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lunedì 2 dicembre 2013

PORN JON




Scarlett, non lamentarti se poi mettono le foto di te nuda in rete...
Don Jon
(USA 2013)
Regia: Joseph Gordon-Levitt
Sceneggiatura: Joseph Gordon-Levitt
Cast: Joseph Gordon-Levitt, Scarlett Johansson, Tony Danza, Glenne Headley, Brie Larson, Rob Brown, Jeremy Luke, Julianne Moore, Anne Hathaway, Channing Tatum, Cuba Gooding Jr., Meagan Good
Genere: porncom
Se ti piace guarda anche: 40 giorni & 40 notti, La febbre del sabato sera, Jersey Shore

Io non sono il tipo che guarda i film. Veramente li guardavo spesso, da ragazzino. Prima di scoprire che esistesse il porno.
Jon (Joseph Gordon-Levitt) in Don Jon

Certe volte mi chiedo perché continuo a perdere tempo con i film. I film veri. Che poi cosa sono, i film “veri”? Ce ne sono pure alcuni che una qualità inferiore rispetto alle produzioni a luci rosse.
Certe volte penso che potrei chiudere Pensieri Cannibali. Oppure non chiuderlo chiuderlo, solo trasformarlo. Trasformarlo in un sito porno. Scommetto che le visite decuplicherebbero nel tempo di dire la parola “decuplicherebbero”.
Passare da così…


A così…


$ento già il profumo dei dollari.

Per compiere questo passaggio in maniera graduale e senza traumi, ho deciso allora di offrire, come ultima recensione cinematografica, quella di Don Jon. Perché Don Jon è uno di quei film che potrebbero piacere anche alla gente che di solito non guarda i film, ma solo i porno. Allo stesso tempo, è anche uno di quei film che potrebbero piacere alla gente che guarda un sacco di film. E contemporaneamente, potrebbe piacere sia a quelli che guardano sia un sacco di film che un sacco di porno. Chi l’ha detto che io faccia parte di quest’ultima categoria?

Don Jon ha per protagonista Jon, un bel ragazzo italoamericano, un latin lover, un Don Giovanni come viene ribattezzato dai suoi due amici, il terrunciello Jeremy Luke e il fratello di colore Rob Brown, ottimo protagonista di Scoprendo Forrester poi purtroppo mai esploso del tutto. A interpretare Jon troviamo invece naturalmente lui, Joseph Gordon-Levitt, che di questo film oltre a essere protagonista assoluto è pure regista e sceneggiatore. Al chè uno può pensare questo sia uno di quei pipponi autoreferenziali e invece no. Autoreferenziale non lo è, mentre di pipponi nella pellicola se ne fa parecchi. Si fa anche parecchie fighe, ma soprattutto un sacco di seghe.
Ancor prima che un rubacuori, Jon è infatti un pornomane. Non tanto un erotomane. La sua passione principale, ancor più delle donne o dello scopare, è il porno. Il porno su internet. Quello che presto potrebbe farmi guadagnare un $acco di $oldi con il mio nuovo sito spin-off Pensieri Maiali. Ma per quello non è ancora ora. Torniamo al film.
La tematica del porno, che in rete si trova facilmente, che si trova ovunque, che si troverà presto anche su Pensieri Cannibali Maiali, potrebbe farlo apparire come un The Social Network del porno. Senza raggiungere i livelli del film di David Fincher, la pellicola di Joseph Gordon-Levitt riesce comunque a essere una leggera riflessione su questo aspetto, su come il rapporto con internet, in questo caso il porno su internet, abbia cambiato il mondo delle relazioni personali.

Don Jon è però soprattutto una commedia romantica. Una variante particolare della romcom classica, diciamo che è una porncom. Una porncom che funziona alla grande, di certo rientra tra le visioni più divertenti e frizzanti degli ultimi mesi.
Da una parte, Don Jon segue tutte le regole tradizionali del genere romcom. Nella prima parte ci viene presentato il protagonista, un ragazzo che ha uno stile di vita tutto suo: è un tamarro del New Jersey di quelli pronti a entrare in una nuova eventuale stagione di Jersey Shore al posto di Mike The Situation e, oltre a essere un abbonato fisso alla palestra, è anche molto devoto alla Chiesa. La sua passione numero 1 comunque è un’altra, come abbiamo visto: il porno. Jon più che un novello Don Giovanni è un nuovo Tony Manero, solo non con la fissa per il ballo ma con la fissa per i film XXX. Per lui non c’è niente di meglio del porno, nemmeno il sesso con una donna in carne e ossa. Nemmeno il sesso con Scarlett Johansson.
Proprio così. Davvero. Non ci credete? E invece le cose così stanno. Sì, lo so. Nemmeno io all’inizio pensavo che qualcosa del genere potesse essere umanamente concepibile e invece è quanto capita in questo Don Jon. E no, non si tratta di un film di fantascienza.


Ocio, Scarlett, che poi ti rubano pure queste immagini...
Anche per l’aspetto della vicenda “boy meets girl”, Don Jon segue in maniera abbastanza fedele le regole della romcom tipica. Lui incontra lei, Scarlett, ed è “la cosa più bella su cui abbia mai posato gli occhi.” Scarlett Johansson, la Scarlett Johansson di questo film è davvero l’ottava meraviglia del mondo. Ma diciamo anche la prima. Spettacolare tra l’altro l’uso della fotografia: le prime volte che compare, Scarlett è sempre illuminata più di tutte le altre, quasi come se fosse un’apparizione religiosa. Il rapporto tra sesso e fede cristiana viene tra l’altro anch’esso affrontato in maniera leggera, ma tutt’altro che stupida o superficiale. Come molte altre intriganti pellicole viste quest’anno, da Spring Breakers a Bling Ring, da La grande bellezza fino al meno riuscito The Canyons, anche qui abbiamo un protagonista superficialone e anche qui abbiamo  riflessioni sulla società attuale più profonde di quanto potrebbe apparire a uno sguardo veloce.

L’evoluzione della storia con Scarlett prenderà poi pieghe non del tutto prevedibili, che deragliano un po’ dal solito percorso delle commedione romantiche, quelle per dire con Anne Hathaway e Channing Tatum, che con autoironia compaiono in un film all’interno del film. Quindi Don Jon riesce a essere non solo una riflessione sociale e pornografica, ma anche una romcom sui generis, una porncom appunto. La cosa più bella della pellicola, Scarlett Johansson a parte, è  quella di riuscire a tenere tutte queste componenti diverse insieme ed essere una visione veloce, esaltante, esilarante, senza un attimo di tregua e con un’attenzione particolare pure ai personaggi più piccoli. Grande in tal senso l’uso di Brie Larson, la sorellina del protagonista che in OGNI scena in cui è presente ha lo sguardo fisso sul cellulare, a parte un paio in cui si ritaglia due momenti notevoli.
Se proprio vogliamo trovare un difetto alla pellicola che le impedisce di diventare un cult assoluto, diciamo che la colonna sonora non è proprio fenomenale, nonostante l’uso simpatico di “Good Vibrations” di Marky Mark, l’un tempo rapper oggi conosciuto come Mark Wahlberg, però per il resto Joseph Gordon-Levitt dietro la macchina da presa è riuscito a realizzare un botto d’esordio, con una sua cifra stilistica piuttosto personale. Dovrà ancora affinarla, dovrà ancora maturare come regista, ma per il momento va più che bene così. Per dire.

Don Jon è una pellicola profonda mascherata da pellicola leggera ed è anche uno di quei film che potrebbero piacere alla gente che di solito non guarda i film, ma solo i porno. E potrebbe far loro persino venir voglia.
Voglia di altro porno?
No, voglia di vedere altri film e magari leggere pure recensioni di film. Prima che Pensieri Cannibali si trasformi definitivamente in Pensieri Maiali.
(voto 8/10)

"Ma quando sarà online, questo Pensieri Maiali?"
"Non lo so, ma è già il mio nuovo sito preferito!"



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