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sabato 6 dicembre 2014

COTTA ADOLESCENZIALE 2014 – N. 7 KELLY REILLY






n. 7 Kelly Reilly
(Inghilterra 1977)
Genere: roscia
Il suo 2014: la sottovalutata serie Black Box, i film Rompicapo a New York e Il paradiso per davvero, l'ingresso nel cast della stagione 2 di True Detective

Non sarebbe una vera classifica delle Cotte adolescenziali di Pensieri Cannibali, senza (almeno) una tipa dai capelli rossi. Se non ve ne sono di presenti, attenti: potreste trovarvi di fronte a una pallida imitazione. In attesa di scoprire se ci saranno altre roscie nella classifica di quest'anno, come Jessica Chastain, Emma Stone o – chissà? – Pippi Calzelunghe, ecco alla numero sette la bella Kelly Reilly, per gli amici Lelli Kelly.
Kelly Reilly è un'attrice inglese strafstrepitosa che però non è ancora esplosa del tutto. La rossa ha cominciato a farsi notare in serie, miniserie e film tv britannici, per poi approdare nel cinema internazionale con Appartamento spagnolo in cui aveva il ruolo di Wendy, poi ripreso anche nei due seguiti Bambole russe e Rompicapo a New York, un triplete di film gradevolissimi che ho recuperato soltanto quest'anno in occasione dell'uscita dell'ultimo capitolo. E ho fatto bene a recuperare una saga cinematografica per una volta non-fantasy, anche perché ormai sono merce sempre più rara.
Kelly Reilly la si è poi rivista, sempre con enorme piacere, pure in pellicole come Orgoglio e pregiudizio, Eden Lake, Sherlock Holmes, Sherlock Holmes - Gioco di ombre e Flight.
Il 2014 sarebbe dovuto essere l'anno della sua definitiva ascesa al successo, grazie al ruolo come protagonista della serie medical Black Box, in cui interpreta una neurologa bipolare parecchio imprevedibile, una specie di versione topa del Dr. House. Peccato che la serie, che non era affatto male, sia stata cancellata dopo appena una stagione. Attenzione però perché il 2015 potrebbe davvero essere il suo anno. O almeno a forza di provarci prima o poi lo sarà, no?
Oltre al film Calvary, che dovrebbe uscire in Italia nei prossimi mesi, la vedremo nella seconda stagione di True Detective, accanto a Colin Farrell, Vince Vaughn, Taylor Kitsch, Rachel McAdams e Abigail Spencer. E chissà perché ho come l'impressione che potrebbe rivelarsi all'altezza della prima. Almeno a livello di gnoccaggine presente.

venerdì 27 giugno 2014

ROMPIBALLE A NEW YORK




Rompicapo a New York
(Francia, USA, Belgio 2013)
Titolo originale: Casse-tête chinois
Regia: Cédric Klapisch
Sceneggiatura: Cédric Klapisch
Cast: Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile De France, Kelly Reilly, Sandrine Holt, Flore Bonaventura, Peter Hermann, Jason Kravits, Benoît Jacquot, Zinedine Soualem, Adrian Martinez
Genere: espatriato
Se ti piace guarda anche: L’appartamento spagnolo, Bambole russe, Before Midnight

Volevate che non vi parlassi di Rompicapo a New York?
Vi ho rotto le balle con L’appartamento spagnolo, vi ho assillato con un post delirante riguardante Bambole russe e ora non dovrei occuparmi anche del terzo capitolo della trilogia di Cédric Klapish con protagonista Romain Duris in giro per il mondo?

Eccoci allora a parlare dell’ultima (almeno per ora) parte di una saga che avevo bellamente ignorato per tutta la mia vita e che invece nel giro di tre giorni mi sono recuperato per intero e mi ha appassionato più di Game of Thrones. La percezione che posso averne io sarà parecchio differente da chi aveva già guardato le prime due pellicole L’appartamento spagnolo nel 2002 e Bambole russe nel 2005. Io invece i protagonisti li ho visti crescere nel giro di un solo weekend ed è stata una bella botta. Anche se poi, c’è da chiedersi, ma questi personaggi sono maturati davvero?
Il protagonista Romain Duris è diventato padre, è vero, però è sempre lo stesso cazzaro sognatore infantile di una volta. È diventato solo più malinconico, più triste. Quello che qui manca rispetto al freschissimo primo film, e anche al secondo, per quanto fosse meno riuscito, è lo stesso tocco leggero. A essere maturati non sembrano tanto i personaggi della serie di films, quanto l’autore Cédric Klapisch. Nonostante pure a questo giro non si faccia mancare qualche trucchetto registico e qualche fantasiosa soluzione narrativa che fa molto tardo-adolescenziale, i suoi toni si sono fatti più seriosi. Rimaniamo sempre nell’ambito della comedy, eppure il riso è diventato amaro.

Chiudendo un occhio, e magari anche tutti e due, sul finale troppo consolatorio e positivo, probabilmente inserito per accontentare la produzione, a emergere dal film è soprattutto una sensazione di disagio esistenziale. Una sensazione che si poteva pensare legata all’adolescenza e invece no. Una volta cresciuto e ormai intorno ai 40 il protagonista è ancora, e forse ancora più di prima, confuso, spaesato, alla ricerca di un senso della vita che gli sfugge e continua a sfuggirgli. La sua intera esistenza è un rompicapo che non riesce a risolvere e probabilmente il senso della vita sta proprio in questo. Così come la cosa più importante in un viaggio non è tanto la destinazione, quanto il viaggio di per sé, la cosa più importante nella vita non è risolvere il cubo di Rubik, ma giocarci.

"Cibo spazzatura americano + film radical-chic francese:
con i consigli cannibali si va sempre sul sicuro!"
Come viene detto nel film, la parte interessante di una storia è il dramma. Rompicapo a New York allora non è una commedia, non come lo potevano essere L’appartamento spagnolo e Bambole russe. È un dramma esistenziale, di cui fanno parte il protagonista così come le donne della sua vita, pure loro non cambiate tantissimo nel corso degli anni. Martine (Audrey Tautou) è diventata più pragmatica e quindi ancora più lagnosa, mentre Isabelle (Cécile de France) è sempre alla ricerca di passera nuova e Wendy (Kelly Reilly) è cambiata sì, ma solo perché a ogni film diventa più figa.
Quella che può essere vista solo come una girandola sentimentale che vede ruotare Romain Duris attorno a queste belle fanciulle è in realtà una profonda riflessione esistenziale. A tratti un po’ semplicistica, i più cattivi potranno anche dire fabiovolesca, eppure straordinariamente efficace, come il miglior Woody Allen. Al punto che, dopo aver vissuto per anni ignorandone l’esistenza, adesso che la trilogia è finita mi sento perso, smarrito, vorrei a tutti i costi un nuovo episodio, magari questa volta ambientato in Italia. Come ad esempio To Rome With Love
Nah!
Cédric Klapisch, Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile De France e soprattutto Kelly Reilly mi mancherete tantissimo, però mi sa che è meglio chiudere la vostra saga qui. Prima che facciate la fine dei Cinepanettoni.
(voto 7+/10)

giovedì 12 giugno 2014

UN CINEMA FUORI DAL CORO (SI FA PER DIRE)





Sono ormai mesi, ma che dico mesi? dico anni, che co-conduco questa rubrica insieme al mio nemico Mr. Ford, eppure mi sorprendo ancora. Non solo delle baggianate che ogni volta lui riesce a tirare fuori, ma anche e soprattutto del numero di film sempre maggiore che ogni settimana si devono spartire le sale nazionali. Una lotta per ottenere un minimo di visibilità spietata, più feroce di qualsiasi Blog War che io e il mio blogger rivale abbiamo mai combattuto.
Fatta questa non necessaria premessa, ecco a voi tutti i film di ben poco richiamo che escono in questo fine settimana di inizio Mondiali. Attenzione però perché, pur non essendoci blockbusteroni di grosso richiamo o pellicole con super divi, una visione alcuni titoli potrebbero meritarla…

The Congress
"A guardare le uscite della settimana c'è da mettersi le mani tra i capelli!"
Cannibal dice: Pellicola già vista e recensita, si tratta di un esperimento a metà strada tra live action e animazione intrigante, sebbene non del tutto riuscito. Nella seconda parte in particolare il film si trasforma in un delirio filosoficheggiante che potrebbe persino mandare in pappa il cervello del povero Ford. O almeno è ciò che spero succeda.
Ford dice: Folman, almeno sulla carta, dovrebbe garantire una certa qualità, considerato il suo Valzer con Bashir. Questo The congress, per quanto interessante, purtroppo non mi sembra alla portata, eppure, in un momento assolutamente desolante come questo parlando di uscite in sala, potrebbe perfino essere l'asso nella manica della settimana. Sempre che non sia piaciuto troppo al mio nemico Cannibal: in quel caso, la garanzia di sòla è assicurata.


1303 – 3D
"Ti prego, Cannibal, non massacrare troppo il mio film.
E, soprattutto, tienimi lontana da Ford!"
Cannibal dice: Periodo pessimo, questo, per l’horror. Manco WhiteRussian ormai fa più paura come una volta. Se poi a cercare di risollevare il genere ci pensa una pellicola con il 3D nel titolo e con protagonista Mischa Barton, il cinema di paura è davvero spacciato. Detto questo, è probabile che un’occhiata, per masochismo e per farmi due risate, gliela darò.
Ford dice: questo potrebbe essere un ottimo candidato alla decina dedicata al peggio del duemilaquattordici, se non fosse che, neppure a metà percorso, già mi trovo nell'imbarazzo della scelta, e senza neppure contare il mio mostruoso rivale. Onestamente, non sono sicuro di recuperarlo neanche per parlarne male.


Rompicapo a New York
"Mamma mia quante stronzate riescono a tirare fuori in un post solo,
quei due blogger da strapazzo!"
Cannibal dice: Colpevolmente non ho ancora visto mai visto nessun film di Cédric Klapisch, nemmeno il tanto osannato L’appartamento spagnolo. Prima o poi rimedierò, magari a partire da questa avventura francese in terra americana. E, a proposito di rompicapi, ma quanto sarebbe bello rompere la testaccia dura di Ford?
Uahahah!
Ford dice: ho ricordi decisamente piacevoli de L'appartamento spagnolo, che vidi ormai quasi dieci anni fa in un periodo di stato brado che ben si addiceva a quel film fresco e piacevole, tra l'altro ambientato nella mia amata Barcellona. Peccato che il sequel fu un mezzo flop, e che questo terzo capitolo ha tanto il sapore della nostalgia.
E l'estate, si sa, non vuole saperne: almeno fino a settembre. Rimandato.


Femen – L’Ucraina non è in vendita
Cannibal dice: Di solito i documentari mi attirano più o meno quanto le donne sono attratte da Mr. Ford, però questo sul movimento delle Femen pare parecchio interessante. Si astengano gli pseudo macho maschilisti come Putin e il mio blogger rivale, please.
Ford dice: ho sempre amato i documentari, e sarebbe davvero un passo avanti per la distribuzione se anche in Italia fosse dato più spazio a questa parte di Cinema. In questi anni mi sono anche dedicato a un lavoro ai fianchi del mio rivale in modo che diventasse un po’ sensibile rispetto all'argomento, e chissà che questa non sia la volta buona.


Gabrielle – Un amore fuori dal coro
"Ford crede davvero che il wrestling e Stallone siano ancora popolari?
Ma LOL!"
Cannibal dice: Film canadese su amore e handicap, potrebbe non essere male.
Giusto per fare la voce fuori dal coro, potrei aggiungere che Ford è il più grande blogger cinematografico del mondo, ma non me la sento proprio di spararla tanto grossa.
Ford dice: quando si tratta di mescolare settima arte a disabilità, il rischio di bottigliate si fa sempre piuttosto alto.
Onestamente, non ho grande fiducia in questo film, ma sarei sempre lieto di essere smentito.
Un po’ come aprire un giorno Pensieri Cannibali e scoprire di avere di fronte un'opinione finalmente sensata!


Le Week-End
"Tu l'hai mai letto WhiteRussian?"
"E che cos'è, una malattia?"
"No. E' un blog sulla terza età."
"E che cos'è un blog?"
Cannibal dice: Un film di vecchi con vecchi per vecchi. Ford lo adorerà!
Ford dice: tentativo parzialmente radical di cavalcare la recente ondata di old school guys alla riscossa. Preferirei aspettare Expendables 3, ma nel frattempo potrei sempre dare un'occhiata, alla faccia dei mio finto giovane antagonista!


Il magico mondo di Oz
"Aiuto, ho paura del buio! Sono più pusillanime di Cannibal Kid."
Cannibal dice: Già un super floppone negli USA, questa nuova (?) versione di Oz è l’ennesimo filmettino d’animazione che solo Ford si vedrà, visto che non se ne perde uno. Io invece me li perdo tranquillamente tutti.
Ford dice: di Oz ce n'è uno, o al massimo due - considerato l'inquietante e mitico sequel -. Questo mi pare un tentativo fallito di riciclare idee e personaggi. Salto senza neppure preoccuparmi di massacrarlo.


La mela e il verme
"Ma il verme chi lo interpreta? Ford?"
"Azz, speriamo di no!"
Cannibal dice: Visto che una sola bambinata d’animazione questa settimana non bastava, eccone un’altra. Ma questa mi sa che manco Ford avrà le palle di vederla!
Ford dice: di male in peggio. Non resta che usare la mela bacata come bersaglio da riporre sulla testa del giovane Cannibal. Userò volentieri un fucile al posto della balestra.


Ore diciotto in punto
Ore 18 in punto. Il vecchio Ford è già a nanna.
Cannibal dice: Alle ore diciotto in punto io sarò al cinema. A vedermi qualsiasi film tranne questo. E tranne qualche proposta action e/o finto autoriale di Ford.
Ford dice: alle ore diciotto in punto sarò a farmi un aperitivo. Ma certo non a regalare soldi a questa roba.


The Gambler
"Sono settimane che non esce un film interessante.
Adesso spacco tutto AAAAAH!"
Cannibal dice: Giusto per non farci mancare niente, ‘sta settimana arriva pure un film sul gioco d’azzardo dalla Lituania. La sorpresa è che dal trailer non sembra un cazzo male!
Ford dice: tipica pellicola da bottigliate d'essai o sorpresa della settimana? Solo una visione potrà rivelarlo.
Nel frattempo vi dico che Cannibal Kid è un pusillanime. E su questo non c'è mai stato alcun dubbio.
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