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martedì 3 aprile 2012

Romanzo di uno stage

Romanzo di una strage
(Italia 2012)
Regia: Marco Tullio Giordana
Cast: Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Michela Cescon, Laura Chiatti, Denis Fasolo, Giorgio Colangeli, Luigi Lo Cascio, Omero Antonutti, Thomas Trabacchi, Giorgio Tirabassi, Fausto Russo Alesi, Giorgio Marchesi, Andreapietro Anselmi, Stefano Scandaletti, Francesco Salvi, Luca Zingaretti
Genere: storia d’Italia
Se ti piace guarda anche: La talpa, Buongiorno, notte, La meglio gioventù

Romanzo di una strage è un gran bel romanzo. Racconta in maniera dettagliata e impeccabile una delle pagine più misteriose della storia recente d’Italia: l’attentato di Piazza Fontana a Milano nel 1969.
Un attentato terroristico le cui responsabilità, ancora tutte da verificare e accertare, rimarranno probabilmente per sempre con un grande punto interrogativo, nonostante la pellicola riesca a far luce almeno su alcuni punti. Il grande merito del film del Marco Tullio Giordana è quello di presentarci tutti i fatti, tutti i protagonisti, da diverse angolazioni. Ne esce una storia dannatamente articolata, ricca di personaggi e sottotrame (non tutte ben sviluppate). Una vicenda molto complessa che ricorda, anche per le atmosfere 70s e per una fotografia simile, La talpa.
Io ho odiato La talpa. O meglio: io mi sono addormentato con La talpa, una delle visioni più noiose degli ultimi tempi. E forse di sempre.
Se ricordare La talpa è dunque un punto che qualcuno troverà a favore, mentre io di sicuro lo considero a sfavore, preciso però subito che il film dell’M.T. Giordana è parecchio più coinvolgente. Sarà perché anche uno sbadiglio è più coinvolgente de La talpa. O sarà perché la vicenda riguarda in maniera diretta il nostro paese. Non solo il passato, non solo gli anni ’70 del terrorismo e della strategia della tensione, ma riesce anche a parlare del e a far riflettere sul presente.

"Mr. Ford che tiene una lezione di cinema??? Io me ne vado!"
Oggi viviamo in un’Italia radicalmente cambiata. In mezzo ci sono stati “solo” Berlusconi e il berlusconismo. Eppure negli ultimi tempi si è ritornati a parlare, spesso a sproposito, di attentati terroristici alla democrazia e di clima ostile alla politica.
Riguardo all’odio nei confronti della politica e dei politici, non v’è dubbio. Solo che oggi all’ideologia si è sostituita l’apatia. Gli anni ’70 erano tutta un’altra storia, ma alcuni punti di contatto si possono comunque intravedere.
Ad esempio l’Aldo Moro interpretato da Fabrizio Gifuni ricorda per certi versi Mario Monti. Un riflesso di certo non voluto, visto che le riprese del film credo siano finite prima del suo insediamento come Chicken Premier.
Così come si possono vedere linee di similitudine tra i movimenti anarchici 70s e quelli No Tav di oggi.
La strage di Piazza Fontana, ciò che è successo prima e ciò che succede dopo, sono indagati molto bene da questa pellicola, una visione assolutamente consigliata perché in grado di porre interrogativi spinosi. Un ottimo esempio di pellicola impegnata, e ciò non spaventi i potenziali spettatori. È chiaro che se volete passare una serata all’insegna del cazzeggio è meglio dedicarsi a Tre uomini e una pecora, mentre se volete staccare del tutto il cervello potete godervi Ghost Rider 2. Però ogni tanto fa bene anche far girare in testa quei 2 neuroni pigri e pensare a questo paese. A come vanno le cose. A chi ci governa. A dove eravamo, a dove siamo e a dove stiamo andando.

"Speriamo il figlio sia mio e non di Fabri Fibra..."
Capolavoro, dunque?
No, ho detto che è un grande romanzo. Peccato che, nonostante il titolo, non si tratti di romanzo bensì di cinema. Ed è da questo punto di vista che purtroppo mi tocca constatare un livello non eccelso. Lo dico con grande dispiacere, visto che il Giordana è l’autore di una perla come La meglio gioventù, senza dubbio una delle mie pellicole italiane preferite di sempre.
Se La meglio gioventù nasceva come mini-serie tv, quando in realtà sapeva diventare grande cinema, qui è il contrario: Romanzo di una strage nasce come film, quando forse sarebbe stato meglio come fiction tv. La regia non ha grandi guizzi o trovate, non ci sono invenzioni dal punto di vista visivo, la colonna sonora è a dir poco piatta, si viaggia su blandi ritmi da prima serata Rai (ma almeno di qualità, specifichiamo), la componente thriller poteva essere giocata molto meglio, alcune scene di dialogo sono tirate eccessivamente per le lunghe e la storia è narrata in una maniera troppo lineare e precisina. Una scelta consapevole, dettata molto probabilmente dal cercare di rendere giustizia a una vicenda che Giustizia non ha trovato.

"Politici italiani che perepè quà-qua quà-quà perepè"
"Oops, Valerio... mi sa che il figlio non è tuo..."
Non del tutto convincete anche il cast. Per i livelli italiani siamo sopra la media, ma guardando all’estero non ci siamo. Valerio Mastandrea in particolare come protagonista non funziona. Più che un agente detective, sembra un ultrà romanista capitato lì sul set per caso. Non aiuta la moglie Laura Chiatti, bella figa sì, ma brava attrice? Andiamo, siamo seri! Meglio Denis Fasolo, con la sua parlata veneta accentuata, odiosa e per questa azzeccata per un personaggio parecchio odioso, e soprattutto un ottimo Pierfrancesco Favino, attore che non ho mai considerato granché ma che qui mi ha sorpreso in positivo. Merito anche del personaggio umanamente meglio caratterizzato, l’anarchico Giuseppe Pinelli, mentre il ritratto degli altri personaggi è realizzato con tinte troppo fredde. E anche qui il paragone che ritorna alla mente, ahimé, è quello de La talpa.

Un cinema civile di cui in Italia abbiamo bisogno ora più che mai è dunque il benvenuto. Peccato solo che sulla forma ci sia ancora parecchio da lavorare. Paradossalmente il grande pregio del film di Giordana, quello di aver cercato la completezza nel raccontare la Storia, è anche il suo più grande difetto, poiché finisce per risultare troppo storico, troppo cronachistico e troppo poco cinematografico.
Ottimo come romanzo di una strage. Così così come film di una strage.
(voto 6,5/10)

venerdì 30 marzo 2012

La furia dei Cannibali

"Nettuno, hai visto James Cameron che roba? Quello sta meglio
dentro un sommergibile che dietro una macchina da presa!"
La primavera cinematografica italiana non poteva proseguire con una settimana peggiore.
Una vera e propria strage, con i film in uscita in questo fine settimana.
E non mi riferisco a Romanzo di una strage, sola soletta pellicola decente tra quelle proposte.
Consolatevi, comunque, grazie al bel tempo e ai commenti sempre (volontariamente) umoristici del sottoscritto Cannibal Kid e a quelli sempre (involontariamente) comici del Mr. James Ford.

La furia dei Titani di Jonathan Liebesman
Il consiglio di Cannibal: se lo andate a vedere, scatenerete la furia dei Cannibali
Non esiste proprio che mi guardi questo film. Già avevo evitato con estrema diligenza il primo episodio, una pellicola che era andata piuttosto bene al box-office, ma senza fare cifre tali da giustificare un sequel, e di cui avevo letto in giro opinioni pessime. A me comunque era bastato vedere il trailer e il faccione di Sam Worthington per decidere di stare alla larga come quando sento puzza di WhiteRussian!
Mi auguro sia un floppone e spero che pure Ford abbia la decenza, per una volta nella sua vita, di boicottarlo!
Il consiglio di Ford: la furia delle bottigliate.
Già avevo trovato pessimo ed agghiacciante il primo, figuriamoci se mi schiaffo anche il secondo capitolo delle avventure di Teseo. Lo lascio volentieri al Cucciolo Eroico, che così può far passare meglio l'attesa per il secondo Avatar guardando il suo idolo Sam Worthington.

"Dichiaro ufficialmente il blog(?) WhiteRussian Cinema(???)
occupato dai Cannibali!"
I colori della passione di Lech Majewski
Il consiglio di Cannibal: i colori di sta minchia ahahah!
Film artistico-storico-palloso dal gusto radical-chic per i radical-chic non dichiarati come Mr. Ford.
Coraggio Ford, fai coming out e dichiara al mondo che pure tu, sotto sotto, sei un grandissimo radical-chic.
Pure peggio di me!
Il consiglio di Ford: ultimamente andare al Cinema è una vera e propria Passione.
Il film che apre la settimana - con qualche buona recensione qui e là - è un omaggio all'arte e alla figura di Pieter Bruegel, pittore fiammingo interpretato per l'occasione da Rutger Hauer. Ora, l'ex Hitcher potrà anche starmi simpatico, ma sinceramente questo film non mi ispira neanche un pò.
Più o meno come i titoli "neo romantici indie" consigliati dal Cannibale.

"Daje Ford, e smettila di telefonare anche in procura. Tanto non lo ordino
il cofanetto di VHS con la filmografia completa del Van Damme!"
Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana
Il consiglio di Cannibal: da vedere, però…
Film che ho già visto e che ho apprezzato solo in parte.
La ricostruzione della strage del 1969 di Piazza Fontana è infatti orchestrata con cura e suscita riflessioni parecchio attuali, per questo è una visione che mi sento di consigliare assolutamente. Perché pensare non fa mai male, nonostante Ford la pensi al contrario. E dunque, se la pensa così, forse pure lui ogni tanto pensa… Ma non ci giurerei eheheh.
Da un punto di vista cinematografico, la parte dell’indagine è però costruita in maniera macchinosa e per certi versi mi ha ricordato, ahimé, La talpa. Per fortuna questo film non è così noioso e anzi è interessante, però mi aspettavo di più…
(Recensione prossimamente)
Il consiglio di Ford: questa settimana è l'ennesima strage, speriamo di scamparla!
Sinceramente, dopo l'ottimo La meglio gioventù, credo che il buon Giordana si sia un pò perso, eppure rispetto all'ennesima settimana desolante questo potrebbe essere addirittura il titolo più interessante su cui puntare.
Certo non ci faccio i salti di gioia, ma se continua così, finisce che più che una rubrica, io e il Cucciolo finiremo per sparare sulla croce rossa, dunque tocca arrangiarsi.

"Oddio, ho visto un film consigliato da Mr. Ford!"
"Tranquilla cara, un giorno questo dolore ti sarà utile..."
Paranormal Xperience 3D di Sergi Vizcaino
Il consiglio di Cannibal: abnormal Xperience
Paranormal Activity mi aveva spaventato di più persino delle vaccate che Ford scrive di solito sul suo blog oppure in questo spazio che gli concedo magnanimamente sul mio. A Ford non avrà fatto paura, ma d’altra parte ammetto che la visione delle pellicole cui lui è abituato, come quelle di Van Damme, in effetti sono molto più spaventose!
Nonostante il titolo, questo Paranormal Xperience non ha comunque molto a che fare con quello e sembra il solito horrorino scemo. Se voglio vivere una Paranormal Xperience però mi basta fare una capatina su WhiteRussian buahahah.
Il consiglio di Ford: non bastava l'activity, ora pure il 3D!
Sinceramente, di questa roba non ho neppure voglia di parlare.
Piuttosto passerei una serata intera ad ascoltare tutte le fregnacce del mio antagonista.

"Non togliermi le mani dagli occhi fino a che Ford non è andato via, s'il vous plaît" 
Il mio migliore incubo! di Anne Fontaine
Il consiglio di Cannibal: devo anche dirvi qual è il mio migliore incubo?
Il cinema francese starà anche vivendo un momento d’oro, ma questa commediola franco-belga non sembra certo seguire il trend. Io penso che si possa evitare tranquillamente, checché ne dica quel mio migliore (ma soprattutto peggiore) incubo di Ford!
Il consiglio di Ford: il mio sogno? Cannibale che capisce qualcosa di Cinema, o una settimana di film decenti.
Questo mi pare proprio il classico film da sala d'essai per signore attempate in cerca di giovani studenti radical chic da sfoggiare nei salotti per apparire di una trentina d'anni più young adult.
Quindi, nonostante la Huppert, credo proprio lo salterò a piè pari, un pò come faccio di solito con i titoli consigliatissimi dal mio antagonista, per evitare di rovinarmi le serate sul divano.


"Mi piace quel Ford. Se solo io avessi qualche anno di più..."
Marigold Hotel di John Madden
Il consiglio di Cannibal: andate in hotel, non al cinema
La firma di John Madden, il “registone” di Shakespeare in Love, non fa certo ben sperare. Il forte sapore british emanato dalla pellicola è però pur sempre più gradevole dell’odore emanato dal Mr. Ford dopo una battaglia nel fango contro il One Eye di Valhalla Rising e la visione potrebbe anche rivelarsi decente. Ma non credo.
Meglio farsi una visita all’Overlook che non al Marigold o al WhiteRussian Hotel…
Il consiglio di Ford: doveste decidere di viaggiare, fatelo zaino in spalla, non certo in posti come questo!
Film per vecchie tardone da sala da the parte due.
Io, per non sapere ne leggere ne scrivere, ci mando il Cannibale: non si sa mai che trovi qualche settantenne GILF che possa prenderlo sotto la sua ala protettrice e portarselo dietro alla casa di riposo - magari in India -, in modo da liberarmi della sua presenza! Ahahahahahahahahah!

"Ma chi li legge più, i giornali? Io ormai seguo solo WhiteRussian."
"Pur'io, quel Forde è l'unico che ne capisce de cinema meno de' noantri!"
Buona giornata di Carlo Vanzina
Il consiglio di Cannibal: avrete una buona, buonissima giornata, a meno che non vediate ‘sto film
Cineovetto pasquale firmato dai Vanzina con De Sica, Lino Banfi e pure - oh mio Dio! - Abatantuono e Salemme. Tutti nomi fuori tempo massimo per un prodotto che si preannuncia da solo talmente trash che persino una recensione-massacro nei suoi confronti sarebbe un atto di crudeltà troppo facile.
Sì, anche sparare su Mister Ford ormai è diventato un giochetto troppo easy, però ancora mi diverte. Almeno fino al giorno in cui ammetterà, in lacrime, la mia superiorità assoluta!
Il consiglio di Ford: una buona giornata si passa solo lontano dalle sale.
Vanzina. De Sica. Commediaccia all'italiana.
Siamo a Pasqua, mica a Natale!
Basta.
Davvero.
E per una volta, Cannibale, non dico a te.
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