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giovedì 24 agosto 2017

Cinema estivo: Il risveglio





Dopo settimane – ma che dico? – mesi di magri incassi, il botteghino italiano tornerà a riempirsi la pancia e soprattutto le tasche?
Quei pedofili dei Minions si preparano a riconquistare i cuori dei nostri bambini (e con nostri, intendo del mio blogger rivale Mr. Daddy Ford), ma nei cinema arriva anche qualche altro film. Quali?
Vediamoli tutti qui sotto, con il primo appuntamento della nuova stagione della rubrica sulle uscite cinematografiche, che nelle prossime settimane, quando Ford tornerà dalle sue infinite vacanze spagnole, potrebbe regalare qualche stuzzicante sorpresa... Tenetevi pronti!


Cattivissimo me 3
"Ford, mi puoi baciare le chiappe...
Anzi, a pensarci bene NO! Che schifo!"

martedì 7 luglio 2015

La risposta è nella colpa delle stelle





La risposta è nelle stelle
(USA 2015)
Titolo originale: The Longest Ride
Regia: George Tillman Jr.
Sceneggiatura: Craig Bolotin
Tratto dal romanzo: La risposta è nelle stelle di Nicholas Sparks
Cast: Britt Robertson, Scott Eastwood, Jack Huston, Oona Chaplin, Alan Alda, Lolita Davidovich, Melissa Benoist
Genere: sparkstico
Se ti piace guarda anche: Le pagine della nostra vita, The Best of Me, Adaline - L'eterna giovinezza

Caro Nicholas Sparks ti scrivo,
così mi distraggo un po',
e siccome grazie a Dio sei molto lontano,
più forte ti insulterò!

domenica 19 maggio 2013

NON APRITE QUELLA PORTA, APRITE QUELLE PORCHE


"Porche noi???"
"Ma se siamo due suore..."
Non aprite quella porta 3D
(USA 2013)
Titolo originale: Texas Chainsaw 3D
Regia: John Luessenhop
Cast: Alexandra Daddario, Tania Raymonde, Trey Songz, Keram Malicki-Sanchez, Shaun Sipos, Scott Eastwood, Dan Yeager, Thom Barry, Richard Riehle
Genere: orrore
Se ti piace guarda anche: Non aprite quella porta (1974), Non aprite quella porta (2003)

Se pensate che non esista un film peggiore di Le streghe di Salem
Beh, non sarò certo io a farvi cambiare idea BUAH AH AH AAAH (beccati ‘sta risata satanica, Rob Zombie, che ti piace!).
Non aprite quella porta 3D è una schifezzuola di horror, però almeno è una schifezzuola media, di quelle senza pretese artistiche che non può permettersi. Lo guardi, e sai già esattamente in cosa ti imbatterai e cosa si abbatterà su di te: un brutto film di scarso intrattenimento e zero originalità. Ma, se non altro, un brutto film che non vuole spacciarsi per un capolavoro della settima arte. So’ già soddisfazioni. Piccole, ma so’ soddisfazioni.

A volte il genere horror viene accostato in senso dispregiativo al porno. In senso dispregiativo il più delle volte per il porno. Cosa li accomuna? In entrambi i generi spesso la trama è solo un pretesto per mostrare in un caso scenone splatter di morti ammazzati, nell’altro caso delle scopate, fondamentalmente. Prodotti in serie, fatti in maniera meccanica e industriale, per fare contenti i pubblici di riferimento e portare a casa qualche soldino. A volte sono realizzati in maniera professionale, altre in maniera molto più amatoriale. Peccato che in questo caso abbiano deciso di girare un horror. Non aprite quella porta 3D, se solo avesse qualche scena di sesso esplicito in più, sarebbe infatti potuto risultare un porno niente male. La cosa di gran lunga migliore del film sono infatti le grazie delle due protagoniste femminili, non sfruttate a dovere.

"Basta, sono offesa. Mi rivesto!"
Alexandra Daddario si era segnalata nel filmetto fantasy Percy Jackson e, proprio come Emma Watson dopo Harry Potter, ora è esplosa. Fisicamente, intendo. È passata dal fantasy a essere una fantasia erotica. Come attrice se la cavicchia pure, però certo per valutarla meglio sarà necessaria una pellicola di maggior peso. Qui comunque ci si può accontentare del suo fisico parecchio in forma. Il personaggio che interpreta sarebbe anche interessante, con il suo lato malvagio che a un certo punto ha la meglio sul lato buonista, peccato che la sceneggiatura non riesca a sfruttarlo a dovere. Anzi, per niente.
Anzi, ma quale sceneggiatura?
L’altra fanciulla è Tania Raymonde, figlioletta di Ben Linus e della Rousseau in Lost, pure lei cresciuta mooolto bene e mooolto sviluppata in alcune parti in particolare.
Le spettatrici che adesso stanno sbadigliando possono pure loro rimanere contente grazie ai muscoli esibiti da Trey Songz, cantante R&B che come attore… insomma, non è un attore, diciamolo. Poi c’è anche Scott Eastwood, figlio raccomandatissimo di Clint da cui ha preso lo sguardo inespressivo ma non certo il carisma. In pratica, meglio le protagoniste femminili di quelli maschili.

"Sicuri che non stiamo girando un porno?
Leggendo l'elaboratissima sceneggiatura avrei detto il contrario..."
Dopo una prima parte in cui vengono presentate tette e momenti soft-porno, il film passa poi alla sua parte horror. E qui mi casca la pellicola. L’idea di non realizzare un remake del film originale degli anni ’70 (come il pessimo film del 2003 con Jessica Biel), bensì un sequel è anche buona. Cercare di dare una continuità alla storia. Bravi. Come hanno sviluppato tale idea, è invece un altro paio di maniche. La sceneggiatura (ripeto: ma quale sceneggiatura???) è prevedibilissima, i dialoghi nei momenti in cui vorrebbero farsi profondi scadono nel pietoso, e alla fine il tutto si trasforma in maniera rapida nella solita sequenza zero tensione tanta noia di morti ammazzati e momenti pseudo splatter.
Una vera occasione sprecata: con a disposizione 2 protagoniste anzi 4 protagoniste come le tette di Alexandra Daddario e Tania Raymonde, da quella porta ne sarebbe potuto uscire un porno-capolavoro.
(voto 4/10)



giovedì 26 luglio 2012

Quell’altra casa nel bosco

Enter Nowhere
(USA 2011)
Regia: Jack Heller
Cast: Sara Paxton, Scott Eastwood, Katherine Waterston, Shaun Sipos, Christopher Denham
Genere: sconosciuti insieme per caso
Se ti piace guarda anche: Cube - Il cubo, Saw - L'enigmista, Un tranquillo weekend di paura, The Hounds, Shrooms - Trip senza ritorno

C’è una casa nel bosco. In questa casa c’è un ragazzo. Tutto solo.
Un maniaco?
Può essere. In ogni caso a interpretarlo troviamo Scott Eastwood, il figlio (raccomandato) di Clint. E se il padre, come disse Sergio Leone, aveva solo due espressioni, lui non ne ha manco una.

"Raccomandato a me? Solo perché sono espressivo quanto un baccalà?"

In questa casa nel bosco arriva però anche una ragazza. Assomiglia vagamente a Lana Del Rey.
I due faranno sesso?
Può essere.
In questa casa nel bosco arriva poi pure un’altra ragazza. È Sara Paxton, biondina ormai abbonata al ruolo di scream queen e di nuova reginetta della scena horror, con all’attivo titoli come L’ultima casa a sinistra, Shark Night 3D e soprattutto il caposaldo The Innkeepers del Maestro Ti West.


Un ragazzo, due ragazze… si trasformerà in un’orgia party?
Può essere anche questo.
Oppure può essere che ci troviamo dentro a un altro thriller-horror. L’ennesimo. Uno di quelli in cui un gruppo di persone che non si conoscevano e che si conoscono loro malgrado in una situazione un sacco misteriosa e inquietante. Come in Saw – L’enigmista, o come in Cube – Il cubo, probabilmente il vero precursore di questo sottogenere che negli ultimi anni ha prodotto un sacco di sottoprodotti dell’orrore, ma solo in senso qualitativo.
Per fortuna, Enter Nowhere non fa parte di questi. Non rappresenta certo un nuovo inizio per il genere, né una pellicola particolarmente originale o sconvolgente, eppure è un buon intrattenimento, ben realizzato, con qualche calo di tensione qua e là, ma sostanzialmente piuttosto teso e coinvolgente dall’inizio alla fine.
Potete quindi enterare senza paura dentro questo nowhere. O meglio, con qualche paura, ma più che altro giusto qualche brividuccio sulla schiena.


Vogliamo dire che è una visione fondamentale?
No, perché sarebbe una balla. È il classico film d’esordio con qualche buona idea non del tutto messa a frutto. Però è una visione consigliata soprattutto d’estate e soprattutto agli appassionati del genere, che si ritroveranno invischiati dentro una storia thriller e pure con qualche salto temporale…
Di più, non dico.
Lasciate ogni speranza, o voi che enterate nel nowhere.
(voto 6,5/10)

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