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domenica 28 luglio 2013

SCOOP: SCARLETT JOHANSSON VESTITA!


Scoop
(UK, USA 2006)
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Cast: Scarlett Johansson, Hugh Jackman, Woody Allen, Ian McShane, Romola Garai, Anthony Head
Genere: commedia d’altri tempi
Se ti piace guarda anche: Abbasso l’amore - Down With Love, Sogni e delitti

Scoop in esclusiva mondiale per Pensieri Cannibali. Ecco le immagini di Scarlett Johansson vestita!
Sì, avete capito bene: completamente vestita, per la prima volta nella storia!

Uno scatto scandaloso di Scarlett Johansson con il costume INDOSSO.

"Immagini di me vestita? Fate qualcosa, fermatele!"

Pensieri Cannibali pubblica questi scatti scandalosi, nonostante gli avvocati dell’attrice si siano già attivati per intentarci causa. Ma noi non ci facciamo intimorire e ve li proponiamo comunque.
Le immagini risalgono al 2006 e sono relative alla pellicola Scoop. Si tratta del secondo capitolo della trilogia londinese di Woody Allen, dopo il sopravvalutato Match Point e prima del sottovalutato Sogni e delitti. A differenza di questi altri due, Scoop si evidenzia per una maggiore leggerezza, tipicamente alleniana, laddove gli altri due si prendono troppo sul serio, soprattutto il primo.
Scoop fa anche parte di un’altra trilogia di Woody Allen: quella scarlettjohanssoniana. Il regista newyorkese s’era infatti preso una bella e comprensibilissima sbandata per la giovane bionda, cui ha affidato ruoli di primo piano anche nel già citato Match Point e poi nel successivo muy caliente Vicky Cristina Barcelona. E Vicky Cristina Barcelona potremmo considerarlo il primo componente di un’altra trilogia alleniana, quella dedicata alle capitali europee Londra esclusa e composta anche dall’ottimo Midnight in Paris e dal teribbile To Rome with Love.
E a proposito di trilogie, visto che ormai ci siamo fissati, Scoop è incentrato su un triangolo di protagonisti. Non un triangolo sentimentale, giacché Woody Allen “lascia” Scarlett tutta a Hugh Jackman e Hugh Jackman non si fa pregare due volte e se la scoopa.

"Ma come, Scarlett, una volta che giro un film con te e tu manco ti spogli?"
"Ah ah, sei proprio sfigato, Wulverine."

Cari amici di Pensieri Cannibali - Novella 2000 Edition, al di là di triangoli e trilogie, Scoop è un film che vi consigliamo caldamente. Non si tratta di niente di mai visto, non presenta grosse sorprese, non sarà uno dei vertici del cinema di Allen, non rimarrà impresso nella memoria per sempre, eppure è una visione gradevolissima. Merito di una Scarlett Johansson straripante nella parte dell’aspirante giornalista, splendida anche con l’apparecchio per i denti casalingo, e a suo agio con i tempi comici di Woody. Merito naturalmente pure di Woody, che come sceneggiatore ha tirato fuori una comedy sottilmente gialla che sembra uscita dagli anni ‘50/’60 e come attore è molto divertente e oserei dire quasi splendido nei panni del mago Splendini. Meno merito va invece a Hugh Jackman, che continua a starmi indigesto e che appare parecchio fuori parte nei panni dell’aristocratico sospettato di essere un serial killer. Forse perché Wolverine è poco credibile sia come aristocratico che come serial killer e più in generale come attore.
Nonostante la fastidiosa presenza di Hugh Jackman, per il resto tutto procede per il meglio. Scorrevole, piacevole, leggermente frizzante. Un’ora e mezza di raffinato intrattenimento alleniano.
E poi, un incredibile scoop: Scarlett Johansson appare per tutto il film vestita. Vedere per credere.
(voto 7-/10)

"Pensieri Cannibali ha fatto proprio uno scoop, Scarlett: le tue foto da vestita stanno scandalizzando il mondo intero."



martedì 13 dicembre 2011

One Day, un film non sponsorizzato dalla Acuvue ma dalla Kleenex

One Day
(USA, UK 2011)
Regia: Lone Scherfig
Cast: Anne Hathaway, Jim Sturgess, Patricia Clarkson, Romola Garai, Jodie Whittaker, Rafe Spall
Genere: ammore
Se ti piace guarda anche: Amami se hai coraggio, Le premier jour du reste de ta vie, Starter for 10, Amore & altri rimedi, An Education

One Day. Un giorno. E anche one idea. Un’idea.
In questo film c’è un’idea.
“Embè?” direte voi.
“Un’idea vi sembra poco?” vi chiederò io.
“Eeembé” replicherete ancora voi.
“Vi sembra davvero, davvero poco?” insisterò io.
E poi andremo avanti forse mezza giornata così.

Prima di sbandierare troppo quel nome, occhio ai serial-killer, cara Anne...
Rifletteteci su, quanti film hanno al loro interno un’idea, una vera idea, una bella idea? Non ne escono mica tanti. Ce ne sono un sacco tutti fatti con lo stampino, ma se andate a scavare dietro, di idee ne troverete ben poche.
Ben venga allora questo One Day che parte da un’idea narrativa forte e interessante: raccontare il rapporto di amicizia/amore tra i due protagonisti presentandoci soltanto ciò che accade un giorno, il 15 luglio per la precisione, di ogni anno a partire da quando si sono conosciuti nel 1988, fino al presente.
Un’idea che l’autore della sceneggiatura ha preso pari pari da quella del suo stesso romanzo omonimo. Ebbravo David Nicholls che ha avuto una bella trovata e se la ricicle pure. Perché le idee sono rare, al giorno d’oggi, e quindi meglio spremerle per bene. O no?
Tra l’altro Nicholls aveva già adattato per il grande schermo il suo romanzo d’esordio Starter for 10, che era diventato una pellicola carina ambientata negli anni ‘80 con James McAvoy diviso tra la bionda Alice Eve, la mora Rebecca Hall e l’ossessione per un quiz televisivo. Niente di imperdibile, ma se vi è piaciuto questo potete recuperarlo.

Lo stile Nicholls è ben riconoscibile pure qui, grazie a una leggerezza tutta british che riesce a mescolare con naturalezza componenti ironiche a parti più da drammone strappalacrime.
Un gioco di equilibrio non facile, così come quello tra i due protagonisti. Amici? Amanti? Fidanzati? Cosa?
A voi scoprirlo, io vi anticipo solo che naturalmente e immancabilmente sono uno l’opposto dell’altra. Lei, una Anne Hathaway abituata a fare la bruttina in grado di sbocciare poi per miracolo, vedi il suo esordio con il disneyano Pretty Princess, una ragazza timida con il sogno di pubblicare le sue poesie nel cassetto che nel frattempo si barcamena come può con un lavoro da cameriera in un ristorante messicano.
Lui invece è Jim Sturgess (ho già sentito qualche gridolino dalle sue fan in ascolto), che abbiamo visto in Across the Universe, 21 e Heartless, nella parte di un figlio di p…apà viziato che si lancia in una carriera televisiva da vj della tv britannica. Una sorta di Albertino ai tempi della Deejay Television degli anni ’80 (o anche di oggi). In pratica uno condannato a fare il ggiovane anche quando poi ggiovane non lo sarà ppiù. Bella raga e adesso ci spariamo una clip: il trailer di One Day, one station!


Torniamo in studio.
Le cose tra i due personaggi si evolvono anno dopo anno, con lei che diventa una proffe delle medie e lui che… beh, lui continua a fare tv spazzatura. E gli è andata bene che all’epoca non esistevano ancora i reality-show.
A orchestrare questi due attori in ottima forma c’è il tocco vellutato di Lone Scherfig (nome che fa molto fig), regista danese che viene dalla scuola del Dogma 95, ma a differenza di quel bastardo di Lars Von Trier possiede una notevole dose di sensibilità tutta femminile e dopo An Education, con sceneggiatura firmata da Nick Hornby, questa volta in coppia con un altro scrittore britannica fa un nuovo centro, almeno nel mio cuore. Non un capalavoro, non un film esente da pecche e da una sensazione che manchi qualcosa al quadro generale, però una visione in grado di coinvolgere emotivamente. Se proprio vogliamo guardare il pelo nell’uovo, questa volta la Hathaway pur brava non riesce a bissare l’exploit di Carey Mulligan in quel film, però se la sfanga più che bene, soprattutto nella parte più da "sfigata" in cui è una maestra totale.

Un’idea, due personaggi, una relazione che dura vent’anni. È questo il film, prendere o lasciare, con annesse e connesse una buona dose di lacrime. E va bene, mi sono commosso pure io con questo cazzo di film. Sì, sono una pappamolla di merda. Non ce la faccio. Mi sto davvero rammollendo. E non sta succedendo one day. Sta succedendo today.
(voto 7-/10)


martedì 9 agosto 2011

L'ora di The Hour

Cos’è The Hour?
The Hour è una nuova miniserie britannica in 6 episodi ambientata nel mondo del giornalismo anni ’50.
Aspetta, sarà mica una variante di Mad Men british e ambientata giusto qualche anno prima e con il giornalismo al posto della pubblicità?
Pressappoco sì. Ma comunque fin dalla prima parte sembra possedere una sua specificità, sarà per quel gusto tutto britannico.
Quindi perché dovrei vederlo?
Perché Mad Men fino al 2012 non ritorna con i nuovi episodi e quindi è un ottimo modo per fare comunque un salutare salto indietro nel tempo all’insegna della tv di qualità. E poi perché, almeno a livello personale, trovo sempre molto interessante una storia che affronta il tema della libertà di stampa (sia su carta che in televisione, con un programma intitolato appunto The Hour) e di informazione. Argomento più che mai attuale e un problema di cui, soprattutto in Italia, abbiamo una diapositiva impietosa.
Inoltre è una serie molto ben recitata, ma d’altra parte quando ci si trova di fronte a una produzione UK è difficile non sia così.
Ok, mi hai convinto a concedergli un po’ del mio tempo prezioso. Adesso ti saluto, Cannibal K… hey, ma tu sei me?
O io sono te?
No, io sono te.
Sì, ma se tu sei me, allora io sono te.
Eh, ma non è mica detto.
Quello che è sicuro è che sto impazzendo.
Mi sa che hai bisogno di una vacanza…
Sì. E anche tu, mi sa.
Infatti adesso ci vado.
Ah sì? Forse dovresti andare a quel paese, invece.
Ma vacci tu.
No tu.
Nooo, tu.
Ok, ci sono andato a quel paese: è un posto davvero affollato. Non si riesce nemmeno a trovare un posto in cui piazzarsi con l’asciugamano…

The Hour
(miniserie UK in 6 episodi)
Rete britannica: BBC Two
Rete italiana: non ancora pervenuta
Creata da: Abi Morgan
Cast: Ben Whishaw, Romola Garai, Dominic West, Burn Gorman, Vanessa Kirby, Jamie Parker
Se ti piace guarda anche: Mad Men, Mildred Pierce, Red Riding, Episodes
(voto 7,5)

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