Ho visto un film, ma non ricordo più il titolo. Devo scrivere la recensione per Pensieri Cannibali e mica posso pubblicare un post senza dire come si chiama la pellicola. Sembrerei uno sprovveduto...
Voglio dire, sembrerei ancora più sprovveduto del solito. E adesso come faccio?
Meglio non farsi prendere dal panico e riordinare le idee. Nessuno faccia la spia. Vietato pure la consultazione di Google e di IMDb. Voglio arrivarci da solo. Allora, se non sbaglio, e sbagliare è una cosa che faccio spesso, si tratta di un film tratto da un romanzo di quel tizio che aveva scritto anche La talpa. OhMioDio!
La talpa è stata una delle visioni più noiose della mia intera vita. Non a caso si è pure guadagnato l'ambitissimo
Valium Award di Pensieri Cannibali come film più palloso dell'annata 2012. Perché allora ho recuperato un'altra pellicola ispirata a una sua storia, tra l'altro un'altra vicenda piuttosto simile per intrecci spionistici?
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Un team di esperti impegnato a trovare il misterioso titolo del film. |
Chi lo sa? Probabilmente sarà stato per via del regista.
Dietro la macchina da presa di questo film c'è... chi è che c'è?
Non ricordo il suo nome, ma dev'essere lo stesso che aveva firmato The American, il vincitore dell'ancora più ambito premio di
Peggior film dell'anno di Pensieri Cannibali, questa volta edizione 2010.
Perché diavolo mi sono andato a vedere una roba dietro la quale si celano gli autori di due delle peggiori ciofeche cinematografiche in cui mi sono imbattuto nel corso della mia brillante – scusate, ve l'ho detto che ogni tanto mi sbaglio – carriera da blogger?
Il motivo più ovvio: in questo film ci doveva essere della figa. E infatti c'è. Della figa di altissima qualità, di cui ricordo pure il nome: Rachel McAdams. Avrò anche dei problemi di memoria, ma quando si tratta di gnocca questi spariscono immediatamente.
Mamma mia, quanto è bella Rachel McAdams?!?
Qui appare per lo più struccata, nella parte di una avvocatessa non particolarmente infighettata, ma quanto è bella lo stesso Rachel McAdams?!?
E poi è pure brava. In questa pellicola offre davvero una notevole prova di recitazione. Ricordo che non era la sola. Ricordo che l'intero cast del film era di ottimo livello. Soprattutto il protagonista...
Oh, ecco. Ora ricordo perché ho visto questo film.
Non è stato per il regista, che pure oltre al terribile The American aveva girato il pregevole Control, il biografico su Ian Curtis dei Joy Division. Non è certo stato per l'autore del romanzo da cui è tratto e per una volta non è nemmeno stato per la figa. L'ho visto per
Philip Seymour Hoffman. È il suo ultimo film da protagonista e quindi non potevo perdermelo.
La pellicola poi non è nemmeno malaccio. Considerando che è una spy-story dai ritmi sonnacchiosi proprio come La talpa, mi sarei aspettato di annoiarmi a morte e invece no. Sarà per via dell'affascinante ambientazione crucca, per la precisione Amburgo, città ben poco utilizzata dal cinema internazionale, almeno che io sappia. O sarà perché la vicenda di spionaggio “riflessivo”, vagamente dalle parti dello splendido
Zero Dark Thirty o di serie notevoli (o almeno un tempo notevoli) come The Americans e Homeland, con le sue riflessioni attualissime sul confronto Occidente VS Islam che su di me hanno sempre una certa presa. O sarà perché per tutto il tempo sono rimasto in attesa che la visione decollasse, che succedesse qualcosa, e invece niente. Il film stuzzica, sembra sempre lì lì per trasformarsi in un filmone e, anche se ciò non accade, tu passi due ore con quella speranza. È già qualcosa. È già meglio di niente.
Ma se questa pellicola, per quanto irrisolta, sospesa e tutto fuorché entusiasmante, non mi ha annoiato e in fondo non mi è dispiaciuta, è soprattutto per merito suo. Il suo personaggio non resterà tra i più memorabili da lui interpretati nel corso della sua carriera, ma lui offre un'interpretazione davvero notevole, con la sua enorme bravura che, dopo essersi trattenuta per 120 minuti, esplode nella scena conclusiva del film. Philip Seymour Hoffman è grande, grandissimo, ancora una volta. Ancora un'ultima volta.
Sì, ma come si chiama, questa sua ultima pellicola da protagonista?
Ah già, ora ricordo. Si tratta del solito banale anonimo titolo messo dalla distribuzione italiana: La spia.
Uh, che titolone indimenticabile! Chissà come ho fatto a scordarmelo?
La spia – A Most Wanted Man
(UK, USA, Germania 2014)
Titolo originale: A Most Wanted Man
Regia: Anton Corbijn
Sceneggiatura: Andrew Bovell
Tratto dal romanzo: Yssa il buono di John le Carré
Cast: Philip Seymour Hoffman, Robin Wright, Rachel McAdams, Willem Dafoe, Grigory Dobrygin, Daniel Brühl, Nina Hoss, Mehdi Dehbi
Genere: spione
Se ti piace guarda anche: The Americans, Homeland, Tyrant, 24, La talpa, Zero Dark Thirty
(voto 6/10)