Visualizzazione post con etichetta shameless. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta shameless. Mostra tutti i post

martedì 16 dicembre 2014

LE MEGLIO SERIE TV 2014 – N. 20 - 11






È stata un'annata fenomenale per le serie tv. Mai vista tanta roba di qualità tutta in una volta. Altroché Cinema...

No, dai, Cinema caro, non metterti a piangere. Voglio bene anche a te, però certo che questo piccolo schermo ormai è sempre meno piccolo.
Quest'anno Pensieri Cannibali ha scelto di selezionare soltanto 20 serie, le 20 migliori secondo il personale giudizio dell'autore del blog Cannibal Kid che quando si mette a parlare di se stesso in terza persona vuol dire che i suoi livelli di egocentrismo hanno toccato vertici preoccupanti.
Una selezione durissima, che ha lasciato fuori un sacco di telefilm assai meritevoli e notevoli. Tanti assenti illustri, ma anche tanti presenti illustri.
Vediamo allora chi ce l'ha fatta a conquistare un posto nella Top 20, cominciando dalle posizioni dalla 20 alla 11, accompagate da una serie di locandine promozionali appositamente ideate da Pensieri Cannibali.


mercoledì 19 dicembre 2012

LE MEGLIO SERIE TV 2012, N. 40-31


Dopo aver svelato il Man of the Year e la Cotta adolescenziale 2012, il qui presente Pensieri Cannibali si getta e vi getta pure voi cari lettori dentro la listona delle 40 migliori serie tv dell’annata che sta finendo.
Per i non appassionati telefilmici, 40 serie possono sembrare tante, tantissime. Per un malato seriale come me invece, una top 40 ha implicato scelte difficili, con una serie di esclusioni davvero illustri. Alcune di loro finiranno poi nel post dedicato alle peggio serie dell’anno. Ma intanto facciamo partire il countdown delle meglio serie, con le posizioni dalla 40 alla 31 e nel frattempo potete anche andare a recuperare la classifica cannibale telefilmica del 2011.

"Sono il Conte Dracula... Minchia!"
40. The Vampire Diaries
(stagioni 3 e 4)

Cos’è
L’anti-Twilight, un po’ meno bimbominkioso di Twilight, ma comunque pur sempre un tantino bimbominkioso. E il suo bello è anche e soprattutto questo.

Pregi
- La coppia Delena (traduzione per i non bimbiminkia: Damon + Elena) finalmente c’ha dato dentro. Era ora! Lei gliel’ha fatta annusare più a lungo di Donna con David in Beverly Hills 90210. Brian Austin Green si sarebbe comunque rifatto più tardi e con gli interessi con Megan Fox…
- Per quanto la serie possa essere peggiorata, non si riesce comunque a fare a meno di vederla.

"Le didascalie cannibali sono quasi più divertenti di quel simpaticone di Stefan..."
Difetti
- I triangoli sentimentali cominciano a stufare e i vampiri ancora di più.
- Sceneggiature sempre più ripetitive.
- Damon ormai si è ammosciato parecchio rispetto ai primi tempi. Quando tornerà a fare davvero il bad boy e la smetterà di fare il romanticone peggio di Stefan?
- Elena pure da vampirella riesce a essere sempre tutta pucci pucci buoni sentimenti. E lasciatela incattivire un po’ anche lei.

Personaggio cult
Klaus (Joseph Morgan)


"Mmm... forse è ora di smetterla di mangiare tutti i cupcake che mi
mandano le ragazze di 2 Broke Girls."
39. The Mindy Project
(stagione 1)

Cos’è
Spassosa comedy con protagonista una specie di Bridget Jones in versione indian/tamil.

Pregi
- La protagonista Mindy Kaling è una idola assoluta.
- È una visione disimpegnata, ma non idiota.

Difetti
- Per il momento, la serie è incentrata principalmente sulla protagonista. Chissà se a poco a poco anche gli altri personaggi (su tutti il Danny Castellano interpretato dal prezzemolino Chris Messina) riusciranno a imporsi, come successo ad esempio in New Girl.

Personaggio cult
Mindy Lahiri (Mindy Kaling)

"Ma dai! Solo 38esimi? Com'è possibile?"
38. New Girl
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
La sitcom incentrata su Zooey Deschanel finita ora più che altro nelle mani dei suoi coinquilini.

Pregi
- Schmidt ormai diventato mito assoluto della serie.
- Una sitcom che fa ridere, ma che riesce anche a riflettere piuttosto bene l’incertezza e la confusione mentale dei 30enni (meglio se indie) di oggi.
- Una caratterizzazione nei personaggi maggiore rispetto a molte altre sitcom in giro.

Difetti
- L’idola indie Zooey Deschanel nel corso degli episodi ha perso un po’ di frizzantezza e follia rispetto a ‘na vorta.
- Alcuni episodi riempitivo in cui si ride pochino.

Personaggio cult
Schmidt (Max Greenfield)

"Appena 37esimi? M'è passato l'appetito..."
37. Don’t Trust the B---- in Apartment 23
(stagioni 1 e 2)
RECENSIONE

Cos’è
Una sitcom su una tizia di provincia che si trasferisce a NYC e va a convivere con una… stronza.

Pregi
- Esilarante come poche altre serie in circolazione.
- Krysten Ritter è una b---- coi fiocchi.

Difetti
- Un difetto tipico di molte sitcom: le trame non sono chissà quanto elaborate e i personaggi difficilmente subiscono grosse evoluzioni.

Personaggio cult
James Van Der Beek (anche noto come Dawson Leery) nella parte di James Van Der Beek

"Questa classifica è totalmente sballata.
Me ne torno su YouPorn, che è meglio!"
36. Parenthood
(stagione 4)

Cos’è
La serie sui Braverman, la famiglia più famigliare del piccolo schermo.

Pregi
- Ci si affeziona ai suoi personaggi con una facilità impressionante, fino a che diventano quasi dei membri aggiunti della tua famiglia.
- Preparate i fazzoletti, perché nella 4a stagione c’è da piangere, a causa della malattia che riguarda uno dei personaggi principali. Il tema viene affrontato in maniera toccante, ma per fortuna non troppo stereotipata.
- La storia tra Mae Whitman e Matt Lauria, new-entry da Friday Night Lights.
- Lauren Graham resta sempre una MILF per amica.

Difetti
- È una serie che si guarda sempre con grande piacere, però non è una di quelle serie che ti fa fremere nell’attesa dell’episodio successivo.
- Alcune sottotrame piuttosto inutili e trascurabili (ad es. la vicina rompiballe che fa causa allo studio di registrazione).
- I personaggi dei nonni Braverman sono davvero fondamentali? Metterli in ospizio no, eh?

Personaggio cult
Max Braverman (Max Burkholder), il ragazzino con la sindrome di Asperger che si candida come rappresentante d’istituto soltanto per ripristinare nella scuola la macchinetta delle caramelle.

Un'immagine del tutto random dalla stagione 2 di Shameless.
35. Shameless US
(stagione 2)

Cos’è
La serie sui Gallagher, la famiglia meno famigliare del piccolo schermo.

Pregi
- Una famiglia politically incorrect come raramente capita di vedere nelle serie USA (non a caso è il remake di una longeva serie britannica).
- I momenti comedy e drama sono alternati ottimamente.
- Sono riusciti a diventare i Gallagher più litigiosi e casinisti del mondo, superando persino i fratelli Gallagher dei tempi migliori (o peggiori?).
- Emmy Rossum. Nuda. Spesso e volentieri.

Difetti
- Nonostante la seconda stagione sia stata per molti versi anche migliore della prima, non sono ancora del tutto “dipendente” da questa serie.
- Alcune situazioni sembrano troppo British e fuori luogo, inserite in un contesto americano.

Personaggio cult
Frank Gallagher (William H. Macy), il padre che nessuno vorrebbe avere, ma che è così divertente da vedere. All'infuori della propria casa.

"No, non ho ancora avuto modo di farmi una doccia, sta mattina. Problemi?"
34. Damages
(stagione 5, nonché stagione finale)

Cos’è
Serie ambientata nel mondo degli avvocati, ma più thriller che legal.

Pregi
- Ryan Phillippe nella parte di un simil Julian Assange.
- I confronti tra Rose Byrne e Glenn Close sono sempre di una tensione impressionante e tutto per merito delle loro straordinarie interpretazioni.
- Un finale di serie ambiguo che lascia spazio aperto a più interpretazioni.

Difetti
- Stagione conclusiva un po’ sottotono rispetto alle precedenti.
- Un series finale talmente aperto che non ho ancora capito se mi è piaciuto o no.

Personaggio cult
Channing McClaren (Ryan Phillippe)

"Dici che così sono troppo vestita? Sta già crollando il numero di spettatori?"
33. The Client List
(stagione 1)

Cose’è
La serie con Jennifer Love Hewitt in versione massaggiatrice zoccola.

Pregi
- Jennifer Love Hewitt in versione massaggiatrice zoccola.

Difetti
- Purtroppo sono presenti anche scene, per lo più inutili, in cui Jennifer Love Hewitt non fa la massaggiatrice zoccola.

Personaggio cult
Riley Parks (Jennifer Love Hewitt) quando fa la massaggiatrice zoccola.

"Il blog Pensieri Cannibali? Quello sì che è un vero scandal!"
32. Scandal
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
Serie che avevo scandalosamente ignorato fino a poco fa, è un guilty pleasure estremamente godurioso.

Pregi
- Shonda Rhimes si è ricordata di essere un’autrice di serie parecchio accattivante. Dimenticate le ultime stagioni di Grey’s Anatomy e tutto Private Practice, qui le sceneggiature funzionano parecchio bene.
- Dialoghi velocissimi e incalzanti, come in giro al momento sanno scrivere solo Aaron Sorkin (The Newsroom) e Amy Sherman-Palladino (Bunheads).

Difetti
- Dialoghi persino troppo veloci? Ogni tanto si fa fatica a seguirli...
- È pur sempre una serie firmata da Shonda Rhimes, quindi trame soappose ed esagerazioni varie sono all’ordine del giorno. Ma il bello (per ora) è anche quello.
- I personaggi di contorno non sembrano (per ora) eccezionali.

Personaggio cult
La protagonista Olivia Pope, interpretata da una ottima Kerry Washington (che vedremo anche in Django Unchained di Quentin Tarantino).

"Fate tornare Nathan o giuro che vi faccio fuori, Misfints!"
31. Misfits
(stagione 4)

Cos’è
Una serie su un gruppo di disadattati cazzari con superpoteri, un tempo Misfits, ormai diventati Misfints.

Pregi
- Rudy sempre più idolo incontrastato della serie.
- Pian piano, i nuovi personaggi rivelano di non essere poi tanto male.
- Per quanto i livelli stellari delle prime due stagioni siano ormai irraggiungibili (nel 2010 svettavano addirittura al primo posto di questa classifica), i Misfits si lasciano ancora seguire con discreto piacere e regalano ancora qualche risata.

Difetti
- A forza di cambiare/eliminare attori e personaggi, dei mitici Misfits originali non ne è rimasto più manco uno e se i nuovi non sono malaccio, gli originals restano insuperabili. Nathan (forever missed) su tutti.
- La vicenda del barista cui hanno ciulato il pene. Una cazzata, è proprio il caso di dirlo.
- L’originalità e la fantasia delle sceneggiature dei primi tempi sono ormai un lontano ricordo.
- Anche la colonna sonora è ben lontana dalla figosità delle prime seasons.

Personaggio cult
Rudy Wade (Joseph Gilgun)

domenica 3 giugno 2012

Season finales (Hart of Dixie, Shameless, Suburgatory, GCB)

Ennesimo episodio della serie dei finali di stagione delle serie tv americane 2011/2012.
Ma prima, ricapitoliamo le scorse puntate...

"Ehm, non so chi scegliere... In Alabama la poligamia è legale?"
The Walking Dead
The Vampire Diaries
Gossip Girl
New Girl
2 Broke Girls
Don' Trust the B---- in Apartment 23

ATTENZIONE: presenti qua e là alcuni SPOILER!

"Le didascalie cannibali fanno ridere giusto i polli!"
"Hey, ma allora perché noi stiamo ridendo?"
Hart of Dixie
(stagione 1)

Serie caruccia immersa in un’atmosfera tra il country e Una mamma per amica, è la classica visione non imprescindibile ma comunque godibile. Lo guardi con piacere, però se ti perdi una puntata non è certo una tragedia. È come un Everwood però senza tutto il drama drama drama e, soprattutto, con Rachel Bilson tutto il tempo in hot pants e t-shirt bagnate al posto del Dr. Brown che consola qualche paziente cui sono appena morti tutti i conoscenti. Anche se il personaggio migliore, a sorpresa, si è rivelato quello della conservatrice e old-style Lemon, interpretata da una ottima Jaime King.
Tra casi medici poco o nulla interessanti e intrecci sentimentali scontati, la serie, pur gradevole, per la seconda stagione ha bisogno di una bella scossa (piccolo suggerimento: Rachel Bilson nuda!), altrimenti sarà costretta all’oblio.
(voto alla stagione: 6+
voto al season finale: 6,5)

"Sono io il sex-symbol della serie. Perché, avevate dubbi in proposito?"
Shameless US
(stagione 2)

Ottima stagione per la seconda famiglia Gallagher più disastrata della storia. Una season ancora più divertente e scoppiettante della prima, che però negli ultimi episodi ha trovato anche un notevole spessore drammatico. Parecchio interessante soprattutto il personaggio della madre tossica e bipolare della Gallagher family e niente male anche la story di Karen (Laura Wiggins) alle prese con una gravidanza non proprio da futura mammina ideale. Una sorta di Juno stronza. Per qualche altro personaggio invece è sembrata più una stagione di transizione e l’impressione è che la serie, per quanto valida, debba ancora regalarci il suo meglio.
Sempre grandioso comunque l’intero cast, con vertice negli immensi William H. Macy ed Emmy Rossum.
E a proposito di famiglie particolari, tenete d’occhio la nuova serie di Paul Abbott, il creatore di Shameless. Si chiama Hit and Miss e la protagonista è Chloe Sevigny.
(voto alla stagione: 7+
voto al season finale: 7)

"Anche la nostra è stata una parata all'insegna della sobrietà,
è costata meno di 3 milioni di euro. Una bazzecola!"
Suburgatory
(stagione 1)

Ancora ben lontana dall’essere giunta nel mezzo del cammin di sua vita, la sedicenne Tessa viene beccata in possesso di un pacchetto di preservativi e così il padre single decide di prendere armi e bagagli e trasferirsi con la figlia teenager dalla lussuriosa New York City ai sobborghi di periferia. Un luogo tranquillo fatto di villette a schiera e giardini ben curati che a qualcuno potrebbe sembrare un Paradiso, ma che per la nostra giovane protagonista si rivelerà, almeno inizialmente, un Inferno.
L’ambiente è infatti quello perfettino e precisino dei suburbs americani già osservato da vicino più e più volte a partire da quell’American Beauty scritto da Alan Ball (poi artefice di Six Feet Under e True Blood) e quindi in serie come Desperate Housewives o il più trasgressivo e “dopato” Weeds.

"Lo so anch'io che ero molto meglio negli anni '90,
non c'è bisogno che me lo ricordi tutte le volte..."
In Suburgatory i toni sono però ancora più da (divina) commedia, vicini a Cougar Town. E proprio come nella cittadina capitanata da Courteney Cox, anche qui il padre della protagonista si troverà di fronte a un esercito di MILF assatanate, sposate o meno, che gli daranno la caccia: dalla sua autodichiarata stalker personale fino a Dallas, la rifattissima “panterona” che gli dà il benvenuto nei suburbi. La figlia di Dallas è però Dalia (personaggio cult della serie), una Barbie-mean girl che diventa subito una sorta di nemesi della nostra protagonista Tessa, tipica newyorker alternativa che avrà qualche problemino a inserirsi in un contesto tanto plastificato e finto. Eppure anche lei scoprirà che dietro a protesi al seno e nasi rifatti potrebbe nascondersi qualcosa di più…
O forse no.
La prima stagione è proseguita tra su e giù, tra momenti esilaranti ed episodi riempitivo. Poco convincente l’ingresso nel finale di Alicia Silverstone, idola indiscussa degli anni ’90 cui è stato affidato un personaggio parecchio odioso. Io lei un tempo la AMAVO ma, cazzo, adesso non è che stia invecchiando proprio bene...
Scritta in maniera molto intelligente e pungente, Suburgatory rimane per ora sospesa nel limbo delle serie che potrebbero finire nel Paradiso dei cult tv oppure andare giù nell’Inferno del dimenticatoio. In ogni caso, proprio come la protagonista Tessa, riuscirà a uscire almeno dal Purgatorio?
(voto alla stagione: 6,5
voto al season finale: 6)

"Dio ti benedica, Cannibal Kid. Dio ti benedica!"
GCB
(stagione 1)

Gradevole variante in salsa texana delle Desperate Housewives, è riuscito a strapparmi qualche sorriso soprattutto grazie alla scatenata Kristin Chenoweth, l’interprete della super bigotta Carlene. Una serie dal forte sapore country che si è proposta come una satira troppo leggera sui valori tradizionali dell’America più conservatrice, finendo per diventarne quasi una celebrazione. GCB (ovvero Good Christian Bitches) non è stata confermata per una seconda stagione, ma non è che mi mancherà particolarmente. Mitica Kristin Chenoweth a parte, of course.
(voto alla serie: 6-
voto al series finale: 5,5)

mercoledì 21 dicembre 2011

Le meglio serie tv 2011: n. 20 - 16

Dopo le posizioni dalla 40 alla 31, e quelle dalla 30 alla 21 cosa viene dopo?
Se non siete proprio delle scarpe in matematica, la risposta è semplice... Ma, che sappiate contare o meno non importa, perché il countdown delle migliori serie tv del 2011 secondo il parere del blog Pensieri Cannibali prosegue comunque!

20. The Walking Dead
(stagione 2)
Genere: zombiesco (ma non troppo)
In pillole: umani vs. zombie, parte seconda. In gioco c’è sempre la sopravvivenza, ma questa volta i “nostri” (nostri? Io veramente faccio più il tifo per gli zombie) umani hanno a disposizione come rifugio la cascina di un vecchino, che però nasconde qualche sorpresa…
Pregi: dopo una prima stagione che non mi aveva convinto per niente, a sorpresa la seconda mi è piaciuta di più. Finalmente si è intravisto qualche personaggio (quasi) interessante e meglio caratterizzato e il finale della prima parte di season è stato ottimo.
Difetti: troppi personaggi che risultano ancora piuttosto odiosi, con apice nella bionda Andrea che rompe sempre le palle che vuole morire. Qualcuno l’ammazzi, no? Nel corso degli episodi ci sono poi vari momenti di stanca, dialoghi non eccelsi e attori così così. Per me comunque una serie in ripresa e a sorpresa quest’anno nella mia top 20, seppur non (ancora?) eccezionale.
Personaggio cult: Shane (Jon Bernthal)
Leggi la mia RECENSIONE

19. The Secret Circle
(stagione 1)
Genere: streghette porcelle
In pillole: la classica sedicenne rimasta orfana si trasferisce in una cittadina di provincia americana e scopre di essere una strega, proprio come i genitori scomparsi.
Pregi: è la serie bimbominkia più convincente dell’anno. Piacevolmente inverosimile ma senza gli eccessi romantici vomitevoli alla Twilight, ha un’atmosfera emo-dark che fa il paio con The Vampire Diaries e, se si comincia a seguirla, rischia di provocare una seria quanto nociva dipendenza. Ma soprattutto, cosa più importante, ha il cast telefilmico più pieno di figa dell’anno (e per chi è interessato anche la componente maschile fa la sua porca figura).
Difetti: in fondo, pur sempre di serie bimbominkia trattasi e quindi traete voi la conclusione se seguirla o meno. Nel primo caso potrebbe diventare la vostra nuova droga, nel secondo caso: siete veeeeeecchi!
Personaggio cult: Faye (Phoebe Tonkin)
Leggi la mia RECENSIONE

18. Shameless US
(stagione 1)
Genere: famiglia strampalata
In pillole: versione yankee di una longeva omonima serie british, ci presenta una famiglia molto lontana dal solito quadretto da American Dream, con un padre (super)alcolizzato, una madre scappata via non si sa dove (ma verso il finale di stagione si scoprirà) e la figlia maggiore che si deve occupare di tutti i numerosi fratelli.
Pregi: il padre alcolizzato è un divertentissimo idolissimo William H. Macy, la figlia maggiore Fiona è una grandiosa (e pure gnocca struccata) Emmy Rossum, ma tutti i personaggi in questa serie sono ritratti in maniera molto realistica e umana, pur non mancando gli eccessi che suscitano anche le maggiori risate. La serie riesce così a mescolare una forte dose di umorismo made in Britain con qualche momento più serioso. Ma non troppo, perché il pregio principale della serie è sempre il divertimento!
Difetti: una certa derivatività nei confronti del modello inglese, che non sempre si sposa alla perfezione al contesto ammericano.
Personaggi cult: Fiona (Emmy Rossum) e Frank (Wiliam H. Macy)
Leggi la mia RECENSIONE

17. Wilfred
(stagione 1)
Genere: visionario
In pillole: Elijah Wood ha una vita miserabile e tenta il suicidio, ma è talmente un fallito che fallisce pure in questo. Il giorno dopo, non si sa bene perché, comincia a sentire parlare il cane della vicina come se fosse una persona umana, diventa il suo migliore amico/nemico e la sua vita cambierà per sempre. In meglio, o in peggio?
Pregi: il cane/umano Wilfred fa spanzare dalle risate e la serie è la più folle e stralunata dell’anno. Imperdibile quindi per chi cerca qualcosa davvero fuori di testa.
Difetti: se sul lato umoristico la serie è davvero convincente, quando cerca di prendere strade più serie e profonde rischia di sbandare un pochino. Però a un telefilm fulminato puoi mica chiedere di essere troppo razionale, no?
Personaggio cult: Wilfred (Jason Gann)
Leggi la mia RECENSIONE

16. The Vampire Diaries
(stagione 3)
Genere: anti-Twilight
In pillole: a Mystic Falls le cose si fanno sempre più complesse e i ruoli dei due fratelli vampiri si invertono. Stefan che era un pappamolle, in pratica l’Edward Cullen di turno, adesso è diventato un sanguinario succhiasangue, com’è giusto che sia. Altrimenti che vampiro sarebbe? Damon invece flirta sempre più con il suo lato umano e soprattutto con la (ex?) girlfriend del fratello Elena, quella gran strappona. Mentre il licantropo vampiro cerca di costituire il suo personale esercito di licantropi-vampiri-motherfuckers, la vera domanda che tutti ci poniamo è: riuscirà Damon a stantuffarsi Eleeeina?
Pregi: al contrario di altri rivali vampireschi, la serie migliora di stagione in stagione, diventando sempre più cattiva e interessante. E se in True Blood si è passati dall’avere dei vampiri cazzuti alle loro versioni anestetizzate dell’ultima stagione, qui in questa stagione fanno gara a chi è più bastardo. Interessante (e gran figa) pure Rebekah, una nuova bionda vampirella che va a fare il paio con Caroline.
Difetti: qualche personaggio di contorno resta ancora poco convincente, e mi riferisco in particolare alla streghetta Bonnie e al fratello di Elena, Jeremy “vedo la gente morta”. Ma alla fine sono personaggi di contorno mica per caso?
Personaggio cult: Stefan (Paul Wesley), a questo giro più bastardo di Damon!

(l’anno scorso The Vampire Diaries era quindicesimo)

mercoledì 23 marzo 2011

Senza vergogna

Il titolo del post non fa riferimento alla dichiarazione di Silvio Berlusconi: "Sono addolorato per Gheddafi e mi dispiace. Quello che accade in Libia mi colpisce personalmente."
Ma avrebbe potuto.

Shameless (US version)
(prima stagione)
Rete americana: Showtime
Rete italiana: prossimamente in arrivo su Sky
Serie creata da: Paul Abbott
Cast: Emmy Rossum, William H. Macy, Justin Chatwin, Jeremy Allen White, Cameron Monaghan, Emma Kenney, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Laura Wiggins, Noel Fisher, Joan Cusack
Genere: famiglie anomale
Se ti piace guarda anche: Shameless (UK), Skins, Misfits, I ragazzi stanno bene

Dai Simpson in poi, o probabilmente anche prima ma non ne sono sicuro, in varie serie tv (e non solo a cartoni) si è fatto a gara a presentare le famiglie più sconclusionate: i Griffin, United States of Tara, Parenthood, Modern Family, Bob’s Burgers, ecc ecc… e ora questo Shameless prova a battere tutti in volata.
Gli yankee, si sa, ormai hanno preso l’abitudine di prendere a prestito (per non usare la parola “rubare”) le idee delle serie tv britanniche e riadattarle in versione a stelle e strisce: è capitato ieri a The Office, domani con tutta probabilità a Misfits, oggi succede a Skins, Being Human e a questo Shameless.

Nonostante io adori le serie british almeno quanto i “ladri” americani, la versione UK di Shameless mi è sempre sfuggita. Chi l’ha vista forse non troverà questo remake niente di speciale, a me invece senza conoscere l'originale sembra una serie davvero riuscita e irresistibile, non a caso è già stata confermata per una seconda stagione (yuppie!).
L’impronta britannica si fa sentire, of course, visto che i personaggi sono più sconclusionati del solito yankee medio e inoltre in questa famiglia non c’è più traccia alcuna dell’American Dream. Il padre (un resuscitato William H. Macy) è un ubriacone disoccupato che campa fingendosi invalido (questo espediente anziché dagli inglesi l’avranno copiato mica da noi italiani?), la madre li ha abbandonati e la loro numerosa prole è dunque tirata su dalla sorella maggiore, una grandiosa e splendidamente senza trucco Emmy Rossum (tipa vista in The Day After Tomorrow). Di lei si innamorerà un ragazzo che farà di tutto per aiutarla, ma lei non cade nella sindrome Ruby e preferisce farcela da sola; a interpretare il tipo c'è Justin Chatwin, già in La guerra dei mondi di Spielberg e purtroppo anche in Dragonball Evolution nei panni di... Dragonball *___* (qui però se la cava più che bene).
Poi ci sono un figlio maggiore dal quoziente intellettivo sorprendente ma molto cazzaro e indisciplinato (vagamente simile al Nathan di Misfits, con la differenza che Nathan ha un QI ai minimi livelli), un figlio minore gay innamorato di un uomo musulmano sposato (al-Qaeda potrebbe incazzarsi?), un bimbo bulletto psicopatico che mena chiunque gli capiti a tiro e una bimbetta disadattata il cui ruolo nella serie non l’ho ancora bene decifrato. A questa famiglia “particolare” si uniscono poi un paio di vicini burini e cafoni che trombano dal mattino alla sera con le porte sempre spalancate.

A tutto ciò aggiungo sul piatto anche che è una serie Showtime, la rete di Nip/Tuck e Californication più lontana dal puritanesimo americano-mericano-mericano, e quindi vi sarete fatti un’idea piuttosto chiara del tipo di telefilm cui andrete incontro se deciderete di concedergli una chance: sboccato, sessualmente esplicito, pieno di alcool & droghe a volontà. Comunque, se lo farete, vedrete come i Gallagher (gli Oasis e i Beady Eye non c’entrano niente) siano così sconclusionati che è davvero difficile non provare un gran bene. Per ‘sti stronzi senza vergogna.
(voto 7)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com