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sabato 24 ottobre 2015

'71: Odissea nell'Irlanda





'71
(UK 2014)
Regia: Yann Demange
Sceneggiatura: Gregory Burke
Cast: Jack O'Connell, Sam Reid, Sean Harris, Charlie Murphy, Paul Popplewell, Adam Nagaitis, Barry Keoghan, Martin McCann
Genere: surviwar
Se ti piace guarda anche: Eden Lake, Unbroken

'71 è l'horror survival dell'anno.
Ma come, non è un film di guerra?
No, non proprio e per fortuna. Io infatti le pellicole belliche, salvo qualche splendida eccezione come Apocalypse Now o La sottile linea rossa, non le reggo più di tanto e questa è una cosa che credo di aver raccontato parecchie volte. Come i vecchi che ripetono sempre le stesse storie. Storie di guerra, in genere.
Ho quindi patito parecchio la prima ventina di minuti di questa pellicola, che preannunciavano un classico film sulla vita militare e sull'addestramento. Non un addestramento fico (almeno da vedere) come quello di Full Metal Jacket o del recente The Fighters - Addestramento di vita, solo un addestramento palloso. Sono stato coraggiosamente in trincea, resistendo ai bombardamenti di questo inizio non proprio esaltante e ho fatto bene, perché il film presto cambia pelle. Subito dopo veniamo scaraventati in mezzo alle strade della Belfast indovinate un po' di che anno?
Esatto: il 1971. Lo scenario è quello del conflitto nordirlandese anche noto come The Troubles, che ha visto contrapposti cattolici contro protestanti, IRA contro governo inglese, tutti contro tutti e chi non è molto familiare con questi scenari, e io non lo sono, dalla visione di questa pellicola non è che ne uscirà capendoci molto di più.

giovedì 15 ottobre 2015

Mission: Impossible - Rogue Nation Rogue Station





Mission: impossible del giorno: scrivere una recensione di Mission: Impossible - Rogue Nation in appena 3 minuti di tempo e senza prendere fiato.
Non vi sembra una mission: così impossible? Allora per aumentare il coefficiente di difficoltà la realizzerò in apnea sott'acqua. Esatto: questa sarà la prima recensione scritta sott'acqua della Storia. Per aiutarmi a compiere l'impresa, mi servirò di una speciale tastiera subacquea. Voi ovviamente non potete vedere mentre la scrivo, però fidatevi: la realizzerò per davvero da sott'acqua.

"Oh mio Dio! Neanch'io mi cimenterei in una mission del genere."

domenica 19 ottobre 2014

LIBERACI DAL MALE, LA RECENSIONE CONFESSIONE





Liberaci dal male
(USA 2014)
Titolo originale: Deliver Us from Evil
Regia: Scott Derrickson
Sceneggiatura: Scott Derrickson, Paul Harris Boardman
Cast: Eric Bana, Édgar Ramírez, Joel McHale, Olivia Munn, Sean Harris
Genere: malefico
Se ti piace guarda anche: Seven, Horns, Sinister

Confesso Padre, perché ho peccato.
Ho fatto pensieri impuri su Ariana Grande. Lo so che è maggiorenne, ha 21 anni per la precisione, però a vederla gliene si darebbe diversi di meno e quindi io lo considero comunque un peccato carnale.
Come dice, Padre? Voi di solito fate ben di peggio? Persino i preti per fiction come il Reverendo Camden di Settimo Cielo?
Grazie Padre per l'assoluzione da questo peccato, ma ne ho un altro. A dire la verità ne ho proprio un sacco. È dai tempi in cui Beverly Hills 90210 e i Take That erano popolari che non mi confesso più.

Confesso Padre, perché ho tanto peccato.
Ha presente i sette vizi capitali?
Immagino di sì, altrimenti che cacchio di prete è?
Comunque, io credo di averli commessi tutti.
Superbia: modestamente, credo che il mio blog Pensieri Cannibali sia il miglior sito dell'universo, YouPorn escluso.
Lussuria: ho YouPorn tra i Preferiti di Google Chrome.
Avarizia: l'altro giorno a un mendicante per strada ho donato un buono per scaricare gratis l'ultimo album degli U2. E sappiamo tutti che è un disco disponibile gratuitamente e soprattutto sappiamo tutti che non è 'sto gran regalo...
Ira: non mi capita spesso di incazzarmi, giusto qualche volta e solo per cose molto importanti. Una roba che mi fa andare fuori di testa ad esempio è la gente che aggiunge i tuoi tweet ai preferiti, ma non li ritwitta, porca puttana! Mi arrabbio solo per cose fondamentali di questo tipo, zio porco!
Gola: al McDrive c'è una corsia preferenziale a me riservata.
Accidia: non ho mai capito cosa sia, sono troppo pigro persino per andare a cercare il suo significato su Wikipedia.
Invidia: Di solito non è un sentimento che mi appartiene, però negli ultimi tempi c'è una persona che proprio invidio con tutto me stesso: Chris Martin. Dio, quanto vorrei essere lui!
No, non certo per le canzonette che ormai è finito a scrivere. Nemmeno per i soldi o il successo, ma solo perché si fa Jennifer Lawrence. Mi perdoni Padre, ma quando penso a loro due insieme mi chiedo come Dio possa permettere una cosa del genere.
No, Padre, dove va? Non ho ancora finito.

"E così è questo il suo confessionale?
Dovrei venire a trovarla più spesso, Padre."
Confesso Padre, perché ho peccato.
Ho guardato Liberaci dal male, un film sugli esorcismi, confidando nel fatto che potesse essere decente. Lo so, ho sbagliato. Non è quasi mai così. Se c'è un genere oggi che è una discreta garanzia di trovarsi di fronte a una schifezza è l'horror. E se c'è un sottogenere dei film dell'orrore che è una notevole garanzia di trovarsi di fronte a una schifezza assoluta è quello delle possessioni demoniache e appunto degli esorcismi. Adesso non c'ho voglia di stare a elencarli perché questo è un luogo di culto e non voglio mettermi a bestemmiare ripensandoci. Sono inoltre sicuro che lei li avrà già visti tutti, Padre. Guardarli fa un po' parte del suo mestiere, per tenersi aggiornato sulle ultime novità in fatto di esorcismi e cose di questo tipo.
Io invece di professione non faccio il prete, grazie a Dio. Senza offesa. Anche se a guardare questo Liberaci dal male un po' m'è venuta voglia di farlo. Qui infatti il prete Édgar Ramírez è un prete cool che beve, fuma, frequenta bar ed è pure un ex eroinomane, alé. Non è che faccia proprio la vita da monaco di clausura, insomma. Secondo me pianta pure dei bestemmioni dal mattino alla sera, ma questo particolare è stato levato dal film. Magari le bestemmie si sentiranno poi nell'extended version.
Il mio mestiere non è quello del prete, bensì quello del blogger, se si può considerare un mestiere vero e proprio e non un hobby per bamboccioni. In particolare faccio il blogger pseudo cinematografico, quindi mi tocca tenermi aggiornato sulle ultime novità. Non che sia stato un successo clamoroso, anzi è stato un mezzo flop, però di questo Liberaci dal male si è un po' parlato in giro e quindi ho pensato di dire anche io la mia.

"Tranqui, raga, sto alla grande!
Giusto un filo di mal di testa
e un leggero bruciore alla pelle.
Le premesse non è che fossero eccezionali. Oltre a trattare l'ostica tematica esorcistica, il film ha per protagonista quello sguardo vuoto di Eric Bana e il regista è Scott Derrickson, già autore di robette modeste come Ultimatum alla Terra e Sinister, nonché di un'altra pellicola sulla stessa tematica come The Exorcism of Emily Rose che però mi sono perso. Nonostante ciò, l'inizio del film lascia ben sperare. Non sembra il solito film sugli esorcismi. Una buona, un'ottima notizia!
Peccato solo per un dettaglio. Ok, non avrà il classico incipit da classico film sulle possessioni, però prende la direzione del classico poliziesco di basso livello. Una specie di brutta copia di Seven. Non è molto, ma se non altro non è il solito horrorino. Questo per quanto riguarda la prima parte, ancora accettabile, del film. Nel secondo tempo, Padre, la pellicola scende giù negli Inferi. Diventa una cosa terrificante e non intendo in senso horror. La scena dell'esorcismo finale – e questo non è uno spoiler visto che da un film sugli esorcismi se lo può benissimo immaginare – è una delle cose più ridicole viste quest'anno. Altroché Lucy di Luc Besson! La conclusione di Liberaci dal male è una lunga, interminabile sequenza che supera ogni livello di ridicolo, da guardare con le mani davanti agli occhi non per la paura, ma per lo schifo provocato.
Una scena del genere riesce a far dimenticare anche quel poco di buono che il film aveva offerto fino ad allora. La presenza delle canzoni dei Doors come elemento interno alla trama, ad esempio. Oppure la presenza della sexy Olivia Munn, altro esempio. O ancora il partner simpa del poliziotto protagonista, Joel McHale (quello della serie Community), che riesce ad alleggerire la pesantezza di Eric Bana. Una serie di elementi positivi, e nei film sugli esorcismi di solito non è facile trovarne manco uno. La seconda parte della pellicola e in particolare la mezz'ora finale cancellano però tutto. Padre, secondo me lei dovrebbe intervenire. Dovrebbe fare un'esorcismo su questa pellicola. Dovrebbe liberarla della sua conclusione.
Come, devo pagarla?
No, Padre. Chieda il conto alla produzione del film, che quelli se c'hanno i soldi per produrre una roba del genere ce li avranno di sicuro anche per permettersi un sano esorcismo. Adesso vado, perché oggi sento di essermi confessato già abbastanza. Procedo ora dietro suo consiglio a recitare 3 Ave Marie, 5 Padre Nostro e a vedere 10 volte Seven per riprendermi da questo Liberaci dal male e per assolvere tutti i miei peccati. Arrivederci Padre, ci si becca alla prossima confessione. Ovvero tra almeno altri 20 anni.
(voto 5-/10)
"Questa bocciatura me la lego al dito, Cannibal.
E non c'è Dio che ti potrà salvare dalla mia vendetta!"
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