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martedì 5 aprile 2011

Ti faccio un ass così

Kick-Ass
(USA, UK 2010)
Regia: Matthew Vaughn
Cast: Aaron Johnson, Christopher Mintz-Plasse, Chloe Moretz, Lyndsy Fonseca, Mark Strong, Nicolas Cage, Clark Duke, Evan Peters, Xander Berkeley, Sophie Wu
Tratto dal fumetto di: Mark Millar e John Romita Jr.
Genere: supereroi senza superpoteri
Se ti piace guarda anche: Scott Pilgrim vs. The World, Spider-Man, Heroes, Misfits, Kill Bill

Trama semiseria
Nonostante tutti i fumetti e i film, nessuno nella vita reale ha mai provato a essere un supereroe. E ci sarà anche un motivo… ma questo non importa al giovane Dave, un ragazzo non cool ma nemmeno particolarmente sfigato che decide di comprare una tutina verde su Internet e diventare Kick-Ass. Il suo primo tentativo da eroe fallisce miseramente in ospedale, con il secondo però gli va meglio: un tizio infatti lo filma mentre si prende a botte con dei cattivoni e il filmato ottiene più visualizzazioni su YouTube di “Friday” di Rebecca Black. Tutto il mondo a questo punto si chiede: ma kick-asso è?

Recensione cannibale
Kick-Ass è uno degli esempi più limpidi del ritardo (anche mentale) della distribuzione italiana e in generale dell’Italia rispetto al resto del mondo. Uscito negli USA (ma anche in Kazakistan) un anno fa, erano già mesi che l’avevo visto in lingua originale però avevo deciso di aspettare a parlarne in occasione dell’uscita italiana. Poi sono passati i giorni, le settimane, i mesi e il film arriva solo ora, alla buon ora. Ho colto così l’occasione per riguardarmelo in italiano, ché tanto è bello divertente, però mi sono chiesto: “Ma perché tutto questo ritardo?” Pare che il motivo scatenante sia stato il fatto che il film contiene scene troppo violente con protagonista una bambina, una cosa che può scandalizzare giusto nel paese dove le minorenni devono andare ad Arcore se vogliono assicurarsi un futuro decente ma non possono comparire in film violenti. Robe che nemmeno in Kazakistan…

Venendo al film è per me un quasi cult. Tra gli elementi che lo renderebbero un cult assoluto c’è una sceneggiatura scoppiettante, magari non del tutto originale ma in grado di riprendere i modelli supereroistici recenti di Spider-Man o Heroes e riproporli in una chiave ancora più aggiornata, ironica e cattiva.
Assolutamente cult i due personaggi principali: Kick-Ass, interpretato dal promettentissimo Aaron Johnson, è un medioman, anzi un medioboy che non viene morso da un ragno o “fulminato” dai superpoteri come i protagonisti di Misfits, bensì decide di sua spontanea volontà di diventare un eroe; Hit Girl poi è già un mito assoluto, una ragazzina cresciuta dal padre con l’ideale di una vendetta kill-billiana e a suon di proiettili sparati in pancia come neanche in Gomorra, una piccola eroina cazzutissima che è la marcia in più nonché la vera kick-ass del film. E Chloe Moretz che la interpreta a 14 anni è già una delle star più lanciate di Hollywood.
Niente male anche il resto del cast con il mitico McLovin’ di Suxerbad, la gnoccolona di turno (Lyndsy Fonseca, vista anche in Hot Tube Time Machine, Desperate Housewives e la nuova serie Nikita) e un Nicolas Cage che è meglio rispetto ai suoi standard ma è pur sempre Nicolas Cage. Tra l’altro Cage ha finalmente realizzato un suo sogno: quello di prendere parte a una pellicola fumettosa, lui che ha persino rovinato la vita al figlio chiamandolo Kal-El, ovvero il nome kryptoniano di Superman. E stic-ass.

Altro punto di forza del film è una dose insensata di ultraviolenza in grado di esaltare tanto Quentin Tarantino quanto Alex DeLarge, cosa che rende le scene di combattimento molto più cruente e quindi spettacolari di quanto siamo abituati a vedere in molte altre edulcorate pellicole hollywoodiane del genere. Super anche la colonna sonora, con tra gli altri Primal Scream, Prodigy, Ennio Morricone, Elvis e Joan Jett frullati tutti insieme allegramente.

Perché allora l’ho definito solo un quasi cult, a parte il fatto che sono un incontentabile bastardo? Beh, perché comunque perde il confronto fumettistico con una pellicola recente simile e un cult al 100% come Scott Pilgrim vs. The World, in grado di essere più inventiva da un punto di vista registico e visivo. E poi perché alcune parti della storia non sono del tutto convincenti; mi riferisco in particolare ai cattivi, capitanati dal solito boss mafioso italo-americano stereotipato che non regge minimamente al fianco di personaggioni come Kick-Ass e Hit Girl.
Niente di irrimediabile, comunque, e anzi per una volta aspetto più che fiducioso il sequel. Nonostante la pellicola non abbia riscosso un successo travolgente al box-office, si è comunque rivelata un piccolo fenomeno e quindi il numero 2 è già in cantiere. Se di solito preferisco che non vengano realizzati, in questo caso credo che un secondo episodio potrebbe risultare ancora più divertente e spettacolare del primo.
E sono sicuro che ci prenderà ancora di più a kick nell’ass!
(voto 7/8)

Personaggio cult: Hit Girl (Chloe Moretz)

mercoledì 12 gennaio 2011

I miei film dell'anno 2010 - n. 4 Scott Pilgrim vs. The World

Scott Pilgrim vs. The World
(USA)
Regia: Edgar Wright
Cast: Michael Cera, Mary Elizabeth Winstead, Ellen Wong, Kieran Kulkin, Jason Schwartzman, Anna Kendrick, Alison Pill, Johnny Simmons, Chris Evans, Brie Larson, Brandon Routh, Aubrey Plaza, Mark Webber, Mae Whitman, Erik Knudsen, Bill Hader
Genere: indie nerd
Se ti piace guarda anche: Juno, Benvenuti a Zombieland, American Splendor, Se mi lasci ti cancello, (500) giorni insieme, Sky High – Scuola di superpoteri, Zoolander, Kick-Ass, Misfits

Trama semiseria
Scott Pilgrim (Michael Cera) è un ragazzo che suona in una band indie nerd (gli spettacolari Sex Bob-omb) e fondamentalmente cazzeggia in giro con le magliette degli Smashing Pumpkins. Nonostante le fattezze vagamente da sfigato, Scott è un playboy geek che si ritrova in un triangolo amoroso con una groupie asiatica e la sua nuova cotta suprema: Ramona Flowers (Mary Elizabeth Winstead), una tipa coi capelli viola, poi rossi, poi verdi, poi blu, poi chi ci capisce più. Per conquistare il suo cuore però dovrà prima eliminare i suoi 7 ex ragazzi (e ragazze)… eliminarli fisicamente. Ce la farà?

Pregi: visiviamente è qualcosa di davvero nuovo, originale, fresco, mischia il cinema con il fumetto con il videogame con la cultura indie con qualunque altra cosa possa venirvi in mente. E poi è IL film nerd per eccellenza, un cult da tramandare di generazione in generazione per tutti i secoli nei secoli amen.
Difetti: la struttura narrativa dei 7 ex è leggermente ripetitiva

Personaggio cult: Julie, una tipa perennemente incazzata interpretata da Aubrey Plaza
Scena cult: i titoli di testa in 8-bit, l’arrivo della polizia vegana… ma in quanto film cult per eccellenza è un po’ tutto cult
Canzone cult: “By Your Side” di Sade qui fatta dai Beachwood Sparks. In versione indie, of course
Frase cult: “I’m in lesbian with you”

Leggi la mia RECENSIONE


domenica 19 dicembre 2010

Man of the year 2010 - n. 6 Michael Cera

Michael Cera
Genere: indie nerd
Provenienza: Brampton, Canada
Età: 22
Nel 2010 visto in: Scott Pilgrim vs. the World, Youth in Revolt, Paper Heart
Il passato: Arrested Development, Suxbad, Juno, Nick e Norah: tutto accadde in una notte
Lo vedremo in: Happy Saver USA, Arrested Development – Il film
Perché è in classifica: è il simbolo della generazione loser

Non fosse che all’epoca era soltanto un bambinetto, verrebbe da pensare che Beck abbia scritto “Loser” con in testa proprio lui. Michael Cera è il volto degli indie sfigati uniti contro il mondo e a suo modo è un eroe generazionale. Lui comunque sembra incurante di tutto ciò e in un’intervista su Rolling Stone racconta di come nonostante il successo cinematografico vada ancora in giro con un’auto scassata che usa come seconda casa, odia le feste e quando una fan gli ha proposto un pompino è scappato a gambe levate.

Michael Cera è l’anti-Hollywood, uno che si è ritrovato lì suo malgrado e per ora ci sta anche alla grande, accaparrandosi tutte le parti da indie o da sfigato o più volentieri da indie sfigato in circolazione. Dopo l’irresistibile George-Michael nella serie Arrested Development (che dovrebbe tornare in versione filmica), dopo il cult “Suxbad”, dopo il tenero (e improbabile) amante di “Juno”, quest’anno si è sdoppiato in “Youth in Revolt”, dove il suo alter-ego è un tizio davvero con i controca**i, e poi soprattutto nell’apoteosi del genere indie tutto: “Scott Pilgrim vs. the World”, un capolavoro di nerditudine tanto annunciato quanto riuscito. Merito della regia scoppiettante ed eversiva di Edgar Wright, di un cast spettacolo e di Michael Cera, il Brad Pitt del mondo nerd.



giovedì 16 dicembre 2010

Cotta adolescenziale 2010 - n. 3 Anna Kendrick

Anna Kendrick
Genere: secchiona
Provenienza: Portland, Usa
Età: 25
Nel 2010 vista in: Tre le nuvole, Scott Pilgrim vs. The World, Eclipse, Un microfono per due, video “Pow Pow” degli LCD Soundsystem
Il passato: Twilight, New Moon
La vedremo in: Live with it, Breaking Dawn
Perché è in classifica: perché ha il fascino indiscreto della rompiballe
Sul suo stile: Ellen Page, Emma Stone, Sophia Bush

La folgorazione per Anna Kendrick è arrivata “Tra le nuvole”. Nel film interpreta la “discepola” schematica, secchiona e rompi di George Clooney, ma lei è talmente irresistibile da riuscire a rendere favoloso un personaggio che aveva tutte le potenzialità per risultare insopportabile. Anna Kendrick però è anche la mia preferita della saga di “Twilight”, che pure vanta altre presenze di tutto rispetto come Kristen Stewart e soprattutto Ashley Greene; il suo personaggio (pure qui una discreta secchiona) è tra i pochi a non essersi rivelati né vampiri né lupi mannari o altro. Per adesso, almeno. A completare la sua Anna-ta ci sono poi il pessimo “Un microfono per due” (non guardate questo film!), un ruolo piccolo in un capolavoro grande come "Scott Pilgrim Vs. the World", dove pure qua è nelle vesti di sorella di Scott è una rompiballe non da poco (chissà perché le danno questi ruoli??) e poi la sua prima parte sexy nel video degli LCD Sounsystem che si chiama “Pow Pow” ma vista la sua presenza avrebbero fatto meglio a intitolarlo “Wow Wow”.


mercoledì 8 dicembre 2010

Cotta adolescenziale 2010 - n. 13 Mary Elizabeth Winstead

Mary Elizabeth Winstead
Genere: Grindhouse girl
Provenienza: Rock Mountain, USA
Età: 26
Nel 2010 vista in: Scott Pilgrim vs. The World
Il passato: Grindhouse – A prova di morte, Die Hard – Vivere o morire, Final Destination 3, Ballare per un sogno, Black Christmas, Sky High – Scuola di superpoteri
La vedremo in: The Thing
Perché è in classifica: perché Scott Pilgrim è pronto ad affrontare 7 suoi ex ragazzi (e ragazze) pur di averla
Sul suo stile: Zooey Deschanel, Maggie Q, Katy Perry

In ogni film in cui la vedo mi sembra una persona diversa e mi è difficile inquadrare del tutto questa ragazza in un genere preciso cosa che, per un’attrice, non può essere che positiva. Mary Elizabeth Winstead è infatti passata con disinvoltura dall’essere una cheerleader tra le Grindhouse girls tarantiniane fino all’alternative girl dai capelli viola, no verdi, no neri, no blu che fa perdere la testa al supereroe Scott Pilgrim nel cult indie dell’anno “Scott Pilgrim vs. The World”, un film nerd che ha tutto quello che un film nerd deve avere: una ricercata e cooooolissima colonna sonora, riferimenti a non finire a pellicole, fumetti, videogame, giochi di ruolo e, last but not least, una serie di pupe non da poco. In mezzo a tutte loro emerge Ramona, alias Mary Elizabeth Winstead, la ragazza per cui si possono affrontare 7 ex ragazzi (e ragazze) a suon di feroci combattimenti. E ne vale la pena.


mercoledì 24 novembre 2010

Indie-sfigati uniti contro il mondo

Scott Pilgrim vs. The World
(USA, Canada, UK 2010)
Regia: Edgar Wright
Cast: Michael Cera, Mary Elizabeth Winstead, Ellen Wong, Kieran Kulkin, Jason Schwartzman, Anna Kendrick, Alison Pill, Johnny Simmons, Chris Evans, Brie Larson, Brandon Routh, Aubrey Plaza, Mark Webber, Mae Whitman, Erik Knudsen, Bill Hader
Tratto dalla graphic novel di: Bryan Lee O’Malley
Genere: fumettoso
Link: IMDb, mymovies
Se ti piace guarda anche: American Splendor, Se mi lasci ti cancello, Juno, Zoolander, (500) giorni insieme, Sky High – Scuola di superpoteri
Frase cult del film: “I’m in lesbian with you”

Già prima della sua uscita, “Scott Pilgrim vs. The World” si candidava prepotentemente come film indie-nerd dell’anno. Dopo averlo visto posso dire che è di più: è il film indie-nerd per eccellenza di tutti i tempi. Una vera goduria per gli occhi e per le orecchie.

“Scott Pilgrim” è una serie a fumetti creata da Bryan Lee O’Malley poco conosciuta in Italia ma un cult assoluto dall’altra parte dell’Oceano, però Scott Pilgrim non è certo uno di quei supereroi Marvel/DC alla Clark Kent o Bruce Wayne. O meglio, in qualche strambo modo un supereroe lo è (ma più alla Peter Parker) visto che per amore si ritrova a combattere e lo fa anche senza esclusione di colpi. Però fondamentalmente lui è ben altro: cazzeggia in giro (per non dire che è disoccupato) è un bassista nella fichissima rock band dei Sex Bob-omb ed è una sorta di versione nerd di un playboy che indossa le t-shirt degli Smashing Pumpkins.

Dopo aver rotto con la sua ex storica, la biondazza bonazza rockstar Envy Adams, Scott si ritrova invischiato in un triangolo amoroso tra una ragazzina liceale groupie della sua band e una nuova misteriosa ragazza ganza dai capelli viola arrivata in città: Ramona Flowers è il suo nome. Per mettersi insieme a lei dovrà però prima affrontare 7 suoi folli, diabolici, maligni ex ragazzi (e ragazze): lo spunto geniale del fumetto e del film è infatti quello di trasformare le relazioni sentimentali in una sorta di videogame a livelli.


A tradurre un fumetto del genere, il rischio era però quello di finire per fare il solito cine-videogame fracassone idiota e visivamente inguardabile. Per fortuna il regista Edgar Wright (il fenomeno già dietro al super cult comedy-horror inglese “L’alba dei morti dementi” e alla parodia degli action-movies “Hot Fuzz”) utilizza uno stile che ruba dal mondo dei fumetti e dei videogame in maniera davvero creativa e originale, senza dimenticarsi comunque che sta pur sempre facendo un film e non giocando alla Playstation: a livello visivo direi che quindi questa è tra le pellicole più innovative e particolari viste negli ultimi 150 anni. Mica esagero.
Stupenda già la sigla iniziale con musica e grafica in 8-bit, più l’uso creativo dei baloon e di altri espedienti fumettistici in varie scene, ma tutta la pellicola è un vero luna park di invenzioni stilistiche e narrative ge-nia-li! Roba che uno non fa in tempo a rimanere stupito per una trovata che subito ne spunta un’altra che ti lascia ancor più senza fiato.
Senza tralasciare una notevole colonna sonora (ovviamente indie, anzi indieissima) che va da Beck ai T-Rex, con il momento più emozionante sulle note della cover di “By Your Side” di Sade firmata Beachwood Sparks. E naturalmente ci sono anche loro, i mitici Sex Bob-omb di Scott Pilgrim.


Assurdo poi quanti giovani talenti riesca a racchiudere un film solo. Il protagonista ovviamente non poteva essere che lui, il volto degli indie sfigati per eccellenza: il Michael Cera di “Juno”, chi se no? La ragazza dei suoi sogni (letteralmente, visto che la vede prima in sogno e poi nella realtà) è interpretata da quello schianto di una Mary Elizabeth Winstead, una delle Grindhouse girls di Tarantino nonché figlia di Bruce Willis nell’ultimo Die-Hard, una che nel film passa con disinvoltura dai capelli rosa, al blu e al verde senza perdere mai fascino, una che al solo pronunciare il suo lungo nome ci si fa in tempo ad innamorarsene.
La sorella impicciona (e pure stronza) di Scott che sa tutto ancor prima che una cosa succeda è la mia super preferita Anna Kendrick di “Tra le nuvole”, ancora una volta stellare seppure in una piccola parte, mentre l’ex storica Envy Adams è interpretata dalla Brie Larson della serie cult “United States of Tara”.
Sul fronte malvagi ex di Ramona Flowers troviamo invece: il macho Chris Evans (“I fantastici 4”) nell’ironica parodia di se stesso, un superficiale e idiota vegano Brandon Routh (“Superman Returns”) davvero esilarante, il solito immenso divertentissimo Jason Schwartzman (quello della serie “Bored to Death” e dei film di Wes Anderson e della cuginetta Sofia Coppola) e la ex lesbo Mae Whitman dall’ottima serie tv “Parenthood”.

Spassoso pure il miglior amico gay di Scott, interpretato da Kieran Culkin (fratello di quello che aveva perso l’aereo) e da tenere d’occhio la batterista Alison Pill (già segnalatasi in “Milk”) e la scatenata cinesina Ellen Wong, mentre un altro piccolo ruolo cult che fa morir dal ridere è quello della rompiballe Julie interpretata da Aubrey Plaza.

Tutti i personaggi sono assolutamente fumettistici e idealizzati e le situazioni sono talmente assurde che niente in questo cine-fumetto potrebbe sembrare reale o anche solo con un minimo di senso logico. Eppure dietro la scintillante e divertentissima patina della strabiliante costruzione citazionista-registica c’è tutto il fascino dell’infatuazione, dell’innamoramento, della disillusione di una storia d’amore vera, che come sottolinea il buon Mr. Ford è “l'amore di Alta fedeltà, Se mi lasci ti cancello, (500) giorni insieme, Juno”.

Il film indie-nerd-sfigato definitivo di tutti i tempi e di tutte le galassie, quindi. Ma con dentro un cuoricino che pulsa.
(voto 9+)

giovedì 2 settembre 2010

Anticipation

Top 10 dei prodotti musical-cinematografic-letterari in arrivo da qui alla fine dell’anno che attendo con più spasmodica ansia di veder-legger-ascoltare.

10. Undercovers
Il nuovo serial creato da J.J. Abrams (quel genietto, anzi geniaccio dietro Lost, Alias, Fringe, Felicity…). Storia di una coppia di spie (alla Mr. & Mrs. Smith, ma spero sia molto meglio) a presto in partenza negli USA (e quindi grazie ai sottotitoli di subita anche in Italia…). Tra le altre novità telefilmiche interessanti di stagione ci saranno pure Boardwalk Empire (con protagonista il mitico Michael Pitt e pilot diretto da Martin Scorsese), la serie sugli zombie Walking Dead, i misteri e i complotti di The Event, la rimpatriata generazionale di My Generation, la nuova Nikita e la famiglia alla Incredibles di No Ordinary Family.


9. Brandon Flowers
"Flamingo" sarà l'esordio in proprio per Brandon Flowers, stavolta sulla scena del crimine senza i suoi Killers aiutanti. Come un Bryan Ferry senza i Roxy Music, se la caverà comunque? Intanto per il video del primo singolo “Crossfire” (un lentone 80s strappamutande degno di Chris De Burgh) ai compagni di band ha preferito portarsi con sé Charlize Theron. Mika scemo?


8. Scott Pilgrim vs. The World
Tratto da un fumetto cult, una pellicola in forte odore di stracult. Per tutti i nerd, geek e indie vari là fuori, Michael Cera (Juno) ha un nuovo improbabile supereroe romantico da proporci. E il trailer promette bene, benissimo


7. Kings of Leon
Del loro nuovo album per il momento si sa solo che si chiamerà “Come around sundown” e arriverà da qualche parte verso ottobre. E probabilmente sarà una bomba.


6. The Social Network
La storia di uno dei fenomeni più socialmente importanti dei nostri giorni (Facebook) e del suo creatore (Mark Zuckerberg), trasformato in un thriller drama con regia di David Fincher (Fight Club), cast formato da molti degli attori più promettenti della nuova generazione (Jesse Eisenberg, Justin Timberlake, il prossimo Spiderman Andrew Garfield, la prossima Lisbeth Salander Rooney Mara), musiche di Trent Reznor dei Nine Inch Nails. Può bastare?


5. Dexter 5
Dopo il finale pazzesco della stagione 4, non si può che rimanere in attesa di vedere cosa succederà nella 5…
Tra le altre serie tv di cui attendo con maggiore curiosità il ritorno ci sono anche le seconde stagioni di Glee, Life Unexpected, Bored to Death e The Vampire Diaries, più Gossip Girl 4 e South Park (14esima stagione!).


4. Kanye West
L’uomo che ha cambiato le regole del gioco hip-hop, flirtando con pop ed electronica e cambiando sound a ogni disco ora è pronto a tornare alle radici del rap con un nuovo album previsto per novembre. Possibile titolo? “Good ass job”!


3. Somewhere
Sofia Coppola ha realizzato la trilogia di capolavori sull’adolescenza inquieta al femminile (Il giardino delle vergini suicide, Lost in translation e Marie Antoinette) e ora torna al Festival di Venezia e nei cinemas around the world con una nuova ragazzina (Elle Fanning) ma anche un personaggio maschile forte (il mio idolo Stephen Dorff, cui è stato finalmente concesso un ruolo importante), per una storia che parla di cinema, solitudine e rapporto padre/figlia. Colonna sonora firmata Phoenix, con pezzi di Strokes, Gwen Stefani, Foo Fighters, Bryan Ferry, etc. e una scena ambientata durante i Telegatti!


2.Inception
Quasi 300 milioni di dollari già incassati negli USA (un record per una pellicola non animata, non in 3D e non di supereroi o saghe letterarie), acclamato da critici e bloggers, sceneggiatura e regia di Christopher Nolan che hanno scomodato paragoni con Kubrick e Hitchcock, un thriller onirico che si preannuncia rivoluzionario almeno quanto Matrix, un cast da sogno (non poteva essere altrimenti, per un film che dovrebbe parlare di sogni ma di cui non voglio sapere altri dettagli sulla trama) formato da Leonardo Di Caprio, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Marion Cotillard... Da premesse simili mi aspetto niente di meno che un capolavoro. Sarà davvero così?


1. Imperial Bedrooms
Il nuovo romanzo del mio preferito Bret Easton Ellis, autore di American Psycho, Le regole dell’attrazione, Glamorama, di ritorno a 5 anni dal thriller esistenziale Lunar Park con Imperial Bedrooms, il sequel a 25 anni di distanza del suo esordio Meno di zero. Uscito da poco negli USA, viene dato in arrivo da Einaudi per ottobre. Muovetevi a tradurlo, goddamnit!

giovedì 22 luglio 2010

flash, 22 luglio (Juliette Lewis, Skunk Anansie, Erykah Badu...)

Uh Huh, nuovo video per la sempre idola (sia come attrice che come cantante) Juliette Lewis
"Uh Huh", si chiama ed è più catchy pop del solito


Rimanendo in tema di personaggi femminili tosti, arriva lanciato come un'auto in corsa il nuovo video dei ricostituiti Skunk Anansie "My ugly boy", che anticipa l'album settembrino tutto nuovo. Video molto Crash e canzone incazzusa al punto giusto


Se ormai fanno i trailer anche per i libri, non deve certo stupire che escano pure i remix dei trailer dei film. Questo è quello sognante e splendido per l'atteso Scott Pilgrim Vs. The World, probabile cultissimo dei prossimi mesi!



Bella operazione del Fabri Fibra nazionale, che permette di scaricare il suo nuovo mixtape album "Quorum" gratis dal suo sito. In attesa del suo album vero e proprio previsto per settembre.

Per chi avesse voglia di farsi un bell'Erykah Badu ripasso, è arrivato il Greatest Hits bignamino, neanche troppo -ino visto che sono 2cd pienipienidirobagiusta. Per l'occasione vi rispolvero il suo pezzo che preferisco: "On & On"


I miei idoli Mystery Jets hanno fatto un pezzo con il duo electro/club Count & Sinden: "After Dark", piacevole pezzo party pop


Chiudiamo in bruttezza con Roberta Bonanno (una uscita da Amici...) e la sua obbrobriosa "Sorelle d'italia". Se non danno l'esilio nazionale per cose del genere, per cosa lo danno?

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