione della Vergine Kid è riuscita a riportarmi sulla retta via, permettendomi di riconoscerne la grandezza. Pare uno scherzo, ma dico sul serio: questo è un film fantastico. In tutti i sensi.

"No, non guardare: c'è ancora Ford tutto ignudo..."
"Ma tanto c'è ben poco da vedere ahahah!"
Ruby Sparks di Jonathan Dayton, Valerie Faris
Il consiglio di Cannibal: Ford, questa volta non mi ruby più l’anima!
Ed ecco la seconda uscita super indie della settimana, Ruby Sparks. Film splendido e assolutamente consigliato, per me è anche un gradino sopra l’esordio Little Miss Sunshine dei due registi Dayton e Faris. Registi che ricordo aver firmato pure perle di videoclip come “1979” e “Tonight, Tonight” degli Smashing Pumpkins. Questo film è radical-chic all’ennesima potenza: il protagonista è uno scrittore radical-chic, l’evoluzione della storia procede poi in direzione stile Charlie Kaufman/Spike Jonze/Michel Gondry, ovvero la sacra triade del radical-chic che si rispetti, e ha una colonna sonora che vanta pezzi francesi e persino di lirica italiana, e per gli americani non c’è niente di più radical-chic di ciò.
Se non fosse stato firmato da Dayton e Faris, autori del suo amato cult movie, questo film Little Miss Ford l’avrebbe odiato con tutto se stesso, e invece gli è piaciuto. Segno che pure lui in fondo in fondo è un radical-chic, altroché wrestler tamarro da strapazzo, più di me, del protagonista del film Paul Dano e pure del suo amico Saviano.
Recensione cannibale a breve.
Il consiglio di Ford: Cannibale, plasmami a tua immagine e somiglianza - ma non esagerare -!
Secondo film consigliatissimo della settimana - con recensione a breve -: gli autori del meraviglioso Little Miss Sunshine si confermano grandissimi grazie ad una ideale prosecuzione del percorso iniziato con Eternal sunshine of the spotless mind. Un film leggero, recitato e scritto benissimo - dalla protagonista Zoe Kazan, coetanea del Cannibale, e nipote di Elia, mio coetaneo – che descrive alla grande l'Amore ed il concetto di Passione. Per le donne e per la scrittura. E come tutti ormai sapete, non c'è nessuno che può rappresentare al meglio queste due cose come il mio ex avversario Easton Ellis Kid.

"Brrr, forse avrei dovuto comprare la giacca da quel venditore ambulante,
anziché farlo fuori a mani nude..."
The Grey di Joe Carnahan
Il consiglio di Cannibal: la vedo grigia
Un film con Liam Neeson protagonista assoluto?
Se solo prova ad avvicinarsi a me, lo stronco con una bella rece massacro come si deve!
In una settimana in cui escono i sopra citati film cannibali, ‘sta neesonata mi pare arrivi per bilanciare un po’ la situazione.
In Alaska insieme al mio odiato Liam Neeson ci spedisco allora l’altrettanto mio odiato Mr. Ford, ça va sans dire.
(non so il francese, però quanto fa radical-chic mettere lì una bella frasetta pronta in francese?)
Il consiglio di Ford: Neeson? No, grazie. Meglio il Cucciolo eroico!
Considerate le recenti prove action dell'ex attore Liam Neeson - un po’ più giovane del vecchio Ford -, questo The grey non promette nulla di buono, anche se probabilmente, essendo presente nel mio hard disk, presto verrà visionato e recensito da queste parti. Ovviamente il tutto per sollevare da un incarico troppo terra terra il mio nuovo alleato e faro nella scoperta della modernità Palahniuk Kid.

"Bleah! E' vero che mi piacciono gli uomini maturi,
ma tu Ford sei davvero troooppo vecchio!"
Scusa se mi piace tuo padre di Julian Farino
Il consiglio di Cannibal: scusa se non mi piace Ford
Si fa tanto parlare di MILF, questa volta è invece protagonista un DILF (Daddy I’d Like to F--k). Di sicuro questa si rivelerà una commediola di livello medio-basso o magari persino basso-pessimo, però considerato il cast supertelefilmico, temo che difficilmente resisterò alla tentazione peccaminosa di gettargli un’occhiata: ci sono infatti Hugh “Dr. House” Laurie, Leighton “Blair Waldorf” Meester e pure Adam “Seth Cohen” Brody. Scusate, ma la rischiosissima visione mi sa che purtroppo scatterà.
Considerando come sia una di quelle pellicole che Ford di certo odierà, lui che è pure anti-House, la visione gliela infliggerei tutta. E senza chiedere scusa.
Il consiglio di Ford: lo ammetto, mi piace Pensieri cannibali.
Nonostante la presenza del dal sottoscritto tanto detestato Hugh "Dr. House" Laurie, considerato che il cast di questa roba pare uscito dai desideri più reconditi del mio rivelatorio ex antagonista, direi che è giunto il momento per me di sdoganare anche uno dei personaggi che ho meno gradito del piccolo schermo per recuperare il tempo perduto e dare anche a lui uno spazio che, se lo dice il Cucciolo, merita. O no?

"Questa settimana Ford è stato gentile nei suoi commenti,
dite che avremmo dovuto invitarlo a cena?"
"Naaaaaaaaah!"
Troppo amici di Olivier Nakache, Eric Toledano
Il consiglio di Cannibal: io e ford, troppo nemici
Questo non è il nuovo film dei due registi di Quasi amici. Questo è il vecchio film dei due registi di Quasi amici. Quei volponi dei distributori italiani hanno deciso di rispolverarlo fuori in prossimità del periodo festivo per guadagnare qualche bel soldino con cui potersi comprare i regali di Natale, nonostante in Francia fosse uscito già nel 2009. Considerando che Quasi amici ha messo d’accordo pure i quasi nemici (ma togliamo pure il quasi) Ford e Cannibal, pure questo una visione ritardataria comunque potrebbe meritarsela.
Il consiglio di Ford: io e Cannibale, ormai amici.
La distribuzione italiana giunge a livelli più bassi anche del Cinema made in Terra dei cachi, sfruttando il successo di una delle pellicole più amate della stagione in via di conclusione per recuperare il film precedente dei suoi autori. Comunque, se Quasi amici è riuscito a mettere d'accordo anche gli allora nemici Ford e Cannibal, direi che questo Troppo amici potrebbe sancire l'inizio di questo nuovo, incredibile, portentoso sodalizio.

"Ford è diventato un fan di Cannibal???
Ma cosa diavolo sta succedendo in questo pazzo mondo malato?"
Grandi speranze di Mike Newell
Il consiglio di Cannibal: piccole speranze
Non ho letto il romanzo di Charles Dickens, non ho visto la recente versione tv, potrei guardare questa nuova versione cinematografiche del classico Grandi speranze?
Sperateci pure…
La mia più grande speranza per quanto riguarda il mondo bloggaro rimane invece quella che Ford possa ripetere un’altra grande recensione come quella di Un sapore di ruggine e ossa. Considerando i suoi ultimi discutibili post, e considerando che la fine del mondo si sta rapidamente avvicinando, possiamo però anche abbandonare ogni speranza o noi che entriamo nel suo blog WhiteRussian.
Il consiglio di Ford: grandi, grandi speranze (ora che ho ricevuto l'illuminazione della Chiesa Cannibale).
Mike Newell è uno dei registi più discontinui del panorama mondiale, capace di passare da cose decisamente importanti come Donnie Brasco ad altre assolutamente discutibili come Mona Lisa Smile. Dickens potrebbe essere una piccola garanzia per una visione almeno discreta, ma non è detto che questo possa accadere: quello che invece è certo è che, da qui a Nachele, su WhiteRussian assisterete ad un vero e proprio tripudio di recensioni che potrebbero finalmente andare incontro ai gusti della mia nuova e supergiovane guida spirituale. Non ci credete? Attendete qualche giorno, e vedrete che Moonrise kingdom, Ruby Sparks e non solo mi daranno ragione!

"Ford, prendo in prestito la tua bici. Poi te la riporto... sì, sì!"
La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour
Il consiglio di Cannibal: finalmente han ritirato la patente a Ford e gli han dato una bici?
In una settimana troppo cannibale per essere vera, ecco che per non far mancare niente neppure al mio avversario arriva la solita fordianata di cinema impegnato. Una pellicola che merita attenzione perché è il primo film girato da una regista donna in Arabia Saudita, ma la sua qualità cinematografica è tutta da verificare.
Un po’ come WhiteRussian: solo perché è il primo blog cinematografico completamente firmato da una persona che non ne capisce nulla di cinema, non significa che sia effettivamente interessante uahaha!
Il consiglio di Ford: I wanna ride my bicycle, I wanna ride my bike!
Questo film andrebbe visto soltanto per la sua importanza sociale rispetto alla condizione della donna in alcuni paesi del mondo, a prescindere dalle sue qualità artistiche o dal risultato: dunque, se dovessi riuscire a recuperarlo in qualche modo, mi dedicherò ben volentieri ad una visione, e per la fine dell'anno - e non del mondo, mi auguro - cercherò di fare un fioretto: da Lodi prenderò la mia brava bicicletta e viaggerò fino a Casale Monferrato per raggiungere il guru Cannibale ed andare con lui a ballare in una di quelle discoteche per giovani in cui non sono mai entrato.

"L'arredamento? Lo ammetto, l'ho copiato da casa Ford..."
Diana Vreeland: L'imperatrice della moda di Lisa Immordino Vreeland
Il consiglio di Cannibal: Ford, l’imperatore del cattivo gusto
Incentrato su una nota giornalista di moda che però io ammetto di non conoscere (quindi non so se sia effettivamente così nota), mi sembra un documentario di cui si può anche fare a meno, a meno di essere suoi fan. Considerando che il concetto di moda di Ford è indossare un tanga interchiappale e una maschera da Uomo Tigre, dubito che pure lui sarà interessato da questa uscita…
Il consiglio di Ford: Cannibale, l'imperatore della blogosfera!
Onestamente devo ammettere che, da appassionato di wrestling e residuato degli anni ottanta - mescolato al retaggio dei tamarri repubblicani e redneck del Texas - di moda io non capisco una bella fava di niente.
Sicuramente ne sa di più il mio un tempo rivale Cannibale, che però penso sarà impegnato a visionare pellicole decisamente più interessanti di questa in una settimana che pare progettata apposta per lui.

"Sento una voce! Mike, sei tu? Dici che devo abbandonare la recitazione
per sempre e tornare a girare le lettere?"
Vorrei vederti ballare di Nicola Deorsola
Il consiglio di Cannibal: Ford, non vorrei vederti ballare nemmeno se mi pagano
In una settimana ricca di uscite, non poteva mica mancare la pattuglia italiana, vero?
Certo che poteva, però invece ce la dobbiamo sorbire.
Cominciamo nella maniera peggiore possibile, con un film ridicolo fin dal trailer e che nel cast vanta pure quell’attricione di Paola Barale. Una che il suo meglio l’ha dato quando girava le caselle alla Ruota della fortuna. Io invece, girando la ruota della sfiga, ho beccato il “Perdi tutto” e m’è capitato Ford come blogger-rivale.
Il consiglio di Ford: io vorrei vedere ballare il Cannibale, ma non vorrei vedere questo film.
Da buon residuato di un'epoca lontana in cui gli uomini stavano in fondo alla sala appoggiati alla parete e sceglievano le donne che nel frattempo ballavano di fronte a loro, la mia grazia in pista è pari a quella di un Barbalbero: al contrario, il mio ex nemico ed ora sensei del dancefloor è un moderno Tony Manero, un felino delle nottate più selvagge di Ibiza, Mykonos, Londra e chi più ne ha, più ne metta.
Dunque mi rimetto a lui per imparare almeno qualche passo per non fare una figura troppo magra.

Pandemia di Lucio Fiorentino
Il consiglio di Cannibal: Ford, sei un disaster man!
In Italia si fanno un sacco di film disastrosi, ma di disaster movies non è che se ne vedano tanti.
A giudicare dal trailer di Pandemia, un motivo ci sarà…
Il consiglio di Ford: Cannibale, salvaci tu, con la sola imposizione delle mani!
C'è bisogno che parli anche di questo film? Davvero?

"Sono morti tutti, ma almeno c'è rimasto il WhiteRussian da bere..."
"Che culo!"

"Ford, la condanniamo alla pena massima:
gli arresti domiciliari con la Santanchè e Cannibal."
Dimmi che destino avrò di Peter Marcias
Il consiglio di Cannibal: dimmi che Ford non ci sarà più nel mio destino
Pellicola italo-romena che si preannuncia la solita storia di integrazione buonista (o forse no?), chi l’ha visto al Torino Film Festival magari saprà dirvi se merita di entrare nel vostro destino oppure no.
Quello che più mi interessa sapere, personalmente, è invece io che destino avrò: sarò costretto ad avere come blogger rivale Ford ancora a lungo?
Il consiglio di Ford: il mio destino è cambiato. Ora sono un Cannibal-addicted!
Questa trascurabile produzione italo-rumena che non promette proprio nulla di buono non va presa neppure in considerazione: pensate, invece, di fare una corsa tra le pagine del blog più importante della
rete, quello dell'incommensurabile, incontenibile, incontentabile e chi più ne ha, più ne metta, Cannibal Kid, www.pensiericannibali.blogspot.it!

"Ma si può fare un blog intitolato Pensieri Cannibali?"
Si può fare l’amore vestiti? di Donato Ursitti
Il consiglio di Cannibal: si può intitolare un film in questo modo?
Magari questo è il film rivelazione dell’anno, una figata totale, però già solo con un titolo del genere le aspettative non possono che essere delle più atroci.
Ma come ca**o si fa a dare un titolo del genere?
Stando al trailer, nel caso aveste dubbi, questo di certo non sarà il film rivelazione dell’anno. Magari il film ciofeca dell’anno.
Un bel titolo per un film invece sarebbe: “Ma ci si può vestire come Ford?”.
Il consiglio di Ford: Cannibal, ma come mi vesto!?
Ultimo - grazie al Cucciolo eroico - film trascurabile della settimana, che già dal titolo non promette nulla di buono. Per fortuna abbiamo a guidarci la luce di un nuovo idolo, che saprà indirizzarci ai film che davvero meritano di essere visti, recensiti, amati, e anche rivisti.
Parlo di Cannibal Kid?
Forse.
A voi scoprirlo, la prossima settimana!

giovedì 30 giugno 2011

IL FAVOLOSO MONDO DI CANNIBAL KID

Un gruppo di bambini osserva Mr. James Ford.
Purtroppo non è sopravvissuto alla dura battaglia con Cannibal Kid...
Ciao bambine e bambini, benvenuti nel favoloso, fantastico, incantato mondo di Cannibal Kid. Venite a farvi un giro in a world of pure imagination tra macchine del tempo strafighe, conigli parlanti strafatti, viaggi spaziali sotto acidi, nerd che vengono nominati “L’eletto”, alieni che vogliono telefonare a casa senza aver prima attivato la tariffa You & Mars di Vodafone…
Benvenuti in un mondo dove tutto è possibile, persino che gentaccia come Mr. James Ford abbia il diritto di parola. Perché fino a che sarete qui, non ci sono limiti e state tranquilli perché con me sarete al sicuro, lontani dalla cura Ludovico fatta dai noiosi e inguardabili film che Ford cercherà di costringervi a vedere, come quelli della sua lista di ieri.
E ora divertitevi con le mie visioni, oppure schifatele. Allacciatevi le cinture, oppure no: insomma, fate quello che volete. Nel mondo cannibale non c’è nessuno come il mio rivale che cercherà di dirvi quali sono i film più importanti, i Capolavori imprescindibili da sfoggiare per sembrare più colti e preparati in Storia del Cinema. Qui ci sono solo i miei film fantastici/fantascientifici preferiti.
Godeteveli. Oppure no.
Insomma, fate quel ca**o che vi pare!
Cannibal Kid

Una lista cannibale senza Donnie Darko? Vabbé la fantascienza, però non scherziamo!
"Proiettano ancora i lunghissimi film di Ford? Allora ci facciamo
un pisolino, in attesa di quelli molto più esaltanti di Cannibal Kid"
1. Donnie Darko (2001) di Richard Kelly
Cannibal Kid Incanto. Sogno ad occhi aperti. Il mio immaginario di piccolo kid cresciuto negli anni ’80 fatto di viaggi nel tempo con la DeLorean e di pellicole spielberghiane rielaborato attraverso un incubo lynchiano, con un tocco fumettistico e un sano umorismo che va a prendere di mira persino i Puffi! Il tutto condito da una colonna sonora da favola tra Echo & the Bunnymen, Tears for Fears, The Church, Duran Duran e Joy Division.
Richard Kelly all’esordio è riuscito a fondere tutto questo in una pellicola fatta più di idee che di soldi, costruendo il cult cannibale per eccellenza. Adoro ogni fotogramma di questo film dal primo all’ultimo istante.
E sapendo già le bestemmie che sputerà fuori Ford contro questo film, dimenticando che ha influenzato pesantemente molte pellicole e serie tv dell’ultimo decennio (Lost e Misfits in primis) e che io ignorerò bendandomi gli occhi, gli dico solo: a morte Nonno Morte!
Mr. James Ford JF Questo era un film più che telefonato, per le tue liste. La sua assenza sarebbe stata davvero fantascienza, un pò come se dalle mie parti non facesse capolino Clint, quindi non mi ha neppure troppo irritato vedere questo nome in cima alla tua lista.
Tutto sommato, ho sempre considerato Donnie Darko discreto, un filmetto ben costruito ma, soprattutto e prima di ogni altra cosa, clamorosamente e genialmente proposto al pubblico, quello sì plagiato da una cura Ludovico fatta di classifiche mai sentite prima, pareri entusiastici e chi più ne ha, più ne metta.
Ma è giusto che il buon coniglio mannaro Donnie resti al suo posto, che è quello dei film per adolescenti in fase di ribellione che credono di essere tanto fighi e alternativi. Un pò come Cannibale. Da qui a considerarlo un Capolavoro, passano davvero le bestemmie grosse.
CK C’è chi crede di essere figo e alternativo, e chi invidia chi crede di essere figo e alternativo. Chi è messo peggio?
Comunque vedo che sul film hai ben poco da dire, visto che è stupendo, e ti limiti a parlare delle strategie promozionali. Ma se tra l’uscita americana nel 2001 a quella italiana nel 2004 è diventato un cult non è per un marketing mediatico pagato miliardi stile Avatar, ma è solo perché anche in questo caso Donnie è stato un precursore, essendo stato il primo fenomeno cinematografico lanciato grazie al passaparola spontaneo del pubblico su Internet. Donnie è troppo avanti, tu Ford sei troppo indietro.
JF Sul film ho detto tutto quello che dovevo dire. E' un giocattolino carino, ma inizia e finisce lì dove lo si trova. Quanto poi alla sua presunta importanza storica, me ne lavo bellamente le mani: anche Blair Witch Project è stato il precursore di un fenomeno, ma è un film di merda e tale resta. Così Donnie: un filmetto discreto che resta un vago ricordo.
CK La differenza fondamentale è che se Blair Witch Project ha generato solo robaccia, Donnie è stata un’influenza importante per gli sceneggiatori di serie che anche tu ami…
JF Amo le serie di cui parli, ma certo non Donnie, che resta solo un buon passatempo.


"Pronto, McFord? C'è nessuno in casa?"
2. Ritorno al futuro (1985) di Robert Zemeckis
CK Il cult supremo della mia infanzia/prima adolescenza. Marty McFly idolo assoluto nonché modello esistenziale. Una serie di frasi entrate nel mio linguaggio comune (sebbene magari non capiti proprio tutti i giorni di pronunciarle) come: “Hey tu Ford, levale le mani di dosso!” e “Ford? Dove stiamo andando non c’è bisogno di Ford…”
Al contrario dei noiosissimi film di Ford che guardi una volta nella vita e poi mai più, visioni come Ritorno al futuro sono estremamenti divertenti, da ripetere più e più volte.
Senza questo film insomma avrei tutt’altro immaginario e probabilmente sarei una persona differente. Magari migliore, dirà qualcuno, ma comunque tant’è: Ritorno al futuro è una parte importante di me.
Sono sicuro che un film come questo sia una parte importante anche di Ford, però come al solito ha voluto fare l’uomo che viaggia indietro nel tempo e lì ci rimane, preferendo pellicole magari più importanti per la storia del cinema di fantascienza (cosa poi ancora da vedere), ma sicuramente molto meno personali. Proprio lui che dice di fare scelte di cuore. Ma io ormai sono sempre più convinto che le faccia con un’altra parte, meno nobile, del corpo…
JF Puoi tranquillamente dire col culo, timorato Cannibaletto. Ad ogni modo questa è una tua scelta che personalmente approvo al cento per cento, anche perchè al contrario del tenebroso Donnie, Marty è davvero un idolo ed ha contribuito a forgiare intere generazioni di spettatori. Detto questo, ti giustifico subito la mia scelta di cuore in proposito: vidi Ritorno al futuro la prima volta quando ero troppo piccolo per godermelo davvero, e mi parve estremamente noioso, così rifiutai di rivederlo per più di dieci anni, dunque non ho potuto goderne nel periodo dell'adolescenza come hai fatto tu, cosa che, se fosse accaduta, certamente avrebbe portato - e senza nessun viaggio nel tempo - il buon McFly anche nella mia lista.
CK Il fatto che tu abbia trovato noioso Ritorno al futuro non mi stupisce, visto quali sono i film che in genere ti divertono (Nosferatu, Solaris, Valhalla Rising…). Certo che hai proprio sempre avuto una concezione distorta di noia e divertimento te, neh?
Mi sa comunque che anche Donnie Darko l’hai visto quando eri troppo piccolo e mentalmente limitato per godertelo davvero. Ma un giorno, forse, lo capirai persino tu…
JF Evidentemente ti è sfuggito il fatto che io abbia scritto di averlo trovato noioso la prima volta che lo vidi, ovvero quando dei viaggi nel tempo e quant'altro non mi fregava una bella fava, ma volevo soltanto esplosioni, buoni e cattivi. Sei mai stato bambino, Cannibale? O ti hanno segregato in una stanza fino a farti diventare così?
CK A qualunque età, bisogna avere comunque qualcosa che non va per trovarlo noioso. A me è piaciuto sempre, anche da bambino. Vuol dire che già allora ero troppo più avanti di te ahahaha!


"I film di Cannibal sono di una bellezza sconvolgente!"
3. 2001: Odissea nello spazio (1968)/Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick
Un latte + alla facciazza del white russian fordiano!
CK Una doppietta incredibile. Stanley Kubrick con 2001 ha realizzato un film perfetto, in cui ogni singola inquadratura non sarebbe potuta essere girata in una maniera migliore, e allo stesso tempo è riuscito a rendere in maniera forse un po’ criptica, ma altrettanto incisiva, tutta l’intera storia dell’umanità. E l’osso lanciato per aria dallo scimmione si è trasformato non solo nell’astronave dell’Odissea, ma anche nell’Alex il Drugo del successivo Arancia Meccanica, altro film in cui c’è da inchinarsi a ogni scena.
In questa pellicola fortemente cannibale tra l’altro c’è tutto quello che c’è da sapere sulla violenza e la cosa potrebbe tornarmi utile contro quel coso, come si chiama? Ah già, Mr. Ford.
JF Con Kubrick religioso silenzio, tutti d'accordo.
Anzi, sono così d'accordo che non mi spreco neppure a schiantare il cranio del Cannibale a colpi d'osso.


Brad Pitt: "Oh, li hai guardati anche tu i film di Ford, ieri?"
Bruce Willis: "Eh, non vedi che mi devo ancora riprendere?"
4. L’esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam
CK Sono un po’ fissato con i viaggi nel tempo, si è visto? E così dopo Donnie e Marty, ma anche gli spostamenti temporali di Stanley, ecco Bruce Willis alla interpretazione per me migliore di tutta la sua carriera, accompagnato da un Brad Pitt schizzato e pure lui in formissima.
Terry Gilliam mette in scena qui dentro tutto il suo armamentario onirico e visionario, dando vita a una storia apocalittica che si dipana tra virus, animali and, of course, viaggi nel tempo. Una pellicola complessa, ricca di significati anche etici e politici, ma soprattutto dotata di un fascino e un mistero che per me ha pochi pari.
E con il mio esercito di 12 scimmie gli facciamo un culo così, al debole e stanco Ford Army!
Attack!
JF Io, che ho amato Gilliam nei Monty Phyton e letteralmente adorato Le avventure del Barone di Munchausen e Brazil, ho sempre visto in questa pur discreta pellicola un passo indietro di questo grande Autore. Il fascino c'è tutto, eppure manca quel qualcosa in grado di conquistare me ed il mio immaginario al pari dei suoi lavori precedenti.
E il nome giusto è uno solo: il cuore.
Lo stesso che strapperò a morsi a tutte le scimmiette cannibali, che al massimo spedirò a Bangkok a spacciare droga per le strade.


Svegliati Neo: i film di Ford sono finiti...
5. Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski
CK La prima volta che ho visto Matrix sono riuscito a esclamare solo: “Woooooow!”. Matrix è un’esperienza fighissima, è il cinema 2.0, è il punto di passaggio tra un modo di fare cinema di fantascienza/action e la nuova scuola, è il film che forse meglio di ogni altro parla di Internet, della connessione tra reale e virtuale e del mondo di oggi. Una pellicola simbolo della mia generazione e Ford da bravo uomo d’altri tempi questo lo ignora, preferendo vivere appropriandosi dei miti delle generazioni altrui.
Comunque Ford, conosco il kung fu. E se vuoi te lo dimostro!
JF L'unico kung fu che puoi conoscere è quello delle pippe mentali di Neo, dunque mi divertirò facendoti la bua con tanti, ma proprio tanti bei cazzotti fatti in casa.
Ricordo che lo vidi al Cinema, e quando uscii esclamai solo: "Embè?"
Pillola azzurra, fine della storia: domani torni ai noiosi film fordiani.
Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie cannibali.
Certo, le idee ci sono, ma tutto pare perdersi al servizio degli effettoni speciali - altro che Terminator 2! - più che invasivi, per non parlare del ridicolo decadimento dell'inutilmente romantica e strappalacrime storia della parte finale. Tra la pillola blu e quella rossa continuo a preferire un robusto whisky.
CK Il bullet time non è un effettone speciale usato a caso, perché oltre ad essere una genialata spettacolare è assolutamente funzionale alla storia per spiegare le capacità dei personaggi. Ma il tuo problema è che sei troppo lento, ti muovi in slow-motion, su certe cose non ci arrivi subito e sono sicuro che anche questo film, così come Ritorno al futuro, un giorno ti sarà chiaro. Anche se con i tuoi tempi mi sa che ci vorranno almeno 20 anni…
JF Mi sarà chiaro che il bullet time è una roba per ingannare i finti tamarri nerd come te, che non per niente hai trovato superfico anche Tokyo Drift. Ecco, diciamolo: Matrix è il Tokyo Drift della fantascienza.
CK Certo che a un conservatore come te i film rivoluzionari devono davvero dare un gran fastidio! Se proprio vogliamo fare un paragone, io direi che Matrix è stato il Napster della fantascienza e tu invece sei le major discografiche che, rifiutandosi di comprendere il cambiamento epocale in corso, se lo sono meritatamente preso in quel posto.
JF Sei tu che vivi in un mondo illusorio e parallelo, anche perchè sono "contro" almeno quanto te, solo che nella tua limitata visione del Cinema e del mondo non te ne rendi ancora conto. Ma qualche speranza, suvvia, la intravedo! Aahahahahahah!


Tutti in piazza a festeggiare un altro trionfo cannibale
6. Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow
CK Nella mia classifica può capitare anche una cosa fantascientifica come questa: la presenza di un film sceneggiato dal me tanto odiato James Cameron e con protagonista un attore che in genere non reggo, Ralph Fiennes. Questa è la più chiara dimostrazione di come nel mondo cannibale tutto possa succedere (al contrario della limitata visione fordiana) e di come chiunque nella vita possa riuscire a fare almeno una cosa buona, in mezzo a tante porcherie. Quindi forse c’è una possibilità anche per te, Ford uahahaah.
Strange Days è un film davvero strano, un viaggio nella notte, nella fine del millennio, tra omicidi misteriosi, realtà virtuale, faide gangsta tra rapper che ricordano quelle di 2pac e Notorious B.I.G. (così come le sfide tra me e Ford), Juliette Lewis che canta in maniera strepitosa PJ Harvey… insomma, uno spettacolo totale di film condito da una colonna sonora fenomenale e da una punta di romanticismo. Anche se preferisco attribuire gran parte dei meriti alla regia di Kathryn Bigelow, stento comunque davvero a credere che Cameron possa aver concepito qualcosa di così grandioso. Davvero strange!
JF Questo è un film che, ai tempi della mia adolescenza, ho adorato smisuratamente, almeno quanto la Juliette Lewis più sexy mai passata sullo schermo.
Grande regia, incredibile colonna sonora, tecnica clamorosa.
Eppure, con il tempo ed il passare delle visioni, ho ridimensionato la portata di questo lavoro notevole eppure come imprigionato negli anni della sua realizzazione.
Un pò come un disco dei Nirvana. Ahahahahahahahah!
CK Ennesima dimostrazione di come da adolescente negli anni ’90 dovevi essere uno giusto e probabilmente allora saremmo andati parecchio d’accordo. Poi non so cosa ti sia successo, ma hai rinnegato completamente e inspiegabilmente questo periodo. E ti sei dato ai film muti espressionisti, per non parlare dei superatissimi action movies anni ’80, quelli sì davvero invecchiati male e imprigionati nel loro tempo.
JF E' successo che sono cresciuto, e quindi non mi sono più fatto i pipponi che mi schiaffavo allora. Quindi se ora mi sento in vena di un bel viaggio autoriale vado giù di mattone pesante, altrimenti mi godo le mie sane e sempre goduriose scazzottate action.


Ethan Hawke: "Sai, a Ford il nostro film non ha convinto in pieno..."
Uma Thurman: "E che minchia me ne futte ammia?"
7. Gattaca (1997) di Andrew Niccol
CK Gattaca è uno degli esempi più folgoranti di come si possa realizzare un film fantascientifico giocato tutto sui sentimenti, sulla costruzione dei personaggi, su implicazioni di tipo etico e sociale, piuttosto che sugli effettoni speciali tanto amati dal mio rivale Ford. Gattaca è uno splendore per gli occhi (grazie a una fotografia magnifica), per le orecchie (da brividi le musiche di Michael Nyman), per la mente (per la questione della genetica) e per il cuore (davvero difficile non fare il tifo per l’imperfetto Ethan Hawke contro un mondo di perfettini). E poi ci sono la Dea Uma Thurman e un sorprendente Jude Law!
Ma tu Ford tranquillo: tornatene pure alle esplosioni del tuo Schwarzy…
JF Altro film troppo algido e cervellotico per un sano tamarro come il sottoscritto. Niente da dire sulla resa, che è anche buona, ma se queste sono le scelte di cuore mi sa tanto che il Cannibale ha bisogno di un bel trapianto!
CK E perché invece Solaris non è algido e cervellotico… No no!


J.F.: "Ohi, Ohi. Io sarò sempre qui."
Cannibal Elliot: "Okay, però vediamo di tenere le distanze,
brutto mostriciattolo poco extra e molto fordiano"
8. E.T. - L’Extra-Terrestre (1982) di Steven Spielberg
CK Altro cult dell’infanzia che l’età (più o meno) adulta non c’ha pensato nemmeno di cancellare via dalla memoria. Elliot che vola in bici davanti alla Luna è una di quelle immagini che rimarranno scolpite per sempre nel mio immaginario, un vertice assoluto di poesia e il momento più alto in assoluto raggiunto da Spielberg, un ottimo regista che realizzerà altri film notevoli e interessanti, ma il suo più personale e riuscito secondo me rimarrà per sempre questo.
J.F. telefono casa, ma tu con i tuoi gusti musicali e cinematografici così strambi, da quale razza di pianeta provieni, ce lo vuoi svelare finalmente?
JF Provengo dal pianeta delle bottigliate sui tuoi denti, razza di smidollato!
Eppure non posso non riconoscere la straordinaria bellezza di questo cultissimo, uno dei vertici della filmografia spielberghiana nonchè uno dei più grandi film sull'infanzia, completamente girato ad altezza bambino.
È soltanto per pochissimo che non è entrato anche nella mia lista, quindi posso dire di essere finalmente felice per una scelta finalmente azzeccata del mio antagonista solitamente sapientone ed irritante.
CK Scelta finalmente azzeccata? Ma veramente a me sembra che non hai trovato nemmeno una critica ragionevole contro uno solo dei miei inattaccabili film e ti sei limitato a biascicare qualche frase a caso… Questo era tanto per non smetterla di essere ancora una volta sapientone e irritante buaahahah!


"I film fordiani sono sempre er mejo per una bella ronfata,
così poi siamo belli carichi per i film geniali e bellissimi di Cannibal!"
9. eXistenZ (1999) di David Cronenberg
CK Ford forse dirà che i film migliori di Cronenberg sono altri e certo pure io adoro altre sue pellicole come Videodrome, La zona morta, La mosca e La promessa dell’assassino, però quello che preferisco in assoluto è questo eXistenZ. Folle fin dal titolo, allucinato, disordinato, incasinato, anarchico: insomma, il cinema come sogno/incubo per menti malate come più piace a me. Una vera goduria e se vuoi tornartene ai tuoi film del Kaiser, Ford, basta che gridi: “eXistenZ è in pausa!”
JF Anche in questo caso devo dire che non me la sento di bottigliare la scelta cannibalesca. Certo, Existenz non è il miglior Cronenberg - da Inseparabili a M. Butterfly, da History of violence a La promessa dell'assassino, i suoi Capolavori sono altri -, eppure conquista, inquieta, intriga e stuzzica al punto giusto.
Certo, a tratti pare dovere un pò troppo a Il pasto nudo, ma resta comunque una scelta godibile.
CK Effiguriamoci se non dovevi rompere le balle pretendendo sempre di sapere tu e solo tu quali sono i Capolavori con la C maiuscola ahahah…


Ford, ricorda per sempre il 30 di giugno!
"Ueh, ueh :( Sarà dura ma preferisco farmi rapare a zero che
sorbirmi un altro film consigliato da Ford! Tanto so' figa lo stesso!"
10. V per Vendetta (2006) di James McTeigue
CK Fanta-politica di altissimo livello per un’opera che inneggia alla rivoluzione e all’anarchia, valori fondanti del mondo Cannibale e che quindi non posso far altro che apprezzare e sostenere.
Una sorta di Orwell riletto in chiave maledettamente moderna, con una Natalie Portman come al solito superlativa ed estrema e un V idolo supremo contro tutti i regimi totalitari fordiani che ci vorrebbero imporre il loro pensiero unico. Ma non ci avrete mai come volete voi.
E per cosa sta la V, Ford?
V per Vittoria!
Cannibale, naturalmente.
JF Film che ho sempre apprezzato moltissimo, e che alla prima visione in sala mi esaltò come quando ero bambino, forte anche dell'ispirazione di una delle graphic novel più importanti della Storia del Fumetto scritta da quel genio totale che è Alan Moore.
Quello che non sai o che rifiuti di vedere, caro Cannibale, è che V è un personaggio estremamente fordiano, di quelli che normalmente giudicheresti con il tuo solito puntiglio spocchioso: è un bruto, mena botte a destra e a manca, tratta come una pezza da piedi la tua amata Natalie, è scorbutico e casinista. Non ti pare proprio un noiosissimo esponente di forditudine!?
CK L’unica cosa che vedo di fordiana in V è la fissazione per le maschere. Per il resto vuole il cambiamento attraverso la distruzione e la revolución. Come il punk. Come i Nirvana. Come tutto quanto vi è di più lontano da Ford il Conservatore.
F per Ford?
No per Fuck you!
uahaahhahaha
JF Ti vorrei ricordare che V è un signor bruto, e la rivoluzione cannibalesca io l'ho vista solo seduto nella piccola stanzetta protetta da una campana di vetro, mica a fare casino in giro. Quindi, fino a quando non ti vedrò in azione, non solo sarai diffidato da condottiero solitario, ma sarai passibile di sempre efficaci torture. Comunque puoi tirare un sospiro di sollievo: sarai accanto alla tua amata Natalie! Aahahahahahahahha!
CK Cosa di cui sarò più che contento!

Ci vediamo alla prossima sfida e chissà chissà su cosa sarà...

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