Visualizzazione post con etichetta sean bean. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sean bean. Mostra tutti i post

lunedì 27 aprile 2015

JUPITER - IL DESTINO DELL'UNIVERSO NELLE MANI DI UNA FIGA SPAZIALE





Jupiter - Il destino dell'universo
(USA, UK 2015)
Titolo originale: Jupiter Ascending
Regia: The Wachowskis
Sceneggiatura: The Wachowskis
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Sean Bean, Maria Doyle Kennedy, Tuppence Middleton, David Ajala, Doona Bae, Gugu Mbatha-Raw, James D'Arcy, Terry Gilliam
Genere: sci-fi sce-ma
Se ti piace guarda anche: Divergent, Matrix, Guardiani della Galassia, Thor

Pillola azzurra, fine della storia, cari Wachowski: dopo un filmone come Matrix la smettete di girare, domani vi sveglierete in camera vostra, e crederete a quello che vorrete.
Pillola rossa, restate a Hollywood a girare filmacci peggio de Il paese delle meraviglie di Tim Burton, e vedrete quanto si può sprofondare nella tana del pessimo cinema.


venerdì 6 maggio 2011

Il signore degli anelli sia con voi. E con il tuo spirito

Game of Thrones
Serie tv, stagione 1
(USA 2011)
Rete americana: HBO
Rete italiana: prossimamente su Sky Cinema 1
Creata da: David Benioff, D.B. Weiss
Basata sui romanzi di: George R.R. Martin
Cast: Sean Bean, Emilia Clarke, Harry Lloyd, Lena Headey, Peter Dinklage, Charles Dance, Isaac Hempstead-Wright, Michelle Fairley, Sophie Turner, Jack Gleeson, Maisie Williams, Richard Madden, Iain Glen, Jason Momoa, Nikolaj Coster-Waldau
Genere: fantasy non troppo fantasy
Se ti piace guarda anche: Il signore degli anelli, True Blood

Game of Thrones è la serie tv del 2011 cui guardava con più trepidante trepidazione il pubblico degli amanti del fantasy. Visto che io non rientro in questa categoria (forse perché probabilmente non rientro in nessuna categoria), mi sembrava ci fosse un hype francamente eccessivo intorno a quella che veniva definita come la versione HBO de Il signore degli anelli. E invece…

Game of Thrones mette subito in chiaro, fin dalla primissima scena, di essere una serie di una qualità spaventosa. La sequenza iniziale va infatti in una inaspettata direzione quasi horror e ci presenta subito atmosfere avvolgenti perfettamente costruite. Ma tutta la puntata pilota è composta da momenti notevoli, forti e memorabili, tanto che lo spettro del Signore degli anelli svanisce ben presto. La saga di Tolkien trasportata in maniera fantastyca da Peter Jackson sul grande schermo ha segnato il genere, però questa serie tv cerca fin dall’inizio una direzione personale e si impone come nuovo modello di riferimento per il genere.

Una cosa che sembra mancare, perlomeno in questo primo scorcio di stagione, è lo spirito giocherellone e, massì, anche cazzone degli hobbit, un gruppo di nanetti fumati destinati a diventare i più improbabili tra gli eroi. Questa componente cazzara trova qui il suo sfogo comunque con il personaggio (non a caso) di un nanetto interpretato da Peter Dinklage (già visto in Nip/Tuck e The Stagion Agent): la sua prima apparizione è infatti dentro un bordello dove fa una scorpacciata di “escort”. Mi sa che è da lui che arriveranno i momenti più divertenti della serie, nonostante la figura di un nano che va a puttane faccia affiorare anche qualche altro pensiero, e non solo a noi italiani. Guardare questo spezzone dalla nuova spassosa sitcom americana Happy Endings per credere...

(grazie a Martina per la Facebook-segnalazione)

Per il resto Game of Thrones si prende molto sul serio e ciò, almeno in questo caso, non è poi nemmeno un male. I personaggi sono infatti tratteggiati con una profondità notevole, anche quelli infantili (non poi così infantili) e pure quelli femminili che in saghe del genere spesso vengono relegate a ruoli minori. Tra le cose più interessanti c'è ad esempio il triste destino della splendida Daenerys, costretta dal bastardissimo fratello a diventare moglie di un bruto selvaggio che conosce una sola parola: “No”. Un matrimonio di interesse per unire popoli diversi e creare una diabolica alleanza del male, ma attenzione, perché lei non si rivelerà poi così una vittima indifesa. Fantastici gli attori, avviati a una brillante carriera: l’esordiente Emilia Clarke è già diventata la donna più ricercata del momento su imdb, mentre il suo fratello televisivo è interpretato da Harry Lloyd, un malvagio davvero coi controfiocchi e lo sguado da pazzo alla Damon Salvatore di The Vampire Diaries. Il bruto è invece Jason Momoa, non a caso protagonista del remake di Conan il Barbaro che per la gioia (o la disperazione?) di Mr. Ford arriverà a breve.

Dalla parte dei “buoni” (virgolette d'obbligo, visto il loro comportamento dubbio almeno quanto quello degli USA in politica estera) abbiamo Sean Bean, già visto non a caso nel Signore degli anelli dove era Boromir, ma che qui riecheggia piuttosto l’Aragorn di Viggo Mortensen, anche se poi il personaggio sembra avere tutte le carte in regola per rivelarsi con una personalità tutta sua. Se dai manifesti sembra lui il vero protagonista della serie, in realtà la vera forza di questo Game of Thrones è la complessità e la molteplicità di personaggi e l’inquietudine dell’attesa per un inverno lungo anni che sta per arrivare, insieme a dei misteriosi "estranei" (un po' come gli "Altri" di Lost).

Dopo la trasmissione del solo primo episodio, HBO ha già confermato la serie per una seconda stagione e se gli appassionati di fantasy lo incoroneranno subito come capolavoro assoluto, finché reggerà livelli simili Game of Thrones è destinato a dare grandi soddisfazioni anche a babbani e non fan del genere. Per il momento, il “gioco di troni” regala infatti una grandissima attenzione ai giochi di potere e alle relazioni interpersonali, più che a maghi, stregoni, elfi, draghi e alle altre diavolerie che di solito dominano le saghe fantasy. Anzi, direi che nei primi episodi questi elementi sono davvero ben poco presenti, tanto che forse i più intransigenti del genere potrebbero persino rimanere delusi (ma non credo, visto che è basata sui romanzi di George R.R. Martin, che a quanto ne so nell’ambiente è venerato come una sorta di J.R.R. Tolkien 2). Tra gli autori dell'adattamento televisivo c'è invece David Benioff, autore del romanzo La 25a ora, da cui lui stesso ha scritto la sceneggiatura per il film di Spike Lee con Eddy Norton.

La visione della puntata pilota è consigliata quindi a tutti, appassionati di fantasy, nani, elfi, hobbit, maghetti o babbani che siate, poi deciderete voi se continuare l’avventuroso viaggio o meno. Io per il momento rimango saldamente in sella.
E se guardando il sole fuori dalla finestra credete che stia per arrivare l’estate vi sbagliate di grosso. Winter is coming…
(voto 8)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com